cognome nome DICHIARA (indicare la corretta denominazione)
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- Filippo Paolini
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1 Da allegare alla domanda di accreditamento istituzionale Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità specifici previsti per l accreditamento dei processi assistenziali LIVELLO DI ASSTENZA: SPECIALISTICA AMBULATORIALE - prestazioni specialistiche terapeutiche e riabilitative - prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio erogate in regime ambulatoriale (Lista di controllo SA) Il sottoscritto / La sottoscritta cognome nome DICHIARA (se la domanda è presentata da una persona giuridica) nella sua qualità di: titolare dell impresa individuale legale rappresentante della società (indicare la corretta denominazione) (Il possesso dei requisiti di cui alla presente scheda comporterà, a seguito dell' accreditamento istituzionale per l erogazione delle prestazioni, l'iscrizione allo specifico registro provinciale ove sono elencate le strutture sanitarie e/o socio-sanitarie accreditate, l'ente o associazione che le gestisce e la tipologia di attività sanitaria e/o socio-sanitaria accreditata). SA.1 ACCESSO DEI PAZIENTI SA.1.1 L accesso alle prestazioni avviene secondo criteri di priorità definita sulla base di valutazioni di appropriatezza e di urgenza Le prestazioni sanitarie e socio sanitarie (di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione) assicurate dal Servizio sanitario rispondono a bisogni assistenziali tutelati nell ambito dei Livelli essenziali di assistenza e sono erogate nel rispetto dei principi del bisogno di salute, dell appropriatezza degli interventi e dell equità nell accesso all assistenza. Devono essere definiti i criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni ambulatoriali - sulla base di valutazioni di appropriatezza e di urgenza - e le modalità per una corretta gestione delle liste di prenotazione al fine di garantire l'uniformità e la trasparenza delle stesse. Le liste di prenotazione - con le quali vengono fissate le modalità ed i tempi di accesso alle 1
2 prestazioni - devono tenere conto della situazione clinica del paziente, dello specifico problema di salute, del livello di bisogno assistenziale. Questi aspetti devono essere riportati a modalità codificate, anche con l utilizzo di strumenti di classificazione dei pazienti secondo principi di priorità clinico-assistenziale. Vengono utilizzati criteri, regolamenti e/o procedure per la gestione SA.1.1-a del processo di ammissione; SA.1.1-b SA.1.1-c SA.1.1-d sono definiti i criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche le modalità e i tempi di accesso alle prestazioni tengono conto della valutazione del livello di priorità assistenziale esplicitamente definito; viene verificato periodicamente il rispetto dei criteri di accesso alle prestazioni secondo principi di priorità clinica. SA.1.2 L'organizzazione attua iniziative per facilitare l accesso degli utenti alle prestazioni e per ridurre le barriere - di comunicazione o di altro genere - che possono influenzare negativamente la possibilità di fruizione dei servizi La popolazione di riferimento dell'organizzazione è spesso molto variegata: anziani, disabili, persone che parlano lingue diverse o dialetti, o di culture diverse etc. Questi elementi costituiscono potenziali "barriere" nell'accesso ai servizi e l'organizzazione deve mettere in atto iniziative per ridurre il loro impatto od eliminarle. L organizzazione, per migliorare l accesso alla propria struttura, fornisce inoltre informazioni sui servizi prestati, sugli orari e sulle modalità d accesso. L organizzazione adotta iniziative per superare le barriere linguistiche SA.1.2-a che possono limitare l accesso o la fruizione delle prestazioni; SA.1.2-b SA.1.2-c SA.1.2-d SA.1.2-e vengono fornite agli utenti ed ai servizi territoriali di assistenza primaria informazioni su servizi erogati, orari, procedure di accesso; la prenotazione delle prestazioni è resa possibile, sia direttamente presso i punti di prenotazione individuati dall organizzazione sia telefonicamente, in modo integrato con il complesso delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario provinciale; al momento della prenotazione delle prestazioni vengono fornite agli utenti informazioni sui tempi di attesa, sulle modalità di preparazione per la fruizione delle prestazioni e circa la possibilità di richiedere le medesime prestazioni presso altri erogatori accreditati dal Servizio sanitario provinciale; esiste una idonea segnaletica all esterno dell edificio, lungo i percorsi e all ingresso degli ambulatori di destinazione per facilitare l accesso. SA.2 QUALITÀ E CUREZZA DELL ASSTENZA AI PAZIENTI 2
