Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni boschive, valore dei prelievi legnosi e gestione forestale in Piemonte Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino Settore Economia II Congresso Internazionale di Selvicoltura Firenze, Novembre 2014 Sessione 5 Economia e Politica Forestale

2 Obiettivi Tracciare un quadro dei prelievi legnosi, stimare il volume dei tagli e il valore monetario delle utilizzazioni Descrivere le attività e la struttura delle imprese che caratterizzano il settore privato delle utilizzazioni Analizzare il settore pubblico delle squadre forestali a cavallo della crisi economica attuale Piemonte Le analisi riportate sono il risultato di collaborazioni di ricerca con il Settore Foreste della Regione Piemonte

3 Potenzialità e prelievi legnosi Superficie forestale regionale: 875 mila ettari, di cui il 59% con destinazione produttiva o protettiva-produttiva La provvigione complessiva è pari a 150 M m 3 (170 m 3 /ha in media) Di cui 2,6 M m 3 /anno prelevabili pari a 4,8 m 3 /ha/anno in riferimento alla superficie forestale percorribile (Regione Piemonte, 2007) Annualmente sono eseguiti oltre interventi di utilizzazione, corrispondenti a circa ettari tagliati La superficie media ad intervento è di m 2 La normativa piemontese richiede la comunicazione per gli interventi maggiori di m 2

4 Analisi per forma di governo Superficie media annua Ettari % Ceduo % Fustaia % Governo misto % Totale % Superficie media Superficie media e tipologia di intervento Superficie media annua Ettari % Ceduazioni e tagli di maturità % Tagli intercalari - diradamenti, ripuliture e sfolli % Conversione a fustaia 226 7% Taglio fitosanitario 127 4% Totale %

5 Stima dei volumi prelevati Prelievo medio annuo m 3 % Fustaia % Ceduo % Governo misto % Totale % Suddivisione in assortimenti Stima giornate lavorate e valore monetario generato Media annua Giorni per abbattimento ed esbosco die Numero potenziale di addetti a tempo pieno (u.l.s. 2'300 ore/anno) n. 250 Elaborazioni dati delle ultime 4 stagioni di taglio, dal 2010 al Prelievo medio annuo m 3 % Legname da lavoro % Paleria % Ardere % Energetico % Volume totale % Media annua Valore complessivo delle utilizzazioni Valore per addetto

6 Le utilizzazioni boschive e la gestione forestale Settore privato imprese iscritte alla CCIAA 400 imprese iscritte all Albo Regionale (da considerarsi come le più attive), che impiegano addetti Interventi forestali di ricostituzione boschiva, diradamenti e cure colturali, manutenzione delle fasce riparie, di piste e sentieri, sistemazione di piccoli dissesti idrogeologici Settore pubblico 550 addetti, di cui 250 a tempo indeterminato (con tendenza a crescere dal 2006 ad oggi), e 300 stagionali Oltre ore lavorate all anno, circa l 80% per la gestione forestale vera e propria 15 M /anno spesi dall amministrazione regionale

7 Le utilizzazioni boschive e la gestione forestale Settore privato L impresa forestale tipo è: un impresa agricola (40%) individuale (63%) l attività di utilizzazione non è quella principale taglia meno di q/anno (65%) e produce legna da ardere (43%) Il fatturato medio è inferiore ai Elaborazione dati

8 Le utilizzazioni boschive e la gestione forestale Interventi eseguiti dal 2008 al 2013 Settore pubblico Oltre il 90% del territorio più fragile di zone collinari e montane è sottoposto a gestione costante In media ogni anno è spesa mezz ora per ogni ettaro di superficie forestale Elaborazione dati

9 Discussione le istanze di taglio La superficie media tagliata per anno è inferiore a 4 ha ogni ha/boscati 2/3 degli interventi registrati hanno finalità commerciali, solo 1/3 è per autoconsumo Solo il 13% degli interventi porta alla vendita di legname da opera, si taglia quasi esclusivamente per ottenere legna da ardere e per scopi energetici L esbosco è effettuato con trattore nell 83% dei casi, le macchine più «innovative» come gru a cavo e porteur sono impiegate complessivamente nel 4% dei cantieri Si aprono nuove vie d esbosco nel 7% dei cantieri

10 Discussione il settore privato Le imprese forestali costituiscono per il Piemonte un importante realtà produttiva, pur mantenendo mediamente dimensioni strutturali ed economiche piuttosto contenute e forme organizzative semplici Le utilizzazioni forestali sono, in genere, solo una delle numerose attività svolte dalle imprese e non sempre l attività prevalente, a riprova di una certa multifunzionalità Il settore presenta buona dinamicità, e i numerosi contributi pubblici hanno consentito una sostanziale tenuta del comparto anche in periodo di crisi

11 Discussione il settore pubblico Per quanto riguarda il settore degli operai forestali regionali, i risultati ottenuti hanno evidenziato una spesa pubblica abbastanza stabile tra il 2006 e il 2014, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, a fronte di un numero crescente di giornate lavorate fino al 2010, con un calo nel biennio e una ripresa nel 2013 Contestualmente, è aumentato il numero degli addetti a tempo indeterminato, a fronte di una riduzione di quelli a tempo determinato, rendendo in questo modo il settore più stabile Pur lavorando con una certa intensità in tutti Comuni del Piemonte, è carente la parte di pianificazione, di controllo dei risultati e di coordinamento delle squadre

12 Concludendo Dal confronto tra le dichiarazioni di taglio e le potenzialità produttive si è avuto conferma di un generale sottoutilizzo dei boschi regionali, che è in parte anche legato all esclusione dei piccoli interventi introdotta con le modifiche al regolamento. Gran parte delle tagliate non sono censite Il settore pubblico è da considerare come importante strumento occupazionale, specialmente in alcune valli interne e marginali, ove garantisce sia il presidio dei territori più fragili, sia le attività di gestione e manutenzione del territorio che non potrebbero essere assolte dal settore privato delle utilizzazioni boschive

13 Concludendo In prospettiva è necessario sostenere il consolidamento già in atto in termini strutturali ed economici del settore privato (dotazioni, manodopera e capitali) e soprattutto il rafforzamento delle conoscenze e competenze specifiche Pertanto è necessario che l amministrazione sappia indirizzare le forme di contributo nonché contrastare il lavoro irregolare, favorendo le attività di formazione e qualificazione L attuale indirizzo di pianificazione strategica generale sembra la giusta soluzione per raggiungere i risultati auspicati È diventato imprescindibile il coordinamento con le altre Regioni (Albi delle imprese forestali, attuazione Reg EU/995/2010)

14 Grazie per l attenzione!

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