Valutazione di efficacia ambientale e monitoraggio dei progetti

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1 Valutazione di efficacia ambientale e monitoraggio dei progetti Silvia Brini con la collaborazione di Roberto Bridda, Massimiliano Bultrini, Marco Faticanti ISPRA Dipartimento Valutazione, Controlli e Sostenibilità Ambientale

2 Emissioni di PM 10 primario nelle 73 aree urbane: emissioni totali 2012 e variazione percentuale rispetto al 2000 Traffico veicolare e riscaldamento domestico rappresentano le principali sorgenti responsabili in città dell immissione di particolato primario e dei precursori del particolato secondario Emissioni da riscaldamento domestico: molto rilevante difficile da stimare Emissioni industriali: in genere non predominante ad eccezione di siti industriali (Terni, Taranto) Emissioni da traffico su strada: media 27%, fino al 50% nelle grandi città Emissioni in calo in quasi tutte le città SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 2

3 Emissioni di NO x in 73 aree urbane: emissioni totali 2012 e variazione percentuale rispetto al 2000 fonte principale: trasporti stradali; in 57 città (su 73) le emissioni da trasporto sono superiori al 50% del totale per la singola area urbana; NO x anche precursori del materiale particolato; in alcune città, fonte principale è l industria (Taranto, Brindisi) o le attività portuali (Livorno, Napoli e Savona). A livello nazionale, emissioni NO X mostrano trend decrescente ( ), da 2,025Gg a 844Gg con decremento pari al 58% dal 1990 e pari al 41% dal 2000; emissioni da trasporto su strada (principale fonte di NO x con una quota pari a circa il 50% del totale nel 2012) si riducono del 44% tra il 2000 e il 2012; altre riduzioni importanti dalla combustione per la produzione di energia e nell industria (circa 58% e 46% rispettivamente); settori riscaldamento e gestione dei rifiuti mostrano incrementi nelle emissioni di NO X pari al 22% e al 4% rispetto al 2000 ma mentre il primo pesa per il 9% del totale il secondo conta solo per lo 0,5%. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 3

4 QUALITÀ DELL ARIA PM10 (2016) mancato rispetto del valore limite giornaliero del PM10 in 33 aree urbane su 102 con dati disponibili (l agglomerato di Milano contiene i comuni di Monza e Como e figura come una singola area urbana). PM10 (I sem 2017) Il valore limite giornaliero del PM10, nel primo semestre del 2017 è superato in 18 aree urbane mentre in 35 aree urbane è stato registrato un numero di giorni di superamento dei 50 µg/m³, tra 10 e 35 OZONO (2016) L OLT è superato in 80 aree urbane su 91. in 38 aree urbane (per lo più nel Nord Italia) si è registrato un numero di giorni di superamento dell OLT superiore a 25. OZONO (I sem 2017) L OLT è superato in 84 aree urbane su 96. in 65 aree urbane si è registrato un numero di giorni di superamento dell OLT superiore a 25. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 4

5 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE 1.1. Domanda TPL 1.2. Disponibilità di mezzi pubblici 1.3. Densità delle fermate del TPL 1.4. Rete Tranviaria e della metropolitana 1.5. Estensione delle piste ciclabili 1.6. Disponibilità di aree pedonali 1.7. Superficie delle ZTL 1.8. Disponibilità parcheggi a pagamento su strada e parcheggi di scambio 1.9 Pianificazione della mobilità urbana sostenibile 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.1. Parco autovetture completo 2.2. Parco autovetture (settore privati) 2.3. Parco auto suddiviso per standard emissivo (settore privati) 2.4. Parco auto con standard emissivo Euro 4 (settore privati) 2.5. Parco autovetture suddiviso per alimentazione (settore privati) 2.6. Parco auto suddiviso per fascia di cilindrata (settore privati) 2.7. Parco motocicli 2.8. Parco motocicli suddiviso per standard emissivo 2.9. Parco veicoli commerciali leggeri (LDV) fino a 3,5 t SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 5