3 SA.2.1 Le attività diagnostiche e terapeutiche vengono realizzate secondo criteri di efficacia, appropriatezza e sicurezza, coerentemente con la mission e con le politiche per la qualità e sicurezza definite dall organizzazione I professionisti e le organizzazioni sanitarie hanno la responsabilità di garantire e migliorare sistematicamente la buona qualità dell'assistenza fornita ai pazienti lungo tutto il processo assistenziale, dall'identificazione dei bisogni sanitari dei pazienti agli esiti delle cure prestate. La qualità professionale costituisce l'elemento di maggiore garanzia dei risultati, e deve essere verificata con modalità idonee, basate sulle evidenze scientifiche di efficacia e sull'uso di strumenti valutativi consolidati ed opportunamente gestiti. Questo ambito vede i professionisti sanitari come attori principali, all'interno di un quadro trasparente in termini di strumenti utilizzati, modalità operative, standard e procedure di riferimento. Parimenti la sicurezza dei luoghi di cura rappresenta un obiettivo prioritario delle organizzazioni sanitarie, che deve essere perseguito in maniera sistematica, pianificata e coordinata. I programmi per la sicurezza dei pazienti pianificati dalla Direzione vengono attuati nel contesto delle attività assistenziali mediante specifiche iniziative finalizzate a ridurre i rischi più frequenti derivanti dalle attività assistenziali stesse (quali ad esempio: errori nella somministrazione di farmaci, esecuzione prestazioni invasive ecc.). Vengono definiti, attuati e monitorati specifici obiettivi concernenti la sicurezza e la qualità - in termini di efficacia e appropriatezza - SA.2.1-a dell assistenza, in coerenza con le politiche complessive per la qualità; SA.2.1-b vengono utilizzati specifici strumenti (quali ad esempio: linee guida, profili assistenziali, protocolli, programmi di audit od altri documenti di indirizzo clinico) per assicurare l efficacia e l appropriatezza degli interventi; SA.2.1-c Il personale è istruito e attua le misure per la prevenzione ed il monitoraggio dei principali rischi connessi alle specifiche attività assistenziali; SA.2.1-d viene effettuata la rilevazione degli eventi avversi - o potenzialmente tali che rappresentano un rischio per i pazienti. SA.3 TUTELA DEI DIRITTI E RISPETTO DELLA DIGNITÀ DEI PAZIENTI SA.3.1 L organizzazione garantisce a tutti i pazienti il diritto ad avere informazioni sul proprio stato di salute ed all accesso alla documentazione sanitaria La tutela dei diritti del cittadino nei suoi rapporti con le organizzazioni sanitarie costituisce un principio irrinunciabile, che deve sostanziarsi in primo luogo nel rispetto del diritto del cittadino alla corretta informazione sulla propria situazione di salute, sulle prospettive e le eventuali alternative, anche al fine di favorire la partecipazione consapevole del paziente alle scelte circa i programmi assistenziali che lo riguardano. L impegno dell organizzazione per assicurare ai propri utenti il diritto all informazione sulle 3
4 proprie condizioni di salute e sugli interventi sanitari necessari va supportato con modalità organizzative esplicite e condivise. Quando i pazienti sono sottoposti a procedure diagnostiche o terapeutiche potenzialmente rischiose, devono essere illustrati loro il significato della procedura, i rischi e le eventuali alternative. L'informazione al paziente è un diritto riconosciuto ed è componente essenziale per la successiva espressione del consenso. SA.3.1-a L organizzazione definisce e adotta procedure per garantire al paziente le continue informazioni sullo stato di salute ed i programmi assistenziali; SA.3.1-b sono identificati i soggetti tenuti a fornire le informazioni ai pazienti; SA.3.1-c sono fornite informazioni sulle modalità di accesso alla documentazione; SA.3.1-d il consenso informato è raccolto da personale competente mediante un processo definito dall organizzazione col quale vengono fornire al paziente le informazioni necessarie all espressione consapevole del consenso preliminare all effettuazione di procedure diagnostiche o terapeutiche caratterizzate da invasività o potenziale rischio; SA.3.1-e viene registrato nella documentazione sanitaria il nominativo del professionista che ha fornito le informazioni ed ha raccolto il consenso informato. SA.3.2 L organizzazione si impegna a garantire ai pazienti la tutela della privacy, il rispetto delle convinzioni religiose e spirituali, la tutela delle condizioni di fragilità Lo sviluppo dei sistemi