N. R.G. 8265/2018. TRIBUNALE ORDINARIO di Palermo SEZIONE SECONDA CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g. 8265/2018 tra CONDOMINIO DI VIA FLORIO 31

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1 N. R.G. 8265/2018 TRIBUNALE ORDINARIO di Palermo SEZIONE SECONDA CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g. 8265/2018 tra CONDOMINIO DI VIA FLORIO 31 LUIGI SIMONE TECHNOBIT SRL e Oggi 12 settembre 2018 sono comparsi: Per il CONDOMINIO DI VIA FLORIO 31 l avv. MANDALARI LUCA e per gli opposti l avv. BALDO CORRADO che precisano le conclusioni riportandosi ai rispettivi atti difensivi. Discutono la causa e chiedono che venga decisa. Il Got Si ritira in Camera di Consiglio per la decisione. Successivamente alle ore 14,45 viene emessa sentenza ex art 281 sexies cpc Il got dott. Maria Rosalia Grassadonia pagina 1 di 7

2 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di Palermo SEZIONE SECONDA CIVILE Il Tribunale, nella persona del Got dott. Maria Rosalia Grassadonia, all udienza del giorno 12 settembre 2018 ha pronunciato ex art. 281 sexies c.p.c. la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 8265/2018 promossa da: CONDOMINIO DI VIA FLORIO 31 (C.F ), con il patrocinio dell avv. MANDALARI LUCA, elettivamente domiciliato in PIAZZA GIOVANNI AMENDOLA 43 PALERMO presso il difensore avv. MANDALARI LUCA Opponente contro LUIGI SIMONE (C.F. SMNLGU62R29G273H), TECHNOBIT SRL (C.F ), con il patrocinio dell avv. BALDO, elettivamente domiciliati in VIA M. RUTELLI, 38 PALERMO, presso il difensore avv. BALDO CORRADO Opposti Oggetto: opposizione a precetto P.Q.M. Il Giudice Unico, ogni contraria istanza, eccezione e difesa reietta, definitivamente pronunciando pagina 2 di 7

3 1) Accoglie l opposizione e dichiara l illegittimità del precetto 2) Compensa fra le parti le spese del giudizio. In Fatto e in diritto Con atto di opposizione a precetto, regolarmente notificato, l odierna parte opponente, Condominio di Via Florio 31, Palermo, proponeva opposizione ex art 615 c.p.c. avverso il precetto, notificato in data con cui la TECHNOBIT Srl e Simone Luigi avevano chiesto il pagamento della complessiva somma pari ad ,37. L opponente esponeva che con sentenza n.4300/2015 emessa in data il Tribunale di Palermo aveva condannato il Condomino di Via Florio 31, in persona del suo amm.re p.t., di pagare in favore dell'ing. Simone Luigi la somma pari ad ,11 oltre CNPAIA e IVA ed in favore della TECHNOBIT Srl la somma pari ad.8.290,48 ( IVA compresa ) oltre ancora le spese legali liquidate in di cui.300,00 per esborsi ed.3.627,00 oltre accessori a titolo di compenso. Esponeva che il predetto titolo munito di formula esecutiva veniva notificato al Condominio in data e che, a seguito della predetta notifica, l'amministratore p.t. aveva provveduto ad effettuare la ripartizione delle somme dovute indicando ex art 63 disp att. cc. i nominativi dei morosi direttamente a parte creditrice. L opponente precisava che la maggior parte dei condomini aveva provveduto al pagamento della propria quota rimanendo di fatto non pagata la quota facente capo ai seguenti condomini: Sabato Adele, Domino Antonio Fedele, Ferreri Giordana, Cicero Viviana, Mulè Silvana, Rotolo Società Cooperativa e Cacioppo Giovanni, rimanendo ancora dovuta la somma di.8.140,00 con riguardo alla somme dovute all'ing. Simone,.1.592,00 con riguardo alle somme dovute alla TECHNOBIT Srl ed.891,59 con riguardo alle spese legali per un totale ivi compresi gli interessi pari ad ,12. Riteneva che la parte opposta dovesse agire nei confronti dei condomini morosi e per tale morivo chiedeva che venisse dichiarata la illegittimità dell atto di precetto. pagina 3 di 7

