n. 2 dello Gennaio 2012
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1 REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria nominato con delibera del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010) n. 2 dello Gennaio 2012 Oggetto: Piano Integrato dei controlli ufficiali dei Servizi Veterinari della Regione Calabria per l'attuazione del Piano nazionale Integrato Sostituzione allegato al DPGR 95/2011. Obiettivo 9 nota DSVET 5269 del 26 Ottobre Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. del
2 REGIONE CALABRIA Il Presidente della Giunta regionale (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato con delibera del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010) PREMESSO che: - la L. 311/2004 (legge finanziaria per l'anno 2005) al comma 180 dell'articolo unico, come modificato dall'art. 4, D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito in L. 14 maggio 2005, n. BO, prevede in capo alle Regioni in squilibrio economico la necessità di procedere ad una ricognizione delle cause che lo determinano ed alla elaborazione di un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale, di durata non superiore al triennio; - ai sensi della medesima norma i Ministri della salute e dell'economia e delle finanze e la singola regione stipulano apposito accordo che individui gli interventi necessari per il perseguimento dell'equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza e degli adempimenti di cui alla intesa prevista dal successivo comma 173; - l'articolo 22, comma 4, del decreto-legge 1 0 luglio 2009 n. 78, convertito con modificazioni dalla L.3 agosto 2009 n. 102, ha stabilito, attesa la straordinaria necessità ed urgenza di tutelare, ai sensi dell'art. 120 della Costituzione, l'erogazione delle prestazioni sanitarie comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza, e di assicurare il risanamento, il riequilibrio economico-finanziario e la riorganizzazione del sistema sanitario regionale della regione Calabria, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, tenuto conto dei risultati delle verifiche del Comitato e del Tavolo, di cui agli articoli 9 e 12 dell'intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, che la Regione predisponga un Piano di rientro contenente misure di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio sanitario regionale, da sottoscriversi con l'accordo di cui all'art. 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e s.m.i.; - il Piano di rientro è stato approvato con delibera di Giunta Regionale n. 845 del 16 dicembre 2009 ad integrazione e modifica del documento adottato in precedenza dalla medesima regione con delibere n. 585 del 10 settembre 2009 e n. 752 del 18 novembre 2009; VISTA la delibera di Giunta regionale n. 908 del , avente ad oggetto: "Accordo per il piano di rientro del servizio sanitario regionale della Calabria ex art. 1, co. 180, L. 311/2004, sottoscritto tra il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della salute ed il Presidente della regione Calabria il 17 dicembre Approvazione", successivamente integrata dalla D.G.R. n. 97 del 12/02/2010; PRESO ATTO che l'art. 7, comma 5, dell'accordo prevede che gli interventi individuati dal Piano e allegati all'accordo "sono vincolanti, ai sensi dell'art. 1, co. 796, lettera b) della L. n. 296/2006, per la Regione Calabria e le determinazioni in esso previste comportano effetti di variazione dei prowedimenti normativi ed amministrativi già adottati dalla medesima Regione Calabria in materia di programmazione sanitaria"; - che l'art. 2, comma 95, della L. n. 191/2009 (legge finanziaria 2010), prevede che "Gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la regione, che è obbligata a rimuovere i prowedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro"; DATO ATTO che, ai sensi dell'art. 3 del sopra citato Accordo in materia di esecuzione del Piano di Rientro, è prevista: - la funzione di affiancamento della regione per l'attuazione dello stesso, che è svolta da parte del Ministero della Salute e del Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito del Sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria di cui all'art. 1 comma 288 della L. 23/12/2005 n. 266; - la trasmissione ai Ministeri competenti, ai fini dell'acquisizione di un preventivo parere, dei prowedimenti regionali di spesa e programmazione sanitaria e, comunque, di tutti i prowedimenti di impatto sul servizio sanitario regionale;
