Misure agroambientali per l aumento della sostanza organica del suolo e compostaggio -CAMPANIA
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- Edoardo Marconi
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1 Misure agroambientali per l aumento della sostanza organica del suolo e compostaggio -CAMPANIA Amedeo D Antonio (Regione Campania, Assessorato Agricoltura)
2 1. Sostanza organica nei suoli della Campania 2. Distribuzione biomasse in Campania 3. Impianti di Compostaggio 4. Misure PSR per la filiera delle biomasse in Campania
3 Complessivamente i livelli di sostanza organica nei suoli della Campania possono valutarsi mediamente più alti rispetto ad altri ambienti dell Italia meridionale. La dotazione media in carbonio organico dei suoli campani è compresa tra 7,5 e 9,9 g/kg. Sistemi colturali estensivi delle aree interne a indirizzo cerealicolo zootecnico, in ambiti collinari o di montagna. Sistemi colturali centrali utilizzate a coltivazioni permanenti. Sistemi colturali intensivi e semi-intesivi, prevalenti nelle aree di pianura. Va rilevato che la sostanza organica dei suoli rappresenta il 65% della capacità di sequestro di carbonio del sistema agricolo campano (rapporto ambientale (PSR ).
4 L Italia si è impegnata a fornire alla GSP una carta dello stock di carbonio organico dei suoli, e relativa carta del contenuto di carbonio organico, più affidabili di quelle attualmente disponibili presso le istituzioni internazionali (JRC, ISRIC). La stima fa riferimento a un grid 1x1 km e a valori più recenti del Al Focal Point italiano hanno risposto colleghi del CREA, CNR, ISPRA, Università, Regioni.
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6 1. Sostanza organica dei suoli della Campania 2. Distribuzione delle biomasse in Campania 3. Impianti di Compostaggio 4. Misure PSR per la filiera delle biomasse in Campania
7 Le specie utilizzate ai fini della stima dei reflui zootecnici sono quelle maggiormente diffuse in regione e per le quali risulti maggiormente agevole e conveniente il recupero dei reflui a fini energetici: la specie bovina, bufalina e suina. In Campania sono disponibili circa 9 milioni di metri cubi all anno di reflui zootecnici. Biomassa Metri cubi anno reflui zootecnici bovini reflui zootecnici bufalini reflui zootecnici suini
8 in Campania sono disponibili annualmente circa 862 milioni di tonnellate di legno provenienti dalla potatura delle coltivazioni arboree agrarie. La filiera lignocellulosica può contare su una potenzialità di poco superiore a 1,2 milioni di tonnellate di legno (non tenendo conto della parte della massa legnosa necessaria per conservare la fertilità del suolo e dei parametri di accessibilità dei siti). Biomassa Tonnellate/anno ramaglia forestale (*) (di cui ramaglia da tagli pubblici) ( ) residui di potatura
9 In funzione della disponibilità di tali scarti sul territorio campano, alla convenienza ambientale ed economica relativa al loro recupero, si hanno ha disposizione poco più di tonnellate dei seguenti sottoprodotti: residui della trasformazione del pomodoro; residui dei frantoi (processo meccanico di estrazione dell olio di oliva); scarti ortofrutticoli mercatali. Biomassa Tonnellate/anno buccette di pomodoro sansa vergine scarti vegetali mercatali 5.465
10 1. Sostanza organica dei suoli della Campania 2. Distribuzione biomasse in Campania 3. Uso degli ammendanti e Impianti di Compostaggio 4. Misure PSR per la filiera delle biomasse in Campania
11 Nel 2015In Italia (ISTAT) sono stati distribuiti circa 4,0 milioni di quintali di fertilizzanti per uso agricolo: concimi minerali 2,0 milioni di tonnellate(circa 1,3 di minerali semplici e 0,6 di minerali composti), i concimi organici e organo-minerali, con quantità pari rispettivamente a 237 mila e 225 mila tonnellate, gli ammendanti circa 1,2 milioni di tonnellate, i correttivi 252 mila tonnellate. REGIONE Minerali Organici Organo minerali Ammendanti Piemonte Lombardia Veneto Emilia-Romagna CAMPANIA
12 REGIONE SAU Ettari (2015) Minerali Kg/ha Organici Organo minerali Kg/ha Ammendanti Kg/ha Piemonte Lombardia Veneto Emilia-Romagna CAMPANIA ISTAT, Annuario statistico 2017
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14 AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO
15 AMMENDANTE COMPOSTATO CON FANGHI
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17 1. Sostanza organica dei suoli della Campania 2. Distribuzione biomasse in Campania 3. Impianti di Compostaggio 4. Misure PSR per la filiera delle biomasse in Campania
18 Con il PSR 2007/2013 gli interventi attuati nell ambito della misura 214, orientati al tema dell incremento della sostanza organica nel suolo, hanno mostrato l importanza della misura agroambientale nell incremento della stessa che, sebbene non rilevante in termini percentuali sull intero territorio regionale (pari ad un incremento del 3,41 % con l agricoltura attuale vsagricoltura convenzionale) è elevato nelle aree di intervento (35%). W26 Pratiche colturali non sostenibili agevolano processi degenerativi del suolo anche in termini di struttura e sostanza organica. F17 ridurre l'impatto delle attività agricole e forestali sulla matrice ambientale suolo correlato all elemento di debolezza W26. A questo fabbisogno rispondono le T.I , e F21ridurre le emissioni di GHG da attività agroalimentari e forestali e accrescere la capacità di sequestro di carbonio correlato all elemento di debolezza W22 (aumento emissioni metanigene in agricoltura), e W26. A questo fabbisogno rispondono le T.I e
