Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile
|
|
- Felice Nicoletti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre 2007
2 Le pietre miliari delle politiche sanitarie e sociali della Regione Sardegna Legge Regionale 23 dicembre 2005, n. 23 Sistema integrato dei servizi alla persona Legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna Piano regionale dei servizi sanitari
3 La Legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna Articolo 1: Principi del Servizio sanitario regionale >. Il servizio sanitario regionale della Sardegna (SSR) assicura la tutela della salute come diritto fondamentale della persona e. >. i principi del SSR sono: > La centralità della persona, titolare del diritto alla salute, > L universalità e l equità nell accesso alle prestazioni e ai servizi sanitari, > La globalità della copertura assistenziale >. L assistenza sanitaria e quella sociale sono integrate sulla base dei principi stabiliti.. dal Decreto Legislativo 502/92 e smi, dalla LR 23/2005 (Sistema integrato dei servizi alla persona), dal piano regionale dei servizi sociali e dal piano regionale dei servizi sanitari 2
4 La Legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna Articolo 14: Integrazione socio-sanitaria >. la Regione persegue l integrazione delle politiche sanitarie e sociali in ambito regionale attraverso l adozione del piano dei servizi sanitari e del piano dei servizi sociali e, in ambito locale mediante il PLUS (Piano locale unitario dei servizi). Articolo 17: Servizi sanitari e socio sanitari del territorio > le ASL assicurano i livelli essenziali di assistenza nel territorio istituendo ed organizzando i distretti. > i distretti costituiscono l articolazione territoriale della ASL ed il luogo proprio dell integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale 3
5 La Legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna Articolo 17 Servizi sanitari e socio sanitari del territorio Il Distretto assicura: >. la presa in carico del bisogno del cittadino, individuando i livelli appropriati di erogazione dei servizio. >.. la gestione integrata, sanitaria e sociale, dei servizi, anche collaborando alla predisposizione e realizzazione dei PLUS. >. la fruizione, attraverso i punti unici di accesso, dei servizi territoriali sanitari e sociosanitari, assicurando l integrazione con i servizi sociali e con i servizi ospedalieri. >. l attuazione dei protocolli diagnostico terapeutici e riabilitativi adottati dalla azienda. 4
6 Il Piano regionale dei servizi sanitari Le idee portanti > Personalizzazione degli interventi e centralità della persona > Lo sviluppo delle attività territoriali > Il lavoro in rete > L appropriatezza > La qualificazione del personale > L innovazione del sistema sanitario 5
7 Il Piano regionale dei servizi sanitari Il distretto luogo dell integrazione socio sanitaria: >.le funzioni del Distretto sono finalizzate al perseguimento degli obiettivi di salute definiti nel Piano locale unitario dei servizi (PLUS) ed al governo del rapporto fra domanda e offerta di servizi sanitari e sociali >. il Distretto garantisce informazione, orientamento e accesso ai servizi, valutazione del bisogno e personalizzazione dell assistenza coinvolgendo i cittadini e le organizzazioni che li rappresentano compresi gli enti del terzo settore del privato sociale non profit >.il Distretto è anche luogo fondamentale di partecipazione sociale, nella fase di analisi dei bisogni, di definizione delle priorità, di valutazione partecipata dei risultati di salute, coinvolgendo i cittadini e le organizzazioni che li rappresentano la gestione 6
8 Il Piano regionale dei servizi sanitari gli obiettivi strategici per qualificare l assistenza distrettuale: >. promuovere l integrazione dei processi di cura e la continuità assistenziale >. garantire risposte equamente distribuite nel territorio. >. sviluppare le risposte integrate socio-sanitarie, tenendo conto della crescente domanda di assistenza da parte di persone e famiglie con bisogni complessi. 7
9 Finalità: La scelta regionale per facilitare l accesso ai servizi DGR n. 7/5 del Istituzione del Punto unico di accesso ai servizi alla persona e delle Unità di valutazione territoriali. > dotare il sistema dei servizi alla persona di un punto unico di accesso (PUA), a livello territoriale, cui il cittadino possa rivolgersi e che garantisca l adeguata valutazione del bisogno e la presa in carico appropriata > adottare soluzioni organizzative e protocolli operativi per la valutazione multiprofessionale dei bisogni > assicurare, quindi, attraverso il PUA la continuità e la tempestività delle cure alle persone con problemi sociosanitari complessi, cui devono essere fornite risposte multiple di tipo sanitario o sociosanitario > garantire, attraverso le unità di valutazione territoriali una valutazione multidimensionale e un progetto di intervento personalizzato > individuare l operatore responsabile del percorso assistenziale 8
