Progetto N /MO Canale di finanziamento F.S.E. Ob.3D1 Delibera N 288 del 13/07/2005

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Dipartimento di Economia Politica R&I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro PROGETTO METALNET INDAGINE SULLE IMPRESE MECCANICHE DELLA PROVINCIA DI MODENA Progetto N /MO Canale di finanziamento F.S.E. Ob.3D1 Delibera N 288 del 13/07/2005 Rapporto di ricerca Luglio 2007

2 Gruppo di lavoro: Direzione scientifica: Margherita Russo Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Coordinamento della ricerca: Daniela Bigarelli R&I s.r.l. Ricercatori senior: Monica Baracchi e Cristina Fregni R&I s.r.l. Elena Pirani - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Ricercatori junior: Stefania Corradi e Luciana Di Menno R&I s.r.l. Consulenza statistica: Michele Lalla - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Ente gestore: R&I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro - Carpi (Mo) Partner del progetto: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Dipartimento di Economia Politica Sostenitori del progetto: Aster - Bologna Api - Modena Cciaa - Modena Cna - Modena Confindustria Modena Lapam - Federimpresa - Modena Legacoop - Modena 2

3 Indice Presentazione pag Caratteristiche strutturali dell industria meccanica in provincia di Modena pag La struttura del settore La dimensione e i tipi d impresa L assetto proprietario: presenza di gruppi formali e informali Le specializzazioni produttive: aspetti generali La composizione professionale degli addetti Le imprese conto proprio La dimensione e il grado di concentrazione della produzione I prodotti Il mercato di sbocco ed i clienti Il livello di integrazione verticale, le aree di decentramento e i fornitori strategici Le collaborazioni produttive, commerciali e di R&S L internazionalizzazione delle imprese Le imprese conto terzi La dimensione Le lavorazioni, i servizi offerti e i settori di utilizzo Il mercato di sbocco ed i committenti Il livello di integrazione verticale, le aree di decentramento e i fornitori strategici Le collaborazioni produttive, commerciali e di R&S e l internazionalizzazione delle imprese Concorrenza, prospettive e vincoli pag L intensità della pressione competitiva e i concorrenti Le previsioni e le strategie delle imprese I fattori che limitano l espansione 137 Nota metodologica pag. 141 Allegato statistico pag

4 4

5 Presentazione La ricerca rappresenta un aggiornamento dell indagine Metalnet 2000 sull industria meccanica della provincia di Modena, promossa dall Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e diretta dalla Prof.ssa Margherita Russo. L indagine si pone l obiettivo di sopperire alla carenza di informazioni relative ai cambiamenti che stanno avvenendo nelle imprese meccaniche locali. L attenzione verso questo settore è motivata dall importanza che esso assume all interno dell economia provinciale e regionale, in termini di fatturato, export e occupazione, e dal ruolo strategico da questo svolto nell'avanzamento dei processi di innovazione. Il monitoraggio dei cambiamenti nelle imprese meccaniche della provincia di Modena è finalizzato a favorire il confronto su temi rilevanti legati alle strategie perseguite dalle aziende, alla capacità di affrontare le sfide della globalizzazione e dell innovazione, ai segmenti dell industria meccanica che subiranno i maggiori cambiamenti strutturali e quelli a rischio di esclusione dal gioco competitivo. La finalità principale dell indagine consiste nel mettere a punto uno strumento conoscitivo utile per orientare le politiche a sostegno della competitività e dell'innovazione del sistema produttivo locale e le politiche formative. La ricerca è stata realizzata su un campione statisticamente significativo di 404 imprese meccaniche che ha consentito il riporto dei dati campionari all universo delle imprese. I dati presentati nella ricerca si riferiscono quindi all intero universo delle aziende meccaniche modenesi, dalle micro alle grandi imprese, ed è la prima volta che si realizza un indagine di questo tipo sull insieme dell industria meccanica locale 1. Il vantaggio di questa metodologia riguarda la possibilità di quantificare, con stime attendibili, le caratteristiche strutturali delle imprese e di ottenere informazioni che non sono desumibili dalle fonti statistiche ufficiali. Un dato fondamentale che grazie all indagine è possibile conoscere riguarda, ad esempio, la distinzione fra imprese conto proprio (imprese che realizzano e vendono prodotti propri) e imprese conto terzi (imprese che realizzano componenti o lavorazioni per conto di altre aziende del settore). Questa informazione è essenziale per analizzare i processi di cambiamento e di 1 L indagine Metalnet 2000 fu realizzata sulle imprese con oltre 5 addetti. I risultati sono disponibili sul sito 5

6 riorganizzazione in atto nel settore, e malgrado ciò non è reperibile in nessuna fonte statistica ufficiale. Il metodo adottato nell indagine offre la possibilità di monitorare nel tempo i cambiamenti strutturali del settore. Grazie all utilizzo di un campione statisticamente significativo, ad ogni rilevazione periodica è possibile ottenere dati perfettamente comparabili con quelli delle rilevazioni precedenti ed avere quindi una visione chiara ed attendibile delle trasformazioni in atto nel settore. 6

