DUVRI Documento unico di valutazione del rischio interferenze (Art. 26 comma 3 e 5 D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)

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1 PROVINCIA DI FOGGIA Piazza XX Settembre, 20 Foggia Partita I.V.A. e Codice fiscale SETTORE VIABILITA DUVRI Documento unico di valutazione del rischio interferenze (Art. 26 comma 3 e 5 D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) LAVORI PER L AFFIDAMENTO DI 14 ZONE SU CUI SVOLGERE IL SERVIZIO DI TAGLIO DI VEGETAZIONE SPONTANEA SU BANCHINE STRADALI E SCARPATE SULLE PROVINCIALI PER L ANNO Il presente documento è redatto in materia di sicurezza e di salute relativamente ai lavori per il servizio di taglio (a corpo) di vegetazione spontanea infestante (erba e arbusti) sulle pertinenze stradali (banchine, cunette, scarpate, rilevati, svincoli, incroci, ecc.), per una fascia di larghezza pari alle banchine esistenti su entrambi i lati dal ciglio bitumato, compresa la pulizia di pertinenze stradali dalla vegetazione arbustiva; al fine di garantire la piena visibilità e transitabilità oltre ad evitare eventuali rischi di incendi lungo le strade della Provincia di Foggia, in ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. 81/2008. DATI GENERALI Committente: Amministrazione Provinciale di Foggia Piazza XX Settembre, Foggia Telefono: ; Fax: Referente del Committente: Ing. Francesco Castello Tel fcastello@provincia.foggia.it. Indirizzo del cantiere: Tutte le strade provinciali Natura dell opera: Servizio di taglio di vegetazione (a corpo) Data di inizio dei lavori: Maggio 2012 Durata dei lavori: 90 giorni naturali consecutivi. Durata contrattuale: 90 giorni naturali consecutivi. AZIENDE APPALTATRICI ED OGGETTO DELL APPALTO AZIENDE APPALTATRICI ESTERNE INTERESSATE DALLE INTERFERENZE Ragione sociale Oggetto contratto appalto Datore di lavoro RSPP 1

2 PREMESSA Il presente documento unico di valutazione del rischio interferenze contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all'impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all'art. 26 comma 1 lettera b, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Secondo tale articolo al comma 3: "Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d'opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi". I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: - cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; - coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. DESIGNAZIONE DELLE ATTIVITA OGGETTO DELL APPALTO I lavori che formano oggetto dell'appalto possono riassumersi come in appresso, salvo quelle speciali prescrizioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione Lavori: Lavori per il servizio di taglio (a corpo) vegetazione spontanea infestante (erba e arbusti) sulle pertinenze stradali (banchine, cunette, scarpate, rilevati, svincoli, incroci, ecc.), per una fascia di larghezza pari alle banchine esistenti su entrambi i lati dal ciglio bitumato, compresa la pulizia di pertinenze stradali; al fine di garantire la piena visibilità e transitabilità oltre ad evitare eventuali rischi di incendi lungo le strade della Provincia di Foggia sotto elencate in n. 14 zone: ZONA n 1 S.P. 1 NEVIERA DI MOTTA - P.TE 13 ARCHI 24,000 S.P. 2 CUPELLO - S. MARCO LA C. - P.TE S.GIACOMO. 10,300 S.P. 3 MACCHIA DELLE FORCHE - CARLANTINO 5,700 S.P. 4 SERRALOMBARDI - SCASSABARILE 6,900 S.P. 5 LUCERA - PONTE FORTORE 39,700 S.P. 6 LUCERA - CASTELNUOVO 20,800 S.P. 7 CHIANCONI 8,000 S.P. 8 LUCERA - SCULGOLA 23,500 S.P. 9 DI PONTE DEL PORCO 18,300 S.P. 10 TORREMAGGIORE - CASALVECCHIO 20,200 S.P. 73 VIA DEL MARE 25,500 S.P. 16 S. SEVERO - PIANO DEVOTO 22, ,400 ZONA n 2 S.P. 59 FRATTAROLO - STAZ. CANDELARO 7,600 S.P. 60 DI BECCARINI 23,500 S.P. 70 MACCHIA ROTONDA - SETTE POSTE 12,300 S.P. 71 B.GO FONTE ROSA - AMENDOLA 11,800 S.P. 72 CERIGNOLA - CONTRADA VIRO 39,800 S.P. 76 B.GO TAVERNOLA - STAZ. AMENDOLA 6,600 S.P. 78 MACCHIA ROTONDA - MEZZANONE 3,200 S.P. 99 STAZ. ASCOLI - CANDELA - ROCCHETTA 25,300 2

