IN QUESTO NUMERO n. 12/2012

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1 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv in L 27/02/2004 N46), art 1, comma 1, DCB Pesaro Supplemento a TeamSystem Labour Review n Dicembre 2012 IN QUESTO NUMERO n 12/2012 pag 8 Cessazione rapporto di lavoro Il Ministero del lavoro chiarisce alcune novità introdotte dalla riforma del mercato del lavoro 4 Inail: prestazioni sanitarie necessarie e gratuite 23 Pneumatici fuori uso (PFU): disciplinare 28 Origine preferenziale e dichiarazione del fornitore

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3 _numero _ 12 Dicembre 2012 Notizie tecniche a cura di Assindustria Pesaro Urbino Inail: prestazioni sanitarie necessarie e gratuite 4 Percettori di sostegno al reddito e loro formazioni 5 Contratto a tempo determinato: prosecuzione 7 Cessazione del rapporto di lavoro: comunicazioni 8 Apprendistato: norme e regime contributivo 10 TFR: coefficiente ottobre Novità Rivalutazione in materia monetaria di commissioni dei crediti bancarie di lavoro Sollevamento Interessi TFR: coefficiente di mora di persone: dal di 1 settembre luglio procedure al dicembre specifiche Rivalutazione monetaria dei crediti di lavoro 15 Pneumatici fuori uso (PFU): disciplinare 23 Apparecchiature elettriche (AEE) 24 Equo canone di ottobre Nomenclatura combinata per scambi con l estero 27 Origine preferenziale e dichiarazione del fornitore 28 Cina: standard GB 18401_2010 per i prodotti tessili 29 India: riforma sugli investimenti esteri 31

4 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Inail: prestazioni sanitarie necessarie e gratuite NOTIZIA IN SINTESI L Inail fornisce istruzioni sul rimborso delle spese per specialità farmaceutiche necessarie al ripristino dell integrità psicofisica del lavoratore infortunato o tecnopatico APPROFONDIMENTO PER: Ufficio del Personale L Inail ha reso noto di aver proceduto alla definizione dell ambito delle prestazioni sanitarie che devono essere garantite agli infortunati sul lavoro e ai tecnopatici, per il recupero dell integrità psicofisica, senza oneri a loro carico e senza incremento di oneri per le imprese, così come previsto dalla normativa vigente (art11,comma 5 bis del decreto legislativo 9 aprile 2008, n 81, introdotto dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n 106) La normativa in questione conferma infatti che l Inail deve tenere indenni gli infortunati e i tecnopatici dalle spese connesse alle prestazioni curative necessarie al recupero dell integrità psicofisica e, pertanto, deve sostenere l onere delle prestazioni stesse ove non siano già assicurate dal sistema sanitario o erogate direttamente dall Inail In buona sostanza, la norma in questione comporta il rimborso, da parte dell Istituto, delle spese per prestazioni sanitarie sostenute dagli assistiti Inail, con la sola condizione che tali prestazioni siano riconosciute necessarie dai medici dell Inail stesso L Inail, nel fornire le proprie istruzioni operative in materia, ha precisato che in una prima fase tali prestazioni verranno erogate per gli infortuni e per le malattie professionali in conseguenza e limitatamente al periodo di inabilità temporanea assoluta al lavoro Le prestazioni necessarie ammesse al rimborso, in questa prima fase, sono state individuate dall Istituto in specialità farmaceutiche o preparati per uso topico utilizzati in chirurgia, ortopedia, oculistica, dermatologia, neurologia e psichiatria Ai fini del rimborso delle suddette spese, sostenute durante il periodo di inabilità temporanea assoluta per gli infortuni e per le malattie professionali, l assicurato dovrà produrre idonea prescrizione medica, nonché lo scontrino attestante l acquisto del farmaco con indicazione del codice fiscale dell assicurato medesimo e del codice ministeriale prodotto Quest ultimo codice è necessario per risalire al nome commerciale del farmaco La richiesta di rimborso, inoltre, dovrà essere presentata utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dall Istituto, e sarà valutata dal personale medico dell Inail che verificherà che le specialità farmaceutiche per la cui spesa si chiede il rimborso sono necessarie al recupero dell integrità psicofisica del lavoratore RIFERIMENTI 1 Circolare INAIL n 62 del 13/11/ Decreto legislativo n106 del 03/08/2009 pubblicato sul SO 142 alla GU n180 del 05/08/2009 (art 9) 4

5 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Percettori di sostegno al reddito e loro formazioni NOTIZIA IN SINTESI Disciplinata anche per il 2011 e il 2012 la possibilità per i datori di lavoro che hanno in atto sospensioni dal lavoro, la possibilità di utilizzare i lavoratori sospesi, percettori di sostegno al reddito, in progetti volti alla formazione o alla riqualificazione professionale APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Amministrazione, Ufficio del Personale Al fine di incentivare la conservazione e la valorizzazione del capitale umano nelle imprese, le leggi stabilità per il 2011 e il 2012 hanno prorogato la possibilità per i datori di lavoro che hanno in atto sospensioni dal lavoro, di utilizzare i lavoratori sospesi, percettori di sostegno al reddito, in progetti volti alla formazione o alla riqualificazione professionale, che possono includere attività produttiva di beni o servizi connessa all apprendimento Il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, con propri recenti decreti, ha richiamato, per quanto riguarda le modalità attuative, quanto già disposto per gli anni 2009 e 2010, ovvero: Lavoratori interessati Possono essere utilizzati nei predetti progetti: a) i lavoratori sospesi in cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO); b) i lavoratori sospesi in cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) c) i lavoratori sospesi a seguito di stipula di contratti di solidarietà (ai sensi dell art 1 della legge n 863/1984); d) i lavoratori sospesi destinatari della cassa integrazione guadagni in deroga; e) i lavoratori sospesi ai sensi dell art 19, comma 1, del decreto-legge n 185/2008, convertito, con modificazioni, nella legge n 2/2009 e successive integrazioni e modificazioni Accordo in sede istituzionale Ai fini dell inserimento dei lavoratori nei progetti di formazione o riqualificazione, il datore di lavoro deve sottoscrivere specifico accordo in sede di Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Direzione generale tutela condizioni del lavoro, e là dove previsto, con le medesime parti sociali che hanno sottoscritto l accordo relativo agli ammortizzatori sociali Sulla base di apposita delega del direttore generale, gli accordi suddetti possono essere stipulati presso le direzioni regionali o provinciali del 5

6 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Ministero del lavoro, nelle quali ha sede l unità produttiva interessata dal progetto di formazione o riqualificazione Requisiti e caratteristiche del progetto di formazione o riqualificazione Il progetto di formazione o di riqualificazione professionale, elaborato a cura del datore di lavoro, deve prevedere in modo dettagliato il contenuto della formazione, la durata della stessa, le modalità di svolgimento A conclusione del progetto formativo deve essere inviata al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Direzione generale tutela condizioni di lavoro (o in caso di delega alle direzioni regionali o provinciali del Ministero stesso) e alle parti sociali che hanno sottoscritto l accordo relativo agli ammortizzatori sociali, un informativa relativa all avvenuta realizzazione del progetto formativo, all elenco dei lavoratori formati e agli esiti dell apprendimento Incentivo Al lavoratore utilizzato nei progetti di formazione o riqualificazione è riconosciuto, a titolo retributivo e a carico del datore di lavoro, la differenza tra il trattamento di sostegno al reddito spettante e la retribuzione originaria L INPS provvederà ad accantonare, per ogni lavoratore coinvolto nei progetti di formazione o riqualificazione, la contribuzione figurativa prevista dalla normativa per la tipologia di sostegno al reddito di cui è titolare il lavoratore medesimo Per i lavoratori sospesi ad orario ridotto, utilizzati nei progetti, si continua ad applicare, ai fini del calcolo dell importo del premio assicurativo INAIL, il tasso previsto dalla normativa vigente per le ipotesi di riduzione dell orario di lavoro Per i lavoratori sospesi a zero ore, utilizzati nei progetti, l importo del premio assicurativo INAIL è calcolato con riferimento alla retribuzione di ragguaglio pari al minimale di rendita con applicazione del tasso di tariffa pari al 5 per mille A tal fine, il datore di lavoro, a seguito della stipula dell accordo, inoltra apposita comunicazione all INAIL, che provvede all applicazione del suddetto premio Monitoraggio La spesa sostenuta, essendo limitata a 50 milioni di euro per l anno 2011 e a 30 milioni di euro per l anno 2012 è continuamente monitorata dall INPS che, a sua volta, riferisce trimestralmente al Ministero dell economia e delle finanze RIFERIMENTI 1 Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n del 25/01/2012 pubblicato sulla GU n 187 del 11/8/ Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n del 16/07/2012 pubblicato sulla GU n 2555 del 31/10/ Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n del 18/12/2009 pubblicato sulla GU n 44 del 23/02/ Legge n 220 del 13/12/2010 pubblicata sul SO 281 alla GU 297 del 21/12/2010 (art1 comma 33) 5 Legge n183 del 12/11/2011 pubblicata sul SO 234 alla GU 265 del 14/11/2011 (art 33 comma 24) 6