3 VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 30 Luglio 2010 con la quale il Presidente pro tempore della Regione Calabria è stato nominato Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario ai sensi dell'art. 4 del D.L. 01/10/2007 n. 159, convertito in legge con modificazioni dall'art. 1 L. 29/11/2007 n. 222; DATO ATTO che la citata deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010 dispone la prosecuzione del Piano di rientro attraverso i programmi operativi del Commissario ad acta, diretti a dare attuazione alle linee di intervento già previste dal Piano di rientro, coerentemente con gli obiettivi finanziari programmati, sia nella dimensione finanziaria che nella tempistica di attuazione e tenuto conto delle specifiche prescrizioni e osservazioni già comunicate dal Ministero della salute e dal Ministero dell'economia e delle finanze; - che con la medesima delibera il Commissario è stato incaricato di dare attuazione al piano di rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario Regionale della Calabria ed, in via prioritaria, di prowedere alla realizzazione di specifici interventi, identificati in dodici punti; DATO ATTO, altresì, che con delibera del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2010 il Gen. Dott. Luciano Pezzi e il Dott. Giuseppe Navarria sono stati nominati sub Commissari per l'attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei prowedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010; PRESO ATTO che il Dott. Giuseppe Navarria ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico a far data dal 01/02/2011; VISTA la delibera adottata nella seduta del 31/05/2011 con la quale il Consiglio dei Ministri, nel prendere atto delle dimissioni rassegnate dal dott. Navarria, ha nominato il dott. Luigi D'Elia sub Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria, con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella predisposizione dei prowedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale di cui alla citata deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 Luglio 2010; DATO ATTO che dall'analisi del combinato disposto delle norme succedutesi nel tempo in materia di commissariamento delle regioni in PdR (art. 4, comma 2, del DL n. 159/2007, conv. con legge n. 222/2007 e s.m.i., art. 2, comma 83 - nella parte applicabile - e comma 88, ultimo periodo, della L. 191/2009 e s.m.i.) emerge che i compiti ed i poteri attribuiti al Commissario ad acta attengono: a. all'adozione di tutte le misure indicate nel piano di rientro (o nei programmi operativi adottati per la prosecuzione di detti PdR, ai sensi dell'art. 2, comma 88), nonché agli ulteriori atti e prowedimenti normativi, amministrativi, organizzativi e gestionali implicati dal PdR, in quanto presupposti o comunque correlati e necessari alla completa attuazione del piano (ex art. 2, comma 83, terzo periodo); b. alla verifica della piena ed esatta attuazione del piano a tutti i livelli di governo del sistema sanitario regionale (art. 2, comma 83, quarto periodo); c. alla trasmissione al Consiglio regionale dei prowedimenti legislativi regionali rivelatisi d'ostacolo all'attuazione del PdR o dei programmi operativi adottati ex art. 2, comma 88 (art. 2, comma 80, terzo periodo, nella nuova formulazione introdotta, unitamente al periodo quarto e quinto, dall'art comma 4 - lett. a) del D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 111/2011); CONSIDERATO che tra gli interventi prioritari cui il sub Commissario Dott. Luigi D'Elia deve fare riferimento nell'attività di affiancamento del Commissario ad acta è previsto, al punto 8) "adozione dei prowedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti attualmente insufficienti, come emerso nella riunione di verifica del 27 Ottobre 2010"; SU PROPOSTA della Task Force di cui al DPGR 56/2011;
4 VISTO il sotto parere DSVET prot. 401 del Ministero della Salute, relativo al DPGR n. 95 del 16 settembre 2011 col quale il Ministero ha valutato il suddetto decreto nel complesso adeguatamente strutturato chiedendo, tuttavia, alcuni specifici chiarimenti ed integrazioni; RITENUTO di dovere accedere ai chiarimenti ed alle integrazioni richieste riformulando, per comodità di lettura, l'intero testo recante "Contributo della Regione Calabria al Piano Nazionale Integrato 2011/ Medicina Veterinaria" allegato al DPGR n. 95 del 16 Settembre 2011; RITENUTO esaustivo ai fini che qui rilevano l'allegato documento, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto, la cui denominazione più adeguata è "Piano Integrato dei controlli ufficiali dei Servizi Veterinari della Regione Calabria per l'attuazione del Piano Nazionale Integrato " DECRETA Per i motivi espressi in narrativa che qui si richiamano quale parte integrante e sostanziale: DI SOSTITUIRE l'allegato al DPGR 95/2011 denominato "Contributo della Regione Calabria al Piano Nazionale Integrato 2011/ Medicina Veterinaria" con il documento allegato al presente decreto, di cui costituisce parte integrante, denominato "Piano Integrato dei controlli ufficiali dei Servizi Veterinari della Regione Calabria per l'attuazione del Piano Nazionale Integrato " DI TRASMETTERE il presente decreto, ai sensi dell'art. 3 comma 1 dell'accordo del piano di rientro, ai Ministeri competenti; DI DARE MANDATO alla Struttura Commissariale per la trasmissione del presente decreto, agli interessati, ai Ministeri dell'economia e finanze e della salute, per la pubblicazione sul Bollettino regionale e sul sito web istituzionale della Regione Calabria. Il Dirigente Settore Piano di Rientro ~.