3 S.P. 99 bis DI ROCCHETTA STAZ. 10,200 S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA 25,000 S.P. 101 Q.VIO CANDELA - S.AGATA - ACCADIA 29,500 S.P. 136 dir IRPINA 29,000 S.P. 136 bis IRPINA 17,800 S.R. 1 PEDESUBBAPPENNINICA 20, ,400 ZONA n 3 S.P. 81 CARAPELLE - ORTANOVA - STORNARELLA 12,100 S.P. 82 STORNARELLA - OFANTO 17,900 S.P. 84 DI CONTESSA 6,500 S.P. 85 ASCOLI S. - ORDONA 11,900 S.P. 86 ORDONA - CONTE DI NOIA 13,800 S.P. 87 ASCOLI S. - ORTANOVA 19,700 S.P. 88 ASCOLI S. - CONTESSA 25,300 S.P. 89 CORLETO - S. CARLO 18,000 S.P. 90 ASCOLI S. - SERRA LA CACCIA 11,200 S.P. 92 MASSERIA FERRANTI 4,300 S.P. 93 DI PANTANELLE DI ZEZZA 3,000 S.P. 95 CERIGNOLA - CANDELA 35,000 S.P. 97 CASONE - CAPACCIOTTI 19,400 S.P. 98 DEL CASONE 8, ,500 ZONA n 4 S.P. 102 Q.VIO CANDELA - DELICETO 17,700 S.P. 103 DELICETO - GAVITELLO 8,200 S.P. 106 GIARDINETTO - PALAZZO D' ASCOLI 13,600 S.P. 107 CASTELLUCCIO DEI SAURI - POSTICCIOLA 7,400 S.P. 108 CASTASTELLUCCIO DEI SAURI - PONTE ROTTO 12,500 S.P. 120 PALAZZO D'ASCOLI - MEZZANELLE 9,200 S.P. 121 PONTE BOVINO - PANNI SCALO 29,200 S.P. 122 BOVINO - DELICETO 8,400 S.P. 137 BASTIA - ACCADIA 8,000 S.P. 137 bis S. AGATA - ACCADIA 3,500 S.P. 138 PANNI - LIMITONI 5,600 S.P. 139 BOVINO - ACCADIA 12,000 S.S.V. FOGGIA - CANDELA 2, ,300 ZONA n 5 S.P. 104 GAVITELLO - PONTE PARROZZO 13,600 S.P. 105 FOGGIA - ASCOLI SATRIANO 31,300 S.P. 110 DI ORTANOVA 37,100 S.P. 112 MASS. ROSATI - S. LORENZO 7,900 S.P. 113 REGGENTE - MONTE CALVELLO 16,000 S.P. 114 DI POZZORSOGNO 5,100 S.P. 115 TROIANA 17,000 S.P. 116 LUCERA - MONTE CALVELLO 16,800 S.P. 117 DI S. GIUSTO 15,050 S.P. 117bis DI VACCARELLA 8,000 S.P. 119 PALAZZO D'ASCOLI - BASTIA 15, ,050 ZONA n 6 S.P. 109 DI LUCERA (tratto Lucera-inc. SS 90) 8,700 S.P. 111 DI SAN LORENZO 12,000 S.P. 123 TROIA - ORSARA - SCALO 25,000 S.P. 124 TROIA - CASTELLUCCIO VALMAGGIORE 11,000 S.P. 125 P.TE CELONE - P.TE LUCIFERO 27,900 S.P. 126 DI CELLE SAN VITO 3,500 S.P. 127 DI CAMPOREALE 8,700 S.P. 128 FAETO - CONTRADA STERPARO 10,100 S.P. 129 BICCARI - ROSETO VALFORTORE 15,400 S.P. 132 MOTARATRO - BICCARI 11,700 S.P. 133 TERTIVERI - BICCARI - CASTELLUCCIO VAL.RE 10, ,600 ZONA n 7 3

4 S.P. 130 LUCERA - ALBERONA - ROSETO VALFORTORE 45,000 S.P. 131 DI SANTA MARIA 9,300 S.P. 134 VOLTURINO - CROCELLA DI MOTTA 14,900 S.P. 135 VOLTURINO - ALBERONA 9,100 S.P. 135 bis APPULO FORTORINA 7,200 S.P. 145 DELL'APPENNINO ABR. ED APPENNINO SANN. 21, ,670 ZONA n 8 S.P. 23 SPRECACENERE 11,400 S.P. 24 PONTE DI SPINI - CIRCUMSANSEVERINA EST 13,400 S.P. 25 DI MEZZANAGRANDE 22,100 S.P. 27 CIRCUMSANSEVERINA 15,000 S.P. 29 CIRCUMSANSEVERINA NORD 9,100 S.P. 33 S. ANTONINO DA PIEDE - STAZ. POGGIO IMP. 9,800 S.P. 34 DI TRIBUNALE 4,600 S.P. 36 APRICENA - S. PAOLO CIVITATE 16,400 S.P. 37 LESINA - BINARIO 23,900 S.P. 38 APRICENA - S. NAZARIO 8,200 S.P. 38 bis CIRCUNVALLAZIONE APRICENA 1,400 S.P. 39 S. NAZAZARIO - POGGIO IMP. - COPPA DI ROSE 17,600 S.P. 40 LESINA - TORRE MILETO 21,300 S.P. 40 bis SACCA ORIENTALE 9,000 S.P. 41 SANNICANDRO-TORRE MILETO-STAZ. ISCHITELLA 31,900 S.P. 42 CIVITELLA - PIANO DEI SAGRI 20,700 S.P. 47 bis L A MARCHESA 7,000 S.P. 49 SANNICANDRO GARGANICO - SANTANNEA 8, ,900 ZONA n 9 S.P. 31 S. PAOLO DI CIVITATE - RIPALTA 14,700 S.P. 32 TORREMAGGIORE - S. ANTONINO DA PIEDE 8,300 S.P. 35 S.SEVERO - MARINA LESINA 25,000 S.P. 41 bis CHIEUTI - RIPALTA 12,900 S.P. 42 bis PONTE CIVITATE - STAZ. DI RIPALTA 15,300 S.P. 43 bis CHIEUTI - SCARICATOIO 8,100 S.P. 44 SERRACAPRIOLA - CHIEUTI - TORRE FANTINE 13,900 S.P. 45 DI MONTESECCO 23,200 S.P. 46 TORREMAGGIORE - CONFINE 17,500 S.P. 142 S.SEVERO - SERRACAPRIOLA - CONFINE 39,000 S.P. 146 SERRACAPRIOLA - CONFINE 7,670 S.P. 147 CONTRADA MASCI - CONFINE 4, ,235 ZONA n 10 S.P. 22 BORGO CELANO 33,800 S.P. 26 FOGGIA - S. MARCO IN LAMIS 28,500 S.P. 28 PEDEGARGANICA 34,500 S.P. 43 S.GIOVANNI ROTONDO - CAGNANO VARANO 29,300 S.P. 44 bis DEL CONVENTO DEI CAPPUCCINI 2,500 S.P. 45 bis CIRCUMVALLAZIONE S.GIOVANNI ROTONDO 4,700 S.P. 45 bis CANDELARESE 18,000 S.P. 48 S. MARCO IN LAMIS - SANNICANDRO G.CO 20,000 S.P. 55 MONTE S. ANGELO - MACCHIA 12,500 S.P. 56 MONTE S. ANGELO - PULSANO 11,000 S.P. 57 SCALORIA 18,600 S.P. 58 MANFREDONIA - LE MATINE 15,800 S.P. 74 STAZ. CANDELARO - POSTA DELLE CAPRE 20, ,500 ZONA n 11 S.P. 46 bis CAGNANO VARANO - LAGO VARANO 1,100 S.P. 47 DEL CROCIFISSO DI VARANO 8,000 S.P. 50 PIANO CANALE - CARPINO - SS.89 24,700 S.P. 50 bis CARPINO - S.GIOVANNI ROTONDO 19,000 S.P. 51 CARPINO - ISCHITELLA - VICO DEL GARGANO 18,700 S.P. 51 bis ISCHITELLA - RODI GARGANICO 8,700 S.P. 52 VIESTE - PESCHICI 25,000 S.P. 52 bis DEL MANDRIONE 20,400 4

