Settore Attività Economiche. Analisi e programmazione rete distributiva commerciale al minuto

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1 Settore Attività Economiche Analisi e programmazione rete distributiva commerciale al minuto

2 1. Oggetto dell analisi La L.R. 12/05 s.m.i. ha confermato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) quale strumento per definire gli obiettivi generali relativi all assetto e alla tutela del territorio provinciale (Capo III). Il rapporto tra la programmazione in campo commerciale e il PTCP è definito dalla D.C.R. 13 marzo 2007, n. 8/352 Indirizzi generali per la programmazione urbanistica del settore commerciale (articolo 3, comma 1, della L.R. 23 luglio 1999, n. 14). Più in dettaglio, con riferimento al settore commerciale, ed in particolare alle problematiche legate alla localizzazione delle grandi strutture di vendita, tra i contenuti previsti dalla l.r. 12/2005 per il PTCP assumono particolare rilievo: - l indicazione degli elementi qualitativi di scala provinciale o sovracomunale, sia orientativi che prevalenti, per la pianificazione comunale; - la definizione dei contenuti minimi sui temi di interesse sovracomunale da prevedere nei documenti di PGT; - le indicazioni puntuali per la realizzazione di insediamenti di portata sovracomunale, se definiti come tali nei PGT; - le modalità per favorire il coordinamento tra le pianificazioni dei comuni; - il programma generale delle maggiori infrastrutture riguardanti il sistema della mobilità; - la definizione degli ambiti destinati all attività agricola. In particolare,... il PTCP può provvedere: nell ambito del quadro conoscitivo e degli obiettivi di sviluppo a scala provinciale (art. 15, comma 2, lettere a) e b)): - ad individuare le aree territoriali sovracomunali a diverso livello di dotazione di offerta commerciale di grande distribuzione (offerta matura, equilibrata, da potenziare), quelle con criticità di offerta di vicinato (in particolare nelle zone rurali o montane), i poli o gli assi commerciali esistenti da riqualificare; - a proporre obiettivi ed elementi qualitativi di riferimento per l attuazione delle politiche urbanistiche comunali, in particolare attinenti alle priorità di insediamento della grande distribuzione; nell ambito dei contenuti minimi sui temi di interesse sovracomunale (art. 15, comma 2, lettera c)): 1

3 - ad individuare gli elementi di valutazione preventiva che devono essere assicurati dalla pianificazione comunale per la localizzazione dei nuovi insediamenti di grande distribuzione, in raccordo con gli indirizzi generali del presente documento e del Programma Triennale per il Commercio; nell ambito delle modalità di coordinamento intercomunale (art. 15, comma 2, lettera h)): - alla definizione di misure di razionalizzazione e coordinamento dello sviluppo degli insediamenti di grande distribuzione (e, per le aree montane, anche della media distribuzione), prevedendo anche forme compensative o finanziarie finalizzate anche all associazionismo tra comuni; - alla determinazione di indirizzi volti ad assicurare la compatibilità a scala sovracomunale delle previsioni di sviluppo commerciale, in particolare con riferimento alle dinamiche di evoluzione della rete distributiva e alle condizioni di accessibilità; nell ambito delle indicazioni puntuali per la realizzazione degli insediamenti di portata sovracomunale (art. 15, comma 2, lettera g)): - ad orientamenti per il raccordo con i sistemi della mobilità; - ad elementi puntuali di carattere urbanistico ed ambientale ed eventuali modalità di compensazione per favorire l ottimale inserimento territoriale ed ambientale di singoli insediamenti; nell ambito inerente la tutela paesaggistica: - alla determinazione di prescrizioni ed indirizzi per l attenta localizzazione, il corretto inserimento nel contesto e la qualità paesaggistico-ambientale dei nuovi insediamenti commerciali di grande distribuzione, al fine di assicurarne la congruenza con le caratteristiche degli ambiti interessati e con le indicazioni della pianificazione paesaggistica. Prima di sviluppare le indagini del sistema distributivo, sopra menzionate, si propone un riassunto delle normative nazionali e regionali di riferimento, che determinano il quadro di azione e di sviluppo del settore commerciale. 2

