HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE"

Transcript

1 1 OGGETTO MOBILITÀ INTRAREGIONALE QUESITO (posto in data 17 giugno 2015) Un dirigente medico in servizio presso un presidio ospedaliero gestito da un Azienda Sanitaria Locale ha vinto un avviso di mobilità indetto da un Azienda Ospedaliera ed avendone avuto notizia il 3 febbraio 2014 ha chiesto in data 11 febbraio 2014 il nulla osta al trasferimento all Azienda di appartenenza. La stessa ha comunicato all interessato, in data 20 febbraio 2014, che non era possibile concedere tale nulla osta in ottemperanza del decreto numero 3 del 23 gennaio 2014 del Commissario ad acta della Regione di appartenenza, che disponeva che le mobilità, anche quelle in corso di perfezionamento, erano sospese fino al 31 dicembre In data 8 maggio 2015 l interessato ha di nuovo inviato la propria richiesta di nulla osta all Azienda Sanitaria di appartenenza, la quale ha comunicato, in data 16 maggio, quanto segue: Il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 ha operato una modifica dell articolo 30, commi 1 e 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, 165 ed ha introdotto l obbligo del previo assenso dell Amministrazione di appartenenza per i processi di mobilità volontaria tra Enti della Pubblica Amministrazione. In particolare il suddetto articolo 4, al comma 2, punto 2, prevede la nullità degli accordi, degli atti e delle clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui al comma1. Risulta pertanto definitivamente superato il decreto regionale numero 3 del 23 gennaio 2014, che ipotizzava un termine finale per il blocco delle procedure di mobilità senza l assenso dell Azienda di appartenenza. Tanto si comunica con la precisazione che il procedimento di mobilità potrà avvenire esclusivamente previo nulla osta di questa Azienda Sanitaria. Si chiede se il comportamento dell Azienda in questione à legittimo.

2 2 RISPOSTA (inviata in data 22 giugno 2015) La risposta dell Azienda Sanitaria in questione alla reiterata richiesta di nulla osta è assolutamente corretta laddove, nella frase finale, afferma che il procedimento di mobilità potrà avvenire esclusivamente previo nulla osta di questa Azienda Sanitaria. Non è invece corretto sostenere, come afferma la nota dell azienda datata 16 maggio 2015, che il previo assenso dell amministrazione di appartenenza è stato introdotto dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 perché tale nulla osta è previsto dall articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sin dalla prima versione della norma. I commi 1 e 2 dell articolo 30 nel testo vigente dal 24 maggio 2001 (data di entrata in vigore del decreto legislativo 165, che fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in data 9 maggio 2001) fino al 1 aprile 2005, disponevano infatti: 1. trasferimento a domanda tra amministrazioni diverse Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. 2. rinvio alla contrattazione collettiva I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. La norma di rinvio alla contrattazione collettiva nazionale è stata letta come possibilità di deroga rispetto all obbligatorietà del previo assenso dell amministrazione di appartenenza, ed è stato conseguentemente ritenuto applicabile il comma 2 dell articolo 20 del CCNL 1998_2001, che dispone: Il nulla osta dell azienda o ente di appartenenza, qualora non venga concesso entro dieci giorni dalla richiesta, è sostituito dal preavviso di tre mesi.

3 3 Questa interpretazione, anche se trascende la lettera della norma citata, che al comma 2 precisava che i contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l attuazione di quanto previsto dal comma 1 e non dettare norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1, inclusa quindi la clausola del previo assenso dell amministrazione di appartenenza, poteva essere ritenuta legittima in base ad una lettura estensiva del comma 2 dell articolo 2 dello stesso decreto legislativo 165, che nel testo in quegli anni vigente disponeva Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata non sono ulteriormente applicabili, salvo che la legge disponga espressamente in senso contrario. Quella formulazione è stata interpretata come priorità del contratto rispetto alla norma di legge, ed in coerenza con questo criterio è stato ritenuto applicabile alla dirigenza medica il comma 2 dell articolo 20 del CCNL 1998_2001, che di fatto rendeva non necessario l assenso dell amministrazione di appartenenza visto che, laddove non fosse stato concesso entro 10 giorni dalla richiesta, poteva essere sostituito dal preavviso di tre mesi da parte del dirigente interessato. Il comma 2 dell articolo 2 del decreto legislativo 165, nel testo modificato dall articolo 1, comma 1, della legge 4 marzo 2009, n. 15, ripristina la priorità della legge rispetto al contratto, disponendo che: Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora ciò sia espressamente previsto dalla legge. Dal 20 marzo 2009 (data di entrata in vigore della legge 4 marzo 2009, n. 15, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 53 del 5 marzo 2009) il comma 2 dell articolo 20 del CCNL 1998_2001 deve ritenersi a tutti gli effetti disapplicato, e l assenso preventivo dell amministrazione di appartenenza condizione ineludibile per procedere al trasferimento.

