Organizzazione aziendale e formazione continua Policy europee ed EQF
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1 Organizzazione aziendale e formazione continua Policy europee ed EQF A.A. 2017/2018 Dipartimento Scienze della Formazione Pierluigi Richini
2 ISTITUZIONI E STRUMENTI DELL UNIONE EUROPEA
3 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI RACCOMANDAZIONI PARERI
4 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che rivede il regolamento di istituzione del Cedefop del /0257 ( ) DECISIONI RACCOMANDAZIONI PARERI
5 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI Direttiva 2016/801 del Parlamento europeo e del Consiglio per favorire l ingresso nel sistema di istruzione superiore dell UE di studenti e ricer catori provenienti da Paesi terzi ( ) RACCOMANDAZIONI PARERI
6 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI Council Decision authorising the opening of negotiations with the UK for an agreement setting out the arrangements for its withdrawal from the European Union ( ) RACCOMANDAZIONI PARERI
7 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE 2017 European Semester: Country Specific Recommendations / Commission Recommendations ( ) ITALY DECISIONI RACCOMANDAZIONI PARERI
8 GLI STRUMENTI PER L ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI Parere 3/15 della Corte di Giustizia dell UE sulla competenza dell UE a concludere il Trattato di Marrakech sulla normativa in tema di diritto d autore (per non vedenti) ( ) RACCOMANDAZIONI PARERI
9 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Adotta la legislazione UE insieme al Consiglio dell Unione sulla base delle proposte della Commissione Chiede alla Commissione proposte legislative Rivede il Programma di lavoro della Commissione Elabora il bilancio dell UE insieme al Consiglio dell UE Discute la politica monetaria con la BCE Decide sugli accordi internazionali Decide in merito agli allargamenti Unica istituzione decisa a suffragio universale Ultime elezioni nel 2014 Attuale Presidente: Antonio Tajani (IT)
10 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA DA NON CONFONDERE CON IL CONSIGLIO DELL UE CONSIGLIO EUROPEO Definisce l orientamento politico generale Definisce le priorità dell Unione europea E costituito dai Capi di Stato o di Governo, dal Presidente della Commissione e dall Alto rappresentante per gli affari esteri e per la politica di sicurezza Attuale Presidente: Donald Tusk (PL)
11 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA DA NON CONFONDERE CON IL CONSIGLIO EUROPEO CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA Negozia e adotta gli atti normativi dell UE insieme al Parlamento europeo in base alle proposte della Commissione Impegna i Governi a perseguire le azioni concordate in tale sede Approva il Bilancio dell UE insieme al Parlamento Negozia anche conclusioni e risoluzioni E costituito dai Ministri di ogni Paese membro, competenti per la materia in discussione La presidenza è a rotazione (turni semestrali) Presidenza di turno: Bojko Borisov (Bulgaria)
12 ATTENZIONE: UNA ISTITUZIONE NON UE DA NON CONFONDERE CON IL CONSIGLIO EUROPEO E CON IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA Il CONSIGLIO D EUROPA è un organizzazione internazionale per la promozione della democrazia, dei diritti umani, dell identità culturale europea e per la ricerca di soluzioni a problemi sociali Istituito con il Trattato di Londra nel 1949 Comprende 47 Stati Attuale Segretario Generale : Thorbjørn Jagland (NO)
13 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA La COMMISSIONE EUROPEA è l organo esecutivo dell UE Propone l adozione di atti normativi nell interesse generale dell Unione, la cui approvazione spetta al Parlamento e al Consiglio dell UE E responsabile dell attuazione delle decisioni politiche Gestisce i programmi UE e la spesa dei suoi fondi La leadership politica è affidata a 28 Commissari, rappresentativi dei paesi membri (ma indipendenti da essi) La responsabilità di attuazione delle politiche ricade su altrettante Direzioni Generali Attuale Presidente: Jean Claude Juncker (L)