5 Regione Calabria ALLEGATO Piano Integrato dei controlli ufficiali dei Servizi Veterinari l'attuazione del Piano nazionale Integrato della Regione Calabria per Il presente Piano Regionale dei controlli in ambito della Sicurezza Alimentare, costituisce il contributo della Regione Calabria al più ampio Piano Nazionale Integrato, ed ha il medesimo arco temporale. Esso comprende il recepimento e l'esecuzione dei piani Ministeriali e la stesura ed esecuzione della programmazione dei controlli e relativi piani elaborati a livello regionale; implementato da una serie di raccomandazioni ed azioni correttive dettate dal Piano di Rientro Regionale. Il Piano regionale offre una visione d'insieme del sistema dei controlli regionale con un approccio coerente ed integrato tra gli alimenti destinati all'uomo e i mangimi destinati agli animali produttori di alimenti, nonché sul rispetto del benessere animale. Le priorità e le procedure di controllo, sono elaborate in funzione ai rischi correlati ed alla loro categorizzazione. Organizzazione territoriale: Autorità Centrale Regionale Servizi veterinari Regionali: AI momento commissariati e affidati alla task force per il Piano Rientro nominata con DDR n del 9/3/2011 Area "A" Sanità Animale Area "B" Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, alimenti di O.A. Igiene degli alimenti e delle produzioni zootecniche Indirizzo: Via Buccarelli Catanzaro taskfocevet@regcal.it Telefono (83) fax (26) - 34 Aziende Sanitarie Provinciali Il territorio Regionale è organizzato in cinque Aziende Sanitarie Provinciali; In ogni azienda, sono presenti: I Servizi Veterinari di Area "A" (sanità animale) Area "S" (Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e trasporto degli alimenti di origine animale); Area "C" (igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche); il SIAN (Servizio d'igiene della alimenti e della nutrizione); Laboratori di riferimento I laboratori regionali di riferimento sono: L'Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno di Portici con le Sezioni di Cosenza, atanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia. I Laboratori ARPACAL 1
6 Normativa di riferimento: Reg. CE 178/2002 e successivi regolamenti attuativi: Reg. CE 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; Reg. CE 854/2004, relativi al controllo ufficiale degli alimenti di O.A.; Reg. CE 852/2004 che stabilisce i requisiti generali d'igiene dei prodotti alimentari; Reg. CE 853/2004 che stabilisce nonne specifiche in materia di igiene per alimenti di O.A.; Reg. CE 183/2005 che stabilisce requisiti per l'igiene dei mangimi; DGR Calabria 18/6/2008 n 420 che disciplina sul territorio regionale l'attività di controllo in materia di Sicurezza Alimentare, nonché la categorizzazione del rischio dei relativi stabilimenti; Piano Nazionale Integrato Unico dei controlli ufficiali (M.A.N.C.P.); Tutte le norme relative al settore della sicurezza degli alimenti, dei mangimi, della salute e del benessere animale Concetti generali introdotti: Operatore del Settore Alimentare (OSA) La responsabilità principale della Sicurezza Alimentare e in capo all'osa; La sicurezza dei prodotti deve essere garantita dall'osa, con procedure produttive scritte e predefinite ed attuando una veri fica costante dei processi produttivi, mediante controlli e monitoraggi; L'OSA deve tracciare i propri prodotti al fine di garantirne la rintracciabilità in tutte le fasi produttive e distributive; In presenza di pericoli l'osa deve prowedere al blocco, richiamo e ritiro delle sue produzioni; Autorità Competente (AC) Effettua i controlli ufficiali in base alla valutazione del rischio propria di ogni unità produttiva. Competenze e ruoli: Ufficio Regionale: Ha la responsabilità diretta su: Governo della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute regionali e nello specifico, di sicurezza alimentare. Attività di coordinamento e d'indirizzo; Recepimento dei Piani Nazionali ed elaborazione dei successivi piani esecutivi locali; Elaborazione di Piani di controllo regionali e relativi adempimenti informativi; Individuazione di standard prestazionali dei Servizi (procedure per la programmazione, esecuzione delle prestazioni e report dell'attività); Elaborazione di Piani di formazione del personale; Supervisione e controllo sull'attività svolta dai Servizi Veterinari delle ASP, anche mediante l'attività di audit ai sensi dell'art. 4 (6) del Reg. CE 882/2004; Decretazione dei riconoscimenti; ASP territoriali: Pianificazione, programmazione e report dell' attività secondo gli indirizzi regionali; 2
