Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

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1 Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di Sondrio ha avviato un analisi del servizio di assistenza scolastica, in considerazione delle criticità che lo stesso presenta e dei cambiamenti in corso. Negli ultimi anni scolastici si è assistito all aumento degli alunni con disabilità presenti nelle scuole di Sondrio, a fronte di una popolazione scolastica stabilizzata. L aumento delle certificazioni interessa anche gli alunni, come di seguito rappresentato. POPOLAZIONE SCOLASTICA Scuole dell infanzia, primaria, secondaria di 1 grado Anno scolastico n. alunni n. % ,45 % ,00 % ,53 % ,80 % N. ALUNNI CON DISABILITA' * SCUOLA di cui di cui di cui ASILO NIDO / / INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA 1 GRADO SECONDARIA 2 GRADO TOTALE % 20,41% 29,51% 37,50% *dati rappresentati nei Piani del diritto allo studio Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. 1

2 Altro elemento rilevante è l aumento progressivo di disabilità legate a problemi comportamentali e relazionali. Tali fenomeni evidenziano il cambiamento in atto della situazione della disabilità, delle conseguenti difficoltà da parte delle scuole e dei servizi, che si trovano a dover fronteggiare nuove problematiche, a fronte della scarsità di risorse economiche. L osservazione di questi elementi suscita l urgenza di una attenta analisi, al fine di comprendere meglio il fenomeno e trovare risposte adeguate ai bisogni emergenti. Di anno in anno il Comune ha dovuto affrontare, oltre all incremento delle richieste di assistenza scolastica, anche l aumento delle ore necessarie per ogni singolo caso, in considerazione della riduzione degli organici ministeriali e di una progressiva minore assegnazione di docenti di sostegno. Dagli elementi suddetti scaturisce innanzi tutto la necessità di avviare una riflessione a livello territoriale sul tema dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità, per comprendere il fenomeno, le motivazioni sottese e le dinamiche conseguenti; inoltre appare urgente intraprendere un confronto rispetto all opportunità di sperimentare nuove modalità di intervento, agendo su più livelli. IL PROBLEMA L esigenza di intervenire in modo innovativo è connessa ai problemi di seguito definiti: - costante incremento delle certificazioni di disabilità e della proporzionale crescita del bisogno di risorse per rispondere in modo adeguato; - percezione dell inadeguatezza, dal punto di vista dei contenuti e dell efficacia, del modello di intervento tradizionale per l integrazione, basato sulla estrema specializzazione degli interventi, sull utilizzo diffuso del rapporto 1 a 1 tra operatore e studente, su una progressiva e continua delega a queste figure per il fronteggiamento dei problemi di integrazione; - priorità dell approccio assistenzialistico, basato sulla centralità del deficit e sul contenimento dei problemi anziché sullo sviluppo di autonomie e competenze; - graduale aumento del lavoro di supporto e sostegno esterno alla classe e in contrasto con i percorsi di inclusione; 2

3 - impiego di risorse scollegate tra loro, senza tener presente il progetto di vita dell alunno disabile; - carenza di un progetto unitario sulla persona, di accompagnamento e orientamento verso i servizi; - impegno di risorse che cresce esponenzialmente anno dopo anno e difficilmente sostenibile in futuro. LE AZIONI Il percorso sperimentale, rivolto al governo del fenomeno e a risoluzioni efficaci, comprende le seguenti azioni di sistema: - analisi sistematica dei dati da parte dei servizi specialistici, in merito ai numeri e alla tipologia dei soggetti e delle problematiche; - comprensione del fenomeno dell incremento delle certificazioni relative alle nuove disabilità, soprattutto di tipo comportamentale e nei confronti degli ; - discussione del modello tradizionale di risposta alla richiesta di assistenza; - ricognizione delle risorse disponibili interne ed esterne alla scuola; - dialogo tra le parti coinvolte; - attivazione di collaborazioni; - definizione di nuove modalità integrate di intervento, con servizi specialistici e territoriali; - programmazione congiunta delle risorse presenti nel contesto, tenendo conto dei bisogni educativi e del progetto di vita dell alunno disabile e della sua famiglia; - individuazione del contesto della sperimentazione e definizione degli alunni interessati; - monitoraggio e valutazione sistematica dell andamento e dei risultati. I SOGGETTI COINVOLTI Si indicano di seguito gli interlocutori coinvolti nella realizzazione del progetto: - il Comune di Sondrio servizio istruzione e servizio politiche giovanili e sociali; - l Ufficio scolastico regionale; - le scuole; - l Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna neuropsichiatria infantile; 3

