Risarcimento integrale e legge (dis)applicabile

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1 Risarcimento integrale e legge (dis)applicabile Vittime straniere e italiani danneggiati all estero Avv. Marco Bona

2 Scenari v 1. Vittime residenti all estero che agiscono in Italia per sinistri occorsi in Italia o all estero con pretese risarcitorie sottoposte all applicazione della legge italiana v 2. Vittime residenti in Italia che agiscono nel nostro Paese per sinistri occorsi all estero; due questioni: a) quale legge applicare? 2) quali limiti all operatività della legge straniera in teoria da applicarsi? v 3. Vittime residenti all estero che agiscono in Italia per sinistri occorsi all estero con applicazione della legge straniera

3 La prima questione: stessi diritti? comma 1, art. 16 («Trattamento dello straniero») delle preleggi - redatto prima della Costituzione e singolarmente neppure abrogato dalla legge 31 maggio 1995, n. 218, e tuttora vigente - reca il principio per cui «Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in leggi speciali»

4 La seconda questione: stessi valori per il danno non patrimoniale? Oppure, se vittima residente in Paese povero, povero anche il risarcimento?

5 E ormai inconfutabile come la Cassazione sia pervenuta alle seguenti conclusioni: v inoperatività della condizione di reciprocità, di cui all art. 16, comma 1, disp. prel. c.c. v preclusione a liquidazioni differenziate in ragione delle condizioni socio-economiche e del differente potere di acquisto del denari nello Stato di residenza dei danneggiati stranieri

6 Cass. civ., Sez. III, 28 agosto 2013, n Cass. civ., Sez. III, 4 aprile 2013, n Cass. civ., Sez. III, 18 maggio 2012, n Cass. civ., Sez. III, 2 febbraio 2012, n Cass. civ., Sez. III, 11 gennaio 2011, n. 450 Cass. civ. Sez. III, 24 febbraio 2010, n Cass. civ., Sez. III, 7 maggio 2009, n , Cass. pen., Sez. IV, 14 gennaio 2009, n. 5471

7 Cass. civ., Sez. III, 2 febbraio 2012, n «nella parte in cui subordina alla condizione di reciprocità l esercizio dei diritti civili da parte dello straniero l art. 16 preleggi deve essere interpretato in modo costituzionalmente orientato alla stregua dell art. 2 Cost., che assicura tutela integrale ai diritti inviolabili, con la conseguenza che allo straniero, sia esso residente o meno in Italia, è sempre consentito, a prescindere da qualsiasi condizione di reciprocità, domandare al giudice italiano il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale derivato dalla lesione di diritti inviolabili della persona (quali il diritto alla salute e ai rapporti parentali o familiari), avvenuta in Italia, sia nei confronti del responsabile del danno, sia nei confronti degli altri soggetti che per la legge italiana siano tenuti a risponderne, ivi compreso l assicuratore della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli o il Fondo di garanzia per le vittime della strada»

8 Cass. civ., Sez. III, 4 aprile 2013, n ogniqualvolta sia applicabile la legge italiana, tale principio trova applicazione anche nel caso di fatto generatore del danno occorso all estero: «Sebbene il principio. faccia riferimento alla lesione dei diritti inviolabili della persona avvenuta in Italia, esso deve intendersi come relativo a tutte le ipotesi in cui, pur non essendo il fatto illecito commesso nel nostro Paese, per il risarcimento dei danni debba trovare comunque applicazione la legge nazionale italiana, in ragione dei criteri di collegamento applicabili, nel caso di specie, alla relativa responsabilità. Questa conclusione consegue al fatto che la ragione della tutela giudiziale assicurata al danneggiato che abbia subito la lesione dei suoi diritti fondamentali si rinviene nel riconoscimento di questi diritti così come operato dall art. 2 nostra Cost., e nella conseguente interpretazione costituzionalmente orientata dell art. 16 preleggi (cfr. Cass. n. 405/11 cit.), che trova applicazione appunto ogniqualvolta si debba applicare la legge del nostro Paese nei confronti dello straniero».

9 Danno non patrimoniale Cass. civ., Sez. III, 18 maggio 2012, n irrilevanza della realtà socio-economica e del potere d acquisto del denaro caratterizzanti lo Stato di residenza/abituale abitazione delle vittime (in questo caso famigliari stranieri - rumeni - di vittima di sinistro occorso in Italia)

10 la Cassazione: ha condiviso il ricorso dei giudici del merito alle tabelle milanesi per la liquidazione del danno non patrimoniale, dando ragione ai danneggiati in merito alla necessità dell adozione, da parte della Corte di Appello di Milano, della versione più recente delle stesse ha ritenuto infondata la tesi, sostenuta dall UCI, a sostegno dell applicazione, per la liquidazione del danno non patrimoniale in favore delle vittime straniere, di valori inferiori a quelli tabellari per adeguare il potere d acquisto della valuta in cui viene effettuata la liquidazione a quello del Paese di residenza della vittima