6 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1.1. Domanda TPL Anni Il valore dell indicatore della domanda di trasporto pubblico locale nei Comuni capoluogo di provincia è circa il 14% in meno rispetto al Nel 2015 i Comuni con i valori più alti sono Venezia con 760,2 passeggeri trasportati per abitante, Milano (442,6) e Roma (412,3). SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 6

7 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1.2. Disponibilità di mezzi pubblici Anni Analogamente, decresce la disponibilità dei mezzi pubblici nel 2015 rispetto al 2011; per gli autobus una riduzione di circa il 13%. Per le altre modalità di trasporto si rileva sostanzialmente una certa stabilità del dato. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 7

8 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1.3. Densità delle fermate del TPL Anni Per la densità delle fermate non si rilevano nel 2015 complessivamente variazioni di rilievo. Rispetto al 2014 in aumento il valore per la metro (+7%). SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 8

9 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1.4. Rete Tranviaria e della metropolitana Anni Continua la crescita delle reti infrastrutturali per le reti tranviarie e della metropolitana. Nel 2015 per la metro si rileva un incremento complessivo del 5,8% dovuto soprattutto ai lavori di estensione della rete a Roma (+10,9%) e Milano (+10,2%). Di minore entità è l aumento complessivo della rete tranviaria (+0,1%). A titolo di esempio in Italia si stima che in ambito urbano il trasporto pubblico è responsabile solo di circa il 10% delle emissioni di ossidi di azoto SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 9

10 1. MOBILITÀ SOSTENIBILE 1.6. Estensione delle piste ciclabili Anni Aumenta nel 2015 l estensione delle piste ciclabili proseguendo un trend già in atto dal Per il complesso dei 116 Comuni capoluogo nel 2015 si rileva un incremento rispetto al 2014 del +3,4% (rispetto al 2008 l aumento è di oltre il 47%). Solo il 10% dei Comuni, localizzati prevalentemente al Sud, ne è sprovvisto. Nel 2015 il Comune con la maggiore disponibilità di piste ciclabili è Roma con 240 km, seguita da Reggio Emilia con 225 km. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 10

11 1. MOBILITÀ SOSTENIBILE 1.7. Disponibilità di aree pedonali Anni Continua nel 2015 anche la crescita per le aree pedonali, con una disponibilità nel 2015 di 38,1 m 2 per 100 abitanti nel complesso dei Comuni capoluogo. Il Comune che registra il maggior valore è Venezia con una disponibilità di poco oltre i 500 m 2 seguito da Verbania con 220 m 2 e Cagliari con 124 m 2. Tra i grandi Comuni Firenze è quella con il valore più elevato (104 m 2 ) mentre il Comune di Roma si ferma a circa 17 m 2. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 11

12 1. MOBILITÀ SOSTENIBILE 1.8. Superficie delle ZTL Anni Aumenta nel 2015 la superficie delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) seguendo un trend già in atto da alcuni anni. Rispetto al 2014 la crescita complessiva si attesta a +1%, mentre rispetto al 2008 l incremento è stato del 5,1%. Nel 2015 i Comuni capoluogo che mostrano un estensione più marcata sono Milano con poco più di 9 km 2, Roma con 5,8 km 2, Bergamo 5,7 km 2 e Firenze con 5,1 km 2. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 12

13 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE 1.9. Disponibilità parcheggi a pagamento su strada e parcheggi di scambio Anni Continua il trend di crescita per gli stalli di sosta a pagamento su strada e per quelli di scambio nel complesso dei Comuni capoluogo. Nel 2015 per gli stalli a pagamento su strada le città con il valore dell indicatore più elevato risultano essere Pisa con 198,8 stalli per autovetture circolanti, a seguire Pavia e La Spezia con 181,4 e 180,7. Roma registra un valore di 43,3 stalli di sosta. Nel 2015 aumento di circa il 20% rispetto al I parcheggi di scambio, presenti solo nel 59% di tutti i Comuni capoluogo di provincia, hanno maggior disponibilità i Comuni di Vercelli e Lodi rispettivamente con 102,2 e 91,7 stalli per autovetture circolanti. A Roma risultano 8,8 stalli di scambio per autovetture circolanti. Nel 2015 aumento del 33% rispetto al SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 13

