CONTABILITÀ REGOLATORIA. Separazione Contabile ex Delibera 152/02/CONS. Principi e criteri metodologici. Esercizio 2004

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONTABILITÀ REGOLATORIA. Separazione Contabile ex Delibera 152/02/CONS. Principi e criteri metodologici. Esercizio 2004"

Transcript

1 CONTABILITÀ REGOLATORIA Separazione Contabile ex Delibera 152/02/CONS Principi e criteri metodologici Esercizio 2004 La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio 2004

2 INDICE 1.I PRINCIPI CONTABILI REGOLATORI Quadro normativo I principi regolatori I sistemi informativi aziendali Principali novità introdotte nel consuntivo CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA DI SEPARAZIONE CONTABILE DI TELECOM ITALIA Premessa Gli aggregati regolatori e i servizi Rete di Accesso Rete di Trasporto Telecom Commerciale Altre Attività I Ricavi I Costi della produzione Il capitale impiegato ed il suo costo Le fonti di finanziamento del capitale Il capitale impiegato regolatorio di Telecom Italia Tasso di remunerazione del capitale stabilito dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni 22 3.MECCANISMI DI SCAMBIO TRA GLI AGGREGATI REGOLATORI Premessa I trasferimenti (Transfer Charge) IL REPORTING 24 La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

3 1. I PRINCIPI CONTABILI REGOLATORI 1.1 Quadro normativo Il sistema di Cost Accounting e di Separazione contabile sviluppato da Telecom Italia ha subito, a partire dal 2001, una riorganizzazione in linea con i requirements della Delibera 152/02/CONS che ha imposto, oltre al passaggio alla metodologia dei costi correnti 1, modifiche e integrazioni al perimetro degli aggregati regolatori e alla reportistica da fornire all Autorità. Nonostante tale quadro regolatorio risulti oggi superato, alla luce della regolamentazione per mercati prevista dal nuovo quadro comunitario, deve tuttavia considerarsi in vigore per l anno In accordo a quanto richiesto da AGCOM a TELECOM ITALIA, nel Consuntivo 2004 la base di costo, è costituita dai Costi Storici, mentre lo standard di costo applicato è il FDC (Fully Distributed Costing) che prevede l attribuzione ai servizi di tutti i costi sostenuti dall azienda nell anno di riferimento. Nel paragrafo che segue sono illustrati i principi regolatori generali osservati ed utilizzati da TELECOM ITALIA ai fini: dell applicazione delle regole e dei criteri di attribuzione, articolati nelle regole che disciplinano l allocazione delle voci elementari (input di costo, ricavo e patrimonio) sulle destinazioni intermedie (e/o direttamente sui servizi finali) e nelle regole che guidano il ribaltamento delle destinazioni intermedie sui servizi finali; della produzione dei conti economici, dei rendiconti del capitale impiegato e degli altri documenti che devono essere predisposti annualmente secondo quanto previsto dalla Delibera 152/02/Cons; della determinazione dei costi delle componenti di rete, tra cui figurano le componenti utilizzate ai fini del costing dei servizi di interconnessione e dei servizi di accesso. 1 Nelle more della definizione/emanazione da parte dell Autorità degli specifici criteri attuativi per la separazione contabile a costi correnti CCA, la produzione di questa edizione della Contabilità Regolatoria, al pari di quella relativa al 2001, è a costi storici. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

4 1.2 I principi regolatori Telecom Italia adotta i seguenti principi regolatori: a) Priorità Qualora sorgano contrasti tra i seguenti principi, essi sono applicati nello stesso ordine di priorità con il quale vengono presentati in questo documento. b) Causalità I ricavi, i costi ed il capitale impiegato sono attribuiti alle componenti e/o ai servizi in base all analisi diretta della loro origine, cioè tenendo conto della causa che ha comportato il conseguimento del ricavo, il sostenimento del costo, l acquisto di un attività o l insorgere di una passività. Se non è possibile l analisi diretta, l attribuzione avviene sulla scorta di un legame indiretto con un altra categoria o con un altro gruppo di categorie di costi direttamente imputabili. Qualora, infine, l attribuzione non sia possibile né in modo diretto né in modo indiretto, si applica un parametro di imputazione generale. c) Oggettività (neutralità) L attribuzione è effettuata in modo oggettivo, cioè non finalizzata a portare benefici a Telecom Italia o ad ogni altro operatore o servizio, prodotto, componente. d) Coerenza (concordanza temporale) I principi regolatori e le metodologie di attribuzione adottate sono uniformi, cioè non vengono modificate di periodo in periodo. Nell eventualità che si rendano necessari cambiamenti, Telecom Italia ne fornirà la dovuta motivazione. e) Trasparenza La metodologia di attribuzione applicata è trasparente tanto da permettere, ad esempio, di disaggregare per servizio i ricavi, i costi diretti e quelli comuni tenuto conto della Raccomandazione UE 08/04/98, Parte Seconda. f) Uso di parametri quantitativi I parametri quantitativi utilizzati nel processo di attribuzione sono ispirati ai criteri della ragionevolezza, della dimostrabilità e dell obiettività. Qualora, in casi eccezionali ed in mancanza di dati consuntivi, sia necessario utilizzare informazioni campionarie per l attribuzione dei ricavi, dei costi e del capitale impiegato, queste stesse sono ottenute impiegando metodi statistici generalmente accettati. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

5 1.3 I sistemi informativi aziendali Il sistema di Telecom Italia è basato su un modello di attribuzione dei ricavi, dei costi della produzione e del capitale impiegato che attinge i dati elementari dai sistemi informativi aziendali dai quali sono anche rilevati gli elementi di dettaglio e i driver di attribuzione dei costi e del capitale ai servizi. I valori HCA utilizzati per la produzione della Contabilità Regolatoria sono riconciliati con quelli del Bilancio di esercizio. 1.4 Principali novità introdotte nel consuntivo 2004 Non si segnalano nella struttura del reporting e nelle metodologie utilizzate cambiamenti di rilievo regolamentare come comunicato ad AGcom con la lettera di trasmissione del consuntivo 2004 del 23/06/2005 (prot ).. L articolata rendicontazione del sistema di separazione contabile predisposto da Telecom Italia non fornisce i report dei servizi che non sono stati venduti nel corso dell esercizio; si segnala che fra tali servizi (appartenenti esclusivamente alla rete di trasporto) permangono nel 2004: Ull fibra Canale numerico. Rispetto al 2003 sono stati inseriti i report di conto economico e rendiconto del capitale impiegato relativi al servizio di Accesso Condiviso. 2. CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA DI SEPARAZIONE CONTABILE DI TELECOM ITALIA 2.1 Premessa In questa sezione del documento vengono presentate le caratteristiche generali del sistema di separazione contabile impiegato da Telecom Italia nonché le diverse categorie di ricavo, di costo della produzione e di capitale impiegato; inoltre, sono illustrati i principi generali della metodologia di attribuzione applicata. Il sistema adottato, come sintetizzato dalla figura seguente, è ispirato alle seguenti finalità: La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

6 rendere possibile la rendicontazione 2 separata e trasparente per gli aggregati regolatori Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale e Altre Attività; evidenziare l insussistenza di sussidi incrociati tra comparti e servizi, ovvero l eventuale livello di mutualità implicito nella struttura tariffaria vigente; supportare il processo di ribilanciamento delle tariffe al pubblico, attraverso la rendicontazione separata per servizio; fornire gli elementi di base per la predisposizione di un Listino strutturato dei prezzi per i servizi di accesso e di interconnessione; dotare i criteri di attribuzione dei ricavi, dei costi della produzione e del capitale impiegato di trasparenza e di certezza; definire i riferimenti per la verifica del rispetto del principio di oggettività e non discriminazione. 2 Per gli Aggregati e per i servizi regolatori vengono elaborati Conti economici, Rendiconti patrimoniali. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