sanitari e la loro accresciuta complessità, il fatto che la pratica medica sia diventata più rischiosa e in molti casi più impersonale e meno umana, nonché i progressi della scienza e della tecnologia medica hanno posto nuova enfasi sull'importanza di riformulare garanzie rispetto ai diritti soggettivi dei pazienti, quali il diritto alla riservatezza, al rispetto delle convinzioni religiose o spirituali e alla tutela della dignità della persona, in particolare per le persone in condizione di particolare vulnerabilità, anche temporanea. Il bisogno di privacy, soprattutto durante le procedure cliniche ed assistenziali ma anche nei confronti di altri pazienti o dei visitatori, è un esigenza importante del paziente che deve essere compresa e rispettata dagli operatori. Molti pazienti sono inoltre portatori di intensi sentimenti religiosi e spirituali che richiedono sensibilità e rispetto, anche in ragione del possibile effetto condizionante sul processo assistenziale e sulla compliance dei pazienti stessi. L organizzazione si impegna pertanto ad adottare, ove possibile, le opportune modalità organizzative ed operative per contemperare le aspettative di rispetto di tali valori nel contesto del processo di assistenza. Ancora, alle organizzazioni sanitarie accedono frequentemente persone in condizione di fragilità che possono riguardare situazioni stabili (bambini, anziani, pazienti cronici con grave compromissione) o situazioni contingenti o temporanee (pazienti in coma, in supporto vitale, pazienti terminali, spaventati ecc.). Pazienti di questo genere sono frequenti e particolarmente esposti a rischi di ordine sanitario e di altro genere, e richiedono particolare attenzione e impegno in termini di supporto assistenziale e difesa della dignità della persona. 4
5 La privacy è riconosciuta come un diritto del paziente e sono definite SA.3.2-a linee di comportamento per rispettarla; SA.3.2-b SA.3.2-c SA.3.2-d la privacy del paziente viene rispettata in tutti i casi di esami, procedure e trattamenti; sono definite e vengono osservate modalità organizzative ed operative esplicitate al fine di assicurare, per quanto possibile, il rispetto delle convinzioni religiose e spirituali dei pazienti; sono state definite e vengono osservate linee di comportamento esplicite per assicurare la necessaria tutela, in termini di assistenza e di rispetto della dignità personale, ai soggetti che si trovano in situazioni di fragilità. SA.4 COORDINAMENTO E CONTINUITÀ DELLE ATTIVITÀ ASSTENZIALI SA.4.1 Esistono modalità definite per assicurare il coordinamento e la continuità delle attività assistenziali I percorsi assistenziali si fondano per lo più su processi di cura dinamici che vedono il coinvolgimento di diverse professionalità e servizi afferenti alla stessa organizzazione od anche ad organizzazioni diverse: i bisogni del paziente devono essere valutati in relazione alle risorse più appropriate entro e, se necessario, fuori dall organizzazione. Affinché l assistenza al paziente non abbia soluzione di continuità, l organizzazione deve disegnare e implementare processi per assicurare la continuità ed il coordinamento dell assistenza tra le varie professionalità e servizi coinvolti. Sono adottati strumenti per assicurare l integrazione ed il SA.4.1-a coordinamento delle attività di assistenza all interno dell organizzazione; SA.4.1-b SA.4.1-c SA.4.1-d alla conclusione delle prestazioni viene consegnata al paziente (o eventualmente trasmessa ai livelli successivi di assistenza) una relazione/referto contenente informazioni rispetto alle prestazioni erogate e vengono forniti le indicazioni ed il supporto necessari per consentire la continuità assistenziale; nel caso di referti/relazioni redatti in tempi successivi, la data di consegna dei referti/relazioni stessi viene comunicata ai pazienti al momento della conclusione delle prestazioni (o, nel caso di prestazioni di diagnostica per immagini, al momento della prenotazione della prestazione); alla conclusione delle prestazioni, vengono fornite al paziente, se necessario in forma scritta, indicazioni rispetto ad eventuali effetti collaterali prevedibili (es. dolore, sanguinamento, limitazioni funzionali) connessi alle prestazioni effettuate. 5
6 DICHIARA ALTRE - il mancato possesso dei seguenti requisiti e ne giustifica il motivo: Nr. criterio Giustificazione mancato possesso - l inapplicabilità alla struttura dei seguenti criteri non soddisfatti: Nr. criterio Motivo inapplicabilità Luogo e data (firma del dichiarante) 6
cognome nome DICHIARA (indicare la corretta denominazione)
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