10 La scelta regionale per facilitare l accesso ai servizi DGR n. 7/5 del Istituzione del Punto unico di accesso ai servizi alla persona e delle Unità di valutazione territoriali. Per quali situazioni? > Accesso alla assistenza domiciliare integrata > Accesso alle prestazioni di riabilitazione globale > Accesso all assistenza residenziale e semiresidenziale > Accesso ad ogni altra prestazione di carattere sociosanitario riguardante persone anziane, con disabilità e soggetti fragili 9
11 L utilizzo dei sistemi di valutazione e classificazione nelle normative regionali.. DGR n. 8/16 del Linee di indirizzo sulle attività sanitarie e sociosanitarie di riabilitazione. Requisiti organizzativi e strutturali per l accreditamento dei soggetti erogatori. Muovendo dal principio che il sistema sanitario, sociosanitario e sociale deve essere al servizio del cittadino, in special modo quando si trova in situazione di fragilità, gli obiettivi che si intendono perseguire con il presente provvedimento e con i conseguenti adempimenti attuativi sono: > garantire alla persona la corretta valutazione del bisogno, mediante una puntuale metodologia multidimensionale, e la risposta più adeguata alle sue esigenze di salute attraverso un percorso riabilitativo caratterizzato da efficacia, efficienza e qualità >.. >.. Cagliari,268 ottobre 2007 Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance 10
12 L utilizzo dei sistemi di valutazione e classificazione nelle normative regionali.. DGR n. 8/16 del Linee di indirizzo sulle attività sanitarie e sociosanitarie di riabilitazione. Requisiti organizzativi e strutturali per l accreditamento dei soggetti erogatori. >.. l accesso ai Centri di riabilitazione globale della rete territoriale avviene a seguito di valutazione e accertamento della tipologia del bisogno a cura del Punto Unico di Accesso. Per la valutazione multidimensionale del bisogno il Punto Unico di Accesso si avvale dell apposita Unità di Valutazione Territoriale Le UVT inoltre intervengono nella: > valutazioni periodiche del progetto-programma riabilitativo personalizzato.. >. proposte di prosecuzione dei trattamenti. > dimissione e definizione del successivo percorso dell utente. 11
13 L utilizzo dei sistemi di valutazione e classificazione nelle normative regionali.. DGR n. 25/6 del Linee di indirizzo in materia di Residenze sanitarie assistenziali e di Centri diurni. La valutazione multidimensionale: l Unità di Valutazione Territoriale e l Unità di Valutazione Interna l inserimento in RSA deve essere valutato in relazione a fattori sanitari e sociali, considerati nella loro globalità e nel complesso delle loro interrelazioni, utilizzando apposite scale di valutazione multidimensionale, validate a livello nazionale e/o internazionale. Tale valutazione, che deve configurarsi come una operazione dinamica e continua e che segue il paziente nel suo percorso assistenziale nella rete dei servizi territoriali e ne verifica nel tempo l evoluzione, è affidata alla Unità di Valutazione Territoriale (UVT), operante a livello distrettuale presso il Punto unico di accesso, così come definita nello specifico provvedimento (Deliberazione 7/5 del ). L UVT assolve ai seguenti compiti.. presso ogni RSA deve essere costituita una Unità di Valutazione Interna (UVI) con compiti di.. 12
14 L utilizzo dei sistemi di valutazione e classificazione nelle normative regionali.. DGR n. 25/6 del Linee di indirizzo in materia di Residenze sanitarie assistenziali e di Centri diurni. La l Unità di Valutazione Territoriale individua per ogni paziente un profilo assistenziale complessivo Tabella A Classificazione dei profili assistenziali Composizione del profilo assistenziale sulla base dei livelli assistenziali sanitario e sociale 1 Livello sanitario medio /livello sociale alto 2 Livello sanitario medio/ livello sociale medio-alto 3 Livello sanitario medio/ livello sociale /medio 4 Livello sanitario moderato//livello sociale alto 5 Livello sanitario moderato /livello sociale medio-alto 6 Livello sanitario moderato /livello sociale medio 7 Livello sanitario basso/livello sociale alto 8 Livello sanitario basso/livello sociale medio-alto 9 Livello sanitario basso/livello sociale medio 13