5 S.P. 52 ter LE MEZZANE 2,900 S.P. 53 MATTINATA - VIESTE 40,300 S.P. 53 bis PAGLIARO FREDDO 11,000 S.P. 54 CAMPI - PUGNOCHIUSO - COPA S.TECLA 15,000 S.P. 140 DI SAN DOMINO (TREMITI) 1,500 S.P. 144 DELLA FORESTA UMBRA 46, ,300 ZONA n 12 S.P. 11 TORREMAGGIORE - CASALNUOVO M.RO 20,900 S.P. 12 TORREMAGGIORE - LUCERA 20,000 S.P. 13 FOGGIA - TORREMAGGIORE 25,500 S.P. 14 GATTI - DI SANTA MARIA 7,000 S.P. 15 TORREMAGGIORE - MASSERIA S. PIETRO 11,600 S.P. 17 TORREMAGGIORE - TORRE FANTINE 10,900 S.P. 18 CIRCUMLUCERINA 49,500 S.P. 19 DI ZAMARRA 11,800 S.P. 20 LUCERA - SS ,300 S.P. 21 LUCERA - PALMORI 11,400 S.P. 30 S. SEVERO - TORREMAGGIORE - S. PAOLO DI C. 15,900 S.P. 109 DI LUCERA (tratto S.Severo-Lucera) 16,300 S.P 118 DI MASSERIA VILLANI 6, ,700 ZONA n 13 S.P. 62 CERIGNOLA - TRINITAPOLI - SALINE 6,812 S.P. 65 S.P.75 - PONTE CANOSA 15,797 S.P. 66 TRINITAPOLI - ZAPPONETA 11,134 S.P. 67 B.GO INNACQUATA - C.DA GIARDINO 9,200 S.P. 68 CIRCUMCERIGNOLESE NORD 10,000 S.P. 69 S.P B.GO INNACQUATA 18,500 S.P 95 bis CERIGNOLA - PONTE CANOSA 8,400 S.P. 96 POZZO TERRANEO - 95 bis 14,700 S.P. 75 DI TRINITAPOLI 36,522 S.P. 79 ORDONA - CARAPELLE. - S.P ,400 S.P. 80 ORTANOVA - B.GO INNACQATA 18,700 S.P. 143 DELL'OFANTO 15, ,165 ZONA n 14 S.P. 77 RIVOLESE 23,000 S.P. 83 ORTANOVA - STORNARA - MOSCHELLA 24,900 S.P. 91 DELL'OFANTO 39,300 S.P. 94 DI PARASACCO 0,400 S.P. 141 DELLE SALINE 25, ,374 INTERVENTI PREVISTI Gli intervento di messa in sicurezza del tratto del corpo stradale con la delimitazioni e l apposizione di segnaletica di pericolo o di deviazione, come da schema allegato dal D.M. 10/07/2002 Tavola 62. L esatta individuazione degli interventi potrà essere desunta dagli schemi progettuali esecutivi che fanno parte dell appalto. In funzione della diversa tipologia degli interventi eseguiti e delle particolari condizioni operative e di cantiere. 5

