La tecnologia LiDAR per il settore forestale
|
|
- Celia Perri
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La tecnologia LiDAR per il settore forestale Firenze, ARSIA Toscana e Compagnia delle Foreste Misura 111 del PSR 2007/2013 Reg. CR 1698/2005 Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione Utilizzo del Modell o Digitale del Terreo ad elevata risoluzione per la valutazione della viabilità di interesse forestale Esempio di utilizzo del M odello Digitale del Terreno ad elevata risoluzione per la valutazione della accessibilità alle aree forestali e alla pianificazione delle operazioni forestali Dott. Stefano Grigolato Università degli Studi di Padova Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali Gruppo Operazioni Forestali - Finalità del seminario Utilizzo pratico dei Modelli digitali da dati LiDAR - Inquadrare le potenzialità e i limiti dell utilizzo dei dati LiDAR n ell analisi della viabilità di interesse forestale - Impostare un modello semplificato per l analisi dell accessibilità di un area - Confronto tra risoluzioni diverse nella valutazione del profilo di un versante - Impostare un modello semplificato per la caratterizzazione di un area in relazione ai sistemi di esbosco 1
2 DTM alta risoluzione e viabilità forestale introduzione DTM e DSM ad alta risoluzione Funzioni della viabilità silvo-pastorale Per viabilità silvo-pastorale si intende la viabilità di accesso e di percorrenza delle aree pastorali e forestali La principale funzione è quella di garantire l accesso alle aree silvo-pastorali, facilitarne la gestione e favorire le attività agricole, pastorali e selvicolturali Altre funzioni specifiche: accesso del personale tecnico e di custodia accesso da parte delle squadre AIB, Protezione Civile, Soccorso Alpino compartimentazione del bosco a fini gestionali fruizione turistico e ricreativa delle aree naturali Strumento di pianificazione strategica Piano della viabilità forestale Rilievo dello stato attuale dell accessibilità Analisi delle esigenze di accessibilità Elaborazione sullo stato futuro della rete viabile 2
3 Carrello Fune Portante Direzione di esbosco Percorso MTB Punto di accesso alla superficie utilizzata Deposito temporaneo Fune traente a riposo Strada silvo-pastorale Verricello riposto a bordo strada 3
4 Valutazione della viabilità di interesse forestale Necessità Dove sono le strade forestali principali e secondarie? Quali sono le loro caratteristiche di massima (larghezza, pendenza, fondo) Strumenti Verifica su CTR/CTP e controllo con ortofoto informazione sommaria sull estensione metodo veloce e speditivo, ma limitato nella completezza e accuratezza Rilievi per percorrenza valutazione sullo stato di manutenzione e percorribilità metodo decisamente accurato con alcuni limiti nel tracciamento delle grafo delle strade nel caso di limitata o assente ricezione GPS costoso in termini di tempo (in campo e in ufficio) DTM DSM ad elevata risoluzione!?! Possono essere utili a migliorare l accuratezza nella verifica a vid eo sulla presenza della viabilità, di certo non sostituiscono allo stato attuale le informazioni acquisibili con la percorrenza delle strade m m m 4
5 Utilizzo pratico dei Modelli digitali del terreno a risoluzione 5 m Utilizzo pratico dei Modelli digitali del terreno ad elevata risoluzione 1 m 5
6 DTM alta risoluzione e viabilità forestale verifica dei tracciati in aree montane Valutazione della viabilità di interesse forestale 6
7 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale 7
8 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale 8
9 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale 9
10 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale 10
11 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale Non sempre è possibile L immagine del DTM a cui si associa il modello dell effetto dell ombreggiamento non sempre è in grado di ritornare una informazione chiara del tracciato Potrebbe essere utile cambiare l impostazione della direzione della luce per modificare le ombre e quindi agevolare l individuazione del tracciato 11
12 Valutazione della viabilità di interesse forestale Valutazione della viabilità di interesse forestale 12
13 Valutazione della viabilità di interesse forestale Non sempre è possibile Alcuni spot possono essere falsati a causa della mancanza di continuità dei dati o di una densità di punti limitata da una forte pendenza del terreno Non è sempre ben chiaro caratterizzare in modo certo alcuni tracciati in particolare nel caso di aree marginali in forte pendenza dove le ridotte dimensioni della viabilità secondaria non permettono di distinguerla dai sentieri) Valutazione della viabilità di interesse forestale 13
14 Valutazione della viabilità di interesse forestale Tracciato non facilmente determinabile Aree con informazione falsata Valutazione della viabilità di interesse forestale Krogstad F. and Schiess P. (2005) hanno evidenziato che aree forestali con elevata densità di copertura possono disturbare il ritorno dell impulso laser che associato ad una filtrazione non ben calibrata dei dati grezzi può determinare una scarsa accuratezza delle informazioni relative alle infrastrutture presenti nelle aree forestali (viabilità) da KrogstadF. and Schiess P. (2005). THE ALLURE AND PITFALLS OF Using LIDAR topography in harvest and road design. IUFRO 3.06 Forest perations under Mountainous Conditions and the 12th International Mountain Logging Conference June 13-16, 2004, Vancouver, B.C. 14
15 Impiego di DTM ad alta risoluzione esempio di caratterizzazione di massima della pendenza dei tracciati di strade silvo-pastorali Selezione del tracciato Il tracciato è selezionato così come presente nel database del Piano della Viabilità 15
16 Suddivisione del tracciato Il tracciato può essere suddiviso da spezzate o punti Determinazione della variazione di pendenza di una strada Pendenza media di un tratto Una procedura GIS per la determinazione d ella variazione di p endenza di una strada prevede di suddividere la strada in tratti rettilinei determinandone: la lunghezza (distanza orizzontale) Δ x la differenza di quota tra il punto di inizio e fine del tratto (dislivello) Δ y a Pendenza media tratto = 100 * (Δ y / Δ x) b Tratto Δ x Δ y Pendenza ID m m % c d e a-b b-c c-d d-e
