Sentenza n. 6776/2014 pubbl. il 23/05/2014 RG n /2011

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1 N. R.G /2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE di MILANO SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA D IMPRESA SEZIONE A Il Tribunale, in composizione collegiale, nelle persone dei seguenti magistrati: dott.ssa Marina Tavassi Presidente dott. Claudio Marangoni Giudice a latere dott.ssa Alima Zana Giudice estensore ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n.r.g /2011 promossa da: GIULIO PONTI (C.F. PNTGBN37S01F205U), con il patrocinio dell avv. GHIRETTI FABIO e dell avv. BONELLI GIACOMO (BNLGCM56R21F205O) elettivamente PAOLO ROSSELLI (C.F. RSSPLA52B26F205I), con il patrocinio dell avv. GHIRETTI FABIO e dell avv. BONELLI GIACOMO (BNLGCM56R21F205O) elettivamente LETIZIA FRAILICH PONTI (C.F. PNTLTZ32M41F205E), con il patrocinio dell avv. GHIRETTI FABIO e dell avv. BONELLI GIACOMO (BNLGCM56R21F205O) elettivamente SALVATORE LICITRA (C.F. LCTSVT53A14F205N), con il patrocinio dell avv. GHIRETTI FABIO e dell avv. BONELLI GIACOMO (BNLGCM56R21F205O) elettivamente ATTORI pagina 1 di 6

2 contro MATTEO LICITRA (C.F. LCTMTT51M21F205S), con il patrocinio dell avv. LAVIANI ADOLFO, elettivamente domiciliato in VIA OLMETTO 3 difensore avv. LAVIANI ADOLFO MILANO presso il CONVENUTO Oggetto: registrazione di nome notorio di soggetto defunto quale marchio da parte erede di minoranza in violazione dell art. 8 c.p.i., nullità; cessazione materia del contendere Conclusioni: parte attrice ha precisato come da foglio di precisazione delle conclusioni rassegnate all udienza del , il convenuto come da comparsa di costituzione e risposta, da intendersi qui integralmente richiamate pagina 2 di 6

3 1.Le vicende processuali Con atto di citazione notificato in data Giulio Ponti, Paolo Rosselli, Letizia Fralich Ponti e Salvatore Licitra - in qualità di eredi dell architetto di fama mondiale GIO PONTI - convenivano avanti alla Sezione Specializzata di questo Tribunale il coerede Matteo Licitra, al fine della declaratoria di nullità dei marchi denominativi GIO PONTI e NEOPONTI (entrambi di titolarità del convenuto depositati in data e concessi in data rispettivamente con il n e n ) ai sensi dell art. 25 lett. c) c.p.i., perché in contrasto con il disposto di cui all art. 8 comma 3 c.p.i.. Gli attori esponevano di essere successori a titolo universale ex lege del defunto GIO PONTI e di rappresentare globalmente i 7/8 del patrimonio del de cuius, la cui eredità era rimasta indivisa. Esponevano altresì che il convenuto, pur rappresentando solo 1/8 dell asse ereditario, aveva depositato a suo esclusivo nome in sede nazionale i due summenzionati marchi d impresa in relazione ai prodotti della classe n.20.precisavano di aver tempestivamente contestato tale iniziativa, diffidando il coerede all immediato ritiro di tale registrazione. Il convenuto si costituiva in data , deducendo di aver notificato agli attori formale rinuncia ai marchi controversi, e chiedendo pertanto la dichiarazione della cessazione della materia del contendere. Gli attori, preso atto della rinuncia avvenuta solo in corso di causa, chiedevano a loro volta la dichiarazione della cessazione della materia del contendere e la condanna del convenuto alla rifusione delle spese di lite, in virtù del principio della soccombenza virtuale. Senza necessità di istruzione, la causa veniva rimessa in decisione in data previa assegnazione dei termini di legge per il deposito degli scritti difensivi finali. 2.Sulla cessazione della materia del contendere Entrambe le parti nelle conclusioni rispettivamente cristallizzate hanno chiesto la dichiarazione della cessazione della materia del contendere, avendo parte convenuta rinunciato formalmente ai marchi oggetto del contenzioso. Tale richiesta va senz altro accolta, sussistendo nel caso in esame i presupposti richiesti dagli ultimi indirizzi di legittimità per accedere a tale pronuncia, essendosi le parti date reciprocamente atto del sopravvenuto mutamento della situazione sostanziale dedotta in giudizio e pagina 3 di 6

