DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

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1 Società cooperativa per azioni Sede sociale: Vicenza, Via Btg. Framarin n. 18 Iscritta al n dell Albo delle Banche e dei Gruppi Bancari, codice ABI Capogruppo del "Gruppo Banca Popolare di Vicenza Capitale sociale variabile interamente versato Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Vicenza, Codice Fiscale e Partita I.V.A.: Iscritta all Albo delle Società cooperative al n. A DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB in data 8 maggio 2015 a seguito di approvazione comunicata dalla CONSOB con nota n. prot /15 del 7 maggio 2015 Banca Popolare di Vicenza S.c.p.a. ha predisposto il presente documento di registrazione (il Documento di Registrazione, in cui si devono ritenere comprese le informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento) in conformità ed ai sensi della Direttiva 2003/71/CE (la Direttiva), del Regolamento (CE) n. 809/2004 e del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con delibera n e successive modifiche. Il presente Documento di Registrazione, assieme alla documentazione predisposta per l'offerta degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità alla Direttiva, (il prospetto di base e le condizioni definitive, a seconda del caso, nonché la documentazione indicata come inclusa mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto ai sensi e per gli effetti della Direttiva. Il presente Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente al prospetto di base, ad eventuali supplementi, nonché alle condizioni definitive ed alla documentazione indicata come inclusa mediante riferimento nel Documento di Registrazione medesimo, come nel tempo modificata ed aggiornata. Un'informativa completa su Banca Popolare di Vicenza S.c.p.a. e sull'offerta di strumenti finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di Registrazione e del prospetto nonché delle eventuali condizioni definitive. Si veda inoltre il capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione e nel prospetto di base per l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento alla Banca ed agli strumenti finanziari. Il presente Documento di Registrazione e gli altri documenti che costituiscono il prospetto sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso le filiali di BANCA POPOLARE DI VICENZA Società Cooperativa per Azioni nonché nel sito internet della medesima L'adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

2 INDICE 1. PERSONE RESPONSABILI INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ REVISORI LEGALI DEI CONTI NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL INCARICO AI REVISORI FATTORI DI RISCHIO INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE CREDIT SPREAD INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE DENOMINAZIONE LEGALE E COMMERCIALE LUOGO DI REGISTRAZIONE E NUMERO DI REGISTRAZIONE DATA DI COSTITUZIONE E DURATA DOMICILIO E FORMA GIURIDICA, LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE OPERA, PAESE DI COSTITUZIONE, NONCHÉ INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO DELLA SEDE SOCIALE FATTI RECENTI SOSTANZIALMENTE RILEVANTI PER LA VALUTAZIONE DELLA SOLVIBILITÀ DELL EMITTENTE PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ PRINCIPALI ATTIVITÀ NATURA DELLE OPERAZIONI E DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ INDICAZIONE DEI NUOVI PRODOTTI E/O NUOVE ATTIVITÀ SIGNIFICATIVI PRINCIPALI MERCATI FONTI DELLE DICHIARAZIONI RIGUARDO ALLA POSIZIONE CONCORRENZIALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA DESCRIZIONE DEL GRUPPO DIPENDENZA DA ALTRI SOGGETTI ALL INTERNO DEL GRUPPO INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI SOSTANZIALI INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL'EMITTENTE PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA PRINCIPALI AZIONISTI SOGGETTO CONTROLLANTE EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL'EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POTREBBE SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL'ASSETTO DI CONTROLLO DELL'EMITTENTE INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI BILANCI REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI ATTESTAZIONE CHE LE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI SONO STATE SOTTOPOSTE A REVISIONE INDICAZIONE DI ALTRE INFORMAZIONI CONTROLLATE DAI REVISORI DEI CONTI FONTE DEI DATI FINANZIARI CONTENUTI NEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE ULTIMO ANNO DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE SOTTOPOSTE A REVISIONE INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DEL GRUPPO BANCA POPOLARE DI VICENZA CONTRATTI IMPORTANTI INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI PARERI O RELAZIONI DI ESPERTI INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO

3 AVVERTENZA La Banca Popolare di Vicenza rientra tra gli istituti di credito italiani che a partire dal 4 novembre 2014 sono soggetti alla vigilanza unica diretta da parte della BCE. In tale contesto si sottolinea che in data 26 ottobre 2014 sono stati resi noti gli esiti del Comprehensive Assessment - svolto dalla BCE in collaborazione con l'eba e con la Banca d'italia in vista del passaggio alla vigilanza unica bancaria alla fine del che comprende l'asset Quality Review e lo Stress Test. La Banca Popolare di Vicenza ha presentato una carenza di capitale da Asset Quality Review pari a 119 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 158 milioni di euro e da Stress Test avverso pari a 682 milioni di euro. Dopo le principali misure di rafforzamento patrimoniale messe in atto nel corso del 2014 pari a 459 milioni di euro la Banca Popolare di Vicenza ha presentato un eccedenza di capitale da Asset Quality Review pari a 340 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 301 milioni di euro e una carenza da Stress Test avverso pari a 223 milioni di euro. Tale carenza dovrà essere colmata entro nove mesi dalla pubblicazione degli esiti del Comprehensive Assessment. A seguito delle altre misure di rafforzamento patrimoniale per 253 milioni di euro conseguenti alla già deliberata irrevocabile conversione, con efficacia dal 29 maggio 2015, del prestito obbligazionario soft mandatory sottoscritto nel 2013, la Banca Popolare di Vicenza ha presentato un eccedenza di capitale da Asset Quality Review pari a 593 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 554 milioni di euro e da Stress Test avverso pari a 30 milioni di euro. Tale misura di rafforzamento patrimoniale è comunque contenuta nel Capital Plan trasmesso dalla Banca alla BCE in data 10 novembre Si evidenzia che i risultati definitivi del bilancio 2014, approvati in data 11 aprile 2015 dall Assemblea dei Soci con un risultato netto consolidato pari a -758,5 milioni di euro, sono stati influenzati dall esito dell Asset Quality Review (AQR), che costituiva una delle tre fasi nelle quali si è articolato l esercizio di Comprehensive Assessment condotto dalla Banca Centrale Europea sulle 120 maggiori banche a livello europeo, tra le quali il Gruppo BPVi. L'Asset Quality Review ha riguardato l'analisi dei portafogli bancari con l'applicazione di criteri di valutazione estremamente conservativi. Complessivamente, assumendo come riferimento il 31/12/2013, l'asset Quality Review ha evidenziato differenze valutative sul portafoglio crediti per complessivi 714 milioni di euro, di cui 126 milioni di euro ascrivibili a valutazioni analitiche (Credit File Review), già recepite nel conto economico dell'esercizio Con riferimento agli effetti contabili delle risultanze quantitative dell Asset Quality Review si rimanda al paragrafo Rischio connesso agli esiti del Comprehensive Assessment (compresivo dell Asset Quality Review) del successivo capito 3 Fattori di Rischio. Si rappresenta inoltre che, in data 25 febbraio 2015, la BCE ha inviato la decisione finale assunta relativamente ai requisiti prudenziali per il Gruppo Banca Popolare di Vicenza, prevedendo a livello consolidato un Total capital ratio minimo dell 11% che a partire dal prossimo 31 luglio 2015 dovrà essere pienamente coperto da Common Equity Tier 1. Il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio) e il Tier 1 Ratio del Gruppo BPVi al 31 dicembre 2014 si attestano entrambi al 10,44% mentre il Total Capital Ratio si attesta all 11,55%. Considerando anche gli effetti della conversione del Prestito Obbligazionario Convertibile di 253 milioni di euro che si perfezionerà il 29 maggio 2015, come deliberato dall Assemblea degli Obbligazionisti tenutasi lo scorso 10 febbraio, il CET1 Ratio pro-forma al 31 dicembre 2014 del Gruppo si attesterebbe all 11,34% (12,49% il Total Capital Ratio pro-forma ). Pertanto il Gruppo ritiene che il rispetto degli specifici obblighi in materia di fondi propri comunicati dalla BCE sia già stato raggiunto. Per maggiori dettagli si rinvia ai paragrafi Rischi connessi all adeguatezza patrimoniale del successivo capitolo 3 Fattori di Rischio