6 LUOGHI OGGETTO DEI LAVORI I lavori conseguenti al presente progetto, saranno eseguiti su tutte le strade provinciali per il servizio di taglio (a corpo) vegetazione spontanea infestante (erba e arbusti) sulle pertinenze stradali (banchine, cunette, scarpate, rilevati, svincoli, incroci, ecc.), per una fascia di larghezza pari alle banchine esistenti su entrambi i lati dal ciglio bitumato, compresa la pulizia di pertinenze stradali; al fine di garantire la piena visibilità e transitabilità oltre ad evitare eventuali rischi di incendi lungo le strade della Provincia di Foggia; ciò nonostante tenute presenti le norme del D.lgs n. 81 del 9/04/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dato atto che i lavori ricadono in un ambito circoscritto di cantiere stradale, ritenuto con il presente documento determinare così come previsto dal sopra citato Decreto 81/2008 individuare una corretta analisi dei rischi, e di conseguenza la più rispondente azione di prevenzione, informazione e formazione per i lavoratori addetti. PERTINENZE ESTERNE All interno delle pertinenze, laddove presenti, la Ditta Appaltatrice deve fare attenzione al rischio di investimento di persone a seguito del transito di automezzi e di manovre degli stessi e deve procedere con autoveicoli ed automezzi a passo d uomo. È fatto divieto alla Ditta Appaltatrice di parcheggiare automezzi ad ostruzione di uscite di emergenza, vie di fuga, percorsi esterni, ecc. Sarà cura della Ditta Appaltatrice vigilare affinché i propri dipendenti evitino pericolosi comportamenti di guida di automezzi o l uso improprio degli stessi quali ad esempio l eccessiva velocità, le mancate precedenze, la guida sotto l azione dell alcool, psicofarmaci, stupefacenti, ecc.. In assenza di aree di pertinenza del Committente, lo scarico ed il carico di materiale e/o attrezzature oggetto del servizio dagli/sugli automezzi della Ditta Appaltatrice avverrà sulla pubblica via, restando a carico della Ditta ogni onere riguardante il rispetto e l applicazione delle norme previste dal codice della strada. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE CONSIDERAZIONI GENERRALI Si ritiene fondamentale, in ogni caso, evidenziare l obbligo dei datori di lavoro delle maestranze addette ai vari servizi e lavori, aver effettuato oltre agli obblighi di formazione ed informazione, anche il necessario addestramento, di questo in particolare L Amministrazione Provinciale evidenzia che nelle voci di analisi dei prezzi unitari sono state previste dette spese oltre che come oneri generali di sicurezza, non soggetti a ribasso d asta e anche nella percentuale di spese generali. Il datore di lavoro, di conseguenza a quanto sopra detto dovrà produrre prima dell inizio delle attività Piano Operativo di Sicurezza, da quale siano evidenziate le analisi dei rischi, le procedure operative, nonché i provvedimenti e DPI da adottare per ciascuna attività, ed i costi analitici relativi alla sicurezza riferiti a ciascuna attività. Nei paragrafi che seguono, vengono già elencati i principali rischi, normative e provvedimenti da adottare. Pertanto, trattandosi di appalto, i documenti, le analisi e tutta l attività relativa alla sicurezza dei lavoratori dovrà essere costantemente aggiornate secondo i cambiamenti normativi o di attività che per il variare delle situazioni debbono conseguentemente costituire obbligo di aggiornamento. Le aree particolari di intervento dovranno essere esattamente definite da planimetrie ed elenchi nelle quali dovranno essere chiaramente indicati le eventuali misure di dettaglio da porre in opera per garantire al meglio la sicurezza degli addetti ai lavori e dei terzi. Tali planimetrie o schemi di intervento dovranno essere consegnate unitamente al POS, al committente. 6

7 Dalla documentazione sopra citata dovrà essere prevista la segnaletica a norma del codice della strada necessaria atta definire in dettaglio le misure da porre in opera per garantire al meglio la sicurezza degli addetti ai lavori e dei terzi. Per quanto riguarda la segnaletica stradale da porre in opera si segnala fin d ora che potranno essere richiesti e adottati i seguenti provvedimenti: Ordinanza di limitazione al transito o di divieto di transito sulla strada; Ordinanze di limitazione per restringimenti di carreggiata o sensi unici alternati temporanei o permanenti. O predisporre gli schemi ed i dispositivi segnaletici previsti dal codice della strada ai sensi dell art. 30 comma 7 del Regolamento di attuazione del codice della strada, in caso di interventi non programmabili o comunque di modesta entità, cioè in tutti quei casi che rientrano nella ordinaria attività di manutenzione, che comprendano limitazioni del traffico non rilevanti e di breve durata, ovvero in caso di incidente stradale o calamità naturale. Qualora per la realizzazione dei lavori si rendesse necessaria la realizzazione di un area di cantiere, anche a servizio dei cantieri mobili. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata da norme simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve essere a passo d'uomo. Per quanto riguarda la segnaletica dovranno essere adottati gli schemi segnaletici previsti dal D.M. 10/07/2002. Tipo delle interferenze: 1) Interferenza con la circolazione stradale sia di veicoli che di pedoni; 2) Interferenza con altri cantieri temporanei o mobili già presenti sui tratti di strada; 3) Interferenza con i trasporti pubblici; 4) Interferenza con i mezzi di emergenza, di soccorso o delle forze dell ordine; 5) Interferenza con le attività ordinarie o straordinarie del personale del committente (cantonieri). FIGURE DI RIFERIMENTO: - Per la interferenza n. 1 dovrà essere rispettata la normativa del codice della strada con particolare riferimento agli articoli del titolo V del codice della strada norme di comportamento; - Per la interferenza n. 2 dovrà essere intrapresa attività di coordinamento e cooperazione con i responsabili dei cantieri temporanei o mobili presenti sulla strada; - Per la interferenza n. 3 dovrà essere intrapresa attività di informazione e formazione tesa a conoscere le tipologie di servizio presenti sulle strade, gli orari, e conoscenza delle aziende operanti nel trasporto pubblico, informazioni tese a reperire ogni dato utile in merito alle problematiche gestionali del servizio e delle persone o funzionari referenti; - Per la interferenza n. 4 si dovrà intraprendere attività di elencazione e comunicazione al personale dei servizi presenti sul territorio. - Per la interferenza n. 5 si dovrà acquisire il documento di valutazione dei rischi relativo alle attività esterne sulle strade (attività dei cantonieri) ed i nominativi dei preposti referenti di ciascuna attività (Capi cantonieri). A tal proposito si predispongono i seguenti campi di compilazione dati a titolo esemplificativo in caso di interferenza specifica: Datore di lavoro Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico del Lavoro Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 7

