CURIOSITÁ SCUOLA SPORT. POESIE E MUSICA Emozioni I suoni preziosi La musica fa parte di noi

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2 ATTUALITÁ L abbandono dei cani Salvare la salute, abbassando il volume degli MP3 I giovani e il computer Volete il successo? Crocifisso in classe Natale in Ecuador Gli Emo e i Truzzi La fine del mondo Primo giorno di scuola Viaggio a Londra Ironia sulla scuola CURIOSITÁ SCUOLA Il pattinaggio su ghiaccio SPORT POESIE E MUSICA Emozioni I suoni preziosi La musica fa parte di noi L ANGOLO DEI SENTIMENTI Lettera ad un amico Una preghiera bellissima Va dove ti porta il cuore Indovinelli Barzellette Rebus Chi è? Soluzioni DIVERTIMENTO

3 Eccoci di nuovo! Anche quest anno continua la positiva esperienza del FLORIANI MAGAZINE, il giornalino scolastico dell I.I.S. V. FLORIANI che tanto successo di critica e di pubblico ha riscosso nel corso dell anno scolastico 2008/2009. Diverse sono le fonti, le tecniche ed i linguaggi utilizzati per la stesura di questo network, che potrà essere consultato direttamente dal sito della scuola ed, eventualmente, scaricato e stampato. Questa pubblicazione sta ormai diventando una consuetudine della didattica: nasce dalla voglia di comunicare degli studenti e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo, che possa far conoscere il proprio pensiero agli altri; il giornalino scolastico è un elemento forte di comunicazione e, proprio per questo motivo, sollecitiamo ancora la partecipazione di tutti i componenti della nostra scuola, quindi, non solo studenti, ma docenti, Dirigente scolastico, personale ATA, genitori e tutti coloro che volessero approfittare di questa opportunità per presentare, discutere, approfondire problematiche o esperienze della vita scolastica ed extrascolastica, al di fuori del gruppo o della sede in cui si trovano ad operare. Buon anno scolastico a tutti e buon lavoro! Gli obiettivi didattici ed educativi che gli insegnanti si sono prefissati di raggiungere sono: Sviluppare le attività inerenti la comunicazione Favorire lo scambio di idee e di opinioni, comprendendo e rispettando i diversi punti di vista che emergono dalle discussioni Sviluppare la cooperazione Stimolare le attività di revisione del testo Stimolare l attenzione e la concentrazione Potenziare le abilità di lettura e promuovere la sua diffusione Potenziare le abilità di scrittura legate alla correzione ortografica, alla produzione, manipolazione e rielaborazione dei testi Fasi di Lavoro: Scelta degli argomenti. Ricerca di immagini, disegni, grafici. Attraverso lavoro di gruppo, prova di una prima impaginazione grafica dell'articolo. Confronto e discussione dei diversi prodotti e scelta dell'articolo definitivo da inserire nel giornale. Stesura definitiva dell'articolo al computer.

4 L abbandono dei cani Un fenomeno in continuo aumento L'abbandono dei cani è un fenomeno in crescita. I cani abbandonati diventano randagi: vagano alla ricerca di cibo e la maggior parte delle volte muoiono a causa di incidenti stradali, fame, sete, tristezza. Spesso vengono catturati da persone senza scrupoli, per finire come cavie nei laboratori di vivisezione o nei clan dei combattimenti. Secondo noi il fenomeno dei cani randagi va risolto attraverso: una presa di coscienza da parte degli uomini nei confronti degli animali, che devono essere considerati non come oggetti ma come individui; la sterilizzazione, che permette di evitare cucciolate indesiderate; il tatuaggio, che è obbligatorio per legge e serve per identificare un cane smarrito; l'adozione dei cani provenienti dai canili. Nei primi 2 mesi estivi, l'abbandono degli animali, e, in particolare, dei cani, registra una forte impennata arrivando fino a cani lasciati per strada con un aumento del 10% annuo. Tra le cause dell'abbandono vi è la difficoltà di andare in vacanza col proprio animale, perché sono pochissimi gli alberghi e le spiagge che accettano la presenza di animali. Gli abbandoni sono così distribuiti: - 20% NORD ITALIA - 30% CENTRO ITALIA - 50% SUD ITALIA

5 Le soluzioni possono essere diverse: andare in un albergo dove è permesso l'ingresso anche agli animali; lasciarlo ad un amico o parente; metterlo in una pensione apposita (ne stanno nascendo anche in Italia). Purtroppo, molti abbandonano i cani lungo le strade; questo provoca il PROBLEMA DEL RANDAGISMO, il quale procura danni economicosociali alla comunità. A questo si legano i problemi della cattura e dei commerci illegali di animali, usati come cavie di laboratorio. Molti dei cani abbandonati vanno incontro ad una morte sicura, altri muoiono sulle strade, causando incidenti con gravi danni, altri ancora vengono o- spitati in un canile. NOI AMIAMO MOLTO GLI ANIMALI E COMBATTIAMO CONTRO IL LORO ABBANDONO, FATELO ANCHE VOI SE LI AMATE! Se volete contribuire al loro mantenimento o alla soluzione di questo grave fenomeno, potete rivolgervi all ENPA (ente nazionale protezione animali), in zona ce ne sono quattro: Monza, via Lecco, 164 tel via Buonarroti, 52 tel ; Merate, via Brugarolo tel ; A- grate, via Buonarroti 52 tel Questo ente accetta contributi in denaro o sottoforma di mangime per gli a- nimali, ma potete anche dedicare alcune ore del vostro tempo per accudire i cani, farli giocare o accompagnarli in qualche breve passeggiata; è un esperienza meravigliosa, i cani vi danno tanto affetto gratuito, gioia e serenità; provare per credere. Corona Elena, Oggioni Ilenia 1^B