7 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Contratto a tempo determinato: prosecuzione NOTIZIA IN SINTESI Con decreto ministeriale e con successiva nota del Ministero del Lavoro sono state stabilite le modalità per l effettuazione della comunicazione APPROFONDIMENTO PER: Ufficio del Personale La legge di riforma del mercato del lavoro (art1, comma 9, lett f) dalla legge n 92/2012) ha previsto che in caso di prosecuzione del rapporto a tempo determinato oltre il termine inizialmente fissato, il datore di lavoro ha l onere di comunicare al Centro per l impiego territorialmente competente, entro la scadenza del termine inizialmente fissato, che il rapporto continuerà oltre tale termine, indicando altresì la durata della prosecuzione Le modalità di comunicazione sono state demandate ad un apposito decreto ministeriale, decreto che è stato pubblicato in GU il ed è entrato in vigore il Ai sensi del decreto in questione, la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre il termine inizialmente fissato, va comunicata al centro per l impiego ove è ubicata la sede di lavoro secondo le modalità di trasmissione di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale , concernente le comunicazioni obbligatorie (CO) Il Ministero del Lavoro, con nota del , ha chiarito che la comunicazione della prosecuzione del rapporto di lavoro (per un massimo di 30 o 50 giorni a seconda della durata iniziale del contratto) andrà effettuata compilando il quadro Proroga del modello informatico Unificato- Lav A tal fine il quadro Proroga dal sarà modificato, nell ambito degli aggiornamenti periodici degli standard tecnici del modello Unificato-Lav con l inserimento di specifici campi per la comunicazione della prosecuzione di fatto del contratto a termine In particolare il campo Data fine proroga verrà modificato in Data fine proroga/prosecuzione di fatto, consentendo così l inserimento non solo della data del nuovo termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a seguito di proroga, ma anche la data di scadenza del nuovo termine derivante dalla prosecuzione di fatto del rapporto di lavoro a tempo determinato rispetto al termine inizialmente fissato; inoltre verrà inserito il nuovo campo Prosecuzione di fatto da valorizzare nel caso in cui la comunicazione obbligatoria riguardi la fattispecie della prosecuzione del rapporto a tempo determinato oltre il termine inserito nel contratto e preventivamente comunicato in occasione della instaurazione del rapporto di lavoro Il Ministero ha altresì precisato che dal (data di entrata in vigore dell obbligo di comunicazione) al (data di entrata in vigore degli aggiornamenti degli standard tecnici), per effettuare la suddetta comunicazione andrà comunque utilizzato il campo Proroga, indicando la data del nuovo termine del rapporto di lavoro nel campo Data fine proroga RIFERIMENTI 1 Nota Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prot 39/ del 31/10/ Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 10/10/2012 su GU n 251 del 26/10/2012 7

8 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Cessazione del rapporto di lavoro: comunicazioni NOTIZIA IN SINTESI Il Ministero del Lavoro, alla luce delle recenti novità normative, chiarisce qual è il momento da cui decorrono i 5 giorni per effettuare la comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Ufficio del Personale Il Ministero del Lavoro ha emanato una nuova nota interpretativa su alcune delle novità introdotte dalla legge di riforma del mercato del lavoro (Legge 28 giugno 2012, n 92) In particolare il Ministero ha chiarito qual è il momento in cui sorge l obbligo di comunicazione al Centro per l impiego della cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, di dimissioni o di risoluzione consensuale del rapporto lavorativo ai sensi dell art 21 della legge 29 aprile 1949, n 264, che prevede per i datori di lavoro l obbligo di comunicare al Centro per l impiego la cessazione del rapporto di lavoro entro i cinque giorni successivi La legge 92/2012 è intervenuta in materia di licenziamento, stabilendo che il licenziamento intimato all esito del procedimento disciplinare (ex art 7 legge 300/1970) o della procedura preventiva di conciliazione (ex art 7 legge 604/1966) produce effetto dal giorno della comunicazione con cui è stato avviato il procedimento medesimo Il Ministero precisa che in tali ipotesi di licenziamento il momento da cui decorrono i 5 giorni per adempiere all obbligo di comunicazione al Centro per l impiego è da individuarsi con quello dell effettiva intimazione del licenziamento, vale a dire con l esito della procedura di licenziamento Gli effetti retroattivi del licenziamento, quindi, non incidono sui termini di effettuazione della comunicazione al Centro per l impiego; peraltro nella modulistica andrà indicata la data a partire dalla quale si producono gli effetti del licenziamento anche se, sottolinea il Ministero, l obbligo di comunicazione decorre dal momento in cui si intima il licenziamento in quanto si ha certezza in ordine all esito delle procedure di licenziamento citate Con riferimento alle dimissioni e alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro la legge 92/2012 subordina l efficacia delle stesse al preventivo esperimento delle procedure di convalida (di cui all art 4) In questi casi, la nota ministeriale prevede che l obbligo di comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro decorre dal momento in cui il lavoratore (nel caso di dimissioni) o le parti (nel caso di risoluzione consensuale) intendono far decorrere giuridicamente la stessa risoluzione 8 Il Ministero fornisce il seguente esempio: presentazione di una lettera di dimissioni in data 1 giugno in cui si indica il 30 giugno come ultimo

9 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 giorno di lavoro Il termine dei cinque giorni per presentare la comunicazione al Centro per l impiego decorre dal 1 luglio Nel caso di revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale del rapporto, sorge un ulteriore obbligo di comunicazione al Centro per l impiego, nel caso in cui la comunicazione di cessazione è già stata effettuata Resta ferma, secondo il Ministero, la possibilità di effettuare la comunicazione anche molto tempo prima della decorrenza giuridica della risoluzione del rapporto, ciò al fine di consentire la corretta operatività della procedura di convalida che prevede la possibilità di affermare la volontà di risolvere il rapporto di lavoro tramite una dichiarazione da apporre sulla ricevuta di comunicazione CO RIFERIMENTI 1 Lettera Circolare Ministero del Lavoro protocollo n 37/ del 12/10/2012 9

10 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Apprendistato: norme e regime contributivo NOTIZIA IN SINTESI L'INPS fornisce le indicazioni di carattere normativo ed affronta gli aspetti contributivi connessi all istituto contrattuale dell'apprendistato, così come modificato dal DLvo n 167/2011 e dalla Legge n 92/2012 APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Ufficio del Personale 10 Definizione e disciplina generale L articolo 1 del nuovo TU definisce l apprendistato come un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all occupazione dei giovani Tre le sue possibili tipologie: apprendistato per la qualifica professionale; apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; apprendistato di alta formazione e ricerca L articolo 2 rimette ad appositi accordi interconfederali, ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, la regolamentazione dell apprendistato, nel rispetto di una serie di principi di cui, di seguito, quelli più significativi: forma scritta del contratto e del relativo piano formativo; previsione di una durata minima del contratto non inferiore a sei mesi (modifica introdotta dall'art 1, comma 16 della Legge n92/2012), fatto salvo quanto previsto per i datori di lavoro che svolgono la propria attività in cicli stagionali; divieto di retribuzione a cottimo; possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante, in applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al conseguimento delle quali è finalizzato il contratto ovvero, in alternativa, di stabilire la retribuzione dell apprendista in misura percentuale e in modo graduale alla anzianità di servizio; presenza di un tutore o referente aziendale; possibilità di finanziare i percorsi formativi aziendali degli apprendisti per il tramite dei fondi paritetici interprofessionali di cui all articolo 118 della Legge n 388/2000 e all articolo 12 del DLvo n 276/2003 e successive modificazioni anche attraverso accordi con le Regioni; possibilità di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del rapporto, superiore a trenta giorni, secondo quanto previsto dai contratti collettivi; possibilità di forme e modalità per la conferma in servizio, al termine del percorso formativo, al fine di ulteriori assunzioni in apprendistato;

