C.R.A. VER srl Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona) Relazione Non Tecnica (I semestre 2016) C.R.A.VER S.R.L.
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- Nicolina Gattini
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1 C.R.A.VER S.R.L. Impianto di recupero rifiuti speciali, non pericolosi, costituiti da limi di lavorazione di pietre naturali e marmo resine con sede in Via Polveriera Vecchia n.12 in San Martino Buon Albergo (Verona) Relazione non Tecnica (I semestre 2016)
2 Sommario 1) Premessa ) Impianto ) Informazioni generali ) Breve descrizione ) Normativa autorizzativa ) Controlli ) Metodologia ) Analisi della documentazione ) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali ) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative ) Monitoraggi ambientali ) Aria ) Acque superficiali ) Altri monitoraggi ) Rifiuti ) Conclusioni... 7 Allegati al testo: Allegato 1: Documentazione fotografica 2
3 1) Premessa La presente relazione non tecnica, inerente le attività svolte nell impianto sito in Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona) nel primo semestre 2016, descrive le attività di verifica espletate, a riguardo e nei limiti del suo incarico, dal terzo controllore il Dottor Luca Impecora il quale è in carica dal 01 Gennaio ) Impianto Ubicazione: 2.1) Informazioni generali Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona); Orari indicativi di attività: Da lunedì a Venerdì: 08.30/12.00 e 14.00/18.00 Gestore: C.R.A. VER s.r.l. con sede legale ed Amministrativa in Via Polveriera Vecchia n. 12, 3 San Martino Buon Albergo (Verona); sito internet : (selezionare Attività e, successivamente, dal menù a caduta Craver.): indirizzo mail: craver@craver.eu. Inizio attività: anno Responsabile Tecnico: Dott. Giandomenico Murari. Enti Pubblici di riferimento: Provincia Verona Settore Ambiente Unità Operativa Rifiuti Speciali Via delle Franceschine, Verona; Tel.: (numero verde); Comune di San Martino Buon Albergo Piazza del Popolo n. 36, San Martino Buon Albergo Verona; Tel: e (settore Ambiente-Ecologia); ARPAV Dipartimento Provinciale di Verona Via A. Dominuti, Verona; Tel.: ) Breve descrizione L impianto di trattamento della Ditta C.R.A.VER srl è abilitato, in forza del sistema autorizzativo dettagliato al capitolo successivo (cap.2.2: Normativa autorizzativa), al recupero di rifiuti speciali, non pericolosi, costituiti da limi di lavorazione di pietre naturali e marmo resine. Nel dettaglio possono essere conferiti i seguenti codici CER: (rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce ) e (sterili ed altri residui del lavaggio e dalla pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci e ); Tali rifiuti possono essere trattati per un massimo di mc/anno ( ton/anno) e lo stoccaggio massimo consentito è pari a ton di cui quelli costituiti da marmo resina 3
4 filtro pressata non possono superare i ton. Nel corso del primo semestre 2016 la Ditta ha visto in ingresso 1.786,47 ton. I rifiuti derivanti dalla lavorazione della marmo resina vengono conferiti già filtro pressati mentre quelli prodotti dalla lavorazione pietra naturale sono ritirati anche allo stato pompabile. Il rifiuto pompabile viene scaricato, previa grigliatura, in vasche dedicate ed omogeneizzato mediante agitazione continua per poi, dopo filtro pressatura, diventare palabile ed essere oggetto di essicazione. Il rifiuto già filtro pressato, stoccato separatamente in aree dedicate a seconda che derivi da pietra naturale o da marmo resina, viene avviato invece direttamente all attività di essicazione. Il prodotto che si ottiene alla fine del processo trova svariati utilizzi nell industria. In Allegato 1 (Allegato 1: documentazione fotografica) alcune riprese fotografiche realizzate all interno dell Impianto consentono la visualizzazione di alcune delle parti impiantistiche appena descritte. 2.3) Normativa autorizzativa Nel seguito vengono elencati, in successione temporale di emanazione, gli atti normativi che, autorizzando all esercizio dell attività, ne determinano contestualmente i limiti e le condizioni in cui può svolgersi. Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.436/08 del 18 Gennaio 2008; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.3399/08 del 29 Maggio 2008; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.3661/11del 2 Settembre 2011; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.4122/11del 3 Ottobre 2011; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.364/13 del 29 Gennaio 2013; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.573/13 del 11 Febbraio 2013; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.2194/14 del 4 Giugno 2014; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.2683/14 del 7 Luglio ) Controlli 3.1) Metodologia L attività di controllo viene svolta mediante visite, con periodicità mensile, effettuate dallo scrivente con l eventuale ausilio di propri collaboratori i cui nominativi sono riportati nella Convenzione in essere tra il terzo controllore e la Ditta Nuova Amit srl. Nell espletare l attività ci si attiene alle indicazioni contenute nel Piano di Monitoraggio e Controllo oltre che alle prescrizioni contenute negli atti elencati al precedente Capitolo 2.3 (Cap.2.3.: Normativa autorizzativa). La data di svolgimento di tale sopralluogo viene comunicata alcuni giorni prima dell effettuazione esclusivamente al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.V. di Verona mediante comunicazione inviata via P.E.C. (posta elettronica certificata). 4
