AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO
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- Teodora Patti
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3 AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali dei singoli alunni. Dal Regolamento dell autonomia scolastica di cui al D.P.R. 275/1998 è possibile dedurre che i risultati sono ottimali quando l insegnamento garantisce il successo formativo a tutti gli alunni: perciò garantirlo a tutti è l impegno fondamentale, caratterizzante, qualificante del nostro istituto. Nella nostra attuale realtà scolastica si evidenzia, oggi, sempre più la presenza negli alunni di problematiche di disagio a livello comportamentale, emotivo e cognitivo, difficoltà socioculturali e difficoltà di integrazione socio-ambientale, le quali si riflettono sia in difficoltà di apprendimento che di relazione con il contesto scolastico e, in molti casi, nei rapporti di collaborazione fattiva tra scuola e famiglia. L insieme di questo stato di cose trae origine da: situazioni di svantaggio economico e socio-culturale ( fasce a rischio ); carenze educative della famiglia; problematiche che emergono dalle famiglie ricomposte ; carenza di formazione /informazione; insufficiente collaborazione tra scuola e territorio; deprivazione economica diffusa; scarsa interazione scuola-famiglia; forti fenomeni migratori di utenza straniera; difficoltà nei processi di acculturazione nell ambiente autoctono da parte delle famiglie straniere; instabilità legata a progetti migratori, spesso temporanei, da parte delle famiglie straniere. In tale contesto, la scuola deve essere intesa, sempre più, come luogo di prevenzione e recupero, quale servizio reso alla collettività che partecipa della complessiva realtà socio-economica, culturale e valoriale del territorio cui appartiene. Compito della scuola non è tanto quello di istruire quanto quello di promuovere la formazione, nella convinzione che il successo scolastico, una reale presa in carico dei bisogni e un adeguata realizzazione degli interventi possano scaturire solo da iniziative non isolate ma sinergiche che vedano coinvolti: l individuo, l organizzazione scolastica, la qualità
4 dell insegnamento, la famiglia e l ambiente di provenienza. Partendo da queste considerazioni, il nostro progetto, che si rivolge nello specifico a quella quota di alunni che denunciano le suddette problematiche, si struttura nell'ottica di un coinvolgimento in un azione coordinata, della famiglia, delle altre agenzie educative, dei Servizi e delle Istituzioni già presenti sul territorio che, a diverso titolo, intervengono in un settore più o meno ampio della vita dell alunno. Esso vuole contribuire affinché l insegnante metta in atto strategie, interventi e modalità organizzative aventi le seguenti finalità: interrompere quel circolo vizioso che induce i bambini ad assumere comportamenti inadeguati e disfunzionali; alimentare l'emergenza di comportamenti efficaci; favorire il benessere scolastico soprattutto degli allievi a rischio di esclusione, creando le condizioni per le quali l individuo acquisisca competenze, comportamenti e risorse personali che gli permettano il miglior inserimento possibile nella vita della classe e della scuola, l apprendimento, la partecipazione attiva e l inclusione sociale; incrementare i processi di socializzazione all interno del gruppo classe, potenziare le abilità adattive di integrazione sociale e organizzare contesti promuovendo condizioni di ascolto e dialogo. LA RILEVAZIONE DATI E LA PROGETTAZIONE Tempi: da settembre a luglio. Obiettivi: rilevare i bisogni e pianificare azioni efficaci; costruire una banca dati comparabili; disporre di informazioni puntuali nell elaborazione di progetti in risposta a Bandi Pubblici (MIUR, Regione Piemonte,Provincia di Torino) per l erogazione di Finanziamenti specifici Curato da:funzione Strumentale e Commissione Successo Formativo La Commissione Successo Formativo ha avviato un lavoro di rilevazione dei dati relativi agli alunni con disagio scolastico e sociale; nel corso dell anno scolastico viene somministrata in ogni classe, apposita modulistica finalizzata a rilevare: il numero di alunni con disagio scolastico e sociale; n di alunni seguiti dal S.S. n di alunni seguiti dal N.P.I. n di alunni seguiti dal Servizio logopedico n di alunni seguiti da Psicologi privati;
5 n di alunni seguiti da altre Associazioni; verificare se vengono effettuati incontri periodici con i servizi. L elaborazione e l analisi dei dati rilevati, costituiscono risorsa per l avvio delle diverse attività e per la presentazione di richieste di finanziamento, attraverso progetti finalizzati I dati vengono aggiornati a fine quadrimestre e alla conclusione dell anno scolastico, in occasione del monitoraggio delle singole attività in seguito esposte. LEGGERE ED ACCOGLIERE IL DISAGIO Scuola dell Infanzia Tempi: da gennaio ad aprile due o tre incontri di osservazione per ogni sezione; un colloquio di restituzione con le insegnanti di ogni sezione; un colloquio di restituzione relativo ai bambini che il prossimo anno frequenteranno la scuola primaria con la referente della continuità Scuole dell Infanzia. Obiettivi: rilevare particolari situazioni di disagio o difficoltà relazionali o nell autonomia dei bambini, con un particolare sguardo rivolto ai bambini di 5 anni che dovranno iniziare l anno seguente la Scuola Primaria, così da attivare precocemente interventi di supporto e accompagnamento là dove necessario. Classi coinvolte: tutte le sezioni Curato da: Personale della scuola: Funzione strumentale Commissione Successo Formativo, Funzione strumentale Continuità con le Scuole dell Infanzia. Agenzie esterne: Psicologa dell Associazione Coinè e dello Sportello d Ascolto della Scuola. L osservazione da parte dell esperto psicologo delle dinamiche del gruppo classe, dei comportamenti degli alunni e della loro relazione con gli insegnanti permette di avere accesso a una