15 L utilizzo dei sistemi di valutazione e classificazione nelle normative regionali.. DGR n. del Linee di indirizzo in materia di Cure Domiciliari per la riorganizzazione e l'attuazione delle Cure Domiciliari Integrate L accesso alle Cure Domiciliari Integrate avviene tramite le Unità di Valutazione Territoriali (UVT), operanti a livello distrettuale presso il Punto Unico di Accesso (PUA). Il Punto Unico di Accesso tramite le UVT garantisce, la presa in carico per la continuità e la tempestività delle cure alle persone.. garantisce una valutazione multidimensionale (VMD) e un percorso assistenziale personalizzato, riducendo i tempi di risposta ed evitando percorsi inutili e complessi che costituiscono spesso la causa dell ospedalizzazione impropria... in quest ottica l UVT, nel PUA assolve ai seguenti compiti: analizza la domanda di intervento assistenziale e valuta la persona non autosufficiente secondo modalità multidimensionali (VMD); formula un progetto di massima, personalizzato per garantire alla persona un percorso assistenziale nella rete dei servizi, anche tenuto conto delle esigenze dell interessato e delle condizioni familiari e relazionali. individua al suo interno il responsabile/referente del singolo assistito per la gestione e l indirizzo del trattamento nel percorso di rete..il percorso assistenziale proposto dall UVT è tradotto, in termini operativi, in intervento di tipo multidimensionale attraverso un Piano Assistenziale Integrato Individuale ( PAI) 14
Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari
Allegato alla Delib.G.R. n. 15/24 del 13.4.2010 Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari sanitari Il Punto Unico
DettagliRegolamento del P.U.A. Punto unico di accesso
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AZIENDA U.S.L. N. 4 - LANUSEI REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DISTRETTO SANITARIO AZIENDALE Regolamento del P.U.A. Punto unico di accesso Il Direttore Sanitario del Distretto
DettagliPLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO
\ PLUS IGLESIAS Provincia di Carbonia/Iglesias Azienda Sanitaria Locale n. 7 Comuni di : Iglesias, Musei, Villamassargia, Domusnovas, Gonnesa, Fluminimaggiore, Buggerru. REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 04/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 10
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 27 gennaio 2014, n. U00015 attività riabilitativa territoriale rivolta a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale
DettagliCopia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione
66 10-11-2017 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 49 ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO DECRETO 16 ottobre 2017. Assegnazione ai distretti socio-sanitari
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliSERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ATS- AREA SOCIO SANITARIA LOCALE CAGLIARI
SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ATS- AREA SOCIO SANITARIA LOCALE CAGLIARI..DI DETERMINAZIONE DIRETTORE ASSL Cagliari N DET8-2017-819 DEL 13/10/2017 Dott. Paolo Tecleme (firma digitale
DettagliAppropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio
Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio Unità Valutative Multidimensionali : l esperienza del Distretto 3 della AUSL di Viterbo Antonella Proietti Roma 11 settembre 2013 alcune riflessioni
DettagliLa riforma del sistema (socio)sanitario lombardo. ANCITEL Lombardia Milano, 4 febbraio 2016
La riforma del sistema (socio)sanitario lombardo ANCITEL Lombardia Milano, 4 febbraio 2016 FONTI L.R. 23/2015 modifica L.R. 33/2009 (T.U. leggi regionali in materia di sanità) Le modifiche riguardano i
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N.1212 DEL 21/10/2016 DISTRETTO SANITARIO TEMPIO CANNAS LUIGI (firma digitale apposta) OGGETTO: Comunità
DettagliDiritti e doveri. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività (...)
ANZIANI MALATI NON AUTOSUFFICIENTI E/O CON DEMENZA Il diritto alle cure e la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie intra ed extra ospedaliere 23 OTTOBRE 2015 - TORINO Tavola rotonda
DettagliCorso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti
Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti Annamaria Indelicato 28 ottobre 2016 Riequilibrio dell'asse
DettagliANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA
ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA LA RIFORMA DEL SISTEMA INTEGRATO Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 «Sistema integrato dei servizi alla persona.