7 1. Caratteristiche strutturali dell industria meccanica in provincia di Modena 1.1 La struttura del settore La dimensione e i tipi d impresa L industria meccanica modenese risulta composta, nel 2005, da imprese con una occupazione complessiva di addetti 2. Rispetto ai dati censuari, relativi al 2001, nel periodo considerato si registra una diminuzione delle imprese e un aumento dell occupazione, con un conseguente incremento della dimensione media delle aziende, da 12,8 a 14,8 occupati. La diminuzione delle imprese si concentra nelle micro aziende (1-5 addetti), che flettono del 24%, mentre l occupazione diminuisce sia nelle imprese micro (-9,2%), sia nelle aziende della classe addetti (-5,4%). In quest ultimo caso la flessione degli occupati è legata a processi di acquisizione da parte di gruppi di maggiori dimensioni, tant è che gli addetti delle aziende con 250 e più occupati aumentano. Negli anni , le classi dimensionali che si rafforzano di più in termini di occupati sono quelle delle piccole imprese (6-49 addetti) e delle aziende di grandi dimensioni (250 e più addetti). Le piccole imprese (6-49 addetti) raccolgono da sempre la quota maggioritaria dell occupazione del settore (il 46,5% del totale), mentre le aziende di maggiori dimensioni ne rappresentano il 25%, seguite dalle imprese medie ( addetti) con circa il 20% degli occupati. L industria meccanica modenese continua ad essere caratterizzata da una rilevante presenza di micro aziende. Nel 2005, malgrado la flessione registrata, le imprese della classe 1-5 addetti rappresentano ancora il 49% del totale, mentre l occupazione corrispondente equivale soltanto all 8,6% degli addetti complessivi. Nel complesso l industria meccanica mostra una tendenza al rafforzamento delle dimensioni medie aziendali, che non determina, tuttavia, una modificazione sostanziale della struttura del 2 L indagine Metalnet si riferisce alle imprese di produzione e di servizio attive in tutti i comparti della meccanica, corrispondenti ai codici Ateco DJ, DK, DL, DM, ad eccezione del settore biomedicale e degli odontotecnici che sono stati esclusi, e delle imprese di sola commercializzazione anch esse escluse dall indagine pur essendo in alcuni casi classificate all interno del manifatturiero. I dati si riferiscono alle imprese meccaniche attive nell anno 2005 e agli addetti delle imprese. Gli occupati comprendono quindi gli addetti in stabilimenti localizzati in altre province italiane che fanno capo all impresa con sede a Modena (pari a circa 4mila occupati) ed escludono gli addetti presenti a Modena in unità locali di imprese con sede fuori provincia. 7

8 settore che rimane fondata prevalentemente su aziende con una occupazione inferiore ai 50 addetti. L articolazione delle imprese meccaniche per tipo d impresa mette in evidenza come la quota più consistente, pari al 47,9% del totale, sia formata da aziende che operano per conto terzi (o in subfornitura) 3. Questa categoria di imprese assorbe il 29,7% dell occupazione del settore e risulta formata da aziende mediamente più piccole rispetto alle imprese che operano in conto proprio (9,2 addetti in media). Le imprese conto proprio 4, equivalenti al 37,5% del totale, raccolgono invece la maggior parte dell occupazione, il 64,8% degli addetti del settore, e sono costituite da aziende con una dimensione media che si attesta sui 25,6 addetti. Un terzo tipo d impresa è rappresentato dalle aziende di servizio, che svolgono attività di montaggio, installazione e manutenzione di macchine e impianti. Esse costituiscono il 14,5% delle imprese meccaniche e raccolgono il 5,6% degli occupati complessivi. La dimensione media di queste imprese si colloca fra i 5 e i 6 addetti. Le imprese meccaniche tendono a svolgere una di queste attività in via esclusiva e le imprese miste, che svolgono sia attività conto proprio che attività conto terzi, sono una netta minoranza, pari al 16,2% del totale. 3 Le lavorazioni o produzioni eseguite per conto terzi o in subfornitura identificano l impresa che riceve le materie prime o i semilavorati dai clienti/committenti oppure le acquista direttamente ed esegue su queste materie prime o su questi semilavorati delle lavorazioni per conto dei clienti/committenti, ottenendo dei semilavorati, dei componenti finiti o anche dei prodotti finiti. Il carattere distintivo dell impresa che lavora per conto terzi o in subfornitura è rappresentato dalla esecuzione di lavorazioni o prodotti ideati/progettati dai propri clienti/committenti, anche se esistono numerose forme di collaborazione, nelle quali imprese committenti e imprese di subfornitura sviluppano insieme la fase di progettazione di un componente o del prodotto finito. L impresa conto terzi, anche in questi casi, non ha la proprietà industriale del prodotto o del componente progettato in collaborazione. La legge sulla subfornitura definisce così l impresa conto terzista o subfornitrice all art. 1 Legge 18 giugno 1998 n. 192: Con il contratto di subfornitura un imprenditore si impegna ad effettuare per conto di una impresa committente lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime forniti dalla committente medesima, o si impegna a fornire all impresa prodotti o servizi destinati ad essere incorporati o comunque ad essere utilizzati nell ambito dell attività economica del committente o nella produzione di un bene complesso, in conformità a progetti esecutivi, conoscenze tecniche e tecnologiche, modelli e prototipi forniti dall impresa committente. 4 La produzione di prodotti propri identifica l impresa che progetta il/i prodotto/i, acquista le materie prime o i semilavorati, realizza i prodotti in propri stabilimenti oppure affida la produzione ad imprese di subfornitura o conto terzi, vende i prodotti al sistema distributivo o agli utilizzatori finali (imprese, pubbliche amministrazioni, ecc.). Il carattere distintivo dell impresa che realizza prodotti propri è rappresentato dalla capacità di ideare e progettare il prodotto e dalla proprietà industriale dello stesso. 8

