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1 HYPO ALPE-ADRIA-BANK INFORMATIVA AL PUBBLICO Terzo pilastro di Basilea 3 Al 31 dicembre 2014 (Circ. n. 285 del 17 dicembre 2013) 1

2 Informativa al pubblico Dal 1 gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, c.d. CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV), che traspongono nell Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria. La Banca d Italia ha dato attuazione alla nuova disciplina comunitaria pubblicando il 17 dicembre 2013 la Circolare 285 Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche che impatta sia sulla determinazione dei Fondi Propri che sulla determinazione delle attività ponderate per il rischio (RWA). La nuova disciplina di vigilanza prudenziale ( Basilea 3 ) mantiene l approccio basato su tre Pilastri così come il precedente accordo sul capitale noto come Basilea 2, accordo che è stato integrato e rafforzato con misure che accrescono la quantità e qualità della dotazione di capitale degli intermediari, introducono strumenti di vigilanza anticiclici, norme sulla gestione del rischio di liquidità e sul contenimento della leva finanziaria. Il Primo Pilastro è stato rafforzato attraverso una definizione maggiormente armonizzata del capitale e requisiti di patrimonio più elevati e generalmente più rigidi per riflettere in modo più accurato la potenziale rischiosità di talune attività. Il Secondo Pilastro richiede alle banche di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell adeguatezza patrimoniale sia attuale che prospettica. In tale ambito si sottolinea l introduzione di ulteriori tipologie di rischio da sottoporre a valutazione nell ICAAP (Internal Capital Adeguacy Assessment Process). Il Terzo Pilastro riguarda infine gli obblighi di informativa al pubblico circa l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. Sulla base dell art 433 del CRR, le banche pubblicano l informativa almeno su base annua, congiuntamente al bilancio. 2

3 Fondi propri Informazioni di natura qualitativa I Fondi propri (Tier Total) sono costituiti dai seguenti livelli di capitale: Capitale di classe 1 (Tier 1 Capital), a sua volta costituito da: o Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 CET 1); o Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 AT 1); Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Le banche devono costantemente mantenere un ammontare minimo di Fondi propri in relazione ai rischi assunti. Il nuovo framework normativo accresce sia la qualità che il livello minimo regolamentare dei Fondi propri, e per l esercizio 2014 sono previsti i seguenti requisiti: un coefficiente di capitale primario di classe 1 almeno pari al 4,50% del complesso delle attività ponderate; un coefficiente di capitale di classe 1 almeno pari al 5,50% del complesso delle attività ponderate; dal 2015 la soglia salirà al 6,00%; un coefficiente di capitale totale almeno pari all 8,00% dell esposizione complessiva al rischio. In aggiunta le banche sono tenute già dal 1 gennaio 2014 a detenere una riserva di conservazione del capitale costituita da capitale primario di classe 1 (capital conservation buffer); tale riserva, pari al 2,50% dell esposizione complessiva della Banca, è volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato. Pertanto i requisiti minimi di capitale ammontano complessivamente a 7,00% di Common Equity Tier 1, 8,50% di Tier 1 (8,00% nel 2014) e 10,50% di Total capital ratio. delle attività ponderate per il rischio. In quanto parte del Gruppo Hypo Alpe Adria, la Banca è stata soggetta ad un processo di monitoraggio congiunto da parte delle autorità di vigilanza Joint Risk Assessment and Decision (JRAD) che si è concluso con l emissione della decisione del 31 gennaio 2013, con cui la Banca d Italia ha raccomandato alla Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. il mantenimento di un Total Capital Ratio superiore all 11,50%. Ulteriori buffer di capitale (riserva di capitale anticiclica, riserva di capitale per gli enti a rilevanza sistematica globale G-SII buffer e riserve di capitale per gli altri enti a rilevanza sistematica O- SII buffer ), cui far fronte sempre con capitale primario di classe 1, potranno essere applicati a partire dal 1 gennaio

4 Informazioni di natura quantitativa Di seguito si fornisce il dettaglio della composizione dei Fondi Propri della Banca al 31 dicembre Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET 1) Il capitale primario di classe 1 è costituito da: Elementi positivi: capitale versato; riserve di utili e altre riserve; regime transitorio impatti sul CET1. Elementi negativi: altre attività immateriali; investimenti significativi ( >10%) diretti in strumenti di CET1 in istituzione finanziarie; perdite portati a nuovo; perdita del periodo. Regime transitorio utili/perdite attuariali derivanti dalla valutazione delle passività connesse ai cosiddetti Employee benefits (Trattamento di fine rapporto del personale). 2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti strumenti computabili nel capitale di classe 1 (Additional Tier 1 AT1). 3. Capitale di classe 2 (Tier 2 T2) Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti strumenti computabili nel capitale di classe 2 (Tier 2). 4

5 Prospetto dei Fondi propri al 31 dicembre 2014 A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie (328) B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) 0 C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/-B ) D. Elementi da dedurre dal CET1 920 E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) 328 F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio 0 di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie 0 H. Elementi da dedurre dall'at1 0 I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) 0 L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) 0 M. Capitale di classe 2 (Tier 2-T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio 0 di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie 0 N. Elementi da dedurre dal T2 0 O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) 0 P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) 0 Q. Totale fondi propri (F + L + P)