8 Caposquadra o capocantiere Referente aziendale appalto o preposto Datore di lavoro Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico del Lavoro Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Recapiti telefonici appaltatore TIPOLOGIA DEI RISCHI DA INTERFERENZE Sono stati considerati RISCHI DA INTERFERENZE, per i quali è stato predisposto il presente DUVRI: I RISCHI derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di lavoratori appartenenti ad Aziende diverse, compresi i lavoratori dell Azienda committente; I RISCHI indotti o immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni eseguite dalle Aziende Appaltatrici; I RISCHI già esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debbano operare le Aziende Appaltatrici, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività propria dell appaltatore; I RISCHI derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente e comportanti rischi ulteriori rispetto a quelli specifici delle attività appaltate. METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI L analisi valutativa effettuata può essere, nel complesso, suddivisa nelle seguenti due fasi principali: A) Individuazione di tutti i possibili PERICOLI per ogni interferenza esaminata; B) Valutazione dei RISCHI relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedente; Nella fase A sono stati individuati i possibili pericoli osservando i lavoratori nello svolgimento delle attività lavorative. Nella fase B, per ogni pericolo accertato, si è proceduto a: 1) Individuazione delle possibili conseguenze, considerando ciò che potrebbe ragionevolmente accadere, e scelta di quella più appropriata tra le quattro seguenti possibili MAGNITUDO del danno e precisamente: MAGNITUDO (M) VALORE DEFINIZIONE LIEVE 1 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica rapidamente reversibile che non richiede alcun trattamento. MODESTA 2 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile e che può richiedere un trattamento di primo soccorso. GRAVE 3 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili o di invalidità parziale e che richiede trattamenti medici. GRAVISSIMA 4 Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di invalidità totale. 2) Valutazione della PROBABILITA della conseguenza individuata nella precedente fase A, scegliendo quella più attinente tra le seguenti quattro possibili: 8

9 PROBABILITA (P) VALORE DEFINIZIONE IMPROBABILE 1 L evento potrebbe in teoria accadere, ma probabilmente non accadrà mai. Non si ha notizia di infortuni in circostanze simili. POSSIBILE 2 L evento potrebbe accadere, ma solo in rare circostanze ed in concomitanza con altre condizioni sfavorevoli PROBABILE 3 L evento potrebbe effettivamente accadere, anche se non automaticamente. Statisticamente si sono verificati infortuni in analoghe circostanze di lavoro. M. PROBABILE 4 L evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati infortuni in azienda o in aziende similari per analoghe condizioni di lavoro. 3) Valutazione finale dell entità del RISCHIO in base alla combinazione dei due precedenti fattori e mediante l utilizzo della seguente MATRICE di valutazione. Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA e MAGNITUDO) viene ricavata, l Entità del RISCHIO, con la seguente gradualità: M. BASSO BASSO MEDIO ALTO RISCHI EVIDENZIATI DALL ANALISI La seguente tabella riporta l elenco dei pericoli individuati nell interferenza esaminata, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno che ne potrebbe derivare. Descrizione del Pericolo Probabilità Magnitudo Rischio Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO 3 Urti, colpi, impatti e compressioni Probabile Modesta MEDIO 3 Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta BASSO 2 Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO 2 CIRCOLAZIONE DEI MEZZI MECCANICI DI TRASPORTO Tutti i mezzi mobili a motore devono essere provvisti di segnale acustico per segnalare la retromarcia. Se un mezzo non è progettato per operare indifferentemente nelle due direzioni esso deve essere equipaggiato con uno speciale segnale luminoso e/o acustico che automaticamente diventa operativo quando si innesta la marcia indietro. I mezzi progettati per operare indifferentemente nelle due direzioni devono avere luci frontali nella direzione di marcia e luci rosse a tergo. Tali luci si devono invertire automaticamente quando si inverte la direzione di marcia. I mezzi mobili devono essere equipaggiati con luce di emergenza colore giallo, i mezzi di trasporto speciali devono essere equipaggiati con segnali speciali. Il trasporto delle persone deve avvenire solo con mezzi appositi o all'interno delle cabine dei mezzi per trasporto materiali, se predisposte. I mezzi mobili a motore utilizzati in cantiere quando non provvisti di cabina di manovra o di guida devono essere provvisti di robusta tettoia di protezione del posto di guida o manovra contro i rischi di caduta di materiali dall'alto e contro i rischi di ribaltamento. DISPOSITIVI PER LA VISIBILITA DEGLI OPERATORI IN CANTIERE Il Nuovo Codice della strada prevede che coloro che operano in prossimità della delimitazione di 9

