ALLEGATO C alla delibera n. 351/07/CONS

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1 ALLEGATO C alla delibera n. 351/07/CONS Relazione sul sistema di Contabilità dei Costi adottato da Telecom Italia S.p.A. per l esercizio 2004 redatta dalla società di revisione Mazars & Guerard S.p.A.

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4 CONTABILITÀ REGOLATORIA Contabilità dei costi ex Delibera 152/02/Cons Principi e criteri metodologici Esercizio 2004 La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici - Contabilità dei costi - Esercizio 2004

5 INDICE 1. I PRINCIPI CONTABILI REGOLATORI Ambito di applicazione I principi regolatori DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI CONTABILITÀ DEI COSTI I sistemi informativi aziendali Categorie dei costi I raggruppamenti o centri di costo del sistema IL PROCESSO DI ATTRIBUZIONE Premessa I Ricavi I Costi della produzione Il capitale impiegato

6 1. I PRINCIPI CONTABILI REGOLATORI 1.1. Ambito di applicazione Telecom Italia, nel rispetto delle disposizioni contenute nella Delibera 152/02/CONS, ha sviluppato un sistema unitario di contabilità dei costi e di separazione contabile. Lo standard di costo applicato è il FDC (Fully Distributed Costing) che prevede l attribuzione di tutti i costi sostenuti dall azienda sui servizi erogati. In accordo a quanto richiesto da AGCOM a TELECOM ITALIA, nel Consuntivo 2004 la base di costo è costituita dai Costi Storici fondati sulla spesa realmente sostenuta (HCA Historic Cost Accounting): pertanto i valori usati sono gli stessi impiegati per la redazione del bilancio d esercizio della società. I criteri di valutazione e le convenzioni contabili adottate sono del tutto conformi a quelle contenute nella Nota Integrativa al Bilancio d esercizio 2004 a cui si rimanda per ulteriori informazioni, con l eccezione del costo del capitale che è determinato sulla base del tasso di remunerazione fissato dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Delibera AGCOM 344/01/CONS). La contabilità regolatoria è quindi riconciliata con il bilancio d esercizio. I principi regolatori illustrati nel paragrafo seguente vengono utilizzati: per l applicazione dei criteri di attribuzione, articolati nelle regole che disciplinano l allocazione delle voci elementari sulle destinazioni intermedie e nelle regole che guidano il ribaltamento delle destinazioni intermedie sui servizi finali; per la produzione dei conti economici, dei rendiconti del capitale impiegato, delle tabelle di dettaglio costi e volumi, delle tabelle di raccordo tra servizi regolatori e servizi commerciali; per la determinazione dei costi delle componenti di rete, dei servizi di interconnessione e dei servizi di accesso. 3

7 1.2. I principi regolatori Telecom Italia adotta i seguenti principi regolatori: a) Priorità Qualora sorgano contrasti tra i seguenti principi, essi sono applicati nello stesso ordine di priorità con il quale vengono presentati in questo documento. b) Causalità I ricavi, i costi ed il capitale impiegato sono attribuiti alle componenti e/o ai servizi in base all analisi diretta della loro origine, cioè tenendo conto della causa che ha comportato il conseguimento del ricavo, il sostenimento del costo, l insorgere di un attività o di una passività. Se non è possibile l analisi diretta, l attribuzione avviene sulla scorta di un legame indiretto con un altra categoria o con un altro gruppo di categorie di costi direttamente imputabili. Qualora, infine, l attribuzione non sia possibile né in modo diretto né in modo indiretto, si applica un parametro di imputazione generale. c) Oggettività (neutralità) L attribuzione è effettuata in modo oggettivo, cioè non finalizzato a portare benefici a Telecom Italia o ad ogni altro operatore o servizio, prodotto, componente. d) Coerenza (concordanza temporale) I principi regolatori e le metodologie di attribuzione adottate sono uniformi, cioè non vengono modificate di periodo in periodo. Nell eventualità che si rendano necessari cambiamenti Telecom Italia ne fornirà la dovuta motivazione. e) Trasparenza La metodologia di attribuzione applicata è trasparente tanto da permettere, ad esempio, di disaggregare per servizio i ricavi ed i costi direttamente attribuiti da quelli comuni e congiunti, in osservanza del disposto dell art. 8 c. 2 del Regolamento. f) Uso di parametri quantitativi 4

8 I parametri quantitativi utilizzati nel processo di attribuzione sono ispirati ai criteri della ragionevolezza, della dimostrabilità e dell obiettività. Qualora, in casi eccezionali ed in mancanza di dati consuntivi, sia necessario utilizzare informazioni campionarie per l attribuzione dei ricavi, dei costi e del capitale impiegato, queste stesse sono ottenute impiegando metodi statistici generalmente accettati. 5