9 Il confronto con i dati dell indagine Metalnet , riferiti alle imprese con più di 5 occupati, mostrano una tendenza alla diminuzione del numero di imprese di subfornitura e all aumento delle aziende che operano in conto proprio. Questo processo esprime le difficoltà che una parte delle imprese conto terzi hanno incontrato negli ultimi anni e la strategia spesso seguita tesa alla trasformazione in impresa conto proprio. L aspetto interessante è legato al fatto che il passaggio da impresa conto terzi a impresa conto proprio ha visto come protagoniste aziende di diverse classi dimensionali, comprese unità di piccole e micro dimensione. I dati 2006, dichiarati dalle imprese come previsione, indicano una ulteriore diminuzione del numero di aziende attive (-1,4%), concentrata sempre nella classe delle imprese 1-5 addetti ( 2,7%), e fra le aziende di subfornitura (-5,1%). L occupazione perduta da queste imprese risulterebbe compensata dalla crescita prevista dalle aziende che rimangono in vita, fra le quali sono soprattutto le medio grandi a prevedere incrementi occupazionali nell ordine del 2%. Complessivamente, le stime indicano un leggero incremento degli addetti per il 2006 pari al +0,6% 6. 5 Cfr. Russo M., Pirani E., Struttura e dinamica dei cambiamenti nelle relazioni fra le imprese metalmeccaniche in provincia di Modena, Materiali di discussione n. 398, Unimore; Russo M., Pirani E., Concorrenza, cooperazione e innovazione in un sistema di imprese, 2002, Artimino; e altri materiali disponibili sul sito 6 All inizio del 2007 si è aperta una vertenza riguardante il gruppo Terim spa, che produce elettrodomestici, relativa alla possibile riduzione di personale nell ordine di 300 addetti. L evoluzione di questo caso potrà incidere sui livelli occupazionali del settore. 9

10 Tav. 1 - Imprese e addetti dell industria meccanica modenese* per classe di addetti, 2000, 2001, 2005 Metalnet 2000 Cens 2001 Metalnet 2005 v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. imprese addetti imprese addetti imprese addetti e oltre Totale >5 add Totale *escluso il settore biomedicale e gli odontotecnici Fonte: Censimento Industria 2001 e Indagine Metalnet 2000 e 2005 Tav. 2 Distribuzione percentuale delle imprese e degli addetti dell industria meccanica modenese* per classe di addetti, 2000, 2001, 2005 Metalnet 2000 Cens 2001 Metalnet 2005 % % % % % % imprese addetti imprese addetti imprese addetti ,6 10,1 49,0 8, ,6 46,9 38,0 44,3 47,5 46, ,1 27,7 2,9 22,5 3,0 19,9 250 e oltre 1,3 25,4 0,5 23,0 0,5 25,0 Totale >5 add 100,0 100,0 41,4 89,9 51,0 91,4 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 *escluso il settore biomedicale e gli odontotecnici Fonte: Censimento Industria 2001 e Indagine Metalnet 2000 e

11 Tav. 3 - Imprese per tipo di impresa e classe di addetti, 2005 Imp. c/proprio Imp. c/terzi Imp. servizio Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga ,0 29, ,6 49, ,5 20, ,0 100, ,3 43, ,5 49, ,6 7, ,8 100, ,8 29, ,6 57, ,6 13, ,5 100, ,8 64, ,7 29,7 21 3,7 5, ,2 100, ,7 70,6 20 1,1 27,1 2 0,3 2,3 75 2,0 100, ,0 74,4 9 0,5 23,1 1 0,2 2,6 39 1,0 100,0 250 e oltre 20 1,4 100, ,5 100,0 Totale ,0 37, ,0 47, ,0 14, ,0 100,0 Tav. 4 - Addetti per tipo di impresa e classe di addetti, 2005 Imp. c/proprio Imp. c/terzi Imp. servizio Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga ,0 37, ,8 47, ,8 14, ,6 100, ,3 43, ,5 50, ,8 6, ,9 100, ,7 30, ,8 59, ,8 10, ,4 100, ,6 62, ,9 30, ,3 6, ,2 100, ,0 72, ,5 24, ,9 3, ,0 100, ,8 75, ,6 20, ,5 3, ,9 100,0 250 e oltre ,5 100, ,0 100,0 Totale ,0 64, ,0 29, ,0 5, ,0 100,0 11

12 1.1.2 L assetto proprietario: presenza di gruppi formali e informali L analisi dell assetto proprietario delle imprese meccaniche modenesi ha preso in considerazione la presenza di rapporti societari o proprietari con altre aziende, aggregando le imprese in tre categorie principali: - imprese appartenenti a gruppi formali (corrispondenti alle aziende che hanno dichiarato di appartenere a un gruppo); - imprese appartenenti a gruppi informali (corrispondenti alle aziende che hanno partecipazioni in altre imprese o sono partecipate da altre imprese, o i cui titolari/soci hanno altre imprese, pur non appartenendo a gruppi formali); - imprese autonome (corrispondenti ad aziende senza rapporti societari o proprietari con altre imprese). I risultati di questa classificazione sono particolarmente interessanti in quanto mettono in evidenza come fra le aziende con più di 20 addetti prevalgano decisamente le imprese appartenenti a gruppi sia formali che informali (il 60% delle aziende), mentre le aziende autonome (nel senso sopra descritto) costituiscono una quota minoritaria. Questo dato conferma la significativa diffusione di forme di aggregazione fra imprese, con diversi livelli di formalizzazione, che coinvolge una parte rilevante di aziende di piccole dimensioni. L aggregazione fra imprese rappresenta una modalità di cooperazione che consente il superamento di alcuni limiti determinati dalla dimensione della singola impresa e costituisce una forma capace di coniugare i vantaggi di flessibilità della piccola impresa con l esigenza di raggiungere una certa massa critica in funzioni o attività strategiche per la competizione sui mercati 7. Nel complesso dell industria meccanica modenese i gruppi informali coinvolgono un numero di imprese superiore a quello delle appartenenti a gruppi formali, 13,2% contro 6,4%, e aziende mediamente più piccole (22 addetti in media, rispetto agli 89 addetti in media delle imprese che appartengono a gruppi formali). In termini occupazionali, i gruppi formali rappresentano infatti il 38,5% degli addetti del settore, mentre quelli informali il 19,6%, ed è rilevante sottolineare come l insieme raccolga quasi il sessanta per cento degli occupati totali. Le imprese maggiormente presenti all interno di gruppi formali e informali sono quelle che realizzano prodotti propri (le aziende cosiddette conto proprio). Si tratta del 37% delle imprese 7 Per un confronto con i risultati di un indagine realizzata sulle piccole imprese della provincia di Reggio Emilia, promossa dall API e sostenuta dalla CCIAA, si veda Ginzburg A., Bigarelli D., I confini delle Pmi. Strategie di superamento dei limiti dimensionali nel sistema produttivo reggiano, ottobre 2004, Reggio Emilia. 12

