Comune di Verona. Discarica 2 categoria tipo A per limi filtropressati da lavorazione di pietre naturali sita in località Pestrino

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1 Regione del Veneto Provincia di Verona Comune di Verona Discarica 2 categoria tipo A per limi filtropressati da lavorazione di pietre naturali sita in località Pestrino ECOVALPANTENA s.r.l. Relazione semestrale di verifica ambientale Il tecnico responsabile Dott. Geol. Sergio Visciano

2 INDICE 1.0 PREMESSA 2.0 CENNI GENERALI SULLA DISCARICA 3.0 ATTIVITA DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MANUTENZIONE 4.0 OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE

3 1.0 PREMESSA La ditta Ecovalpantena s.r.l. ha presentato agli inizi del 2004 agli Enti la Relazione per la sistemazione finale, redatta in ottemperanza con quanto previsto dalle linee guida per le modalità di post-chiusura per la sistemazione finale ed il recupero delle aree di discarica, parere n. 187 del della Commissione Tecnica Provinciale per l Ambiente. Infatti a seguito dell emanazione della nota regionale n /46.01 del 7 ottobre 2003, essa rispondeva ai criteri per l esonero dalla presentazione del piano di adeguamento al D. Lgs, 36/2003. Pertanto, come previsto dalla Determinazione del Dirigente del Settore Ecologia della Provincia di Verona n. 922/06 del 13 febbraio 2006, si è provveduto a redarre la presente relazione di verifica ambientale semestrale. In tale relazione si darà conto dell attività di sorveglianza e controllo della manutenzione delle seguenti sezioni: Recinzione e cancelli di ingresso; Rete di raccolta acque meteoriche; Viabilità interna ed esterna; Manutenzione della copertura finale, che comprende: Verifica della quota della copertura finale mediante esecuzione di rilievi topografici. Verifica visiva della copertura Manutenzione della copertura vegetale Analisi di compatibilità Manutenzione piezometri Inoltre sulla scorta di tutti i dati, analisi e/o perizie effettuate nel corso del semestre in corso essa dovrà contenere: i dati relativi alle analisi eseguite sui pozzi di monitoraggio; la descrizione dell andamento dei lavori; permanenza della compatibilità ambientale dell impianto; valutazione della situazione del rischio determinata dall impianto; 1

4 2.0 CENNI GENERALI SULLA DISCARICA La cava del Pestrino ricade nella pianura alluvionale del Fiume Adige, il P.T.P. colloca l'area nella zona detta della "grande Verona " in cui si prevede l'attuazione di politiche per il riordino di tessuti urbani e la qualificazione ambientale. In tale contesto assume un valore molto positivo la sistemazione a verde di un'area degradata dall'attività estrattiva, ottenuta senza apporto di inquinanti. L'attività di estrazione è cessata da tempo e ha interessato un'area complessivamente di mq con una profondità di circa 10 m. Dal punto di vista geologico il substrato della zona è costituito da ghiaie in matrice sabbiosa: tale tipo di terreno offre una elevata permeabilità che consente un efficace drenaggio delle acque meteoriche. Il fondo della ex cava (prima della posa della impermeabilizzazione) si trovava ad una quota compresa tra 49,0 e 49,9 m s.l.m., mentre il piano campagna è posto tra 59,5 e 58,5 m s.l.m.; la falda, in condizioni di piena è posta a circa 12 m dal p.c., che corrispondono a 1,80 m dal fondo cava nel punto più depresso. La impermeabilizzazione del fondo e di parte delle scarpate perimetrali è costituita da limo di granito per almeno 1 m di spessore, opportunamente compattato e sagomato. Al fine di garantire il controllo della falda sotterranea sono stati installati due pozzi uno a monte e uno a valle della falda sotterranea che, in zona, presenta un andamento NO/SE. E' stata inoltre eseguita una scolina perimetrale che consente di raccogliere le acque meteoriche. Il rifiuto è costituito essenzialmente da limi di marmo, limi di granito, frammenti di roccia da segagione e sfridi di materiali da costruzione: tali rifiuti contengono una percentuale di acqua inferiore al 35 % al fine di consentire la palabilità degli stessi e, durante il corso dei conferimenti si è provveduto allo scarico alternando strati di materiale ghiaioso e di cocciame per garantire la stabilità dell ammasso dei rifiuti. Una volta terminati i conferimenti si è provveduto ad eseguire la copertura finale mediante la posa di uno strato drenante costituito da materiale granulare dello spessore di 30 cm e di uno strato di terreno vegetale di 50 cm di spessore. Alla copertura finale sono state impartite le pendenze previste da progetto, al fine di garantire lo sgrondo delle acque meteoriche. A pagina seguente si riporta una tabella riassuntiva dei principali provvedimenti amministrativi relativi alla gestione dell impianto in oggetto. 2