6 55 % degli adolescenti tengono il volume molto alto, causandosi lesioni permanenti. La musica, oltre gli 80 decibel, può essere una tortura psicologica, ma soprattutto fisica, perché ascoltandola ad un volume così elevato si provocano danni permanenti sia al sistema nervoso, che all apparato cardiocircolatorio insieme a quello acustico. Il direttore dell Università del Mississippi, Edward Goshorn, conferma questa teoria verificata nel suo laboratorio di psicoacustica e la presenterà al convegno annuale Acustical Society of America. Meglena Kuneva, commissaria europea per i diritti dei consumatori, chiede all industria del Vecchio Continente di abbassare il volume massimo dei lettori a 80 decibel, la stessa soglia della direttiva sul rumore nei posti di lavoro. Ma ha chiesto anche di mettere degli avvertimenti sullo schermo di ogni mp3 e Ipod, quando si supera la soglia massima di allerta. I produttori di componenti elettroniche dell Unione Europea non sono convinti, perché secondo loro i rischi per la salute non sono legati solo all intensità dell audio, ma anche al tempo di esposizione del suono e del rumore di fondo delle città in cui viviamo. L ipod è il primo imputato perché preferisce lasciare libertà di scelta ai propri clienti, mettendo nelle proprie confezioni avvertenze sui rischi del volume alto, ma non chiarisce quale sia il limite. I ricercatori dell Università del Mississippi hanno voluto verificare i reali livelli di volume, sottoponendo a questo esperimento 31 ragazzi tra i 18 e i 23 anni. È risultato che il 55 % dei ragazzi teneva il volume molto alto, che corrispondeva a oltre gli 85 decibel. L audiologo Antonio Arpini ha dedotto che oltre questa soglia, i disturbi non sono più solo uditivi ma riguardano anche l apparato cardiocircolatorio e il sistema nervoso, fino a diventare una vera e propria dipendenza da decibel. La vera soglia sotto la quale non ci si ammala è di 70 decibel. Benini Simona e Gianluca Brivio Classe 2^ B

7 I giovani e il computer La storia che vi racconteremo, di seguito, rispecchia fedelmente la situazione nella quale si vengono a trovare certe persone adulte, che vogliono avere un approccio con il computer, imitando la disinvoltura dei giovani, ma senza considerare la loro mancanza di elasticità mentale e di perspicacia nel recepire i messaggi del computer. Parla un adulto davanti ad un computer: I giovani della nostra generazione sono concreti, essenziali, disincantati e, talvolta, perfino scettici. Che il computer sia scettico è sicuro. Ogni volta che gli chiedo di fare una cosa, mi risponde se veramente ne ho l'intenzione, io gli rispondo di si e lui continua, scetticamente, ad informarsi sulle mie intenzioni. E qui si stabilisce, tra me e il computer, un dialogo francamente comico. Un giorno mi sono infastidito e, tagliando corto, ho risposto "No": ho perso l'articolo che avevo faticosamente scritto. Un'altra volta, non fidandomi di rispondere "No" e non potendo rispondere "Si", ho pensato di uscire dalla relazione spegnendo il computer. Facile, no? Il tiranno mi ha risposto che se avessi scelto "Termina adesso" si sarebbe potuta verificare una catastrofe. Non potevo chiudere il computer e non potevo stare tutta la notte davanti al monitor a guardarlo, come uno scemo. Allora ho chiamato un amico, esperto in informatica, pregandolo di risolvermi il problema, ma era a letto con la febbre. Mi faccio descrivere i sintomi e concludo che deve trattarsi di una banale influenza. Mi precipito a casa sua con un cortigen forte, due uova e due banane. Gli faccio il cortigen, insisto perché si prenda le uova sbattute con dell'ottimo marsala e gli ficco in bocca le due banane. Dopo un po si sente meglio, ma aveva già cenato. Viene a casa mia, mi risolve il problema (quanto ho invidiato la sua abilità!) e lo riaccompagno a casa. Tutto risolto? Quella notte mi ha chiamato almeno cinque volte, lamentando una insopportabile pesantezza di stomaco. Poverino, ha consumato mezzo barattolo di bicarbonato, un cucchiaino e mezzo ogni telefonata. Se non a- vesse avuto una forte fibra, sarebbe quasi certamente morto.

8 Ho notato che i giovani, in questi casi, hanno un comportamento diverso: non prendono in considerazione le problematiche del computer, le ignorano e vanno avanti. E' come se il computer dicesse: sono troppo difficile per voi e gli umani rispondessero: alcuni, come me, si è vero, altri, come i giovani, ma non dire sciocchezze. Il computer è la prima macchina disubbidiente, ma quando non viene presa troppo sul serio si ridimensiona molto ed è più ubbidiente. Questa variabile dell'ubbidienza è molto importante nei giovani; in questo senso però: in quello della non ubbidienza. Non c'è computer che possa essere più disubbidiente del giovane. Se è corretta la mia analisi, per utilizzare al meglio il computer, dovrei essere più disubbidiente, quasi quanto un giovane. Il fatto è che ho impiegato almeno due decenni per allontanarmi dalla disubbidienza ed altri due decenni per imparare a dire di si: ai miei figli, a mia moglie, al gatto Non posso essere disubbidiente come prima. E allora? Dovrei parlare con un giovane per ricordarmi come si fa. Ma figuriamoci se un giovane mi regala un'abilità del genere. Alla fine dei conti, mi pare che l'unico modo di fare sia quello di essere giovane veramente. Questo significa che il computer può stimolare a ridiventare giovani o, se già lo si è, a rimanere tali? Per ora non ho risposta, la sto cercando. Giorgio e Alessandro