13 di questo tipo e del 77,6% degli occupati in esse presenti, mentre fra le aziende conto terzi e le imprese di servizi quelle che appartengono a gruppi sono meno del 10% e gli occupati interessati intorno al 20% del totale. Il minore coinvolgimento delle imprese di subfornitura all interno di gruppi, formali e informali, fa presumere la prevalenza di relazioni di tipo orizzontale fra le forme di aggregazione presenti nell industria meccanica modenese, e cioè di forme che associano imprese conto proprio fra loro complementari per i tipi di prodotti realizzati 8. L analisi dell attività svolta dalle imprese collegate al gruppo, formale e informale, permette di verificare come la parte più numerosa dei gruppi sia composta soltanto da aziende di produzione, rispettivamente il 47,1% dei gruppi formali ed il 57% dei gruppi informali. Fra i gruppi formali, tuttavia, il secondo nucleo per importanza è rappresentato dai gruppi più complessi e cioè da quelli composti da imprese di produzione, da imprese commerciali, da imprese di servizi e da finanziarie (pari a oltre un terzo del totale), che corrispondono ai gruppi formati dalle aziende di maggiori dimensioni. Nei gruppi informali, invece, i gruppi così complessi sono meno diffusi, mentre molto numerosi appaiono quelli che associano imprese di produzione e imprese commerciali (pari a oltre un terzo del totale). La diffusa presenza di forme di aggregazione che comprendono imprese di produzione e imprese commerciali consente di identificare nell attività commerciale, come era prevedibile, una delle funzioni strategiche nelle quali il raggiungimento di una certa massa critica assume rilevanza. I dati relativi alla localizzazione delle imprese collegate mostrano differenze più marcate fra gruppi formali e gruppi informali. I gruppi formali si caratterizzano per l elevata diffusione di relazioni con imprese estere: il 54,1% delle aziende appartenenti a questi gruppi è collegata con imprese estere, mentre nei gruppi informali le imprese collegate ad aziende estere sono soltanto il 23,3% del totale. In questo tipo di gruppo prevalgono i gruppi composti soltanto da aziende modenesi, che rappresentano la maggioranza (54,5%), anche se sono presenti gruppi con collegate in altre province emiliane o in altre regioni italiane. Se i gruppi informali appaiono meno internazionalizzati rispetto ai gruppi formali, ciò dipende anche dalla presenza fra i gruppi formali di gruppi esteri che controllano aziende modenesi, mentre in entrambi i tipi di gruppi si registra un forte radicamento nel sistema produttivo locale, aggregando nei quattro quinti dei casi più di un impresa modenese. 8 Cfr. op. cit. Ginzburg A., Bigarelli D., (2004). 13

14 I gruppi formali hanno sede prevalentemente a Modena, nell 85% dei casi, seguiti da quelli con sede in altre regioni italiane (5,2%) e all estero (4,5%). Fra le province emiliane nelle quali hanno sede gruppi formali, con imprese collegate a Modena, appare soprattutto Bologna (4,8%), mentre Reggio Emilia ne accoglie una quota minoritaria (0,8%). Se si considera l occupazione diretta delle imprese che appartengono a gruppi formali, emerge tuttavia un profilo leggermente diverso relativamente al peso dei gruppi esterni alla provincia di Modena. Data l elevata dimensione delle imprese modenesi appartenenti al gruppo Fiat (Case New Holland Italia, Ferrari e Maserati) e alla presenza di numerosi gruppi esteri, fra i quali Titan (UK), Tetra Pak (S), Bosh (G), Nacco (USA), Daimler-Chrysler (G), Zehnder (G), Crown Cork (USA), Arvin Meritor (USA), Manitou (F), ecc., gli addetti diretti collegati a gruppi esterni alla provincia raggiungono il 21,2% dell occupazione del settore (15,4% facenti capo a gruppi italiani e 5,8% a gruppi esteri). Ritornando alle caratteristiche delle imprese collegate ai gruppi, appare rilevante sottolineare che, concentrando l attenzione sulle partecipazioni attive, una percentuale abbastanza simile di imprese appartenenti sia a gruppi formali sia a gruppi informali, intorno al 20% del totale, ha proprie aziende localizzate all estero. Si tratta di 144 imprese modenesi, equivalenti al 4% dell universo, che possiedono una o più aziende estere di tipo prevalentemente produttivo, ma anche aziende commerciali. La stima degli addetti presenti nelle imprese estere collegate è pari a circa a 4mila lavoratori, ma si può ritenere che essa sottostimi il fenomeno, in quanto non tutte le imprese hanno ritenuto opportuno dichiarare il numero di occupati esteri. Questa occupazione andrebbe aggiunta a quella complessivamente registrata in Italia nelle imprese del settore. La maggior parte degli addetti esteri fa capo a gruppi formali, circa il 70% del totale, mentre la rimanente parte è collegata a gruppi informali. Anche da questo dato si può rilevare il maggiore grado di internazionalizzazione raggiunto dalle imprese appartenenti a gruppi formali, in quanto si tratta di aziende mediamente più grandi rispetto a quelle che compongono i gruppi informali. Rimane tuttavia rilevante sottolineare come una quota significativa di piccole e medie imprese aggregate in gruppi informali abbiamo partecipazioni attive in imprese estere (il 21,4% del totale). 14

15 Tav. 5 Imprese per assetto proprietario e classi di addetti, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 6 15, ,0 250 e oltre 16 80,0 4 20, ,0 Totale 244 6, , , ,0 Tav. 6 Addetti per assetto proprietario e classi di addetti, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 250 e oltre , , ,0 Totale , , , ,0 15