11 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 divieto per le parti di recedere dal contratto durante il periodo di formazione in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo In caso di licenziamento privo di giustificazione, trovano applicazione le sanzioni previste dalla normativa vigente; possibilità per le parti di recedere dal contratto con preavviso decorrente dal termine del periodo di formazione ai sensi di quanto disposto dall articolo 2118 del codice civile, ferma restando - nel periodo di preavviso l applicazione della disciplina del contratto di apprendistato Se nessuna delle parti esercita la facoltà di recesso al termine del periodo di formazione, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato Tutela previdenziale e assistenziale Sul fronte delle forme assicurative e del carico contributivo, il Testo Unico in nulla innova la normativa precedente, che, fino al 31 dicembre 2012, rimane quella tracciata dalla legge Finanziaria 2007 e dal conseguente DM 28/3/2007, che ha ripartito le aliquote contributive alle varie gestioni previdenziali di competenza Gli apprendisti, quindi, fino alla fine del 2012, rimangono tutelati dalle seguenti assicurazioni: IVS; malattia; maternità; assegno per il nucleo familiare; assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) Dal 1 gennaio 2013, a seguito delle modifiche apportate della Legge n 92/2012 che ha esteso le tutele in costanza di lavoro a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, anche gli apprendisti saranno destinatari dell ASpI (Assicurazione sociale per l impiego) La nuova forma di sostegno al reddito andrà ad aggiungersi, così, alle altre assicurazioni sopra elencate Con la medesima decorrenza, aumenterà anche il carico contributivo aziendale, che risentirà dell aumento derivante dall onere dell'1,61% relativo alla nuova forma assicurativa Chiaramente gli apprendisti potranno usufruire dell'aspi solo dopo aver maturato i requisiti richiesti (due anni di assicurazione di cui almeno uno nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione) Limiti quantitativi delle assunzioni Riguardo ai limiti numerici, va osservato che la Legge n 92/2012 ha rivisitato la disciplina originariamente prevista dal TU Fino al 31 dicembre 2012, il numero complessivo di soggetti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato non può superare il 100 per cento delle maestranze specializzate e qualificate in servizio A decorrere dalle assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2013, la relazione tra i soggetti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato e le maestranze specializzate e qualificate in servizio, non potrà superare il rapporto di 3 a 2 Per le aziende che occupano un numero di lavoratori inferiore a dieci unità, viene invece mantenuto il rapporto del 100 per cento 11

12 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre In caso di assenza di lavoratori qualificati o specializzati, o di loro presenza in numero inferiore a tre unità, possono essere assunti, al massimo, 3 apprendisti Come già avveniva in passato, per le imprese artigiane restano in vigore le disposizioni in materia di limiti dimensionali dettate dall articolo 4 della Legge n 443/1985 I limiti numerici si applicano, per esplicita disposizione di legge, computando non solo gli apprendisti assunti direttamente, ma anche quelli utilizzati per il tramite delle agenzie di somministrazione di lavoro, con contratto di somministrazione a tempo indeterminato Clausola di stabilizzazione L articolo 2, comma 3bis del TU ha introdotto una clausola legale di stabilizzazione, che trova applicazione nelle aziende in cui sono occupati almeno 10 lavoratori La norma subordina l assunzione di nuovi apprendisti alla prosecuzione del rapporto di lavoro, al termine del periodo di apprendistato, nei trentasei mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro; per i primi trentasei mesi dall entrata in vigore della Legge n 92/2012 la percentuale è determinata in misura pari al 30%; conseguentemente il limite del 50% sarà operativo dal 18 luglio 2015 Per espressa previsione legislativa, dal computo della percentuale sono esclusi i rapporti cessati per recesso durante il periodo di prova, per dimissioni o per licenziamento per giusta causa Qualora non sia rispettata la prevista percentuale, è consentita l'assunzione di un ulteriore apprendista rispetto a quelli già confermati, ovvero di un apprendista in caso di totale mancata conferma degli apprendisti pregressi Per le aziende cui non si applica la suddetta clausola legale, opera, ove prevista dai CCNL, analoga clausola contrattuale I lavoratori assunti con contratto di apprendistato in violazione dei limiti stabiliti sono considerati lavoratori subordinati a tempo indeterminato, sin dalla data di costituzione del rapporto Esclusione dal computo dei limiti numerici Il Testo Unico ribadisce, all articolo 7, comma 3, l esclusione degli apprendisti dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l applicazione di particolari normative e istituti, fatte salve specifiche previsioni di legge o di contratto collettivo Regime sanzionatorio Viene confermato il regime sanzionatorio ( già in precedenza disposto dal DLvo n 276/2003) applicabile nei casi di mancata erogazione della formazione per esclusiva responsabilità del datore di lavoro e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità formative In questi casi il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100 per cento, con esclusione di qualsiasi altra sanzione per omessa contribuzione Innovativa è invece la disposizione dell articolo 7, comma 2, con la quale si prevede l applicazione di sanzioni amministrative nel caso di violazione delle disposizioni contrattuali collettive attuative dei principi di cui all'articolo 2, comma 1, lettere a), b), c) e d): forma scritta del contratto, del patto di prova

13 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 e del relativo piano formativo individuale; divieto di retribuzione a cottimo; inquadramento fino a due livelli inferiori; presenza di un tutore o referente aziendale Regime transitorio L articolo 7, comma 7, del DLvo n 167/2011 ha introdotto un regime transitorio per l apprendistato stabilendo che, per le Regioni e i settori ove la nuova disciplina non fosse stata immediatamente operativa, potevano trovare applicazione, in via transitoria e non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore del TU, le regolazioni vigenti Ne deriva che, fino al 25 aprile 2012, hanno potuto trovare ancora attuazione le regole legislative e contrattuali precedenti (in tutti i loro aspetti, durata compresa) Tipologie Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale L articolo 3 del TU disciplina il primo tipo di apprendistato applicabile in tutti i settori di attività, anche per l assolvimento dell obbligo di istruzione Lo scopo è quello di avviare i giovani in età compresa tra i 15 anni compiuti e i venticinque verso il conseguimento di una qualifica o di un diploma professionale La regolamentazione dei profili formativi è rimessa alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, previo accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, e sentite le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere L articolo 4 definisce questa tipologia contrattuale, applicabile in tutti i settori di attività, pubblici e privati, finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale a fini contrattuali Si rivolge ai soggetti di età compresa tra i diciotto e i ventinove anni Per i giovani in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi del DLvo n 226/2005, l apprendistato può iniziare dal diciassettesimo anno di età Proprio in questa tipologia si apprezza l ampia delega affidata alla contrattazione collettiva, cui sono demandati, in ragione dell età dell apprendista e del tipo di qualificazione contrattuale da conseguire: la durata e le modalità di erogazione della formazione; la durata, anche minima, del contratto che, per la sua componente formativa, non può comunque essere superiore a 3 anni ovvero 5 per i profili professionali caratterizzanti la figura dell'artigiano individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento I CCNL stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale possono poi prevedere specifiche modalità di svolgimento del contratto di apprendistato, anche a tempo determinato ai sensi del DLvo n 368/2001, ivi comprese le durate minime, con riferimento alle attività svolte in cicli stagionali Rispetto all originaria versione della norma, va osservato che la recente Legge n 92/2012, è intervenuta sulla durata del rapporto di apprendistato professionalizzante e, attraverso una modifica apportata all articolo 2 del TU, ha previsto che detto contratto non possa avere una durata minima 13