17 Determinazione della variazione di pendenza di una strada Determinazione della lunghezza e del dislivello la lunghezza di un tratto può essere determinata attraverso un ricalcolo della lunghezza della spezzata degli elementi (features negli shapefile) attraverso un tool di calcolo geometrico la differenza di quota tra il punto di inizio e fine d el tratto può essere calcolato evidenziando i valori del DTM a cui sottendono i tratti considerati (la differenza assoluta tra valore minimo e massimo definisce il dislivello) attraverso una procedura di zonal statistic Determinazione di Δ x Determinazione con Zonal statistic Calcolo di Δ y Calcolo pendenza FID Shape* Lenght ID_Tratto DTM_MIN DTM_MAX Dislivello Pendenza 54 Polyline Polyline Polyline Polyline Polyline Polyline Determinazione della pendenza dei singoli tratti DTM 10m 17
18 Pendenza, % Dislivello, m 17/11/2010 Determinazione della pendenza dei singoli tratti DTM 1m Rappresentazione del profilo e delle pendenze (su foglio di calcolo) DTM - 1 m DTM - 10 m Distanza orizzontale, m DTM - 1 m DTM - 10 m Pendenza max per brevi tratti Valori non realistici Distanza orizzontale, m 18
19 Suddivisione del tracciato in spezzate Suddivisione del tracciato in spezzate 19
20 Suddivisione del tracciato in spezzate Suddivisione del tracciato in spezzate 20
21 Pendenza, % Dislivello, m 17/11/2010 Suddivisione del tracciato in spezzate Rappresentazione del profilo e delle pendenze (su foglio di calcolo) DTM - 1 m DTM - 10 m Distanza orizzontale, m DTM - 1 m DTM - 10 m Pendenza max per brevi tratti Distanza orizzontale, m 21
22 differenza, % differenza, m differenza, errore m differenza, % 17/11/2010 Suddivisione del tracciato in spezzate Quale è livello di accuratezza raggiungibile? Verifica in campo delle informazioni estratte a video Errore verticale del DTM valutato sulla mezzaria (centreline) In relazione alla copertura (%) In relazione alla pendenza della strada (%) Errore nella pendenza della strada sulla mezzaria (centreline) In relazione alla copertura (%) In relazione alla pendenza della strada (%) White R.A. et al Forest Roads Mapped Using LiDAR in Steep Forested Terrain. Remote Sens. 2010, 2, ; doi: /rs
23 Impiego di DTM ad alta risoluzione Esempio di creazione e applicazione di un modello per la valutazione del livello di accessibilità di un area forestale Modello applicativi Disporre diuna base dati aggiornata della viabilità e di una base dati sulla morfologia del terreno accurata può portare allo sviluppo di modelli su base GIS semplici o complessi per la valutazione del: livello di accessibilità: valutazione dell accessibilità di un area in relazione alla percorribilità dei mezzi lungo la viabilità e ai tempi di percorrenza a piedi fuori strada: MODELLO ACCESSIBILITÀ 23
24 Parametri morfometrici del terreno 17/11/2010 Modello applicativo: accessibilità Modello accessibilità: valuta i tempi di acc essibilità di un area in relazione alla presenza di viabilità e alla velocità delle squadre di lavoro, controllo o AIB. Parametri velocità di percorrenza delle squadre Banca dati viabilità Modello applicativo: accessibilità Il metodo impiegato fa rif erimento al metodo di valutazione dell accessibilità al bosco proposto da Hippoliti (1976) che si basa sulla determinazione del tempo c he un operatore impiega a piedi per raggiungere dalla strada più vicina l area oggetto di utilizzazione. I parametri che rientrano nella valutazione dell acc essibilità all area sono la distanza dell area dalla strada e il dislivello percorsi rispetto il punto di partenza sulla strada. La valutazione dell accessibilità tiene in considerazione sia il tempo di andata che quello di ritorno. Un area raggiungibile in un tempo c omplessiv o di andata e ritorno superiore ai trenta minuti e f ino alle due ore è considerata scarsamente servita, oltrepassando le due ore l area è considerata non servita. Modello impostato su ArcGIS 9.2 Sviluppabile anche in programmi e ambienti non proprietari 24
25 Modello applicativo: accessibilità Parametri percorribilità della viabilità Modello applicativo: accessibilità Parametri velocità di percorrenza delle squadre 25
26 Modello applicativo: accessibilità Risoluzione 10 m Velocità squadre : 3 km/h (in piano) 300 m/h (in terreni con pendenza > 8%) Modello applicativo: accessibilità Risoluzione 1 m Velocità squadre : 3 km/h (in piano) 300 m/h (in terreni con pendenza > 8%) 26
27 Modello applicativo: accessibilità Risoluzione 10 m Velocità squadre : 4 km/h (in piano) 400 m/h (in terreni con pendenza > 8%) Modello applicativo: accessibilità Risoluzione 1 m Velocità squadre : 4 km/h (in piano) 400 m/h (in terreni con pendenza > 8%) 27
28 Quota altimetrica, m slm 17/11/2010 Impiego di DTM ad alta risoluzione Tecnologia a supporto dell individuazione di linee di esbosco aeree Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Ulteriori impieghi dei DTM ad alta risoluzione possono riguardare la determinazione del profilo del terreno per la valutazione delle possibili linee di gru a cavo Profilo terreno Altezza Chiome Distanza planimetrica, m Tesi di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali Andrea Bagattini 28
29 Variazione verticale, m Variazione verticale, m Variazione verticale, m 17/11/2010 Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Area A: profili del terreno e delle chiome per una prima valutazione delle linea di esbosco. In evidenza i punti con nuclei di alberi con altezze superiori ai 17 m (da interpretare come aree potenziali in cui può essere collocato un cavalletto) DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m Ipotesi A DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m Ipotesi A2 Ipotesi A3 29