6 Requisiti di capitale Informazioni di natura qualitativa Il documento illustra inoltre sinteticamente il metodo applicato dalla Banca per la valutazione dell adeguatezza patrimoniale, fornendo misura del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito relativo a ciascun segmento regolamentare d attività e del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di mercato inerenti le attività del portafoglio di negoziazione e le altre attività. I Fondi propri devono garantire la copertura dell insieme dei rischi misurati in chiave regolamentare dalla Banca. L aggregazione dei rischi regolamentari (rischio di Credito, rischio di Controparte, rischio di Mercato e rischio Operativo), interviene con la tecnica del Building Block; in pratica si presume assenza di correlazione tra i diversi rischi ed il rischio totale è pari alla somma algebrica dei rischi calcolati per ciascun ambito. In conformità al Processo di Controllo Prudenziale previsto dal Secondo Pilastro della normativa di Basilea, tale verifica viene effettuata anche aggiungendo al totale delle misure dei rischi regolamentari sopra citati il Granularity Adjustment per il rischio di Concentrazione, calcolato ai sensi della Parte Prima Titolo III Capitolo 1 Allegato B della Circolare n. 285 del 17 dicembre La Banca effettua inoltre alcuni stress delle misure dei rischi regolamentari più rilevanti per verificare l adeguatezza del patrimonio esistente ad argine degli stessi. In particolare, con riferimento al principale rischio di Credito, sono previsti gli stress dei margini disponibili, delle esposizioni scadute, dell appostazione alla classe di esposizione retail (stress dei relativi benefici di ponderazione), del valore delle garanzie. In questi casi, le misure di rischio vengono aggregate sempre con la tecnica del Building Block e confrontate con i Fondi propri disponibili alla data dell esame. Una particolare tipologia di stress considera invece i dati strategici del Budget e quindi le differenze stimate degli aggregati di bilancio per valutare se le variazioni dei Fondi propri sono sufficienti a garantire la copertura dei rischi in corso di assunzione. Per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo, la Banca tra i tre possibili metodi di calcolo indicati dalla regolamentazione, ha scelto di adottare il metodo Base (Basic Indicator Approach, BIA): in base ad esso, il suddetto requisito è calcolato applicando un unico coefficiente regolamentare all indicatore del volume di operatività aziendale, individuato nel margine di intermediazione. In particolare, il requisito patrimoniale è pari al 15 per cento della media delle ultime tre osservazioni dell indicatore rilevante, riferite alla situazione di fine esercizio. Pertanto, con riferimento all esercizio 2014 il requisito è commisurato in migliaia di euro. Alla data del 31 dicembre 2014 il Patrimonio di Vigilanza ammonta a migliaia di euro con una riduzione pari a migliaia di euro rispetto alla fine dell esercizio precedente (- 96,38%). Tale riduzione è riconducibile all effetto netto della significativa perdita dell esercizio solo in minima parte compensata dalla ripatrimonializzazione - pari a 10 milioni di euro - avvenuta in data 23 dicembre L Istituto si è sempre posto, quale obiettivo prudenziale, il mantenimento di un Total Capital Ratio non inferiore al 12%. Si ricorda infatti che, in quanto parte del Gruppo Hypo Alpe Adria, 6

7 la Banca è stata soggetta ad un processo di monitoraggio congiunto da parte delle autorità di vigilanza Joint Risk Assessment and Decision (JRAD) che si è concluso con l emissione della decisione del 31 gennaio 2013, con cui la Banca d Italia ha raccomandato alla Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. il mantenimento di un Total Capital Ratio superiore all 11,50%. Il risultato economico fortemente negativo per l anno ha comportato una significativa erosione del patrimonio aziendale, al punto da condurre la Banca al di sotto dei requisiti patrimoniali minimi. Infatti: il rapporto tra Capitale Primario di Classe 1 e Attività di Rischio Ponderate (CET1 capital ratio) risulta pari a 0,58% (11,86% al 31/12/2013) Il rapporto tra Capitale di Classe 1 e Attività di Rischio Ponderate (Tier 1 Capital Ratio) risulta pari a 0,58% (11,86% al 31/12/2013) Il rapporto tra Totale Fondi Propri e Attività di Rischio Ponderate (Total Capital Ratio) è pari a 0,58% (11,86% al 31/12/2013) Un livello di patrimonializzazione coerente con i requisiti minimi è stato ripristinato con riferimento alla data del 31 marzo I dati forniti nelle sezioni dedicate all informativa quantitativa sono in migliaia di euro. Informazioni di natura quantitativa Nella tavola che segue vengono rappresentati gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi di credito e controparte, di mercato e operativi, nonché i valori assunti dai coefficienti patrimoniali riferiti: al Capitale primario di classe1 (CET! Capital ratio); al Capitale di classe 1 (Tier 1 capital ratio); al Totale fondi propri (Total capital ratio). 7

8 Adeguatezza patrimoniale al 31 dicembre 2014 Requisito patrimoniale Rischio di credito e di controparte Metodologia Standard Esposizioni verso o garantite da amministrazioni e banche centrali Esposizioni verso o garantite da amministrazioni regionali o autorità locali 0 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 0 Esposizioni verso o garantite da Banche Multilaterali di Sviluppo 0 Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali 0 Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati Esposizioni verso o garantite da imprese Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni scadute Esposizioni ad alto rischio 0 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie 0 Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) 0 Esposizioni in strumenti di capitale 209 Altre esposizioni Cartolarizzazioni 0 Totale rischio di credito e di controparte Rischio di mercato Metodologia Standard Rischio di posizione strumenti di debito 31 Rischio di posizione strumenti di capitale 0 Rischio di regolamento 0 Rischio di cambio Rischio di posizione in merci 0 Totale rischio di mercato Rischio operativo Metodo Base Totale rischi operativi Altri requisiti 4 Requisito patrimoniale complessivo Attività di rischio ponderate Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 0,58% Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 0,58% Totale fondi propri/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 0,58% 8

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