4 Qualità del credito Si richiama l attenzione dell investitore alle esposizioni dell Emittente relative ai crediti deteriorati verso la clientela rappresentate al capitolo 3, paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate (Indicatori di rischiosità del credito) del presente Documento di Registrazione. Al riguardo, di seguito si riporta la tabella con la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela del Gruppo al 31 dicembre 2014 e 2013 raffrontati con i dati di sistema, laddove disponibili, relativi rispettivamente ai gruppi bancari o banche indipendenti classificati da Banca d'italia come "banche grandi" e alla totalità del sistema bancario italiano. Rischiosità del credito Emittente Sistema Banche grandi (1) Sistema Totale Sistema (2) Emittente Sistema Banche grandi (3) Sistema Totale Sistema (4) 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2013 Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi 21,2% 15,8% 17,7% 16,6% 13,7% 15,9% Crediti deteriorati netti / Impieghi netti 15,0% 10,0% 10,8% 12,7% 9,1% 10,0% Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 35,1% 40,8% 44,4% 27,3% 37,3% 41,8% Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria) 21,9% n.d. n.d. 17,3% n.d. n.d. Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria) 37,9% n.d. n.d. 31,1% n.d. n.d. Sofferenze lorde / Impieghi lordi 11,1% 8,3% 10,0% 8,5% 6,9% 8,7% Sofferenze nette / Impieghi netti 6,0% 3,8% 4,5% 5,1% 3,3% 4,0% Rapporto di copertura delle sofferenze 50,1% 56,9% 58,7% 43,1% 55,0% 56,9% Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria) 12,0% n.d. n.d. 9,3% n.d. n.d. Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria) 54,1% n.d. n.d. 48,7% n.d. n.d. Sofferenze nette / Patrimonio netto 45,5% n.d. n.d. 43,0% n.d. n.d. Costo del rischio (5) 3,09% n.d. n.d. 1,40% n.d. n.d. (1) Dati relativi a banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati superiori a Euro 21,5 mld (escluse le prime 5 banche, Unicredit, Intesa S.Paolo, MPS, UBI, Banco popolare) Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2015, aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 (2) Dati consolidati relativi all'intero Sistema Bancario italiano; Fonte: Banca d'italia,rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2015, aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 (3) Dati relativi a banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati superiori a 21,5 mld (escluse le prime 5 banche, Unicredit, Intesa S.Paolo, MPS, UBI, Banco popolare), Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2014, maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26 (4) Dati consolidati relativi all'intero Sistema Bancario italiano, Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2014, maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26 (5) L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nettte da deterioramento di crediti" e gli impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e le operazioni di pronti contro termine, in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione. Si precisa che i conti di memoria si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio. Salvo ove diversamente indicato, i rinvii ai capitoli e ai paragrafi si riferiscono ai capitoli e ai paragrafi del presente Documento di Registrazione

5 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1. INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI La BANCA POPOLARE DI VICENZA Società cooperativa per azioni (l Emittente o la Banca o la Banca Popolare di Vicenza e, unitamente alle società controllate, il Gruppo BPVi o il Gruppo ) con sede legale a Vicenza, in Via Btg. Framarin n. 18, in persona del Presidente e Legale Rappresentante Cav. Lav. Dott. Giovanni Zonin, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ La sottoscritta Banca Popolare di Vicenza S.c.p.a. - con sede legale a Vicenza in Via Btg. Framarin n. 18, iscritta all Albo delle Banche e dei Gruppi Bancari al n e capogruppo del "Gruppo Banca Popolare di Vicenza, capitale sociale variabile interamente versato, numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Vicenza, Codice Fiscale e Partita I.V.A , iscritta all Albo delle Società cooperative al n. A dichiara che il presente Documento di Registrazione è conforme agli schemi applicabili e che, avendo essa adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso

6 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1. NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell Albo Speciale delle società di revisione tenuto da Consob ai sensi dell art. 161 del TUF. L Assemblea dei Soci dell Emittente, in data 24 aprile 2010, ha conferito alla Società di Revisione, ai sensi degli articoli 14 e 17 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 e dell articolo 2409-bis del Codice Civile, il relativo incarico per gli esercizi dal 2010 al La Società di Revisione, rispetto ai bilanci d esercizio dell Emittente e ai bilanci consolidati del Gruppo BPV sottoposti a revisione legale durante il periodo al quale si riferiscono le informazioni finanziarie incluse nel presente Documento di Registrazione, ha rilasciato giudizi senza rilievi, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL INCARICO AI REVISORI Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziare selezionate relative agli esercizi passati riportate nel Documento di Registrazione non vi sono state dimissioni o rimozioni dall incarico, né è stata revocata la conferma dall incarico ricevuto

7 FATTORI DI RISCHIO 3. FATTORI DI RISCHIO L Emittente invita gli investitori, prima di prendere qualsiasi decisione sull investimento in strumenti finanziari emessi dall Emittente stessa, a leggere attentamente il presente capitolo 3 (Fattori di Rischio), che descrive i fattori di rischio relativi all Emittente ed al settore di attività in cui esso opera, al fine di comprendere i rischi collegati all'emittente e ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell Emittente stessa di adempiere alle obbligazioni relative agli strumenti finanziari che potranno essere emessi dall Emittente e descritti nella nota informativa ad essi relativa. Banca Popolare di Vicenza ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità dell Emittente di adempiere ai propri obblighi, derivanti dagli strumenti finanziari emessi, nei confronti degli investitori. Tali investitori sono, altresì, invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli strumenti finanziari stessi. Ne consegue che i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione, ai relativi fattori di rischio concernenti i titoli offerti ed indicati nella relativa nota informativa. Rischio relativo al credit spread dell Emittente Si richiama l attenzione dell investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un obbligazione plain vanilla di riferimento dell Emittente e il tasso Interest Rate Swap di durata corrispondente) rilevato il 29 aprile 2015 è pari a 200,30 bps. Inoltre il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 29 aprile 2015 è pari a 208,54 bps e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di Emittenti Finanziari Europei con rating tra BBB- e BBB+ 1 con medesima durata delle obbligazioni e rilevato alla stessa data pari a 68,44 bps (cfr. paragrafo 3.2). Considerato che un elevato livello di credit spread è espressione di un rischio di credito dell Emittente valutato dal mercato come significativo, si invita dunque l investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell Emittente. Rischi connessi all adeguatezza patrimoniale Nella tabella riportata di seguito sono indicate le principali informazioni di sintesi sulla posizione di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2014 e Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell investment grade, precedente il livello speculativo