4 2. Quadro normativo di riferimento 2.1. Definizioni e forme Le definizioni delle diverse attività commerciali sono contenute nell art. 4 del decreto legislativo 114/98; si tratta di definizioni di valore generale, poiché ricalcano le espressioni usate nelle direttive CEE in materia. La presente analisi riguarda specificamente le attività di commercio al dettaglio in sede fissa, cioè l attività esercitata da chi acquista merci e le rivende direttamente al consumatore finale, cioè al pubblico in generale. 2.2 Tipologie Il d.lgs. 114/98 individua due soli settori merceologici, alimentare e non alimentare, ed una suddivisione dei negozi in classi dimensionali, su base demografica e per superficie di vendita, come riassunto nella successiva tabella: Classi dimensionali dei punti di vendita al dettaglio in sede fissa Classe dimensionale Popolazione inferiore a abitanti Popolazione superiore a abitanti Esercizio di vicinato fino a 150 mq. di vendita fino a 250 mq. di vendita Media struttura da 151 mq. a mq. di vendita da 251 mq. a mq. di vendita Grande struttura oltre mq. di vendita oltre mq. di vendita La Regione Lombardia ha articolato (D.G.R. 4 luglio 2007, n. VIII/50554 s.m.i., Allegato 2, tavola1) le grandi strutture di vendita in quattro sottocategorie: Classi dimensionali delle grandi strutture di vendita Regione Lombardia Classe dimensionale Grande struttura a rilevanza comunale Grande struttura a rilevanza provinciale Grande struttura a rilevanza interprovinciale Grande struttura a rilevanza regionale 3 Superficie di vendita da 1.501/2.501 mq. a mq. da mq. a mq. da mq. a mq. oltre mq. Medie e grandi strutture di vendita possono assumere la forma del centro commerciale, quando più esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente (D.Lgs. 114/98, art. 4, comma 1, lettera g).

5 La Regione Lombardia (D.G.R. 4 luglio 2007, n. VIII/50554 s.m.i., punto 4.2.1, comma 2 lettere a e b) ha articolato la definizione del centro commerciale nelle seguenti : - Centro commerciale tradizionale - Centro commerciale multifunzionale - Factory outlet centre - Parco commerciale 2.3 La programmazione commerciale regionale La disciplina quadro dettata dal d.lgs. 114/98 e dalla Legge Regionale. 14/99 è integrata e completata dal Programma Triennale per lo sviluppo del Settore Commerciale (di cui alla D.C.R. 2 ottobre 2006 n. VIII/215) e dalle sue Modalità applicative (di cui alla D.G.R. 4 luglio 2007 n. VIII/5054 s.m.i.), che pongono specifica attenzione agli elementi di programmazione commerciale, ai criteri di urbanistica commerciale, alle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per le medie e grandi strutture di vendita. In particolare, nel Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale, allo scopo di consentire la razionalizzazione e la modernizzazione della rete distributiva, controllandone l impatto territoriale, ambientale, sociale e commerciale, il territorio della Regione è stato suddiviso in ambiti territoriali (ex l.r. 14/99, art. 2 e successive modifiche), considerando la presenza di aree metropolitane omogenee e di aree sovracomunali configurabili come unico bacino d utenza. Gli ambiti territoriali individuati sul territorio regionale sono i seguenti: - ambito commerciale metropolitano - ambito di addensamento commerciale metropolitano - ambito della pianura lombarda - ambito montano - ambito lacustre - ambito urbano dei capoluoghi. I Comuni della Provincia di Lecco sono ricompresi nei seguenti ambiti: Ambito Commerciale Metropolitano, Ambito Lacustre, Ambito Montano, Ambito Urbano dei Capoluoghi. Per la corretta definizione delle diverse forme di centro commerciale si rimanda alla normativa regionale citata 4

6 Ambito Commerciale Metropolitano Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Garbagnate Monastero, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Molteno, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d Adda, Perego, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò Ambito Lacustre Abbadia Lariana, Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Galbiate, Garlate, Lierna, Malgrate, Mandello del Lario, Oliveto Lario, Perledo, Pescate, Valmadrera, Varenna, Vestreno Ambito Montano Barzio, Calolziocorte, Carenno, Casargo, Cassina Valsassina, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Ello, Esino Lario, Introbio, Introzzo, Margno, Moggio, Monte Marenzo, Olginate, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premana, Primaluna, Sueglio, Suello, Taceno, Torre de Busi, Tremenico, Valgreghentino, Vendrogno Ambito Urbano dei Capoluoghi Ballabio, Erve, Lecco, Morterone, Vercurago Per ciascun ambito sono individuati specifici indirizzi di sviluppo nel triennio, che riportiamo di seguito. Ambito Commerciale Metropolitano: riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; forte disincentivo alla apertura e all eccessivo ampliamento di grandi strutture di vendita realizzate mediante l utilizzo di nuova superficie di vendita; promozione della localizzazione della media distribuzione in contesti ad alta densità abitativa purché integrati ad interventi di riqualificazione complessiva e di salvaguardia del commercio di vicinato; disincentivo al consumo di aree libere ed attenzione alla localizzazione in aree dismesse di nuovi insediamenti distributivi, da realizzarsi esclusivamente in quelle aree in cui sia certificato il non superamento dei valori di concentrazione limite accettabili per l inquinamento di suolo, sottosuolo, acque superficiali e 5

