IL MODELLO PRISCA. Stefano Mucciarella. Occhio del Riciclone ONLUS

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1 IL MODELLO PRISCA Stefano Mucciarella Occhio del Riciclone ONLUS

2 I partner di progetto Partner tecnici Partner dimostrazione locale Vicenza Partner dimostrazione locale San Benedetto del Tronto Partner disseminazione EU-LIFE + Environment Policy and Governance LIFE/11/ENV/ PILOT PROJECT FOR SCALE RE-USE STARTING FROM BULKY WASTE STREAM Finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life + Ambiente 2011.

3 Il progetto PRISCA Data di inizio e di chiusura del progetto: Durata: settembre giugno settembre giugno 2015 Budget complessivo: Budget complessivo: Contributo LIFE: (49.97%) Contributo LIFE: (49.97%) Area geografica: Italia EU-LIFE + Environment Policy and Governance LIFE/11/ENV/ PILOT PROJECT FOR SCALE RE-USE STARTING FROM BULKY WASTE STREAM Finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life + Ambiente 2011.

4 Il modello PRISCA Integrazione tra il sistema di ges0one dei rifiu0 urbani e il sistema di imprese sociali per l interce7azione di beni riu0lizzabili Creazione di una filiera economicamente sostenibile in cui i beni riusabili ritornano ad essere beni con valore commerciale Integrazione con il mercato dell usato EU-LIFE + Environment Policy and Governance LIFE/11/ENV/ PILOT PROJECT FOR SCALE RE-USE STARTING FROM BULKY WASTE STREAM Finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life + Ambiente 2011.

5 Gli obiettivi del Progetto Nr. 2 Centri di Riuso a Vicenza e San Benedetto del Tronto Creare vantaggio ambientale dal riuso dei beni Un sistema gestionale efficiente del Centro di Riuso tracciabilità e controllo dei costi EU-LIFE + Environment Policy and Governance LIFE/11/ENV/ PILOT PROJECT FOR SCALE RE-USE STARTING FROM BULKY WASTE STREAM Finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life + Ambiente 2011.

6 UNA PREMESSA NECESSARIA Il riuso non è una pratica da inventare a tavolino esiste infatti un settore di riferimento: IL MERCATO DELL USATO Rigattiere al Mercato di Porta Portese (ROMA)

7 Rigattiere al Mercato di Porta Portese (ROMA)

8 IL MODELLO PRISCA NASCE DALLA OSSERVAZIONE DELLA REALTÀ ESISTENTE

9 ANALISI Regole di Mercato - flussi di approvvigionamento AZIONE ristrutturare in modo innovativo le filiere e le attività esistenti - flussi di distribuzione

10 PERCHÉ UN MODELLO COMMERCIALE E NON UN MODELLO DI GRATUITÀ? - Competitività/alternativa rispetto allo smaltimento - Copertura costi di intercettazione, selezione, stoccaggio, ricondizionamento e distribuzione - Generazione posti di lavoro, sviluppo locale, integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati ed emersione - Capacità di assorbimento proporzionata con il flusso di riutilizzabile derivante da un intercettazione diffusa - L impostazione commerciale non esclude la gratuità, anzi la può Lorem ipsum massimizzare perché produce strutturalmente invenduto di buona qualità

11 I MODELLI EUROPEI E L ITALIA Al contrario del Nord Europa, in Italia il riutilizzo ha prezzi finali capaci di sostenere un ampio settore economico. L appoggio economico diretto delle istituzioni é essenziale solo a favorire le operazioni di intercettazione e raccolta.

12 GLI SBOCCHI COMMERCIALI CLIENTI FINALI NEGOZI CONTO TERZI BOTTEGHE DI RIGATTERIA OPERATORI AMBULANTI CONTAINER PER PAESI TERZI

13 CENTRO DEL RIUSO DI VICENZA Nei primi 5 mesi di sperimentazione: 154 tonnellate di rifiuti e beni riusabili arredamento, libri, casalinghi, idrosanitari, RAEE ecc.

14 FONTE DI FATTURATO UNITA DI BENI RIUTILIZZABILI C/O ECOCENTRO COOP INSIEME VICENZA: 68% (BUONO E MEDIO STATO) OGGETTISTICA INDUMENTI ARREDAMENTO 39% 35% 16%

15 CENTRO DEL RIUSO DI VICENZA

16 IL MODELLO PRISCA SOLUZIONE A: MODELLO INTEGRATO Lorem ipsum

17 IL MODELLO PRISCA SOLUZIONE B: MODELLO AGGIUNTIVO Lorem ipsum

18 IL MODELLO PRISCA STAGIONALITA DEI FLUSSI Lorem ipsum

19 IL MODELLO PRISCA IL FLUSSO DELLE MERCI ATTRAVERSO I MAGAZZINI LOGICI Lorem ipsum

20 IL MODELLO PRISCA REGISTRARE LE MERCI Esempio registro cartaceo

21 IL MODELLO PRISCA UTILIZZARE UNITÀ DI CARICO STANDARD Esempio unità di carico adottata

22 IL MODELLO PRISCA GLI STAKEHOLDER ENTI LOCALI AZIENDE DI IGIENE URBANA SOGGETTO ATTUATORE OPERATORI DELL USATO CITTADINI Lorem ipsum ENTI DI SOLIDARIETA

23 RIUSO SU SCALA: PASSI DA COMPIERE 1 Analisi del flusso di beni riutilizzabili presenti nei rifiuti urbani 2 Analisi del mercato dell usato locale 3 Individuazione linee generali del funzionamento del modello nel contesto locale 4 Condivisione con gli stakeholder e accordi di programma 5 Progettazione tecnica 6 Messa in opera, start-up e comunicazione 7 Messa a regime del modello Lorem ipsum

24 Stefano Mucciarella

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