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1 Valutare la prevenzione: trasparenza, confronto, indicatori. Malattie cardiovascolari Laura Ferrari Dipartimento di Prevenzione Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento Padova, 4 novembre 2011

2 Il Piano Nazionale della Prevenzione Si articola in quattro macro-aree 1. La medicina predittiva 2. La prevenzione universale 3. La prevenzione nella popolazione a rischio 4. La prevenzione delle complicanze e recidive di malattia

3 Il Piano Provinciale della Prevenzione Estensione 1. La medicina predittiva dell utilizzo della carta del rischio cardiovascolare Continuare la formazione dei MMG su uso ed applicazione della carta del rischio CV Continuare la valutazione del rischio CV Continuare il follow-up attivo sulla popolazione Inserire questa attività nella convenzione dei MMG

4 A quante persone è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare? Nel quadriennio in Trentino la percentuale di persone intervistate, tra i 35 ed i 69 anni, senza patologie cardio-vascolari che riferiscono di aver avuto il calcolo del punteggio del rischio cardiovascolare è risultata del 5%

5 Andamento nel tempo Dal 2007 al 2010 non si osservano modifiche nell uso della carta del rischio 100 nonostante gli sforzi intrapresi per aumentarne la % conoscenza e l utilizzo tra i medici i 10 0 trentini Persone (35-69 anni, senza patologie CV) a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare (%)

6 Confronti con il resto del Paese L utilizzo della carta del rischio in Trentino è inferiore rispetto alla a media nazionale (7%) Non emergono differenze significative tra i diversi i distretti tti del Trentino

7 Persone (35-69 anni, senza patologie CV) a cui iè stato t calcolato l il punteggio di rischio cardiovascolare Età % % % % Sesso uomini 5% donne 5% Istruzione bassa 4% alta 4% Diff. economiche No 6% Sì 4% Fattori di rischio sì 6% no 2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Il calcolo del punteggio del rischio cardiovascolare risulta più frequente nelle classi d età più elevate nelle persone con almeno un fattore di rischio cardiovascolare* scarso impiego a scopo preventivo! * Fattori di rischio cardiovascolare considerati: fumo, ipercolesterolemia, ipertensione, eccesso ponderale e diabete

8 Spunti di riflessione E sufficiente formare? E sufficiente/è corretto incentivare con soldi ed ECM? E sufficiente fornire i supporti tecnologici? La valutazione del rischio CV è il fine o il mezzo? I MMG possono parlare di stili di vita? I MMG devono parlare di stili di vita? La convenzione può aiutare?

9 Il Piano Provinciale della Prevenzione La prevenzione universale Prevenzione dell obesità Scuola che promuove la salute Riduzione della sedentarietà Progetto passi + 5 colori = la matematica dei sapori Scuola che promuove la salute Diffusione ed utilizzo dei percorsi salutari con il coinvolgimento dei MMG per ridurre la sedentarietà

10 Il Piano Provinciale della Prevenzione La prevenzione nella popolazione a rischio Centri antifumo Guadagnare salute in provincia di Trento : attivazione sperimentale di 2 centri antifumo (2010) Modello Linee Guida Nazionali per i Centri Antifumo Passaggio dalla fase sperimentale a quella di attività aziendale

11 Il Piano Provinciale della Prevenzione La prevenzione delle complicanze e recidive di malattia Migliorare il percorso assistenziale del paziente infartuato Migliorare il percorso assistenziale del paziente con ictus Migliorare la gestione ambulatoriale del paziente diabetico Valutare e migliorare la rete assistenziale per l acuzie e la cronicità

12 Spunti di riflessione E evidente che la prevenzione non può non cogliere la sfida della cronicità (PNP ) Siamo preparati a raccogliere la sfida? Cosa s intende per contributo di tipo metodologico della prevenzione nel settore assistenziale? Quale è il ruolo del Dipartimento di Prevenzione? E possibile condividere un cammino culturale comune? Come?

13 Grazie per l attenzione attenzione.

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