7 acque sotterranee così come stabilito dalla normativa vigente in materia ambientale; consolidamento della funzionalità e del livello di attrazione del commercio nei principali centri urbani, attraverso la valorizzazione di tutte le forme distributive, con particolare attenzione alla rete distributiva di prossimità; integrazione delle attività commerciali con i diversi sistemi produttivi locali; attenzione al rapporto con il movimento delle persone e delle merci e alle scelte di localizzazione degli spazi logistici. Ambito Lacustre: - valorizzazione delle strutture insediative di antica formazione, in rapporto anche alle valenze e finalità di tipo turistico; - particolare attenzione alla delicatezza ambientale e paesaggistica del territorio, sia ai fini della ubicazione di nuovi insediamenti sia in rapporto alla generazione di volumi di traffico aggiuntivi su itinerari viabilistici di limitata capacità; - considerazione delle problematiche inerenti l offerta commerciale nelle valli laterali ai bacini lacuali, che presentano frequentemente condizioni analoghe a quelle dell ambito montano; - integrazione con l offerta commerciale ambulante, anche per affrontare gli elementi di stagionalità della domanda; - integrazione con i sistemi produttivi e artigianali tipici locali, in particolare riferiti al comparto agro-alimentare; - integrazione delle strutture commerciali con i sistemi turistici e con l artigianato locale e delle valli contigue; - nessuna previsione di apertura di grandi strutture di vendita realizzate anche mediante l utilizzo di superficie di vendita esistente. Ambito Montano: - qualificazione dell offerta nei poli di gravitazione commerciale di fondovalle, sia mediante la razionalizzazione di insediamenti commerciali già esistenti le cui dimensioni siano congruenti con l assetto fisico del territorio, sia attraverso la valorizzazione delle attività integrate dei centri storici (anche a tutela del paesaggio e della biodoversità, e con le caratteristiche della domanda commerciale); 6

8 - nessuna previsione di apertura di grandi strutture di vendita realizzate anche mediante l utilizzo di superficie di vendita esistente; - disincentivo delle medie strutture di vendita di maggiore dimensione e valorizzazione di quelle strutture di vendita le cui dimensioni siano correlate e compatibili con i contesti locali e con la promozione di servizi di supporto ai centri minori; - integrazione delle strutture commerciali con i sistemi turistici locali e con l artigianato della valli; - individuazione, sperimentazione e promozione di nuovi modelli di punti di vendita, per le frazioni, i nuclei minori e le zone di minima densità insediativi, favorendo la cooperazione tra dettaglio tradizionale e GDO; - valorizzazione dell offerta commerciale ambulante e della presenza di aree dedicate agli operatori ambulanti; - attenzione alla vendita di prodotti locali, tipici e caratteristici dell ambiente montano e integrazione con i sistemi produttivi e artigianali tipici locali, in particolare riferiti al comparto agro-alimentare; - ubicazione di nuovi punti di vendita di vicinato e della media distribuzione in aree abitate, comunque con attenzione alla valorizzazione del tessuto commerciale preesistente e alla conservazione dei caratteri ambientali; - possibilità di autorizzare, in un solo esercizio, l attività commerciale e altre attività di interesse collettivo. Ambito Urbano dei Capoluoghi: - riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; - valorizzazione dell attrattività consolidata degli spazi urbani in relazione all esistenza del patrimonio storico e architettonico e integrazione della funzione commerciale con le altre funzioni di attrattività urbana (attività paracommerciali, artigianali, pubbliche) e promozione del loro servizio commerciale unitario; - forte disincentivo all eccessivo ampliamento e alla apertura di grandi strutture di vendita realizzate mediante l utilizzo di nuova superficie di vendita; - qualificazione della piccola e media distribuzione nei centri commerciali naturali esistenti; - localizzazione di attività commerciali in aree servite dai mezzi di trasporto pubblico, con particolare riferimento alle stazioni ferroviarie e alle condizioni di accessibilità riferite agli insediamenti periurbani; 7

9 - particolare considerazione della funzionalità degli assi stradali di supporto localizzativi, assunti nella loro unitarietà; - disincentivo al consumo di aree libere; - valorizzazione delle attività commerciali storiche e di nicchia, anche nella configurazione architettonica dello spazio urbano e di vendita. 8

10 3. Quadro ricognitivo territoriale e demografico 3.1 Inquadramento territoriale La Provincia di Lecco nasce nel 1992 dall unione di 90 Comuni precedentemente distribuiti nelle Province di Bergamo e di Como; il suo territorio si trova quindi tra le Province di Como (a Ovest), di Sondrio (a Nord), di Bergamo (a Est) e di Monza e Brianza 1 (a Sud). I Comuni della Provincia sono suddivisi in 7 circondari, come mostrato di seguito: 1 Attualmente ancora Provincia di Milano; la Provincia di Monza e Brianza non è ancora formalmente istituita. 9