30 Variazione verticale, m Variazione verticale, m Variazione verticale, m 17/11/2010 Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Area B: profili del terreno e delle chiome per una prima valutazione delle linea di esbosco. In evidenza i punti con nuclei di alberi con altezze superiori ai 17 m (da interpretare come aree potenziali in cui può essere collocato un cavalletto) DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m Ipotesi B DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m DSM 1m DTM 1m Punti cavaletto Distanza planimetrica, m Ipotesi B1 Ipotesi B2 30
31 Variazione verticale, m 17/11/2010 Individuazione di massima di linee di esbosco aereo Individuata il profilo del terreno e delle chiome che può soddisfare i requisiti per la realizzazione di una linea si può procedere nel riportare i punti di interesse nel GPS per la verifica in campo 500 DSM 1m 450 DTM 1m 400 Punti cavaletto Distanza planimetrica, m Impiego di DTM ad alta risoluzione Esempio di creazione e applicazione di un modello per la valutazione di massima dei sistemi di esbosco 31
32 Modello applicativi Disporre diuna base dati aggiornata della viabilità e di una base dati sulla morfologia del terreno accurata può portare allo sviluppo di modelli su base GIS semplici o complessi per la: Caratterizzazione di massima dei sistemi di esbosco: caratterizzazione di un area forestale in relazione ai sistema di esbosco sulla base dei parametri morfometrici del terreno e sulla distanza dalla strada Modello applicativo: esbosco Modello sistema di esboco: classificazione dell area in relazione al sistema di esbosco, considerata l estensione e percorribilità della viabilità e i parametri morfometrici del terreno Banca dati viabilità Algoritmi e processo di elaborazione Parametri morfometrici 32
33 Modello applicativo: esbosco Il metodo impiegato fa riferimento al metodo di valutazione del sistema di esbosco sulla base dei parametri morfometrici del terreno e sulla distanza dalla strada. Il modello ha l obiettivo di classificare le aree forestali in relazione al sistema di esbosco. Le c lassi definite sono: esbosco terrestre (dir/ind), esbosco aereo/terrestre, esbosco aereo Modello impostato su ArcGIS 9.2 e in fase di perfezionamento Sviluppabile anche in programmi e ambienti non proprietari Modello applicativo: esbosco Parametri percorribilità della viabilità 33
34 Modello applicativo: esbosco Parametri morfometrici e direzione di esbosco relativamente ai sistemi di esbosco aerei Modello applicativo: pianificazione utilizzazioni Risoluzione 10 m 34
35 Modello applicativo: pianificazione utilizzazioni Risoluzione 1 m Impiego di DTM ad alta risoluzione note conclusive 35
36 Note conclusive Valida base informativa per l interpretazione delle infrastrutture viarie sottocopertura e la valutazione di massima di alcuni elementi caratterizzanti (piazzali, piazzole e pendenza dei tratti) Miglioramento della qualità e precisione dei modelli accessibilità e pianificazione L elaborazione richiede sempre la consapevolezza che i risultati dei modelli vanno valutati, validati e quindi interpretati Sulla base degli obbiettivi da raggiungere e sul livello di accuratezza richiesto si dovrebbe inoltre valutare i tempi di elaborazione e l adeguatezza dei calcolatori. Note conclusive 36
37 Parte delle ricerche pres entate sono in corso di sviluppo nell ambito del progetto Creazione di uno strumento di supporto della pianificazione del sistema infrastrutturale viario nell ambito forestale regionale, sviluppato dal Dip. Te.S.A.F. dell Università degli Studi di Padova, responsabile Prof. Raffaele Cavalli, e promosso e finanziato dalla Regione del Veneto - Direzione Regionale Foreste ed Economia Montana. Stefano Grigolato Università degli Studi di Padova Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali Gruppo Operazioni Forestali
Viabilità forestale e precision forestry? Strumenti e metodologie di ricerca applicata
Viterbo, 13 Dicembre 2012 Corso di dottorato in Scienze e Tecnologie per la Gestione Forestale e Ambientale Università degli Studi della Tuscia Viabilità forestale e precision forestry? Strumenti e metodologie
DettagliIL DATO LiDAR COME SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE FORESTALE
APPLICAZIONI GIS IN CAMPO TERRITORIALE E AMBIENTALE Agripolis 14 novembre 2012 IL DATO LiDAR COME SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE FORESTALE Marco Pellegrini Emanuele Lingua - Stefano Grigolato Francesco Pirotti
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI AGRARIA. Relatore: Chiar.mo Prof. Enrico Marchi. Andrea Laschi. Tesi di laurea di
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI AGRARIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DEI SISTEMI FORESTALI Piano della viabilità nella foresta demaniale di Paneveggio (TN): applicazioni
DettagliSistemi di utilizzazione del legname danneggiato alcune considerazioni
Sistemi di utilizzazione del legname danneggiato alcune considerazioni Stefano Grigolato, Raffaele Cavalli Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali Utilizzazioni
DettagliProblematiche di approvvigionamento delle biomasse legnose
Il#Collegio#degli#Ingegneri# della#provincia#di#vicenza# La gestione della fascia boschiva nel territorio pedemontano vicentino Vicenza, 20 Novembre 2013 Problematiche di approvvigionamento delle biomasse
DettagliDall incarico all autorizzazione dell intervento
A.A. 2012/2013 Cantieri forestali Dall incarico all autorizzazione dell intervento Dott. for. Luca Calienno Email: calienno.luca@gmail.com Primo contatto informale Visure catastali per nominativo ed eventuale
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Bacini montani APPLICAZIONI GIS IN CAMPO TERRITORIALE E AMBIENTALE Agripolis 16 novembre 2011 "INDIVIDUAZIONE CON METODI GIS DEL RETICOLO IDROGRAFICO DELLA PROVINCIA
DettagliAndrea Maria LINGUA Deliverable 0
Pag. 1 Deliverable 0 Acquisizione di dati territoriali ad alta risoluzione in ambiente complesso mediante l integrazione di tecniche/strumenti metodi innovativi in un approccio multirisoluzione e multiscala.