8 FATTORI DI RISCHIO (in migliaia di Euro) 31/12/ /12/2013 (1) Capitale primario di classe 1 (CET1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) - - Capitale di classe 2 (T2) Fondi propri Requisito per rischio di credito e di controparte Requisito per rischio di aggiustamento di valore Requisito per rischi di mercato Requisito per rischi operativi Requisiti in materia di Fondi Propri Attività di rischio ponderate CET 1 Ratio (2) 10,44% 9,21% Tier 1 Ratio (3) 10,44% 9,21% Total Capital Ratio (4) 11,55% 11,81% Surplus rispetto ai requisiti minimi art. 92 CRR, incluso requisito combinato di riserva di capitale (1) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati determinati secondo le previgenti regole di vigilanza prudenziale di Basilea 2. (2) Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) (3) Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) (4) Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) I Fondi propri e i Requisiti in materia di Fondi propri al 31 dicembre 2014 sono stati determinati secondo le regole del nuovo framework regolamentare di Basilea 3, incluse le disposizioni transitorie e le discrezionalità nazionali, che hanno trovato applicazione a far data dal 1 gennaio 2014 a seguito dell emanazione del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) e della Direttiva 2013/36/UE del 26 giugno 2013 (CRD IV). I Fondi propri del Gruppo al 31 dicembre 2014 ammontano a milioni di euro e includono l intera perdita d esercizio. Si precisa inoltre che il Gruppo si è avvalso della facoltà di sterilizzare le riserve da valutazione riferibili ai titoli di debito emessi da Amministrazioni Centrali di Paesi dell Unione Europea detenuti nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita, ivi incluse le relative riserve alle operazioni di copertura di cash flow hedge sui medesimi titoli che, includendo anche la quota parte riferibile alle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, sono complessivamente positive per 31,1 milioni di euro. Il Common Equity Tier 1 Ratio e il Tier 1 Ratio si attestano entrambi al 10,44%, mentre il Total Capital Ratio risulta pari all 11,55%. Si informa che in data 25 febbraio 2015 la BCE ha inviato la decisione finale assunta relativamente ai requisiti prudenziali del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, prevedendo a livello consolidato un total capital ratio minimo dell 11% che a partire dal prossimo 31 luglio 2015 dovrà essere pienamente coperto dal Common Equity Tier 1. Sebbene tali requisiti non risultino soddisfatti al 31 dicembre 2014, si precisa che, considerando anche gli effetti della conversione del prestito obbligazionario convertibile di 253 milioni di Euro che si perfezionerà il 29 maggio 2015, i ratio patrimoniali pro forma al 31 dicembre 2014 del Gruppo si attesterebbero all 11,34% (Common Equity Tier 1 Ratio e Tier 1 Ratio) e al 12,49% (Total Capital Ratio). I ratios fully phased, ovvero calcolati sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio, evidenziano un CET1 ratio pari al 10,66%. Si evidenzia che il suddetto coefficiente è stato determinato proforma sulla base dei Fondi Propri e dei Requisiti patrimoniali al 31 dicembre Il relativo calcolo è fatto sulla base di ipotesi che potrebbero non trovare riscontro al termine del periodo transitorio. Si ritiene infine di precisare che l Organo di Vigilanza ha comunicato che il requisito richiesto in termini di CET1 potrebbe essere rivisto in riduzione, in seguito alla valutazione relativamente al recepimento - 8 -

9 FATTORI DI RISCHIO nel Bilancio 2014 degli esiti dell analisi della qualità degli attivi (AQR). Per maggiori informazioni si rinvia alla parte F della nota integrativa del bilancio al 31 dicembre 2014 dell Emittente (pag. 435 e seguenti). Rischio connesso a perdite di esercizio L investitore deve tener presente che il Gruppo BPVi chiude l esercizio 2014 con un risultato netto di -758,5 milioni di euro (-32,2 milioni di euro a fine 2013). Il mutato quadro regolamentare, unito alla valutazione degli esiti dell Asset Quality Review, in un contesto macroeconomico e di settore ancora incerto, hanno determinato la scelta di adottare un approccio prudenziale nella politica degli accantonamenti e della valutazione degli attivi. Le rettifiche di valore sui crediti verso clientela effettuate dal Gruppo (868,5 milioni di euro) sono infatti più che raddoppiate rispetto a quelle registrate nel precedente esercizio e sono state inoltre rilevate, per 600 milioni di euro, rettifiche di valore degli avviamenti iscritti in bilancio (svalutati di quasi il 65%). Per maggiori informazioni si rinvia ai paragrafo 3.1 (Informazioni finanziarie selezionate) ed al capitolo 7 (Informazioni sulle tendenze previste) del presente Documento di Registrazione e al paragrafo relativo al commento dei risultati economici a pagina 132 della Relazione sulla gestione Bilancio dell Emittente al 31 dicembre Rischi connessi all esposizione del Gruppo al Debito Sovrano Emittente Rating (1) Cat. IAS Italia Italia Italia Baa2 Baa2 Baa2 Valore nominale 2014 Valore di bilancio % incidenza sulla voce di bilancio Valore nominale Valore di bilancio % incidenza sulla voce di bilancio Fair value Fair value Attività finanziarie detenute per la negoziazione ,9% ,4% Attività finanziarie disponibili per la vendita ,2% ,4% Passività finanziarie di negoziazione (65.106) (68.563) (68.563) 100,0% (50.000) (52.999) (52.999) 100,0% Totale (1) Fonte: Moody's Al 31 dicembre 2014 il Gruppo BPVi detiene titoli di Stato italiani per un valore di bilancio di 5.368,6 milioni di euro. Il valore di bilancio coincide con il fair value dei titoli di debito in quanto tutte le esposizioni detenute sono classificate tra le Attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.010,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 49,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013), tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita (4.426,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 3.178,5 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e tra le Passività finanziarie di negoziazione (68,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 53 milioni di euro al 31 dicembre 2013). L incremento delle Attività finanziarie detenute per la negoziazione è principalmente riferibile ad un investimento in BOT di nominali 1 miliardo di euro effettuato a fine Si precisa che le esposizioni a tasso fisso iscritte tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono oggetto di copertura del rischio tasso di interesse per complessivi 100 milioni di euro nominali, mentre quelle inflation linked sono oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse e del rischio inflazione per nominali milioni di euro. Le altre esposizioni verso il debito sovrano detenute dal Gruppo attengono esclusivamente a taluni titoli di Stato argentini di importo comunque non significativo (25 mila euro al 31 dicembre 2014 ed 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Per maggiori informazioni si rinvia ai paragrafo 3.1 (Informazioni finanziarie selezionate) del presente Documento di Registrazione e al paragrafo presente nella Relazione sulla gestione del bilancio al 31 dicembre 2014 dell Emittente (pagina 87 e 88)

