UNI 10683/12. Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi. Requisiti d installazione. Redatto da Per. Ind.

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1 UNI 10683/12 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi. Requisiti d installazione Redatto da Per. Ind. Marco Martinetto Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 1

2 UNI 10683/12 La norma defi nisce i requisiti di verifi ca, installazione, controllo e manutenzione di impianti destinati al riscaldmento ambiente e/o alla produzione di acqua calda sanitaria e/o alla cottura dei cibi, con apparecchi sia a tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio forzato di potenza termica nominale 35 Kw alimentati con biocombustibili solidi. pag. 2 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

3 UNI 10683/12 Campo di applicazione CATEGORIE DI APPARECCHI A focolare chiuso A focolare aperto Stufe Stufe ad accumulo Termocucine Caldaie Stufe assemblate in opera Stufe a pellet Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 3

4 UNI 10683/12 Schema funzionale delle applicazioni pag. 4 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

5 UNI 10683/12 Idoneita del locale di installazione. Idoneita del sistema di evacuazione fumi. Idoneita delle prese d aria esterne. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 5

6 UNI 10683/12 Idoneità del sistema di evacuazione fumi L installazione deve essere preceduta da una verifi ca di compatibilità tra l apparecchio e il sistema di evacuazione fumi attraverso la verifi ca di: Dichiarazione di conformità DM.37/08. Placca camino. Assenza di ostruzioni lungo tutto il camino. Altezza e sviluppo prevalentemente verticale del camino. Esistenza e idoneità del comignolo. Distanza della parete esterna del camino e del canale da fumo dai materiali combustibili. Tipo e materiale del camino. Assenza di altri allacciamenti al camino. pag. 6 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

7 UNI 10683/12 Idoneita dei locali di installazione Realizzazione della ventilazione e collegamento alle prese d aria esterne Realizzazione e collegamento al sistema evacuazione fumi Montaggio e posa d opera Eventuali collegamenti elettrici ed idraulici Posa di coibentazione Prova di accensione e di funzionalità e messa in servizio Posa di fi niture e rivestimenti Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 7

8 UNI 10683/12 Ventilazione ed aerazione dei locali di installazione Il locale d installazione di generatori non stagni verso l ambiente deve essere suffi cientemente ventilato. pag. 8 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

9 UNI 10683/12 Sistema di evacuazione fumi Requisiti generali Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione. Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto. E vietato lo scarico diretto a parete o verso spazi chi usi a cielo libero. I componenti dei sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione devono essere dichiarati idonei alle specifi che condizioni di funzionamento e provvisti di marcatura CE. Inoltre tutti i componenti, compresi i cavedi devono essere realizzati con materiali avente classe di reazione al fuoco A1. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 9

10 UNI 10683/12 L evacuazione dei prodotti della combustione può essere realizzata in uno sei seguenti modi: Evacuazione in sistema camino operante in depressione. oppure: Evacuazione tramite un condotto intubato operante in depressione Il camino deve ricevere lo scarico del solo canale da fumo collegato all apparecchio, non sono quindi ammesse canne fumarie collettive ne il convogliamento nel medesimo camino o canale da fumo di scarichi di cappe sovrastanti apparecchi di cottura di alcun genere ne scarichi provenienti da altri generatori. L installatore, una volta terminata l installazione ed effettuati i relativi controlli e verifi che, deve fi ssare in modo visibile,nelle vicinanze del camino,la placca camino fornita dal fabbricante. pag. 10 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

11 UNI 10683/12 Ogni qualvolta si debba attraversare materiali combustibili si debbono rispettare le seguenti distanze: Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 11

12 UNI 10683/12 Canali da fumo Requisiti generali Essere coibentati se passano all interno di locali da non riscaldare o esterni all edifi cio. Non devono attraversare locali nei quali e vietata l installazione di apparecchi a combustione, ne altri locali compartimentati al fuoco o con pericolo d incendio. Essere installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche. Non sono ammessi tratti in contropendenza. Avere, per tutta la sua lunghezza una sezione non inferiore a quella dell uscita del generatore. Essere installati in modo da limitare la formazione di condense. Devono essere posizionati ad una distanza dai materiali combustibili non inferiore a quella indicata nella designazione di prodotto. Il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine ed essere scovolabile ed ispezionabile previo smontaggio o attraverso aperture di ispezione quando non accessibile dall interno dell apparecchio. pag. 12 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

13 UNI 10683/12 Non è ammesso l utilizzo di tubi metallici flessibili per il collegamento dell apparecchio al camino Salvo diversa indicazione del costruttote, i canali da fumo devono avere, per tutta la loro lunghezza un diametro non minore di quello dell attacco del condotto di scarico dell apparecchio; eventuali cambiamentidi sezione sono ammessi solo in corrispondenza dell imbocco al camino (sia in aumento che in riduzione). In particolare, nel caso in cui il camino avesse un diametro minore di quello del canale da fumo, deve essere effettuato un raccordo conico e una verifi ca del corretto funzionamento secondo il metodo generale di calcolo di cui alla UNI EN o altri metodi di comprovata effi cacia. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 13

14 UNI 10683/12 Prescrizioni aggiuntive per apparecchi a tiraggio naturale Salvo indicazioni del fabbricante o di calcolo preliminare secondo la norma UNI EN 13384/1, qualora si debbano raccordare caminetti al camino con attacco a soffi tto non coassiale rispetto all uscita dei fumi dall apparecchio, i cambiamenti di direzione dovranno essere realizzati con l impiego di gomiti aperti non superiori a 45 rispetto alla verticale; lo stesso accorgimento deve essere utilizzato per raccordare il caminetto al camino. pag. 14 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

15 UNI 10683/12 Per gli altri apparecchi a tiraggio naturale (stufe) si possono effettuare al massimo 3 cambi di direzione non superiori a 90 compreso quello derivante dal collegamento dell apparecchio al camino,con lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzontale non superiore a mt.2. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 15

16 UNI 10683/12 Prescrizioni aggiuntive per apparecchi muniti di ventilatore per l espulsione dei fumi In assenza di indicazioni del costruttore o di calcolo preliminare secondo UNI 13384/1, si devono effettuare al massimo 3 cambi di direzione non superiore a 90 compreso quello derivante dal raccordo a tee, con lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzontale non superiore a mt.4. pag. 16 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

17 UNI 10683/12 Camino Funzionare in pressione negativa. Avere sezione interna di forma preferibilmente circolare; le sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arroton dati con raggio non minore di 20mm. Essere adibiti ad uso esclusivo dell evacuazione dei fumi. Avere un andamento prevalentemente verticale ed essere privi di strozzatura per tutta la loro lunghezza. Avere non più di due cambiamenti di direzione con un angolo d inclinazione di 45 Essere dotati,nel caso di funzionamento ad umido, di un dispositivo per il drenaggio dei refl ui. Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W ed avere alla base un dispositivo di raccolta e smaltimento dell eventuale acqua piovana. La raccolta dei materiali solidi e di eventuali condense deve essere garantita in una camera di raccolta situata sotto all imbocco del camino. Il dimensionamento del camino in assenza di indicazioni del costruttore va eseguita secondo la UNI EN 13384/1. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 17

18 UNI 10683/12 Sistemi intubati Requisiti generali Un sistema intubato può essere realizzato con uno o più condotti per intubamento funzionanti solo con pressione negativa rispetto all ambiente. Nella realizzazione di un sistema intubato devono essere seguite le prescrizioni per l installazione ed il corretto utilizzo nonché le indicazioni relative alle eventuali operazioni di manutenzione ordinaria fornite dal fabbricante dei condotti, dei componenti e accessori per l intubamento. Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dell evacuazione dei prodotti della combustione. Anche l eventuale intercapedine tra il condotto intubato e la parete interna del vano tecnico o camino deve essere ad uso esclusivo del sistema. Il sistema intubato deve consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione del (dei) condotto (i). Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W secondo la UNI EN 1443 ed avere, in prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento dell eventuale acqua piovana e/o neve. pag. 18 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

19 UNI 10683/12 Il sistema deve evitare la penetrazione dell acqua piovana e/o neve nell apparecchio. Il sistema deve essere considerato nel suo complesso, al fi ne della valutazione della resistenza termica di parete e del calcolo della distanza da materiale combustibile. Il sistema deve permettere le normali dilatazioni termiche senza compromettere i suoi requisiti tecnici. Devono essere adottati opportuni accorgimenti affi nché, lungo lo sviluppo dei condotti, venga evitato il ristagno delle eventuali condense. Nel caso in cui, per l adduzione di aria comburente agli apparecchi raccordati al sistema, sia prevista la realizzazione di un intercapedine tra il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione e il camino/vano tecnico dell edifi cio, tale intercapedine deve essere aperta alla sommità ed adeguatamente dimensionata per il corretto apporto di aria comburente, per evitare la formazione di condense e per evitare il ritorno dei fumi nell aria comburente. I giunti dei condotti e i distanziatori utilizzati per il fi ssaggio o la centratura del condotto all interno del camino/vano tecnico esistente dell edifi cio non devono diminuire in nessun punto la sezione dell intercapedine minima di ventilazione di oltre il 10%. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 19

20 UNI 10683/12 Nel caso di inserimento nello stesso camino/vano tecnico esistente dell edifi cio di condotti per intubamento,che in con dizioni di funzionamento a regime presentino valori di pressione statica aventi segno diverso,devono essere adottate soluzioni che consentano la corretta evacuazione dei prodotti della combustione allo sbocco in atmosfera senza mutue interferenze. E ammesso far transitare condotti al servizio di apparecchi per i quali e richiesta la resistenza al fuoco da fuliggine (G) a fi anco di condotti classifi cati come non resistenti (O) purché sia rispettata la distanza di sicurezza del prodotto designato G tra i due condotti. Non e ammesso l intubamento multiplo in presenza di condotti in materiale non classifi cato A1 ( ex classe 0 ) La distanza minima tra le pareti esterne dei condotti, compreso eventuale rivestimento isolante, non deve essere infe riore a 2 cm. pag. 20 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

21 UNI 10683/12 Quota di sbocco Quota di sbocco dei prodotti della combustione La quota di sbocco si determina misurando l altezza minima che intercorre tra il manto di copertura e il punto inferiore della sezione di uscita dei fumi in atmosfera; tale quota deve essere al di fuori della zona di refl usso e a distanza adeguata da ostacoli che impediscano o rendano diffi coltosa l evacuazione dei prodotti della combustione o da aperture o zone accessibili. Zona di reflusso La quota di sbocco deve trovarsi al di fuori della zona di refl usso calcolata secondo la fi gura 6 e il prospetto 4. In prossimità del colmo si considera la minore tra le due. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 21

22 UNI 10683/12 Documentazione tecnica dell installazione Generalità Ad installazione conclusa, l installatore deve consegnare al proprietario o a chi per esso, ai sensi della legislazione vigente, la dichiarazione di conformità dell impianto 3), correlata di: Il libretto d uso e manutenzione dell apparecchio e dei componenti dell impianto (come per esempio canali da fumo, camino, ecc...). Copia fotostatica o fotografi ca della placca camino. Libretto d impianto (ove previsto). Si raccomanda all installatore di farsi rilasciare la ricevuta della documentazione consegnata e conservarla unitamente a copia della documentazione tecnica relativa all installazione effettuata. Installazione effettuata da soggetti diversi Qualora le singole fasi dell installazione siano svolte da soggetti diversi, ciascuno deve documentare la parte di lavoro svolto a beneficio del committente e dell incaricato della fase successiva. Uno schema esemplificativo di ripartizione dei lavori e della conseguente documentazione è riportato nell appendice C. pag. 22 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

23 UNI 10683/12 Controllo e manutenzione Controlli preliminari Esame della documentazione Deve essere presa visione della documentazione tecnica di installazione dei rapporti delle manutenzioni effettuate in precedenza. La mancanza di tali documenti deve essere menzionata in forma scritta nel rapporto di controllo e manutenzione. Controllo dello stato complessivo dell installazione Deve essere verifi cato visivamente che tutti i sistemi di sicurezza siano correttamente collegati e posizionati secondo le prescrizioni del fabbricante e che ogni apparecchio sia collegato correttamente ad un sistema di evacuazione dei prodotti della combustione. Per gli apparecchi costrutti in opera o quando non siano disponibili le istruzioni di installazione, il manutentore deve mettere in sicurezza l apparecchio e fornire le relative istruzioni di uso e manutenzione. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 23

24 UNI 10683/12 Esame visivo del locale di installazione L esame visivo dei locali di installazione dell apparecchio e/o dell impianto deve consentire di verifi care che tali locali soddisfi no i requisiti minimi seguenti: a) Le dimensioni dei locali devono essere adeguate alla presenza dell apparecchio (riferimenti: minimo 15 m 3 o indica zioni del fabbricante. b) Gli spazi di rispetto attorno all apparecchio devono essere conformi a quanto prescritto (vedere punto 6.6.3). c) Le prese d aria e/o condotti di ventilazione devono essere conformi a quanto prescritto (vedere punto 6.4). d) Non devono essere presenti materiali o ostacoli di qualsiasi genere che possano limitare, anche minimamente, il libero affl usso dell aria dalle aperture di ventilazione. e) Non devono essere presenti materiali estranei di qualunque tipo, in particolare se infi ammabili, polverosi o che comunque possano costruire pericolo o intralcio, sporcamento o intasamento delle vie d accesso dell aria dell apparecchio. f) La presa di corrente elettrica e la porzione d impianto elettrico a servizio dell apparecchio e/o impianto (per quanto visibili) non devono presentare alterazioni, rotture o deterioramento. pag. 24 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

25 UNI 10683/12 Periodicità delle operazioni La manutenzione dell impianto di riscaldamento o dell apparecchio devono essere eseguiti con periodicità regolare e secondo il libretto di uso e manutenzione, nonché nel rispetto delle prescrizioni di legge e/o regolamenti locali. In assenza di tali indicazioni si applicano le periodicità indicate nel prospetto 13 a seconda della tipologia dell impianto. Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 25

26 UNI 10683/12 Rapporto di controllo e manutenzione Al termine delle operazioni di controllo e/o manutenzione deve essere redatto un rapporto da rilasciare al proprietario, o chi per esso, che ne deve confermare per iscritto il ricevimento. Nel rapporto devono essere indicate le situazioni riscontrate, gli interventi effettuati, gli eventuali componenti sostituiti o installati e le eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni. Nell appendice D è riportato un esempio indicativo di schema di rapporto di controllo e manutenzione. Il rapporto deve essere conservato congiuntamente alla documentazione pertinente. Nel rapporto di controllo e manutenzione si deve fare menzione di: Anomalie accertate e non eliminabili, che comportino rischi per l incolumità dell utilizzatore o di danno grave al fabbricato. Componenti manomessi. Nel caso fossero individuate anomalie di cui sopra il proprietario, o chi per esso deve essere diffi dato in forma scritta, nel rapporto di manutenzione, dall utilizzare l impianto fi no al completo ripristino delle condizioni di sicurezza. Nel rapporto di controllo e manutenzione devono essere indicati i dati signifi cativi del tecnico o dell impresa che ha eseguito le operazioni di controllo e/o manutenzione con i relativi recapiti, la data dell intervento e la fi rma dell operatore. pag. 26 Stabile S.p.A. Estratto della Norma UNI 10683/12

27 UNI / 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Verifica, installazione, controllo e manutenzione I camini e lo smaltimento dei prodotti della combustione PADOVA - 23 Novembre 2012 Geom. Walter Marabelli Soluzioni tecnologiche per l evacuazione dei fumi

28 Specifiche tecniche del materiale Inox Abbinamento apparecchio/combustibile e la corretta designazione (UNI TS 11278) La nuova norma - UNI (11 Ottobre 2012) Foto, esempi, errori e casi reali Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 2

29 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione A seguito del provvedimento del governo, in Italia i prodotti che non sono muniti di conformità CE, attestato di conformità o benestare tecnico europeo DEVONO ESSERE RITIRATI DAL MERCATO, e NON POSSONO essere INCORPORATI o INSTALLATI in edifici. (Art. nr. 11 comma 3 dpr. 246/93) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 3

30 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione Armonizzare significa stabilire un linguaggio decifrabile e comprensibile in tutta Europa, attraverso un codice comune a tutti i prodotti che ne identifica solo le prestazioni, ovvero la DESIGNAZIONE di prodotto. Es. di camino metallico T200 P1 W V2 L50040 O 30 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 4

31 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione Di un prodotto, NON Intende armonizzare le: Norme nazionali Scelte dei valori di prestazione richiesti per l impiego previsto. prestazione + applicazione La scelta è delegata ai legislatori in ciascuno Stato membro esempio : UNI-TS Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 5

32 Norme di prodotto armonizzate Nel caso di materiali metallici : UNI EN : 2007 UNI EN : 2006 Sono norme di prodotto e non di installazione, definiscono solo la prestazione e non l utilizzo. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 6

33 Norme di prodotto armonizzate UNI EN : 2007 (unico fabbricante) La norma indica i requisiti di prestazione dei prodotti per SISTEMI di camini sia mono che multipla parete con parete interna (a contatto con i fumi) in metallo. UNI EN : 2006 (nessuna limitazione per il fabbricante) La norma indica i requisiti di prestazione dei condotti interni rigidi o flessibili, canali da fumo e raccordi rigidi in metallo. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 7

34 Norme di prodotto armonizzate EN 1856/1 SISTEMA CAMINO Camino installato utilizzando una combinazione di componenti compatibili, fabbricati o specificati da un solo fabbricante la cui responsabilità di prodotto riguarda l intero camino. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 8

35 Norme di prodotto armonizzate EN 1856/2 CANALE DA FUMO Condotto di evacuazione, solo di tipo RIGIDO per il raccordo del generatore al camino, canna fumaria o condotto per intubamento. CONDOTTO PER INTUBAMENTO Condotto di evacuazione in atmosfera, di tipo RIGIDO e/o FLESSIBILE. predisposto per essere inserito in un camino, canna fumaria o vano tecnico esistente. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 9

36 La designazione Temperatura in CONTINUO T600 N1 W V2 L50040 G 70 T600 = Funzionamento in continuo 700 C = Temperatura di prova e livello di picco Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 10

37 La designazione Temperatura in CONTINUO T600 N1 W V2 L50040 G 70 La temperatura di contatto/superficie alla temperatura dichiarata T600, NON SUPERA 85 C T C Max 85 C Sulla parete esterna T C Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 11

38 La designazione Temperatura in CONTINUO Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 12

39 La designazione Tenuta alla PRESSIONE T600 N1 W V2 L50040 G 70 P1 = Funzionamento in pressione positiva N1 = Funzionamento in tiraggio Naturale P1 = Sempre quando è presente un ventilatore sull apparecchio Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 13

40 La designazione Resistenza alla CONDENSA T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza alla condensa D = Secco W = Umido - Condensazione La lettera W è sempre obbligatoria quando è prevista la formazione di CONDENSA (anche in apparecchi normali) quando si installa un terminale TRONCO di CONO ed in ogni caso in presenza di apparecchio a CONDENSAZIONE Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 14

41 La designazione Resist. alla CORROSIONE T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza alla Corrosione (UNITS 11278) V1 V2 V3 = Test eseguiti e superati V2 = Top di gamma Vm = Nessun test eseguito Vm = Test non superato Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 15

42 La designazione Tipologia di MATERIALE T600 N1 D V2 L G 70 Spessore tubazione Aisi 304 Aisi 316 L99 = Tutti i metalli che NON sono presenti in tabella (deve essere dichiarato obbligatoriamente quale tipo di metallo si utilizza) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 16

43 La designazione Comport. al FUOCO T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza al fuoco di fuliggine O = Non resiste G = Resiste al fuoco di fuliggine 1000 C per 30 minuti Distanza di sicurezza in mm. da materiale combustibile Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 17

44 La designazione Comport. al FUOCO T600 N1 W V2 L50040 G 70 Temp. massima ammessa per 1000 C irraggiamento 100 C 30 minuti 70 mm. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 18

45 La designazione Diversi materiali Designazione dei METALLI T600 N1 W V2 L50040 G 70 Designazione ALTRI MATERIALI T200 P1 W 2 O 20 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 19

46 La designazione Diversi materiali T600 N1 W V2 L50040 G 70 T200 P1 W 2 O 20 ATTENZIONE. Le designazioni V2 e 2 NON sono la medesima designazione ma sono strettamente legate fra di loro. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 20

47 La designazione Tipo di COMBUSTIBILE T600 N1 W V2 L50040 G 70 T200 P1 W 2 O 20 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 21

48 La designazione Tipo di APPLICAZIONE T600 N1 W V2 L50040 G Tabelle : UNI TS 11278/08 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 22

49 Specifiche tecniche del materiale Inox Abbinamento apparecchio/combustibile e la corretta designazione (UNI TS 11278) La nuova norma - UNI (11 Ottobre 2012) Foto, esempi, errori e casi reali Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 23

50 Norma UNI TS Maggio 2008 Art. 7.2 / 8.2 / Classe o livello di temperatura (Txxx) Per evitare il pericolo d incendio, si deve rispettare la distanza da materiale combustibile dichiarata dal fabbricante. Dove esiste il pericolo di contatto umano accidentale, l installatore deve verificare che la temperatura della parete esterna non superi determinati valori di sicurezza. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 24

51 Norma UNI TS Maggio 2008 Se si superano le temperature di sicurezza, l installatore deve proteggere opportunamente la superficie esterna di contatto. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 25

52 Norma UNI TS Maggio 2008 Combustibili GASSOSI Combustibili LIQUIDI Combustibili SOLIDI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 26

53 Norma UNI TS Maggio 2008 Esempio di designazione secondo UNIEN Sistema Camino: T600 N1 W V2 L50040 G70 Con la UNITS 11278/08 si definisce l abbinamento della tipologia di prodotto camino con la tipologia di apparecchio in funzione del combustibile utilizzato Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 27

54 Gli elementi fondamentale per la SICUREZZA Nella combustione a biomassa solida gli elementi critici da tenere in massima considerazione sono : TEMPERATURA in CONTINUO del fumo FUOCO di FULIGGINE interno Di conseguenza gli elementi fondamentali da curare nella posa sono : ISOLAMENTO delle tubazioni DISTANZA di SICUREZZA da materiale combustibile Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 28

55 Norma UNI TS Maggio 2008 Art. 9 Requisiti minimi con combustibili SOLIDI La classe di temperatura del camino deve essere non minore della temperatura massima di uscita dei fumi dichiarata dal costruttore dell apparecchio. Il flessibile non è consentito nel canale da fumo o raccordo. Temperature minime T Pellets nel caso di pellets conforme alla UNI-TS è ammessa la lettera O (xxx). T Tutti gli altri apparecchi Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 29

56 Norma UNI TS Maggio 2008 Cosa indica la designazione in termini di temperature : T600 N1 W V2 L50040 G70 T600 = Temperatura di utilizzo in continuo G = Prodotto resistente al fuoco di fuliggine 70 = Distanza minima in mm. da tenere dal legno Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 30

57 La designazione Tipo di COMBUSTIBILE Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 31

58 Norma UNI TS Magg SOLIDO Art Prodotti che hanno effettuato e superato i test alla corrosione ( V1 V2 V3) (prospetto 8) NESSUNA SPECIFICA per il tipo di AISI o per lo spessore Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 32

59 Norma UNI TS Magg SOLIDO Cosa indica la designazione in termini di campo di utilizzo : T600 N1 W V2 L50040 G70 V2 = Classe di resistenza alla corrosione, massima, permette l utilizzo con qualsiasi combustibile solido (Legna, pellet, carbone e torba) sia in apparecchi chiusi che aperti. Permette l utilizzo di qualsiasi spessore dell acciaio inox Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 33

60 Norma UNI TS Magg SOLIDO Art Prodotti che NON hanno effettuato o superato i test alla corrosione ( Vm ) (prospetto 9) AISI 316 L sp. minimo 1,0 mm. (D) e NO (W - condensazione) AISI 304 (L20) = NON AMMESSO Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 34

61 Norma UNI TS Magg SOLIDO Cosa indica la designazione in termini di campo di utilizzo : T600 N1 W Vm L50040 G70 Vm = Indicazione di prodotto che NON ha SUPERATO oppure NON ha ESEGUITO il test di resistenza alla corrosione. Spessore minimo acciaio inox 1 mm. NON ammesso l inox AISI 304 (L20) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 35

62 Specifiche tecniche del materiale Inox Abbinamento apparecchio/combustibile e la corretta designazione (UNI TS 11278) La nuova norma - UNI (11 Ottobre 2012) Foto, esempi, errori e casi reali Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 36

63 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 1 Scopo e campo di applicazione Prescrive i requisiti di : = Novità rispetto alla precedente del 2005 Progettazione Verifica Installazione Controllo e manutenzione Nei seguenti casi : Impianti riscaldamento ambiente Produzione di acqua calda sanitaria Cottura dei cibi Installati in locali e relative pertinenze Spazi coperti adiacenti all abitazione (es. portici, verande) Potenza inferiore ai 35 Kw Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 37

64 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 1 Scopo e campo di applicazione Biocombustibili solidi Apparecchi alimentati sia manualmente che a caricamento automatico Locali e relative pertinenze Spazi coperti adiacenti alle abitazioni ad eccezione delle prescrizioni non pertinenti come le prese d aria, coesistenza altri apparecchi e volumi nimini Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 38

65 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 5.3 Verifiche preliminari del sistema evacuazione fumi La prima operazione, è la verifica di compatibilità dell insieme apparecchio/camino attraverso : Dichiarazione di conformità del camino (dm. 37/08) Placca camino Sezione interna del camino Assenza di ostruzioni o restringimenti altezza, sviluppo e percorso Tipologia e presenza del comignolo Tipologia e caratteristiche del materiale Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 39

66 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) H OSTRUZIONI ARIA sufficiente ALTEZZA camino RESTRINGIMENTI del camino Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 40

67 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) In generale l installazione NON deve DANNEGGIARE l edificio o altri impianti. Art. 6.2 Installazioni AMMESSE Nel locale possono preesistere o essere installati apparecchi funzionanti in modo stagno rispetto al locale, senza limitazioni (apparecchi a gas di tipo C, come definiti dalla UNI 7129) o che non mettano in depressione il locale rispetto all ambiente esterno. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 41

68 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Installazioni VIETATE Non possono essere presenti e funzionanti apparecchi di tipo A e di tipo B (per la classificazione vedere UNI e UNI 7129). Condotti di ventilazione di tipo collettivo e/o elettroventilatori/aspiratori collegati con l esterno e/o apparecchiature che possano mettere in depressione il locale, o in ogni caso in presenza di una depressione del locale maggiore di 4 Pa. Locali con pericolo incendio. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 42

69 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi Lo scarico dei fumi deve avvenire a tetto E vietato lo scarico a parete o in spazi chiusi anche a cielo libero Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 43

70 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI I materiali devono essere idonei e marcati CE attraverso la conformità alle relative norme di prodotto I materiali devono essere di classe A1 (incombustibili UNI ) Il cavedio deve essere di classe A1 (incombustibili UNI ) Deve essere sempre in DEPRESSIONE (anche se intubato) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 44

71 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI VIETATE le canne fumarie collettive VIETATO convogliare cappe cucina, o in generale altri apparecchi nel canale da fumo o nel camino Evitare di scaricare il peso del camino direttamente sopra l apparecchio Il camino deve essere adibito ad uso esclusivo dello scarico dei fumi, è vietato far transitare all interno del camino stesso altri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni del solare, altri condotti di scarico fumi ecc..) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 45

72 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Nel caso di camini con materiali DIVERSI dal metallo UNI EN e UNI EN Refrattari sistema camino UNI EN 1457 Refrattari condotti interni UNI EN 1806 Laterizio condotto e camino completo In particolare - Temperatura Tenuta alla pressione Resistenza ad umido o secco Classe di corrosione Fuoco di fuliggine Distanza di sicurezza Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 46

73 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Al termine del montaggio l installatore deve compilare e fissare in modo visibile la placca camino. Ad esempio applicata all interno dello sportello dell ispezione Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 47

74 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI PARETI Prodotti certificati secondo le norme : UNI EN , UNI EN , UNI EN , UNI EN 1806 Componenti di un SISTEMA CAMINO con rispetto distanza in ARIA LIBERA ( G 70) Componenti di un SISTEMA CAMINO con modalità di isolamento indicata dal fabbricante in ARIA CHIUSA (se prevista e dichiarata) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 48

75 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI PARETI Camino composito con calcolo delle distanze di sicurezza secondo EN e piena responsabilità dell installatore APPOSITI SISTEMI di PROTEZIONE dichiarati idonei dal fabbricante Quando i sistemi di protezione NON sono G00 sono da evitare i PONTI TERMICI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 49

76 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI - PARETI Sistema camino Coibentato Monoparete Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 50

77 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) AN ISO 25 Passaggio tetto ANC G00 Contatto Con il legno T600. G70 Spessore sul raggio Passaggio tetto 65 mm. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 51

78 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) T600 Aria LIBERA T450 Aria CHIUSA Blower Door Test Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 52

79 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) B A A B AN ISO 25 diam. 200 mm. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 53

80 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) CANALI DA FUMO Prescrizioni, indicazioni e divieti Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 54

81 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali Devono essere COIBENTATI se passano all interno di locali freddi o se sono esterni all edificio NON devono attraversare locali compartimentati, con pericolo incendio, dove è vietato installare apparecchi a combustione, locali o spazi non ispezionabili Permettere la normale dilatazione. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 55

82 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali VIETATI tratti in contro-pendenza Salvo diversa indicazione del costruttore, avere sempre e per tutta la lunghezza un diametro pari o maggiore di quello dell uscita fumi dell apparecchio Eventuali cambi di sezione/diametro sia in aumento che in riduzione sono ammessi solo all imbocco del camino, in particolare le riduzioni di diametro devono essere di tipo conico Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 56

83 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali Limitare la formazione di condensa ed evitare la eventuale fuoriuscita dalle giunzioni Deve permettere il recupero della fuliggine, essere scovolabile e ispezionabile anche con accesso dall apparecchio stesso Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 57

84 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondo UNI EN Per CAMINETTI con scarichi a soffitto o a parete non coassiali rispetto all'uscita dei fumi, realizzare i cambi di direzione con curve massimo a 45 Per le STUFE sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max. di 90 (compreso l allacciamento) con lunghezza massima in proiezione in pianta di 2 mt. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 58

85 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Camino Raccordo Canale da fumo Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 59

86 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Solo se calcolato secondo SI UNI EN Oppure Solo se indicato dal costruttore Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 60

87 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) App. tiraggio NATURALE Al massimo 2 curve 90 1 allaccio al camino Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 61

88 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE I regolatori manuali del tiraggio inseriti nel canale da fumo non devono ostruire ermeticamente la sezione interna del condotto, avere una superficie minima aperta pari al 3% della sezione di passaggio e non minore di 20 cm. In ogni caso devono essere installati nello stesso locale dell apparecchio Eventuali regolatori o registri che immettono aria parassita devono essere installati secondo le istruzioni del fabbricante, ed in caso di installazione stagna il regolatore deve prelevare l aria dall esterno dell abitazione Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 62

89 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO FORZATO Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondo UNI EN Sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max. di 90 (compreso l allacciamento) con lunghezza massima in proiezione in pianta di 4 mt. Nel caso di apparecchio con uscita posteriore, il cambio di direzione derivato dal collegamento posteriore (T o curva) NON deve essere conteggiato Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 63

90 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) CAMINI Prescrizioni, indicazioni e divieti Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 64

91 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CAMINI Requisiti generali Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE Forma preferibilmente circolare, se quadrata o rettangolare con angoli avente raggio minimo di 20 mm. e rapporto tra lato lungo e corto al massimo di 1,5 Adibiti ad uso esclusivo dello smaltimento dei fumi Andamento prevalentemente VERTICALE Assenza di strozzature su tutta la lunghezza Massimo 2 cambi di direzione di max. 45 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 65

92 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CAMINI Requisiti generali Tiraggio come richiesto dall apparecchio, in assenza di indicazioni deve essere mantenuto a 12 Pa Sono ammessi i regolatori di tiraggio per stabilizzare lo stesso Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi Materiali solidi, fuliggine o eventuali condense devono ricadere direttamente nell apparecchio o nella camera di raccolta alla base del camino, la camera di raccolta deve essere facilmente apribile (portello o altro sistema) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 66

93 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Sistemi INTUBATI Prescrizioni, indicazioni e divieti Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 67

94 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI Requisiti generali Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dello scarico dei fumi, è vietato far transitare all interno del sistema e dell intercapedine tra il condotto intubato ed il cavedio altri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni del solare ecc..) Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi Il sistema deve evitare l ingresso di acqua piovana o neve nell apparecchio Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 68

95 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI Requisiti generali Nel caso di prelievo dell aria di combustione direttamente dall intercapedine, la stessa deve essere aperta alla sommità e correttamente dimensionata (è consigliato l utilizzo di sistemi che comprendono anche il cavedio di adduzione, parte del sistema stesso) I giunti dei condotti, i centratori e i distanziatori non devono ridurre la sezione dell intercapedine oltre il 10% Si deve evitare la disgiunzione degli elementi, se il sistema prevede l utilizzo della fascetta stringitubo, la stessa deve essere utilizzata Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 69

96 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali Nei sistemi intubati multipli, sono ammessi funzionamenti a tiraggio naturale (N1) a fianco di condotti in pressione (P1) solo se si garantisce che non interferiscano tra di loro Sono ammessi condotti resistenti al fuoco di fuliggine (G) a fianco di condotti non resistenti (O) solo se si rispetta la distanza di sicurezza del prodotto classificato G Sono ammessi sistemi intubati multipli solo con classificazione A1 (Incombustibile secondo EN ) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 70

97 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali La distanza minima tra le pareti dei condotti (compreso isolante) è di minimo 2 cm. Alla sommità del sistema multiplo devono essere applicate targhette identificative dell apparecchio allacciato o che indicano se il condotto espelle fumi o eventualmente aspira aria Dove necessario ogni condotto del sistema deve essere dotato di sistema di smaltimento delle condense Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 71

98 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali N1 N1 P1 N1 NON devono interferire SI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 72

99 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali O G G G Distanza di sicurezza Gxx SI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 73

100 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali A1 A1 C A1 Solo materiali A1 incombustibili SI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 74

101 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) COMIGNOLI Prescrizioni, indicazioni Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 75

102 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art COMIGNOLI Requisiti generali Sezione utile minimo il doppio del camino Impedire la penetrazione nel camino di pioggia, neve e di corpi estranei Avere la funzione di antivento Deve essere fuori dalle zone di reflusso Privo di mezzi meccanici di aspirazione Nel caso di assenza di comignolo o di utilizzo del tipo conico, il camino/condotto deve essere del tipo W e deve essere dotato alla base di smaltimento dei liquidi Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 76

103 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) QUOTE di SBOCCO Prescrizioni, indicazioni e divieti Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 77

104 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Zona di reflusso Precedente UNI Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 78

105 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Antenne e Parabole Quote di sbocco rispetto alle parabole mm 500 mm 200 mm Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 79

106 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Altri comignoli o sbocchi Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 80

107 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Distanza da LUCERNARIO (1) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 81

108 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Distanza da ABBAINO (2) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 82

109 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Copertura piana TETTO PIANO - LASTRICO SOLARE calpestabile Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 83

110 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con inclinazione Inferiore a 10 (17,6%) 500 mm Volume tecnico senza aperture Inferiore 2,0 mt. Oltre i 2,0 mt mm Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 84

111 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con inclinazione Superiore a 10 (17,6%) 500 mm Volume tecnico senza aperture Inferiore 3,0 mt. Oltre i 3,0 mt mm Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 85

112 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con ostacolo e FINESTRE / APERTURE mm Volume tecnico con aperture Inferiore 5,0 mt. Tra i 5,0 e 10,0 mt. Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 86

113 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) REQUISITI dei MATERIALI (Appendice normativa - B) Prescrizioni minime, indicazioni Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 87

114 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.2 CLASSE di TEMPERATURA Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785) la classe minima è T200 In tutti i casi diversi dalla UNI EN la classe minima è T400 (Indicazione già presente in UNI 11278) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 88

115 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.3 CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE E sempre prescritta la classe G (resistenza al fuoco di fuliggine) seguita dalla distanza di sicurezza XX Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785), solo se si utilizzano prodotti con DOPPIA DESIGNAZIONE (G e O in funzione della presenza o meno di guarnizione di tenuta) e per il solo canale da fumo, si deve osservare come distanza minima quella indicata dalla Gxx e in caso di incendio di fuliggine di devono ripristinare le condizioni iniziali Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 89

116 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.3 CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE Prodotto con DOPPIA designazione SI Senza guarnizione T600 N1 W V2 L50040 G 70 Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20 Prodotto con solo una designazione NO Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20 Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 90

117 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.4 CLASSE di PRESSIONE (tenuta ai fumi) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 91

118 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.5 RESISTENZA all UMIDITA (impermeabilità) Il sistema può essere classificato come D (non resistente all umidità) o di classe W (resistente all umidità), se il prodotto camino è classificato W è coperta anche la classe D, la classe W è sempre richiesta in caso di assenza di comignolo o presenza di tronco cono Nel caso di funzionamento in classe D evitare il raffreddamento e la formazione di condensa mediante isolamento Resistenza termica minima del prodotto isolato 0,22 K/W (R) Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 92

119 Specifiche tecniche del materiale Inox Abbinamento apparecchio/combustibile e la corretta designazione (UNI TS 11278) La nuova norma - UNI (11 Ottobre 2012) Foto, esempi, errori e casi reali Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 93

120 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 94

121 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 95

122 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Tubazione NON CERTIFICATA Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 96

123 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 97

124 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 98

125 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 99

126 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 100

127 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 101

128 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 102

129 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 103

130 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 104

131 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 105

132 Di TUTTO e di PIU.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 106

133 Di TUTTO e di PIU.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 107

134 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 108

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136 Depositi di fuliggine.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 110

137 Le così dette PEPITE, Fuliggine e Creosoto Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 111

138 Una semplice pulizia del camino... Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 112

139 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 113

140 I CONSIGLI base da non dimenticare mai ISOLARE dal calore e DISTANZIARE dal legno Percorso fumi il più RETTILINEO POSSIBILE Condotti sempre ISPEZIONALBILI PULIRE PULIRE PULIRE dalla fuliggine Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 114

141 Geom. Walter Marabelli Cel Grazie per l attenzione Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 115

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