7 Il Sistema di Contabilità Regolatoria di Telecom Italia Ricavi Costi Capitale Impiegato Dati Tecnico Gestionali Processo di attribuzione AGGREGATI: Rete di Accesso Conto economico e Rendiconto del capitale impiegato per l Aggregato e per tutti i servizi afferenti Rete di Trasporto Conto economico e Rendiconto del capitale impiegato per l Aggregato e per tutti i servizi afferenti Commerciale Conto economico e Rendiconto del capitale impiegato per l Aggregato e per i Servizi Retail Altre Attività Conto economico e Rendiconto del capitale impiegato per l Aggregato FINALITA : Servizi di Accesso Disaggregato per OLO e Servizi di Rete per TI (Principio di non discriminazione) Servizi di Interconnessione per OLO e Servizi di Rete per TI (Principio di non discriminazione) Fonia Vocale Linee Servizi Retail Costi e risultati per servizio (ribilanciamento tariffario e verifiche su servizi SMP ) affittate Traffico Fissomobile Informazio ni elenco abbonati Telefonia Pubblica Servizio elenco abbonati Traffico non geografico Servizi Xdsl Altre Attività aziendali Altri Servizi La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

8 2.2 Gli aggregati regolatori e i servizi Telecom Italia, sulla base della Commission Recommendation of 8 april 1998 on Interconnection in a liberalized telecommunications market part 2 - Accounting separation and Cost accounting (di seguito definita Raccomandazione ), in ottemperanza alla Delibera 152/02/CONS, viste le soluzioni adottate da altri operatori internazionali e considerate le caratteristiche delle proprie attività, ha suddiviso i propri Servizi tra quattro aggregati economico contabili: Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale, Altre Attività. Questi quattro aggregati sono definiti esclusivamente a fini di rappresentazione regolatoria della Separazione Contabile e sono indipendenti dagli assetti organizzativi interni della società. I primi due aggregati costituiscono la Rete di Telecomunicazioni e rappresentano l insieme di attività/risorse/servizi utilizzati sia da Commerciale (che rappresenta l Aggregato delle risorse/attività di Telecom, demandate al rapporto con i clienti finali di Telecom Italia), sia, per specifici servizi, dagli altri operatori. L aggregato Altre Attività comprende le attività non regolamentate e/o che non rientrano nell attività di produzione/erogazione di servizi di telecomunicazioni soggetti a regolamentazione. in: Ai sensi dei citati riferimenti, la Rete di Telecomunicazioni è stata articolata Rete di Accesso, Rete di Trasporto. L aggregato Commerciale è disaggregato per servizio, ai fini della trasparenza e per evidenziare il grado di orientamento ai costi delle tariffe. Nella figura che segue è illustrato lo schema logico di funzionamento della Separazione Contabile di Telecom Italia attraverso gli aggregati regolatori e le relazioni economiche tra questi ed il contesto esterno (clienti finali e altri operatori). La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

9 TELECOM ITALIA RETE DI TELECOMUNICAZIONI Rete di Accesso Rete di trasporto Transfer charge per la fornitura di servizi di rete all interno Vendita di servizi di rete all esterno Altri operatori Vendita di servizi finali Clienti finali Commerciale Vendita dei servizi finali di Telecom Italia Altre Attività Rete di Accesso La separazione contabile della Rete di Accesso è finalizzata a: dare autonoma evidenza economico patrimoniale del complesso delle infrastrutture di accesso in rame utilizzate per l erogazione di servizi ai clienti di Telecom Italia; costituire la base per la definizione economica dell'offerta di Accesso di Riferimento (O.A.R.) tra la rete pubblica fissa di Telecom Italia e le reti pubbliche di altri Operatori. L aggregato contabile Rete di Accesso considera tutta la rete di distribuzione in rame impiegata per fornire l accesso fisico dalle sedi d utente (privati e Telefonia Pubblica) al Permutatore, valutata in relazione sia al servizio di Fonia Vocale che in relazione ad altri servizi retail, es. Circuiti Affittati e Telefonia Pubblica. Ad essa si aggiunge la cartolina d utente per l accesso di fonia vocale e di Telefonia Pubblica (quota impiantistica dello Stadio di Linea) 3. 3 Per quanto riguarda i Circuiti Diretti il confine con la Rete di Trasporto è il cablaggio dei doppini in rame con l interfaccia trasmissiva (Multiplex) che appartiene totalmente alla Rete di Trasporto. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

10 L Aggregato include pertanto anche le risorse in rame e le strutture impiantistiche correlate, dedicate all accesso della Telefonia Pubblica e delle Linee affittate. Questo aggregato riepiloga pertanto i costi/ricavi relativi alla fornitura dell accesso alle funzioni di commutazione/trasporto della rete pubblica telefonica fissa per i servizi di Fonia privata e pubblica e per le Linee Affittate. L aggregato Rete di Accesso comprende solo i costi delle infrastrutture impiantistiche che assicurano la connessione alla Rete di Trasporto; i costi commerciali connessi all acquisizione ed alla gestione della clientela retail di Telecom Italia ed alla fornitura del servizio retail di accesso sono invece imputati ai servizi dell Aggregato Commerciale ed in particolare ai Servizi di accesso compresi nel comparto della Fonia Vocale, alla Telefonia Pubblica ed alle Linee Affittate. A tali servizi vengono trasferiti i costi delle relative risorse impiantistiche della Rete di Accesso (Transfer Charge). Diversamente, ed in linea con il principio di causalità e di non discriminazione interno esterno, i costi commerciali connessi alla gestione della clientela OLO sono imputati alla Rete di Accesso, ed in particolare a Rete di accesso Servizi per OLO. Più in dettaglio, l aggregato Rete di Accesso riepiloga le seguenti tipologie di ricavi e costi: RICAVI: Ricavi da altri operatori, ovvero i corrispettivi pagati dagli altri operatori per l acquisto dei servizi della Rete di Accesso; Transfer Charge dal Commerciale e dalla Rete di Trasporto, ovvero il corrispettivo economico per l utilizzo delle risorse della Rete di Accesso da parte dei servizi del Commerciale e della Rete di Trasporto. Tali Transfer Charge sono pari al costo totale delle specifiche risorse utilizzate. COSTI: accoglie i costi operativi e gli ammortamenti delle infrastrutture della rete di distribuzione (compreso il rilegamento d'abbonato) e dell'accesso in centrale utilizzati per l erogazione di servizi retail di Telecom Italia; accoglie i costi operativi e gli ammortamenti delle attività e delle infrastrutture funzionali alla fornitura dei pertinenti servizi di ULL e xdsl agli altri Operatori. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

11 Il conto economico-patrimoniale della Rete di Accesso risulta pertanto articolato nei seguenti comparti: Servizi per OLO e Servizi per Telecom Commerciale. Il comparto Servizi per OLO presenta il dettaglio dei servizi di Unbundling del local loop e deii servizi di accesso xdsl Wholesale. Il comparto Servizi per Telecom Commerciale comprende le risorse utilizzate dall Aggregato Telecom Commerciale ed evidenzia separatamente quelle utilizzate per i servizi di Fonia - privata e pubblica -, per le Linee Affittate e quelle utilizzate dalla Rete di Trasporto per i servizi xdsl. Schematizzando, la Rete di Accesso in ottemperanza al disposto della Delibera 152, tabella 1- Allegato A comprende i seguenti servizi regolatori: Servizi per OLO: ULL/SUB loop ULL RAME Coppie Pots/ Isdn BRA Coppie Isdn Pra Coppie ADSL Coppie xdsl SHARED ACCESS xdsl WHOLESALE PER OLO 4 ADSL CVP/HDSL ACCESSO TP SERVIZI PER TELECOM COMMERCIALE Accessi Pots Accessi Isdn BRA Accessi Isdn PRA Accessi ADSL Accessi xdsl Linee Affittate Rete di Trasporto La separazione contabile della Rete di Trasporto è finalizzata a: 4 In proposito si veda quanto specificato nel paragrafo Dettaglio richiesto da Agcom successivamente all emanazione della Delibera 152/02. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