7 Esecuzione dei controlli ufficiali sugli OSA. Metodi e strumenti del controllo ufficiale: Monitoraggio Definizione da Reg. CE 882/04: "la realizzazione di una sequenza predefinita di osservazioni o misure al fine di ottenere un quadro d'insieme della conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti, di salute e di benessere degli animali." Sorveglianza Definizione da Reg. CE 882/04: "l'osservazione approfondita di una o più aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, di operatori del settore dei mangimi e degli alimenti, oppure delle loro attività." Verifica Definizione da Reg. CE 882/04: "il controllo, mediante esame e considerazione di prove obiettive, volto a stabilire se siano stati soddisfatti requisiti specifici." Ispezione Definizione da Reg. CE 882/04: "l'esame di qualsiasi aspetto relativo ai mangimi, agli alimenti, alla salute e al benessere degli animali per verificare che tali aspetti siano conformi alle prescrizioni di legge relative ai mangimi, agli alimenti, alla salute e al benessere degli animali" Campionamenti Definizione da Reg. CE 882/04: "Campionamento per l'analisi: il prelievo di un mangime o di un alimento oppure di una qualsiasi altra sostanza (anche proveniente dall'ambiente) necessaria alla loro produzione, trasformazione e distribuzione o che interessa la salute degli animali, per verificare, mediante analisi, la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute degli animali". Audit Definizione da Reg. CE 882/04: "un esame sistematico e indipendente per accertare se determinate attività e i risultati correlati SIano conformi alle disposizioni previste, se tali disposizioni siano attuate in modo efficace e siano adeguate per raggiungere determinati obiettivi." Per approfondimenti si dovrà far riferimento alla "linee guida per il controllo ufficiale ai sensi del Regolamenti CE 854/2004 ed 882/2004" del Ministero della salute (prot. OGSAN/3/6238/P del 31 maggio 2007) e s.m.i. Tutti gli strumenti di registrazione attestanti il controllo ufficia1e (check-list, verbali, rapporti di audit) sono costituiti da vari modelli che saranno standardizzati in ambito regionale entro la fine del Categorizzazione del rischio: Valutazione preliminare di ogni impresa OSA in base al rischio relativo alla sicurezza alimentare, connesso all'attività produttiva, che consente di classificare l'impresa orientando cosi i controlli ufficiali. E' attività rinnovata entro il mese di novembre di ogni anno. E' eseguita con specifiche check-list regionali. I dati raccolti sono raggruppati in un quadro sinottico locale dal 3
8 Servizio Veterinario competente. L'insieme dei quadri sinottici di rischio locale forma il quadro delle analisi del rischio regionale. Profilo del rischio E'calcolato in base alla caratteristica dello stabilimento, l'entità produttiva, caratteristica dei prodotti, l'igiene delle produzioni, sistema di autocontrollo, dati storici Le categorie di rischio Valori: cat. 1< 6 (basso); cat.2 >7 e 22< (mediobasso); sono 4 cat. 3 >23 a 39< (medio-alto) cat. 4> 40 (elevato) Frequenza dei controlli Basso (semestrale ); medio-basso (quadrimestrale ); ispettivi Medio-alto (bimestrale); Alto (mensile) Frequenza Audit Basso (triennale); medio-basso (biennale); medio-alto (annuale); alto (6/8 mesi). Organizzazione delle AC: Anagrafica OSA Valutazione del rischio Registrazioni Procedure Programmazione Rendicontazione Sistema informatizzato e documentale; Quadro sinottico delle imprese e relative categorizzazioni; Registrazione attività di controllo e relativi esiti in sede OSA e agli atti d'ufficio; PAL comprensivo del Piano Audit; check-iist condivise; Modelli report condivisi; Sistema d'allerta rapida: I punti di contatto regionali sono Servizi Veterinari Regionali rappresentati dalla Task force per il piano di rientro. Contatti: taskforcevet@regcal.it maurizio.anastasio@regcal.it fabio.arigoni@regcal.it gian Iuca.grandinetti@regcal.it Tel.e fax 0961/ Cellulari: (dott. M. Anastasio) (dott. F. Arigoni) (dott. G. Grandinetti) (dott. G. Loprete) Obiettivi strategici: In ossequio agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato del Ministero, sono individuati i seguenti obiettivi strategici: 1. Tutela del consumatore; 4