10 FATTORI DI RISCHIO Rischio di credito Il rischio di credito è il rischio di incorrere in perdite dovute al peggioramento inatteso del merito creditizio di un cliente affidato anche a seguito di situazioni di inadempienza contrattuale. In tale ambito rientrano anche (i) il cosiddetto rischio di controparte, definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima dell effettivo regolamento della stessa, e (ii) il rischio di concentrazione, definito come il rischio derivante da una concentrazione delle esposizioni del portafoglio crediti verso controparti, gruppi di controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica. La valutazione delle possibili perdite in cui Banca Popolare di Vicenza potrebbe incorrere relativamente alle singole esposizioni creditizie e al complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui l andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, l eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il livello di indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni. In particolare, nel caso in cui dovesse protrarsi la difficile situazione economica nazionale ed internazionale, ciò potrebbe avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un peggioramento della qualità dell attivo dell Emittente e delle altre banche del Gruppo BPVi. Per maggiori dettagli sugli indicatori di rischiosità del credito dell Emittente si rinvia al paragrafo 3.1 (Informazioni finanziarie selezionate) del presente Documento di Registrazione. Va peraltro sottolineato che la capacità del Gruppo di valutare le proprie controparti è strettamente connessa alla qualità e alla veridicità delle informazioni di cui lo stesso Gruppo è in grado di disporre. A fronte della mancanza delle necessarie informazioni e/o di informazioni non corrette fornite da parte della clientela, così come l inadempimento, da parte di quest ultima, di contratti o accordi di cui essa è parte, potrebbero determinare un incremento degli accantonamenti come conseguenza dell aumento dei crediti non-performing e del deterioramento delle condizioni economiche con effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell Emittente e di tutto il Gruppo BPVi. Rischi connessi al deterioramento della qualità del credito Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti verso clientela evidenziano, rispetto al 31 dicembre 2013, un incremento in valore assoluto pari a 289 milioni di euro (+7,4%), con un aumento in termini di incidenza percentuale sul totale crediti netti di 2,29 punti percentuali, passando dal 12,66% del 31 dicembre 2013 al 14,95% del 31 dicembre Nel dettaglio, le sofferenze crescono di 129,6 milioni di euro (+8,3%), gli incagli di 389,2 milioni di euro (+28,7%) mentre flettono sia i crediti ristrutturati (-14,6%) sia le esposizioni scadute (-32,1%). Si precisa altresì che, a seguito dell entrata in vigore lo scorso 1 gennaio 2014 del nuovo framework di vigilanza prudenziale denominato Basilea 3, sono state modificate le modalità di individuazione delle esposizioni scadute, per le quali non è più previsto il c.d. approccio per transazione che invece le previgenti regole di Basilea 2 prevedevano obbligatoriamente per le esposizioni garantite da immobili. I rischi citati possono acuirsi in presenza di dinamiche congiunturali particolarmente sfavorevoli. Si segnala, infine, che gli impieghi a clientela al 31 dicembre 2014 ammontano a Euro 28,1 miliardi di euro a fronte di un totale attivo di bilancio pari a Euro 46,5 miliardi di euro e rappresentano quindi una fonte di rischiosità significativa. Di seguito si riporta una tabella con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema, laddove disponibili, relativi rispettivamente ai gruppi bancari o banche indipendenti classificati da Banca d'italia come "banche grandi" e alla totalità del sistema bancario italiano

11 FATTORI DI RISCHIO Rischiosità del credito Emittente Sistema Banche grandi (1) Sistema Totale Sistema (2) Emittente Sistema Banche grandi (3) Sistema Totale Sistema (4) 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2013 Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi 21,2% 15,8% 17,7% 16,6% 13,7% 15,9% Crediti deteriorati netti / Impieghi netti 15,0% 10,0% 10,8% 12,7% 9,1% 10,0% Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 35,1% 40,8% 44,4% 27,3% 37,3% 41,8% Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria) 21,9% n.d. n.d. 17,3% n.d. n.d. Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria) 37,9% n.d. n.d. 31,1% n.d. n.d. Sofferenze lorde / Impieghi lordi 11,1% 8,3% 10,0% 8,5% 6,9% 8,7% Sofferenze nette / Impieghi netti 6,0% 3,8% 4,5% 5,1% 3,3% 4,0% Rapporto di copertura delle sofferenze 50,1% 56,9% 58,7% 43,1% 55,0% 56,9% Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria) 12,0% n.d. n.d. 9,3% n.d. n.d. Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria) 54,1% n.d. n.d. 48,7% n.d. n.d. Sofferenze nette / Patrimonio netto 45,5% n.d. n.d. 43,0% n.d. n.d. Costo del rischio (5) 3,09% n.d. n.d. 1,40% n.d. n.d. (1) Dati relativi a banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati superiori a Euro 21,5 mld (escluse le prime 5 banche, Unicredit, Intesa S.Paolo, MPS, UBI, Banco popolare) Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2015, aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 (2) Dati consolidati relativi all'intero Sistema Bancario italiano; Fonte: Banca d'italia,rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2015, aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 (3) Dati relativi a banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati superiori a 21,5 mld (escluse le prime 5 banche, Unicredit, Intesa S.Paolo, MPS, UBI, Banco popolare), Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2014, maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26 (4) Dati consolidati relativi all'intero Sistema Bancario italiano, Fonte: Banca d'italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n 1/2014, maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26 (5) L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nettte da deterioramento di crediti" e gli impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e le operazioni di pronti contro termine, in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione. Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell Emittente si rinvia al Paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate del presente Documento di Registrazione e al paragrafo relativo alla qualità del credito presente nella Relazione sulla gestione del bilancio al 31 dicembre 2014 dell Emittente (pagina 116 e seguenti). Di seguito si riportano le Grandi esposizioni del Gruppo al 31 dicembre 2014 e In base alle disposizioni emanate dalla Banca d Italia (Circolare 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti), è definita Grande esposizione l esposizione di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile del Gruppo. (in migliaia di Euro) Valore dell'esposizione Valore ponderato Numero 7 8 Rapporto Grandi esposizioni (valore ponderato) / Impieghi netti (%) 5,69% 5,97% Rapporto Grandi esposizioni (valore di bilancio) / Impieghi netti (%) 38,71% 40,06% I dati riferiti al 31 dicembre 2013 sono stati determinati secondo le previgenti regole di vigilanza prudenziale di Basilea 2. Per maggiori informazioni si rinvia alla sezione del rischio di credito presente nella parte E della nota integrativa del bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 (pagina 345). Rischio connesso agli esiti del Comprehensive Assessment (comprensivo dell Asset Quality Review) La Banca Popolare di Vicenza rientra tra gli istituti di credito italiani soggetti alla vigilanza unica diretta da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi, sottoposti al Comprehensive Assessment della durata di un anno, condotta dalla BCE in collaborazione con le autorità nazionali competenti. Il Comprehensive Assessment si articola in un processo complessivo suddiviso in tre fasi

