La critica assolutista al diritto comune

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Michelina Domenica Bevilacqua
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1 La critica assolutista al diritto comune Il giusnaturalismo e il razionalismo

2 Giusnaturalismo. Grozio "Il diritto naturale è il dettato della giusta ragione che di un qualsiasi atto umano indica, sulla base della consonanza o dissonanza fra questo e la stessa natura razionale, se in esso esista turpitudine o, al contrario, necessità morale, e di conseguenza se esso è stato vietato o, al contrario, imposto da Dio, autore di tutta la natura" (Cap. X, 1)

3 "Esiste dunque il diritto naturale che è immutabile, tanto che non potrebbe essere cambiato neanche da Dio stesso. Pur immensa la potenza di Dio, è tuttavia detto che possono esservi cose cui essa non può estendersi, come quelle che perderebbero qualsiasi significato ove non fossero come sono. Così come neanche Dio potrebbe far sì che due per due non faccia quattro, allo stesso modo non potrebbe far sì che ciò che è male per ragione propria non sia più male." (Cap. X, 5) "La seconda specie di diritto la definiamo perciò volontaria, poiché trae origine dalla volontà di un soggetto: questo può essere tanto di derivazione divina quanto umana." (Cap. XIII)

4 Razionalismo. Domat "Tutte le differenti idee che si possono concepire dei diversi tipi di legge che si definiscono con i termini di leggi divine ed umane, naturali e positive, della religione o dell'ordine pubblico, del diritto delle genti, del diritto civile, e con tutti gli altri nomi che si potrebbero dare loro, si riducono a due specie fondamentali, che comprendono tutte le leggi esistenti in tutta la natura, le une sono le leggi immutabili, le altre, le leggi arbitrarie.

5 Domat "Le leggi immutabili si chiamano così poiché esse sono naturali e talmente giuste sempre e ovunque, che nessuna autorità può né cambiarle né abrogarle; e le leggi arbitrarie sono invece quelle che un'autorità legittima può stabilire, cambiare e abrogare secondo necessità."

6 Leggi immutabili: Tutela del minore; Usucapione; Esempi Possibilità di disporre per testamento. Leggi arbitrarie: Regole di scelta del tutore (familiari/ estranei); Termine (venti/trenta/quaranta anni); Formalità testamentarie.

7 Razionalismo geometrico. Leibniz "Nè la norma di condotta in sé stessa né l'essenza del giusto dipendono dalla libera decisione di Dio, ma piuttosto da verità eterne, oggetti dell'intelletto divino che costituiscono, per così dire, l'essenza stessa della divinità [...] la giustizia non sarebbe infatti un attributo essenziale di Dio se egli stabilisse la giustizia e la legge con la sua libera volontà. In realtà la giustizia segue regole di eguaglianza e di proporzionalità non meno fondate della natura immutabile delle cose che i principi dell'aritmetica e della geometria."

Il calcolatore di Leibniz Ho messo questo Schema Mobile nel frontespizio di questa piccola dissertazione per rappresentare unitariamente tutte le vie logiche del giudizio.

8 Il calcolatore di Leibniz Ho messo questo Schema Mobile nel frontespizio di questa piccola dissertazione per rappresentare unitariamente tutte le vie logiche del giudizio. Il triangolo inscritto nel cerchio è mobile, di modo che, ruotando, indica di volta in volta il primo, secondo o terzo dei luoghi rappresentati nel cerchio, e resta all interprete di osservare le risultanze di questo calcolo geometrico.

9 Il ruolo del Principe nei diversi sistemi teorici Umanesimo giuridico: il Principe deve emanare leggi civili che saranno giuste in quanto non si allontanino dal diritto romano "puro"; Giusnaturalismo: le leggi civili sono emanate dal Principe perché comunque questi non può disporre contro la legge naturale, a pena di distruggere il suo potere verso la comunità

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