4 avendo 16150/2010). sottoposto al giudice conclusioni conformi in tal senso (Cass. Del resto, la cessazione della materia del contendere consegue qui ad un fatto- la citata rinuncia, cfr. doc. 3 di parte convenuta- verificatosi nel corso del processo ed incidente sull azione sostanziale, in modo tale da rendere superflua la prosecuzione dello stesso. 3.Sulla soccombenza virtuale Com è noto, la declaratoria di cessazione della materia del contendere consente di regolare le spese di lite sulla base del principio della c.d. soccombenza virtuale, per cui le stesse possono essere poste a carico della parte che sarebbe stata soccombente se non si fosse verificato il fatto sopravvenuto. L applicazione di tale principio presuppone, dunque, una valutazione prognostica dell esito della lite e della condotta complessiva tenuta dalle parti. Nel caso in esame va ritenuta la soccombenza virtuale del convenuto attesa la sua qualità di coerede ex lege del defunto GIO PONTI per la sola quota di 1/8 dell intero asse ereditario ed essendo quindi la registrazione litigiosa avvenuta in spregio a quanto disposto dagli artt. 6, 8, commi 1 e 3, c.p.i..quest ultima disposizione prevede che, se notori, i nomi di persona possono essere registrati come marchi solo dall avente diritto o, dopo la loro morte, dei parenti fino al quarto grado incluso. Va aggiunto che, ove i diritti sul marchio appartengano a più soggetti, il regolamento delle modalità di gestione del marchio in comproprietà va mutuato ex lege dalla disciplina de codice civile in quanto compatibile, e salvo patto contrario (art. 6. c.p.i.). Ciò premesso, nel caso in esame è pacifico che: 1) Gio Ponti è il celebre architetto e designer italiano del secolo scorso di fama mondiale, ritenuto il padre dell architettura moderna e del design italiano (cfr di parte attrice): per la registrazione del suo nome come marchio trova dunque applicazione la disposizione di cui al citato articolo 8,comma 3, c.p.i.; 2) egli è deceduto il e, attraverso successione legittima, sono succeduti nei suoi diritti morali e patrimoniali sull opera architettonica e artistica i figli Ponti Anna Giovanna, Ponti Letizia Ponti Giulio e -per rinuncia della figlia Ponti Elisa ed in virtù di pagina 4 di 6

5 rappresentazione ex art. 467 e ss c.c. - i nipoti Licitra Matteo e Salvatore Licitra. I tre figli rappresentano dunque ciascuno i 2/8 dell asse ereditario mentre i due nipoti ciascuno 1/8; 3) gli attori rappresentano congiuntamente la frazione pari al 7/8 mentre il convenuto quella di 1/8 della comunione ereditaria, disciplinata dagli artt l. aut. e dalle disposizioni della comunione ordinaria dettate dal codice civile (cfr. ultimo comma art. 115 l. aut.); 4) sotto quest ultimo profilo va rammentato che per la comunione ordinaria, diversamente dalle società, non è previsto il meccanismo dell amministrazione disgiunta, bensì quello del concorso di tutti i comunisti, con il criterio delle scelte a maggioranza, salvo il potere di ciascun comunista di ricorrere all autorità giudiziaria nelle ipotesi cui all art ultimo comma c.c..la giurisprudenza ha ammesso infine in alcune ipotesi che il singolo comunista possa agire in giudizio a tutela della res in comproprietà, ma sempre sul presupposto che si possa presumere il consenso di ciascuno all iniziativa giudiziaria volta alla tutela degli interessi comuni; 5) il convenuto, comunista di minoranza, ha registrato ad esclusivo suo nome i marchi denominativi GIO PONTI e NEOPONTI, entrambi contenenti il nome dell illustre ascendente senza il consenso degli altri aventi diritto, ossia della maggioranza della comunione ereditaria. E ciò in violazione dell art.8 comma 3 c.p.i., con la conseguente sanzione della nullità di tali segni ai sensi dell art.25 c.p.i.; 6) la rinuncia del convenuto alla registrazione è intervenuta solo in data (doc. 3 di parte convenuta), dunque successivamente alla pendenza della lite (la notifica dell atto di citazione risale al febbraio dello stesso anno). La domanda degli attori era dunque fondata: accertata la soccombenza virtuale del convenuto, egli deve essere condannato alla rifusione delle spese di lite a favore degli attori in solido, che si liquidano come da dispositivo, tenuto conto della rapida scansione nella quale si è articolata la controversia. pagina 5 di 6

6 P.Q.M. Il Tribunale di Milano in composizione collegiale, definitivamente pronunciando sulle domande svolte da Giulio Ponti, Letizia Frailich Ponti, Paolo Rosselli e Salvatore Licitra contro Matteo Licitra con atto di citazione notificato in data , ogni altra e diversa domanda ed eccezione diversamente rigettata e disattesa, così provvede: 1) dichiara cessata la materia del contendere; 2) condanna il convenuto alla rifusione delle spese a favore degli attori in solido, liquidate in 5000,00 di cui 501,61 per spese ed il residuo per compensi, oltre accessori di legge. Milano, 12 maggio 2014 Il Presidente dott.ssa Marina Tavassi Il giudice istruttore dott.ssa Alima Zana pagina 6 di 6