9 2. Contrasto delle contaminazioni ambientali conseguenti alle produzioni agrozootecniche; 3. Difesa delle produzioni nazionali; 4. Tutela della salute e del benessere animale; Integrati da i seguenti obiettivi a valenza regionale dettati dal Piano di Rientro: 5. Potenziamento dei Piani di eradicazione e controllo di: Brucellosi, Tubercolosi, Blue tongue, Salmonellosi, Encefalopatie spongiformi, Malattia Vescicolare del suino; 6. Implementazione dei controlli relativi al Piano Nazionale dei Residui, al Piano Nazionale Alimentazione Animale, alla Farmacosorveglianza, AI Piano nazionale del Benessere animale in allevamento, trasporto, macellazione. 7. implementazione dei controlli ufficiali sugli stabilimenti di produzione e trasformazione di alimenti di O. A. 8. Implementazione dei controlli dei sottoprodotti di O. A. 9. Formazione continua del personale impiegato nella Sicurezza Alimentare; PAL (piano d'attività Locale) All'inizio di ogni anno solare che compone il presente piano integrato dei controlli, i su enunciati obiettivi strategici sono concretizzati ed esplicitati a livello locale, per mezzo dell'elaborazione dei Piani d'attività locali: Ogni Servizio Veterinario delle ASP territoriali, incrociando i dati delle attività censite sui propri territori con le attività proprie dei LEA (almeno le linee di attività/piani riportati più sotto), su un foglio Excel opportunamente strutturato, ottiene la domanda prestazionale del proprio territorio. In particolare il Piano dovrà contenere i macro obiettivi annuali aziendali da raggiungere in osservanza degli obiettivi strategici del Piano Integrato dei Controlli e la programmazione operativa di ciascuna articolazione organizzativa che dovrà giungere a definire il numero di attività complessive da svolgere. La programmazione delle attività, deve iniziare dalla ricognizione - nel dettato delle norme - dei controlli ufficiali da svolgere e delle risorse disponibili, proseguire dettagliando le attività da svolgere nella realtà del proprio contesto, e giungere infine ad una adeguata suddivisione dei compiti tra gli operatori del controllo ufficiale. In sostanza, per assicurare la coerenza della programmazione delle ASP con l'obiettivo di raggiungere la piena attuazione dei controlli, un "Programma" deve poter rispondere alle seguenti domande: - cosa fare? - chi fa? - chi fa cosa? - quando fare? Per fare un esempio operativo, la programmazione delle attività dei Servizi deve scaturire dai dati desumibili dall'incrocio: della ricognizione degli adempimenti previsti dai singoli vincoli normativi per le pertinenti linee di attività (Blu tongue, BRC, latte e prodotti a base di latte, produzione delle carni, ecc.), riportandoli in maniera esplicita; Esempio 1: "almeno un controllo l'anno presso ( art. 68 comma 3 del D.Lg.vo 6 aprile 2006, n. 193); Esempio 2: "almeno un controllo l'anno presso... (art. 71 comma 3 I D.Lg. va 6 aprile 2006, n. 193); ecc." ); 5
10 del numero di OSA da controllare per soddisfare i singoli vincoli normativi per ciascuna linea di attività di controllo (Blu Tongue, BRC, latte e prodotti a base di latte, produzione delle carni, ecc.) Inoltre la programmazione dovrà essere definita su base settimanale o mensile o trimestrale. La realizzazione della programmazione dovrà essere oggetto di periodico monitoraggio. Tale attività rapportata alle risorse economiche e di personale assegnate, costituisce il monte prestazionale (budget prestazionale) di ogni singolo servizio, che accorpato a quello delle altre discipline veterinarie, rappresenta il PAL della medicina veterinaria di ogni specifica ASP territoriale. Il processo di programmazione dovrà evidenziare la eventuale quota di attività che, a causa di difficoltà oggettive e dimostrabili, potrebbe essere erogata solo parzialmente. Tale criticità dovrà successivamente essere oggetto di analisi all'interno dell'azienda sanitaria, e qualora la criticità risulti non sanabile, rappresentata al livello di responsabilità sovra-ordinata (Uffici Regionali competenti) per le valutazioni di competenza. L'insieme dei PAL