16 Tav. 7 Imprese per tipo d impresa e assetto proprietario, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. Imp. c/proprio 141 9, , , ,0 Imp. c/terzi 31 1, , , ,0 Imp. servizio 72 13,0 6 1, , ,0 Totale 244 6, , , ,0 Tav. 8 Addetti per tipo d impresa e assetto proprietario, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Imp. c/proprio , , , ,0 Imp. c/terzi , , , ,0 Imp. servizio ,3 18 0, , ,0 Totale , , , ,0 16

17 Tav. 9 Imprese per assetto proprietario e attività svolta dalle imprese collegate (mix), 2005 Gruppi formali Gruppi informali v.a. % v.a. % Solo Produttive , ,0 Solo Comm.li 3 1, ,8 Solo Servizio ,0 Produttive/Comm.li 28 11, ,9 Produttive/Servizio 2 0,8 2 0,4 Produttive/Finanziarie 12 4,8 13 2,6 Comm.li/Servizio 1 0,4 - - Comm.li/Finanz. 1 0,4 2 0,4 Produttive/Comm.li/Servizio 3 1,2 8 1,6 Produttive/Comm.li/Finanziarie 4 1,6 - - Produttive/Servizio/Finanziarie 2 0,8 - - Produttive/Comm.li/Serv./Finanz ,0 11 2,1 Non disponibile ,2 Totale , ,0 17

18 Tav. 10 Imprese per assetto proprietario e localizzazione delle imprese collegate, 2005 Gruppi formali Gruppi informali v.a. % v.a. % Solo Modena 37 15, ,5 Resto Emilia 62 25,4 42 8,3 Resto Italia 13 5, ,9 Estero , ,3 Non disponibile ,2 Totale , ,0 Tav. 11 Imprese per assetto proprietario e localizzazione delle imprese collegate (mix), 2005 Gruppi formali Gruppi formali v.a. % v.a. % Solo Modena 37 15, ,5 Solo resto Emilia 1 0,4 29 5,8 Solo resto Italia 6 2,3 37 7,3 Solo estero 13 5, ,0 Modena/Resto Emilia 61 25,1 13 2,5 Modena/Resto Italia 7 2,9 27 5,3 Modena/Estero 94 38,7 37 7,3 Resto Emilia/Estero 5 2,1 - - Resto Italia/Estero 2 0,8 10 1,9 Modena/Resto Emilia/Resto Italia ,2 Modena/Resto Emilia/Estero 3 1,2 1 0,2 Modena/Resto Italia/Estero 5 2,0 2 0,4 Resto Emilia/Resto Italia/Estero 1 0,4 1 0,2 Modena/Resto Emilia/Resto Italia/Estero 9 3,7 - - Non disponibile ,2 Totale , ,0 18

19 Tav. 12 Imprese e addetti appartenenti a gruppi formali per sede della capogruppo, 2005 Imprese Addetti v.a. % v.a. % Modena , ,9 Bologna 12 4, ,4 Reggio Emilia 2 0, ,9 Resto Italia 13 5, ,7 Estero 11 4, ,1 Totale , ,0 v.a. % sul totale occupati di cui: Addetti appartenenti a gruppi con sede fuori Modena ,2 Tav. 13 Imprese con partecipazioni attive in imprese localizzate all estero per assetto proprietario, 2005 Gruppi formali Gruppi informali v.a. % v.a. % Imprese con partecipazioni 37 15, ,4 attive in imprese estere Totale , ,0 19

20 1.1.3 Le specializzazioni produttive: aspetti generali I dati presentati in questo paragrafo forniscono un quadro di sintesi delle principali specializzazioni produttive dell industria meccanica modenese. Questa anticipazione ha l obiettivo di fornire una visione d insieme del settore, mentre l analisi dettagliata e gli approfondimenti saranno affrontati nelle parti dedicate alle imprese conto proprio e alle imprese di subfornitura. La tavola 14 riporta una stima della distribuzione degli occupati complessivamente presenti nel settore (pari a lavoratori), per i principali prodotti realizzati dalle imprese dell industria meccanica locale 9. Da questa distribuzione emerge quanto sia ampia l articolazione delle specializzazioni produttive locali, tra le quali le più importanti sono i mezzi di trasporto/automotive (12,2% degli occupati), le macchine per l industria ceramica (12%), le macchine agricole (11,7%) e le macchine per sollevamento e movimentazione (11%). A questi prodotti, che raccolgono quasi la metà degli addetti totali, se ne aggiungono molti altri, come ad esempio i cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione (4,9% degli occupati), le macchine movimento terra (4,8%), gli elettrodomestici (4,7%), le macchine per la dosatura, confezionamento e l imballaggio (4,5%), le macchine per l industria alimentare (4,1%), e numerosissimi altri tipi di macchine destinate a vari settori della trasformazione industriale e dei servizi (metallurgia, chimica e petrolchimica, farmaceutica, stampa, vetro, cave e cantieri, trattamento rifiuti, ecc.). L aspetto che emerge con evidenza è rappresentato dall elevata diversificazione dell offerta produttiva dell industria meccanica modenese nella quale al settore dell automotive (12,2% degli occupati) e delle macchine agricole/movimento terra (16,5%), si affianca un importante, e prevalente, produzione di beni strumentali destinati a un ampia gamma di comparti manifatturieri e di servizio (54,5% degli occupati) (tav. 15). La presenza di queste diverse specializzazioni rappresenta un punto di forza della meccanica locale sia per la diversificazione dei mercati di riferimento sia per il processo di innovazione che si alimenta attraverso il trasferimento di una soluzione studiata per un prodotto ad un altro. 9 I dati sono stati ottenuti distribuendo l occupazione in relazione al prodotto realizzato dalle imprese conto proprio e in relazione al settore di utilizzo, inteso come prodotto di destinazione, del componente o della lavorazione realizzata dalle imprese conto terzi. 20

