Tecniche d incisione per le stampe d arte

Transcript

1 Tecniche d incisione per le stampe d arte Calcografia Il termine deriva dal greco"kalcos"e"graphia", ossia scrivere o incidere su rame o bronzo, con cui oggi si indica il procedimento di stampa artistica da una matrice. La tecnica prevede l uso di una lastra metallica, sulla cui superficie è stata ricavata un incisione che, a seconda delle tecniche usate prende diversi nomi, per es. Acquaforte, Acquatinta, Punta secca etc. L invenzione della stampa calcografica si deve all orafo fiorentino del XV secolo Maso Finiguerra che, dopo le incisioni decorative prodotte in bottega su vari metalli (armi, gioielli, armature etc.), li ricalcava riempiendo il solco con del nero su della carta per conservarne la stampa come modello. Acquaforte Il termine deriva dal nome dato all acido nitrico (aqua fortis) ed indica un particolare tipo di incisione sul metallo per la stampa, per il cui procedimento l acido nitrico è usato come mordente (azione dell acido sul metallo). Fino ai primi decenni dell Ottocento con la parola acquaforte si intendeva solo l acido adoperato per la morsura, ma progressivamente il termine è passato a significare l incisione sul metallo, condotta secondo il sistema "all acquaforte". Il termine acquaforte oggi viene usato per indicare sia una singola tecnica o svariate tecniche associate su di una lastra metallica. Comunemente nella descrizione analitica delle stampe, con la parola acquaforte si intende solo il segno inciso sulla cera con una punta metallica. Le altre tecniche associate hanno ognuna la relativa voce. Nell acquaforte il segno non è inciso sulla piastra direttamente dall artista, ma è incavato dall acido. La piastra, di solito di zinco e più raramente di rame, viene dapprima pulita dal grasso che generalmente ricopre il metallo, quindi coperta da un

2 sottile strato di vernice scura, un miscuglio di resina e cera applicato a caldo uniformemente su tutta la superficie. La piastra verrà poi annerita con nerofumo affinché il disegno risulti evidente. L artista, con uno strumento d acciaio a punta sottile, traccia il disegno sulla vernice, scoprendo lo zinco destinato all incisione, poi immerge la piastra in una bacinella che contiene acido diluito con acqua (di solito acido nitrico), questo penetra nei segni, dove la cera è stata asportata e corrode il metallo. Estratta la lastra da questo bagno, risulterà che l acido ha agito solo sulle parti scoperte, ossia sul disegno precedentemente tracciato. Liberata la lastra dalla vernice, si passa ad inchiostrare tutta la lastra con un inchiostro grasso per mezzo di tamponi, dopo si procederà alla pulitura della superficie della lastra con carte e garze rigide. Così l inchiostro resterà solo nei solchi scavati dall acido. Si poserà quindi la lastra sul di torchio calcografico, lo si ricoprirà con un foglio di carta e con uno o più feltri per poi passarli sotto i rulli in pressione del torchio. La carta"pescherà" nei solchi inchiostrati ; si otterrà così la stampa. Il procedimento può essere ripetuto circa cento volte per lo zinco e circa mille volte per il rame. Puntasecca L artista incide direttamente il disegno sulla piastra metallica con uno strumento d acciaio molto appuntito, che usa con diverse pressioni come fosse una matita. Il segno tracciato solleva lungo i lati dello stesso delle leggere sfrangiature dette "barbe". L inchiostro trattenuto dalle barbe che sono delle sottilissime lamine, dà alla stampa particolari toni vellutati che sono il pregio delle incisioni ottenute con questo procedimento. Le barbe sono molto delicate e la pressa le schiaccia rapidamente, sicché dopo massimo una ventina di copie le stampe perdono il caratteristico effetto pittorico. Una tecnica correlata alla puntasecca è la "punta meccanica", si usano diverse punte e pressioni per ottenere vari effetti per mezzo di un piccolo trapano.