11 Il territorio provinciale si articola in paesaggi diversificati per caratteristiche fisiche; si passa, infatti, dal paesaggio prealpino, che caratterizza la parte a Nord del Capoluogo, Lecco, fino al confine con la Provincia di Sondrio, al paesaggio collinare, che occupa la fascia centrale del territorio e corrisponde all area della Brianza, al paesaggio dell alta pianura, che si trova in limitate aree nella zona Sud della Provincia, a ridosso dei fiumi Adda e Lambro. Fonte: maps.google.com Ai fini della presente analisi, in accordo con gli studi redatti a corredo del P.T.C.P., il territorio della Provincia di Lecco sarà suddiviso in 4 ambiti: Brianza lecchese, Lario Orientale, Lecchese e Valsassina; riportiamo di seguito l elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. 10

12 Ambiti del P.T.C.P. Brianza lecchese Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Cesana Brianza, Colle Brianza, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Molteno, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d Adda, Perego, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Suello, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò Lario Orientale Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introzzo, Lierna, Perledo, Sueglio, Tremenico, Varenna, Vendrogno, Vestreno Lecchese Abbadia Lariana, Ballabio, Calolziocorte, Carenno, Civate, Erve, Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Mandello del Lario, Monte Marenzo, Olginate, Olivero Lario, Pescate, Torre de Busi, Valgreghentino, Valmadrera, Vercurago Valsassina Barzio, Casargo, Cassina Valsassina, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Introbio, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premano, Primaluna, Taceno 11

13 3.2 Inquadramento demografico Anno Abitanti Come mostrano i dati sopra riportati, tra il 2001 e il 2007 la Provincia di Lecco ha conosciuto un costante incremento demografico; in cifre, la popolazione residente è cresciuta di unità, pari al 6,1%. Segnaliamo che tale trend demografico è sostanzialmente in linea con quello registrato nel medesimo periodo in Regione Lombardia, dove si è verificata una crescita della popolazione residente pari al 6,7%. Suddividendo il territorio per Ambiti, si nota che in tutti gli Ambiti si è verificato un incremento della popolazione residente, più accentuato nella Brianza lecchese e nel Lecchese. 12

14 Abitanti Anno Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina Concentrando la nostra attenzione sulla situazione alla fine del 2007, notiamo che solo 5 Comuni, oltre al Capoluogo Lecco, contano più di abitanti: Mandello del Lario, Valmadrera, Casatenovo, Calolziocorte, Merate. 13

15 Comuni con popolazione > abitanti Comune Abitanti Mandello del Lario Valmadrera Casatenovo Calolziocorte Merate Lecco Totale Oltre un terzo della popolazione residente in Provincia (33,4%) vive quindi in soli 6 Comuni. Gli altri Comuni che fanno parte della Provincia di Lecco registrano un numero di residenti contenuto: infatti, sono ben 19 i Comuni con popolazione inferiore a abitanti, 14 quelli con popolazione compresa tra e abitanti, 43 quelli con popolazione compresa tra e abitanti e 8 quelli con popolazione inclusa tra e abitanti. Provincia di Lecco N. Comuni % sul totale N. abitanti % sul totale < ab ,1% ,5% ab ,5% ,7% ab ,8% ,3% ab. 8 8,9% ,1% > abitanti 6 6,7% ,4% Totale % % Con riferimento agli Ambiti individuati dal P.T.C.P., si nota che la maggior parte della popolazione risiede nella Brianza lecchese, seguita dai residenti del Lecchese, del Lario Orientale e della Valsassina. Ambito Residenti % sul totale Brianza lecchese ,3% Lario orientale ,9% Lecchese ,1% Valsassina ,7% 14

16 15 Provincia di LECCO

17 4. Quadro conoscitivo del sistema distributivo provinciale 4.1 Evoluzione del sistema distributivo Per valutare l andamento del sistema distributivo della Provincia di Lecco, in termini di numero di esercizi presenti sul territorio, faremo riferimento ai rilievi effettuati dall Osservatorio Regionale del Commercio e raccolti nella Banca Dati Commercio Regione Lombardia; i primi rilievi risalgono al e sono poi stati condotti annualmente: l ultimo dato ad oggi disponibile è quello al Provincia di Lecco Anno Numero esercizi Variazione n. esercizi su anno precedente Variazione % su anno precedente Variazione % su anno ,6% + 1,6% ,3% + 1,9% ,2% + 1,7% ,3% + 1,4% Fonte: Banca Dati Commercio Regione Lombardia al degli anni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 Provincia di Lecco Dopo un periodo di crescita tra il 2003 al 2005, si è registrata una contrazione, seppur modesta, del sistema distributivo provinciale. 16

18 L andamento provinciale si discosta da quello della Regione Lombardia presa nel suo complesso, dove, nel periodo considerato, si è verificata una progressiva crescita dei punti di vendita, come indicato di seguito. Regione Lombardia Anno Numero esercizi Variazione n. esercizi su anno precedente Variazione % su anno precedente Variazione % su anno ,4% + 4,4% ,6% + 5% ,3% + 5,3% ,2% + 6,6% Fonte: Banca Dati Commercio Regione Lombardia al degli anni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 Regione Lombardia 17