5 Cronistoria dei principali provvedimenti amministrativi della discarica in oggetto Approvazione del progetto DDSE n. 12 aprile /01 Inizio conferimenti 24 settembre 2001 Autorizzazione all esercizio della discarica e diffida per avvio provvisorio non autorizzato, per incompletezza della documentazione presentata Diffida della Provincia di Verona, a seguito dei rilievi effettuati dall ARPAV il 29/11/01, sui punti b), c), f), g), k), m) della autorizzazione all esercizio Relazione della ditta in risposta alla diffida DDSE n. 3506/01, dove si evidenziano i provvedimenti presi in ottemperanza alla diffida stessa. DDSE n. 03 dicembre /01 DDSE n. 24 dicembre /01 05 febbraio 2002 Relazione del Tecnico Controllore in risposta alla Determina del 24/12/2001 Prot. n. 3506/01 della Provincia di Verona Lettera della Provincia a seguito verbale dell ARPAV (11/02/02) sul campionamento del 23/01/02 di rifiuti risultati non conformi per superamento della concentrazione limite di stirene. Prot. n. 1775/E 05 febbraio febbraio 2002 Lettere di richiesta di analisi del terzo campione. 21 febbraio maggio 2002 Dinieghi dell ARPAV relativamente all analisi del terzo campione 14 marzo maggio 2002 Provvedimenti presi dalla ditta: Da febbraio a luglio 2002 Delimitazione e copertura della zona interessata dallo scarico del rifiuto non conforme; Indagine interna sull origine del carico; Campionamenti e analisi per la precisa delimitazione dell area; Redazione del piano operativo di asportazione; Asportazione dei rifiuti; Verifiche effettuate anche dal terzo controllore. Relazione finale e certificazione dell avvenuta asportazione dei rifiuti 09 settembre 2002 non conformi del 2/08/2002, in ottemperanza alla lettera della Provincia Prot. n. 1775/E del 18 febbraio 2002 Fine conferimenti 24 febbraio 2003 Inizio lavori di chiusura 5 marzo 2003 Dichiarazione di fine lavori di chiusura e conformità delle opere 19 settembre 2003 Collaudo 24 settembre