9 Se si vuole qualcosa vai e inseguila : ecco le parole con cui ha esordito Obama in un discorso fatto agli studenti, all apertura del nuovo anno scolastico. Le frasi da lui pronunciate sono state tante e si possono sintetizzare in più motti: Ognuno di voi sa far bene qualcosa, ha qualcosa da offrire ; Qualunque cosa facciate, voglio che vi ci dedichiate ; Nessuno è nato capace di fare le cose, si impara sgobbando ; Il successo è duro da conquistare ; La vostra condizione economica e familiare non sono una scusa per trascurare i compiti o aver un atteggiamento negativo a scuola con compagni e insegnanti. Il Presidente, dopo aver raccontato parte della sua infanzia, ha voluto ricordarci che per aver successo nella vita e nel lavoro bisogna applicarsi, superando tutti gli ostacoli che si presentano lungo il nostro cammino. Solo dedicandoci al nostro lavoro riusciremo a scoprire cosa sappiamo far bene e cosa abbiamo da offrire a noi stessi, agli altri e alla società. Vale quindi la pena almeno tentarci. Le sue ultime parole infatti terminano con la frase altrettanto incoraggiante: Non c è scusa per chi non ci prova Ilaria Pischedda, Fatima Bouhazza, Augustus Conteh 2^ B

10 La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha emesso una sentenza, secondo la quale esporre il crocifisso nelle classi della scuola pubblica è contrario al diritto dei genitori di educare i loro figli in base alle proprie concezioni religiose, e al diritto degli alunni alla libertà di religione. Il governo italiano ha presentato ricorso e, in caso di accoglimento, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera, altrimenti la sentenza diventerà definitiva fra tre mesi. Durissime le prime reazioni, soprattutto tra i cattolici e tra i politici di centro destra. Nella nostra classe 17 persone su 24 sono contrari all eliminazione del crocifisso in classe. Pietro frequenta la 2b ed è favorevole all eliminazione, dice a me non cambia niente se c'è o non c'è, non sono religioso, è giusto toglierlo perché suona come un'imposizione. Quindi il crocifisso può anche non esserci, non sarà certo la presenza di un oggetto di legno nelle scuole a ricordare alla gente la fede, sempre che molte persone ce l'abbiano davvero. Augustus frequenta la 2b ed è favorevole alla presenza del crocifisso nelle aule e dice In Italia la religione "vigente" è il cattolicesimo. Non vedo dunque per quale motivo nelle scuole non possano esserci crocefissi. Non credo sia una mancanza di rispetto nei confronti di chi non è cattolico. Se fosse sensata questa faccenda, allora dovremmo anche buttar giù le Chiese e tutti i simboli della religione cristiana che si trovano in giro nel nostro paese, per non offendere la sensibilità di chi segue una religione diversa dalla nostra. Ilaria Pischedda, Fatima Bouhazza, Augustus Conteh 2^ B

11 L Ecuador è uno stato dai vari e affascinanti paesaggi. Ci sono tre grandi regioni naturali nell'ecuador continentale: la Costa, la Sierra e la Regione amazzonica. I contrasti fisici hanno una corrispondenza nel quadro umano, perché qui le popolazioni vivono ancora in gran parte, come un tempo, intimamente legate al loro ambiente originario. Vale la pena visitare, sia pure di sfuggita, ciascuna di queste tre grandi regioni, situate a distanze relativamente brevi l'una dall'altra in quanto il paese è il più piccolo Stato andino (pur avendo una superficie paragonabile a quella italiana). In Ecuador ci sono le quattro stagioni in un giorno. Nonostante le sue dimensioni abbastanza contenute, l'ecuador è uno dei paesi più vari al mondo. Partendo dalla capitale Quito, interessante centro coloniale situato a 2850 m. sul livello del mare, è facile arrivare ai meravigliosi mercati indigeni delle Ande, alle spiagge calde del pacifico e raggiungere in poche ore la regione umida (selva) Amazzonica. Sul paesaggio dominano magnifici vulcani, spesso raggiungibili con piste percorribili, fino ad un certo punto, con auto. Inoltre visitare le giungle dell'ecuador è più facile che nella maggior parte degli altri paesi, perché le distanze tra i villaggi immersi nel folto della vegetazione e le città sono notevolmente ridotte. Fatte queste premesse voglio descrivervi il Natale in questo bellissimo Paese. Il Natale in Ecuador è una festa tipicamente familiare e religiosa, è la festa più importante dell'anno e tutte le famiglie si riuniscono per la cena del 24 dicembre, dove si è soliti mangiare tacchino