19 4.2 Lo stato di fatto del sistema distributivo provinciale I dati contenuti in questa parte dell analisi sono relativi a puntuale censimento effettuato presso i 90 Comune della Provincia nel mese di febbraio Dal computo sono state escluse tutte le autorizzazioni abbinate a pubblici esercizi, tabelle speciali per farmacie, rivendite di carburanti e rivendite di generi di monopolio, rivendita di giornali e riviste, attività di acconciatore, estetista etc, perché l attività prevalente non risulta essere il commercio al dettaglio in sede fissa. Laddove i dati forniti siano risultati incompleti, si è proceduto ad un integrazione utilizzando i valori riportati sul sito dell Osservatorio regionale del Commercio ( per ciascun Comune 2. In Provincia di Lecco sono presenti punti di vendita, dei quali 759 appartenenti al settore alimentare o misto a prevalenza alimentare e al non alimentare 3. Settore merceologico N. esercizi Alimentare e misto 759 Non alimentare Totale In base alla classificazione dimensionale operata dal D.Lgs. 114/98 (esercizi di vicinato, medie strutture di vendita, grandi strutture di vendita), i esercizi della Provincia di Lecco si dividono come indicato nelle successive tabelle: Provincia di Lecco Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi Date queste premesse, il dato utilizzato da qui in avanti differisce da quello contenuto nella Banca Dati Commercio Regione Lombardia al Tra i punti di vendita alimentari e misti sono state conteggiate anche le grandi strutture miste espresse nella forma del centro commerciale (anche se è generalmente prevalente la superficie di vendita non alimentare), al fine di valutare correttamente l offerta presente, poiché in questi punti di vendita è il supermercato/ipermercato locomotiva a svolgere un ruolo centrale e trainante. 18

20 Provincia di Lecco Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , Confrontiamo la realtà provinciale con quella media regionale; per gli esercizi di vicinato confronteremo il numero medio di abitanti per singolo negozio nelle due realtà territoriali (i punti di vendita misti saranno attribuiti al settore alimentare) un valore più basso del rapporto indica una migliore dotazione di punti di vendita; per medie e grandi strutture di vendita confronteremo la disponibilità di mq. ogni abitanti per i due settori merceologici (le superfici appartenenti a punti di vendita misti saranno conteggiate per lo specifico settore alimentare o non alimentare). Esercizi di vicinato settore alimentare e misto Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Regione Lombardia Provincia di Lecco Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Esercizi di vicinato settore non alimentare Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Regione Lombardia Provincia di Lecco Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Per la dotazione di esercizi di vicinato si riscontra in Provincia di Lecco una dotazione di punti di vendita inferiore alla media regionale, per entrambi i settori merceologici ed in misura più importante per l alimentare. Medie strutture settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Regione Lombardia ,97 Provincia di Lecco ,5 93,86 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio

21 Medie strutture settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Regione Lombardia ,12 Provincia di Lecco ,93 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Per quanto riguarda la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni abitanti, La Provincia di Lecco presenta una dotazione inferiore alla media regionale, per entrambi i settori merceologici. Grandi strutture settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Regione Lombardia ,71 Provincia di Lecco ,49 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Grandi strutture settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Regione Lombardia ,48 Provincia di Lecco ,93 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Per le grandi strutture di vendita la dotazione provinciale è superiore alla media regionale per il settore alimentare e inferiore per quello non alimentare. Approfondiamo ora il confronto, considerando i singoli Ambiti individuati sul territorio provinciale. Esercizi di vicinato settore alimentare e misto Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Provincia di Lecco Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio

22 La dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e misto a prevalenza alimentare risulta particolarmente buona nell Ambito del Lario orientale, seguito dall Ambito della Valsassina: in queste due realtà, il numero medio di abitanti per esercizio è sensibilmente inferiore al valore della Provincia di Lecco presa nel suo complesso. L Ambito del Lecchese risulta sostanzialmente in linea con la media provinciale, mentre sensibilmente superiore risulta il valore dell Ambito della Brianza lecchese. Esercizi di vicinato settore non alimentare Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Provincia di Lecco Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Per gli esercizi di vicinato non alimentari, si riscontra una buona dotazione nell ambito della Valsassina, seguito dall Ambito del Lecchese e dall Ambito del Lario orientale: tutte queste realtà presentano un numero medio di abitanti per esercizio inferiore alla media regionale; come per l alimentare, anche in questo caso il valore dell Ambito della Brianza Lecchese è invece superiore alla media provinciale. Medie strutture settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Provincia di Lecco ,5 93,86 Brianza lecchese ,5 83,99 Lario orientale ,25 Lecchese ,34 Valsassina ,26 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 La disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni abitanti per il settore alimentare risulta superiore alla media provinciale nell Ambito del Lario orientale e nell Ambito del Lecchese, mentre nell Ambito della Valsassina e nell Ambito della Brianza lecchese si riscontra un valore inferiore a quello medio della Provincia presa nel suo complesso. 21