4 Si costituivano gli opposti che contestavano quanto dedotto dall opponente e chiedevano il rigetto delle domande dell opponente e la condanna dello stesso alle spese del giudizio. Questo decidente sospendeva l efficacia esecutiva del titolo e rinviava la causa per la precisazione delle conclusioni e per la discussione ex art 281 sexies cpc. All udienza del 12 settembre 2018 dopo la precisazione delle conclusioni e la discussione, questo giudice pronunciava sentenza ex art 281 sexies cpc. La domanda dell opponente va accolta e pertanto va dichiarata l illegittimità dell atto di precetto. Infatti il nuovo art 63 disp att cc come modificato dalla L.220/2012 prevede al II comma che:...i creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini...omissis. Si ritiene che i creditori del Condominio prima di richiedere il pagamento a coloro che hanno già versato la propria quota debbano, previo ottenimento della lista dei morosi da parte dell'amministratore, procedere con le azioni di recupero verso ciascun debitore in ragione della loro quota. Questo giudice ritiene di condividere l orientamento seguito dal Tribunale di Monza nella sentenza del 27 Aprile 2016 in cui afferma che. per potere legittimamente richiedere il pagamento ( pro quota ) al condomino in regola con i pagamenti, il creditore dovrà preventivamente intraprendere tutte le procedure, anche esecutive ( mobiliari, immobiliari e presso terzi ),in danno del condomino moroso nonché seguirle con la dovuta diligenza e buona fede. Il Creditore, quindi, dovrà dare la rigorosa prova di aver fatto tutto il possibile per soddisfare il proprio credito nei confronti del condomino moroso prima di aggredire il patrimonio del condomino in regola con i pagamenti, in mancanza lo stesso potrebbe proficuamente opporsi all'esecuzione nei suoi confronti...omissis... Si rileva però che la nuova formulazione dell art. 63 Disp. Att. C.C. introdotta dalla legge di riforma è di recente introduzione, quindi manca ancora giurisprudenza di legittimità sulla materia oggetto del giudizio e quella di merito esistente non è univoca. pagina 4 di 7

5 Questo decidente, infatti, non ignora che alcune pronunce di merito ( Tribunale Reggio Emilia 2014 e Tribunale di Milano 2017 ) hanno invece ritenuto possibile l'aggressione da parte del creditore del Condominio del c/c condominiale affermando che alcun rilievo avrebbe il titolo dell'annotazione del versamento ivi effettuato nella contabilità, né, tanto meno la provenienza della provvista dal condomino moroso affermando che, essendo il conto corrente formalmente intestato al condominio, si realizzerebbe una seppure embrionale, autonomia patrimoniale derivante proprio dall'attività di gestione che, per ciò solo, determina la imputazione della titolarità in capo esclusivamente al Condominio. Secondo tale orientamento, quindi, l'applicazione del disposto normativo di cui all'art 63, 2 comma, Disp. Att.c.c. sarebbe escluso nel caso di pignoramento del conto corrente condominiale giacchè in tale ipotesi il creditore non agisce nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, ma aggredisce il patrimonio del Condominio, patrimonio che al condominio obbligato fa direttamente capo (Trib Milano ; Trib. Ascoli , n. 1287; Trib. Milano ). Secondo tale orientamento, che questo decidente non condivide, il creditore del Condominio potrebbe in tal modo soddisfarsi sui condomini non morosi senza rispettare il beneficio della preventiva escussione loro riconosciuta ex lege. Nella fattispecie, infatti, parte creditrice aggredendo il c/c condominiale all'interno del quale risulta provata la mancanza di versamenti da parte dei condomini morosi, agirebbe in concreto nei confronti dei condomini non morosi senza rispettare il beneficio della preventiva escussione loro riconosciuta ex lege. Per tutti i motivi esposti va accolta l opposizione e dichiarata l illegittimità del precetto. Tenuto conto che non vi è un orientamento costante della giurisprudenza si ritiene di compensare fra le parti le spese del giudizio. Palermo 12 settembre 2018 pagina 5 di 7

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