12 dare autonoma evidenza economico patrimoniale del complesso delle infrastrutture di rete utilizzate per l erogazione di servizi ai clienti finali di Telecom Italia; individuare la base per la definizione economica dell'offerta di Interconnessione di Riferimento (O.I.R.) tra la rete pubblica fissa di Telecom Italia e le reti pubbliche di altri Operatori. La Rete di Trasporto include tutte le risorse del trasporto e della commutazione escluse quelle allocate nella Rete di Accesso. Tale Aggregato comprende quindi impianti, funzionalità ed attività per i servizi di Fonia Vocale privata e pubblica, il servizio 12, il traffico fisso mobile, il servizio di Linee Affittate e per l interconnessione del trasporto con altri Operatori e cioè: centrali di commutazione per la fonia, rete trasmissiva (apparati trasmissivi e portanti) nonché apparati specifici per i Circuiti Affittati (es. MUX e RED). La Delibera 152 ha ampliato il perimetro dell aggregato Rete di Trasporto con l inserimento dei costi di terminazione su altre reti. Tali costi sono evidenziati nei conti economici dell Aggregato, nell ambito dei Costi esterni e altri. Il conto economicopatrimoniale dell Aggregato Rete di Trasporto è articolato in Servizi per OLO e Servizi per Telecom Commerciale ed evidenzia quindi (sulla medesima base di costi delle risorse impiegate) separatamente i valori economici e patrimoniali dei servizi offerti agli OLO e di quelli offerti all Aggregato Commerciale. Nell aggregato Rete di Trasporto sono comprese le risorse utilizzate per l offerta Wholesale dei servizi xdsl/atm. Nel dettaglio l Aggregato Rete di Trasporto accoglie le seguenti tipologie di ricavi e costi: RICAVI: Ricavi da altri operatori: introiti dagli altri operatori fissi e mobili per i servizi di interconnessione con la rete telefonica pubblica fissa e per gli altri servizi venduti agli OLO (ad esempio, per servizi xdsl o circuiti diretti). Transfer Charge dal Commerciale: si tratta dei transfer charge 6 dall Aggregato Commerciale per i servizi di rete utilizzati da ciascun servizio retail. Questi trasferimenti, nel rispetto del principio di non discriminazione, vengono valorizzati sulla base della specifica individuazione, per servizio di rete utilizzato, dei componenti di rete utilizzati e dei relativi costi. COSTI: 6 Il transfer charge è pari al costo pieno (costi operativi+costo del capitale) delle risorse di rete utilizzate. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

13 Costi operativi e gli ammortamenti delle componenti relative allo sviluppo e alla gestione delle infrastrutture per la commutazione ed il trasporto del traffico sulla rete telefonica pubblica fissa. I costi operativi comprendono anche i costi specifici per la gestione commerciale del rapporto con altri operatori nazionali, ovvero i costi delle risorse aziendali esclusivamente preposte ai rapporti con altri operatori nazionali (vendita ed assistenza, fatturazione,etc.), nonché costi correlati al capitale circolante generato dalla gestione commerciale con gli altri operatori e correlati costi per accantonamento ovvero perdite su crediti - per insolvenza degli stessi operatori. La Rete di Trasporto comprende anche i costi relativi al trasporto dedicato ed agli impianti per specifici servizi (rete dei circuiti diretti, reti specializzate); Costi della Terminazione del traffico su altre reti Transfer Charge dalla Rete di Accesso (nei conti economici xdsl per OLO e per Telecom Commerciale, poi riepilogati anche nei conti economici dei comparti Servizi per OLO e Servizi per Telecom Commerciale ) relativo alle risorse trasferite alla Rete di Trasporto per le risorse di accesso relative ai servizi xdsl/atm. L aggregato risponde quindi alla necessità di dare adeguata visibilità a: le modalità di valorizzazione delle condizioni economiche di interconnessione tra le reti telefoniche "pubbliche" di altri operatori e la rete telefonica pubblica fissa di Telecom Italia; le modalità di fornitura dei nuovi servizi xdsl/atm; ai transfer charges dei servizi di rete utilizzati da Commerciale. Ai sensi della Delibera 152/02/Cons la separazione contabile dell Aggregato Rete di Trasporto risulta articolata come segue: SERVIZI PER OLO: SERVIZI DI INTERCONNESSIONE attivazioni non geografiche per olo CARRIER PRESELECTION adeguamento sistema costi configurazione NUMBER PORTABILITY La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

14 ULL FIBRA 7 2 fibre 4 fibre CANALE NUMERICO 7 PROLUNGAMENTO ACCESSO 2 mbps 34 mbps 155 mbps SERVIZI DI FATTURAZIONE PER OLO CIRCUITI PARZIALI da 64 kbps a 2 mbps (esclusi) a 2 mbps a 34 mbps a 155 mbps oltre 155 mbps CDN (WHOLESALE) fino a 64 kbps (esclusi) fino a 2 mbps (esclusi) 2 mbps 34 mbps 155 mbps oltre 155 mbps XDSL WHOLESALE PER OLO 8 adsl cvp/hdsl ALTRI SERVIZI PER OLO ISP SERVIZI PER TELECOM COMMERCIALE: 7 Rendiconto non elaborato per il consuntivo 2004 in ragione della assenza di quantità vendute. 8 Si veda anche il paragrafo La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

15 SERVIZI FONIA TRAFFICO LOCALE/ DISTRETTUALE Costi di terminazione su altre reti TRAFFICO INTERDISTRETTUALE Costi di terminazione su altre reti TRAFFICO EXTRANAZIONALE USCENTE Costi di terminazione su altre reti DECADE 7 traffico 701 Costi di terminazione su altre reti TRAFFICO FISSO-MOBILE Costi di terminazione su altre reti TELEFONIA PUBBLICA TRAFFICO VS. NON GEOGRAFICO attivazioni per Commerciale CDA urbani interurbani CDN fino a 64 kbps (esclusi) fino a 2 mbps (esclusi) 2 mbps 34 mbps 155 mbps oltre 155 mbps CD INTERNAZIONALI XDSL WHOLESALE PER TELECOM ITALIA adsl cvp/hdsl INFORMAZIONE ELENCO ABBONATI La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

16 ALTRI SERVIZI Telecom Commerciale L aggregato Telecom Commerciale raccoglie tutte le attività inerenti alla commercializzazione dei servizi (regolamentati e non) ai clienti di Telecom Italia; tale aggregato identifica pertanto il mercato finale dei servizi retail di Telecom Italia. L Aggregato Commerciale, in ottemperanza al disposto della Tabella 1 dell Allegato A della Delibera 152, risulta pertanto articolato come segue: FONIA VOCALE: SERVIZI DI ACCESSO: Affari (pots ed isdn) Residenziale (pots ed isdn) TRAFFICO LOCALE / DISTRETTUALE: Traffico internet dial -up TRAFFICO INTERDISTRETTUALE TRAFFICO EXTRANAZIONALE USCENTE TRAFFICO IN DECADE 7: Traffico 701 TRAFFICO FISSO-MOBILE TRAFFICO VS NON GEOGRAFICO TELEFONIA PUBBLICA SERVIZI XDSL: Adsl Cvp/Hdsl CIRCUITI DIRETTI: ANALOGICI: Urbani Interurbani NUMERICI: fino a 64 Kbps (esclusi) fino a 2 Mbps (esclusi) a 2 Mbps a 34 Mbps a 155 Mbps La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