23 Medie strutture settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Provincia di Lecco ,93 Brianza lecchese ,43 Lario orientale ,70 Lecchese ,30 Valsassina ,90 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Quanto alla disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni abitanti per il settore non alimentare, si registra una dotazione superiore alla media provinciale nell Ambito della Brianza lecchese, mentre in tutti e tre gli altri Ambiti la dotazione è inferiore alla media della Provincia considerata complessivamente. Grandi strutture settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Provincia di Lecco ,49 Brianza lecchese ,18 Lario orientale Lecchese ,81 Valsassina Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Grandi strutture settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x ab. Provincia di Lecco ,93 Brianza lecchese ,66 Lario orientale Lecchese ,57 Valsassina Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008 Le grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici, si trovano esclusivamente nell Ambito della Brianza lecchese e nell Ambito del Lecchese. 22

24 4.3 La distribuzione territoriale dei punti di vendita Come si è detto, In Provincia di Lecco sono presenti esercizi, per complessivi ,5 mq. di vendita. Sul territorio provinciale si individuano, come si è visto, quattro Ambiti distinti: Brianza lecchese, Lario orientale, Lecchese e Valsassina. La successiva tabella indica il numero di esercizi presenti in ciascun Ambito, con le rispettive superfici di vendita complessive. Totale punti di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese ,5 Lario orientale Lecchese ,5 Valsassina ,5 Totale Provincia ,5 23

25 Prevalgono nettamente gli Ambiti della Brianza Lecchese e del Lecchese, sia per numero di esercizi, sia per superfici di vendita; d altra parte, è in questi due Ambiti che risiede la maggior parte della popolazione. Considerando separatamente i due settori merceologici alimentare (nel quale includeremo gli esercizi misti a prevalenza alimentare e, come già in precedenza, i centri commerciali misti ) e non alimentare, la situazione non cambia: Esercizi alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese ,5 Lario orientale ,5 Lecchese ,5 Valsassina ,5 Totale Provincia

26 Esercizi non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese Lario orientale ,5 Lecchese Valsassina Totale Provincia ,5 25

27 Concentriamo ora la nostra attenzione sulla presenza di medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano il sistema distributivo più moderno. Consideriamo innanzi tutto le medie strutture di vendita, che in Provincia di Lecco sono complessivamente 262, per un totale di ,5 mq. Tali esercizi si distribuiscono sul territorio come indicato di seguito. Totale medie strutture di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese ,5 Lario orientale Lecchese Valsassina Totale Provincia ,5 26

28 Ancora una volta, prevalgono gli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, con una netta prevalenza, in questo caso, del primo. Considerando separatamente i due settori merceologi alimentare (che include anche gli esercizi misti a prevalenza alimentare) e non alimentare, la situazione si modifica come segue. 27

29 Medie strutture alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina Totale Provincia Medie strutture non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese ,5 Lario orientale Lecchese Valsassina Totale Provincia ,5 28

30 Per il settore non alimentare continua a prevalere l Ambito della Brianza lecchese, sia per numero di esercizi sia per superfici di vendita; per l alimentare prevale invece, sebbene per poco, l Ambito del Lecchese per numero di esercizi e l Ambito della Brianza lecchese per superfici di vendita. Le grandi strutture di vendita presenti in Provincia di Lecco sono 17, per complessivi mq., distribuite sul territorio come indicato di seguito: Totale grandi strutture di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina Totale Provincia

31 Le grandi strutture di vendita sono presenti solo nell Ambito della Brianza lecchese e nell Ambito del Lecchese; il primo prevale per numero di esercizi, il secondo per superfici di vendita. Considerando separatamente i due settori merceologici, la situazione non cambia per l alimentare, mentre per il non alimentare l Ambito della Brianza lecchese prevale sia per numero di esercizi sia per superfici di vendita. 30

32 Grandi strutture alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese Lario orientale 0 0 Lecchese Valsassina 0 0 Totale Provincia Grandi strutture non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese Lario orientale 0 0 Lecchese Valsassina 0 0 Totale Provincia

33 Gli esercizi più moderni, cioè medie e grandi strutture di vendita, si collocano prevalentemente (le grandi strutture, in via esclusiva) negli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese. Tale collocazione è evidentemente legata, da un lato, alla presenza, negli stessi Ambiti, della maggior parte della popolazione residente (e quindi di un più ampio mercato), dall altro, alla maggiore disponibilità di spazi e ad una migliore accessibilità, garantita dalla presenza, negli Ambiti indicati, delle maggiori via di comunicazione a livello provinciale e anche regionale. 32