9 2. DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI CONTABILITÀ DEI COSTI 2.1. I sistemi informativi aziendali Il sistema di Telecom Italia è basato su un modello di attribuzione dei ricavi, dei costi della produzione e del capitale impiegato che attinge i dati elementari dai sistemi informativi aziendali. Telecom ha predisposto la contabilità regolatoria basandola sui costi storici secondo il formato e i criteri di separazione contabile e contabilità dei costi indicati nella Delibera152/02/CONS. L applicazione della metodologia HCA permette la riconciliazione diretta dei risultati dell Accounting Regolatorio con quelli di bilancio Categorie dei costi Telecom Italia ha inoltre strutturato la propria contabilità regolatoria in modo da poter separare i costi "diretti" da quelli "comuni". Detti costi sono articolati nel Sistema della Contabilità Regolatoria in maniera coerente con la classificazione della Raccomandazione UE 8/4/98 sulla Separazione Contabile: costi diretti costi indiretti costi non imputabili L appartenenza ad una delle categorie illustrate dipende dalla tracciabilità della relazione causale tra ogni singola voce di costo e il cost object di riferimento e quindi anche dall analiticità con cui il costo è rilevato nei sistemi informativi aziendali. Più in dettaglio, le categorie di costo sono definite come segue: 6

10 costi diretti, sono quelli per i quali: - esiste una relazione certa, ossia rilevata contabilmente attraverso i sistemi informativi aziendali, tra il sostenimento di tali costi e l'erogazione di un particolare servizio; - sia individuabile una relazione causale tra il sostenimento del costo e l'erogazione di un particolare servizio e sia rilevabile attraverso i sistemi operativi aziendali (rilevazione di tipo quantitativo) il "cost driver" che la rappresenta; costi indiretti, sono i costi delle risorse produttive ripartibili tra più famiglie di servizi finali per i quali sia comunque individuabile una relazione causale tra il sostenimento del costo e l'erogazione di un particolare servizio (Marketing, Pubblicità, Gestione Clienti, etc.); per tali costi, non essendo misurato attraverso i sistemi operativi aziendali il relativo cost driver, si adotta una attribuzione indiretta ai servizi su base motivata e non arbitraria; costi non imputabili, sono quelli per i quali non è possibile l'attribuzione né in modo diretto né in modo indiretto e, pertanto, si applica un metodo di attribuzione generale I raggruppamenti o centri di costo del sistema Il funzionamento generale del sistema prevede che le voci elementari, dopo essere state estratte dai sistemi informativi aziendali, siano allocate sulle destinazioni intermedie, costituite da specifiche categorie di raggruppamenti o centri di costo: 1. Attività: si intende la combinazione di risorse umane, materiali e tecnologiche volta alla produzione di un prodotto o all erogazione di un servizio. Nell ambito della presente metodologia Telecom Italia ha definito le proprie attività (operative, ausiliarie e di struttura) in funzione dello specifico scopo della separazione contabile. Infatti nella loro individuazione, al fine di consentire la costruzione di contabilità separate per gli aggregati Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale e Altre Attività e la definizione di un listino di prezzi per l accesso e per l interconnessione, l attenzione è stata focalizzata sulle diverse combinazioni di consumo delle attività da parte delle componenti impiantistiche e dei servizi finali. 7

11 2. Cost Pool (costi raggruppati) e Costi Congiunti Residuali. Nei Cost Pool confluiscono quei costi della produzione che non sono riconducibili ad una specifica attività aziendale ma a particolari aggregati di costo, componenti impiantistiche e/o specifici servizi e vengono quindi ribaltati direttamente sulle componenti di rete e/o sui servizi finali. I Costi Congiunti Residuali sono invece relativi alle funzioni di staff delle Direzioni operative, alle funzioni tecniche di Direzione Generale e Territoriale; il ribaltamento dei costi dei CRG può, a seconda dei casi fondarsi sul principio della causalità o su quello dei costi (di personale) precedentemente attribuiti. 3. Impianti e Componenti di rete: sono il complesso organico delle attrezzature permanentemente impiegate nello svolgimento dell attività produttiva. Pertanto, per Telecom Italia rappresentano le infrastrutture costitutive della rete telefonica (distribuzione, commutazione e rete di giunzione) nonché delle reti specializzate. Gli impianti sono successivamente accorpati o disaggregati costituendo quelle Componenti di rete intese come l elemento minimo di funzionalità che può essere utilizzato dai clienti e, quindi, distintamente tariffato. Le Componenti di rete sono state definite attraverso una specifica analisi, finalizzata ad identificare sia le articolazioni strutturali degli impianti che la loro funzionalità. Sulla base di questa analisi e attraverso l applicazione di coefficienti di utilizzo è possibile combinare le componenti in modo da ottenere i servizi di rete che vengono utilizzati dagli altri operatori di TLC e dai clienti di Telecom Italia. 8