17 oltre 155 Mbps INTERNAZIONALI INFORMAZIONI ELENCO ABBONATI SERVIZIO 12 Automatico; Da operatore; SERVIZIO ELENCO ABBONATI ALTRI SERVIZI. Nel format di Conto Economico dell Aggregato Commerciale viene data evidenza dei costi di Revenue sharing per connettività (tra i costi esterni ed altri) e dei costi di terminazione su altra rete (nell ambito del Transfer charge dalla Rete di Trasporto). Le tipologie di costi comprese nell aggregato sono le seguenti: i costi operativi (ammortamenti, costi esterni, personale) relativi alle attività di commercializzazione, gestione, fatturazione, installazione ed assistenza post-vendita, compresi i contributi per le attività di telecomunicazioni e per il finanziamento dell AGCOM; in particolare, tra i costi esterni è evidenziata la revenue sharing per connettività; transfer charge a Rete di Trasporto e transfer charge a Rete di Accesso: corrispettivi per i servizi di Rete di Trasporto e di Rete di Accesso utilizzati; nell ambito del transfer charge dalla Rete di Trasporto vengono evidenziati i costi di terminazione del traffico su altre reti Altre Attività Tale aggregato comprende ricavi e costi di attività non regolamentate e/o che non rientrano nell attività di produzione/erogazione di servizi di telecomunicazioni. La separazione contabile delle attività riepilogate in questo Aggregato completa il quadro della Separazione Contabile di Telecom Italia garantendo la separata evidenza dei valori di ricavo/costo/capitale degli Aggregati di Rete e di quello Commerciale, che non vengono così influenzati da attività diverse da quelle di telecomunicazioni. 2.3 I Ricavi I ricavi, rilevati analiticamente dai sistemi informativi aziendali, sono attribuiti direttamente ai servizi degli aggregati, Rete di Accesso, Rete di Trasporto, Commerciale e Altre Attività nel rispetto del principio di causalità. Essi sono generati dai rapporti con: la clientela finale per la commercializzazione dei prodotti/servizi; La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

18 gli altri operatori di telecomunicazioni per la fornitura dei servizi di accesso e di interconnessione altri soggetti (ricavi diversi per altre attività). I valori imputati sono riconciliati con quelli risultanti dal conto economico del Bilancio dell esercizio. 2.4 I Costi della produzione Telecom Italia ha sviluppato un sistema unitario di contabilità dei costi e di separazione contabile. In particolare lo standard di costo applicato è quello del costo interamente distribuito (FDC - Fully Distributed Costing) che prevede l attribuzione di tutti i costi della produzione sostenuti dall azienda ai servizi/prodotti. La base di costo è costituita dai costi storici. Il costo del capitale è determinato sulla base del tasso di remunerazione fissato dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con Delibera 344/01/CONS. I costi attribuiti ai servizi, in modo diretto o indiretto secondo definiti criteri, sono i seguenti: costo del lavoro consumo di materie e servizi esterni ammortamenti stanziamenti a fondi rischi ed oneri diversi e straordinari costo del capitale costi di terminazione del traffico su reti di altri operatori revenue sharing. Pertanto, rispetto ai costi contenuti nel Bilancio aziendale, non sono stati attribuiti, poiché ricompresi nel costo del capitale, gli oneri finanziari, le imposte sul reddito dell esercizio, la quota annua di rivalutazione del T.F.R. e gli oneri previdenziali ai sensi della legge 58/92. Telecom Italia ha inoltre strutturato la propria contabilità regolatoria in modo da poter separare i costi "diretti" da quelli "comuni". Detti costi sono articolati, in coerenza con la classificazione della raccomandazione UE 8/4/ 98 sulla Separazione Contabile, in: La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

19 costi diretti costi indiretti costi non imputabili L appartenenza ad una delle categorie illustrate dipende dalla tracciabilità della relazione causale tra ogni singola voce di costo e il cost object di riferimento e quindi anche dall analiticità con cui il costo è rilevato nei sistemi informativi aziendali. Le metodologie di attribuzione dei costi ai servizi - i cui principi e meccanismi sono illustrati nel documento Principi e criteri metodologici della contabilità dei costi - vengono applicate all interno di un modello di contabilità dei costi ispirato alle tecniche di contabilità industriale (ABC - Activity Based Costing) ed alle realizzazioni che di tale approccio sono state fatte in ambito europeo dagli operatori di telecomunicazioni. Tali tecniche, finalizzate alla determinazione dei costi di prodotti/servizi caratterizzati da complessità dei processi produttivi, minimizzano l arbitrarietà delle ripartizioni tramite la creazione di destinazioni intermedie e di gerarchie di attribuzione. Il sistema di attribuzione prevede che le voci elementari, estratte dai sistemi informativi aziendali, siano allocate su destinazioni intermedie (attività, cost pool, impianti), per poi essere ribaltate, tramite opportuni criteri, sulle destinazioni finali (componenti di rete e servizi). In relazione al tipo di rapporto esistente tra i costi della produzione e gli aggregati/servizi finali, sono state individuate le categorie di costo di seguito indicate: La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

20 Costi della produzione Costi Diretti Costi Indiretti Costi non imputabili Attività Operative e altri costi diretti Attività Operative Attività Ausiliarie Cost Pool Attività di Struttura Le categorie di costo 2.5 Il capitale impiegato ed il suo costo Le fonti di finanziamento del capitale Il capitale è un fattore della produzione determinante nell impresa di TLC. Il capitale investito (o impiegato) è l insieme del capitale investito in immobilizzazioni e del capitale d'uso corrente nelle operazioni di una impresa; il valore del capitale impiegato risulta dalla somma algebrica di elementi attivi e passivi. Il capitale impiegato è finanziato da: capitale proprio: è definito anche come capitale di rischio in quanto conferito dagli azionisti senza un vincolo di remunerazione contrattualmente predefinita; la remunerazione del capitale proprio è infatti "residuale" nel senso che non è garantita ed avviene eventualmente dopo che siano stati remunerati tutti gli altri fattori della produzione; la remunerazione attesa dagli azionisti per il loro investimento costituisce pertanto il costo del capitale proprio. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

21 capitale di credito: consiste nell esposizione debitoria dell azienda; è prevalentemente costituito da prestiti, mutui ed emissione di obbligazioni e si caratterizza per la remunerazione contrattualmente predefinita, in modo fisso o variabile in funzione dell'andamento del mercato (tassi fissi - tassi variabili); nel caso di indebitamento in valuta occorre considerare un ulteriore costo/fattore di rischio legato alla oscillazione del cambio Il capitale impiegato regolatorio di Telecom Italia. Il capitale impiegato nella Contabilità Regolatoria è definito sulla base del capitale investito di Bilancio; il valore adottato è quello medio annuo. Rispetto al capitale investito di bilancio, in coerenza con le modalità di determinazione del tasso di remunerazione del capitale definite da parte di AGCOM (cfr. Delibera 344/01/CONS), sono considerate fonti di finanziamento il capitale proprio, l indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine, l indebitamento finanziario netto a breve termine, il T.F.R., il debito ex lege 58/92 e l eventuale eccedenza del Fondo Imposte Differite rispetto ai Crediti per Imposte Anticipate. Il capitale impiegato così determinato viene utilizzato per la formazione dei rendiconti del capitale impiegato. Le voci che compongono il capitale impiegato della contabilità regolatoria corrispondono analiticamente a quelle del Bilancio di Esercizio con cui la contabilità regolatoria è riconciliata. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

22 CAPITALE INVESTITO E FONTI DI FINANZIAMENTO CAPITALE INVESTITO Immobilizzazioni: materiali immateriali finanziarie Capitale d esercizio: Rimanenze Crediti commerciali Altre attività Debiti commerciali Fondi per rischi e oneri Altre passività COPERTO DA FONTI DI FINANZIAMENTO Trattamento fine rapporto di lavoro Capitale proprio: Capitale versato Riserve/risultati a nuovo Utile (perdita) del periodo Indebitamento finanziario a M/L Indebitamento finanziario netto a B/T: Debiti finanziari a breve al netto di disponibilità e crediti finanziari a breve Tasso di remunerazione del capitale stabilito dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Il costo del capitale 2004 è determinato applicando al capitale impiegato medio il tasso di remunerazione del capitale stabilito dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (delibera 344/01/CONS) nella misura del 13,5% pre-tax (al lordo delle imposte). La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