DettagliPERIMETRAZIONE DEL BOSCO IN TRENTINO CON IL MODELLO DIGITALE DELLE CHIOME
Agripolis, 17 Novembre 2010 PERIMETRAZIONE DEL BOSCO IN TRENTINO CON IL MODELLO DIGITALE DELLE CHIOME Relatori: Thomas Pellizzari, Alessandro Nardelli Gruppo di lavoro: Tommaso Sitzia, Monica Montoya,
DettagliUn sistema di supporto alle decisioni basato su GIS per la gestione delle operazioni di ricerca e soccorso in aree montane
VII Meeting degli utenti italiani di GRASS Un sistema di supporto alle decisioni basato su GIS per la gestione delle operazioni di ricerca e soccorso in aree montane M. Ciolli, L. Mengon, A. Vitti, F.
Dettagli3D RTE Parma Information Management
Comune di Parma 1/25 Struttura Operativa Protezione Civile Lo scenario 3D RTE Parma Information Management Il Piano Comunale di Protezione Civile su supporto Geo-3D Esempi applicativi Dati originali di
DettagliWP5: LiDAR and Forest Accessibility Evaluation LiDAR e valutazione dell accessibilità dei popolamenti forestali
WP5: LiDAR and Forest Accessibility Evaluation LiDAR e valutazione dell accessibilità dei popolamenti forestali Marco Pellegrini Dipartimento TESAF Università degli Studi di Padova marco.pellegrini@unipd.it
DettagliSOMMARIO. Pag. RILIEVO D INTERNI - CHIESA DI SAN FRANCESCO A TERNI RILIEVO DI ESTERNI - UFFIZI E PIAZZA DUOMO RILIEVO DI TUNNEL RILIEVO FORESTALE
CASI DI STUDIO SOMMARIO Pag. RILIEVO D INTERNI - CHIESA DI SAN FRANCESCO A TERNI RILIEVO DI ESTERNI - UFFIZI E PIAZZA DUOMO 3 4 RILIEVO DI TUNNEL 5 RILIEVO FORESTALE 6 RILIEVO STRADALE 7 2 RILIEVO D INTERNI
DettagliL Analisi delle Risorse Forestali Mediante APR
L Analisi delle Risorse Forestali Mediante APR Francesco Pirotti 1,2 1 Dip.to TESAF Università di Padova tesaf.unipd.it 2 CIRGEO Centro Interdipartimentale di Ricerca di Geomatica www.cirgeo.unipd.it Risorse
DettagliRPAS e fotogrammetria per applicazioni forestali
RPAS e fotogrammetria per applicazioni forestali 24 ottobre 2014 Politecnico di Torino - DIATI MARCO PIRAS ANDREA LINGUA IRENE AICARDI PAOLO MASCHIO Università di Padova EMANUELE LINGUA MARCO PELLEGRINO
DettagliLA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica)
LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica) Cosa è la GEOMATICA? 2 GEOMATICA per il controllo del territorio 3 Conoscere il territorio significa anche
DettagliOperazione Infrastrutture per l'accesso e la gestione delle risorse forestali e pastorali
I primi bandi forestali del P.S.R. 2014-2020 2020 Operazione 4.3.4 Infrastrutture per l'accesso e la gestione delle risorse forestali e pastorali Dott. Ing.. Massimo Crescente Regione Piemonte Settore
DettagliPIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI
PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI 2017-2019 SOMMARIO PREMESSA E FINALITA DEL PIANO 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E FONTI INFORMATIVE 1
DettagliEsperienze di applicazione dei droni in campo forestale in Italia (e non solo) Luigi Torreggiani Compagnia delle Foreste
Esperienze di applicazione dei droni in campo forestale in Italia (e non solo) Luigi Torreggiani Compagnia delle Foreste In Italia: Precision forestry: ambito da sempre di estremo interesse scientifico
DettagliApplicazioni Gis in Campo Territoriale e Ambientale
Applicazioni Gis in Campo Territoriale e Ambientale Agripolis, 18 novembre 2009 Analisi della variabilità spaziale per il riconoscimento della morfologia d alveo in ambito montano Sebastiano Trevisani,
DettagliLA GESTIONE DELLA FORESTA VENETA: POSSIBILI LINEE EVOLUTIVE E DI MIGLIORAMENTO
LA GESTIONE DELLA FORESTA VENETA: POSSIBILI LINEE EVOLUTIVE E DI MIGLIORAMENTO AdG FEASR Parchi e Foreste Zen Sergio ESTENSIONE DELLA FORESTA GESTIONE DEL PATRIMONI FORESTALE PROBLEMATICHE STRADE DA PERCORRE
DettagliSEGRETERIA REGIONALE ALL AMBIENTE E TERRITORIO Unità di Progetto per il Sit e la Cartografia
SEGRETERIA REGIONALE ALL AMBIENTE E TERRITORIO Unità di Progetto per il Sit e la Cartografia Antonio Zampieri Maurizio De Gennaro Guido Selvi (U.P. Genio Civile di Rovigo) Stefano Picchio (Università IUAV
DettagliCaduta massi e categorie forestali sulle Alpi italiane: un'analisi GIS.