34 5 La vocazione commerciale degli Ambiti della Provincia di Lecco Come è emerso nel corso dell analisi, diversa è la dotazione commerciale degli Ambiti individuati, in relazione sia alle caratteristiche demografiche sia a quelle territoriali di ognuno. Di seguito proporremo un analisi dettagliata per ciascun Ambito, tenendo ben presenti i dati emersi al capitolo precedente. 5.1 L Ambito della Brianza lecchese L Ambito della Brianza lecchese comprende 42 Comuni situati nella parte più a Sud del territorio provinciale, in zona collinare e pianeggiante. L Ambito è attraversato dalla S.S. 36 e dalla S.S. 342, arterie di primaria importanza, che collegano la Provincia di Lecco con il resto della Regione. Complessivamente, vi risiedono abitanti, pari al 49,3% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (69%) conta una popolazione residente compresa tra le e le unità; nessun Comune registra una popolazione inferiore a abitanti e due superano le unità (Casatenovo e Merate). Brianza lecchese N. Comuni % sul totale < ab ab. 6 14,3% ab % ab. 5 11,9% > abitanti 2 4,8% Totale % Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più moderna ; complessivamente, sono presenti punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: 33

35 Brianza lecchese Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , Brianza lecchese Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , , Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell Ambito della Brianza lecchese è il seguente: Brianza lecchese numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare ,7% 27 37,5% 6 54,5% Non alimentare ,1% ,1% 4 66,7% Emerge, innanzi tutto, un elevata presenza (oltre il 50% del totale provinciale) di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; altrettanto importante è la presenza di medie strutture di vendita non alimentari (62,1% del totale della Provincia). E quindi evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi moderni ed attrattivi a livello sovracomunale. Chiaramente, la localizzazione delle medie e delle grandi strutture di vendita è legata da un lato a una disponibilità di spazi adeguati, trattandosi di zona maggiormente pianeggiante, dall altro alla presenza di un ampio numero di consumatori che garantiscono un certo livello di domanda. Si aggiunga a ciò la presenza di vie di comunicazione di primaria importanza, quali la S.S. 36 e la S.S. 342, che garantiscono un accesso agevole all area. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e misto a prevalenza alimentare è nettamente inferiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (639 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni abitanti risulta inferiore alla medie provinciale (83,99 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) 34

36 Apparentemente, quindi, il sistema distributivo per questo settore merceologico risulterebbe carente. Tuttavia, la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture alimentari ogni abitanti è superiore al valore medio provinciale (105,18 mq. contro 93,49 mq. medi provinciali). Per quanto riguarda, invece, il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta inferiore alla media provinciale (181 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Superiore alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni abitanti (368,43 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia), mentre la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture non alimentari è inferiore al valore medio (147,66 mq. contro 172,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l analisi del sistema distributivo dell Ambito della Brianza lecchese mostra un orientamento verso i punti di vendita più moderni (medie e grandi strutture) e una chiara vocazione commerciale anche di portata sovralocale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 12 dei 42 Comuni parte dell Ambito della Brianza lecchese sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Bosisio Parini, Costa Masnaga, Cremella, Ello, Garbagnate Monastero, Montevecchia, Paderno d Adda, Perego, Santa Maria Hoè, Suello, Verderio Superiore e Viganò. I residenti in tali Comuni si sposteranno verso i poli commerciali presenti nell area per completare i propri acquisti. Quanto alle grandi strutture di vendita, per il settore alimentare/ misto si trovano a: - Barzago: punto vendita ad insegna GS, mq. di vendita - Calco: punto vendita ad insegna Esselunga, mq. di vendita - Casatenovo: centro commerciale ad insegna Bennet, mq. di vendita + punto vendita ad insegna Esselunga, mq. - Cernusco Lombardone: centro commerciale ad insegna Esselunga, mq. - Merate: centro commerciale ad insegna La Rinascente Auchan, mq. Le grandi strutture non alimentari sono invece a : - Brivio: punto vendita Albani Mobili, mq. - Cassago Brianza: punto vendita Famar, mq. 35

37 - Oggiono: punto vendita Bonalumi, mq. - Sirtori: punto vendita Immobiliare Samia, mq. Le grandi strutture di vendita si collocano in Comuni attraversati (o agevolmente raggiungibili) dalle maggiori vie di comunicazione, la S.S. 36 e la S.S. 342: si conferma quindi l importanza strategica di tali assi viabilistici per lo sviluppo commerciale, anche di portata sovralocale, del territorio che attraversano o comunque lambiscono. 5.2 L Ambito del Lario orientale L Ambito del Lario orientale comprende 13 Comuni situati nella parte più a Nord del territorio provinciale, a ridosso del Lago di Como. L Ambito è attraversato dalla S.S. 36, nel tratto che collega la Provincia di Lecco con quella di Sondrio. Complessivamente, vi risiedono abitanti, pari al 5,9% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (69,2%) conta una popolazione residente inferiore alle unità; nessun Comune registra una popolazione superiore a abitanti. Lario orientale N. Comuni % sul totale < ab. 9 69,2% ab ab. 3 23,1% ab. 1 7,7% > abitanti Totale % Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più moderna ; complessivamente, sono presenti 229 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: 36