19 Tipologia di intervento promuove operazioni agronomiche tese alla conservazione e/o incremento della sostanza organica anche per la sua capacità di sequestro del carbonio Tipologia degli impegni agro-climatico-ambientali Copertura del suolo, tecniche di aratura, lavorazione ridotta del terreno, agricoltura conservativa Spesa totale (in EUR) ,87
20 Tipologia di intervento è articolata in: azione Apportidi matriciorganiche (ammendantie letame) al terreno azione Tecnicheagronomicheconservative (semina su sodo,allanon lavorazione e alla lavorazione minima) per la coltivazione di cereali, colture erbacee foraggere a ciclo annuale e pascoli
21 Tipologia di intervento Impegni azione ) apporto di ammendanti commerciali(ammendante compostato verde/ammendante compostato misto) individuati tra quelli elencati nell Allegato 2 del D.Lgvo 75/2010 1a) distribuirenell arcodi 5 anniunaquantitàdi ammendanteugualeo superiorea 12,5 t di sostanza secca/ettaro che corrisponde a un minimo 2,5 t s.s/ha/anno 1b) frazionarel apportodi ammendanteneglianniper almenon. 3 apportiin 5 anni, di cui ilprimo entroilprimo anno dell impegno, ilsecondo entroilterzoanno edil terzo entro il quinto anno; 1e ) eseguirele analisidel terrenorelative allatessitura e al carbonioorganico, all inizio dell impegno, di supporto al piano di spandimento 2) Apportodi letame: impegnovolontarioaggiuntivo, con l esclusione delle aziende zootecniche,per l utilizzo nelle pratiche di fertilizzazione del letame come definito dalla DGR n. 771/2012 2a) soddisfare il fabbisogno di azoto delle colture, calcolato sulla base delle asportazioni, con almeno il 50% di azoto proveniente da letami(di provenienza biologica nelle aziende che aderiscono ai sistemi di controllo per l agricoltura biologica)
22 Sottomisura 11.1 Tipologia di intervento Conversione delle aziende agricole ai sistemi di agricoltura biologica Tipologia di intervento Mantenimento delle pratiche e dei metodi di agricoltura biologica come definiti nel regolamento (CE) n 834/200 Tipologia degli Interventi Spesa totale (in EUR) metodologie produttive biologiche conformi a quanto stabilito dal Regolamento (CE) n. 834/2007 e dalla normativa nazionale vigente ,00
23 Sottomisura 11.1 Tipologia di intervento Conversione delle aziende agricole ai sistemi di agricoltura biologica
24 Tipologia di intervento 16.5 finanzia le azioni che consentono accordi di cooperazione tra imprese agricole e forestali, enti pubblici territoriali, enti di ricerca e sperimentazione, associazioni e altri portatori di interesse locale Tipologia degli Interventi Spesa totale (in EUR) Progetto collettivo a oggetto individuazione e azione congiunta sul territorio di una serie di interventi previsti dal PSR (M10 e M11) ,00 obiettivo 2 -Protezione del suolo e riduzione del dissesto idrogeologico: i Progetti collettivi saranno finalizzati al mantenimento e miglioramento dei livelli di sostanza organica del suolo, al contrasto ai fenomeni di erosione, alla protezione del territorio dal dissesto idrogeologico e maggiore resilienza ai cambiamenti climatici
25 Tipologia di intervento Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole Tipologia degli Interventi sostegno concesso agli agricoltori per investimenti materiali tesi al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali, all ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico Spesa totale (in EUR) ,00
26 Tipologia di intervento costruzioni/ristrutturazioni di immobili produttivi; 2. miglioramenti fondiari per: impianti di fruttiferi; produzioni zootecniche; sistemazioni dei terreni aziendali; viabilità aziendale; 3. Impianti: anticracking, antibrina, di ombreggiamento 4. acquisto di macchinari e attrezzature per la realizzazione delle produzioni aziendali, prima lavorazione e trasformazione 5. impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (max 1 MW), che non devono utilizzare biomassa da produzioni agricole a tanto dedicate o biomassa classificabile come rifiuto 6. realizzazione/ristrutturazione di locali destinati alla vendita e relative attrezzature 7. investimentiimmateriali(programmiinformaticie di brevetti/licenze)
27 Tipologia di intervento Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole Criterio di selezione
28 Tipologia Intervento Dotazione Finanziaria (Meuro) numero Domande Importo Richiesto (Meuro) Accesso ai bandi risultati Operazioni agronomiche tese alla conservazione e/o incremento della sostanza organica anche per la sua capacità di sequestro del carbonio 40, , Agricoltura biologica 77,0 (35 ->77) ,65
29 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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