14 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre inferiore a sei mesi, fatte salve le eventuali previsioni della contrattazione collettiva riguardo alle attività stagionali Apprendistato di alta formazione e di ricerca L articolo 5 contiene le norme riferite all apprendistato di alta formazione e di ricerca Si rivolge ai giovani di età compresa tra i diciotto e i ventinove anni ed è finalizzato: al conseguimento di un titolo di studio di livello secondario superiore, ovvero di titoli di studio universitari e dell alta formazione, compresi i dottorati di ricerca; alla specializzazione tecnica superiore, con particolare riferimento ai diplomi relativi ai percorsi di specializzazione tecnologica degli istituti tecnici superiori; al praticantato per l accesso alle professioni ordinistiche o per esperienze professionali La regolamentazione e la durata del contratto di alta formazione e ricerca sono rimesse alle Regioni, per i soli profili che attengono alla formazione, in accordo con le associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, le università, gli istituti tecnici e professionali e altre istituzioni formative o di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi come oggetto la promozione delle attività imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della innovazione e del trasferimento tecnologico In caso di assenza di norme regionali, l attivazione dell apprendistato di alta formazione o ricerca è rimessa ad apposite convenzioni stipulate dai singoli datori di lavoro o dalle loro associazioni con le Università, gli istituti tecnici e professionali e le istituzioni formative o di ricerca Apprendistato per lavoratori in mobilità L articolo 7, comma 4, del Testo Unico prevede che, ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale, sia possibile realizzare una particolare forma di apprendistato con i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità La fattispecie contrattuale prevista da tale disposizione è caratterizzata, tra l altro, dalla circostanza che le parti, in deroga a quanto previsto dalla disciplina generale dell apprendistato, non possono recedere dal rapporto al termine del periodo di formazione Inoltre, come chiarito dal Ministero del Lavoro (Circolare n 29 del 11/11/2011) si prescinde dai requisiti di età del lavoratore previsti dalla disciplina generale Alla particolare tipologia contrattuale si applica il regime contributivo di cui all articolo 25, comma 9 della Legge n 223/1991 e, ove spettante, quello previsto dall articolo 8, comma 4 della medesima legge In questi casi, quindi, la contribuzione a carico del datore di lavoro sarà pari, per la durata di 18 mesi dalla data di assunzione, al 10%; potrà applicarsi, inoltre, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta all apprendista, il beneficio del contributo mensile pari al 50% dell indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore assunto Con riguardo agli aspetti contributivi, si precisa che, per i predetti rapporti di lavoro, limitatamente al periodo di vigenza dell agevolazione, l aliquota complessiva da versare si attesterà in misura pari al 15,84% (10% + 5,84% a carico dell apprendista) Al termine dei 18 mesi previsti dalla norma, la

15 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 contribuzione datoriale sarà dovuta in misura piena; la quota a carico del lavoratore, invece, rimarrà pari al 5,84% per tutta la durata del contratto di apprendistato Inoltre, stante il riferimento operato dal legislatore al regime contributivo agevolato di cui alla Legge n 223/91, ne deriva che i relativi incentivi competono sulla base delle medesime condizioni cui sono subordinate le agevolazioni di cui agli articoli 25 comma 9 e 8 comma 4 della Legge n 223/1991, ivi comprese quelle previste dall art1, comma 1175, della Legge n 296/2006 e quelle derivanti dall applicazione dei principi sanciti con i commi 12, 13 e 15 dell articolo 4 della Legge 92/2012 Per essere ammesso al regime contributivo agevolato, il datore di lavoro dovrà trasmettere all Inps specifica dichiarazione di responsabilità Nel caso in cui il lavoratore iscritto nelle liste di mobilità abbia i requisiti anagrafici e soggettivi previsti dalla disciplina a sostegno delle tre tipologie di apprendistato: si applicherà, di norma, la normale disciplina dell apprendistato e il relativo regime contributivo; si applicherà la particolare disciplina di cui all articolo 7, comma 4 del TU e il regime contributivo di cui agli articoli 25 comma 9, e 8 comma 4, della Legge n 223/1991, se il datore di lavoro e il lavoratore abbiano inserito nell originario contratto, espressamente e per iscritto, la clausola con cui rinunciano alla facoltà di recesso al termine del periodo di formazione Nell ipotesi di assunzione in apprendistato di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, i quali non possiedano i requisiti di età previsti dalla disciplina dei tre tipi di apprendistato, l esclusione del recesso al termine del periodo di formazione costituisce un effetto naturale del contratto, a prescindere dalla sua esplicita menzione nel testo sottoscritto dalle parti L apprendistato con lavoratori assunti dalle liste di mobilità può essere realizzato anche dalle agenzie di somministrazione; in tal caso, le condizioni cui è subordinato il regime contributivo agevolato, previsto dagli artt 25 comma 9, e 8 comma 4, Legge n 223/1991 devono ricorrere nei confronti dell utilizzatore Abrogazioni Come detto, con l entrata in vigore del DLvo n 167/2011 sono state abrogate le precedenti disposizioni che regolavano la materia, ovvero: la Legge 19 gennaio 1955, n 25; gli articoli 21 e 22 della Legge 28 febbraio 1987, n 56; l articolo 16 della Legge 24 giugno 1997, n 196; gli articoli da 47 a 53 del DLvo 10 settembre 2003, n 276 Si segnala in particolare che, con l abrogazione dell articolo 22 della Legge n 56/1987, viene meno l agevolazione prevista per assunzione di giovani in possesso di diploma di qualifica conseguito presso un istituto professionale oppure di attestato di qualifica acquisito a seguito di un corso di formazione professionale promosso dalla Regione (art14, Legge n 845/1978) Conseguentemente, gli avviamenti al lavoro effettuati a decorrere dal 25/10/2011 in relazione a tali soggetti, non beneficeranno più della predetta misura incentivante Prosecuzione del rapporto di apprendistato - Beneficio contributivo 15

16 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre L articolo 7, comma 9 del TU ripropone, anche se in termini differenti rispetto all abrogata disposizione di cui all articolo 21 della Legge n 56/87, il particolare incentivo connesso al mantenimento in servizio dell apprendista Viene previsto, infatti, che il regime contributivo agevolato sia mantenuto per un anno dalla prosecuzione del rapporto di lavoro con l apprendista, successivo alla fine del periodo di formazione Per espressa previsione legislativa l incentivo non si applica ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato dalle liste di mobilità, ai sensi dell art 7 comma 4, del TU Istruzioni operative Modalità di compilazione del flusso UniEmens All interno delle denunce contributive mensili UniEmens, tutti i lavoratori in apprendistato continueranno ad essere identificati valorizzando, nell elemento <Qualifica1> il codice 5, avente il significato di Apprendista A decorrere dalle denunce contributive relative al mese di gennaio 2012, saranno modificati i codici tipo contribuzione relativi agli apprendisti, fino ad oggi identificati con i codici A0, A1, A2; B0, B1, B2; C0, C1, C2; D0, D1, D2 Infatti, nell elemento <TipoContribuzione> si dovranno riportare i seguenti codici, a seconda del regime contributivo: J0 (J zero) Apprendista con obbligo di versamento dell aliquota del 10%; J1 Apprendista con obbligo di versamento dell aliquota del 1,5%; J2 Apprendista con obbligo di versamento dell aliquota del 3%; J3 Apprendista proveniente dalle liste di mobilità ex lege 223/1991 per i primi 18 mesi dall assunzione (aliquota del 10% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore); J4 Apprendista proveniente dalle liste di mobilità ex art 4, c 1, del decreto legge n 148 del 20/05/1993 e successive analoghe disposizioni (iscrizione nelle liste di mobilità per licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese sotto i 15 dipendenti); primi 18 mesi dall assunzione (aliquota del 10% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore); J5 Apprendista proveniente dalle liste di mobilità dal 19 mese in poi (aliquota piena a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) L utilizzo dei codici della nuova serie renderà necessaria la compilazione di un elemento di nuova istituzione, denominato <TipoApprendistato>, in cui andrà valorizzato il codice corrispondente alla tipologia di contratto stipulato, tra le tre previste dal testo unico: APPA Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale APPB Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere APPC Apprendistato di alta formazione e di ricerca I dati sopra esposti nell UniEmens saranno poi riportati, a cura dell Istituto, nel quadro B-C del DM10 VIRTUALE ricostruito dalle procedure come segue: il il codice codice sarà sarà formato formato dal dal primo primo carattere 5, seguito dai due caratteri del del codice tipo contribuzione, ed ed infine infine un un quarto quarto carattere, che che potrà potrà assumere assumereil valore il valore 0 0 ovvero ovvero P P ovvero ovvero A A ovvero ovvero M ; M ; i codici i codici statistici statistici APPA, APPA, APPB e e APPC riporteranno il numero degli apprendisti per le tre diverse tipologie di apprendistato, unitamente alla retribuzione