12 FATTORI DI RISCHIO specifiche di attività di verifica: (i) un analisi dei rischi a fini di vigilanza, allo scopo di valutare, in termini quantitativi e qualitativi, i fattori di rischio fondamentali, inclusi quelli sotto il profilo della liquidità, della leva finanziaria e del costo del finanziamento; (ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review) intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un analisi della qualità dell attivo delle banche, ivi compresa l adeguatezza sia della valutazione di attività e garanzie, sia dei relativi accantonamenti; (iii) una prova di stress per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress. Il Comprehensive Assessment ha tre obiettivi principali: 1. migliorare la qualità delle informazioni disponibili sulla situazione delle banche (transparency); 2. identificare e implementare eventuali azioni correttive, se necessarie (repair); 3. assicurare agli investitori che le banche sono sane e affidabili (confidence building). In data 26 ottobre 2014 sono stati resi noti gli esiti del Comprehensive Assessment, svolto dalla BCE in collaborazione con l'eba e con la Banca d'italia, che comprende l'asset Quality Review e lo Stress Test. La Banca Popolare di Vicenza ha presentato una carenza di capitale da Asset Quality Review pari a 119 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 158 milioni di euro e da Stress Test avverso pari a 682 milioni di euro. Dopo le principali misure di rafforzamento patrimoniale messe in atto nel corso del 2014 pari a 459 milioni di euro la Banca Popolare di Vicenza ha presentato un eccedenza di capitale da Asset Quality Review pari a 340 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 301 milioni di euro e una carenza da Stress Test avverso pari a 223 milioni di euro. Tale carenza dovrà essere colmata entro nove mesi dalla pubblicazione degli esiti del Comprehensive Assessment. A seguito delle altre misure di rafforzamento patrimoniale per 253 milioni di euro conseguenti alla già deliberata irrevocabile conversione, con efficacia dal 29 maggio 2015, del prestito obbligazionario soft mandatory sottoscritto nel 2013, la Banca Popolare di Vicenza ha presentato un eccedenza di capitale da Asset Quality Review pari a 593 milioni di euro, da Stress Test Base pari a 554 milioni di euro e da Stress Test avverso pari a 30 milioni di euro. Tale misura di rafforzamento patrimoniale è comunque contenuta nel Capital Plan trasmesso dalla Banca alla BCE in data 10 novembre L'Asset Quality Review ha riguardato l'analisi dei portafogli bancari con l'applicazione di criteri di valutazione estremamente conservativi. Complessivamente, assumendo come riferimento il 31/12/2013 l'asset Quality Review ha evidenziato differenze valutative sul portafoglio crediti per complessivi 714 milioni di euro, di cui 126 milioni di euro ascrivibili a valutazioni analitiche (Credit File Review), già recepite nel conto economico dell'esercizio Con riferimento agli effetti contabili delle risultanze quantitative dell Asset Quality Review si rimanda allo specifico capitolo della Relazione sulla Gestione del bilancio 2014 (da pagina 137 a pagina 143). Lo Stress Test si è invece svolto attraverso una simulazione di sviluppo su base triennale ( ) del bilancio della banca sotto due diversi scenari, che prefigurano un andamento normale (baseline scenario) ed uno particolarmente avverso (adverse scenario). L'esercizio è di carattere prettamente ipotetico in uno scenario economico molto distante dall'attuale situazione congiunturale del Paese ed è stato condotto applicando parametri molto più severi rispetto a prove simili effettuate in passato. I risultati finali dell'esercizio sono il frutto dell'integrazione (c.d. "join-up") dell'asset Quality Review e dello Stress Test ed identificano l'eventuale deficit patrimoniale in termini di rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività ponderate per il rischio (CET1 ratio) rispetto a soglie minime prestabilite, senza però prendere in considerazione le azioni sul capitale intraprese successivamente al 31 dicembre Applicando tale criterio e tenendo in considerazione gli interventi sul capitale finalizzati entro il 30 settembre 2014, l'asset Quality Review presenta un'eccedenza di 340 milioni. Dall'esercizio di Stress Test emerge invece una carenza "tecnica" patrimoniale pari a 223 milioni di euro. A fronte di tale carenza da Stress Test, la BCE ha richiesto alla Banca Popolare di Vicenza al pari delle altre banche che a seguito del Comprehensive Assessment presentavano una carenza

13 FATTORI DI RISCHIO patrimoniale, seppure solo tecnica - la trasmissione entro due settimane dalla comunicazione dei risultati, di un piano di capitale volto a garantire la copertura della carenza stessa; tale piano, consegnato da Banca Popolare di Vicenza alla BCE entro i tempi previsti, prevede la conversione del prestito obbligazionario soft mandatory di 253 milioni sottoscritto nel Si evidenzia che la BCE monitorerà il conseguimento degli obiettivi di capitale presentati dalle banche e che qualora un piano di capitale non dovesse essere valutato adeguato o credibile la BCE valuterà possibili misure regolamentari come previsto dall Art. 16 del Regolamento (UE) 1024/2013 del Consiglio dell Unione Europea (c.d. Regolamento SSM). Maggiori dettagli su Risultati dell esercizio di valutazione approfondita (Comprehensive Assessment) sono reperibili sul sito web di Banca d Italia In data 4 dicembre 2014 la BCE, seppur evidenziando che il Comprehensive Assessment rappresenti fondamentalmente un esercizio prudenziale e che la responsabilità della predisposizione dell informativa finanziaria e dell applicazione dei principi contabili internazionali sia di competenza di ciascuna singola istituzione finanziaria, ha richiesto alla Banca di valutare l applicabilità di criteri maggiormente conservativi nell ambito della valutazione dei crediti per l esercizio 2014 al fine di risultare maggiormente allineato con i risultati dell AQR. A tal fine la BCE ha fornito all emittente il dettaglio delle differenze rilevate in sede di AQR ed in particolare le differenze sui crediti oggetto di verifica analitica (credit file review). E stato altresì richiesto di valutare un eventuale affinamento delle policy e o dei parametri dei modelli utilizzati per la valutazione e la classificazione dei crediti. La Banca ha effettuato un autovalutazione nella direzione indicata dalla BCE che ha portato alla predisposizione di uno specifico piano di interventi (Remediation Plan), articolato in sei punti: analisi critica del modello di svalutazione collettiva; automazione del processo di controllo dei dati in/out del perimetro dei forborne; implementazione di trigger automatici nei processi di impairment individuale; implementazione di un processo di controllo interno sulle perizie e sui collateral effettuate da soggetti esterni; implementazione di una procedura per la gestione della clientela connessa; formalizzazione del processo di gestione del contenzioso diverso. Per una descrizione puntuale delle attività poste e di quelle che sono tutt ora in corso su ciascun punto sopra riportato si rimanda allo specifico capitolo della Relazione sulla Gestione del bilancio 2014 (da pagina 137 a pagina 143). Per quanto riguarda la citata conversione del prestito obbligazionario soft mandatory di 253 milioni sottoscritto nel 2013 ("Banca Popolare di Vicenza 5% 2013/2018 convertibile con facoltà di rimborso in azioni"), si specifica che il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza ha deliberato in data 3 marzo 2015 di procedere all'esercizio dell'opzione di Riscatto anticipato con efficacia 29 maggio Alla luce di quanto sopra, le risultanze di Asset Quality Review e Stress Test, congiuntamente alle misure patrimoniali realizzate nel 2014, determinano per Banca Popolare di Vicenza un'eccedenza di CET1 pari a circa 30 milioni di euro. Si evidenzia che i risultati definitivi del bilancio 2014, approvati in data 11 aprile 2015 dall Assemblea dei Soci con un risultato netto consolidato pari a -758,5 milioni di euro, sono stati influenzati dall esito dell Asset Quality Review (AQR), che costituiva una delle tre fasi nelle quali si è articolato l esercizio di Comprehensive Assessment condotto dalla Banca Centrale Europea sulle 120 maggiori banche a livello europeo, tra le quali il Gruppo BPVi. Si rinvia al paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate per maggiori dettagli circa gli effetti dell Asset Quality Review sui dati definitivi di bilancio al 31 dicembre Rischi connessi alla crisi economico/finanziaria generale La capacità reddituale e la stabilità dell Emittente e del Gruppo sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle

14 FATTORI DI RISCHIO prospettive di crescita dell economia del Paese in cui il Gruppo opera, nonché dell Area Euro nel suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l inflazione e i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo, nell attuale contesto economico generale, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga ad uno scioglimento dell Unione Monetaria medesima, con conseguenze, in entrambi i casi allo stato imprevedibili. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l Emittente e il Gruppo a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità dell Emittente e del Gruppo e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 5 (Panoramica delle attività) del presente Documento di Registrazione. Rischio di liquidità dell Emittente Si definisce rischio di liquidità, il rischio che l Emittente non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza, sia per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk), sia per difficoltà a smobilizzare propri attivi (market liquidity risk). La liquidità dell Emittente potrebbe essere compromessa dalla temporanea impossibilità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non), dall incapacità di ricevere fondi da controparti esterne, dall incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, nonchè da imprevisti flussi di cassa in uscita o dall obbligo di prestare maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l Emittente o terze parti, o anche dalla percezione tra i partecipanti al mercato che l Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. L attuale contesto di congiuntura economica ha avuto riflessi negativi sui mercati finanziari internazionali anche in termini di liquidità, per effetto, tra l altro, dell accresciuta sfiducia tra gli operatori, con un innalzamento della percezione circa il rischio di credito bancario e un conseguente blocco dei tradizionali mercati dei finanziamenti interbancari. Il perdurare, o il peggioramento, della descritta situazione di tensione potrebbe avere in futuro degli impatti per il Gruppo in termini di maggior difficoltà nel reperimento dei fondi ovvero di maggiori oneri di approvigionamento. Tale situazione potrebbe determinare effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell Emittente e di tutto il Gruppo BPVi. Sono esempi di manifestazione del rischio di liquidità il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, che potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte degli altri istituti bancari, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. Oppure, una diminuzione del merito di credito dei terzi di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni, che potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Il Gruppo ha posto un complesso framework di metriche volte a valutare la rischiosità puntuale e prospettica del proprio profilo di liquidità, nonché l eventuale insorgenza di tensioni sul mercato e nel contesto economico generale, adeguando, qualora necessario, l operatività del Gruppo al fine di contenere gli impatti sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo stesso. Si precisa che il perimetro di monitoraggio del rischio di liquidità afferisce al c.d. funding liquidity risk, mentre il c.d. market liquidity risk - definito "il rischio di incorrere in perdite a causa di difficoltà nello smobilizzo degli attivi" - viene per antonomasia colto attraverso metriche di rischio (quali ad es. il VaR) che tipicamente afferiscono al rischio di mercato

15 FATTORI DI RISCHIO Come meglio dettagliato nel paragrafo 3.1 l indicatore regolamentare di liquidità a breve termine Liquidity Coverage Ratio ( LCR ) al 31 dicembre 2014 è risultato pari all 80,8%, in riduzione di circa 17,5 p.p. rispetto al dato al 31/12/2013 (98,3%). Nel ricordare che la soglia minima regolamentare prevista a partire dal 1 ottobre 2015 è stata posta pari al 60%, in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018, si evidenzia come la situazione di liquidità particolarmente favorevole del Gruppo abbia permesso nel corso del 2014 l attuazione di politiche di repricing delle forme di raccolta più onerose al fine di ottimizzare il costo of funding complessivo. Tali azioni hanno riguardato forme di raccolta più volatili, colte dall indicatore di breve termine LCR, che tuttavia non hanno generato impatti sull equilibrio strutturale del Gruppo, come evidenziato dall indicatore regolamentare NSFR, che si mantiene in area 90%, in lieve peggioramento dal 31/12/2013 (si vedano i valori sotto riportati) e dall indicatore Loan to deposit ratio che evidenzia un miglioramento di 5 p.p. Il Net Stable Funding Ratio ( NSFR ) al 31 dicembre 2014 è risultato pari all 89,5%, in riduzione di 5,9 p.p. rispetto al dato al 31/12/2013 (95,4%). Si ricorda che la soglia minima regolamentare del 100% entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio Si veda sopra per un commento in merito all andamento dell indicatore NSFR.A tal proposito si evidenzia che la posizione interbancaria netta al 31 dicembre 2014 è risultata negativa per 2.502,9 milioni di euro, in riduzione di 1.756,6 milioni di euro rispetto ai ,5 milioni di euro del 31 dicembre Per quanto riguarda l attività di funding, si precisa che in data 11 settembre 2014, l Autorità di Vigilanza ha comunicato al Gruppo che l ammontare massimo richiedibile (Initial Allowance) alle operazioni di TLTRO di settembre e di dicembre 2014 è pari a Euro, avente scadenza 26 settembre Tale limite è stato confermato per l asta di dicembre, con missiva di Banca d Italia, datata 2 dicembre Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza dopo aver deciso di non partecipare alla 1a asta, ha preso parte, in linea con le preliminari indicazioni del Funding Plan 2015, alla 2a asta di dicembre 2014, richiedendo l intera Initial Allowance. Eventuali cambiamenti sfavorevoli nelle politiche di finanziamento stabilite dalla BCE, ivi incluse eventuali modifiche dei criteri di individuazione delle tipologie di attivi ammessi con finalità di garanzia e/o delle relative valutazioni, potrebbero incidere sull attività con conseguenti effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo Banca Popolare di Vicenza. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate nonché al paragrafo relativo a La posizione interbancaria e la situazione di liquidità contenuto nella Relazione sulla gestione del Bilancio al 31 dicembre 2014 a pagina 119 e alla specifica sezione del rischio di liquidità della parte E del bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 a pagina 419 e seguenti. Rischio di mercato Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli degli stati sovrani, detenuti dall Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. L Emittente è, quindi, esposto a potenziali cambiamenti del valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi. tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell economia, dalla propensione all investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti bellici o atti terroristici. Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book) che comprende gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario (banking book) che comprende le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costitutenti il trading book. La propensione al rischio di mercato del Gruppo è definita in termini di Value at Risk (VaR) sul portafoglio di negoziazione e di massima perdita cumulata (stop loss). In particolare, per la Capogruppo la propensione al rischio è definita dal Consiglio di Amministrazione in

16 FATTORI DI RISCHIO termini di: Limiti di VaR; Limiti di stop loss. Per la Controllata BPV Finance la propensione al rischio è definita dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in termini di: Limiti di VaR; Limiti di stop loss. Con riferimento all esercizio 2014, l assorbimento espresso come il Value at Risk 99% a 1 giorno della Capogruppo è risultato, in media, pari a 1,21 milioni di Euro in miglioramento rispetto ai valori del 2013 (1,27 milioni di Euro). Nel periodo esaminato, il Value at Risk 99% a 1 giorno di BPV Finance è risultato in media pari a 591 mila Euro in leggero peggioramento rispetto al valore medio del 2013 (407 mila Euro) pur mantenendosi su valori molto contenuti. Con riferimento al banking book, il Gruppo definisce il rischio di tasso d interesse come la possibilità di incorrere in perdite generate da una dinamica sfavorevole dell andamento dei tassi di remunerazione relativi a strumenti di natura obbligazionaria. Per maggiori informazioni in merito all esposizione al rischio di mercato, si rinvia al successivo paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate ed alla specifica sezione della parte E del bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 a pagina 383 e seguenti. Rischio operativo Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o disfunzione delle procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l altro, le perdite derivanti da frodi da parte di dipendenti e/o soggetti esterni, errori umani, interruzioni dell operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel perimetro del rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre sono esclusi quelli strategici e di reputazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo e, laddove possibile, prevenuti, mitigati ovvero ne siano limitati gli effetti economici. Il Gruppo BPVi ha definito un apposita policy che identifica le metodologie di misurazione del rischio, i ruoli e responsabilità degli Organi e delle Funzioni aziendali coinvolte e la reportistica direzionale. Nonostante il Gruppo si sia dotato di tali sistemi e metodologie, non è possibile escludere che, anche per cause imprevedibili e fuori dal controllo dell Emittente, vi siano eventi in grado di determinare effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell Emittente e di tutto il Gruppo BPV. Il framework per la gestione dei rischi operativi del Gruppo BPV si basa: 1. sulla valutazione dei presidi organizzativi di 1 e 2 livello e sulla costruzione della Mappa dei Rischi; 2. sulla raccolta delle perdite operative (attività di Loss Data Collection). Con riferimento al punto 1, il perimetro ai fini della valutazione dei presidi organizzativi è coerente con quanto definito in materia di processo ICAAP di Gruppo e in particolare coincide con la definizione di gruppo bancario ai sensi dell articolo 65 del TUB ovvero con il perimetro rappresentato dai soggetti inclusi nell ambito della vigilanza consolidata. Per quanto concerne invece il punto 2, il perimetro della LDC include la Capogruppo Banca Popolare di Vicenza e le controllate Banca Nuova e Servizi Bancari. Il perimetro di raccolta delle perdite operative è tenuto costantemente aggiornato dalla Direzione Risk Management e sulla base dell esposizione ai rischi operativi valutata per l operatività delle Società del Gruppo. Nel corso del 2014 è proseguita da

