Presentazione dello sportello TUTELA, SALUTE, SICUREZZA e AMBIENTE

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1 Presentazione dello sportello TUTELA, SALUTE, SICUREZZA e AMBIENTE a cura di Luigi D Isabella, Segretario Generale CGIL Taranto I dati che vi presentiamo oggi seguono i dati che l Inca di Taranto ha presentato nel Convegno tenuto nel 2005 su LE PATOLOGIE MUTIFATTORIALI NELL INDUSTRIA. Dati riferiti all attività degli ultimi 5 anni e che parlavano di circa 600 pratiche di infortuni, 400 di MP riferite a neoplasie di cui 170 di Rendite ai Superstiti. Già allora, nella mia introduzioni ebbi modo di denunciare il dilemma dei lavoratori della grande fabbrica che dibattevano tra Salute e Sicurezza e Lavoro. Come si evince dalla tabella fornita il lavoro continuato in questi ultimi 7 anni ha portato l Inca di Taranto a far riconoscere circa 300 Malattie professionali e circa 100 Rendite ai superstiti oltre ad aver patrocinato circa un migliaio di Infortuni. La creazione del Dipartimento Tutela, Salute e Sicurezza da parte della CGIL a Taranto e l analisi di questi dati ha portato la stessa Confederazione Tarantina a scegliere di decentrare tale attività ed i propri servizi nei quartieri della Città, dove maggiormente è sentita tale problematica, con l apertura di 2 sportelli dedicati nei quartieri di Tamburi e Paolo VI presso le sedi Cgil già esistenti. Il lavoro del Dipartimento Cgil è teso a monitorare e mappare gli infortuni e le MP nei posti di lavoro e deve integrarsi con l azione di Tutela fornita dall Inca così come anche l azione di Formazione ai Delegati di tutte le categorie sulle questioni della Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro. Questo sportello vuole essere un riferimento per tutti i delegati della Cgil in particolare e per i Cittadini allo scopo di promuovere in tutti la conoscenza dei problemi legati alla salute anche con l ausilio di tutti i consulenti Medici e Legali convenzionati con la Cgil. Questi punti saranno presenziati da operatori dell Inca specializzati sulle problematiche della tutela e riconoscimento di Malattie professionali prodotte dall attività lavorative, dalle Categorie industriali e dai loro delegati a cui abbiamo chiesto di essere di aiuto ai nostri operatori perché possano meglio capire come si svolge il lavoro nelle varie realtà produttive per sviluppare ancora di più l azione di Tutela. Il Dipartimento Salute e Sicurezza sarà anchessa parte attiva dello sportello per continuare e sviluppare l azione di Formazione dei delegati e mappatura delle sistuazioni legati alla salute anche attraverso l uso di questionari appositamente creati da somministrare ai lavoratori nei luoghi di lavoro.

2 Scheda Attività INCA TARANTO PERIODO 2006_2012 MALATTIE PROFESSIONALI RENDITE AI SUPERSTITI RICONOSCIMENTI INFORTUNI Pratiche Inoltrate Pratiche Inoltrate Pratiche Inoltrate Fase Amministrativa 261 Fase Amministrativa Fase Amministrativa 236 Chiuse Positive 83 Chiuse Positive 948 Chiuse Positive 520 Chiuse Negative * 111 Chiuse Negative 144 Chiuse Negative 404 Ancora aperte 67 Ancora aperte 166 Ancora aperte 430 Fase Ricorso-Legale 99 Fase Ricorso-Legale 77 Fase Ricorso-Legale 28 Abbandonate 3 Abbandonate 58 Chiuse Positive 20 Chiuse Positive 23 Chiuse Positive 26 Chiuse Negative 12 Chiuse Negative 19 Chiuse Negative 318 Ancora aperte 67 Ancora aperte 32 Ancora aperte