12 o maiale, come piatto principale e, come dolce tipico, i pristiños, anelli di pasta di farina fritti e bagnati con sciroppo di cannella. La notte del 24, a mezzanotte, si distribuiscono i regali che Babbo Natale ha portato per i bambini e per gli adulti e che ha deposto sotto l'albero di Natale. In genere, vengono distribuiti da un adulto, o se ci sono molti bambini, qualcuno si traveste da Babbo Natale e arriva con i regali in un sacco. Poiché l'ecuador è un paese molto cattolico, un'attività veramente importante è la preparazione del Presepe e la Preghiera al Bambino Gesù, che si recita ogni notte a partire dal 16 dicembre. Questa è una tradizione molto radicata, le famiglie pregano nelle proprie case durante gli otto giorni che precedono la Noche Buena (il 24), e in questo giorno, che corrisponde all'ultimo della preghiera, si prega nella stessa casa dove si svolgerà la cena. Nei giorni precedenti il Natale, Gesù Bambino è coperto da un telo che viene ritirato il 24, simulando la sua nascita. Da circa vent'anni si organizzano gruppi per la preghiera, ogni giorno in una casa diversa, appartenente ai membri che fanno parte del gruppo e i bambini cantano canzoni natalizie, accompagnandosi con piccoli strumenti musicali. Il 25 dicembre è un giorno di riposo, durante il quale molte famiglie si riuniscono con chi non ha potuto partecipare alla cena del giorno precedente. Daniela Astudillo 1^ A

13 Gli Emo: ma chi sono veramente? Tutto è cominciato con un filone musicale, nato più di venti anni fa: ma oggi essere Emo non vuol dire solo ascoltare un certo tipo di musica, ma anche seguire una vera e propria moda, che per molti versi è innocente e per altri può apparire preoccupante. Negli ultimi tempi, sentiamo sempre più parlare di Emo, non sapendo tuttora esattamente che cosa intendere con questo termine. Inizialmente, pare si riferisse ad un genere musicale compreso all interno del punk rock e che, nel corso del tempo, abbia subito diverse modifiche che ne hanno ampliato gli orizzonti melodici. Quello che ci proponiamo di trattare non è tuttavia lo stile musicale, quanto alcuni aspetti della filosofia di vita dei ragazzi emo, i quali si definiscono di estrema sensibilità, da cui l'origine del termine diminutivo di "Emotive" o "Emotional". Quella che però viene etichettata come sensibilità, potrebbe essere il campanello d'allarme di una forma di disadattamento sociale: come emerge dalle dichiarazioni di alcuni giovani Emo, infatti, le sofferenze acute e profonde nell'anima costituirebbero un presupposto fondamentale per entrare a far parte di suddetti gruppi. Chi sono dunque gli Emo? Ragazzi accomunati dalle stesse passioni musicali, o adolescenti in cerca di una propria identità?

14 I Truzzi: chi sono veramente? Il termine gergale giovanile truzzo, in uso prevalentemente nelle regioni del nord Italia, indica, in maniera spregiativa, un individuo rozzo o non lodevole per la realtà sociale di riferimento. È spesso utilizzato per designare i frequentatori delle discoteche o coloro che ascoltano musica pop e musica dance/house di largo consumo. L'origine del termine non è chiara. Il fenomeno dei truzzi potrebbe essere un'evoluzione di quello dei paninari, in auge negli anni Ottanta, solo per quanto concerne l'ostentazione di un certo tipo di abbigliamento griffato. Infatti, i paninari consideravano e chiamavano spregiativamente "truzzo" il giovane proveniente dalla periferia o dall'hinterland di Milano che tentava di imitare, senza alcun successo e in maniera vistosamente pacchiana, lo stile di tendenza. Erano così giudicati i ragazzi che si abbigliavano con vestiti simili a quelli dei paninari, ma non firmati dagli stilisti più in voga, o palesemente contraffatti. La distinzione tra paninari e truzzi andò sempre più affievolendosi a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, quando la moda dei paninari si diffuse in tutta Italia e in tutti gli strati sociali, per poi lentamente scomparire. Cozzolino Chiara; Federica Uva; Laura La Rosa; Giovanna Sorrentino 1^ D

15 LA FINE DEL MONDO 2012 Ĕ VERAMENTE LA FINE? Si sta discutendo molto su questa data, molti appassionati sostengono teorie diverse rispetto a questa visione dell avvenire umano. I Maya ritennero che la fine del loro calendario coincidesse con la fine del mondo, la data prevista sarebbe il 21/12/2012 e ai Maya non si può di certo negare l abilità della concezione spirituale. Ma perché prefissare una fine? Che esista veramente una fine dei tempi? O è semplicemente uno stacco, in cui la civiltà Maya, per motivi ignoti, non ha continuato a scrivere i giorni seguenti del loro avvenire? Nostradamus predisse anch egli un cambiamento. A differenza degli antichi Maya, Nostradamus predisse una svolta, un evoluzione legata a qualcosa che avrebbe cambiato radicalmente la vita di ogni individuo e del mondo. Secondo il profeta la terra subirà potenti cataclismi per poi dare inizio a una nuova era. Ormai è da anni che la televisione non cessa di bombardare le nostre case con messaggi, che diffondono nei nostri animi terrore, spavento, paura e paranoie. Ci sono, come al solito, diverse teorie. Secondo una teoria scientifica, nel 2012 aumenterà a dismisura il calore solare, causando vari problemi ai sistemi elettrici. Ci chiediamo perché si è arrivati a pensare che debba finire il mondo solo perché nel 2012 finisce il calendario Maya, ma allora è solo frutto di una profezia Maya? Nella nostra classe abbiamo fatto un sondaggio: su 24 alunni, 17 non credono che ci sarà la fine del mondo, mentre 7 credono di sì. Corona Elena, Ndiaye Sokhna e Oggioni Ilenia 1^ B