12 3. IL PROCESSO DI ATTRIBUZIONE 3.1. Premessa Il processo di attribuzione delle risorse aziendali ai servizi finali segue, come già detto, due fasi articolate in maniera sequenziale di allocazione e successivo ribaltamento delle risorse aziendali verso le destinazioni finali del sistema di contabilità per il regolatore. Il grafico che segue offre una visione di insieme del processo di attribuzione dei Ricavi, dei Costi della Produzione e del Capitale Impiegato. INPUT Capitale impiegato Costi 1 1 PROCESSO DI ATTRIBUZIONE Accesso Attività, Cost Pool Impianti Componenti Accesso 3 Rete di Accesso Rete di trasporto 3 3 OUTPUT OFFERTA DI RIFERIMENTO SERVIZI DI ACCESSO DISAGGREGATO + SERVIZI DI INTERCONNESSIONE Ricavi Commerciale 2 2 Coefficienti di Utilizzo Commerciale Altre attività 1,2,3: fasi del processo di attribuzione Rappresentazione del sistema di Contabilità Regolatoria Ai fini di una maggiore chiarezza espositiva il processo di attribuzione dei costi della produzione e del capitale impiegato verrà illustrato nelle pagine 9

13 che seguono focalizzando l attenzione su ciascuna tipologia di dati che alimentano il sistema stesso I Ricavi I ricavi, rilevati analiticamente dai sistemi informativi aziendali, sono attribuiti direttamente sui servizi degli aggregati, Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale e Altre Attività nel rispetto del principio di causalità I Costi della produzione I costi della produzione comprendono l insieme dei costi (personale, costi esterni, ammortamenti ed altri costi operativi) relativi alle risorse umane, materiali e tecnologiche impiegate da Telecom Italia per l erogazione dei servizi di telecomunicazione alla clientela. Il processo di attribuzione si svolge attraverso le seguenti fasi. FASE 1: Allocazione delle voci elementari alle destinazioni intermedie Sistema informativo aziendale Voci elementari : Costi della Produzione Regole di allocazione Processo di allocazione Aggregati funzionali Destinazioni intermedie: Attività di livello Cost Pool Costi Cong.ti Res.li Impianti Allocazione delle voci elementari sulle destinazioni intermedie 10

14 In questa fase si provvede all allocazione delle voci elementari alle Attività (operative, ausiliarie e di struttura) ed ai Cost pool. L imputazione avviene in maniera diretta (cioè senza l uso di criteri guida) oppure in modo indiretto (cioè usando criteri guida) in relazione all analiticità delle informazioni sul costo contenute nei sistemi informativi aziendali. I criteri guida applicati sono riconducibili a tre categorie principali: 1. numerici (ad esempio il numero di ore, il numero di venditori equivalenti); 2. percentuali (ad esempio, % di tempo impiegata, % di metri quadrati utilizzati); 3. logici (ad esempio: in proporzione al totale costi operativi allocati direttamente). FASE 2: Ribaltamento delle destinazioni intermedie Destinazioni intermedie: Attività di livello Cost Pool impianti regole di ribaltamento Processo di ribaltamento Destinazioni intermedie: attività di 5 livello attività di struttura componenti Il ribaltamento tra destinazioni intermedie 11

15 Al fine di dare rappresentazione economica al processo produttivo, in questa fase si instaura un flusso di passaggi tra le attività stesse, di cui si individua la sequenzialità. Dal punto di vista del funzionamento del sistema, questo si traduce nella distinzione delle attività (operative e ausiliarie) in livelli di ribaltamento successivi delle une sulle altre fino ad arrivare all imputazione su: componenti di rete, servizi finali degli aggregati regolatori. Per raggiungere questo risultato, illustrato nella seguente figura, Telecom Italia ha individuato cinque livelli di attività: nei primi tre confluiscono quelle attività che, sulla base del legame con le altre attività e con le componenti e/o i servizi finali, sono attribuite in sequenza fino al livello cinque; queste ultime, una volta ricaricate delle precedenti, possono essere allocate sulle componenti e/o i servizi finali sulla base dello specifico legame. Attività di livello 1 Attività di livello 2 Attività di livello 5 Componenti Attività di livello 3 SERVIZI Attività di livello 4 (costi comuni) Cost Pool (costi raggruppati) Gli scambi tra le destinazioni intermedie 12