3 L impegno processuale della Cgil a difesa della salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Avv. Massimiliano Del Vecchio, avvocato Fiom e Inca Cgil Taranto La realtà industriale tarantina è stata quanto mai vessata da plurime morti sul lavoro, per infortuni o malattie professionali. Vi insistono, difatti, da cinquanta anni, a ridosso della città, uno dei più grandi stabilimenti siderurgici di Europa e forse del mondo, una importante raffineria di idrocarburi, un cementificio ed i cantieri navali, dai cui impianti si sprigionano notevoli quantità di agenti patogeni. La Cgil ha sempre considerato quelle che sovente sono definite morti bianche veri e propri omicidi sul lavoro, e per questo ha costruito una struttura di riferimento nazionale della Fiom Cgil per le iniziative giudiziarie a tutela dei lavoratori, onorando chi scrive dell incarico di coordinatore del team di avvocati impegnati nelle controversie inerenti alla materia della salute e sicurezza del lavoro. Le strutture territoriali tarantine della Cgil, insieme al patronato Inca Cgil, in quasi venti anni di contenzioso legale hanno visto riconoscere da un lato, nei confronti delle imprese, cospicui risarcimenti del danno differenziale a favore delle vittime del lavoro e dall altro, nei confronti dell Inail, centinaia di malattie professionali, tra le quali segnaliamo, sul fronte delle neoplasie: mesoteliomi, carcinomi polmonari, della laringe e asbestosi; carcinomi renale, dello stomaco, della vescica, dell intestino, della prostata; leucemie e linfomi. Gli ambienti di lavoro e tutta la nostra città, come si è avuto modo di appurare ufficialmente ma nelle aule della sezione lavoro del tribunale ciò era ben noto da tempo - nei recenti accertamenti probatori disposti dalla procura, sono difatti pregni di fibre di amianto, idrocarburi policiclici aromatici, diossina, ammine aromatiche, cadmio, metalli pesanti e veleni di ogni genere che costituiscono fattori di rischio specifico per l insorgenza di tumori. L intuizione della Cgil e della Fiom è stata quella di proclamarsi persona offesa dal reato ogni qual volta fosse avviato un processo per la morte di un lavoratore: la Fiom in particolare ha difatti tra i propri scopi istituzionali, debitamente enunciato all art. 2 del suo statuto, quello di promuovere la sicurezza del lavoro. Si è ritenuto, pertanto, che le associazioni sindacali hanno diritto di intervento nel processo penale a tutela dell interesse collettivo dei lavoratori alla sicurezza sulla scorta del combinato disposto di cui agli artt. 9 della L. 300 del 1970 e 50 lett. O del T.U. 81/2008 La morte di un lavoratore per colpa del suo datore di lavoro corrisponde, dunque, ad una fattispecie plurioffensiva, dove anche l interesse collettivo alla sicurezza ed alla prevenzione degli infortuni facente capo alla associazione sindacale è leso e frustrato. Il Tribunale di Taranto è stato tra i primi a riconoscere il diritto del sindacato alla partecipazione nel processo penale anche a tutela dei lavoratori non iscritti: desideriamo rammentare tra i più recenti provvedimenti l ordinanza del GUP di Taranto dr. Pompeo Carriere dell 11/5/2009, R. Gip 6392/08, con la quale sono stati rinviati a giudizio i più importanti manager della siderurgia pubblica nazionale ed i direttori dello stabilimento

4 siderurgico di Taranto che si sono succeduti dalla fine degli anni sessanta alla prima metà degli anni 90, e l ordinanza del GUP di Taranto dr. G. Tommasino n. 9968/09 R.P.M., 3390/10 R. GIP quest ultima anche riferita ai reati commessi dalla gestione privata dello Stabilimento di Taranto e dalla famiglia Riva - in quanto ritenuti responsabili del decesso di circa trenta lavoratori a cagione delle più varie neoplasie ascrivibili al mix di sostanze cancerogene che si sprigionano dagli impianti di Taranto la prossima udienza, con i processi riuniti, si terrà il 28/6/2013 per l esame dei testi della procura: la Fiom è parte civile; conforme, infine, nel senso di non ritenere requisito indispensabile per la ammissione della costituzione di parte civile del sindacato in subiecta materia la iscrizione del lavoratore infortunato, la ordinanza resa dal Tribunale Monocratico di Taranto I Sez. Penale dr. Massimo De Michele, proc 5023 r.g. dib. del 9/6/2010 il processo, che riguarda il decesso di un lavoratore per avvelenamento da gas di altoforno, è stato definito con sentenza del 12/12/2012 depositata il 19/4/2013, che ha deciso la condanna di tutti gli imputati, dirigenti e preposti dell ILVA Spa, nonchè della ditta appaltatrice CMT e subapplatatrice e SMI, dopo avere rigettato tutte le eccezioni degli imputati, anche afferenti a pretesi vizi di forma della costituzione di parte civile della Fiom Cgil, ritenuti insussistenti, ed ha accolto tutte le nostre conclusioni e deduzioni, pronunciando condanna dell amministratore della subappaltatrice a due anni e sei mesi di reclusione e di tutti gli altri a due anni di reclusione. In favore della Fiom, costituita parte civile sin dalla udienza preliminare del 30/9/2009 e ritenuta portatrice degli interessi collettivi dei lavoratori alla tutela della salute e sicurezza del lavoro, è stato riconosciuto, a carico di tutti gli imputati, il risarcimento del danno, liquidato in provvisionale, oltre le maggiori somme che saranno accertate in separato giudizio dal Giudice civile e le spese di lite. La sentenza è gravata di appello non ancora fissato. La Fiom Cgil ha caparbiamente sostenuto, con positivo riscontro delle sue ragioni, che in tutte le ipotesi in cui si verifica la morte di un lavoratore per colpa del datore di lavoro si realizza un danno immediato e diretto sofferto dal sindacato concretizzatosi nella lesione del prestigio e della credibilità dello stesso, derivante dalla vanificazione del perseguimento e della realizzazione dei fini istituzionali propri di tale organismo collettivo, quali la tutela della salute e dell integrità psico-fisica dei lavoratori (Cass. N /2008 richiamata dalla ordinanza del GUP di Taranto dr. Pompeo Carriere). Possiamo senz altro ritenere che il foro di Taranto abbia contribuito in modo decisivo ed autorevole a costruire l orientamento giurisprudenziale che ammette estensivamente la costituzione del sindacato nei processi penali per infortunio o malattia professionale e che la Cgil sia stata protagonista e perseverante nella proposizione di tutte le istanze di tutela dei lavoratori. Assume valore dirimente ad oggi la sentenza della Cass n dell 11/6/2010: con riferimento ai reati commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale, le organizzazioni sindacali sono legittimate a costituirsi parte civile nei procedimenti penali per i delitti di omicidio o lesione personale colposi commessi con violazione delle norme di tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, a prescindere dalla iscrizione a tali organizzazioni del lavoratore interessato.

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