16 PRIMO GIORNO DI SCUOLA Accoglienza Il 14 settembre del 2009 è stato il nostro primo giorno di scuola in prima superiore: eravamo emozionate, agitate e allo stesso tempo impaurite perché non conoscevamo nessuno e non sapevamo come sarebbe stata la nuova scuola. Tutte le prime si sono ritrovate alle 9.00 in palestra, dove abbiamo trovato ad attenderci il Preside ed alcuni professori che ci hanno spiegato le attività, il regolamento d istituto e le uscite previste per il corrente anno scolastico. Alcuni ragazzi, ex alunni dell Istituto Floriani, ci hanno raccontato la loro esperienza in questa scuola e ci hanno regalato alcuni gadget: una cartelletta con block notes ed una penna con il logo della scuola. Successivamente, abbiamo visto dei video realizzati da gruppi di alunni che l anno precedente avevano aderito al Progetto Cinema. E stato molto interessante, ma anche lungo e quindi, verso la fine, ci siamo un po annoiati e avremmo preferito fare qualcos altro. Al termine delle proiezioni, i professori hanno fatto l appello e ci hanno diviso nelle varie sezioni, la nostra era la B; abbiamo così potuto iniziare a vedere i volti di quelli che sarebbero stati i nostri compagni: inizialmente, abbiamo avuto

17 una strana impressione perché si trattava di volti sconosciuti e non eravamo molto contenti di lasciare i nostri ex compagni e di iniziare una nuova avventura con persone diverse, ma, dopo pochi giorni, abbiamo iniziato a fare amicizia ed ogni timore è svanito, perché ci siamo trovati in un ambiente di gente simpatica con cui siamo riusciti a socializzare in breve tempo. Gli insegnanti ci hanno poi accompagnato in una visita guidata alle varie strutture dell Istituto: ci hanno fatto vedere la dislocazione delle palestre, dei servizi, della segreteria e dei vari laboratori. Più tardi siamo stati condotti nella nostra aula e lì abbiamo iniziato a farci un idea dei nostri compagni e di come sarebbero stati i nostri giorni scolastici. Abbiamo conosciuto la Prof.ssa Topo di Italiano e Storia che è anche la tutor della nostra classe, la Prof.ssa Terruzzi di Trattamento Testi e il professor Tullio di sostegno; gli altri docenti, invece, li abbiamo incontrati nei giorni successivi. Per tutta la settimana, poi, abbiamo parlato e discusso delle nostre prime impressioni sulla scuola, del motivo per il quale avevamo scelto proprio questo indirizzo e ci siamo presentati al resto della classe. Il primo impatto con la nuova scuola è stato positivo, grazie all accoglienza, non ci siamo sentiti spaesati, ma, in breve tempo, siamo riusciti ad ambientarci e a sentirci a nostro agio. Grazie scuola!!!!!!!!!!!!! Corona Elena e Ndiaye Sokhna 1^ B

18 Poco prima che iniziasse la scuola, ho avuto l esperienza più bella della mia vita. Il 5 settembre, partendo da Orio Al Serio (BG), ho preso un aereo con destinazione Londra; io e la mia amica siamo arrivati lì verso le 23. Abbiamo preso un pullman che ci ha portato in centro e poi da lì abbiamo dovuto prendere un taxi: abbiamo incontrato qualche difficoltà nel comunicare con il conducente, ma l importante è che siamo riusciti ad arrivare in albergo sani e salvi, anche se alle 2 di notte. Il nostro albergo era vicinissimo alla stazione di King s Cross, ma il primo giorno abbiamo preferito camminare un po. In seguito, abbiamo incontrato dei signori che ci hanno fatto un offerta speciale per salire su un pullman che ci avrebbe fatto visitare tutta Londra: il Big Bus. Una cosa che ho notato fin dal primo momento è lo humor inglese, infatti questi signori facevano battutine, prenden-

19 doci in giro in modo scherzoso! Quindi il primo giorno è volato, visitando tutta Londra con il Big Bus; il secondo giorno, ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione in hotel, e poi ci siamo diretti a piedi, al British Museum. A mio parere, questo museo ha un interno che è spettacolare! Purtroppo però, senza la guida che ci spiegava bene i singoli oggetti e le varie statue presenti all interno, non abbiamo potuto apprezzare come avremmo voluto l intero museo. Nel pomeriggio, ci siamo diretti verso il meraviglioso centro di Londra, io avrò fatto miliardi di foto tra Big Ben, Tower Bridge e London Eye, infatti sono stata sempre affascinata da queste strutture e non aspettavo altro che vederle. Il giorno 7, abbiamo visitato il famoso museo delle cere, Madame Trussard, qui c erano tanti personaggi famosi, come: Orlando Bloom, Brad Pitt, il grande Jim Carrey, addirittura Obama e molti altri, tutti costruiti in cera; c era, inoltre, la possibilità di farsi fotografare con loro, fingendo di averli visti dal vivo. Tutto ciò è stato molto divertente! Il giorno successivo abbiamo visitato il London Dungeon. Al suo interno sono ricreati, utilizzando attori, effetti speciali e scenografie, alcuni eventi della storia di Londra, particolarmente macabri e sanguinosi come, ad esempio, la storia di Jack lo squartatore. Devo dire che è stato molto spaventoso! Il 9 settembre, invece, abbiamo dedicato l intera giornata allo shopping, andando ad Oxford Street, si tratta, infatti, di una delle più famose e attive strade commerciali del mondo. La via inizia al "Marble Arch", a nord-est di Hyde Park per confluire, dopo un miglio e mezzo circa, nella "Tottenham Court