6 conoscenza non mediata e diretta del clima della classe, grazie alla sua posizione di neutralità e assenza di ruoli istituzionali, oltre che alle competenze professionali che gli sono proprie. Quanto osservato diventa discussione nel momento della restituzione agli insegnanti, che si configura come spazio dove progettare e concordare strategie e modalità d intervento per affrontare anche eventuali situazioni di disagio e di conflitto, collegandosi in ciò all attività di consulenza già prevista nello Sportello d Ascolto Psicologico. I momenti di osservazione sono mirati a rilevare particolari situazioni di disagio o difficoltà relazionali o nell autonomia dei bambini, con un particolare sguardo rivolto ai bambini di 5 anni che dovranno iniziare l anno seguente la Scuola Primaria, così da attivare precocemente interventi di supporto e accompagnamento là dove necessario. A SCUOLA DI ABILITÀ SOCIALI Scuola Primaria Tempi: da gennaio ad aprile; una prima fase di osservazione nella classe per individuare il clima, gli aspetti comunicativi, e per tarare l intervento in base alle criticità e risorse individuate; una seconda fase d incontri con la classe durante i quali i bambini sperimenteranno, attraverso attività di gioco, aspetti specifici delle abilità sociali necessarie per stare e lavorare insieme instaurando un migliore clima di gruppo; un colloquio di restituzione con gli insegnanti di classe. Obiettivi: sviluppare una rete di relazioni soddisfacenti all interno del gruppo classe attraverso la promozione delle abilità sociali. Queste ultime sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della mente, dell apprendimento, del rispetto dell altro, delle capacità di stare e lavorare insieme. I bambini potranno sperimentare come la collaborazione e la solidarietà nel gruppo permettano di raggiungere risultati migliori sia in senso produttivo e di apprendimento, sia a livello personale, in termini di miglioramento dell autostima e del valore di sé. Classi coinvolte: prioritariamente le classi prime e seconde con situazioni problematiche e disadattive Curato da: - Personale della scuola: Funzione strumentale, Commissione Successo Formativo Agenzie esterne: Psicologa dell Associazione Coinè e dello Sportello d Ascolto della Scuola
7 La presenza nella scuola di uno spazio psicologico d ascolto, rivolto alle famiglie e agli insegnanti, è una realtà ormai consolidata da anni, che permette un lavoro di riflessione e approfondimento sui disagi che un bambino può vivere nella sua crescita, sia nell ambito scolastico che extra-scolastico. Accanto a questa funzione di ascolto e elaborazione, caratterizzata dal colloquio individuale con la famiglia o gli insegnanti, si intende proporre un progetto di osservazione psicologica e di elaborazione delle abilità sociali da attuare direttamente all interno dei gruppi classe, in particolare rivolto alle classi prime e seconde che presentino particolari difficoltà o conflittualità interne. L osservazione da parte dell esperto psicologo delle dinamiche del gruppo classe, dei comportamenti degli alunni e della loro relazione con gli insegnanti permette di avere accesso a una conoscenza non mediata e diretta del clima della classe, grazie alla sua posizione di neutralità e assenza di ruoli istituzionali, oltre che alle competenze professionali che gli sono proprie. Quanto osservato diventa discussione nel momento della restituzione agli insegnanti, che si configura come spazio dove progettare e concordare strategie e modalità d intervento per affrontare anche eventuali situazioni di disagio e di conflitto, collegandosi in ciò all attività di consulenza già prevista nello Sportello di Ascolto Psicologico. Il progetto ha anche l obiettivo di sviluppare una rete di relazioni soddisfacenti all interno del gruppo classe attraverso la promozione delle abilità sociali. Queste ultime sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della mente, dell apprendimento, del rispetto dell altro, delle capacità di stare e lavorare insieme. I bambini potranno sperimentare come la collaborazione e la solidarietà nel gruppo permettano di raggiungere risultati migliori sia in senso produttivo e di apprendimento, sia a livello personale, in termini di miglioramento dell autostima e del valore di sé. INTERVENTI EDUCATIVI Scuola Primaria Tempi: da gennaio ad aprile; attività individualizzata in classe in orario aggiuntivo; attività a piccoli gruppi in orario aggiuntivo. Obiettivi: contenere le situazioni problematiche e disadattive, affiancarle durante l attività didattica e gestirle nei momenti di crisi nell ottica di un miglioramento della capacità d integrazione nel gruppo dei pari e di contenimento dell emotività.
8 Classi coinvolte: prioritariamente le classi prime e seconde con situazioni problematiche e disadattive Curato da: Docenti in organico, Funzione strumentale,commissione Successo Formativo. LA COLLABORAZIONE DI TIROCINANTI Scuola Primaria Tempi: da novembre a maggio. Obiettivi: supportare l inserimento scolastico di alunni con maggiori difficoltà comportamentali. Curato da: tirocinanti Classi coinvolte: varie La collaborazione di tirocinanti, arricchisce ulteriormente l accompagnamento degli alunni con maggiori difficoltà comportamentali, nel loro percorso d inserimento scolastico.
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