21 L analisi delle strategie seguite dalle imprese, di cui si parlerà più avanti nel rapporto, conferma un orientamento volto all ulteriore ampliamento della gamma dei prodotti e dei settori di destinazione. Tav I principali prodotti dell'industria meccanica modenese per numero di occupati, 2005 Valori riferiti all universo delle imprese Addetti* v.a. % Mezzi di trasporto/automotive ,2 Macch. per ind. ceramica ,0 Macch. agricole ,7 Macch. per sollev.to/mov.ne ,0 Cuscinetti, ingranaggi e org. di trasmiss ,9 Macch. movim.to terra ,8 Elettrodomestici ,7 Macch. per dosatura, conf. e imb ,5 Macch. per ind. alimentare ,1 Prod. in metallo per edilizia ,7 Macch. utensili e robot ,6 Macch. per ind. legno ,4 Pompe, compressori e sistemi idraulici ,9 Totale parziale ,6 Altri prodotti ,9 Non disponibile 280 0,5 Totale *Addetti delle imprese conto proprio e delle imprese conto terzi che lavorano per questi comparti 21

22 Tav Le principali categorie di prodotto presenti nell'industria meccanica modenese per numero di occupati, 2005 Valori riferiti all universo delle imprese Addetti v.a. % Mezzi di trasporto/automotive ,2 Macchine agricole e mov.to terra ,5 Macchine, impianti e apparecchi meccanici ,5 Altri prodotti ,4 Non disponibile 280 0,5 Totale ,0 22

23 1.1.4 La composizione professionale degli addetti La struttura dell occupazione nell industria meccanica modenese vede una presenza significativa di lavoratori autonomi che incidono per il 12,9% sugli addetti complessivi. Il lavoro autonomo raggiunge una quota più elevata nelle imprese conto terzi, pari al 19,9% degli occupati, mentre nelle aziende conto proprio si attesta intorno al 7,7% del totale. E importante ricordare che nella meccanica modenese una impresa su quattro non ha lavoratori dipendenti, ma è formata esclusivamente da titolari/soci che lavorano direttamente nell azienda. Queste imprese si concentrano fra quelle di micro dimensione, tanto che nella classe 1-5 addetti ben il 49,7% delle aziende non ha dipendenti, e questa quota risulta ancora più elevata fra le imprese conto terzi. La composizione degli occupati per qualifica mette in evidenza il rilevante peso della componente operaia. Gli operai rappresentano il 59,1% degli addetti totali, mentre gli impiegati costituiscono il 25,7% degli occupati. A questi si aggiungono i dirigenti/quadri, pari all 1,4% degli addetti, e altri lavoratori, pari all 1,1%, che raccolgono le forme di lavoro atipiche, quali co.co.co., lavoratori interinali, lavoratori in appalto. Le differenze presenti nella composizione degli addetti sono legate sia alla dimensione aziendale, sia al tipo di impresa (conto proprio o conto terzi). Al crescere della dimensione, aumenta, come è ovvio, l incidenza degli impiegati e dei dirigenti/quadri, mentre diminuisce quella dei titolari/soci che lavorano direttamente in azienda. Nelle imprese di micro dimensione (1-5 addetti), ad esempio, i lavoratori autonomi rappresentano il 63,3% degli occupati totali e gli impiegati pesano soltanto per l 8,2%, così gli operai raggiungono soltanto il 23,5% del totale addetti. In queste imprese i titolari/soci svolgono direttamente sia una parte del lavoro impiegatizio sia una parte del lavoro operaio. Le principali differenze che si rilevano, invece, nella struttura dell occupazione delle imprese conto proprio, rispetto a quelle conto terzi, sono legate alla maggiore incidenza degli impiegati e dei dirigenti/quadri nelle prime rispetto alle seconde, e conseguentemente una minore incidenza della componente operaia. Ciò dipende non soltanto dal fatto che le imprese conto proprio sono mediamente più grandi delle conto terzi. A parità di dimensione aziendale, la composizione dell occupazione di un impresa di subfornitura, dato il minore sviluppo di alcune funzioni aziendali terziarie, quali ad esempio il commerciale, vede una maggiore presenza della componente operaia e una minore presenza di dirigenti/quadri e impiegati, rispetto alle aziende conto proprio. 23

24 Le donne occupate nel settore rappresentano il 18,9% degli addetti totali e sono molto più numerose fra gli impiegati rispetto agli operai. Fra gli impiegati esse pesano per il 39,5%, mentre fra gli operai esse sono soltanto l 11,9% del totale. Anche nella categoria dei titolari/soci, le donne pesano marginalmente per una quota pari a circa il 13% del totale. I lavoratori stranieri rappresentano, invece, il 9,7% degli addetti del settore e risultano più diffusi nelle imprese conto terzi, dove raggiungono un incidenza pari al 16% dell occupazione complessiva, mentre nelle aziende conto proprio si attestano sul 6,6% degli addetti. 24

25 Tav Imprese con e senza dipendenti per classe di addetti, 2005 Senza dipendenti Con dipendenti Totale v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , ,0 250 e oltre , ,0 Totale , , ,0 Tav Imprese conto proprio con e senza dipendenti per classe di addetti, 2005 Senza dipendenti Con dipendenti Totale v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , ,0 250 e oltre , ,0 Totale , , ,0 25

26 Tav. 18 Imprese conto terzi con e senza dipendenti per classe di addetti, 2005 Senza dipendenti Con dipendenti Totale v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , ,0 Totale , , ,0 Tav Imprese di servizio con e senza dipendenti per classe di addetti, 2005 Senza dipendenti Con dipendenti Totale v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , ,0 Totale , , ,0 26

