LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO classe 4AL anno scolastico 2018/2019

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1 LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO classe 4AL anno scolastico 2018/ gruppo di lavoro su Filippo Lippi e Sandro Botticelli allievi: Virginia Angelini Luisa< Benvenuti Samuele Droga Chiara Fabrizzi Giulia Parente prof. Claudio Puccetti

2 Storia dell arte A.S. 2018/2019

3 Filippo Lippi nacque a Firenze nel Nel 1419 entrò nel convento del Carmine e nel 1432 realizzò la sua prima opera, dopo questa opera scomparve dal convento e due anni dopo si ebbe notizia della sua presenza a Padova dove stava lavorando a una serie di affreschi oggi perduti. Nel 1437 si sposta a Firenze e dal 1452 si occupò delle decorazione del Duomo di Prato, ma fu incaricato di altre opere. Nel corso della sua vita Filippo incontra vari ostacoli, infatti nel 1456 rapì la monaca Lucrezia Buti dal convento di Santa Margherita, a Prato. Con lei ebbe un figlio, Filippino Lippi, Lucrezia, dopo aver rinnovato ulteriormente i voti decise di ritornare con Filippo ed ebbero una bambina. Morì a Spoleto nel 1467.

4 Le Storie di san Giovanni Battista comprendono: Nascita del Battista Commiato dai genitori, Preghiera e Predicazione nel deserto Decollazione del Battista (sulla parete centrale) Banchetto di Erode, con la composta ed elegante danza di Salomè (forse Lucrezia Buti) e la presentazione della testa del Battista a Erodiade, che assiste fredda e impassibile.

5 Filippo Lippi, Le Storie di Santo Stefano e San Giovanni Battista - Duomo di Prato, cappella Maggiore particolare del Banchetto di Erode

6 Rapimento di santo Stefano in fasce: la scena mostra un demone alato che scambia il futuro santo con un piccolo diavolo dalle stesse sembianze. Il fanciullo subì varie peripezie prima di essere affidato al vescovo Giuliano e nella parte destra dell'affresco si vede l'incontro tra il giovinetto e il vescovo. Congedo di santo Stefano: mostra il santo che si congeda dal vescovo Giuliano per iniziare la sua missione in Cilicia. Lapidazione di santo Stefano (sulla parete centrale, in parte debordante sulla parete sinistra, in modo da creare un effetto illusionisticamente tridimensionale) Esequie di santo Stefano: ambientate in una basilica paleocristiana scorciata, vi partecipano numerosi personaggi, nelle cui fattezze il pittore inserì vari ritratti di personaggi dell'epoca: Pio II vestito di rosso, Carlo di Cosimo de' Medici, dietro di esso, e accanto lo stesso autoritratto di Lippi.

7 Sandro Botticelli ( ), pittore fiorentino, è stato uno dei grandi interpreti della stagione del Rinascimento italiano. Il cognome Botticelli deriva dal nomignolo che fu affibbiato al fratello di Sandro, Giovanni, e che fu poi esteso a tutti i maschi della famiglia. Dal 1464 al 1467 lavorò come apprendista presso la bottega di Filippo Lippi. A quel periodo si possono ricondurre molte delle sue Madonne, uno dei soggetti privilegiati dal giovane Botticelli (es. Madonna col bambino e due angeli, dipinto del 1468 sotto).quello di Botticelli può considerarsi un talento precoce. Già a 26 anni il giovane artista riuscì a mettersi in proprio per aprire una bottega tutta sua.negli anni Settanta del Quattrocento, Sandro Botticelli si avvicinò ai principi dell Accademia Neoplatonica, istituzione fondata da Cosimo de Medici, patriarca della storica famiglia fiorentina. È negli anni Ottanta del Quattrocento che Botticelli dipinse i suoi capolavori più noti: La primavera (1482 in cima all articolo) e La nascita di Venere ( ). È possibile ammirare entrambe le opere agli Galleria degli Uffizi di Firenze. A dire il vero la bellissima Venere di Botticelli in realtà non è un esempio di bellezza perfetta: non ha scapole, né sterno, il busto è troppo lungo e l ombelico è troppo in alto. Si dice che la donna modello rappresentata nella nascita della Venere sia Simonetta Vespucci. Venne amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico, e da Sandro Botticelli, che ne fece la sua Musa, rendendola eterna nei suoi più famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della dea Venere nella Nascita di Venere oppure in una delle Tre Grazie (quella al centro) nell'allegoria della Primavera. In effetti, ciò che colpisce dei dipinti di Sandro Botticelli è la ricerca continua di una bellezza e di una grazia perfette. Le sue opere sono intrise di un lirismo che rendono i soggetti più simili a creature di un mondo ideale, piuttosto che a rappresentazioni fedeli della realtà. Forse non tutti sanno che anche Sandro Botticelli diede il suo contributo nell affrescare la Cappella Sistina. Nel 1480 fu inviato a Roma da Lorenzo il Magnifico insieme agli artisti Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio e Pietro Perugino, come ambasciatori dell arte fiorentina. I quattro avevano il compito di affrescare le pareti della Cappella con dieci scene raffiguranti le Storie della vita di Cristo e di Mosè. Botticelli realizzò tre affreschi che, sebbene siano considerati opere di grande pregio artistico, non vengono annoverati tra i capolavori dell artista fiorentino. Botticelli morì nel 1510, isolato e in povertà. I suoi capolavori vennero completamente dimenticati per oltre tre secoli, per essere riscoperti solo nell Ottocento.