17 FATTORI DI RISCHIO parte della Capogruppo l attività di segnalazione delle perdite operative realizzate, raccolte ai fini del Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO). Si ricorda che la Capogruppo ha aderito, fin dalla costituzione nel 2002, al consorzio interbancario DIPO promosso dall ABI, ed ha pertanto una regolare attività di raccolta delle informazioni sulle perdite operative. Gli eventi di perdita sono stati suddivisi per tipologia e per linea operativa utilizzando la tassonomia prevista dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2). Gli eventi rilevati nel Gruppo nel corso del 2014, e di cui si è avuto un riscontro economico in termini di perdita, sono, per il 63,17% dell ammontare totale delle perdite, riconducibili a errori nella esecuzione, consegna e gestione dei processi, per il 20,58% alla tipologia clientela, prodotti e prassi professionali, l 8,68% è attribuibile alla casistica frode esterna, il 4,61% riferito alla fattispecie rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, il 2,35% è ascrivibile a danni da eventi esterni e lo 0,62% a frode interna. La linea operativa retail incide in modo preponderante sul totale dell ammontare della perdita, 66,77%. Segue le linea operativa commercial con una quota pari al 29,98% dell ammontare totale delle perdite, l intermediazione al dettaglio con il 2,96% e la linea trading and sales che esaurisce l universo con una quota pari allo 0,28% dell ammontare totale delle perdite. Ai fini dei requisiti patrimoniali prudenziali a fronte dei rischi operativi, l Emittente determina il requisito patrimoniale prudenziale relativo al rischio operativo secondo il metodo base (BIA Basic Indicator Approach), il quale prevede che il requisito stesso sia calcolato applicando un coefficiente regolamentare (15 per cento) a un indicatore di volume di operatività aziendale. Il Gruppo BPVi, inoltre, in conformità con quanto previsto dal 15 aggiornamento della Circolare n.263/2006 e in linea con quanto definito nel Regolamento di Risk Appetite Framework, definisce, all interno del proprio Risk Appetite Statement, la misura dell esposizione al rischio operativo ritenuta accettabile (Risk Appetite) e il valore di Risk Tolerance. Nonostante il Gruppo BPVi determini il requisito patrimoniale prudenziale relativo al rischio operativo secondo il Metodo Base (BIA, Basic Indicator Approach), è stato definito un modello per la misurazione e la gestione degli Operational Risk che ha consentito di definire la Policy per la gestione dei rischi operativi e i Modelli di classificazione e Risk Mapping e di Self Risk Assessment. Il requisito a fronte del rischio operativo al 31 dicembre 2014 era pari a 146,2 milioni di euro (151,0 milioni di euro al 31 dicembre 2013), ovvero il 4,4% dei Fondi Propri del Patrimonio di Vigilanza (4,6% al 31 dicembre 2013). Si rinvia alla specifica sezione dei rischi operativi della parte E del bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 a pagina 429 e seguenti. Rischio connesso all attuazione del Piano Industriale In data 24 marzo 2015 il Consiglio di Amministrazione dell Emittente ha approvato il Piano Industriale del Gruppo BPVi per il periodo con prolungamento fino al Si precisa che il Piano Industriale è stato predisposto in ottica stand alone; conseguentemente, il verificarsi di eventi straordinari (come ad esempio fusioni, acquisizioni, ecc.) determinerebbe la necessità di rivedere sia le linee guida e le iniziative strategiche, sia i target patrimoniali, economici e finanziari del Piano. Tale revisione potrebbe essere necessaria anche nel caso di un significativo cambiamento del contesto macroeconomico ed operativo, connesso ad esempio all'evoluzione del Pil, a novità legislative e/o regolamentari, ecc.. Rischio connesso al giudizio di rating di tipo speculativo assegnato all Emittente Il rating attribuito dalle agenzie specializzate costituisce una valutazione della capacità dell Emittente di assolvere agli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi. In particolare si evidenzia che il rating assegnato sul debito a lungo termine dall agenzia Fitch Rating rientra nella categoria Speculativa Non investment grade, che indica che l aspettativa per rischio di default è elevata, soprattutto in caso di condizioni economiche e/o finanziarie avverse sul lungo periodo. Cambiamenti negativi, effettivi o attesi, dei livelli di rating assegnati all Emittente possono essere indice

18 FATTORI DI RISCHIO di una minore capacità di assolvere ai propri impegni finanziari rispetto al passato. Tale minore solvibilità può produrre, tra i suoi effetti, una minore liquidità di titoli emessi nonché un impatto negativo sul prezzo di mercato degli stessi. Banca Popolare di Vicenza riceve giudizi di rating dalle agenzie di rating DBRS e Fitch Ratings. Rischi connessi ai procedimenti giudiziari in corso Per quanto concerne i procedimenti giudiziari, trattasi di rischi connessi al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui l Emittente è convenuto in ragione della propria attività bancaria. A fronte dei procedimenti giudiziali sono stati effettuati, ove ritenuto opportuno, accantonamenti a copertura del relativo rischio, così come meglio rappresentato al paragrafo Si precisa comunque che, per quanto non sia possibile, allo stato, prevedere con certezza l esito finale dei giudizi pendenti, si ritiene che l eventuale risultato sfavorevole degli stessi non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica dell Emittente. Procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo a carico, tra gli altri, del Prof. Avv. Marino Breganze In data 18 febbraio 2015 il Vice Presidente, Prof. Avv. Marino Breganze, è stato rinviato a giudizio, in qualità di Presidente e legale rappresentante della controllata Banca Nuova, a titolo di concorso unitamente ad altri soggetti, per i reati di cui agli artt. 40 cpv. e 644 I e V comma nr.1 C.P. (rapporto di causalità e usura) nell ambito del procedimento penale R.G.N.R /12 instaurato avanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo che, qualora si definisse con sentenza di condanna, non dovrebbe avere impatti negativi sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell Emittente. Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 11 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell Emittente) del presente Documento di Registrazione. Rischi connessi agli accertamenti ispettivi promossi dalle Autorità di Vigilanza Si informa, che a partire dal 10 marzo 2014 l Emittente, in ottemperanza a quanto previsto dall art. 33(4) del Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013 e dalla Decisione della BCE del 4 febbraio 2014 (ECB/2014/3), è stato sottoposto ad accertamento ispettivo condotto per conto della Banca Centrale Europea. L esito di tale accertamento, mirato all esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review) previsto nell ambito del Comprehensive Assessment e condotto a livello di sistema bancario interessato dalla supervisione della BCE, è stato reso noto con il comunicato stampa della Banca d Italia del 26 ottobre Si informa, altresì, che la Banca Centrale Europea, con lettera in data 16 febbraio 2015, ha informato l Emittente dell avvio, a partire dal 26 febbraio 2015, di un accertamento ispettivo mirato a valutare la gestione del Risk Management Market Risk (management del Proprietary Trading e Governance) e che tale accertamento ispettivo, alla data del Documento di Registrazione, è tutt ora in corso. Si fa presente, inoltre, che la Banca Centrale Europea, in data 11 marzo 2015, ha informato l Emittente dell avvio, ai sensi degli artt.10 e 11 del Regolamento di vigilanza unico (SSM Regulation) e dell art. 142 del Regolamento quadro (SSM Framework Regulation), di una verifica in ordine al Thematic risk governance and risk appetite framework. Tale verifica ha avuto inizio in data 13 aprile 2015 ed è terminata in data 17 aprile Gli esiti di tale approfondimento non sono stati ancora resi noti all Emittente. In data In data 11 aprile 2015 l Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Vicenza ha deliberato la determinazione del valore delle azioni a 48 euro (62,5 euro nel 2014); tale valore era stato indicato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 aprile 2015 sulla base di una perizia formulata da un consulente indipendente. La determinazione di tale valore è principalmente riconducibile agli effetti del Comprehensive Assessment effettuato dalla BCE ed ai conseguenti impatti sul patrimonio e sul target di capitale. Si segnala che la Consob, con lettera in data 21 aprile 2015, ha informato l Emittente dell inizio,