10 un cantiere o che comunque siano esposti al traffico veicolare nello svolgimento della loro attività lavorativa, devono essere visibili sia di giorno che di notte mediante indumenti di lavoro fluorescenti e rifrangenti. Gli indumenti devono essere realizzati con tessuto di base fluorescente di colore arancio, giallo o rosso con applicazione di fasce rifrangenti di colore bianco argento. Per interventi di breve durata può essere utilizzata una bretella con materiale sia fluorescente che rifrangente di colore arancio. In ogni caso tutti gli indumenti utilizzati nei lavori sopra descritti dovranno essere conformi al D.M. 9 giugno 1995, Disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative ad indumenti e dispositivi autonomi per rendere visibile a distanza il personale impiegato su strada in condizioni di scarsa visibilità. VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI DI LAVORAZIONE E DEFINIZIONE DELLE AZIONI DA INTRAPRENDERE Nel seguito vengono elencate le principali fasi lavorative e viene fornita una valutazione dei rischi di lavorazione e delle cautele prioritarie di prevenzione e protezione che costituisce guida orientativa per l attività di analisi e valutazione dei rischi propri delle lavorazioni specifiche. Tale attività di analisi e valutazione dei rischi propri delle lavorazioni specifiche deve essere effettuata da ogni singola impresa esecutrice (ivi comprese le imprese subappaltatrici ed i lavoratori autonomi), D.lgs 81/2008, che deve redigere, in accordo con il presente documento, subito dopo l aggiudicazione dell appalto e prima dell inizio dei rispettivi lavori, il proprio Piano operativo di sicurezza. Le misure di prevenzione e protezione presenti nei suddetti Piani operativi di sicurezza potranno integrarsi con quelle previste nel presente documento solo se conformi alle indicazioni/prescrizioni contenute nel presente Piano. MACCHINE, IMPIANTI, UTENSILI, ATTREZZI, MATERIALI Prima dell inizio dei lavori le singole imprese dovranno predisporre per l esecuzione dei lavori l elenco completo degli impianti, mezzi d opera, attrezzature, utensili e materiali nonché ove richiesto dalle vigenti norme, le certificazioni di conformità e prove delle avvenute verifiche. Copia di dette certificazioni dovrà essere tenuta a disposizione a cura dell Impresa appaltatrice principale e consegnata una copia al committente. Le imprese dovranno specificare, altresì, nei propri Piani operativi di sicurezza l esecuzione dei lavori i possibili rischi delle macchine, degli impianti, degli utensili, degli attrezzi e dei materiali e le relative misure di sicurezza. Il Direttore Tecnico dell'impresa appaltatrice principale ha l obbligo di assicurarsi della corretta installazione e del corretto mantenimento, nel rispetto delle norme vigenti, di tutti gli impianti, mezzi d opera, attrezzature, utensili e materiali di proprietà delle imprese subappaltatrici e dei lavoratori autonomi presenti in cantiere. Compito del Direttore Tecnico dell'impresa appaltatrice principale sarà inoltre quello di compilare le schede macchinari, attrezzature e materiali allegate che dovranno essere mantenute aggiornate e delle quali una copia dovrà essere tenuta in cantiere. Le modalità di esercizio delle macchine e degli impianti sono poste sotto la responsabilità delle singole imprese/lavoratori autonomi che devono farsi carico di informare e formare il personale addetto e quello eventualmente coinvolto. Tutti i preparati chimici devono essere accompagnati dalle schede di sicurezza ed uso redatte dal fabbricante e/o fornitore previste alla vigente normativa, copia delle quali dovrà essere consegnata al Coordinatore per l esecuzione dei lavori e tenuta in cantiere. 10

11 RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL APPALTATORE L Appaltatore per quanto precedentemente detto dovrà presentare Piano Operativo di Sicurezza che inoltre evidenzi sia l analisi dei propri rischi per le attività e lavorazioni previste,sia i provvedimenti adottati per la riduzione dei rischi da interferenza e a tal proposito, si elencato a titolo esemplificativo i principali rischi dell appaltatore: Rischi per utilizzo di macchinari Rischi legati all utilizzo di utensili manuali o di attrezzature Rischi legati all utilizzo di prodotti chimici Rischi per attività degli operatori Altri rischi per la movimentazione di materiale numero e descrizione numero e descrizione numero e descrizione (es. Polveri, rumore,vibrazione) (es. segnaletica stradale) Misure di prevenzione e protezione atte ad eliminare i rischi dovuti alle interferenze dei lavoratori (tra committente e appaltatore o tra i diversi appaltatori). L appaltatore dovrà analizzare in funzione dei propri rischi e dei rischi precedentemente descritti legati all ambiente di lavoro le misure adottate per la riduzione di essi. Per l analisi dei rischi degli ambienti di lavoro, si deve tener presente degli elementi di confronto per la cooperazione ed il coordinamento derivanti dai seguenti documenti: - Stradario della Provincia di Foggia; - Documento valutazione dei rischi mansione cantonieri e personale del Settore Viabilità; - Piano Provinciale di sicurezza stradale - Programma triennale opere pubbliche - Piano provinciale di protezione civile Valutazione rischi interferenze Attività: Macro interferenze: Interferenze Rischi Misure di prevenzione e riduzione Circolazione stradale Alberi e vegetazione Cantieri stradali temporanei Veicoli circolanti sulle strade, pedoni, altri operatori, ecc. Alberi ai bordi strada, rami soprastanti la sede Mezzi d opera, operai, reti di protezione, depositi temporanei di materiali. 11 Urti, collisioni, investimenti, disturbo ottico o sonoro, stess da guida, ecc. Pericolo di caduta alberi e rami, ecc. Urti, collisioni, ecc. Regolarmente allestire i mezzi dei segnali luminosi di ingombro e sonori, di luci di emergenza, informare e formare gli operatori, richiedere se del caso l intervento di forze dell ordine per la regolamentazione del traffico. Procedere con cautela, effettuare nel caso preventivi accertamenti anche solo visivi, adottare accorgimenti per provocare se del caso la caduta preventiva. Accertarsi delle caratteristiche dei cantieri, determinare le manovre possibili e quelle da evitare, procedere a passo d uomo.