11 per la Suprema corte non può che trovare applicazione il seguente principio: «il luogo dove il danneggiato abitualmente vive, e presumibilmente spenderà od investirà il risarcimento a lui spettante, è [ ] ininfluente sulla misura del risarcimento del danno [in quanto] è un elemento esterno e successivo alla fattispecie dell illecito, un posterius»

12 Trib. Roma, Sez. XIII, 20 maggio 2013, n «Orbene, quanto a M.G. e M.C., entrambi conviventi con il de cuius al momento del sinistro, tenuto conto della relazione di parentela (fratelli), dell età della vittima e delle parti, nonché della convivenza, si liquida in via equitativa ed al valore attuale l importo di ,00 [ciascuno]»; «Ai fratelli non conviventi si liquida in via equitativa ed al valore attuale l importo di ,00 [ciascuno]»; «Ai genitori non conviventi si liquida in via equitativa ed al valore attuale l importo di ,00 [ciascuno]».

13 Trib. Milano, Sez. X, 3 aprile 2013 «a titolo di danno non patrimoniale, in esso ricompreso il danno da sofferenza psichica e quello da lesione del vincolo parentale, viene liquidato in ragione dell età della vittima e dello stato di convivenza con la moglie ed i due figli, dell età dei figli e della moglie la somma di euro ciascuno»; «Alle sorelle non conviventi e da presumersi con un proprio nucleo familiare la somma di euro ciascuno».

14 Danni patrimoniali v spese funerale, liquidazione in via equitativa in assenza di documentazione: Corte Europea dei Diritti dell Uomo, Öneryildiz c. Turchia (2002) v lucro cessante, problemi di prova non possono divenire sinonimo di irrisarcibilità; Trib. Roma, Sez. XII, 3 giugno 2008, n : prova presuntiva ed ai dati di comune esperienza; parametro costituito dai valori medi-pro capite delle rimesse

15 Rimesse: MoneyGram (circuito internazionale che si occupa del trasferimento di denaro degli emigranti ai propri Paesi di provenienza) ha stimato che un lavoratore immigrato invia ai familiari rimasti in patria circa il 47% del suo reddito (media netta: 987 euro) Banca d Italia e Istat; invio medio pro-capite annuale relativo al 2007: cinesi, ,00 (Milano: ,00; Roma: ,00; Prato: ,00); filippini, 6.487,00 (Roma: ); rumeni, 1.259,00; senegalesi, 4.027,00 (Roma: ,00; Torino: ,00); marocchini, 925,00 (Roma: 1.188,00; Milano: 1.830,00)

16 Vittime italiane danneggiate all estero art. 62 («Responsabilità per fatto illecito»), comma 1, legge 31 maggio 1995 n. 218 i danneggiati possono scegliere a loro esclusiva discrezione fra due distinte soluzioni: l applicazione della legge dello Stato in cui si è verificato l evento (lex loci damni) oppure l applicazione della legge dello Stato in cui si è verificato il fatto che ha causato il danno (lex loci delicti commissi)

17 Vittime italiane danneggiate all estero Regolamento (CE) n. 864/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 11 luglio 2007 sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali (c.d. ROMA II) (in vigore per i sinistri post 11 gennaio 2009) Criterio generale (art. 4) "La legge applicabile dovrebbe essere determinata sulla base del luogo in cui si verifica il danno, a prescindere dal paese o dai paesi in cui potrebbero verificarsi le conseguenze indirette«(danno inteso come lesione)

18 Vittime italiane danneggiate all estero Da queste norme discende che, fatte salve diverse eccezioni (per esempio, sinistro tra parti tutte italiane; azione contro tour operator italiano; ecc.), occorre distinguere tra due situazioni: v lesioni personali: trova applicazione la legge straniera; v sinistri mortali e azione dei congiunti iure proprio:?

19 Vittime italiane danneggiate all estero sinistri mortali Cass. civ., Sez. III, 31 gennaio 2006, n l applicazione della legge italiana, atteso che le «conseguenze pregiudizievoli» dei congiunti integrano «autonome lesioni»: «l evento morte dei cittadini italiani si è verificato a Cuba, ma tale evento ha a sua volta causato ai congiunti un danno che si è necessariamente verificato nel luogo in cui essi risiedono, cioè in Italia»

20 Vittime italiane danneggiate all estero v Z. e altri c. Mapfre Familiar Compania de Seguros y Reaseguros s.a., Trib. Novara, Sez. Civ., 15 giugno 2012, n. 450, G.U. Gambacorta v M. e altri c. Allianz Ireland, Trib. Torino, Sez. IV, 4 maggio 2012, n. 3074, G.U. Castellino

21 Vittime italiane danneggiate all estero E se i criteri di collegamento impongono l applicazione della legge straniera? Occorre verificare se questa preclude la tutela risarcitoria dei dirittti ritenuti dalla nostra Costituzione come fondamentali Cass. civ., Sez. III, 22 agosto 2013, n