23 3. MECCANISMI DI SCAMBIO TRA GLI AGGREGATI REGOLATORI 3.1 Premessa In questa sezione sono messi in evidenza i meccanismi di scambio tra gli aggregati regolatori nell ambito del sistema di separazione contabile adottato da Telecom Italia. Si sottolinea che tali meccanismi di scambio sono applicati, in ottemperanza al principio di non discriminazione relativamente a tutte le componenti di rete utilizzate, sia nei servizi offerti agli OLO che in quelli offerti ai clienti finali retail di Telecom Italia. 3.2 I trasferimenti (Transfer Charge) L aggregato regolatorio Rete di Trasporto è funzionale, tra l altro, alla necessità di definire condizioni eque di interconnessione per il servizio di Fonia Vocale e per i sistemi di Linee Affittate tra le reti degli OLO e la rete di Telecom Italia. Pertanto, la separazione contabile dell aggregato Rete di Trasporto è finalizzata a dare autonoma evidenza economico-patrimoniale al complesso delle infrastrutture di rete utilizzate per l erogazione di servizi ai clienti finali nonché a costituire la base e la cornice di riferimento per l articolazione dell Offerta di i Interconnessione di riferimento. Analogamente l aggregato Rete di Accesso è funzionale, tra l altro, ai fini della definizione di condizioni eque di accesso disaggregato alla rete locale di Telecom Italia (Unbundling del Local Loop). Poiché gli Aggregati Rete di Trasporto e Rete di Accesso producono servizi di Trasporto e di Accesso utilizzati anche per i servizi retail di TI e quindi riferibili all Aggregato Telecom Commerciale, quest ultimo Aggregato avrà nei suoi costi i corrispettivi trasferimenti di costo dagli Aggregati di Rete; i trasferimenti coincidono per definizione con i costi di tali servizi (inclusa la remunerazione del capitale). I Transfer charge, sono di regola valorizzati sulla base della specifica individuazione, per servizio di rete utilizzato 9, dei: Componenti di rete utilizzati; Costo unitario medio per componente di rete; Coefficiente di utilizzo o quantità utilizzate. Il transfer charge risulta quindi pari al costo pieno (costi operativi e costo del capitale) delle risorse di rete utilizzate per ciascun servizio. Il transfer charge comprende anche (ai sensi della Delibera 152/02/Cons) i costi di terminazione del traffico sulle reti di altri operatori, laddove presenti. 9 Con la stessa impostazione metodologica applicata ai servizi di interconnessione ceduti agli altri operatori di TLC. La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

24 3.4 IL REPORTING Gli schemi di Conto Economico e di capitale impiegato utilizzati per la rendicontazione dei risultati della contabilità regolatoria del 2004 sono quelli previsti nell Allegato A - Delibera 152/02/CONS e tengono conto dell attività interpretativa richiesta da Telecom Italia dopo la pubblicazione della Delibera stessa. Le caratteristiche più importanti sono: nei conti economici il risultato è al lordo del costo del capitale; il costo del capitale non è evidenziato tra i costi, ma è ricompreso nel risultato ; i rendiconti del capitale impiegato riportano i valori medi dell anno; i rendiconti del capitale impiegato per Aggregato/Servizio evidenziano le voci che compongono le Immobilizzazioni, l Attivo Circolante e le Passività; i costi operativi sono dettagliati per natura, ovvero in Ammortamenti, Personale e Costi esterni, con evidenza del di cui quote da versare ad altri operatori ; La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri metodologici Separazione contabile - Esercizio

CONTABILITÀ REGOLATORIA. Separazione Contabile ex art. 9 DPR 318/97. Delibera 152/02/CONS. Principi e criteri metodologici.

CONTABILITÀ REGOLATORIA. Separazione Contabile ex art. 9 DPR 318/97. Delibera 152/02/CONS. Principi e criteri metodologici. CONTABILITÀ REGOLATORIA Separazione Contabile ex art. 9 DPR 318/97 Delibera 152/02/CONS Principi e criteri metodologici Esercizio 2001 La Contabilità Regolatoria di Telecom Italia - Principi e criteri

Dettagli

Relazione della società di revisione sul sistema di separazione contabile adottato da Telecom Italia S.p.A. per l esercizio 2009

Relazione della società di revisione sul sistema di separazione contabile adottato da Telecom Italia S.p.A. per l esercizio 2009 ALLEGATO B alla delibera n. 424/11/CONS Relazione della società di revisione sul sistema di separazione contabile adottato da Telecom Italia S.p.A. per l esercizio 2009 Contabilità Regolatoria dei Mercati

Dettagli

RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2015

RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2015 RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2015 Oggi si è riunito il Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A. che ha approvato la relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2015. I primi sei mesi dell esercizio 2015

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39)

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) Art. 14 - RELAZIONE DI REVISIONE E GIUDIZIO SUL BILANCIO Duplice compito del revisore legale: a) esprimere con apposita relazione

Dettagli

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITÀ PER LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI Nell ambito del c.d. Decreto Internazionalizzazione, pubblicato recentemente sulla G.U., il Legislatore

Dettagli

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a.

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a. Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione Il caso TECNIC S.p.a. Bilancio d esercizio contabile o Situazione contabile (patrimoniale ed economica) finale della SpA Tecnic

Dettagli

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree

Dettagli

RELAZIONE SULLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

RELAZIONE SULLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI PARTE SECONDA RELAZIONE SULLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PREMESSA Considerando il piano economico finanziario lo strumento necessario per

Dettagli

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO

Dettagli

SERBIA Opportunità d affari e cooperazione

SERBIA Opportunità d affari e cooperazione SERBIA Opportunità d affari e cooperazione STRUMENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI IN SERBIA Confindustria Chieti Pescara 31 maggio 2016 Dr. Alessandro GIOLAI SIMEST è una societa per azioni controllata

Dettagli

Fidia SpA: il CdA approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007

Fidia SpA: il CdA approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007 comunicato stampa Fidia SpA: il CdA approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007 Il fatturato consolidato è di 6,5 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni di euro del 31 marzo 2006 L EBITDA passa

Dettagli

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti.

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti. Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2015/2016 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda

Dettagli

CONTO ECONOMICO. Esercizio 2013

CONTO ECONOMICO. Esercizio 2013 CONTO ECONOMICO Esercizio 2013 Comune di Pontecagnano Faiano (SA) Data 11/04/2014 Pagina 1 CONTO ECONOMICO IMPORTI PARZIALI TOTALI COMPLESSIVI A) PROVENTI DELLA GESTIONE 1) Proventi tributari 2) Proventi

Dettagli

Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD -

Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD - Allegato D Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD - RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 PREMESSA La presente relazione

Dettagli

UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO

UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO UNITA DIDATTICA: IL BILANCIO D ESERCIZIO PREREQUISITI: CONOSCENZA ASPETTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELLE OPERAZIONI AZIENDALI CONOSCENZA FINALITA DELLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO CONOSCENZA MODALITA DI CHIUSURA

Dettagli

PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO

PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO ISO 9001 : 2000 CONCESSIONE PER LA COSTRUZIONE E GESTIONE AMPLIAMENTO ED ADEGUAMENTO PARCHEGGIO DELL OSPEDALE BOLOGNINI DI SERIATE PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO 1 U.O.C. Risorse Tecniche Edilizia e Manutenzione

Dettagli

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006 4 PIANO FINANZIARIO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Il Costo Totale del Programma Trasporti per il periodo 2000 2006, sulla base della Decisione C(2001) 2162 del 14.09.01, è pari a 4.280,548

Dettagli

Il criterio del costo ammortizzato

Il criterio del costo ammortizzato Paola Costa Il criterio del costo ammortizzato Abstract: A partire dal bilancio 2016 debutta il nuovo criterio del costo ammortizzato per la valutazione dei debiti, dei crediti e dei titoli immobilizzati.