DettagliI percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.
Congresso CARD Regioni Nord Italia Trieste 7 dicembre 2012 I percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Paola Maccani Direzione
DettagliA2.4 Servizi Residenziali
A.4 Servizi Residenziali Promozione di raccordi stabili e formalizzati tra il sistema residenziale e il territorio. Questo obiettivo di sistema si centra sulla necessità di lavorare sull appropriatezza
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 4588 del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 Linee di indirizzo per la definizione delle attività dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D)
Dettagliil D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni;
Oggetto DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA MISURA INNOVATIVA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA PER I CARICHI DI CURA ACCESSORI DELLA PERSONA RICOVERATA IN UNITÀ D OFFERTA RESIDENZIALI PER ANZIANI VISTI: il D. Lgs.
DettagliDefinizione degli standard di personale per l'autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani
2001 7435 2002 Circ. 12 2002 Circ. 33 RESIDENZE SANITARIO ASSISTENZIALI Requisiti per l autorizzazione al funzionamento e per l accreditamento del Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (RSA) Requisiti
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliAMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE
PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti
DettagliPERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD)
PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD) La Regione Veneto ha approvato le Linee Guida del Ministero della Sanità per
Dettagliè uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?
IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I
A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliStato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella. Regione Lazio. Gianni Vicario. Direzione Salute e Politiche Sociali.
Stato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella Regione Lazio Gianni Vicario Direzione Salute e Politiche Sociali Regione Lazio Assistenza Domiciliare: percentuale di persone di età => 65 anni
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 13/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 13
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 29 gennaio 2014, n. U00016 Decreto del Commissario ad acta n. 39 del 20 marzo 2012 "Assistenza Territoriale. Ridefinizione
DettagliL integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto. Paola Raimondi Mercury Longhi
L integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto Paola Raimondi Mercury Longhi Il contesto ASL di Bologna 6 Distretti 9 Ospedali Popolazione: 836.697 Territorio
DettagliIII CONGRESSO. Novità normative e rapporti con i professionisti sanitari Roma, giugno 2016
III CONGRESSO Novità normative e rapporti con i professionisti sanitari Roma, 17 18 giugno 2016 Il nuovo Sistema Informativo dell'assistenza Territoriale. Pregi e difetti. (A. Francescato) Il distretto:
DettagliDecreto del Commissario ad acta
REGIONE LAZIO Decreto del Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) N. del Proposta n. 16662 del 04/11/2016 Oggetto: Accreditamento strutture sociosanitarie residenziali
DettagliA relazione dell'assessore Monferino:
REGIONE PIEMONTE BU17 26/04/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 marzo 2012, n. 27-3628 Attuazione Piano di rientro - D.G.R. n. 44-1615 del 28.2.2011 e s.m.i. - La rete territoriale: criteri e
DettagliLa cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale.
La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale. L avvio dell accreditamento per i servizi sociosanitari: governo del processo, criteri, procedure, standard. L avvio dell accreditamento
DettagliN del 26 novembre 2015
DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1500 del 26 novembre 2015 OGGETTO: Percorso assistenziale SLA e malattia del motoneurone: Istituzione del Gruppo di lavoro. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DOTT.