5 Lo strumento principalmente utilizzato, al fine di una verifica il più possibile efficace e comprensiva di ogni aspetto, consiste nella compilazione di una lista di controllo (check list) relazionante, di fatto ed una volta redatta, sui vari aspetti sia impiantistici che documentali - gestionali. Tale strumento operativo è stato predisposto da altri professionisti e lo scrivente si limita ad utilizzarlo. 3.2) Analisi della documentazione Il controllo degli aspetti documentali viene svolto principalmente mediante compilazione delle relative Sezioni della lista di controllo che si evidenziano, in forma tabellare e insieme agli elementi principali che consentono di verificare e/o annotare, nell immediato seguito. DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST ASPETTI DOCUMENTALI VERIFICABILI Controllo documentazione di accompagnamento rifiuti (1) Quantitativi di rifiuti in ingresso Osservazioni nell area servizi Verifica della procedura di accettazione (2) Gestione del rifiuto Gestione del trattamento delle acque Note: Manutenzione delle attrezzature Prescrizioni del decreto di autorizzazione all esercizio della Provincia di Verona (3) Correttezza o meno nella compilazione dei formulari di identificazione del rifiuto. Annotazione del quantitativo rifiuti in ingresso espresso come dato settimanale. Compilazione o meno del registro carico-scarico con annotazione della data in cui risulta aggiornato e segnalazione di eventuali manomissioni. Provenienza del carico, autorizzazione del trasportatore ed analisi accompagnatorie. Verifica dell effettuazione o meno dei campionamenti sul rifiuto prescritti. Annotazione o meno sul quaderno di registrazione dell operazione di pulizia e taratura dei phmetri e della relativa data di esecuzione. Annotazione della data alla quale risulta aggiornato il quaderno di manutenzione. Rispetto o meno dei codici autorizzati, analisi sul rifiuto in ingresso, effettuazione o meno, con la periodicità prescritta, dei campionamenti agli scarichi idrici (Sc1 e Sc2) e di quelli ai camini. Verifica della prescrizione relativa al quantitativo massimo di rifiuti trattabili annualmente. (1) Verifica effettuata a campione. (2) Il controllo viene effettuato a campione facendo riferimento ad alcuni dei formulari di identificazione del rifiuto elencati nella sezione Controllo documentazione di accompagnamento rifiuti. (3) a campione 3.3) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali. Nel corso della visita di verifica si procede, per ciò che concerne gli aspetti impiantistici, operativi e gestionali ad un ispezione visiva dei luoghi, ad intervistare, nel merito, il personale preposto ed alla contestuale compilazione della lista di controllo. Nell immediato seguito si evidenziano, in forma tabellare ed unitamente agli aspetti principali che consentono di verificare, le relative Sezioni della check list. 5
6 DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST ASPETTI IMPIANTISTICI, OPERATIVI E GESTIONALI VERIFICABILI Osservazioni sulla pulizia del piazzale di Stato della pulizia aree transito e sosta e della strada di accesso ingresso e strade di accesso all Impianto (Via Polveriera Vecchia) Condizione degli automezzi Stato automezzi osservati nel corso del sopralluogo I flussi del rifiuto in ingresso sono conformi o meno, anche in termini di Gestione del rifiuto areee di stoccaggio, a quanto prescritto. Osservazione del segnalatore di livello massimo sia della vasca di Gestione del trattamento delle acque raccolta delle acque di prima pioggia sia di quella raccolta acqua lavaggio lava ruote. Rispetto o meno della prescrizione relativa al quantitativo massimo Prescrizioni del decreto di autorizzazione presente nelle aree di stoccaggio del rifiuto. all esercizio della Provincia di Verona Controllo dello stato di pulizia delle arre interne e di accesso all Impianto, 4) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative 4.1) Monitoraggi ambientali 4.1.1) Aria La C.R.A. VER srl è tenuta al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice aria, delle emissioni convogliate con metodologie definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa) che prevedono una frequenza semestrale per i camini denominati n.3 e n.4 e una trimestrale per il n.2, n.5 e n.6. In data 27/01/2016, nel corso della visita di verifica, lo scrivente ha potuto prendere visione dei rapporti di prova dei campionamenti eseguiti in data 18/12/2015. Il campionamento, per quelli a periodicità semestrale, è stato effettuato nel mese di Giugno 2016 mentre, per quelli a periodicità annuale, è previsto nel mese di Dicembre ) Acque superficiali La C.R.A.VER srl è tenuta, con periodicità trimestrale, al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice acqua superficiale, delle acque defluenti dagli scarichi superficiali denominati Sc1 ed Sc2. Il punto di scarico Sc2 è mantenuto attivo al solo fine di consentire il deflusso delle acque meteoriche ricadenti nell area E dove, non essendo state completate le opere previste da progetto, è vietato lo stoccaggio dei rifiuti. Nel corso del primo semestre 2016 la Ditta ha effettuato il campionamento al punto di scarico Sc1 nei giorni 18/01/2016 e 29/04/
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8 Allegato 1: documentazione fotografica 8
9 Foto 1: Vista assonometrica da nord ovest dell Impianto. Foto 2: schematizzazione della procedura di scarico, agitazione e filtro pressatura del rifiuto derivante dalla lavorazione della pietra naturale conferito allo stato pompabile. 9
10 Foto n.3: Ripresa fotografica dei tre box, con copertura semovibile, dedicati allo stoccaggio della marmo resina Foto 4: Dettaglio sull area di carico in essicatoio del rifiuto, già filtro pressato. 10
11 Foto 5: Due tre box, ubicati al di sotto delle filtro presse, dedicati allo stoccaggio del limo filtro pressato derivante dalla lavorazione della pietra naturale. 11
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