20 Road". Alla fine di questa giornata eravamo completamente distrutti! Infine, come nostro ultimo giorno a Londra, ci siamo diretti in centro e siamo saliti sul famosissimo London Eye da dove è stato possibile ammirare le bellezze di questa città dall alto, infatti è una ruota panoramica che si innalza per ben 135 metri, è una delle attrazioni che più ci sono piaciute sinceramente! Sfortunatamente, il nostro viaggio in questa meravigliosa città è giunto a termine, infatti nel pomeriggio abbiamo preso un pullman che ci avrebbe portato all aeroporto, dove avremmo preso l aereo e saremmo tornati nella cupa Milano. Claudia Villella & Jasmine Riva 3^ B La scuola: Inferno di Cristallo Il preside: Nemico Pubblico Le entrate: L attimo Fuggente L aula: The Cube La cattedra: Zona Minata Il registro: Arma Letale Il sorriso del prof: Lo Squalo Gli ultimi banchi: Gli Intoccabili Le prime della classe: Le Donne Che Sapevano Troppo Le ore di ginnastica: La Danza Degli Elefanti Le ore di italiano: Il Giorno Più Lungo Le ore di inglese: Io No Speak Inglish Le ore di diritto: Allie Mc Beal Il prof. di religione: L Esorcista

21 L interrogazione: Il Silenzio Degli Innocenti Gli interrogati: Io Speriamo Che Me La Cavo Il volontario: Rambo La volontaria: Sailor Moon I suggeritori: I Signori Della Truffa Gli assenti: Prova A Prendermi Il compito in classe: Spionaggio Industriale La media del 9: Mission Impossible L entrata in ritardo: Mamma, Ho Perso L aereo L intervallo: Fuga da Alcatraz L ultima campanella: Risvegli L uscita: Via Col Vento La promozione: Alive I bocciati: Caduti Per La Patria La bocciatura: Apocalypse Now I promossi: La Leggenda Degli Uomini Straordinari La pagella: I Dieci Comandamenti Autogestione: Indipendence Day Occupazione: Una Settimana Da Dio Il Diploma: The End Sonia Gergis 1^ B IL PATTINAGGIO SU GHIACCIO Ho deciso di scrivere questo articolo per la mia grande passione per questo sport. Guardare due pattinatori sul ghiaccio mi dà un senso di libertà unico, per non parlare dell'eleganza e della raffinatezza dei movimenti. Io personalmente non lo pratico e di questo mi pento... perché non c'è niente di più

22 bello al mondo di questo eccezionale sport!!!! Luogo di origine probabilmente è la Svezia, oltre dodici secoli fa presso i vichinghi, che erano soliti usare come pattini lame di osso di bue o di renna. Questo tipo di pattini non erano molto efficienti, infatti in quell'epoca affinchè fosse più facile muoversi sul ghiaccio, si usava un bastone per darsi la spinta e per mantenersi in equilibrio. Questo tipo di pattinaggio divenne popolare anche nei paesi bassi nel XVII secolo, quando giunse in Olanda il figlio esiliato di Carlo I re inglese e fu grazie a quest'ultimo che, dapprima, questo sport si diffuse nell'aristocrazia inglese, per poi diffondersi in tutto il mondo nel XVIII secolo. Fu solo nel 1893 che si organizzò il primo campionato mondiale (prima il pattinaggio era usato dalle antiche popolazioni che convivevano con una rigida situazione climatica, solo come mezzo di trasporto). Il pattinaggio su ghiaccio è l'azione di muoversi sul ghiaccio usando appositi pattini, che consistono in strette lame, agganciate ad apposite scarpe (o, in tempi antichi, legate alle scarpe normali). Inoltre, viene praticato per piacere personale e per sport, oltre che sulle superfici naturalmente ghiacciate, sul ghiaccio di strutture appositamente costruite. Tali strutture, solitamente dette palazzetti del ghiaccio, sono chiuse e il ghiaccio è prodotto e mantenuto attraverso sistemi di refrigerazione. Hanno quindi il vantaggio di poter essere realizzate in qualunque parte del mondo. Il pattinaggio sul ghiaccio è reso possibile dal ridottissimo attrito tra la superficie del ghiaccio e la lama metallica del pattino. Il pattinatore, tuttavia, può controllare il proprio movimento attraverso minime inclinazioni della lama durante il moto, laterali o frontali, producendo un moto rettilineo o curvilineo, sulla superficie del ghiaccio dall'apparenza, spesso fluida ed elegante. Nel pattinaggio a competizioni, o non, i pattinatori svolgono movimenti, salti, piroette o passi, spesso per formare un "balletto". Solca Livia Andrea

23 Emozioni Odo la pioggia scendere, le sue gocce s'infrangono lungo il porticato, il rumore mi costringe a pensare, l'estate sta per scappare. Finite le vacanze, dove l'ozio avvolgeva le mie giornate, mi ritrovo a dover ricominciare un duro anno di lavoro pronto a combattere le mie paure e insicurezze, ma sempre senza mai mollare. Guardo i miei compagni un po' felici e poco sorridenti pronti per una nuova avventura, ma con la paura tra i denti. Ma alla fine mi viene da pensare, non ti preoccupare, tra nove mesi sei ancora al mare. Bertarello Andrea 2^ B La canzone suonata dolcemente Rende tutti liberi di mente;

24 La melodia mi fa quasi addormentare E tutte le espressioni sono immobili a sognare; Ci facciamo trasportare E le note ci fanno rilassare; Gli strumenti accompagnano la melodia E mi vien voglia di volar via; Siamo tutti silenziosi Per ascoltare questi suoni preziosi. Sara Fabiano 2^ D La musica fa parte di noi La maggior parte dei ragazzi non può fare a meno della musica. Fa parte di noi e quasi tutti i nostri momenti tristi o belli sono stati accompagnati da una colonna sonora. La musica risveglia le nostre emozioni, senza questa, non avremmo punti di riferimento. E anche importante per il nostro umore; se si ascolta una canzone triste i ricordi prevalgono, mentre se si ascolta una canzone allegra l umorismo cresce. Addirittura, alcuni scienziati hanno provato che ascoltare la musica mentre il proprio bimbo è in grembo, gli può dare beneficio. Inoltre, stando ad una ricerca, commissionata da MTV, una vita senza sica risulta essere devastante: si viene assaliti da crisi di panico, mento istantaneo, depressione e aggressività

25 Tutto questo è stato verificato su alcune cavie volontarie che hanno comunicato, attraverso , i loro stati d animo controversi: Non ascoltando musica hanno cercato soddisfazioni di altro genere (come ad esempio il cibo). E stato dedotto che la musica è fondamentale per la nostra psiche. E stata fatta anche un indagine dalla quale è emerso che le vendite dei cd originali sono calate, perché i giovani tendono a scaricare da Internet i brani preferiti e a comprare cd pirata, a causa del rincaro dei prezzi. La musica può essere anche un mezzo per comunicare un messaggio che si vuole esprimere. Ad esempio, nel 2008, in seguito al terribile terremoto dell'abruzzo, i cantanti italiani si sono riuniti ed hanno inciso un cd, il cui ricavato è stato devoluto per la ricostruzione della città. I cantanti internazionali non sono da meno ; nel 2006 hanno realizzato un concerto in tutti gli Stati chiamato Live Heart, per diffondere un messaggio molto importante: quello di fare attenzione al nostro pianeta Che vita sarebbe senza musica?!!! Modica Marco 3^ B

26 Ciao Carlo, volevo dirti che quando ti ho conosciuto mi sembravi un sogno. Il 24/2/2008 io stavo tornando da Vimercate, ricordi??? C era un ragazzo che ci provava e, facendo finta di conoscerti, l ho scampata! E devo ringraziarlo perché, se non fosse stato per lui, io non ti avrei mai conosciuto, non avrei conosciuto una persona così speciale, così importante. Poi, per parecchio tempo non ti ho più rivisto e, alla fine di giugno, il 29, ti ho rincontrato e non pensavo ti ricordassi di me, persona così insignificante, e invece ti sei ricordato ed io ero al settimo cielo. Dopo un paio di giorni siamo usciti e abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme, abbracciati. Grazie a te ho conosciuto la mia migliore amica a cui, come tu sai, voglio un bene dell anima; mi hai fatto conoscere i tuoi amici che adesso sono i miei amici. Noi litigavamo molto spesso e tutti si sono sbalorditi quando ci siamo messi insieme. Dopo tre giorni, abbiamo capito che la nostra era solo una amicizia, una stupenda amicizia. Tu mi davi molti consigli su come mi dovevo comportare con le persone. Così, in fretta, tra una giornata e l altra, arrivò il 9 agosto e, mentre io partivo, tu andavi via da questo mondo ingiusto. Ma io mi chiedo perché è successo proprio a te, tu che eri una persona così importante per me, anzi per tutti. Vorrei tanto che tu fossi qui. Trovo che quello che è successo sia profondamente ingiusto. Ciao Carlo, resterai per sempre nel mio cuore ed il ricordo di te mi accompagnerà per tutta la vita. Martina Garoffolo 1^ A

27 Una preghiera bellissima Un Rebbe si recava in fretta in sinagoga perché si avvicinava l'ora della preghiera pomeridiana. Si accorse ad un tratto che un contadino aveva sbirciato verso il cielo, per rendersi conto dell'ora, poi aveva frettolosamente lasciato cadere per terra la zappa e, con devozione, il viso volto verso l'alto, recitava: "Alef, beth, ghimel... "(l'abc della lingua ebraica). Il Rebbe si avvicinò e chiese stupito: "Che cosa fai?". "Recito le preghiere!" rispose il contadino. E subito ricominciò: "Alef, beth, ghimel...". Il Rebbe lo redarguì molto severamente: "Tu stai semplicemente recitando le lettere dell'alfabeto! Ti pare questo il modo di pregare?" poi, mostrandogli un libro di tefillà (una raccolta di testi sacri agli ebrei), con aria compunta spiegò: "Vedi? Le preghiere sono tutte raccolte in questo libro, e se tu vuoi pregare, è qui che devi leggerle". Il contadino sorrise. "Non sono un uomo colto!" disse. "I miei non hanno mai avuto il denaro per prendermi un maestro. Perciò io recito le lettere dell'alfabeto, e il Signore Iddio metterà insieme tutte le lettere e comporrà una preghiera bellissima: quella che ho nel cuore, ma che non so esprimere a parole!". Gli insegnanti

28 Va dove ti porta il cuore Quante volte mi è stata detta oppure ho pronunciato questa frase? È veramente difficile ascoltare il nostro cuore, quell infame e bugiardo che è in grado di sconvolgerci la vita quando meno ce lo aspettiamo; è capace di farci volare e raggiungere i nostri sogni e le aspettative. Purtroppo è anche capace di rovinarci l esistenza, di farci cadere in una fitta rete di incertezze e paure, da cui soltanto una prontezza d animo e un carattere forte riuscirebbe a liberarci. Ascoltare il cuore vuol dire mettere da parte l orgoglio e andare contro tutto e tutti. Non bisogna avere paura di fallire e se mai succederà bisogna assolutamente riaprire le ali per ricominciare; rialzarsi fino a quando non saremo stremati e anche lì, seppur con fatica, combatteremo per lui, quel piccolo organo che ci batte nel petto. Spegnete il cervello e ascoltate il vostro cuore perché è così che riuscirete a capire la vera essenza della vita, il gusto dell imprevisto, la vita a cuore aperto. Bisogna capire che noi non siamo macchine, perché abbiamo dei sentimenti, ma al giorno d oggi siamo ormai diventati schiavi della razionalità ; basiamo la nostra vita su un progetto, uno schifoso e maledetto progetto, siamo diventati sordi perché il nostro cuore ci chiama e noi non rispondiamo. Per vivere la vita a 360 gradi dobbiamo aprirci agli altri e non avere paura di mostrare i nostri sentimenti; il vero uomo non è quello che sa picchiare e comandare gli altri, ma è colui che non ha paura di mostrare il suo mondo.

29 Sia con gli altri che nella vita, se ascoltassimo il nostro cuore, otterremmo un amicizia pura e incondizionata che va oltre i confini che noi stessi ci poniamo; è troppo facile tirare conclusioni senza aver conosciuto una persona nella sua interezza, evitando di chiudere la porta in faccia a chi cerca di aprirsi con noi. L uomo ha bisogno di affetto; basta anche un sorriso e una parola di conforto per cambiare la giornata a una persona, per rendergliela anche meno difficile. Per quanto riguarda l amore c è bisogno di sfondare tutte le porte del nostro io per lasciarsi trasportare da un vortice di emozioni e credere nel rischio dell irrazionalità. Ama e sarai amato, non nascondere i pianti, rispondi alle telefonate del tuo cuore Simone Pina 2^ D 1) 2) 3) 4) 5) Tutti gli animali della foresta sono ad una riunione. Una capra e una mucca devono raggiungere gli altri, però devono attraversare un fiume abitato da coccodrilli. Come fanno? Se le unisci, dividono. Cosa sono? Secondo te, perché il vulcano Etna è sempre pulito? Cosa fanno 2 pidocchi sulla testa di un pelato? In cima ad una montagna che confina a destra con l'italia e a sinistra con la Francia c'è un gallo che sta facendo un uovo. Da quale parte cade l'uovo in assenza di vento?

30 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) Ha le braccia ma non le mani, ha il collo ma non la testa...cos'è? Tutti gli animali della foresta sono a una riunione. Una capra e una mucca devono raggiungere gli altri però devono attraversare un fiume abitato da coccodrilli. Come fanno? Sapete quale è la differenza tra uno stupido ed uno specchio? Cosa fanno 2 pidocchi sulla testa di un pelato? Quanti animali per ogni sesso Mosè portò con sé sull'arca? Cosa viene una volta in un minuto, due volte in un momento e mai in cento anni? Un medico e un ingegnere sono innamorati della stessa ragazza ed un giorno l'ingegnere deve partire per un viaggio di una settimana, allora lascia alla ragazza un sacchetto con sette mele. Secondo voi perché? Il padre di Pierino ha tre figli che si chiamano Qui, Quo e...? Può un uomo sposare la sorella della propria vedova? Chi la fa la fa per venderla. Chi la compra non la usa. Chi la usa non lo saprà. Una ragazza è sola in una stanza buia con un solo fiammifero. Nella stanza ci sono una lampada ad olio, una candela e un camino. Cosa accende per primo? Grazie al cielo, ha lavoro. Chi è? Qual è quella cosa che se la spingi a terra rimbalza poco e fa male tanto? SUDOKU

31 1. Tema: Passa il treno. Svolgimento di Pierino: "E io mi scanso". Nota del maestro: "E io ti boccio". Pierino: "Meglio bocciato che morto!". 2. Tema: Se tu fossi ricco cosa faresti? Uno studente consegna il foglio completamente bianco e, quando l insegnante chiede spiegazione, risponde: E la mia risposta, professore: se fossi ricco non farei niente! 3. Un tizio è alla stazione in attesa del treno per Domodossola. Non sa cosa fare per ingannare il tempo e sale su una bilancia parlante e inserisce una moneta. "Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola". "Come fa a saperlo?". Ci mette un altra moneta e la bilancia ripete: Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola. Allora va a cambiare banconote con monete e riprova la bilancia: Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e a forza di fare il deficiente hai perso il treno per Domodossola. Carola Biondo Giada Fratus 1^ B

32 REBUS 1 FRASE 4,5,8 REBUS 3 FRASE 5,10 REBUS 2 FRASE 5,7 REBUS 4 FRASE 4,7

33 Facciamo un passo indietro nel tempo per ritrovare i prof. quando erano giovani come noi. Provate a indovinare, se ci riuscite Se vi piace ridere. allora giocate

34 SOLUZIONI Indovinelli 1) lo attraversano senza problemi visto che gli altri animali sono alla riunione 2) Forbici 3) Perché si lava 4) Si tengono per mano, per non scivolare 5) Da nessuna parte, perché il gallo non fa l uovo 6) La camicia 7) Lo attraversano tranquillamente, visto che gli altri animali sono alla riunione 8) Lo specchio riflette senza parlare, mentre lo stupido parla senza riflettere 9) Si tengono per mano per non scivolare 10) Nessuno,perché Mosè non aveva un Arca, era Noè 11) La lettera M 12) Perché una mela al giorno toglie il medico di torno 13) Pierino ovviamente 14) La vedo dura, dal momento che se sua moglie fosse vedova lui sarebbe morto 15) La bara 16) Il fiammifero 17) L astronomo 18) La capoccia SUDOKU Rebus 1: bere molta limonata 2: brava scolara 3: cuore palpitante 4: casi anomali Indovina chi 1: Crivello 2: Terruzzi 3: Figliomeni 4: Redaelli 5: Nini 6: Esposito

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