16 Tale processo ha delle eccezioni nelle attività che utilizzano come risorse l output di attività a valle (ad es. l attività EDP utilizza circuiti diretti); in tali casi il processo prevede il riciclo delle fasi di ribaltamento che viene effettuato sulle attività successive e precedenti. Tutte le attribuzioni eseguite in questa fase del processo sono fondate sul principio di causalità e, pertanto, sono effettuate in seguito all individuazione delle relazioni di tipo causale tra le attività di livello superiore e quelle di livello precedente, misurate attraverso grandezze caratterizzanti l assorbimento delle risorse da parte delle attività stesse (metodologia di analisi dei costi ABC - Activity Based Costing). Un trattamento particolare è riservato alle attività inerenti: Costi comuni (attività di struttura) comprendenti, ad esempio, la redazione del Bilancio aziendale, la Segreteria generale, etc.. Esse, dopo aver ricevuto le attribuzioni dalle attività dei livelli precedenti e dalle attività del livello 5, escono dal processo di ribaltamento e sono attribuite direttamente sui servizi finali su base parametrica. Cost pool (costi raggruppati) dopo aver ricevuto l allocazione dalle voci elementari di sistema, al pari delle attività di 5 livello, sono ribaltati sulle componenti di rete e/o sulle destinazioni finali. Gli ammortamenti dei cespiti sono allocati sugli impianti di rete qualora inerenti ad immobilizzazioni di rete ovvero sulle attività se trattasi di ammortamenti relativi ad immobilizzazioni non di rete. Poiché i sistemi informativi aziendali li registrano con dovizia di analisi, gli ammortamenti sono normalmente attribuiti direttamente sugli impianti o sulle attività senza l ausilio dell utilizzo di particolari criteri guida. Gli ammortamenti allocati sugli impianti di rete saranno successivamente ribaltati sulle Componenti dei Servizi intese come l elemento minimo di funzionalità che può essere richiesto da un cliente e, quindi, distintamente tariffato. Le Componenti dei Servizi sono state definite attraverso una specifica analisi, finalizzata ad identificare sia le articolazioni strutturali degli impianti che la loro funzionalità. 13

17 Fase 3: Attribuzione delle componenti dei servizi alle destinazioni finali In questa fase si realizza l aggregazione delle componenti in servizi attraverso opportuni fattori di utilizzo (routing factors), specifici di ciascun servizio. Tale meccanismo assicura, pertanto, il rispetto del principio di non discriminazione tra i servizi di interconnessione utilizzati all'interno del medesimo organismo e quelli utilizzati da altri. Destinazioni intermedie : COMPONENTI DEI SERVIZI Servizi di Accesso Servizi di Rete Processo di Attribuzione Coefficienti di Coefficienti di Utilizzo Destinazioni finali Telecom Accesso servizi accesso Destinazioni finali Telecom Rete servizi di rete Il ribaltamento sui servizi Le componenti dei servizi dell accesso sono quindi ribaltate direttamente sui servizi dell aggregato Rete di Accesso (ad esempio: la componente di servizio Rete di Distribuzione è attribuita ai servizi Residenziali 14

18 e Business dell aggregato Accesso sulla base del numero degli abbonati appartenenti a tali categorie). Le componenti dei servizi di rete, che costituiscono l aggregato Rete di Trasporto, in seguito ad una loro successiva combinazione ed in funzione di specifici coefficienti di utilizzo degli stessi, alimentano i servizi di rete utilizzati dai servizi raggruppati nell aggregato Commerciale e dai servizi forniti agli altri Operatori Il capitale impiegato Il capitale impiegato nella Contabilità Regolatoria è definito sulla base del capitale investito di Bilancio, il valore adottato è quello medio annuo. Rispetto al capitale investito di bilancio, in coerenza con le modalità di determinazione del tasso di remunerazione del capitale da parte di AGCOM (cfr. Delibera 344/01/CONS), sono considerate fonti di finanziamento il capitale proprio, l indebitamento finanziario a medio/lungo termine, l indebitamento finanziario netto a breve termine, il debito ex lege 58/92, il Fondo T.F.R. e l eventuale eccedenza del Fondo Imposte Differite rispetto ai Crediti per Imposte Anticipate. Le voci che compongono il capitale impiegato della contabilità regolatoria corrispondono a quelle del Bilancio di Esercizio con cui la contabilità regolatoria è riconciliata. 15

19 Attivo immobilizzato Attivo circolante Voci del passivo dedotte dall attivo Capitale impiegato netto di Telecom Italia Processo di attribuzione Rendiconto del capitale impiegato Rete di Accesso Rendiconto del capitale impiegato Rete di Trasporto Rendiconto del capitale impiegato Commerciale Rendiconto del capitale impiegato Altre attività Tasso di remunerazione atteso del capitale impiegato Costo del capitale impiegato Rete di Accesso Costo del capitale impiegato Rete di Trasporto Il capitale impiegato ed il suo costo: il processo di attribuzione Come mostra sinteticamente la figura, nel rispetto delle regole di allocazione e di ribaltamento, il capitale impiegato netto medio confluisce sugli aggregati Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale e Altre Attività, così da formare i rendiconti del capitale impiegato per servizio. Il processo di attribuzione ripercorre, nella sostanza, quello già esposto per i costi della produzione. 16

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