17 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Adempimenti nei casi di assunzione in apprendistato di lavoratore iscritto nelle liste di mobilità L esposizione dei codici UniEmens specificatamente previsti per i lavoratori assunti in apprendistato dalle liste di mobilità presuppone che il datore di lavoro invii all INPS un apposita dichiarazione di responsabilità, attestante le principali condizioni cui è subordinata la specifica agevolazione In attesa che l Inps metta a disposizione del datore di lavoro un apposito modulo on-line, il datore di lavoro, compresa l agenzia di somministrazione, inoltrerà la dichiarazione avvalendosi della funzionalità Contatti del Cassetto previdenziale aziende Redigerà la dichiarazione secondo lo schema allegato alla circolare ( Allegato n 2); allegherà alla dichiarazione l autocertificazione del lavoratore, il cui modulo è disponibile presso la sezione modulistica del sito internet dell Inps (moduli Autocert SC67-407/90 o SC66-223/91); in caso di assunzione in apprendistato a scopo di somministrazione, la dichiarazione di responsabilità dovrà essere sottoscritta anche dall utilizzatore (o da chi lo rappresenta); la dichiarazione di responsabilità, corredata con l autocertificazione del lavoratore e con le copie dei documenti di riconoscimento del lavoratore e di chi ha sottoscritto le dichiarazioni di responsabilità, dovrà essere scansionata e allegata in formato digitale ad una comunicazione da inoltrarsi all Istituto mediante la funzionalità Contatti La Sede, effettuate le necessarie verifiche, attribuirà alla posizione contributiva interessata il Codice autorizzazione 5Q, dandone comunicazione al richiedente Qualora ricorrano anche i presupposti per l ammissione al contributo mensile previsto dall art 8 comma 4, della Legge 223/1991, la Sede attribuirà alla posizione contributiva interessata anche il Codice autorizzazione 5T, dandone comunicazione al richiedente e allegando un prospetto con il piano di fruizione della misura mensile massima dell incentivo Quando sarà disponibile il modulo on-line i codici autorizzazione 5Q e 5T saranno attribuiti automaticamente Il datore di lavoro esporrà il contributo mensile all interno del flusso UniEmens, valorizzando, all interno di <DenunciaIndividuale> <DatiRetributivi>, elemento <Incentivo> i seguenti elementi: nell elemento <TipoIncentivo> dovrà essere inserito il valore MOAP avente il significato di contributo mensile per l assunzione in apprendistato a tempo indeterminato di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità (art 8, c 4, L 223/1991 e 7, c 4, DLvo 167/2011) ; nell elemento <CodEnteFinanziatore> dovrà essere inserito il valore H00 (Stato); nell elemento <ImportoCorrIncentivo> dovrà essere indicato l importo posto a conguaglio relativo al mese corrente (tale importo, come precisato, non potrà essere superiore alla retribuzione maturata nel singolo mese dal lavoratore); nell elemento <ImportoArrIncentivo> sarà indicato l eventuale importo del beneficio spettante per periodi pregressi I dati sopra esposti nell UniEmens saranno poi riportati, a cura dell Istituto, nel DM10 VIRTUALE ricostruito dalle procedure come segue: nel quadro BC con il codice statistico MOAP seguito dal numero dei lavoratori assunti in apprendistato con il contributo mensile; 17

18 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre nel quadro D con il codice L408 avente il significato di conguaglio contributo mensile apprendisti da liste mobilità e con il codice L409 avente il significato di conguaglio arretrato contributo mensile apprendisti da liste mobilità L importo dell incentivo può essere fruito soltanto per i periodi di effettiva erogazione della retribuzione, e non può comunque essere superiore all importo della retribuzione erogata al lavoratore interessato nel corrispondente mese dell anno Sgravio contributivo per gli apprendisti assunti dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 L articolo 22 della Legge di stabilità 2012 ha previsto un particolare incentivo in favore dei contratti di apprendistato stipulati nel periodo 1/1/ /12/2016 La norma stabilisce in favore dei datori di lavoro che occupano un numero di addetti pari o inferiore a nove, lo sgravio totale dei contributi a loro carico per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto; per quelli successivi al terzo, resta confermata l aliquota del 10%, fino alla scadenza del contratto di apprendistato Per espressa disposizione legislativa, la misura incentivante trova applicazione con riferimento alla contribuzione dovuta ai sensi dell'articolo 1 comma 773, della Legge n 296/2006 Ne consegue che restano esclusi dalla sfera di operatività dello sgravio i contratti di apprendistato instaurati con i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità Inoltre, a decorrere dal periodo contributivo gennaio 2013, resterà escluso dalla misura agevolata il contributo (1,61%) relativo all assicurazione sociale per l impiego (ASpI) Secondo gli orientamenti espressi dal Ministero del Lavoro, la concessione dello sgravio contributivo previsto dall articolo 22 deve avvenire in conformità alla disciplina comunitaria degli aiuti "de minimis", di cui al Regolamento CE n 1998/2006 Al riguardo si osserva che la nozione di impresa, rilevante ai fini dell'applicazione della normativa dell'unione europea in materia di aiuti di stato, ricomprende ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica I limiti de minimis si applicano, quindi, alle attività produttive di reddito di impresa nonché a quelle di reddito di lavoro autonomo L'art 2, paragrafo 2, del Regolamento (CE) n 1998/2006 stabilisce che l'importo complessivo degli aiuti "de minimis" concessi ad una medesima impresa non deve superare i euro nell'arco di tre esercizi finanziari Per il settore del trasporto su strada l importo de minimis non deve superare i euro, sempre nell'arco di tre esercizi finanziari Tali importi si pongono, quindi, come limite all applicazione dello sgravio in esame Nell ambito del settore della produzione dei prodotti agricoli (Reg CE 1535/2007) l importo concedibile di aiuti de minimis è, invece, di 7500 euro nell'arco di tre esercizi finanziari In considerazione dei carichi contributivi attuali, ciò comporta che, nel settore agricolo, l agevolazione in esame potrà essere consentita nel rispetto dei limiti del citato plafond - esclusivamente per l assunzione di un solo apprendista Fermo restando quanto disposto dal Reg CE 1998/2006, per le imprese di fornitura di servizi di interesse economico generale è fatta salva l applicazione del limite de minimis più più favorevole di di euro euro nell ambito nell ambito di tre di tre

19 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 esercizi finanziari, qualora ricorrano le condizioni stabilite dal Reg CE 360/2012 Per l accesso allo sgravio contributivo di cui trattasi, le imprese dovranno presentare all Inps apposita dichiarazione sugli aiuti de minimis, ai sensi e per gli effetti della previsione contenuta nel DPR n445/ 2000 (Allegato n 4 alla circolare) Tale dichiarazione dovrà attestare che, nell anno di stipula del contratto di apprendistato e nei due esercizi finanziari precedenti, non siano percepiti aiuti nazionali, regionali o locali eccedenti i limiti complessivi degli aiuti "de minimis" La predetta dichiarazione dovrà inoltre contenere la quantificazione degli incentivi de minimis già fruiti nel triennio alla data della richiesta L'importo totale dell agevolazione non deve superare i limiti massimi predetti su un periodo di tre anni Il triennio è mobile, nel senso che, in caso di stipulazione di ulteriori contratti di apprendistato successivi a quello per il quale è stata presentata la dichiarazione e si è quindi fruito dell agevolazione, l'importo dello sgravio ulteriormente fruibile deve essere ricalcolato e deve essere individuato di volta in volta considerando tutti gli aiuti concessi nel periodo, con la conseguente presentazione di una nuova dichiarazione de minimis Per la corretta fruizione dell agevolazione, occorre: determinare il triennio di riferimento rispetto alla data di stipula del contratto di apprendistato agevolato; calcolare il limite sommando tutti gli importi di aiuti de minimis, di qualsiasi tipologia, ottenuti dal soggetto nel triennio individuato, inclusa l agevolazione da attribuire Nelle ipotesi di somministrazione, i limiti sull utilizzo degli aiuti de minimis si intendono riferiti al soggetto utilizzatore, cui spetta, quindi, l onere della dichiarazione Per la determinazione del requisito occupazionale (fino a 9 addetti) va preso in considerazione il momento di costituzione del rapporto di apprendistato che, in ogni caso, dovrà collocarsi nell arco temporale previsto dalla norma (dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016) Per le imprese di somministrazione di lavoro, ai fini della determinazione del requisito occupazionale utile per l accesso al beneficio, occorrerà far riferimento al numero dei dipendenti che costituiscono la base occupazionale dell azienda "utilizzatrice", non assumendo rilievo la consistenza organica dell azienda "somministratrice" I criteri di computo sono stati già illustrati dall'istituto nella Circolare INPS n 22 del 23/1/2007 Si ribadisce che, dal conteggio, vanno esclusi: gli apprendisti; i lavoratori assunti con contratto di inserimento ex DLvo n 276/2003; i lavoratori assunti con contratto di reinserimento ex art 20 della Legge n 223/1991; i lavoratori somministrati, con riguardo all organico dell'utilizzatore Ai fini del beneficio, si osserva, altresì, che: il requisito occupazionale va determinato tenendo conto della struttura aziendale complessivamente considerata; 19