DettagliLA PRESIDENTE IN QUALITÁ DI COMMISSARIO AD ACTA. (deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)
Decreto n. OGGETTO: Assistenza territoriale residenziale a persone non autosufficienti anche anziane. DPCA n. U0039/2012 e DPCA n. U0008/2011. Corrispondenza tra tipologie di trattamento e nuclei assistenziali
Dettaglin. 21 del 30 Marzo 2015 DECRETO N. 21 DEL 09/03/2015
Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO N. 21 DEL 09/03/2015 OGGETTO:
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 324 del 03/07/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 324 del 03/07/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 3 Interventi a favore di fasce socio-sanitarie particolarmente 'deboli' Oggetto dell'atto: "ADOZIONE DELLA SCHEDA
Dettagli# "$"% # &!!' " #!"# ( " " ) #! *
!!"!# # "$"% # &!!' " #!"# ( " " ) #! * Vista la legge regionale 19 maggio 1998, n. 10 Norme in materia di tutela della salute e di promozione sociale delle persone anziane con la quale, tra l altro, all
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliI requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti
L avvio dell accreditamento per i servizi sociosanitari: governo del processo, criteri, procedure, standard. I requisiti La zione del personale La zione dei soggetti Raffaele Fabrizio Direzione Sanità
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 3 marzo 2016, n. U00060 Modifica del Decreto del Commissario ad acta n. U00009/2016 avente ad oggetto "Definizione delle tariffe
DettagliAssessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale
Assessorato alle Politiche Sociali Verso il nuovo Piano sociale regionale Il sociale in Abruzzo: alcuni dati del Profilo Sociale Regionale La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato,
DettagliDIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013
DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione
DettagliRedazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette
PERCORSO CONDIVISO PER GARANTIRE LA CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO DEL PAZIENTE RICOVERATO (dimissioni protette) ELABORATO E CONDIVISO DA: ASL Provincia di Monza e Brianza A.O SAN GERARDO
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 19/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 57
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 5 luglio 2016, n. 384 L. R. 38/96 articolo 47. Individuazione degli ambiti territoriali per la gestione associata da parte degli
DettagliDISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)
DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) PIANO DI ZONA 2013 ALLEGATO A: Piano Distrettuale per i Piccoli Comuni 1 CONTATTI DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A Piazza Caduti di Nassiriya
DettagliREGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)
REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) FASE 1 Accoglimento della domanda a. Accoglimento della domanda da parte del Distretto Socio Sanitario
DettagliLa nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Comando Provinciale di Lecco La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie Lecco, 16 Settembre 2015 Le attività soggette sanitarie e socio
DettagliIl programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto
Accreditamento e profili qualitativi nel S.S.N. Roma, 14 gennaio 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 in collaborazione con Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto Cinzia Bon Agenzia Regionale
DettagliSTRUTTURA DECRETANTE STRUTTURE INTERESSATE UCA 22
REGIONE TOSCANA Società della Salute della Lunigiana Deliberazione del Consiglio Regionale n. 15 5 d el 24 settembre 2003 Costituita il 28 dicembre 2004 in Aulla STRUTTURA DECRETANTE UFFICIO DI COORDINAMENTO
Dettagli12 settembre PUA, un modello di presa in carico dei soggetti fragili
12 settembre 2014 PUA, un modello di presa in carico dei soggetti fragili m_ronchtti - MaRSS 2014 1 Prof. Mario Ronchetti (ronchetti.mario@aslrmc.it) 12/09/2014: ore 9,30-13,00 PUA, un modello di presa
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore
OGGETTO : Potenziamento dell'offerta territoriale. Adeguamento dell'offerta ospedaliera agli standard nazionali. Dimensionamento della rete e delle componenti del sistema di emergenza. RELAZIONE/ 1. Quadro
DettagliDETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 662 05/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,
DettagliSERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE IN ATS ASST- IRCCS
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE IN ATS ASST- IRCCS PREMESSA L Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, in rappresentanza della comunità professionale regionale, in questa fase di riorganizzazione
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 605 del O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 605 del 4-8-2014 O G G E T T O Attivazione della "Centrale Operativa Territoriale" (COT) nell'azienda ULSS n.6 "Vicenza"
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta. 16/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 2 Pag.
16/08/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 65 - Supplemento n. 2 Pag. 63 di 330 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 8 agosto 2016, n. U00251 Recepimento
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 16/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 57
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 6 luglio 2015, n. U00319 Sostituzione del comma 2 del punto 5.1 del Documento allegato al Decreto del Commissario ad acta n.
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliALLEGATO 2 La mappatura dei processi e/o procedimenti e la valutazione dei rischi
ALLEGATO 2 La mappatura dei processi e/o procedimenti e la valutazione dei rischi Dipartimento Struttura 1 Acquisizione delle segnalazione del bisogno per la valutazione o la rivalutazione non autosufficienza.
DettagliSegue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)
DECRETO N. 29 DEL 2011 OGGETTO: Parto a domicilio e in Case di Maternità Approvazione di Profilo Assistenziale per l assistenza al travaglio e parto fisiologico extraospedaliero in case di maternità e
DettagliDISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona
DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona 2012 2014 Tavoli Tematici Cisterna di Latina, Palazzo Comunale Casa della Pace, 19 luglio 2013 Servizi Distrettuali attivi Segretariato Sociale PUA Pronto
Dettagli29/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 9. Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 31 ottobre 2014, n. U00361 OGGETTO: DCA n. U00247 del 25.7.2014 - Programmi operativi regionali per il triennio 2013-2015.