12 Attività agricole Forze dell ordine e veicoli di emergenza Macchine agricole e operai Con veicoli di emergenza o ordinari, ecc. Urti, collisioni, ecc. Urti, collisioni, ecc. Accertarsi che a lato della strada non siano presenti operatori agricoli e macchinari, se del caso coordinarsi per l esecuzione delle lavorazioni a confine con i fondi agricoli a lato delle strade. Rispettare le norme del codice della strada, dare precedenza ai veicoli in emergenza, coordinarsi con gli operatori nel caso di problematiche rilevanti di percorribilità delle strade. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI Non si prevede l utilizzo di DPI aggiuntivi rispetto a quelli già eventualmente utilizzati dai lavoratori nello svolgimento delle loro attività. MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE Oltre alle misure di prevenzione espressamente indicate nella successiva sezione specifica, che contiene anche l elenco dei rischi di interferenza con relativa valutazione, durante lo svolgimento delle attività lavorative da parte dell azienda esterna, dovranno essere sempre osservate le seguenti misure. Aziende Appaltatrici DI ORDINE GENERALE - È vietato l utilizzo di qualsiasi attrezzatura o sostanza di proprietà dell Azienda se non espressamente autorizzato in forma scritta. Il personale esterno è tenuto ad utilizzare esclusivamente il proprio materiale (macchine, attrezzature, utensili) che deve essere rispondente alle norme antinfortunistiche ed adeguatamente identificato. L uso di tale materiale deve essere consentito solo a personale addetto ed adeguatamente addestrato. - Le attrezzature proprie utilizzate dall azienda esterna o dai lavoratori autonomi devono essere conformi alle norme in vigore e tutte le sostanze eventualmente utilizzate devono essere accompagnate dalla relative schede di sicurezza aggiornate. - Nell'ambito dello svolgimento delle attività, il personale esterno occupato deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 6 della Legge 123/2007). - Prima dell inizio dei lavori di contratto, l azienda appaltatrice dovrà comunicare i nominativi del personale che verrà impiegato per il compimento di quanto previsto nel contratto d appalto stesso, dichiarando di avere impartito ai lavoratori la formazione specifica prevista nel presente documento. - Si provvederà alla immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI e che si manifestino in situazioni particolari o transitorie. 12

13 Aziende Appaltatrici ALLARME, EMERGENZA, EVACUAZIONE DEL PERSONALE In caso di allarme: - Avvisare immediatamente il personale dell Azienda descrivendo l accaduto (il ns. personale si comporterà come se avesse lui stesso individuato il pericolo facendo attivare lo stato di allarme); - Se addestrati, collaborare con il personale interno intervenendo con i mezzi mobili messi a disposizione. In caso di emergenza: - Interrompere il lavoro, rimuovere le attrezzature in uso (scale, veicoli, ecc.) che potrebbero creare intralcio; - Mettere in sicurezza le attrezzature potenzialmente pericolose (bombole, solventi, ecc.). In caso di evacuazione: - Convergere ordinatamente nel punto di raccolta; - Attendere in attesa del cessato allarme. PROCEDURE D EMERGENZA ED ADDETTI COMPITI E PROCEDURE GENERALI In azienda saranno sempre presenti gli addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi ed alla evacuazione. In azienda verrà esposta una tabella ben visibile riportante almeno i seguenti numeri telefonici: - Pronto soccorso Ospedale Vigili del Fuoco Vigili Urbani - Carabinieri Polizia 113 In situazione di emergenza (incendio, infortunio, calamità) il lavoratore dovrà chiamare l addetto all emergenza che si attiverà secondo le indicazioni sotto riportate. Solo in assenza dell addetto all emergenza, il lavoratore potrà attivare la procedura sotto elencata. CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI In caso d incendio - Chiamare i vigili del fuoco telefonando al Rispondere con calma alle domande dell operatore dei vigili del fuoco che richiederà: indirizzo e telefono dell azienda, informazioni sull incendio. - Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l operatore. - Attendere i soccorsi esterni al di fuori dell azienda. In caso d infortunio o malore - Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico Rispondere con calma alle domande dell operatore che richiederà: cognome e nome, indirizzo, n. telefonico ed eventuale percorso per arrivarci, tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione, numero dei feriti, ecc. - Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi. REGOLE COMPORTAMENTALI - Seguire i consigli dell operatore della Centrale Operativa Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire. 13