19 FATTORI DI RISCHIO a partire dal 22 aprile 2015, di una verifica ispettiva ai sensi dell art. 10, comma 1, e del combinato disposto degli artt. 115, comma 1, lett. c) e 116, comma 1 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F.) al fine di accertare tra l altro: i presidi volti a gestire il conflitto di interessi insito nel collocamento di titoli di propria emissione; il processo di definizione della proposta di aggiornamento del valore delle proprie azioni annualmente deliberata dal Consiglio di Amministrazione; la valutazione dell'adeguatezza degli investimenti della clientela; la gestione degli ordini della clientela aventi ad oggetto la vendita di azioni proprie. La sopra citata verifica ispettiva è attualmente in corso. Con lettera del 30 luglio 2014 la Consob ha comunicato a Banca Popolare di Vicenza l avvio di un procedimento ai sensi dell art. 195 del TUF in capo agli esponenti aziendali (componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, Direttore Generale e Vice Direttore Generale Responsabile della Divisione Mercati) in carica all epoca dei fatti contestati nonché, in qualità di responsabile in solido con questi, alla Banca medesima, segnalando carenze di carattere procedurale nonché condotte operative irregolari relative alla valutazione di adeguatezza. Nei termini previsti sono state inviate alla Consob dai suindicati esponenti aziendali e dalla Banca le relative controdeduzioni. Sono tuttora in corso, da parte della Consob, le valutazioni in merito alle controdeduzioni. Allo stato, pertanto, non sono prevedibili gli esiti del procedimento. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo 11.6 ( Procedimenti giudiziari e arbitrali ) del presente Documento di Registrazione. Rischi connesso all evoluzione della regolamentazione del settore bancario e alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie L Emittente è soggetto ad un articolata e stringente regolamentazione, nonché all attività di vigilanza esercitata dalle istituzioni preposte: Banca d Italia, BCE, Consob ed IVASS. Con particolare riferimento all Emittente, si segnala che, nonostante le sue azioni non siano quotate in un mercato regolamentato, la stessa, in qualità di emittente titoli diffusi, di emittente quotato avente l Italia come Stato membro d origine, nonché di emittente obbligazioni quotate sul MOT, è chiamata al rispetto di ulteriori disposizioni emanate dalla Consob. La regolamentazione applicabile e l attività di vigilanza sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzione della prassi. In linea generale, l impianto normativo internazionale e nazionale cui è soggetto il Gruppo ha la finalità principale di salvaguardare la stabilità e la solidità del sistema bancario, attraverso l adozione di una disciplina molto articolata mirata a contenere i fattori di rischio. Per conseguire tali obiettivi, la normativa prevede, fra l altro: una dotazione patrimoniale minima, adeguata a fronteggiare le dimensioni aziendali e i rischi connessi; limiti quantitativi e qualitativi nella capacità di sviluppare determinati aggregati finanziari, anche in funzione dei rischi ad essi associati (es. credito, liquidità); regole stringenti nell articolazione del sistema dei controlli e della compliance; norme sulla governance aziendale. Il Gruppo è, inoltre, soggetto, nell esercizio dell attività bancaria e di impresa, a specifiche normative, tra cui si segnalano le disposizioni in tema di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore), diritto del lavoro, sicurezza sul lavoro e privacy. Quanto sopra va, altresì, integrato con le discipline più rigorose adottate dalle autorità internazionali in tema di patrimonializzazione delle banche. A tale proposito, si segnala che a partire dal 2015 è prevista l entrata in vigore delle regole dettate dai c.d. accordi di Basilea III, che, inter alia, impongono un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi e l implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio di liquidità negli istituti bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity (ovvero la componente primaria di capitale rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalla relativa riserva sovrapprezzo, dall utile

20 FATTORI DI RISCHIO di periodo, dalle riserve, da specifiche rettifiche regolamentari e, entro determinati limiti, dal patrimonio di terzi) pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all 8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital pari almeno al 10,5% delle Attività di Rischio Ponderate. Tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Nella stessa fase transitoria saranno, inoltre, gradualmente introdotte specifiche deduzioni regolamentari dagli aggregati patrimoniali. Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l altro, l introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con orizzonte temporale superiore all anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: per l indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 gennaio 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo la CRR regolamento UE n. 575/2013; per l indicatore NSFR si evidenzia a tal proposito che mentre la proposta del Comitato di Basilea prevedeva una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, la normativa comunitaria (CRR) per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale. Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la maggiore stabilità del sistema, nonostante ne sia prevista un entrata in vigore graduale, potrà comunque avere impatti significativi sulle dinamiche gestionali del Gruppo. Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e segnatamente (tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea III) la necessità di incrementare la dotazione patrimoniale a parità di dimensione ed il rispetto dei parametri di liquidità, richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l adozione di norme e policy interne altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo all Emittente e al Gruppo. L Emittente è, altresì, soggetto alle normative applicabili ai servizi finanziari che disciplinano, tra l altro, l attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari e quelle di marketing e in tale contesto è soggetto, tra l altro, alla vigilanza della CONSOB. Nonostante il Gruppo impieghi costantemente risorse significative e politiche interne adeguate per rispettare le molteplici disposizioni legislative e regolamentari applicabili, occorre segnalare che il mancato rispetto delle stesse, ovvero eventuali mutamenti legislativi/regolamentari o cambiamenti relativi alle modalità di interpretazione e/o applicazione della normativa applicabile da parte delle competenti autorità potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo. Quanto precede anche in considerazione del fatto che alla data del presente Documento, alcune leggi e normative che interessano i settori in cui l Emittente opera sono di recente approvazione e le relative modalità applicative sono in corso di definizione. Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD, o Direttiva ), che s inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell ente, riducendo al minimo l impatto del dissesto sull economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i

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