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 790 del 21/12/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 790 del 21/12/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 3 Interventi a favore di fasce socio-sanitarie particolarmente 'deboli' Oggetto dell'atto: APPROVAZIONE DELLE
DettagliDeliberazione N.: 1317 del: 16/12/2016
Deliberazione N.: 1317 del: 16/12/2016 Oggetto: IL PROCESSO DELLA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA FRAGILE IN UNA LOGICA INTEGRATA TRA POLO OSPEDALIERO E RETE TERRITORIALE : FORMALIZZAZIONE DELL ISTITUZIONE
Dettagli"Qualificazione dei Servizi e Percorsi di miglioramento nell assistenza alle persone con demenza in Emilia-Romagna
"Qualificazione dei Servizi e Percorsi di miglioramento nell assistenza alle persone con demenza in Emilia-Romagna IL CONTESTO: IL PROGETTO REGIONALE DEMENZE (DGR 2581/99) PROGETTO REGIONALE DEMENZE (DGR
DettagliIL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE
IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE Caso a cura di Andrea Martone Le situazioni descritte non intendono rappresentare un paradigma di comportamento, né l autore vuole formulare giudizi sulle
Dettagli1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio
Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO
Dettaglisociosanitaria sociosanitaria
Bozza di linee guida del Piano sociale regionale 2016-2018 Assetti istituzionali e di integrazione Gli assetti istituzionali e di integrazione PUNTO DI PARTENZA: riconoscimento e promozione del valore
DettagliLa medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano
La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano Maurizio Scassola Medico di medicina generale Presidente OMCeO di Venezia L area politico-geografica
DettagliRAS Servizio Sanitario Provincia del Medio Campidano
UFFICIO FORMAZIONE DIREZIONE GENERALE RAS Servizio Sanitario Provincia del Medio Campidano Giuseppe Ricciarelli Luigi Bartolomeo Arbus Barumini Collinas Furtei Genuri Gesturi Gonnosfanadiga Guspini Las
DettagliRegione Toscana. I percorsi di presa in carico della persona non autosufficiente. Legge Regionale n. 66 del 18 dicembre 2008
Regione Toscana. I percorsi di presa in carico della persona non autosufficiente. Legge Regionale n. 66 del 18 dicembre 2008 DG Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Residenzialità Territoriale,
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta. 24/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 2
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 16 dicembre 2015, n. U00586 Riorganizzazione dell'assistenza odontoiatrica nella Regione Lazio - definizione dei criteri e
DettagliLa D.G.R. 51/2003, all.a, ha pertanto definito l articolazione delle cure domiciliari nella fase di lungoassistenza.
REGIONE PIEMONTE BU6 06/02/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2013, n. 26-6993 Modalita' di gestione delle prestazioni domiciliari in lungoassistenza a favore delle persone non autosufficienti.
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliAzienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE
Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Le scelte dell Asl di Pescara 2 - INTEGRAZIONE E TRASVERSALITA Agevolare forme di forte integrazione organizzativa tra: Stessa
DettagliREGOLE DI SISTEMA 2011
Regione Lombardia D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale REGOLE DI SISTEMA 2011 INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE In continuità con quanto avvenuto negli anni scorsi, le ASL dovranno
DettagliLo sportello Unico Socio Sanitario Integrato
Lo sportello Socio Sanitario Integrato Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino, Sozzago e Trecate) ASL NO
DettagliI SERVIZI TERRITORIALI
I SERVIZI TERRITORIALI ASL TO5 7 APRILE 2010 REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO TUTELA SALUTE - ARESS ATTIVITÀ SANITARIE E SOCIO SANITARIE TERRITORIALI ( dpcm 29.11.01) Ass. sanitaria di base: medicina di base
DettagliProt. n. (DIR/02/9018)
Prot. n. (DIR/02/9018) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: - il decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni, con riferimento all art.1, commi 1,2,3,7 e 8; - l Accordo Governo-Regioni
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 12/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 55
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 1 luglio 2016, n. U00234 Decreto del Commissario ad Acta 3 marzo 2016, n. U00062 "DCA 562/2015: Attività sanitaria e sociosanitaria