6 3.0 ATTIVITA DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MANUTENZIONE Nel corso primo semestre 2006 si è provveduto ad eseguire un sopralluogo, come previsto dal Piano interno per la gestione post operativa, effettuato il 08/06/2006. Recinzione e cancelli di accesso Tutta l area è recintata e munita di un unico ingresso con cancello chiuso con lucchetto. Nel corso dei sopralluoghi si è sempre accertato che la recinzione perimetrale ed il cancello di ingresso erano chiusi ed integri. Rete di raccolta delle acque meteoriche La discarica è dotata di una canaletta perimetrale per la gestione delle acque meteoriche per garantire il corretto e costante smaltimento delle stesse. Durante le visite non si sono riscontrati intasamenti della canaletta che è sempre parsa sufficientemente efficiente nello smaltire le acque meteoriche interne all area di discarica. Viabilità interna ed esterna La viabilità interna è limitata ai mezzi dei proprietari del fondo che hanno provveduto alla semina della copertura vegetale, attualmente nessun mezzo entra in discarica se non per interventi di manutenzione della rete di raccolta delle acque meteoriche e della recinzione, e per lo sfalcio dell erba. La viabilità esterna utilizzata nel corso della gestione dell impianto è stata in parte riadattata dai proprietari in quanto sono in corso lavori di sistemazione generale dell area limitrofa adibita a maneggio. Pertanto la viabilità di accesso allo stato attuale corrisponde a via Pestrino. Manutenzione piezometri Presso la discarica sono presenti due piezometri per il monitoraggio delle acque di falda: uno posto a monte e l altro a valle rispetto alla direzione prevalente del flusso idraulico sotterraneo. Nel corso dei sopralluoghi si è verificato che essi risultano puliti ed efficienti. Manutenzioni della copertura finale La frequenza di visita è semestrale per tutta la durata di gestione post operativa. Durante i sopralluoghi si è provveduto ai seguenti controlli: A) verifica della quota della copertura finale mediante esecuzione di rilievi topografici L ultimo rilievo è stato eseguito nel dicembre 2005 pertanto si provvederà a dicembre del presente anno ad eseguire il prossimo. B) verifica visiva della copertura 4

7 Nel corso dei sopralluoghi si è verificata l assenza di fessurazioni all interno della copertura del capping. Qualora se ne dovessero formare in futuro si provvederà alla sigillatura delle stesse con terreno vegetale o argilla. C) manutenzione della copertura vegetale La manutenzione della copertura vegetale è avvenuta mediante lo sfalcio dell erba sul corpo discarica. D) analisi di compatibilità Vista la tipologia dei rifiuti conferiti e la natura del terreno vegetale utilizzato per la copertura, non c è motivo di ritenere che esista incompatibilità tra la produzione agricola nelle zone limitrofe e la catena alimentare. Pertanto si ritiene superflua la relativa analisi di compatibilità. 5

8 4.0 OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE Analisi eseguite sui pozzi di monitoraggio. I pozzi che costituiscono la rete di monitoraggio della falda presso la discarica sono 2, uno (P2) posto idrogeologicamente a monte della discarica, l altro (P1) posto a valle. I prelievi dei campioni per i controlli analitici sulle acque di falda sono stati effettuati da parte della Lachiver, in contraddittorio con i tecnici dell ARPAV, in data 13/03/2006. Relativamente ai risultati ottenuti, non si evidenziano superamenti dei limiti del D. Lgs. 31/01 e del DM 471/99 e D.Lgs. 152/06 per i parametri chimici considerati. Inoltre, raffrontando le concentrazioni monte/valle per i diversi parametri non si riscontrano variazioni di rilievo. I tecnici Lachiver, oltre al prelievo del campione, hanno anche provveduto a misurare il livello fratimetrico della falda. Descrizione dell andamento dei lavori I lavori in fase di gestione di post chiusura sono limitati a interventi di manutenzione, che sono stati effettuati ogniqualvolta si è reso necessario. Permanenza della compatibilità ambientale e valutazione della situazione del rischio determinata dall impianto Sia dai sopralluoghi effettuati che dai risultati delle analisi chimiche sulle acque di falda non sono emerse problematiche legate alla compatibilità ambientale della discarica in oggetto. Infatti, i valori dei parametri chimici ricercati nelle acque sono pressoché uguali a monte e a valle della discarica. Relativamente alla situazione di rischio determinata dall impianto, considerata la tipologia dei rifiuti conferiti, le analisi chimiche di cui sopra, la assoluta integrità della copertura finale e, infine, l assenza di percolati, di polveri, di produzione di biogas, si ritiene che essa sia assolutamente trascurabile. Verona, 1 luglio 2006 Dott. Geol. Sergio Visciano 6