OSSERVATORIO DEL SETTORE TESSILE ABBIGLIAMENTO NEL DISTRETTO DI CARPI
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1 OSSERVATORIO DEL SETTORE TESSILE ABBIGLIAMENTO NEL DISTRETTO DI CARPI a cura di R&I srl Relatore Daniela Bigarelli Presentazione Bologna, 4 febbraio 2016 EMILIA-ROMAGNA Fashion Quale politica industriale per il sistema moda? Regione Emilia-Romagna - Aula Magna Via A. Moro 30 - Bologna
2 LE TENDENZE DI LUNGO PERIODO La divulgazione dei dati presentati è consentita solo previa autorizzazione
3 Dinamica del settore maglieria e confezione, Numeri indici 1990= Fatturato (prezzi costanti) Addetti Addetti nel distretto Imprese
4 Ritorno alla crescita del fatturato - riposizionamento del distretto su fasce più qualificate del mercato - grazie all affermazione di un nucleo di imprese emergenti gestite da una nuova generazione di imprenditori - che investe in ricerca sul prodotto, nel marchio, nella promozione e nei canali distributivi diretti, acquisendo una visibilità sul mercato che non ha mai caratterizzato le imprese del distretto
5 Crescita senza occupazione nel distretto - continuo processo di selezione fra le piccole imprese finali e le imprese di subfornitura - aumento delle delocalizzazioni produttive verso paesi esteri a basso costo - aumento del lavoro sommerso nel distretto in relazione anche alla presenza di imprese di subfornitura gestite da imprenditori stranieri (cinesi e altri)
6 Imprese e addetti Addetti nel distretto val. ass. val. ass. val. ass. var. % Imprese finali ,7 Imprese di subfornitura ,0 Totale ,1 Addetti imprese finali ,1 Addetti imprese di subfornitura ,6 Totale ,5 di cui: Lavoratori autonomi 32,0% 32,8% 22,0% -65,0 Addetti in Italia fuori distretto commerciali e negozi propri
7 Attività della filiera che si concentrano nel distretto - il distretto concentra sempre più la testa della filiera: R&S, prototipi, commercializzazione, marketing, comunicazione, ecc.; - mentre il corpo, e cioè la manifattura, la produzione, è sempre più delocalizzata altrove; - le fasi della manifattura che resistono meglio nel distretto sono quelle a maggiore valore aggiunto (es. tessiture, ricami e applicazioni,ecc.) e le produzioni di piccola e piccolissima serie.
8 I CAMBIAMENTI AVVENUTI NEGLI ANNI DUEMILA
9 Imprese finali Aumento del grado di concentrazione della produzione % sul fatturato Imprese <50 addetti 95% imprese (249) Prime 5 imprese 14,1 48,6 23% fatturato 45% addetti Prime 10 imprese 21,0 63,1 Imprese >50 addetti 5% imprese (12) 67% fatturato 55% addetti
10 Imprese finali Ampliamento della gamma dei prodotti % sul fatturato Imprese <50 addetti Maglieria Confezione Accessori 63,3 36,5 0,2 32,8 56,7 10,5 M 50,2 C 47,1 A 2,6 Imprese >50 addetti M 22,9 C 62,2 A 14,9
11 Imprese finali Elevata capacità creativa Numero medio modelli inseriti nel campionario per impresa (realizzati in un anno) 381 Numero totale modelli (realizzati in un anno nel distretto) Addetti ai campionari Spese R&S dei campionari 6,6% del fatturato Utilizzo di stilisti esterni 45% delle imprese
12 Imprese finali Crescita dei marchi e griffe del distretto % sul fatturato Imprese <50 addetti Marchi e griffe del distretto a elevata visibilità 10,5 54,6 MG distretto 14,0 MG su licenza 5,0 Altre 81,0 Marchi e griffe esterne al distretto su licenza Altre produzioni 8,2 81,3 15,1 31,3 Imprese >50 addetti MG distretto 73,0 MG su licenza 20,0 Altre 7,0