DettagliOsservazioni al testo Rete territoriale. I principi per la definizione degli assetti organizzativi delle ASL - 7 aprile 2015
Ai fini di dare i riscontri utili per lo sviluppo del nostro SSR procediamo nell'analisi del documento identificando, sulla base delle ipotesi da noi formulate, quali proposte possono essere d'interesse
DettagliPROCEDURA PER L'ACCESSO E LA PRESA IN CARICO DELL UTENTE IN ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA. Allegato A
PROCEDURA PER L'ACCESSO E LA PRESA IN CARICO DELL UTENTE IN ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Allegato A Redatto a cura dell'ats Brescia Direzione Sociosanitaria Dipartimento PIPSS Attraverso il Servizio
DettagliDELIBERAZIONE N. 22/24 DEL
Oggetto: Modifica ed integrazione dei requisiti minimi organizzativi delle Residenze sanitarie assistenziali e dei Centri diurni integrati. Aggiornamento delle Linee di indirizzo in materia di Residenze
DettagliIl nuovo Sistema Informativo dell'assistenza Territoriale (SIAT): luci ed ombre
Il nuovo Sistema Informativo dell'assistenza Territoriale (SIAT): luci ed ombre Antonio Mastromattei ASL ROMA 2 I SISTEMI INFORMATIVI ESISTENTI PER IL TERRITORIO SIAT, è organizzato in componenti modulari,
DettagliREGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze
Allegato A) REGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze DEFINIZIONE E COMPETENZE L UVM è un articolazione operativa della zona-distretto,
DettagliComunità terapeutica «Il Melograno»
Comunità terapeutica «Il Melograno» Piano nazionale per la salute mentale 2013 Nel documento «Piano Nazionale di A zioni per la SaluteMentale-PANSM- elaborato dal gruppo interregionale salute mentale (GISM)
DettagliDISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE
DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE Protocollo approvato dal Comitato di Distretto nel corso della seduta del 30.10.2007 1 PREMESSO
DettagliPremesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in
!! " # "#"$ $#%#& $'""(#!$"#$)#!# *!$"!+ Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in carico globale
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 25/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 94
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 12 novembre 2014, n. U00380 Attivazione della Casa della Salute in strutture aziendali diverse da quelle in riconversione.
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 aprile 2011, n. 691
14169 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 aprile 2011, n. 691 Del. G.R. n. 1984 del 28 ottobre 2008 Linee guida regionali per la non Autosufficienza e L.R. n. 2/2010 - art. 4 comma 6. Approvazione
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. La l.r. 7 dicembre 2006 n. 41 Riordino del Servizio Sanitario Regionale e s.m.e i.;
O GGETTO : Recepim. Intesa Stato/Regioni 29.4.2010 sul documento "Sistema CUP - Linee guida naz.li" e dell'intesa Stato/Regioni 28.10.2010 "Piano naz.- di governo delle liste di attesa 2010-21012". Adoz.del
DettagliWelfare di seconda generazione per il benessere e la salute
Welfare di seconda generazione per il benessere e la salute Il sistema informativo a supporto del processo di innovazione dei servizi Ing. G. Paoli Regione Liguria Dipartimento Salute e Servizi Sociali
DettagliEQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 dicembre 2012, n. 1842
Parte I N. 1 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 16-01-2013 151 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 dicembre 2012, n. 1842 Adozione della scheda di valutazione multidimensionale S.Va.M.DI.
DettagliIl percorso assistenziale della SLA in regione Emilia Romagna: aspetti
Il percorso assistenziale della SLA in regione Emilia Romagna: aspetti di integrazione sociosanitaria Luigi Mazza SERVIZIO INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA E POLITICHE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA BENEFICIARI
DettagliD.G.R. n.x/2942del Prof.ssa Elvira Schiavina
D.G.R. n.x/2942del 19.12.2014 Prof.ssa Elvira Schiavina 09 marzo 2016 Schema del percorso DGR 2942/2014 Misura Residenzialità Leggera/Assistita Target Utenza: Persone fragili anziani o disabili che abbiano
DettagliLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI
LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento
DettagliRegione Lazio. DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione 17/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N.
Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 22 dicembre 2016, n. G15639 Attivazione della Casa della Salute presso la struttura Poliambulatorio Circonvallazione
Dettagli