14 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE Pianificazione della mobilità urbana sostenibile Nei 119 Comuni esaminati nel XIII Rapporto sulle aree urbane (2017): 104 Comuni hanno approvato o adottato il Piano Urbano del Traffico (PUT) 44 Comuni hanno adottato il Piano Urbano della Mobilità (PUM) 10 Comuni hanno adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 14

15 1. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE Pianificazione della mobilità urbana sostenibile Nei 119 Comuni esaminati nel XIII Rapporto sulle aree urbane (2017): 104 Comuni hanno approvato o adottato il Piano Urbano del Traffico (PUT) 44 Comuni hanno adottato il Piano Urbano della Mobilità (PUM) 10 Comuni hanno adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 15

16 milioni milioni milioni VALUTAZIONE DI EFFICACIA AMBIENTALE E MONITORAGGIO DEI PROGETTI ITALIA altri veicoli automobili , , ,8 EVOLUZIONE DEL NUMERO DI VEICOLI IN ITALIA dal 1921 al 2005 BARI totale veicoli automobili Bari Veicoli totali Bari Autovetture , , ,2 0 A Roma, nel 2016, si concentra il 16% del parco veicolare di tutti i Comuni e risulta essere il triplo rispetto al parco veicolare del Comune di Milano , , , , , , , ,5 ROMA totale veicoli automobili Roma Veicoli totali Roma Autovetture 0 SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 16

17 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.2. Parco autovetture (settore privati) Anni Il parco autovetture (settore privati) per i Comuni analizzati nel 2016 rispetto all anno precedente mostra un incremento complessivo dello 0,5% rispetto al I Comuni con i maggiori incrementi nel 2016 rispetto all anno precedente sono Roma con autovetture, Napoli con e Palermo con SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 17

18 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.3. Parco auto suddiviso per standard emissivo (settore privati) Anno 2016 Nel complesso dei 119 Comuni studiati: a Napoli si ha la quota più alta (28,3%) di auto Euro 0 intestate a privati, seguita da Catania con il 21,1%, contro il 5,4% di Belluno ed il 5,6% di Pesaro (media nazionale del 10,1%); in 104 Comuni, su 119, le classi Euro 4 rappresentano più del 50% del parco auto. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 18

19 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.4. Parco auto con standard emissivo Euro 4 (settore privati) Anni L analisi del parco auto in base alle direttive europee antinquinamento mostra che, nel periodo , il parco auto con standard emissivo meno impattante ( Euro 4) ha un trend di crescita costante. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 19

20 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.5. Parco auto suddiviso per alimentazione (settore privati) Anni Nei 119 Comuni il numero di auto alimentate a benzina mostra un trend in diminuzione nel periodo (-7,8% pari a autovetture) a favore delle auto alimentate a gasolio (+10% pari a veicoli). Nello stesso periodo si osserva un aumento del parco auto a GPL del 18% pari a unità mentre il parco delle auto alimentate a metano cresce del 21%. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 20

21 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.6. Parco auto suddiviso per fascia di cilindrata (settore privati) Anni Nel periodo il parco auto relativo ai 119 Comuni registra nel suo complesso una certa stabilità per quello che riguarda la fascia di cilindrata fino a cc, mentre per la fascia cc si rileva un aumento del 3,2%. Per le auto di fascia superiore oltre cc si evidenzia una flessione (-6,1%) corrispondente ad oltre 37 mila autovetture. Nel 2016 a livello comunale si distinguono per la maggior consistenza di auto di fascia alta i Comuni di Roma e Milano che si attestano rispettivamente su e autovetture. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 21

22 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.7. Parco motocicli Anni Nel complesso dei 119 Comuni studiati si rileva nel 2016 un incremento del parco motocicli di unità rispetto al 2014 (punto più in basso del quinquennio considerato) Nel 2016 Roma, come precedentemente osservato anche negli anni precedenti, è risultato il Comune con il maggior numero di motocicli pari a unità. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 22