27 Tav. 20 Addetti per qualifica e classe di addetti, e oltre Totale v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % Titolari/Soci , , , ,7 99 1,9 53 0,9 14 0, ,6 Dirigenti/Quadri 0 0,0 0 0, ,1 75 0,7 95 1, , , ,4 Impiegati 395 8, , , , , , , ,7 Operai , , , , , , , ,1 Altri 244 5, ,4 90 1,0 40 0,4 70 1,4 38 0,6 0 0, ,1 Totale , , , , , , , ,0 Tav. 21 Addetti delle imprese conto proprio per qualifica e classe di addetti, e oltre Totale v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % Titolari/Soci , , , ,3 72 2,0 48 1,0 14 0, ,7 Dirigenti/Quadri 0 0,0 0 0,0 93 3,3 52 0,8 85 2,3 80 1, , ,0 Impiegati , , , , , , , ,0 Operai , , , , , , , ,6 Altri 167 9,1 35 1,3 25 0,9 18 0,3 24 0,7 33 0,7 0 0, ,8 Totale , , , , , , , ,0 27

28 Tav. 22 Addetti delle imprese conto terzi per qualifica e classe di addetti, e oltre Totale v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % Titolari/Soci , , , ,2 27 2,1 5 0, ,9 Dirigenti/Quadri 0 0,0 0 0,0 12 0,2 17 0,5 5 0,4 16 1, ,3 Impiegati 131 5, , , , , , ,8 Operai , , , , , , ,2 Altri 71 3, ,7 65 1,2 22 0,7 21 1,7 5 0, ,8 Totale , , , , , , ,0 Tav. 23 Addetti delle imprese di servizio per qualifica e classe di addetti, e oltre Totale v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % v.a % Titolari/Soci , , , ,2 0 0,0 0 0, ,2 Dirigenti/Quadri 0 0,0 0 0,0 0 0,0 6 0,9 5 3,4 6 2, ,6 Impiegati 50 7, , , ,0 0 0, , ,6 Operai , , , , , , ,7 Altri 6 0,9 0 0,0 0 0,0 0 0, ,1 0 0, ,0 Totale , , , , , , ,0 28

29 1.2 Le imprese conto proprio La dimensione e il grado di concentrazione della produzione Le imprese conto proprio dell industria meccanica modenese si caratterizzano per avere dimensioni aziendali molto diverse fra loro. Nel 2005, la parte maggioritaria delle imprese si colloca nella fascia al di sotto dei 10 addetti (il 64,3% del totale), mentre in termini di occupati e di fatturato sono le imprese di grandi dimensioni ad avere un peso molto significativo. Del fatturato complessivo del settore, pari a milioni di euro, nel 2005, ben il 54,4% è sviluppato dalle aziende con più di 250 addetti, seguite dalle imprese medie ( occupati) con il 20,5% del fatturato e dalle piccole imprese (10-49 addetti) con il 19%. Le micro imprese (<10 addetti), pur essendo così numerose, sviluppano soltanto il 6% del fatturato, raccogliendo il 12,3% degli occupati. I dati analizzati dimostrano l importanza assunta dalle imprese di grandi dimensioni nel determinare il valore della produzione del settore (54,4%), pur avendo queste un peso in termini di occupati proporzionalmente inferiore (38,5%). Le piccole e medie imprese, invece, assumono un ruolo più importante in termini di addetti (con il 49,1% di quelli presenti nelle aziende conto proprio), rispetto alla quota di fatturato sviluppata (39,6%), e questo risultato deriva dalla diversa specializzazione, in termini di prodotti, che caratterizza le une e le altre, di cui si dirà nel paragrafo successivo. Il confronto con i dati Metalnet 2000 mette in evidenza un rafforzamento, in termini di quota sul fatturato del settore, sia delle imprese di grandi dimensioni (250 addetti e oltre) sia di quelle di piccole dimensioni appartenenti alla classe occupati. Nel periodo considerato aumenta in misura significativa il fatturato per addetto delle imprese con più di 20 addetti, mentre diminuisce nelle aziende di minori dimensioni. Complessivamente le dimensioni economiche delle imprese conto proprio, in termini di fatturato medio per impresa, aumentano in tutte le classi dimensionali, ad eccezione delle aziende più piccole in cui rimangono stabili o diminuiscono. Un altro modo per analizzare il grado di concentrazione della produzione è legato all individuazione del peso assunto dai gruppi formali e informali all interno delle imprese conto proprio. Oltre all analisi già sviluppata nel capitolo precedente, è interessante aggiungere che fra le imprese conto proprio il 9,8% fa parte di gruppi formali e questo nucleo di aziende, 29

30 che raggruppa prevalentemente le imprese di maggiori dimensioni, sviluppa ben il 70,8% del fatturato complessivo dell industria meccanica modenese. Questo dato indica un grado di concentrazione della produzione più elevato rispetto a quello che emerge dall analisi della sola dimensione aziendale. E importante inoltre aggiungere che i gruppi informali, che raggruppano il 27,2% delle aziende conto proprio, sviluppano il 17,2% del fatturato del settore. L insieme delle imprese appartenenti a gruppi formali e informali costituiscono quindi la parte economicamente maggioritaria, che sviluppa l 88% del fatturato dell industria meccanica modenese, a conferma del rilevante peso fra le aziende conto proprio delle forme di aggregazione fra imprese. Le previsioni di fatturato relative al 2006 mettono in evidenza una variazione positiva pari nel complesso al +8,8%, con incrementi più elevati nelle imprese medie ( addetti) e medio-piccole (20-49 addetti), che oscillano fra il +11% e il +15%, mentre nelle aziende di minori dimensioni (<20 addetti) la variazione prevista del fatturato è notevolmente inferiore alla media e compresa fra il 2% e il 4%. Questa tendenza sembrerebbe confermare la dinamica meno brillante delle imprese conto proprio di minori dimensioni emersa dal confronto con i dati Metalnet Rispetto all assetto proprietario, è interessante rilevare come le previsioni di fatturato per il 2006 siano maggiormente positive per le imprese appartenenti a gruppi formali e informali. Esse si attestano intorno al +9%, a fronte delle previsioni delle imprese autonome (quelle senza rapporti societari o proprietari con altre imprese) che si mantengono intorno al +3,6%. 30