14 LA STRUTTURA DELLA COMMISSIONE COLLEGIO PRESIDENTE PRIMO VICEPRESIDENTE VICEPRESIDENTE / ALTO RAPPRESENTANTE VICEPRESIDENTE VICEPRESIDENTE VICEPRESIDENTE VICEPRESIDENTE VICEPRESIDENTE 2 0 C O M M I S S A R I DIREZIONI GENERALI / POLITICHE E RELAZIONI ESTERNE SERVIZI AGENZIE ESECUTIVE
15 IL COLLEGIO DELLA COMMISSIONE 1. PRESIDENTE 2. PRIMO VICEPRESIDENTE / QUALITA LEGISLAZIONE, RELAZIONI INTERISTITUZIONALI, STATO DI DIRITTO E CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI 3. VICEPRESIDENTE E ALTO RAPPRESENTANTE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA 4. VICEPRESIDENTE / PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA, BILANCIO E R.U. 5. VICEPRESIDENTE / MERCATO UNICO DIGITALE 6. VICEPRESIDENTE / UNIONE ENERGETICA 7. VICEPRESIDENTE / EURO E DIALOGO SOCIALE 8. VICEPRESIDENTE / LAVORO, CRESCITA, INVESTIMENTI E COMPETITIVITA
16 IL COLLEGIO DELLA COMMISSIONE 20 COMMISSARI 1. ECONOMIA E SOCIETA DIGITALE 2. POLITICA DI VICINATO E NEGOZIATI DI ALLARGAMENTO 3. COMMERCIO 4. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SVILUPPO 5. AZIONE PER IL CLIMA E L ENERGIA 6. AMBIENTE, AFFARI MARITTIMI E PESCA 7. SALUTE E SICUREZZA ALIMENTARE 8. MIGRAZIONI, AFFARI INTERNI E CITTADINANZA 9. OCCUPAZIONE, AFFARI SOCIALI, COMPETENZE E MOBILITA DEI LAVORATORI 10. AFFARI ECONOMICI E FINANZIARI, FISCALITA E UNIONE DOGANALE
17 IL COLLEGIO DELLA COMMISSIONE 11. AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE 12. TRASPORTI 13. MERCATO INTERNO, INDUSTRIA, IMPRENDITORIA E PMI 14. MERCATO INTERNO E SERVIZI 15. GIUSTIZIA, TUTELA DEI CONSUMATORI E PARITA DI GENERE 16. ISTRUZIONE, CULTURA, GIOVENTU E SPORT 17. AFFARI REGIONALI 18. CONCORRENZA 19. RICERCA, SCIENZA E INNOVAZIONE 20. STABILITA FINANZIARIA, UNIONE DEI MERCATI E DEI CAPITALI
18 PRINCIPALI POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA
19 LE POLITICHE DELL UNIONE MERCATO INTERNO UNICO Centinaia di Direttive finalizzate a favorire: Libera circolazione delle merci Libera circolazione dei lavoratori Libertà di stabilimento e prestazione di servizi Libera circolazione dei capitali Reciproco riconoscimento dei titoli di studio UNIONE ECONOMICA E MONETARIA Parte integrante della politica per il mercato interno: Coordinamento politiche economiche (Patto di stabilità) Moneta unica Ruolo guida della BCE (dal 1999)
20 LE POLITICHE DELL UNIONE POLITICHE SETTORIALI Politica regionale e di coesione Politica agricola comune (PAC) Politica comune della pesca Politica ambientale Protezione dei consumatori e sanità pubblica Politica dei trasporti e del turismo Politica energetica Complementari alla politica del mercato unico, a livelli di armonizzazione variabili. Riguardano: Reti transeuropee nei trasporti, energia e telecomunicazioni Politica industriale e di ricerca Politica sociale e dell occupazione Politica fiscale Libertà, sicurezza e giustizia Cultura, istruzione e sport
21 LE STRATEGIE DELL UNIONE EUROPA 2020 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE DEL Come risposta alla crisi economica e finanziaria Per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Ratificata dal Consiglio europeo con Decisione del Attuata dai singoli Paesi attraverso Programmi Nazionali di Riforma Monitorata dalla Commissione con presentazione di Analisi annuali della crescita
22 LE STRATEGIE DELL UNIONE EUROPA 2020 OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 2020: Occupazione: tasso del 75% per la popolazione anni Ricerca e sviluppo: investire il 3% del PIL dell UE Clima e energia: ridurre del 20% le emissioni di gas rispetto al 1990, ricavare il 20% di energia da fonti rinnovabili, incrementare del 20% l efficienza energetica Istruzione: ridurre l abbandono scolastico al di sotto del 10%, almeno il 40% della popolazione anni con diploma di istruzione superiore Povertà ed esclusione sociale: ridurre le persone a rischio o in condizioni di povertà ed esclusione sociale di almeno 20 milioni di unità