23 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.8. Parco motocicli suddiviso per standard emissivo Anni Nel campione dei Comuni si assiste nel periodo ad una crescita del parco motocicli con lo standard emissivo Euro 3 e ad una graduale decrescita degli Euro 0. Rispetto al 2012 la crescita registrata degli Euro 3 è stata del 23%. Considerando la suddivisione per fasce di cilindrata (fino a 125 cc, da 126 a 250 cc, da 251 a 750 cc e oltre 750 cc; dati non mostrati) nel 2016 il parco motocicli è suddiviso in modo omogeneo nelle prime tre fasce corrispondenti al 27-32% del parco complessivo, mentre l ultima fascia corrisponde ad una quota del 12%. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 23

24 2. ANALISI DEL PARCO VEICOLARE 2.9. Parco veicoli commerciali leggeri (LDV) fino a 3,5 t Anni Il parco veicoli commerciali leggeri LDV (Light Duty Vehicles) tra il 2012 e il 2016 mostra un progressivo rinnovo (il 10% in meno) per quanto riguarda lo standard emissivo Euro 0. Crescono progressivamente le quote con standard emissivi meno impattanti. Nel 2016 Roma ha il parco più numeroso con classificazione Euro 0, pari a veicoli, quasi il doppio rispetto a Napoli con veicoli. SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 24

25 INCIDENTI STRADALI CHE COINVOLGONO UTENTI VULNERABILI Utenti vulnerabili morti e feriti (variazione % ) Nel complesso dei 119 Comuni: Pedoni, ciclisti e motociclisti sono gli utenti più esposti, 56,4% dei morti e dei feriti del totale nazionale, in 26 Comuni il numero di morti e feriti registrato tra gli utenti deboli della strada ha costituito più del 50% del numero totale delle vittime e degli infortunati, Firenze è il Comune con il valore più alto (80,1%), Enna è il Comune con il valore più basso (8,5%) e con la diminuzione maggiore, pari al 58,3% rispetto al 2015, Gorizia è il Comune dove la percentuale è aumentata di più (79,1%). SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 25

26 PROGRAMMA SPERIMENTALE NAZIONALE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE CASA-SCUOLA E CASA-LAVORO AREA GEOGRAFICA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI PROGETTI NUMERO ISTANZE ISTANZE EE.LL. SINGOLI ISTANZE EE.LL. ASSOCIATI NORD Ovest Liguria Lombardia Piemonte NORD Est Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia 1 1 Trentino Alto Adige Veneto CENTRO Lazio Marche Toscana Umbria 1 1 SUD Abruzzo Calabria Campania Puglia ISOLE Sardegna 2 2 Sicilia TOTALE MACROCATEGORIE DI INTERVENTI 1. SERVIZI DI MOBILITÀ CONDIVISA 1.1 Car sharing 1.2 Bike sharing 1.3 Scooter sharing 1.4 Car pooling 2. OPERE PER L INTEGRAZIONE MODALE 2.1 Parcheggi 2.2 Ciclostazioni 3. PERCORSI CICLABILI E PEDONALI 3.1 Percorsi pedonali 3.2 Percorsi ciclabili 3.3 Percorsi ciclopedonali 4. SERVIZI DI ACCOMPAGNAMENTO A SCUOLA A PIEDI O IN BICICLETTA 4.1 Pedibus / Bicibus 5. MODERAZIONE DEL TRAFFICO 5.1 ZTL, Zone 30 e Traffic Calming 6. SISTEMI INTELLIGENTI DI TRASPORTO (ITS) 6.1 Sistemi per l'infomobilità e per il controllo/gestione della mobilità 7. AZIONI DI MOBILITY MANAGEMENT 7.1 Attività dei mobility manager 7.2 Formazione per i mobility manager 8. AGEVOLAZIONI E INCENTIVI 8.1 Buoni mobilità e agevolazioni tariffarie 8.2 Incentivi acquisto beni 9. SERVIZI DI TRASPORTO COLLETTIVO 9.1 Servizi di trasporto pubblico locale 9.2 Servizi di trasporto a chiamata / taxi collettivo 9.3 Servizi scuolabus / servizi di trasporto aziendale SVILUPPO DI MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE - 1 Tavolo Tecnico 20 marzo 2018, Roma 26

CAPITOLO 8 TRASPORTI E MOBILITÀ

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