3 Acquatinta Acquatinta è il termine con cui i pittori chiamavano l inchiostro diluito e col pennello utile a dare ombra ai disegni. L acquatinta è un sistema di incisione all acquaforte con cui si ottengono effetti tonali simili all acquerello. Prima di tutto si incidono leggermente con il procedimento all acquaforte le linee essenziali della composizione. La piastra viene quindi pulita e ricoperta uniformemente con uno strato di resina polverizzata, poi scaldata in modo che i granelli di polvere si fissino sul fondo. Si proteggono con una vernice cerosa le parti dal disegno che non debbono essere incise e si procede ad una prima leggera morsura. L acido penetra fra gli interstizi dei granelli e corrode il metallo dandogli una ruvidità che, inchiostrata, darà alla stampa un particolare effetto simile all acquerello. In seguito, proteggendo nuovamente con la vernice le parti sufficientemente incise, si può procedere a nuove morsure, fino ad ottenere le gradazioni di chiari e di scuri che si desiderano. Questo è in breve uno dei numerosi processi all acquatinta; il principio fondamentale comune è sempre lo stato poroso tra i cui interstizi penetra l acido che incide il metallo. Tecnica dell inchiostro Con una soluzione al 50% di zucchero e inchiostro si disegna col pennino o con un pennello su di una lastra perfettamente sgrassata e preparata con la resina polverizzata per l acquatinta. Il disegno deve avere un certo spessore di inchiostro. Quando è secco si ricopre tutta la lastra con uno strato sottile di vernice cerosa liquida, usando un pennello morbido e, quando anche questa è secca, la si immerge in acqua tiepida. La vernice comincerà ben presto a sgretolarsi sui tratti disegnati, che vanno assorbendo acqua. Infine, aiutata con una leggera frizione, salterà del tutto insieme all inchiostro zuccherato che si scioglierà lasciando liberi i segni per l incisione che si esegue con i tempi e le concentrazioni di acido adatti all acquatinta. Se tutti i segni previsti sono sottili, per esempio a penna, conviene usare lo stesso procedimento su lastra preparata per l acquatinta che, oltre a sgranare i segni fini,

4 rende difficile lo scorrimento della penna. Basterà la profondità dei solchi incisi a trattenere l inchiostro per la stampa. Si possono disegnare sulla lastra non preparata all acquatinta anche segni larghi col pennello, quando si vogliono segni scarichi al centro e marcati lungo i bordi. Vernice molle Vi è un altro procedimento di incisione all acquaforte detto vernice molle. In questo, alla cera si aggiunge del sego per mantenere morbida la vernice che protegge il metallo. Si adagia sulla lastra così preparata un foglio di carta sottile su cui si disegna con la matita, la quale farà aderire il segno al fondo di cera. Togliendo la carta la vernice rimane attaccata alle linee tracciate dalla matita e verrà scoperto il metallo che conserva i resti di vernice. Esso viene allora immerso nell acido. Nelle impressioni a vernice molle il segno è morbido e imita quello della matita. Maniera nera Per maniera nera si intende il metodo di rendere nera tutta la superficie della lastra, utilizzando vari strumenti quali: la mezzaluna, la punta etc. Essi passati ripetutamente sulla superficie metallica la rendono ruvida, così che, alla prova, dopo l inchiostratura, l impressione risulterà completamente nera,gli strumenti d acciaio infatti nell incidere il metallo sollevano delle barbe esattamente come nella puntasecca. Per ottenere toni più chiari fino al bianco si asportano le barbe con il raschiatoio e il brunitoio, livellando il metallo per ottenere il bianco assoluto. La tecnica della maniera nera permette di ottenere effetti tonali molto efficaci. Oggi è abbastanza in disuso, dopo l invenzione all inizio dell Ottocento dell acquatinta. Tecnica del rilievo Per rilievo si intende l esecuzione su di una piastra metallica di parti non scalfite con l acido per poter ottenere dei bianchi rispetto a vaste zone non protette dalla vernice che saranno corrose così da creare delle parti in rilievo. Si procede in questo modo: sgrassata perfettamente la lastra, vi si disegna sopra con pennelli, penne con inchiostro anti acido, nastri adesivi plastici e così via. Messa la lastra in morsura, la si lascia abbastanza a lungo, ottenendo così un rilievo ben pronunciato. Ripulita la lastra si passa all inchiostrazione, alla pulizia, lasciando perfettamente bianche le

5 parti in rilievo che potranno comunque essere anche trattate successivamente all acquaforte. Visto gli spazi larghi l inchiostro si addenserà attorno alle parti in rilievo in modo netto e in modo sfumato verso "valle". Questa tecnica in genere è associata anche ad altre tecniche; permette un numero alto di tirature. Monotipo È l impressione ottenuta da una piastra dipinta con colori tipografici, di essa se ne può tirare un solo esemplare. Incisioni a colori Vi sono due sistemi fondamentali per stampare le incisioni a colori. Nel primo la piastra viene colorata con un tampone. I segni dell incisione vengono riempiti con diversi colori, cominciando dai chiari per terminare con gli scuri. Bisognerà procedere ad una pulitura attenta per non mescolare i vari colori. Il processo della coloritura si ripete ben inteso per ogni singola stampa. Nel secondo sistema si usano diverse piastre incise separatamente e colorate ciascuna con un colore diverso. Il metodo è applicabile a tutte le tecniche incisorie: la xilografia, la litografia, acquatinta etc.