Caduta massi e categorie forestali sulle Alpi italiane: un'analisi GIS. Emanuele Sibona, Alessia Bono, Fabio Meloni, Renzo Motta, Matteo Garbarino Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari
DettagliBosco di Fontenovello
Bosco di Fontenovello Lembo di faggeta (10 ha) con struttura complessa caratterizzata da: PNGSML PNGSML Area di studio individui arborei secolari di grandi dimensioni dalla significativa presenza di legno
DettagliLa Provincia di Biella
La Provincia di Biella Superficie 913 Kmq 186.938 abitanti Densità demografica: 204,7 ab./kmq Comprende: 6 Comunità Montane 2 Comunità Collinari 82 comuni: 37 meno di 1.000 ab. 33 tra 1.000 e 3.000 ab.
DettagliAccessibilità alle regioni remonte: confronto tra diversi modi di trasporto
Accessibilità alle regioni remonte: confronto tra diversi modi di trasporto Antonio Laurino Paolo Beria Andrea Debernardi La lunga percorrenza passeggeri: mercato, pianificazione, innovazione 28 settembre
DettagliAssessorato Ambiente. Assessorato Pianificazione Territoriale e Difesa del Suolo
Assessorato Ambiente Area Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e Tutela della Fauna Assessorato Pianificazione Territoriale e Difesa del Suolo Area Territorio Trasporti e Protezione Civile Pianificazione
DettagliTIPO INTERVENTO 7.5.1
TIPO INTERVENTO 7.5.1 [ESTRATTO DEL TESTO INTEGRALE DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE DEL VENETO] Infrastrutture e informazione per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali I testi fanno riferimento
DettagliFORMIA SMART CITY Relatore: dott. Giacomo Campanella
FORMIA SMART CITY Relatore: dott. Giacomo Campanella Formia Smart City: gli obiettivi del progetto Gestire il territorio e migliorare la qualità della vita attraverso la creazione di un contesto economico
Dettagli"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"
Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume
DettagliIl Sistema Informativo a supporto della R.E.L.
Il Sistema Informativo a supporto della R.E.L. Andrea De Felici - Datasiel s.p.a M.Cristina Ratto - Datasiel s.p.a. Inquadramento Scopo del presente documento è definire le specifiche tecniche per l acquisizione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica La carta degli elementi della Condizione Limite per l Emergenza (CLE): una metodologia
DettagliAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare
DettagliSistema Informativo Forestale Tenuta di Castelporziano. dott. Giacomo Colle EFFETRESEIZERO Srl spin-off CREA
Sistema Informativo Forestale Tenuta di Castelporziano dott. Giacomo Colle EFFETRESEIZERO Srl spin-off CREA Il progetto SIFTeC Realizzato da F360 parallelamente ed in sinergia con progetto ELITE Ricerca,
DettagliTipo ET3a Strada extraurbana locale di pianura
Schede dei tipi di percorso Percorso ET3a Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso (comunale, locale) Percorso su strada
DettagliC.T. 2.5 Strade locali extraurbane e accessibilità alla viabilità minore
C.T. 2.5 Strade locali extraurbane e accessibilità alla viabilità minore Composizione del Comitato Tecnico 2.5 pag. 8 Introduzione pag. 9 Capitolo 1 pag. 11 La rete stradale di Province e Comuni: analisi
DettagliUNIVERSITA' DI PISA FACOLTA' DI INGEGNERIA
UNIVERSITA' DI PISA FACOLTA' DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA IDRAULICA, DEI TRASPORTI E DEL TERRITORIO SVILUPPO DI UN SISTEMA GIS DI CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DI RESILIENZA DELLA RETE VIARIA
DettagliIndividuazione delle foreste con ruolo protettivo da eventi di caduta massi e valanghe in Provincia di Trento
Individuazione delle foreste con ruolo protettivo da eventi di caduta massi e valanghe in Provincia di Trento Alessandro Wolynski, Provincia Autonoma di Trento Servizio Foreste e fauna 1 La carta dei boschi
DettagliCAPITOLO 21. RISCHIO INCENDI FORESTALI
CAPITOLO 21. RISCHIO INCENDI FORESTALI INDICE CAPITOLO 21. RISCHIO INCENDI FORESTALI... 1 1. RISCHIO INCENDI FORESTALI... 3 1.1 MAPPATURA SORGENTI DI PERICOLO... 3 1.2 ANALISI DEL RISCHIO PER LA POPOLAZIONE...
Dettaglidipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U
dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U.0014629.07-08-2017 dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U.0017593.25-05-2018.h.13:25 Roma, data del protocollo Direzioni Regionali ed Interregionali dei Vigili del Fuoco
DettagliInterventi nel settore forestale
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Interventi nel settore forestale Alessandro Wolynski Trento, 6 marzo 2014 Interventi forestali: il contesto generale Il contesto marcatamente
DettagliIL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELLE RETI TECNOLOGICHE
Politecnico di Milano II Facoltà di Architettura Milano Bovisa Corso di Laurea in Architettura Civile IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELLE RETI TECNOLOGICHE La sperimentazione nel Comune di Tirano
DettagliIL RILIEVO DELLE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DELL ASSE STRADALE
Provincia Regionale di Catania Unione Europea DICA Università degli Studi di Catania PROJECT TREN-03-ST-S07.31286 Identification of Hazard Location and Ranking of Measures to Improve Safety on Local Rural
DettagliMERGE. 1 record geometrico. 1 record geometrico. 2 record geometrici. Il Merge serve per unire geometricamente due layers
MERGE A 1 record geometrico B 1 record geometrico C 2 record geometrici Il Merge serve per unire geometricamente due layers MERGE Buffer Quanti segmenti vengono usati per formare limiti curvilinei Dissolve
DettagliLa filiera bosco-legno-energia nelle valli Chisone e Germanasca
La filiera bosco-legno-energia nelle valli Chisone e Germanasca Per un Piemonte che guarda verso l alto Mauro Piazzi Piemontirisorse Pomaretto, 24 novembre 2012 In Piemonte Negli ultimi 150 anni i boschi
DettagliLa tecnologia LASERLASER-SCAN applicata ai problemi connessi con la viabilità ed il rischio idrogeologico Udine, 28 aprile 2005.
La tecnologia LASERLASER-SCAN applicata ai problemi connessi con la viabilità ed il rischio idrogeologico Udine, 28 aprile 2005 Area test 1 Monitoraggio valanghe La previsione del pericolo si basa su dati
DettagliAnno 2003 Tutti i diritti Etruria Telematica S.r.l. Anno 2003 Tutti i diritti riservati
Specifiche tecniche per il tematismo Vincolo Boschivo Inquadramento Territorio della Provincia di Siena n. 134 fogli CTR a scala 1:10 000 Interpretazione della legge e Note Bosco 1."Ai fini della presente
DettagliAzienda certificata N 9175.GEOT
GEOTEC SRL con sede in Matera via C.Collodi, 5/b; presente sul mercato dal 1994 e impegnata su scala Regionale e Nazionale negli ambiti dei Servizi: Cartografici; Remot sensing; Monitoraggi ambientali
Dettagliil sistema informativo della viabilità presentazione catasto Bologna venerdì sei novembre duemilanove Saverio Colella
Bologna venerdì sei novembre duemilanove il sistema informativo della viabilità presentazione Saverio Colella Assessorato Mobilità e Trasporti, D. G. Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità,
DettagliRobinwood Plus. La viabilità forestale: aspetti progettuali e autorizzativi. Cairo Montenotte, 18 aprile 2012
Robinwood Plus La viabilità forestale: aspetti progettuali e autorizzativi Cairo Montenotte, 18 aprile 2012 Damiano Penco Regione Liguria - Dipartimento Agricoltura, Turismo e Cultura Presentazione Viabilità
DettagliSi decide un collegamento
ALL'IEA ALLA STRAA Pianificazione del territorio Analisi dei collegamenti ecisioni politiche Si decide un collegamento Fase Preliminare: A - Studio del territorio B - Studio dei volumi di traffico A B
DettagliALLEGATO A CAPITOLATO TECNICO
Servizio Innovazione Tecnologica ALLEGATO A CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI UN SISTEM A INTEGRATO DI RILIEVO FORESTALE E DEL SERVIZIO DI M ANUTENZIONE DELLE LICENZE ESRI PER L ANNO
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DIPARTIMENTO TERRITORIO, AGRICOLTURA, AMBIENTE E FORESTE SERVIZIO AUTORIZZAZIONI E VALUTAZIONI AMBIENTALI Ufficio Sistemi Informativi SERVIZIO URBANISTICA E TUTELA DEL PAESAGGIO
DettagliAGGIORNAMENTO IN CONTINUO DELLE BANCHE DATI
AGGIORNAMENTO IN CONTINUO DELLE BANCHE DATI L informazione territoriale costituisce la base delle valutazioni idrauliche e delle elaborazioni cartografiche. MODIFICHE AL DATO TERRITORIALE: USO DEL SUOLO
DettagliTelerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Cartografia numerica (1/4) CARTOGRAFIA: RAPPRESENTAZIONE SU UN
DettagliLe metodologie per il rilievo delle aree percorse dal fuoco
Le metodologie per il rilievo delle aree percorse dal fuoco Franco Gottero Istituto per le Piante da Legno e l Ambiente - IPLA S.p.A Torino Forlener, 23 settembre 2005 Perché perimetrare E un obbligo di
DettagliPIANIFICARE LA RICOSTRUZIONE IN SICUREZZA
INDICE PIANIFICARE LA RICOSTRUZIONE IN SICUREZZA Università degli Studi dell Aquila DICEAA Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale Uno strumento preliminare per la gestione,
DettagliPiano di Classificazione Acustica. Comune di MOTTEGGIANA
Piano di Classificazione Acustica Comune di MOTTEGGIANA INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO 06 dicembre 2011 C e n t r o T e c n o l o g i c o A r t i e M e s t i e r i s. r. l. V i a M. L. K i n g, 2 4 6 0 2
DettagliVERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
http://www.delibere.provincia.tn.it/scripts/getstampabile.asp?item=7&moddwl= Pagina 1 di 3 06/11/2012 Reg.delib.n. 2255 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Riconoscimento
DettagliSEMINARIO DI APERTURA AL 3 INCONTRO MONDIALE SUI PAESAGGI TERRAZZATI
SEMINARIO DI APERTURA AL 3 INCONTRO MONDIALE SUI PAESAGGI TERRAZZATI sabato 5 marzo 2016 Sala Convegni ex Comunità Montana delle Valli dell'ossola Domodossola Tecniche GIS per un censimento speditivo del
DettagliSistema Informativo per la Sentieristica
Verso un sistema di sentieristica integrato le azioni intraprese su scala regionale dall'ente Foreste della Sardegna e Comune di Sassari Sistema Informativo per la Sentieristica STATO AVANZAMENTO delle
DettagliS.I.B.A. Sistema Informativo Beni Ambientali Scala 1:10.000
S.I.B.A. Sistema Informativo Beni Ambientali Scala 1:10.000 S.I.L.V.I.A. Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale Scala 1:10.000 SIT per VIA: realizzazione di una banca dati
DettagliConsorzio forestale lario intelvese
Consorzio forestale lario intelvese Bosco - legno - energia: gestione sostenibile della risorsa e progetti in corso Beccarelli D., Caccia M., Piazza D. Il territorio Comunità montana Lario Intelvese, area
DettagliFEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA VERBALE DI VISITA E CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE
FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA Commissione Impianti Sportivi VERBALE DI VISITA E CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE IMPIANTO. AREA RISERVATA ALL UFFICIO IMPIANTI FCI Tipologia impianto:.. N del verbale.. Collaudatore
DettagliCOMUNE DI VICENZA ANALISI DELLA CONDIZIONE LIMITE PER L EMERGENZA (CLE) Relazione illustrativa
COMUNE DI VICENZA ANALISI DELLA CONDIZIONE LIMITE PER L EMERGENZA (CLE) 1.Introduzione Relazione illustrativa 1.1 Riferimenti Normativi L Amministrazione Comunale di Vicenza, ha affidato con Determinazione
DettagliIntroduzione ai GIS. Potenzialità e limiti Software in commercio. Cartografia numerica e GIS
Introduzione ai GIS Potenzialità e limiti Software in commercio Cartografia numerica e GIS Cos è un GIS (Geographic Information System)? [SIT Sistema Informativo Territoriale] [LIS Land Information System]
DettagliGESTIONE E MANUTENZIONE INTEGRALE DELLA RETE VIARIA COMUNALE NOVITÀ E AGGIORNAMENTI DEI PRIMI DUE ANNI DEL SERVIZIO
GESTIONE E MANUTENZIONE INTEGRALE DELLA RETE VIARIA COMUNALE NOVITÀ E AGGIORNAMENTI DEI PRIMI DUE ANNI DEL SERVIZIO IL CATASTO DELLE STRADE La costruzione del catasto delle strade DOTAZIONE DI UNA COMPLETA
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Percorso Ambientale [1227] [DM270] Percorso Costruzioni [1227] [DM270] CORSO DI OPERE IN TERRA [54206]
DettagliL ANALISI AGRONOMICO- TERRITORIALE
L ANALISI AGRONOMICO- TERRITORIALE nella stima della fragilità agro-ambientale di un paesaggio terrazzato Anno accademico 2008/9 Esame di diploma di perfezionamento Pisa, 6 aprile 2009 Canditato Tutore
DettagliTipo ET3b Strada extraurbana locale di collina
Schede dei tipi di percorso Percorso ET3b Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso Percorso su Strada extraurbana di
DettagliMessa in sicurezza di un tratto urbano nel Comune di Faenza
Messa in sicurezza di un tratto urbano nel Comune di Faenza Via Fornarina Relatore: Davide Parmeggiani (Unione Romagna Faentina) Collaborazione UNIBO: Andrea Simone, Claudio Lantieri, Valeria Vignali UNIFE:
DettagliLo sviluppo di strumenti decisionali
Lo sviluppo di strumenti decisionali La scelta del sistema di esbosco Giuseppe Pignatti CRA-PLF Roma Utilizzazioni forestali e sistemi di esbosco 1) Boschi del Molise e le utilizzazioni 2) Scelta del sistema
DettagliL INTESA GIS Obiettivi
Obiettivi Realizzare una Infrastruttura Geografica Nazionale individuando i dati geografici di comune interesse attraverso: la definizione delle Tecniche dei DB Geografici di interesse generale lo sviluppo
DettagliDeterminazione delle curve d invaso delle APE e prime considerazioni sui criteri per la verifica della loro corretta definizione geometrica
Determinazione delle curve d invaso delle APE e prime considerazioni sui criteri per la verifica della loro corretta definizione geometrica Per verificare distribuzione dei volumi idrici in eccesso ad
DettagliMetodologia per il rilevamento dei castagneti da frutto IGP
Giornata di studio: Metodologie innovative di rilevamento per l aggiornamento dell Inventario castanicolo nazionale. Accademia dei Georgofili Firenze, 6/2/17 Metodologia per il rilevamento dei castagneti
DettagliControllo della qualità del DTM LiDAR nelle aree urbanizzate della costa della Sardegna da Porto Rotondo a San Teodoro
Controllo della qualità del DTM LiDAR nelle aree urbanizzate della costa della Sardegna da Porto Rotondo a San Teodoro Luigi Barazzetti, Maria Antonia Brovelli, Giuseppina Vacca luigi@geomatica.como.polimi.it,
DettagliGestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG
Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Venzone, 19 febbraio 2015 dott. Giuseppe
DettagliUniversità degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali
Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali FINALITA Preparare figure professionali che operino con visione globale negli ambienti forestali e montani, mediante approfondimenti sui seguenti aspetti:
DettagliAssociazione Forestale. Valli del Rosa
Associazione Forestale Valli del Rosa I SOCI (Enti Pubblici) Comunità Montana Valsesia (VC) Comunità Montana Valle Mosso (BI) 26 Comuni in Valle Mosso, Valle Sessera e Valsesia I SOCI (privati) Oasi Zegna
DettagliINTEGRAZIONE DI SISTEMI GEOGRAFICI
ASSESSORATO ALL AGRICOLTURA PRAL2002 PROGRAMMA TRIENNALE DI RICERCA AGRICOLA, AGROAMBIENTALE, AGROALIMENTARE ED AGROINDUSTRIALE DELLA REGIONE LAZIO (PRAL) 1999-2001 PROLUNGAMENTO ALL ANNO 2002, QUARTA
DettagliINTRODUZIONE ALLA RETE DI FRUIZIONE ESCURSIONISTICA DELLA LIGURIA A cura di: Maurizio Robello Servizio Parchi, Aree protette e biodiversità della Regione Liguria rel@regione.liguria.it Se volete conoscere
DettagliSISTEMI A SCANSIONE. Classificazioni, definizioni Topografia vs Scansione Sistemi aerei, mobile mapping Campi di applicazione 29/10/2015
29/10/2015 SISTEMI A SCANSIONE Classificazioni, definizioni Topografia vs Scansione Sistemi aerei, mobile mapping Campi di applicazione Sistemi a scansione 3D F. Remondino Rilievo e modellazione 3D di
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PIANO DI FORMAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA STRADALE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PIANO DI FORMAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA STRADALE Università degli Studi di Napoli "Federico II" Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti Luigi Tocchetti
DettagliSimone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni boschive, valore dei prelievi legnosi e gestione forestale in Piemonte Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze
DettagliEvacuazione impianti a fune: eventi e prospettive Aosta 14 settembre 2018 SOCCORSO INTEGRATO SU MONOFUNE CASO DI CHAMPOLUC - CREST
Evacuazione impianti a fune: eventi e prospettive Aosta 14 settembre 2018 SOCCORSO INTEGRATO SU MONOFUNE CASO DI CHAMPOLUC - CREST PREMESSA E in corso la costruzione di una nuova telecabina ad ammrosamento
DettagliIl consumo di suolo nella PROVINCIA DI TORINO
Il consumo di suolo nella PROVINCIA DI TORINO 2002 Osservatorio sulle trasformazioni territoriali e demografiche della Provincia di Torino l osservatorio Strumento indispensabile per la programmazione
DettagliDESCRIZIONE TECNICA GENERALE
DESCRIZIONE TECNICA GENERALE Il nuovo impianto sarà una cabinovia ad ammorsamento automatico, a moto unidirezionale continuo, con cabine a dieci posti, soluzione molto frequente nelle ultime realizzazioni
DettagliL utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit. attività di Pianificazione Territoriale
1 Presentazione L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit attività di Pianificazione Territoriale A cura di Massimo Foccardi Mauro Nordio 2 Realizzazione
DettagliSistemi GIS: metodologie e casi applicativi
Paolo Zatelli Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Trento 1/22 Introduzione Scopo del lavoro: introdurre al modo di ragionare proprio dei GIS attraverso esempi di soluzione dei
DettagliValorizza le potenzialità del tuo bosco
Valorizza le potenzialità del tuo bosco Dotazione finanziaria 3.600.000 Obiettivo Creazione e incremento dei legami tra e all interno delle filiere produttive per l utilizzo artigianale, industriale e/o
DettagliDragaggi Portuali - metodologie di rappresentazione dei risultati della caratterizzazione dei sedimenti
4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy Eugenio PAGNOTTA Servizio Infrastrutture - Ambiente Autorità Portuale del Levante www.aplevante.org - e.pagnotta@aplevante.org
DettagliLezione 05: Geometria del lato aria
Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale: Ingegneria Civile Corso di INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI Lezione 05: Geometria del lato aria Roberto Roberti
DettagliIV Congresso Nazionale di Selvicoltura
IV Congresso Nazionale di Selvicoltura Il nuovo schema di piano ed il manuale applicativo per la redazione dei Piani Anti Incendio Boschivo dei Parchi Nazionali. R. Bertani* G. Bovio** R.D.M. Progetti
DettagliANALISI DELLA VIABILITÀ SILVO PASTORALE
PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE SINTESI RELAZIONE DI PIANO APPENDICE 9 ANALISI DELLA VIABILITÀ SILVO PASTORALE MAPPATURA DELLA VIABILITÀ ESISTENTE La principale via d accesso
DettagliI DATI EVOLUTIVI DELLA DINAMICA URBANA
Università Degli Studi Dell Aquila TESI DI LAUREA TRIENNALE I DATI EVOLUTIVI DELLA DINAMICA URBANA Metodi di elaborazione numerica e confronti geostatistici Relatore:Prof. Ing. Bernardino Romano Laureando:Vittorio
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTRUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL PROGETTO PATRIMONIO WEB 888 GEOBASE
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTRUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL PROGETTO PATRIMONIO WEB 888 GEOBASE stipulato il / / 2008 ALLEGATOB alla Dgr n. 1833 del 01 luglio 2008 PROTOCOLLO D INTESA PER
Dettagli