4 - l Azienda Sanitaria Locale della provincia di Sondrio sevizio fragilità; - la Provincia; - il terzo settore; - tutti gli enti erogatori di servizi scolastici e domiciliari; - le famiglie. FINALITÀ Con la sperimentazione si intende perseguire le seguenti finalità: - restituire, o consolidare dove già presenti, responsabilità, ruolo e capacità di governo e di gestione dei percorsi inclusivi degli alunni con disabilità ai soggetti interessati; - razionalizzare la spesa sociale senza ledere qualità e contenuti degli interventi, a partire da una migliore organizzazione delle risorse; - coordinare ed integrare tutti gli altri interventi presenti sul territorio, in un ottica di sostegno collettivo della complessità; - valorizzare, attraverso una revisione, il ruolo degli assistenti educativi razionalizzando i loro interventi all interno delle istituzioni scolastiche ed evidenziando nei PEI funzioni ed obiettivi; - creare connessioni forti tra gli interventi implementati all interno del sistema scolastico con le risorse e i progetti presenti sul territorio per l inclusione dei minori con disabilità in un ottica di progetto di vita; - istituire buone prassi collaborative per sviluppare una logica orientata all inclusione e realizzare interventi volti allo sviluppo di competenze ed autonomie spendibili da parte dell alunno disabile; - ridurre il ricorso alla copertura totale e al lavoro extraclasse, per favorire attività per piccolo gruppo, per classi aperte, partecipazione a laboratori scolastici o a servizi extrascolastici; - superare la dimensione riparatoria e di contenimento, a favore di un azione responsabile di sviluppo; - accompagnare le famiglie, aiutarle ad orientarsi nei servizi e guidarle verso scelte opportune. 4

5 PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE - ANNO SCOLASTICO L idea fondante la sperimentazione è quella di realizzare un piano di intervento modulato rispetto alle necessità degli alunni, che vada a supportare la scuola e la famiglia nella gestione delle problematiche. Il percorso prende avvio dalla conoscenza approfondita degli alunni in situazione di disabilità residenti nel Comune di Sondrio, tramite analisi della documentazione ed incontri con i servizi coinvolti, con l obiettivo di acquisire tutti gli elementi necessari a garantire l uso adeguato delle risorse. Si intende assegnare le ore di assistenza e di sostegno tramite valutazione congiunta e condivisa con l Ufficio scolastico e i servizi specialistici, al fine di rispondere in modo opportuno ai bisogni, secondo un principio di equità ed una gestione partecipata delle risorse. Si ipotizza una riorganizzazione dei casi per macro-gruppi diagnostici, funzionali a riformulare ipotesi di intervento di assistenza mirata. Le ore di assistenza scolastica assegnate ad ogni istituto comprensivo potranno essere ridistribuite all interno dello stesso, in caso di particolari situazioni di necessità, previa comunicazione al servizio istruzione. Verranno prese in considerazione solo le richieste complete di attestazione di handicap redatta dal competente collegio per l accertamento e di diagnosi funzionale, come previsto dalla normativa. Ogni alunno dovrà avere un PEI aggiornato annualmente, che dovrà comprendere, in una visione di insieme, la complessità degli interventi scolastici, sociali e sanitari a favore dell alunno, in un ottica comune e trasversale. Si richiama il Documento base sull integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap in provincia di Sondrio, che definisce coinvolti. adempimenti e competenze degli enti 5

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