23 LE STRATEGIE DELL UNIONE Fondamentali per comprendere le iniziative e i programmi per l istruzione e la formazione, anche continua (ma oggetto di un successivo approfondimento)
24 L EQF EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK
25 LA RACCOMANDAZIONE DEL 23 APRILE 2008 download Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente Istituisce il Quadro europeo delle qualifiche come strumento di riferimento «per confrontare i livelli delle qualifiche dei diversi sistemi delle qualifiche e per promuovere sia l'apprendimento permanente sia le pari opportunità nella società basata sulla conoscenza, nonché l'ulteriore integrazione del mercato del lavoro europeo, rispettando al contempo la ricca diversità dei sistemi d'istruzione nazionali»
26 DUE SCADENZE Rapportare i sistemi nazionali delle qualifiche al Quadro europeo delle qualifiche, collegando in modo trasparente i livelli delle qualifiche nazionali agli 8 livelli (all'allegato II della Raccomanda-zione) e, ove opportuno, sviluppando quadri nazionali delle qualifi-che conformemente alla legislazione e alle prassi nazionali Introdurre nei certificati di qualifica, nei diplomi e nei documenti Europass rilasciati dalle autorità competenti, un chiaro riferimento in base ai sistemi nazionali delle qualifiche all appropriato livello del Quadro europeo delle qualifiche
27 GLI 8 LIVELLI Descritti in termini di RISULTATI DELL APPRENDIMENTO, per superare le profonde differenze tra i sistemi e rendere possibili i raffronti e la cooperazione. Gli OUTPUT, quindi, anziché gli INPUT (come ad esempio la durata del periodo di studi. Ciascun risultato di apprendimento è, articolato in 3 categorie: CONOSCENZE, ABILITA e COMPETENZE Consentono di prendere in considerazione l intera gamma di qualifiche previste, da un livello base (es. 1: uscita dall istruzione primaria) a livelli più avanzati (es. 8: i dottorati)
28 ALCUNI TERMINI QUALIFICA: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l autorità competente stabilisce che i risultati dell apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti RISULTATI DELL APPRENDIMENTO: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento CONOSCENZE: Insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di studio e/o di lavoro. Possono essere descritte come teoriche e/o pratiche
29 COMPETENZE: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA. ALCUNI TERMINI ABILITA : capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono descritte come COGNITIVE (comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o PRATICHE (comprendenti l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti)
30 L AGGIORNAMENTO DEL 2017 download Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017 sul quadro delle qualifiche e per l apprendimento permanente, che abroga la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente Un commento alla nuova Raccomandazione europea nel Bollettino Adapt «Il quadro europeo degli standard di qualità ed efficacia dell apprendistato» download
31 I VANTAGGI Migliore collegamento tra domanda e offerta formativa Possibilità di facilitare la validazione di apprendimenti non formali e informali Possibilità di trasferire/utilizzare qualificazioni conseguite in differenti paesi e sistemi
32 UN ESEMPIO DI COLLEGAMENTO DOMANDA OFFERTA CON RIFERIMENTO ALL EQF ACCEDERE DA VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL DISPOSITIVO CREAZIONE LIBERA DEL PIANO FORMATIVO
33 L ATTENZIONE DELL UE ALLE DIGITAL SKILL
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