20 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 lo sgravio potrà trovare applicazione anche se, nel corso dello svolgimento dei singoli rapporti di apprendistato, si verifichi il superamento del previsto limite delle nove unità Oltre che alla disciplina comunitaria degli aiuti "de minimis", di cui al Regolamento CE n 1998/2006, l accesso allo sgravio contributivo è, altresì, subordinato al rispetto delle condizioni di cui all articolo 1, comma 1175 della Legge n 296/2006 L agevolazione opera per i primi tre anni di contratto; dal trentasettesimo mese, quindi, perdurando il rapporto di apprendistato, i datori di lavoro saranno tenuti al versamento della contribuzione a loro carico nella misura generalizzata Per accedere allo sgravio, le aziende inoltreranno la dichiarazione de minimis sopra illustrata avvalendosi esclusivamente della funzionalità contatti del cassetto previdenziale aziende; a tal fine, allegheranno copia digitale debitamente compilata e sottoscritta del modello di dichiarazione, selezioneranno l oggetto Assunzioni agevolate e sgravi, quindi Apprendistato e aggiungeranno la dicitura sgravio apprendisti Per ottimizzare le operazioni di ammissione al beneficio (in particolare per la gestione dei periodi pregressi), le aziende interessate avranno cura di inviare la dichiarazione de minimis con urgenza Le posizioni contributive delle aziende che, a seguito della presentazione della dichiarazione sugli aiuti de minimis, possono accedere allo sgravio contributivo di cui alla Legge n 183/2011, dovranno essere contraddistinte dal codice di autorizzazione 4R che assume il significato di azienda che, nel rispetto del regolamento comunitario sugli aiuti de minimis, fruisce dello sgravio contributivo ex lege n 183/2011 in relazione all assunzione di apprendisti Il citato codice non potrà avere decorrenza anteriore a gennaio 2012 Per i lavoratori interessati allo sgravio, i datori di lavoro compileranno il flusso UniEmens sempre valorizzando, nell elemento <Qualifica1> il codice 5, avente il significato di Apprendista Per i primi tre anni di apprendistato, nell elemento <TipoContribuzione> si dovranno invece riportare codici differenti, a seconda dell anno di godimento dello sgravio, secondo la seguente tabella: J6 Apprendista per cui spetta lo sgravio del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro (art 22 c 1 legge 183/2011) primo anno di sgravio; J7 Apprendista per cui spetta lo sgravio del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro (art 22 c 1 legge 183/2011) secondo anno di sgravio; J8 Apprendista per cui spetta lo sgravio del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro (art 22 c 1 legge 183/2011) terzo anno di sgravio L utilizzo dei codici della nuova serie renderà necessaria la compilazione di un elemento di nuova istituzione, denominato <TipoApprendistato>, in cui andrà valorizzato il codice corrispondente alla tipologia di contratto stipulato, tra le tre previste dal testo unico: APPA Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale APPB Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere APPC Apprendistato di alta formazione e di ricerca 20 RIFERIMENTI 1 Circolare Circolare Inps n Inps 128 del n 128 2/11/2012 del 2/11/2012

21 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 TFR: coefficiente ottobre 2012 NOTIZIA IN SINTESI Il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto al 31 ottobre 2012 è pari all'1, APPROFONDIMENTO PER: Ufficio del Personale L'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati con base 2010=100 per il mese di ottobre 2012 è pari a 106,4 Pertanto per i rapporti cessati dal 15 ottobre 2012 al 14 novembre 2012 il trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2011 va rivalutato dello 2,9808 % (oppure moltiplicato per il coefficiente 1,029808) MESE INDICE Aumento 2012 su 2011 INDICE OTTOBRE 2012 Tasso TOTALE COEFFICIENTE mensile RIVALUTAZIONE Totale al 75% Gennaio 104,4 0,3846% 0,2885% 0,125% 0,4135% 1, Febbraio 104,8 0,7692% 0,5769% 0,250% 0,8269% 1, Marzo 105,2 1,1538% 0,8654% 0,375% 1,2404% 1, Aprile 105,7 1,6346% 1,2260% 0,500% 1,7260% 1, Maggio 105,6 1,5385% 1,1538% 0,625% 1,7788% 1, Giugno 105,8 1,7308% 1,2981% 0,750% 2,0481% 1, Luglio 105,9 1,8269% 1,3702% 0,875% 2,2452% 1, Agosto 106,4 2,3077% 1,7308% 1,000% 2,7308% 1, Settembre 106,4 2,3077% 1,7308% 1,125% 2,8558% 1, Ottobre 106,4 2,3077% 1,7308% 1,250% 2,9808% 1,

22 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Rivalutazione monetaria dei crediti di lavoro NOTIZIA IN SINTESI Sono disponibili i coefficienti di rivalutazione dei crediti di lavoro maturati dal 1 gennaio 1990 e liquidati dal 1 al 31 ottobre 2012 Tali coefficienti sono utili anche per il calcolo dell'indennità meritocratica di cessazione del rapporto da liquidare agli agenti e rappresentanti (articolo 11 AEC del 20/03/2002) APPROFONDIMENTO PER: 1 Ufficio Ufficio del del Personale Personale COEFFICIENTI DI RIVALUTAZIONE MENSILE DEI CREDITI DI LAVORO Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC ANNO ,9203 1,9074 1,9001 1,8928 1,8874 1,8803 1,8732 1,8609 1,8504 1,8350 1,8232 1,8166 1, ,8033 1,7871 1,7823 1,7743 1,7680 1,7586 1,7555 1,7508 1,7431 1,7294 1,7175 1,7130 1, ,6998 1,6954 1,6882 1,6810 1,6725 1,6669 1,6641 1,6627 1,6571 1,6475 1,6379 1,6352 1, ,6294 1,6230 1,6199 1,6136 1,6074 1,5997 1,5936 1,5920 1,5905 1,5800 1,5725 1,5725 1, ,5637 1,5578 1,5549 1,5506 1,5448 1,5420 1,5377 1,5349 1,5306 1,5222 1,5167 1,5112 1, ,5057 1,4936 1,4816 1,4738 1,4647 1,4570 1,4558 1,4507 1,4469 1,4394 1,4308 1,4283 1, ,4266 1,4225 1,4183 1,4101 1,4047 1,4020 1,4047 1,4033 1,3993 1,3980 1,3940 1,3926 1, ,3900 1,3887 1,3873 1,3860 1,3821 1,3821 1,3821 1,3821 1,3795 1,3756 1,3717 1,3717 1, ,3679 1,3640 1,3640 1,3615 1,3590 1,3577 1,3577 1,3564 1,3552 1,3527 1,3514 1,3514 1, ,3502 1,3477 1,3452 1,3402 1,3378 1,3378 1,3353 1,3353 1,3317 1,3293 1,3245 1,3233 1, ,3221 1,3161 1,3126 1,3114 1,3079 1,3032 1,3009 1,3009 1,2986 1,2951 1,2894 1,2882 1, ,2826 1,2781 1,2770 1,2725 1,2692 1,2670 1,2670 1,2670 1,2659 1,2626 1,2605 1,2594 1, ,2540 1,2497 1,2465 1,2433 1,2412 1,2391 1,2380 1,2359 1,2338 1,2307 1,2276 1,2266 1, ,2215 1,2194 1,2154 1,2133 1,2123 1,2113 1,2083 1,2063 1,2034 1,2024 1,1994 1,1994 1, ,1974 1,1935 1,1925 1,1896 1,1877 1,1848 1,1839 1,1819 1,1819 1,1819 1,1791 1,1791 1, ,1791 1,1753 1,1734 1,1696 1,1678 1,1659 1,1631 1,1613 1,1603 1,1585 1,1585 1,1567 1, ,1539 1,1512 1,1494 1,1467 1,1431 1,1422 1,1395 1,1378 1,1378 1,1395 1,1386 1,1378 1, ,1369 1,1342 1,1325 1,1307 1,1272 1,1246 1,1220 1,1203 1,1203 1,1169 1,1126 1,1084 1, ,1050 1,1025 1,0968 1,0943 1,0886 1,0837 1,0789 1,0781 1,0805 1,0805 1,0845 1,0862 1, ,0886 1,0862 1,0862 1,0837 1,0813 1,0797 1,0797 1,0758 1,0789 1,0781 1,0773 1,0758 1, ,0742 1,0726 1,0702 1,0663 1,0656 1,0656 1,0617 1,0594 1,0625 1,0601 1,0594 1,0555 1, ,0514 1,0483 1,0442 1,0391 1,0380 1,0370 1,0340 1,0310 1,0310 1,0270 1,0260 1,0231 1, ,0192 1,0153 1,0114 1,0066 1,0076 1,0057 1,0047 1,0000 1,0000 1,