8 1481 Tempera su tavola, 118 cm Galleria degli Uffizi, Firenze Tra i vari protagonisti si erge la figura di Maria con il Bambino seduto sulle ginocchia, mentre i due angeli stanno incoronando la Vergine, la quale sta scrivendo su un libro la frase Magnificat anima mea Dominum. Gesù Bambino accompagna il braccio di Maria con cui sta scrivendo: questo gesto simboleggia la perfezione tra l alleanza di Maria e Dio. Spostando lo sguardo su Gesù, è possibile notare che nella mano lontana dal libro sta reggendo un melograno: questo frutto allude alla regalità poiché è un frutto con la corona mentre i numerosi grani rossi all interno alludono alla Passione e essendo molto vicini tra loro indicano la forza e l unità della Chiesa Sullo sfondo si nota un paesaggio fluviale, mentre il primo piano è dominato da cinque angeli.

9 Tempera su tavola, 203x314 cm Galleria degli Uffizi, Firenze Rappresentazione mitologia greca Sensualità Massima espressione umanismo fiorentino Ispirazione accademia neoplatonica No prospettiva

10 Mercurio Tre grazie Venere Primavera Zefiro e Clori

11 1482 Tempera su tela di lino, 172x278 cm Galleria degli Uffizi, Firenze

12 Incarnazione dell humanitas Allegoria neoplatonica basata sull amore Teli di lino cuciti con l aggiunta di gesso blu Tempera magra Uso dell oro (tecnica a pennello e a missione )

13 Piedi grossi e poco sensuali Sguardo malinconico Collo troppo lungo Spalle spioventi Mano non femminile Azioni opposte ma che si equilibrano

14 La Fortezza Martirio di S. Sebastiano Ritorno di Giuditta e Betulia Madonna del Magnificat Ritratto di una giovane donna Madonna della melagrana

15 1482 Tecnica mista su tavola, 69x173 cm National Gallery, Londra

16 Allegoria del matrimonio: la donna è la forza civilizzatriceche equilibra l aggressività maschile Bilanciamento e simmetria Disegno armonico Colori contrastanti Presenza dell oro e tempere a uovo e olio

17 Sguardo malinconico di Venere Difetto della gamba piccola morte di Marte Api simbolo della famiglia Vespucci

18 Eroina simbolo della virtù femminile Ramo di ulivo allude alla pace Sullo sfondo schiere di Ebrei e Assiri Valore espressivo della linea Donne agili e aggraziate Espressioni dolci e sognanti indefinita malinconia 1472 Tempera su tavola, 31x25 cm Galleria degli Uffizi, Firenze

19 1495 Tempera su tavola, 140x207 Alte Pinakothek, Monaco di Baviera Inserimento santi scopo devozionale Scenario orizzontale Pathos gruppo centrale

20 Grazie per la vostra attenzione! Classe IV AL Liceo Niccolò Copernico, a.s. 2018/2019