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 8 gennaio 2016 III trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

LO STATO PATRIMONIALE

LO STATO PATRIMONIALE LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immateriali 1) Costi di impianto ed ampliamento 2) Costi di ricerca e sviluppo e pubblicità 3) Diritti

Dettagli

Ragioneria Generale e Applicata. la determinazione della base imponibile e delle imposte correnti, anticipate e differite

Ragioneria Generale e Applicata. la determinazione della base imponibile e delle imposte correnti, anticipate e differite Esercitazione: la determinazione della base imponibile e delle imposte correnti, anticipate e differite 1 Al 31/12/2009 la Alfa S.p.A., società che opera nel settore industriale, presenta, tra gli altri,

Dettagli

SPECIFICHE OPERATIVE X LA CONTABILITA DEI PROFESSIONISTI

SPECIFICHE OPERATIVE X LA CONTABILITA DEI PROFESSIONISTI SPECIFICHE OPERATIVE X LA Note: Il presente manuale vuole essere solo una guida sommaria per agevolare l operatore nell utilizzo della procedura e pertanto non essendo esaustivo di tutte le funzionalità

Dettagli

Elementi del reddito d impresa. Anno Accademico 2010/11

Elementi del reddito d impresa. Anno Accademico 2010/11 Elementi del reddito d impresa Anno Accademico 2010/11 Elementi reddituali Gli elementi reddituali possono: Positivi Negativi; Tipici Atipici; Con valenza periodica o multi periodica; Tassabili in misura

Dettagli

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI METODO DIRETTO PER CENTRI DI COSTO PER ATTIVITA O ACTIVITY BASED COSTING (ABC) IL PRESUPPOSTO DI BASE DELLA CONTABILITA SEMPLIFICATA O DIRETTA E Sono i prodotti

Dettagli

Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo

Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo Adottate ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione

Dettagli

15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza

15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza 15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza Il trattamento di fine rapporto (TFR) costituisce una componente del costo del

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico)

ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico) ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico) Si riclassifichi il seguente conto economico: - a costi complessivi industriali del venduto - a costi complessivi variabili del venduto CONTO ECONOMICO

Dettagli

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi

Dettagli

ESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio)

ESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio) ESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio) La GIM s.p.a. è un impresa operante nel settore tessile, che presenta i seguenti bilanci, relativi agli esercizi T1 e T2. Si proceda alla riclassificazione dei due

Dettagli

3. Il bilancio di previsione

3. Il bilancio di previsione 3. Il bilancio di previsione Introduzione Il bilancio di previsione costituisce uno strumento che consente il governo responsabile a favore della comunità. Attraverso il bilancio di previsione viene rappresentato

Dettagli

Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente:

Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente: INDICI DI COMPOSIZIONE Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente: VALORI 2014 VALORI 2013 Contributi

Dettagli

Bilancio abbreviato e Nota integrativa

Bilancio abbreviato e Nota integrativa Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 125 16.04.2015 Bilancio abbreviato e Nota Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La Nota, secondo il nuovo OIC 12 fornisce: un

Dettagli

Il processo di consolidamento. Il caso Gamma

Il processo di consolidamento. Il caso Gamma Il processo di consolidamento. Il caso Gamma Prof. Massimo Valeri massimo.valeri@uniparthenope.it . I dati Lo stato patrimoniale preconsuntivo ATTIVITA' PASSIVITA & NETTO Cassa e banche 108.086 Debiti

Dettagli

Dott. Maurizio Massaro

Dott. Maurizio Massaro Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 13, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati

Dettagli

PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI

PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI Nella prassi contabile degli EE.LL. il concetto di plusvalenza e plusvalore da alienazione di beni patrimoniali sono per lo più usati come sinonimi.

Dettagli

B. Indicatori relativi alle risorse economico-finanziarie

B. Indicatori relativi alle risorse economico-finanziarie ALLEGATI B. Indicatori relativi alle risorse economico-finanziarie B.1. Analitici Lo schema tipo di Regolamento di contabilità per le Asp di cui alla DGR n. 279/07, prevede all Art. 1 comma 5 che le Asp

Dettagli

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento

Dettagli

Riclassificazione del conto economico

Riclassificazione del conto economico Riclassificazione del conto economico Schema generale comune Ricavi netti di vendita - costi operativi = reddito gestione caratteristica +/- risultato della gestione finanziaria +/- risultato della gestione

Dettagli

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Sistema Energia Famiglie New FONTI RINNOVABILI tasso variabile

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Sistema Energia Famiglie New FONTI RINNOVABILI tasso variabile 1. Identità e contatti della Banca Finanziatore Indirizzo BCC DI ROMA VIA SARDEGNA, 129 00187 - ROMA (RM) Telefono 06/5286 1 Email info@roma.bcc.it Fax 06/52863305 Sito web www.bccroma.it 2. Caratteristiche

Dettagli

Snam Relazione finanziaria annuale 2011. Stoccaggio di gas naturale

Snam Relazione finanziaria annuale 2011. Stoccaggio di gas naturale Stoccaggio di gas naturale Snam Relazione Finanziaria Annuale 2011 / Stoccaggio di gas naturale 45 Principali indicatori di performance (milioni di ) 2009 (*) 2010 2011 Var.ass. Var.% Ricavi della gestione

Dettagli

Analisi dei flussi di capitale circolante netto e dei flussi di cassa: rendiconto finanziario

Analisi dei flussi di capitale circolante netto e dei flussi di cassa: rendiconto finanziario di Sebastiana Chiaramida docente di Economia aziendale Classe ª Strumenti 8 SETTEMBRE/OTTOBRE 2006 Analisi dei flussi di capitale circolante netto e dei flussi di cassa: rendiconto finanziario Gli Stati

Dettagli

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI Ragioneria A.A. 2014/2015 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali Struttura finanziaria

Dettagli

La tariffa è aggiornata ogni trimestre ed è composta da:

La tariffa è aggiornata ogni trimestre ed è composta da: Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti nel mercato libero Voce di spesa Descrizione del prezzo Componenti incluse Spesa per la materia gas naturale Il prezzo è aggiornato ogni trimestre

Dettagli

FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH di MILANO ONLUS. Nota integrativa al bilancio al 31/12/2012

FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH di MILANO ONLUS. Nota integrativa al bilancio al 31/12/2012 FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH di MILANO ONLUS Nota integrativa al bilancio al 31/12/2012 Finalità della Fondazione La Fondazione memoriale della Shoah di Milano Onlus (nel seguito la Fondazione) è un

Dettagli

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 giugno 2015 INDICE 1. PREMESSA...1 2. CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE

Dettagli

RELAZIONE SULLA GESTIONE

RELAZIONE SULLA GESTIONE ENERGIA BLU S.C.R.L. Sede in GARDONE VAL TROMPIA, VIA MAZZINI 2 Capitale sociale euro 10.000,00 interamente versato Cod. Fiscale 02268120983 Iscritta al Registro delle Imprese di BRESCIA nr. 02268120983

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. UTILE NETTO STABILE (+0,8% su base annua, nonostante il minor apporto dell utile della gestione non ricorrente)

COMUNICATO STAMPA. UTILE NETTO STABILE (+0,8% su base annua, nonostante il minor apporto dell utile della gestione non ricorrente) COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. HA APPROVATO IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2010 UTILE NETTO STABILE

Dettagli

SCRITTURE DI CHIUSURA DELLA CONTABILITA GENERALE

SCRITTURE DI CHIUSURA DELLA CONTABILITA GENERALE SCRITTURE DI CHIUSURA DELLA CONTABILITA GENERALE Sono redatte a fine periodo (31/12/n) e si pongono l obiettivo di determinare il reddito d esercizio e il patrimonio di funzionamento. Si tratta delle:

Dettagli

REGIONE PUGLIA. COMUNE DI MONOPOLI Provincia di Bari

REGIONE PUGLIA. COMUNE DI MONOPOLI Provincia di Bari Piano economico finanziario preliminare REGIONE PUGLIA COMUNE DI MONOPOLI Provincia di Bari AUTORITA PORTUALE DEL LEVANTE Porti di Bari, Barletta, Monopoli PORTO DI MONOPOLI AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

LEGENDA. Ubicazione e caratteristiche della fornitura. Indirizzo di recapito

LEGENDA. Ubicazione e caratteristiche della fornitura. Indirizzo di recapito Ubicazione e caratteristiche della fornitura Indirizzo di recapito Qui sono indicati i dati fiscali della Società che ha il contratto con il cliente e che emette la relativa bolletta. Qui sono indicati

Dettagli

ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE

ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE 2 ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE Sommario 3.1 PREMESSA... 3 3.2 VEICOLI ATTREZZATI E CONTENITORI... 5 3.3 ADEGUAMENTO IMPIANTO INCENERIMENTO CON RECUPERO ENERGETICO...