13 Imprese finali Mercato interno ancora prevalente N. impre se % imprese che esportano N. medio di paesi esteri nei quali esportano % export su fatturato 1-9 addetti ,5 3 27, ,6 8 35,4 50 e oltre , ,1 Totale ,2 5 33,8 Export UE/Export totale 62,2% (media italiana del settore 49,9%)
14 Imprese finali Cambiano i canali distributivi % sul fatturato Imprese <50 addetti Dettaglio multimarca Negozi monomarca propri e in franchising 30,0 4,0 59,3 16,4 D Multi 48,0 N Mono 1,0 I e Gdo 40,0 E-commerce - Altro 11,0 Ingrosso e GDO E-commerce Altro 53,7 16,7-0,3 12,3 7,3 Imprese >50 addetti D Multi 66,0 N Mono 25,0 I e Gdo 4,0 E-commerce 1,0 Altro 4,0
15 Imprese finali Diminuisce la produzione Made in Italy % sul fatturato Imprese <50 addetti Produzione 100% Made in Italy 86,8 52,4 100% Made in Italy 89,2 Produzione realizzata all estero 13,2 47,6 Imprese >50 addetti 100% Made in Italy 31,4
16 Imprese finali Aumenta la produzione delocalizzata all estero % sul valore delle lavorazioni decentrate 50 e più 10,2 5,7 12,1 72,0 Costo delle lavorazioni decentrate add 1-9 add Confezione 16,6 46,4 11,4 63,7 14,2 24,9 57,8 18,3 29,3 10,4 6,6 0,4 Maglieria 58,4 20,4 8,4 12,8 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Distretto Altre aree dell'emilia-romagna Altre regioni italiane Estero
17 Imprese di subfornitura Piccole dimensioni e piccole serie di produzione % Imprese monofase % Imprese 1-9 addetti % Fatturato imprese 1-9 addetti % Imprese che realizzano piccole serie % Fatturato realizzato con prototipi e campioni % Imprese che realizzano il capo finito ,3 93,5 63,5 73,8 1,6 2, ,5 91,0 45,7 79,0 19,1 9,3
18 Imprese di subfornitura Elevata dipendenza da committenti locali con marchi a scarsa visibilità % sul fatturato Totale Altre imprese Capo finito 48,8 63,0 79,3 8,4 20,1 19,4 12,6 19,0 22,7 5,0 1,7 Marchi e griffe del distretto a elevata visibilità 26,2 Fatturato Ricamo/applicazioni 47,1 22,7 29,0 1,2 Marchi e griffe esterni al distretto 14,7 Stiro/controllo/imbusto 77,7 22,0 0,3 Altri prodotti 59,1 Taglio/confezione 80,2 17,2 2,6 Tessitura 67,3 27,2 5,5 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Distretto Altre aree dell'emilia-romagna Altre regioni italiane Estero
19 CONCLUSIONI
20 Aspetti critici Conclusioni - Piccole imprese finali tradizionali molto legate al mercato interno, con una scarsa visibilità del marchio, non in grado di valorizzare il Made in Italy sui mercati esteri - Subfornitura prevalentemente legata a questo tipo di imprese problemi di valorizzazione della filiera Made in Italy, ampliamento dei mercati di sbocco, Insieme concentrano i 2/3 dell occupazione del distretto riposizionamento strategico delle imprese, perdita di competenze tecniche Aspetti dinamici e innovativi - Imprese finali strutturate, in crescita sui mercati internazionali, con marchi forti e strategie di integrazione a valle attraverso l apertura di reti di negozi monomarca, con un legame molto debole con la subfornitura locale non fanno da traino della filiera produttiva locale, ma contribuiscono a formare competenze nuove per il distretto (comunicazione, marketing, gestione delle reti di vendita, ecc.) - Capacità creativa diffusa nel distretto sulla quale investire per alimentare l innovazione di prodotto.
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