31 Tav. 24 Imprese conto proprio, addetti e fatturato per classe di addetti, 2005 Imprese Addetti Fatturato (milioni di ) v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 250 e oltre 20 1, , ,4 Totale , , ,0 Tav. 25 Imprese conto proprio, addetti e fatturato per classe di addetti, Fatt.to/ Impresa Fatt.to/ Addetto Add./ Impresa Fatt.to/ Impresa Fatt.to/ Addetto Add./ Impresa (migliaia di correnti) (migliaia di correnti) v.a. v.a. v.a v.a. v.a v.a , , , , , , , , , , ,4 250 e oltre , ,7 Totale ,6 31

32 Tav. 26 Fatturato delle imprese conto proprio per assetto proprietario e classe di addetti, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale milioni di v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 90 8, ,0 250 e oltre , , ,0 Totale , , , ,0 Tav. 27 Imprese conto proprio per assetto proprietario e classe di addetti, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 9 31,0 3 10, ,0 250 e oltre 16 80,0 4 20, ,0 Totale 141 9, , , ,0 32

33 Tav. 28 Addetti delle imprese conto proprio per assetto proprietario e classe di addetti, 2005 Gruppi formali Gruppi informali Autonome Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 250 e oltre , , ,0 Totale , , , ,0 33

34 1.2.2 I prodotti Aspetti generali Le imprese conto proprio realizzano nella grande maggioranza dei casi esclusivamente la produzione di prodotti propri (nel 2005 il 74,1% delle aziende), mentre un quarto delle imprese svolge un attività mista, affiancando all attività principale, rappresentata dalla produzione di prodotti propri, una produzione per conto terzi (o in subfornitura). In termini di fatturato l attività per conto terzi assume tuttavia valori marginali, intorno all 1% del totale, e tende ad essere più presente fra le imprese di minori dimensioni dove raggiunge incidenze superiori che oscillano fra il 4% e il 10% del fatturato. Anche la produzione di prodotti OEM (Original Equipment Manufacturer) ha un peso limitato sul fatturato complessivo dell industria meccanica modenese, pari al 2,4%. Essa è concentrata nelle imprese più strutturate, con incidenze sul valore della produzione di queste aziende che oscillano fra il 4% e l 11% del fatturato. Il confronto con i dati Metalnet 2000 non rileva significativi cambiamenti. Anche allora le imprese si polarizzavano fra aziende solo conto proprio e aziende solo conto terzi, e l incidenza dell attività conto terzi svolta dalle imprese conto proprio, così come quella delle produzioni OEM, era molto simile. E tuttavia interessante segnalare la presenza di una quota significativa di fatturato, pari al 9,7% del totale di settore, realizzata attraverso la pura commercializzazione di prodotti acquistati sul mercato sui quali l impresa conto proprio non effettua alcuna trasformazione. Rispetto al 2000, questa attività risulta in significativa crescita e corrisponde a una strategia di completamento della gamma attraverso l acquisto sul mercato di prodotti che per l impresa non sarebbe conveniente produrre direttamente. L ultimo aspetto riguarda il fatturato sviluppato con le attività di servizio, legate all assistenza tecnica post vendita e la manutenzione dei prodotti venduti. Essa rappresenta il 4,7% del fatturato complessivo del settore ed è presente nelle imprese di tutte le classi dimensionali, comprese quelle di micro dimensione. 34

35 Le categorie di prodotto e i prodotti principali L analisi della specializzazione produttiva delle imprese conto proprio misura il peso dei prodotti realizzati sul fatturato sviluppato dalle imprese. Il quadro fornito da questi dati è leggermente diverso da quello descritto nel primo capitolo e le ragioni sono riconducibili al fatto che si considera il valore della produzione, e non gli addetti, per cui le produzioni a minor contenuto di lavoro e maggiore intensità di capitale assumono un peso maggiore, così come quelle maggiormente delocalizzate all esterno della provincia. Sulla base del fatturato sviluppato nel 2005, la produzione di macchine, impianti e apparecchi industriali rimane la quota più importante, con il 43,1% del fatturato, seguita da macchine agricole/movimento terra (22,7%), dai mezzi di trasporto/automotive (21,9%) e dagli altri prodotti (12,2%). All interno della categoria macchine, impianti e apparecchi industriali si concentra una vasta gamma di beni strumentali destinati a numerosi comparti della manifattura e dei servizi (ceramica, alimentare, legno, farmaceutico, biomedicale, metallurgia, chimica e petrolchimica, stampa, vetro, cave e cantieri, trattamento rifiuti, ecc). La diversificazione presente nella gamma produttiva dell industria meccanica modenese rappresenta, come è stato detto, un punto di forza, in quanto favorisce la diversificazione dei mercati di riferimento e il processo di innovazione. Nell elenco dei prodotti principali, per valore del fatturato, ai primi posti si collocano i mezzi di trasporto/automotive (21,9%) e le macchine agricole (17,5%), seguiti dalle macchine per l industria ceramica (11,6%), dalle macchine per il sollevamento e movimentazione (9,1%), dalle macchine movimento terra (5,2%), dai cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione (4,5%), elettrodomestici (4,0%), macchine per l industria alimentare (3,9%), oltre a numerosissime altre diverse tipologie di prodotto (oltre una cinquantina). Un aspetto interessante dell analisi riguarda le specializzazioni delle imprese conto proprio in relazione alla dimensione delle aziende. La produzione principale delle imprese di tutte le classi dimensionali, ad eccezione delle grandi (250 addetti e oltre), è rappresentata dalle macchine, impianti e apparecchi industriali, con incidenze che oscillano fra il 50,1% delle micro imprese (1-5 addetti), al 60-70% delle medie imprese ( addetti), al 70-80% delle piccole aziende (6-49 addetti). Questi dati sono particolarmente significativi in quanto testimoniano la rilevante presenza di aziende molto piccole nella produzione di beni strumentali destinati all industria e ai servizi, la cui specializzazione, come si vedrà meglio nel paragrafo successivo, 35

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