23 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Pneumatici fuori uso (PFU): disciplinare NOTIZIA IN SINTESI Il Comitato di Gestione degli PFU ha pubblicato sul proprio sito web, in data 4 ottobre 2012, il testo del Disciplinare per la gestione operativa degli PFU (Pneumatici Fuori Uso) e del Fondo per la gestione degli PFU e condizioni per l adesione al servizio, aggiornato a seguito delle osservazioni e considerazioni pervenute nei mesi scorsi dai portatori di interessi e approvato dal Comitato nella seduta del 20 settembre 2012 APPROFONDIMENTO PER: Responsabile Ambiente, Commerciale Il disciplinare, che riguarda i PFU derivanti da demolizione dei veicoli a fine vita, istituisce un elenco dei soggetti abilitati alla raccolta e gestione degli PFU ed alla conseguente fatturazione al Fondo, appositamente costituito presso l'automobile Club Italia (ACI), utilizzato per la copertura dei suddetti costi di raccolta e gestione L'elenco viene aggiornato periodicamente, e comunque con cadenza almeno annuale (nel mese di Gennaio), e pubblicato sul sito internet del Comitato Per questo motivo le richieste di inserimento nel suddetto elenco devono pervenire al Comitato stesso entro e non oltre il 30 settembre dell'anno precedente Per quanto riguarda la procedura della raccolta, i PFU vengono ritirati presso gli appositi centri di raccolta per i veicoli fuori uso (demolitori) abilitati presso il Pubblico Registro Automobilistico Questi centri, censiti dall'aci, prenotano presso il sito del Fondo la richiesta di ritiro di un quantitativo dei PFU non inferiore a 1000 kg, indicando contestualmente il soggetto, inserito nell'apposito elenco, al quale chiedono il ritiro Naturalmente il quantitativo dei PFU di cui si chiede il ritiro deve essere compatibile con il quantitativo di veicoli radiati dal centro stesso I soggetti abilitati alla raccolta e gestione devono presentare mensilmente, dopo il 15 di ogni mese, la fattura al Fondo e devono trasmettere, entro 60 giorni dall'emissione della stessa, i formulari di trasporto e la certificazione, emessa dall'impresa di trasformazione alla quale sono stati conferiti i PFU, che attesti la trasformazione dei PFU in altro materiale tramite riciclaggio Sottolineiamo che la sopracitata documentazione costituisce condizione imprescindibile per ottenere il pagamento, che verrà effettuato dal Fondo entro 90 giorni dal ricevimento delle relativa fattura 23

24 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) NOTIZIA IN SINTESI La Direttiva 2011/65/UE (la nuova direttiva RoHS, denominata anche RoHS 2 - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE n L 174 del 1 luglio 2011) sulla restrizione all'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), dovrà essere recepita dall'italia entro il prossimo 3 gennaio 2013 APPROFONDIMENTO PER: Responsabile Ambiente, Commerciale 24 La nuova normativa sostituirà la Direttiva 2002/95/CE (RoHS 1) recepita in Italia, insieme alla Direttiva RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), con il DLgs n 151/2005 Campo di applicazione La nuova RoHS si presenta come una direttiva a sé stante e non più strettamente interconnessa con la normativa RAEE, in quanto, rispetto alla precedente formulazione, sono stati eliminati i vari collegamenti a quest'ultima Ad esempio, l elenco delle apparecchiature incluse nel campo di applicazione è ora definito nell allegato I alla nuova direttiva, senza alcun rinvio alla normativa sui RAEE; l'ambito è stato ampliato con l'aggiunta, alle 10 categorie di AEE attualmente interessate, di una nuova categoria che di fatto include tutte le ulteriori apparecchiature elettriche e/o elettroniche ("11 Altre Aee non comprese nelle categorie sopra elencate ) Prevenzione Il principale scopo della Direttiva resta quello di garantire che le AEE immesse sul mercato, compresi i cavi e i pezzi di ricambio destinati alla loro riparazione, al loro utilizzo, all'aggiornamento delle loro funzionalità o al potenziamento della loro capacità, non contengano le sostanze elencate nell'allegato II (le stesse disciplinate dall attuale normativa) in misura superiore a specifiche concentrazioni (peso su peso): piombo 0,1%; mercurio 0,1%; cadmio 0,01%; cromo esavalente 0,1%; bifenili polibromurati (PBB) 0,1%; eteri di defenile polibromurato (PBDE) 0,1% Si evidenzia che tale divieto si applicherà anche ai dispositivi medici e agli strumenti di monitoraggio e controllo, che in precedenza non rientravano nel campo di applicazione Analogamente alla norma in vigore, anche la nuova Direttiva RoHS prevede diverse esenzioni dai divieti di utilizzo sia per determinate tipologie di apparecchiature, sia per specifiche applicazioni delle sostanze indicate

25 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Inoltre, viene prevista una metodologia per la possibile revisione delle restrizioni esistenti (anche su richiesta di un produttore), nonché per l introduzione di nuove restrizioni Dichiarazione di conformità La Direttiva prevede indicazioni e regole precise per quanto riguarda la dichiarazione di conformità delle AEE e l'apposizione della marcatura CE sull apparecchiatura prima dell immissione sul mercato RIFERIMENTI RIFERIMENTI Direttiva 2002/95/CE pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE n L 174 del 1 luglio 1 Direttiva /95/CE pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE n L 174 del 1 luglio

26 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Equo canone di ottobre 2012 NOTIZIA IN SINTESI L'inflazione del mese di ottobre 2012 è stata pari a + 2,7% Ai fini dell equo canone, pertanto, la variazione è pari a + 2,03% (duevirgolazerotre) APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Amministrazione, Commerciale ll sito Internet dell ISTAT è stato pubblicato che: la variazione percentuale dell indice del mese di ottobre 2012 rispetto ad ottobre 2011 è risultata pari a + 2,7% (duevirgolasette) Variazione utile per le abitazioni e per i locali diversi dalle abitazioni con contratti ai sensi della Legge 118/85: il 75% risulta pari a + 2,03%; la variazione percentuale dell indice del mese di ottobre 2012 rispetto ad ottobre 2010 risulta pari a più 6,0% (seivirgolazero) Variazione utile per i locali diversi dalle abitazioni: + 4,50% Le variazioni percentuali annuali e biennali sono state prelevate dal sito Internet dell ISTAT 26

27 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Nomenclatura combinata per scambi con l estero NOTIZIA IN SINTESI L aggiornamento della tariffa doganale sarà in vigore a partire da martedì 1 gennaio 2013 APPROFONDIMENTO PER: Commerciale APPROFONDIMENTO esteroper: Titolare o Legale Rappresentante, Amministrazione, Ufficio del Personale Con Regolamento di Esecuzione (UE) n 927/2012 della Commissione del 9 ottobre 2012, è stata predisposta la nuova nomenclatura combinata da utilizzare negli scambi di merci con l estero Il nuovo Atto comunitario, infatti, modifica l Allegato I del Regolamento (CEE) n 2658/87 del Consiglio relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune, utilizzata per definire diversi fattori di rilevante interesse per le imprese, tra cui, ad esempio: dazi a cui sono soggette le merci all atto della loro importazione nella Comunità Europea; divieti, restrizioni, dazi antidumping e compensativi applicati a merci fabbricate in determinati Paesi extra comunitari; eventuali agevolazioni daziarie dovute agli accordi di origine preferenziale stipulati tra la Comunità Europea e taluni Paesi extra comunitari Per verificare se i codici di nomenclatura doganale abitualmente utilizzati hanno subito cambiamenti, sarà necessario controllare, sulla nuova Taric, l eventuale presenza dei seguenti simboli: che indica i nuovi numeri di codice doganale in vigore dal 1 gennaio 2013; che indica i numeri di codice già utilizzati nel 2012, ma che nella nuova versione hanno un contenuto diverso Il Regolamento di Esecuzione n 972/2012 entrerà in vigore martedì 1 gennaio 2013 RIFERIMENTI Regolamento di Esecuzione (UE) n 927/2012 della Commissione del 9/10/2012, pubblicato sulla GUUE serie L 304 del 31/10/

28 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Origine preferenziale e dichiarazione del fornitore NOTIZIA IN SINTESI Modalità per la dichiarazione di origine preferenziale di un prodotto APPROFONDIMENTO PER: Commerciale estero Una società che voglia dichiarare di origine preferenziale un proprio prodotto deve, in base alla voce doganale di detto prodotto, verificare la regola presente nel protocollo di origine contenuto all interno degli accordi di libero scambio Tali regole indicano la lavorazione considerata sufficiente a conferire l origine preferenziale, partendo da materiale non comunitario Qualora la lavorazione avvenga a partire esclusivamente da merci di origine preferenziale comunitaria, il prodotto finito potrà sicuramente essere dichiarato di origine preferenziale comunitaria Qualora l azienda, nel processo produttivo, utilizzi sia materiale comunitario che merci non comunitarie, occorre verificare la regola di origine e l incidenza che hanno le merci non comunitarie sulla predetta regola Occorre sottolineare che, nella disciplina relativa all origine preferenziale, tutti i prodotti, acquistati da fornitori europei e utilizzati nel processo produttivo, possono essere considerati di origine preferenziale comunitaria solo se sono accompagnati dalla dichiarazione del fornitore prevista dal Reg CE 1207/01 così come modificato dal Reg CE 1617/2006 In assenza di tale dichiarazione le merci utilizzate devono essere considerate di origine extra comunitaria anche qualora siano accompagnate da attestazione di origine italiana o europea in fattura o in altro documento (es made in Italy dichiarata in fattura) Anche la dichiarazione su fattura che l esportatore, in presenza di precisi requisiti, può apporre per attestare l origine preferenziale del proprio prodotto all atto dell esportazione ( l esportatore delle merci contemplate nel presente documento dichiara che, salvo indicazione contraria, le merci sono di origine preferenziale ), non può essere utilizzata per considerare di origine preferenziale comunitaria i prodotti acquistati da un fornitore comunitario In virtù di quanto sopra delineato, se un operatore vuole emettere un certificato di origine preferenziale e acquista merci da fornitori comunitari, occorre che si faccia rilasciare da tali fornitori la dichiarazione prevista dal Reg CE1207/2001 In assenza di tale dichiarazione, anche i prodotti acquistati dai fornitori comunitari devono essere considerati di origine non preferenziale 28

29 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Cina: standard GB per i prodotti tessili NOTIZIA IN SINTESI Dal 1 agosto 2012 è in vigore in Cina il nuovo Standard GB per i prodotti tessili Destinatari della norma sono i produttori e i responsabili dell'immissione di prodotti tessili sul mercato cinese APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Commerciale estero Dal 1 agosto 2012 è in vigore in Cina il nuovo Standard GB per i prodotti tessili, che sostituisce lo Standard GB Lo scopo della nuova versione dello Standard è quello di potenziare la supervisione e il controllo sulla qualità dei prodotti, al fine di migliorarla e di definire le responsabilità volte alla protezione dei consumatori Lo Standard GB si applica obbligatoriamente a tutti i materiali tessili importati, venduti e prodotti sul mercato cinese: esso stabilisce i requisiti di sicurezza, i metodi di prova, le regole per l'ispezione e le indicazioni per l'implementazione dei controlli sul territorio nazionale cinese Destinatari della norma sono i prodotti importati e i prodotti fabbricati in Cina e, di conseguenza, i produttori e i responsabili dell'immissione di prodotti tessili sul mercato cinese ne devono assicurare la conformità Non si tratta, dunque, di una certificazione da ottenere obbligatoriamente a priori, bensì di uno standard da rispettare, poiché in caso di controllo i capi dovranno rispondere alle caratteristiche e rientrare nei limiti dei requisiti contenuti nello standard I prodotti soggetti allo Standard GB sono suddivisi in tre categorie: A Prodotti per bambini (da 0 a 36 mesi) B Prodotti a diretto contatto con la pelle C Prodotti senza diretto contatto con la pelle Costituiscono, invece, un'eccezione le seguenti categorie: Prodotti tessili d'ingegneria, come geotessili, basi in feltro impermeabili Prodotti tessili industriali, feltri per la produzione della carta, tessuti in corda, filtri in tessuto, tessuti isolanti, etc Prodotti tessili per l'agricoltura, come tessuti per coltura fuori suolo, etc Prodotti tessili speciali per protezione, come tessuti anti-tossici, anti radiazione, etc, Prodotti tessili a rete o in corda, come reti da pesca, cavi o corde da alpinismo Prodotti tessili per imballaggio come sacchi di iuta, pacchi postali, etc Prodotti tessili medicali, come garze o bende etc Tessuti per applicazioni artistiche o giocattoli con pelo Tappezzeria come stoffe e prodotti d'artigianato 29

30 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 Tessuti decorativi per esterno come tessuti parasole Opere artistiche in tessuto Prodotti igienici usa e getta Valigie, ombrelli, etc Tappeti Rispetto alla precedente versione del 2003 lo Standard GB presenta le seguenti differenze: - la definizione di bambino: da 0 a 36 mesi - il range di PH per la categoria B: 40 ~ 85 - l'aggiunta delle seguenti note nella tabella requisiti: solidità: nessun requisito per prodotti greggi e candeggiati solidità: nessun requisito per prodotti tradizionali dipinti a mano (con tintura a riserva, batik, etc) alla lista delle ammine vietate è stato aggiunto il 4-aminoazobenzene ogni prodotto deve essere obbligatoriamente sottoposto alle prove previste dal GB Qualsiasi operatore economico che produca o venda merce non conforme a quanto previsto dallo Standard è soggetto ai seguenti provvedimenti: interruzione della produzione o della vendita confisca della merce prodotta o messa in vendita multa pari all'ammontare del valore della merce illegalmente prodotta o messa in vendita confisca delle entrate derivate da tale merce nei casi più gravi (recidiva, ripetute violazioni) revoca della licenza di vendita L'ente preposto ai controlli è il General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine of PRC, attraverso la raccolta casuale di prodotti destinati alla vendita, direttamente dal mercato, dai punti vendita o dai magazzini delle imprese È importante, dunque, monitorare i propri articoli effettuando campionamenti in fase di collaudo e produzione, controllando, anche in base ai metodi di prova cinesi, che la qualità dei propri lotti sia il più possibile uniforme: il governo cinese può, infatti, effettuare test di controllo in ogni momento Per questo motivo è fondamentale verificare che tutto ciò che viene esportato in Cina sia conforme ai requisiti 30

31 TeamSystem Business Review_numero 12_articolo dicembre 2012 India: riforma sugli investimenti esteri NOTIZIA IN SINTESI Il Governo indiano ha modificato la normativa sugli investimenti diretti esteri Le novità riguardano soprattutto i settori aviazione, telecomunicazioni, energia, vendita al dettaglio multi brand e monomarca APPROFONDIMENTO PER: Titolare o Legale Rappresentante, Commerciale estero Il Governo indiano ha recentemente riformato la normativa sugli investimenti diretti esteri nella direzione di un sistema più aperto Le principali novità riguardano i settori aviazione, telecomunicazioni, energia, vendita al dettaglio multi brand e monomarca Nei settori della aviazione e energia gli investimenti diretti esteri sono permessi fino al 49% Nel settore dell energia esiste l ulteriore condizione che determina che al massimo 23% del capitale versato può essere in mani di investitori istituzionali esteri e 26% in mani di investitori esteri privati Per quanto riguarda Direct to Home (DTH), TV per cavo, piattaforme multimediali e TV mobile, tutto nel settore delle telecomunicazioni, gli investimenti diretti esteri sono concessi fino al 74%, previa approvazione di ogni investimento che eccede il 49% Gli investimenti esteri nel settore retail, fino a poco fa un settore molto protetto, sono liberalizzati sensibilmente Gli operatori stranieri in India nella vendita monomarca possono rafforzare la loro quota fino al 100% (invece del 51%) se accompagnata ad alcune condizioni, di cui la più importante è quella che definisce che i beni acquistati dal investitore devono essere provenienti almeno per il 30% da piccole industrie locali Tutte le richieste verranno esaminate dal Dipartimento di Politica Industriale e Promozione indiano, prima di procedere all approvazione governativa La vendita al dettaglio multi brand, per cui gli investimenti diretti esteri erano vietati, ora è anche liberalizzata sotto condizioni ancora molto stringenti, tra le quali quella di un investimento minimo pari a 100 milioni di USD La vendita attraverso e-commerce in questo settore rimane proibita 31

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