Dettagli

Offerta prodotti IVA e IRAP

Offerta prodotti IVA e IRAP Offerta prodotti IVA e IRAP Comune di San Cesario di Lecce Alla c.a. del Sindaco. Alla c.a. del Responsabile Ufficio di Ragioneria. SERVIZIO DI RISPARMIO FISCALE Di seguito l approfondimento e presentazione

Dettagli

La Cessione d Azienda (aspetti contabili)

La Cessione d Azienda (aspetti contabili) La Cessione d Azienda (aspetti contabili) 1 rilevazione contabile delle scritture di assestamento in base a criteri di funzionamento propri del bilancio di esercizio (talvolta vengono rilevate, non proprio

Dettagli

MINIBOND. Nuova finanza alle imprese. www.minibond.net

MINIBOND. Nuova finanza alle imprese. www.minibond.net MINIBOND Nuova finanza alle imprese www.minibond.net Decreto Sviluppo 2012 - Strumenti Cambiali finanziarie Obbligazioni () Funding a breve termine (attivo circolante) Durata tra 1 e 36 mesi Ammontare

Dettagli

INTRODUZIONE SISTEMA IMPRESA GESTIONE IMPRESA: RISORSE UMANE, BENI, OPERAZIONI OPERAZIONI DI GESTIONE. Prof.Franco Scarpino Università di Messina 1

INTRODUZIONE SISTEMA IMPRESA GESTIONE IMPRESA: RISORSE UMANE, BENI, OPERAZIONI OPERAZIONI DI GESTIONE. Prof.Franco Scarpino Università di Messina 1 INTRODUZIONE SISTEMA IMPRESA GESTIONE IMPRESA: RISORSE UMANE, BENI, OPERAZIONI OPERAZIONI DI GESTIONE Prof.Franco Scarpino Università di Messina 1 OPERAZIONI DI GESTIONE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO OPERAZIONI

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA Foglio N. 0.00.3 informativo Codice Prodotto Redatto in ottemperanza al D.Lgs. 385 del 1 settembre 1993 "Testo Unico delle leggi in materia bancarie creditizia" (e successive modifiche ed integrazioni)

Dettagli

Budget 2016 - review. Risultati ed evidenze. Roma, 16 marzo 2016. Classificazione: Consip internal

Budget 2016 - review. Risultati ed evidenze. Roma, 16 marzo 2016. Classificazione: Consip internal 1 Budget 2016 - review Risultati ed evidenze Roma, 16 marzo 2016 Classificazione: Consip internal 2 Indice 1 2 PREMESSA E OBIETTIVI Base assumption e scenario normativo Perimetro di attività e modello

Dettagli

STATO PATRIMONIALE DI PERTINENZA GESTIONALE (in milioni di Lire) TOTALE ATTIVITA 6.157. Risultato gestionale globale negativo -37

STATO PATRIMONIALE DI PERTINENZA GESTIONALE (in milioni di Lire) TOTALE ATTIVITA 6.157. Risultato gestionale globale negativo -37 MODELLO DI RAPPRESENTAZIONE AZIENDALE, USANDO UN SISTEMA INFORMATIVO/CONTABILE CHE PORTI A CONOSCENZA DELL ATTIVITA DEL BILANCIO D ESERCIZIO DI UNA AZIENDA NO PROFIT (CASO ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO).

Dettagli

CONTO DI BILANCIO. Anno 2015

CONTO DI BILANCIO. Anno 2015 COMUNE DI VOLVERA 10040 - Area Metropolitana di TORINO www.comune.volvera.to.it - urp@comune.volvera.to.it CONTO DI BILANCIO Anno 2015 (ex D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e s. m. e i.) CONTO DEL BILANCIO

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio

Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio 1 Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio Attività Produttive- CONVENZIONE SOSTEGNO allo SVILUPPO SCHEDA INFORMATIVA Marzo 2011

Dettagli

Finanza Aziendale. Interazioni fra struttura finanziaria e valutazione degli investimenti. BMAS Capitolo 19

Finanza Aziendale. Interazioni fra struttura finanziaria e valutazione degli investimenti. BMAS Capitolo 19 Finanza Aziendale Interazioni fra struttura finanziaria e valutazione degli investimenti BMAS Capitolo 19 Argomenti trattati Costo medio ponderato del capitale dopo le imposte Trucchi del mestiere Struttura

Dettagli

BILANCI E ANALISI DEI DATI

BILANCI E ANALISI DEI DATI Release 5.20 Manuale Operativo BILANCI E ANALISI DEI DATI Analisi Strutturata e per Indici Permette di ottenere l analisi elaborata e finanziaria, attraverso il collegamento dei conti del piano dei conti

Dettagli

Comune di Noceto (Provincia di Parma)

Comune di Noceto (Provincia di Parma) Comune di Noceto (Provincia di Parma) Progetto Fondazione (gestione servizi senza trasferimento immobili) Business Plan Studio Legale Tributario Novembre 2011 INDICE: Il progetto Conferimento iniziale

Dettagli

Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione

Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione Agenda La trasparenza e la pubblicità dei bilanci: opportunità e adempimento Il bilancio come strumento di indirizzo della gestione

Dettagli

Seconda prova di Economia Aziendale e geo-politica

Seconda prova di Economia Aziendale e geo-politica Seconda prova di Economia Aziendale e geo-politica Indirizzi: ITRI, EA06 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING PARTE OBBLIGATORIA Dalla Relazione

Dettagli

RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 PREMESSA La presente relazione è stata redatta nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 23 novembre

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LA REMUNERAZIONE DEL DIPENDENTE 1 IL FATTORE L IMPRESA PUO USUFRUIRE DI: AUTONOMO Caratteristiche proprie dell acquisto di servizi da professionisti (avvocati, dottori

Dettagli

NOTA METODOLOGICA. Capitale sociale: valore di conferimento dei soci (voce AI dello stato patrimoniale passivo

NOTA METODOLOGICA. Capitale sociale: valore di conferimento dei soci (voce AI dello stato patrimoniale passivo NOTA METODOLOGICA Premessa Il presente documento espone la definizione di alcune informazioni di bilancio, le regole utilizzate per il calcolo dei dati sintetici di bilancio, dei principali indici economici

Dettagli

FAIRTRADE ITALIA SOCIETA' COOPERATIVA. Bilancio al 31/12/2014

FAIRTRADE ITALIA SOCIETA' COOPERATIVA. Bilancio al 31/12/2014 Sede in PADOVA - via PASSAGGIO ALCIDE DE GASPERI, 3 Capitale Sociale versato Euro 205.000,00 Iscritto alla C.C.I.A.A. di PADOVA Codice Fiscale e N. iscrizione Registro Imprese 93074710232 Partita IVA:

Dettagli

La struttura e il contenuto del bilancio di esercizio

La struttura e il contenuto del bilancio di esercizio La struttura e il contenuto del bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio investigazione dei criteri e delle logiche idonee per la costruzione delle periodiche sintesi dell unitario sistema generale

Dettagli

La riclassificazione del bilancio di di esercizio

La riclassificazione del bilancio di di esercizio La riclassificazione del bilancio di di esercizio Il Il bilancio pubblico l sistema informativo di bilancio secondo la ormativa vigente: stato patrimoniale; conto economico; nota integrativa. equisiti

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011 1) COSTI SOSTENUTI PER L ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PIANI DI ZONA NEL TRIENNIO 2009-2011