38 Lario orientale Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , Lario orientale Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell Ambito del Lario orientale è il seguente: Lario orientale numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare 63 9,3% 8 11,1% Non alimentare 149 6,5% 9 4,7% Emerge, innanzi tutto, la completa assenza di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; ridotta è la presenza di medie strutture. E quindi evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi tradizionali ed attrattivi a livello locale. Chiaramente, l assenza delle grandi strutture di vendita è legata da un lato alla limitata disponibilità di spazi adeguati, dall altro alla presenza di un contenuto numero di consumatori. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e misto a prevalenza alimentare è nettamente superiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (76 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni abitanti risulta superiore alla medie provinciale (117,25 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) Apparentemente, quindi, il sistema distributivo per questo settore merceologico risulterebbe adeguato. Si deve però ricordare che non sono presenti, in questa parte del territorio, grandi strutture alimentari. 37

39 Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta superiore, anche se in misura contenuta, alla media provinciale (130 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Sensibilmente inferiore alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni abitanti (197,90 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l analisi del sistema distributivo dell Ambito del Lario orientale mostra un orientamento verso i punti di vendita più tradizionali (esercizi di vicinato qui si affiancano alcune medie strutture) e una chiara vocazione commerciale di portata locale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 6 dei 13 Comuni parte dell Ambito del Lario orientale sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Dorio, Introzzo, Sueglio, Tremenico, Vendrogno e Vestreno; tra questi, si distinguono i Comuni di Dorio, Introzzo, Sueglio e Vendrogno, nei quali è presente un solo esercizio di vicinato, appartenente al settore alimentare o misto a prevalenza alimentare: è evidente che in questi Comuni è assicurato solo un servizio minimo, deputato a soddisfare solo le primissime necessità quotidiane; i consumatori residenti si sposteranno nei Comuni limitrofi per completare i propri acquisti. 5.3 L Ambito del Lecchese L Ambito del Lecchese comprende 19 Comuni situati attorno al Capoluogo di Provincia e a ridosso del Lago di Lecco. L Ambito è attraversato dalla S.S. 36, dalla S.S. 342 e dalla S.S. 583, arterie di primaria importanza, che collegano la Provincia di Lecco con il resto della Regione. Complessivamente, vi risiedono abitanti, pari al 40,1% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (47,4%) conta una popolazione residente compresa tra le e le unità; un solo Comune (Erve) registra una popolazione inferiore a abitanti e quattro superano le unità (Calolziocorte, Lecco, Mandello del Lario e Valmadrera). 38

40 Lecchese N. Comuni % sul totale < ab. 1 5,3% ab. 3 15,8% ab. 9 47,4% ab. 2 10,5% > abitanti 4 21% Totale % Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più moderna ; complessivamente, sono presenti punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: Lecchese Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi , Lecchese Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell Ambito del Lecchese è il seguente: Lecchese numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare ,9% 30 41,7% 5 45,5% Non alimentare ,8% 53 27,9% 2 33,3% Emerge, innanzi tutto, un elevata presenza di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; altrettanto importante è la presenza di medie strutture di vendita alimentari (41,7% del totale della Provincia) e di esercizi di vicinato non alimentari (47,8% del totale provinciale). E evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi moderni ed attrattivi a livello sovracomunale. 39

41 Chiaramente, la localizzazione delle medie e delle grandi strutture di vendita è legata da un lato a una disponibilità di spazi adeguati, trattandosi di zona maggiormente pianeggiante, dall altro alla presenza di un ampio numero di consumatori che garantiscono un certo livello di domanda. Si aggiunga a ciò la presenza di vie di comunicazione di primaria importanza, quali la S.S. 36 la S.S. 342 e la S.S. 583, che garantiscono un accesso agevole all area. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e misto a prevalenza alimentare è leggermente superiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (469 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni abitanti risulta superiore alla media provinciale (103,34 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) Il sistema distributivo per questo settore merceologico risulta piuttosto ricco; a ciò si aggiunge la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture alimentari ogni abitanti, superiore al valore medio provinciale (103,81 mq. contro 93,49 mq. medi provinciali). Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta superiore alla media provinciale (121 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Inferiore, sebbene di poco, alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni abitanti (314,30 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia), mentre superiore è la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture non alimentari (249,57 mq. contro 172,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l analisi del sistema distributivo dell Ambito del Lecchese mostra un orientamento verso i punti di vendita più moderni (medie e grandi strutture) e una chiara vocazione commerciale anche di portata sovralocale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 5 dei 19 Comuni parte dell Ambito del Lecchese sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Carenno, Monte Marenzo, Oliveto Lario, Torre de Busi e Vercurago. I residenti in tali Comuni si sposteranno verso i poli commerciali presenti nell area per completare i propri acquisti. 40

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