14 - Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio, ecc.). - Incoraggiare e rassicurare il paziente. - Inviare, se del caso, una persona ad attendere l ambulanza in un luogo facilmente individuabile. - Assicurarsi che il percorso per l accesso della lettiga sia libero da ostacoli. VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici Preliminarmente alla stipula del contratto ed in ogni caso prima del concreto inizio delle attività oggetto dell appalto, il Datore di Lavoro dell Azienda Committente (o un suo Dirigente delegato) promuoverà la cooperazione ed il coordinamento di cui all art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/2008, mediante la redazione, in contraddittorio con l Azienda Appaltatrice, del Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento presso ciascuna sede oggetto dell appalto stesso. Il verbale, che verrà redatto a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dovrà essere sottoscritto dal Datore di Lavoro dell Azienda Committente, dal Responsabile della sede e dal Datore di Lavoro della Azienda Appaltatrice. I contenuti del suddetto verbale potranno, in qualsiasi momento, essere integrati con le eventuali ulteriori prescrizioni o procedure di sicurezza (individuate per eliminare o ridurre i rischi da interferenza determinati dalla presenza di altre ditte presso le aree oggetto del presente appalto), contenute in uno o più Verbali di Coordinamento in corso d opera, predisposti a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dell Azienda Committente e sottoscritti da tutte le Aziende Appaltatrici di volta in volta interessate. Il Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento e gli eventuali successivi Verbali di Coordinamento in corso d opera costituiscono parte integrante del presente DUVRI, che verrà custodito, in copia originale, agli atti del Servizio di Prevenzione e Protezione. VALIDITA E REVISIONI Il presente DUVRI costituisce parte integrante del contratto di appalto ed ha validità immediata a partire dalla data di sottoscrizione del contratto stesso. In caso di modifica significativa delle condizioni dell appalto il DUVRI dovrà essere soggetto a revisione ed aggiornamento in corso d opera. Le misure indicate per la gestione dei rischi interferenziali, potranno essere integrate e/o aggiornate immediatamente prima dell esecuzione dei lavori oggetto del Contratto d Appalto, o durante il corso delle opere a seguito di eventuali mutamenti delle condizioni generali e particolari delle attività oggetto dell Appalto. DICHIARAZIONI L Azienda Appaltatrice dichiara completa ed esauriente l informativa ricevuta, sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e di emergenza agli stessi inerenti, e di aver assunto, con piena cognizione delle conseguenti responsabilità, tutti gli impegni contenuti nel presente documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI), di cui conferma espressamente, con la sottoscrizione, la completa osservanza. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA In fase di valutazione preventiva dei rischi relativi all'appalto in oggetto, sono stati individuati costi, scaturiti da un analisi dei prezzari della sicurezza cantieri di altri Enti Pubblici come Regioni e Province, confinanti con il nostro territorio. Essi sono stati valutati a corpo pari al costo unitario di. 393,39 (euro trecentonovantatre/39) per le zone (4-7-14) di. 557,85 (euro cinquecentocinquantasette/85) per le zone (5-6-13) di. 622,31 (euro seicentoventidue/31) per le zone ( ) per apprestamenti degli oneri di 14

15 sicurezza diretti, relativi all'eliminazione dei rischi da interferenze come da allegato computo metrico oneri della sicurezza che è parete integrante del presente DUVRI. CONCLUSIONI Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (D.U.V.R.I.) : È stato redatto ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 81/08; È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che potrebbero averlo reso superato. La valutazione dei rischi di cui al presente documento è stata effettuata dal Datore di Lavoro committente, come previsto dall art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/08. AZIENDA APPALTANTE (Committente): PROVINCIA DI FOGGIA Figure Nominativo Firma Referente del Committente Ing. Francesco Castello Medico Competente Rappr. dei Lav. per la Sicurezza Resp.Serv.Prev.Protezione AZIENDE APPALTATRICI: Con l apposizione della firma nello spazio di pagina sottostante ciascuna azienda appaltatrice dichiara di essere a conoscenza del contenuto del presente D.U.V.R.I. e di accettarlo integralmente, divenendone responsabile per l attuazione della parte di competenza. Azienda Datore di lavoro Firma Foggia 15

16 SOMMARIO - Dati generali. pag. 1 - Aziende appaltatrici ed oggetto dell appalto... pag. 1 - Premessa... pag. 2 - Designazione delle attività oggetto dell appalto.. pag. 2 - Interventi previsti..... pag. 5 - Tavola del cantiere pag. 5 - Luoghi oggetto dei lavori..... pag. 6 - Pertinenze esterne..... pag. 6 - Valutazione dei rischi da interferenze (considerazioni generali) pag. 6 - Tipologia dei rischi da interferenze pag. 8 - Metodologia e criteri adottati per la valutazione dei rischi pag. 8 - Circolazione dei mezzi meccanici di trasporto pag. 9 - Dispositivi per la visibilità degli operatori in cantiere pag. 9 - Valutazione dei principali rischi di lavorazione e definizione delle azioni da intraprendere pag Macchine, impianti, utensili, attrezzi, materiali. pag Rischi introdotti in azienda da parte dell appaltatore. pag Dispositivi di protezione individuale obbligatori... pag Misure generali e comportamenti da adottare pag Di ordine generale pag Allarme, emergenza, evacuazione, del personale pag Procedure d emergenza ed addetti (compiti e procedure generali)... pag Chiamata soccorsi esterni... pag Verbali di sopralluogo preliminare congiunto.... pag Validità e revisioni. pag Dichiarazioni.. pag Stima dei costi della sicurezza.... pag Conclusioni..... pag

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