territoriali, accorpati a livello regionale, danno vita al budget prestazionale della Regione Calabria che fornirà un volume numerico di riferimento cui raffrontare poi i risultati ottenuti. La Regione, e ciascun servizio veterinario delle Aziende sanitarie, dovranno dotarsi, entro il primo trimestre di vigenza del presente Piano, di uno scadenziario dei flussi informativi, da aggiornarsi all'occorrenza, al fine di rispettare gli adempimenti informativi previsti. Inoltre ove necessario i piani di attività locali dovranno essere corredati di istruzioni e indicazioni in merito all'esecuzione dei controlli ufficiali. In sostanza i Piani devono anche rispondere alla domanda: "come fare?". Linee di attività/piani: La programmazione dovrà attuare almeno: attività/piani di controllo ufficiale degli alimenti di origine animale su: o carni e preparazioni di carne o prodotti a base di carne o latte e prodotti a base di latte o molluschi bivalvi vivi o prodotti della pesca o uova e ovo prodotti o rane e lumache o frattaglie (stomaci, vesciche ed intestini), grassi animali fusi, gelatine e collagene o allerta o sottoprodotti di origine animale (materiali di categoria 3) o Siti di interesse nazionale attività/piani di controllo ufficiale su o altre anagrafi zootecniche o brucellosi bovina e ovi-caprina o tubercolosi bovina o leucosi enzootica bovina 6
11 o Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili - BSE e Scrapie o Piano blue tongue o malattia di aujeszky o Piano influenza aviaria o Piani nazionali Salmonella o Piano di Sorveglianza Nazionale WEST NILE DISEASE o Piano Anemia infettiva degli equidi o anagrafe canina, vigilanza sui canili, attività per la gestione della movimentazione di piccoli animali (cani, gatti e furetti) o Acquacoltura o riproduzione animale o strutture veterinarie (attuazione dell'accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le P.A. del 26/11/2003, n.1868) Piani esecutivi Regionali: 1. PRR: Piano regionale dei residui estrapolato dal piano nazionale 2. PRAA: Piano regionale dei controlli sull'alimentazione animale estrapolato dal piano nazionale 3. PRBA: Piano regionale dei controlli sul benessere animale in allevamento, durante il trasporto durante la fase di macellazione, estrapolato dal piano nazionale; 4. PRFS: Piano di farmacosorveglianza regionale; 5. Piano Regionale Straordinario dei controlli sulle disinfezioni per la prevenzione della MVS; 6. Piano Audit Regionale Le su elencate attività/piani di controllo potranno essere oggetto di successive integrazioni e aggiornamenti Piani di formazione del personale: Per il prossimo triennio sono programmate le seguenti attività formative: criteri operativi delle autorità competenti e metodi e tecniche del controllo ufficiale previsti dal Regolamento 882/04, ivi compresa l'attività di audit ai sensi dell'art. 4 (6) e tematiche dell'allegato Il del Reg 882/04. Gestione e management sanitario; Reg. CE 1069/09 e gestione dei rifiuti di O. A; Sistema TRACES; Sistema d'allerta rapido; 7
REGIONE CALABRIA. DPGR- CA n. 101 del 29 Luglio 2013
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato
03.07.1982 ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari
Bruno Deidda Via Fanelli 34, Carbonia (CI) Telefono 0781671704 3397134242 E mail: brudei@tiscali.it Dati anagrafici: Nato a Carbonia (CI) il 15.11.1957 Residente in Carbonia (CI) via Fanelli 34 Curriculum
REGIONE CALABRIA. DPGR - CA n.136 del 16/10/2013
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualita di Commissario ad acta per I'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato
REGIONE CALABRIA. DPGR - CA n. 9 del 6 Febbraio 2014
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualita di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato
DPGR - CA n. 69 del 29 maggio 2013
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REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. n. 122 del 28 novembre 2011
REGIONE CALABRIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, nominato
n. 135 del 21 Dicembre 2011 OGGETTO: Individuazione dei siti per la realizzazione delle Case della Salute. Obiettivo G02.
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SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti
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