Dettagli

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE UD49U ATTIVITÀ 31.03.00 FABBRICAZIONE DI MATERASSI Luglio 2010 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TD49U - Fabbricazione di materassi, è stata condotta

Dettagli

PARTE OBBLIGATORIA. Esame di Stato 2015

PARTE OBBLIGATORIA. Esame di Stato 2015 Seconda prova di Economia Aziendale Indirizzi: ITAF, EA05 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ITSI - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI PARTE OBBLIGATORIA

Dettagli

Bilancio Consolidato dell esercizio chiuso al 31.12.2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE

Bilancio Consolidato dell esercizio chiuso al 31.12.2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE ASM PAVIA S.p.A. Sede in Via Donegani, 7/21 Pavia Capitale sociale Euro 44.862.826,00 interamente versato Registro Imprese di Pavia n. 01747910188 C.C.I.A.A. di Pavia R.E.A. n. 218117 Codice Fiscale e

Dettagli

Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO

Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO Modulo n.mepp06 Agg. n. 013 Data aggiornamento 27.05.2016 MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO Il prestito chirografario Privati è venduto da UniCredit S.p.A. tramite

Dettagli

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff.. Alberto Baggini Marco Melacini A.A. 2008/2009 L analisi di bilancio Gli indici di bilancio L analisi di bilancio analisi e valutazione

Dettagli

BILANCIO ABBREVIATO. Informazioni generali sull'impresa. Stato patrimoniale in forma abbreviata

BILANCIO ABBREVIATO. Informazioni generali sull'impresa. Stato patrimoniale in forma abbreviata BILANCIO ABBREVIATO Informazioni generali sull'impresa Dati anagrafici SANITAS SERIATE SRL Denominazione: UNIPERSONALE Sede: PIAZZA ALEBARDI, 1-24068 SERIATE (BG) Capitale Sociale: 20.000 Capitale Sociale

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010 RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SUL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2010 Signori Soci, a seguito dell incarico ricevuto dall assemblea dei soci, in data 1 luglio 2010, abbiamo monitorato da detta data,

Dettagli

CASSA UFFICIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA

CASSA UFFICIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA CASSA UFFICIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA ESERCIZIO 2014 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 1 Nell'esercizio finanziario 1 gennaio - 31 dicembre 2014 la Cassa ufficiali,

Dettagli

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea

Dettagli

Provincia di Latina. Settore Politiche Sociali e Cultura Servizio Cultura MANUALE DI RENDICONTAZIONE ASSOCIAZIONI

Provincia di Latina. Settore Politiche Sociali e Cultura Servizio Cultura MANUALE DI RENDICONTAZIONE ASSOCIAZIONI Provincia di Latina Settore Politiche Sociali e Cultura Servizio Cultura MANUALE DI RENDICONTAZIONE ASSOCIAZIONI per la concessione dei benefici economici per le attività culturali nella Provincia di Latina

Dettagli

CONTO ECONOMICO. A. Valore della produzione B. Costi della produzione. Differenza tra valore e costi della produzione. Risultato prima delle imposte

CONTO ECONOMICO. A. Valore della produzione B. Costi della produzione. Differenza tra valore e costi della produzione. Risultato prima delle imposte CONTO ECONOMICO A. Valore della produzione B. Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione C. Proventi ed oneri finanziari D. Rettifiche di valore di attività finanziarie E. Proventi

Dettagli

Guida Esempi di calcolo del contributo Enasarco

Guida Esempi di calcolo del contributo Enasarco Guida Esempi di calcolo del contributo Enasarco Questa guida riporta alcuni esempi di calcolo del contributo Enasarco. Sono stati utilizzati i criteri di calcolo validi dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre

Dettagli

RETENERGIE SOCIETA' COOPERATIVA. Bilancio al 31/12/2014

RETENERGIE SOCIETA' COOPERATIVA. Bilancio al 31/12/2014 Sede in RACCONIGI - PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 1 Capitale Sociale versato Euro 695.100,00 Iscritta alla C.C.I.A.A. di Cuneo Codice Fiscale e N. iscrizione Registro Imprese 03248370045 Partita IVA: 03248370045

Dettagli

Facoltà di Economia - Parma 1

Facoltà di Economia - Parma 1 L analisi dei costi 3 IL ONETTO DI OSTO on il termine OSTO si vuole indicare il valore degli investimenti effettuati per l acquisto dei fattori produttivi impiegati per l ottenimento di un determinato

Dettagli

IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE

IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE Silvia Ferraro IL CALCOLO DEGLI INDICI DI BILANCIO PER LA RELAZIONE SULLA GESTIONE 1 Introduzione Il legislatore nazionale tramite il D.Lgs. 32/27 ha recepito il contenuto obbligatorio della direttiva

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Direzione Generale Regionale per il Piemonte

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Direzione Generale Regionale per il Piemonte CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER LA REGIONE PIEMONTE RELATIVO ALLA DIRIGENZA SCOLASTICA AREA V L anno 2002, il giorno 12 novembre, in Torino, presso il MIUR Ufficio Scolastico Regionale Direzione Regionale

Dettagli

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO Società per Azioni - Sede legale e Direzione Generale: Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Tel +390647021 http://www.bnl.it - Codice ABI

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani

RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il bilancio L analisi di bilancio La riclassificazione di bilancio Oggetto dell analisi finanziaria Obiettivi dell analisi finanziaria

Dettagli

Università degli Studi di Parma. Esempi. I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri. I crediti - Esempio di cessione di crediti

Università degli Studi di Parma. Esempi. I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri. I crediti - Esempio di cessione di crediti Università degli Studi di Parma Esempi I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri I crediti - Esempio di cessione di crediti L azienda cede crediti per Euro 250.000 e la società di factor accredita

Dettagli

ALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA

ALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA ALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA INDICE PREMESSA 3 1. PRESTAZIONI DEL SISTEMA DI ELABORAZIONE 4 2. DISPONIBILITA DEL SISTEMA DI ELABORAZIONE E DELLA

Dettagli

TOMO 1-11. L IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE Svolgimento a cura di Mariaersilia Lisi Ricatti

TOMO 1-11. L IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE Svolgimento a cura di Mariaersilia Lisi Ricatti TOMO 1-11. L IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE Svolgimento a cura di Mariaersilia Lisi Ricatti 11.1 svalutazione fiscale dei crediti ( ) Impresa A Il fondo rischi su crediti preesistente rappresenta

Dettagli

IL BILANCIO D ESERCIZIO: REDAZIONE, IMPOSTE ED INDICI SIMULAZIONE ESAME DI STATO

IL BILANCIO D ESERCIZIO: REDAZIONE, IMPOSTE ED INDICI SIMULAZIONE ESAME DI STATO IL BILANCIO D ESERCIZIO: REDAZIONE, IMPOSTE ED INDICI SIMULAZIONE ESAME DI STATO 1 Dott. Alfonso Trignano Dott. Angelo Massara ARGOMENTI DA SVILUPPARE 1. IL BILANCIO D ESERCIZIO: FORMA E CONTENUTO 2. PRINCIPI

Dettagli

INDICE »»» Prefazione pag. 15. Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria

INDICE »»» Prefazione pag. 15. Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria INDICE Prefazione pag. 15 Parte prima Fondamenti storico-dottrinali degli studi di ragioneria 1»»» 21 22 23 Lezione 1 - La ragioneria nel sistema delle discipline economico-aziendali 1.1. Le questioni

Dettagli

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1266

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1266 Cassa depositi e prestiti società per azioni Roma, 15 settembre 2006 CIRCOLARE N. 1266 Oggetto: Condizioni generali dei prestiti a tasso fisso con oneri di ammortamento a carico dello Stato, senza pre-ammortamento.

Dettagli

crediti verso società collegate

crediti verso società collegate crediti verso società collegate B) Immobilizzazioni III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Crediti b) Verso imprese collegate Stato Patrimoniale C) Attivo circolante II - Crediti 3) Verso imprese collegate

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli