COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO PROVINCIA DI CATANIA PI Settore 3

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1 COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO PROVINCIA DI CATANIA PI Settore 3 REGOLAMENTO CONSULTA DISABILI ART.1 La consulta è costituita da un rappresentante per ogni associazione di disabili o di familiari di disabili che si occupano delle diverse tipologie dell'handicap. Tali Associazioni devono essere legalmente riconosciute da almeno un anno o legalmente costituite da almeno 3 anni, non avere fini di lucro, essere operanti nel comune o nell'ambito provinciale. Alle riunioni della Consulta possono partecipare, altresì, di diritto: A) un rappresentante della A.S.L. territorialmente competente; B) un rappresentante del C.S.A. C) il Sindaco, l'assessore preposto alle attività socio-assistenziali o un loro delegato ed i componenti della Commissione Servizi Sociali; ART.2 In sede di applicazione del presente provvedimento hanno titolo a designare un loro rappresentante (o socio con residenza nel comune di Tremestieri Etneo) nella Consulta le seguenti Associazione quali sono tutte costituite da persone con handicap e loro familiari: - ASSOCIAZIONE BAMBINI DOWN; - ASSOCIAZIONE FAMIGLIE AUDIOLESI ETNEI; - ASSOCIAZIONE ITAL. FAMIGLIE INVALIDI NON DEAMBULANTI; - ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA; - ASSOCIAZIONE NAZ. FAMIGLIE FANCIULLI E ADULTI SUB-NORMALI; ASSOCIAZIONE NAZ. MUTILATI INVALIDI CIVILI; - ASSOCIAZIONE NAZ. MUTILATI INVALIDI DEL LAVORO; - SOC. CLUB SPASTICI ALDEBARAN - ASSOCIAZIONE IRIDE ONLUS; - ENTE NAZIONALE SORDOMUTI; - UNIONE ITALIANA CIECHI - UNIONE ITAL. LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE; - UNIONE NAZ. MUTILATI E INVALIDI PER SERVIZIO; - ASSOCIAZIONE BAMBINO EMOPATICO; - FEDERAZIONE ITALIANA DIRITTI DELL'UOMO; Le suddette Associazioni al fine di favorire un migliore funzionamento della Consulta

2 devono nominare, prioritariamente, quali rappresentanti della stessa, nominativi di soci residenti nel Comune di Tremestieri Etneo; La Giunta, su parere favorevole della Consulta, è autorizzata a inserire altre Associazioni che ne facciano richiesta e siano in possesso dei requisiti richiesti ed indicati nell'art. 1. Ciascuna delle associazioni suddette comunica all Amministrazione, che ne prende atto, il nome e la qualifica del proprio rappresentante alla Consulta. In caso di impedimento temporaneo il rappresentante della Associazione può delegare altra persona per sostituirlo. ART.3 Alla Consulta sono attribuiti poteri di iniziativa e di proposta in riferimento a qualsiasi intervento volto a promuovere la tutela e l'integrazione dei disabili. In particolare spetta alla Consulta formulare proposta per: - l' elaborazione del piano di interventi (o di singoli interventi) volti a favorire l'integrazione scolastica e socio-lavorativa, l'attività fisico-sportiva, la mobilità, la formazione professionale, l'attività di relazione, l'informazione e la cultura dei soggetti portatori di handicap, nonché l'istituzione di servizi residenziali, di interventi per l'aiuto domestico, l'assistenza abitativa, il sostegno economico, l'organizzazione di soggiorni climatici e altre attività per l'impiego del tempo libero in favore degli stessi; - l'elaborazione di apposite norme regolamentate a tal fine preordinate e di criteri cui l'amministrazione è tenuta ad uniformarsi nell'attuazione dei suddetti interventi e nell'erogazione dei contributi in favore di singoli o Associazioni; - la promozione ed il sostegno di attività volte a prevenire l'insorgenza dell' handicap e le condizioni di emarginazione che lo stesso provoca nel soggetto disabile; Gli organi competenti dell'amministrazione (Assessori, Giunta, Consiglio Comunale) si impegnano a deliberare sugli argomenti relativi a tutta la problematica inerente l'handicap tenendo conto di quanto proposto dalla consulta. ART.4 Devono essere sottoposte all'esame della Consulta, per la formulazione di un parere, tutte le proposte di deliberazione, non aventi carattere meramente esecutivo, di competenza della Giunta e del Consiglio Comunale aventi ad oggetto gli interventi di cui al precedente art. 2. Vanno, altresì, sottoposte al parere della Consulta per i profili concernenti l'abbattimento delle barriere architettoniche, la proposta di bilancio preventivo, annuale e triennale e di assestamento del bilancio, nonché i progetti di opere pubbliche e di edilizia privata. La Consulta deve esprimere parere entro 30 gg. della presentazione della richiesta. Il parere della Consulta non assume carattere vincolante. ART. 5 La Consulta nella sua prima seduta elegge al suo interno un Presidente e un Vice-Presidente che durano in carica due anni.

3 In sede di prima votazione è prescritta la maggioranza assoluta dei componenti l'organo, in seconda votazione la maggioranza assoluta dei votanti; se nessuno raggiunge il quorum prescritto, si procede ad un terzo turno di votazione, con eventuale ballottaggio tra i due candidati più votati, e risulta eletto colui che ha ottenuto il maggior numero di voti. Dette votazioni si effettueranno a scrutinio segreto. La prima seduta è convocata dalla commissione straordinaria e funge da presidente il componente della consulta più anziano. Alle sedute della Consulta partecipa il funzionario responsabile del settore (che in caso di suo impedimento può essere sostituito da altro funzionario del settore), il quale fu segretario ed un assistente sociale dell'ufficio di servizio sociale comunale. La Consulta è convocata dal suo presidente di norma una volta al mese. Può essere convocata in via straordinaria, oltre che ad iniziativa del Presidente, su richiesta dell'amministrazione o di un terzo dei membri della Consulta. In prima convocazione, la Consulta può validamente deliberare con l'intervento della maggioranza assoluta dei suoi membri; in seconda convocazione è sufficiente la presenza di 1/3. La consulta può essere insediata e funziona regolarmente anche in assenza della designazione di uno o più rappresentanti delle Associazioni aventi titolo. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza semplice. Hanno diritto di voto i componenti di cui all art. 1 comma 1. Alle riunioni della Consulta di norma partecipano gli amministratori interessati in relazione alle materie proposte all' o.d.g. c/o i funzionari dagli stessi delegati. Possono, inoltre, essere invitati a partecipare i tecnici designati dalle Associazioni o dall'amministrazione, nonchè rappresentanti delle Associazioni di volontariato che operano nel settore. La consulta può costituire al suo interno gruppi di lavoro, con funzioni istruttorie, determinandone di volta in volta la composizione più opportuna. Per quanto non previsto, trovano applicazione le norme del regolamento consiliare. ART. 6 Componenti eletti a cariche Tutti i componenti sono tenuti a rispettare le decisioni della consulta, espressa mediante procedure come da Regolamento. I membri eletti a cariche rappresentative all'interno della consulta sono tenuti ad informare la stessa, riunita in assemblea, riguardo al lavoro svolto nell'ambito delle rispettive cariche. Il mancato rispetto delle decisioni della Consulta comporterà una mozione di sfiducia, da portare in discussione all'interno dell assemblea. I membri della consulta non possono ricoprire cariche amministrative presso questo ente se non previe dimissioni dalla carica ricoperta nell'ambito della consulta stessa. ART. 7 La Consulta ha sede presso locali dei Servizi Sociali messi a disposizione dall'amministrazione Comunale. Quanto oggetto della presente deliberazione dovrà essere inserito nello Statuto Comunale.

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