4 4 Tale assenso, già previsto nella versione originaria dell articolo 30 del decreto legislativo 165, è stato confermato in tutte le successive versioni, che hanno apportato modifiche anche significative ad alcuni aspetti della normativa in materia di mobilità, modifiche che sono analizzate nella successiva sezione e che concernono le procedure che devono essere adottate per utilizzare l istituto della mobilità volontaria per quanto concerne in particolare il divieto di procedere per chiamata diretta e l obbligo di pubblicare sul sito istituzionale un avviso pubblico al quale possano partecipare tutti coloro che hanno interesse ad accedere al posto disponibile nella dotazione organica. Alla luce di questo contesto normativo appare privo di qualsiasi senso il decreto del commissario ad acta numero 3 del 23 gennaio 2014, col quale si proroga fino al 31 dicembre 2014 il blocco delle mobilità non autorizzate dall azienda di appartenenza, decreto che peraltro proroga quanto disposto dal precedente decreto n. 30 del 15 marzo 2012, che disponeva la sospensione di tutte le procedure, anche se già avviate, dirette alla mobilità volontaria di personale con il solo assenso dell azienda di destinazione fino al 30 giugno Già il decreto regionale 15 marzo 2012, n. 30 era privo di senso, perché stante il disposto dell articolo 30 del decreto legislativo 165, e tenendo conto della riaffermata priorità della legge sul contratto disposta con la richiamata legge 4 marzo n. 15, il trasferimento per mobilità volontaria da un amministrazione pubblica ad un altra non può essere disposto senza il previo assenso dell amministrazione di appartenenza. Il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, al comma 2.2, precisa che Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e 2. Tale precisazione costituisce un rafforzativo di una norma già ampiamente consolidata, secondo la quale la norma di legge prevale sulla norma contrattuale, che può derogare la norma di legge solo quando questa esplicitamente lo preveda (e non, come originariamente, in tutti i casi tranne quando la norma di legge esplicitamente non lo vietasse).

5 5 Poste queste necessarie premesse occorre rilevare che le risposte date dall Azienda sanitaria di appartenenza alle richieste di nulla osta al trasferimento datate 11 febbraio 2014 e 8 maggio 2015 sono del tutto incongruenti rispetto a tali richieste, perché si limitano ad affermare che il trasferimento per mobilità è possibile solo previo consenso dell amministrazione di appartenenza (nel primo caso in base al decreto regionale numero 3 del 23 gennaio 2014, nel secondo caso in base al decreto legge 24 giugno 2014 n. 90). Ferma restando una errata interpretazione della normativa vigente per quanto concerne i trasferimenti per mobilità (anche nei richiamati decreti regionali), l Azienda in sostanza non risponde alla richiesta che ad essa è stata rivolta dal dirigente interessato, che è appunto quella del necessario assenso dell amministrazione di appartenenza al trasferimento richiesto. Prima di presentare una terza richiesta scritta del necessario assenso al trasferimento per mobilità è opportuno che il dirigente interessato chiarisca la propria posizione con gli interlocutori che sono comunque chiamati a pronunciarsi nel merito della richiesta formulata: prima di tutto il direttore della struttura complessa di appartenenza, che deve dichiarare che l assenso al trasferimento non comporta problemi alla continuità nell erogazione delle prestazioni che la struttura è tenuta ad assicurare, subito dopo il responsabile dell ufficio personale, che deve assicurare la correttezza dei provvedimenti che devono essere adottati per consentire il trasferimento richiesto. Solo dopo avere chiarito verbalmente la posizione, ed avere ottenuto l assenso sostanziale al trasferimento per mobilità, può essere presentata una richiesta formale, formulata d intesa con i soggetti prima richiamati, e citando nella richiesta non tanto l articolo 20 del CCNL 1998_2001 quanto l articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel testo attualmente vigente tenendo conto delle ultime modifiche ad esso apportate dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90.

6 6 CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE L istituto della mobilità della dirigenza medica è disciplinato non solo dall articolo 20 del CCNL 1998_2001, ma anche dall articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001 che detta norme generali in materia di rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, e che secondo una logica di gerarchia delle norme sicuramente ha maggior valore di una norma contrattuale. Questo è ancor più vero oggi in relazione alla evoluzione della normativa che disciplina il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti e che, invertendo una linea di tendenza consolidata, ripristina la priorità della norma di legge rispetto al contratto. Secondo il citato articolo 20 la mobilità volontaria era subordinata alla sola accettazione dell amministrazione di destinazione, e il nulla osta non poteva essere negato dall amministrazione di appartenenza, superato il periodo di prova. Il comma 2 dell articolo 20 prevedeva infatti che Il nulla osta dell' azienda o ente di appartenenza, qualora non venga concesso entro dieci giorni dalla richiesta, è sostituito dal preavviso di tre mesi. Il CCNL 1998_2001 è stato stipulato in data 8 giugno 2000, mentre il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 è entrato in vigore il 24 maggio Nella formulazione originaria l articolo 30 precisava 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. La disciplina della mobilità volontaria è stata profondamente modificata da successivi provvedimenti legislativi, non derogabili dai contratti collettivi nazionali di lavoro, che conferiscono oggi all amministrazione di appartenenza ampia discrezionalità, facendo prevalere motivazioni di carattere economico ed organizzativo rispetto alle esigenze professionali del dirigente. Una prima significativa modifica è stata introdotta dal comma 230 dell articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che ha inserito nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo l articolo 35, che disciplina l accesso al pubblico impiego, l articolo 35-bis, che dispone:

7 7 I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi. Oltre a questo vincolo, che deriva dalla normativa nazionale, una ulteriore limitazione all istituto della mobilità volontaria è stata posta da disposizioni restrittive emanate in ambito regionale, soprattutto dalle Regioni sottoposte a piani di rientro, che hanno subordinato la concessione del nulla osta alla rinuncia alla sostituzione del dipendente che viene trasferito ad altra azienda in base all istituto della mobilità. Questo al fine di evitare effetti negativi in termini di costo complessivo del personale a livello regionale. Una ulteriore ed ancor più cogente limitazione del diritto ad accedere alla mobilità è stata introdotta dall articolo 49 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che ha modificato il comma 1 dell articolo 30 del decreto legislativo 165, che disciplina l istituto della mobilità, aggiungendo al testo previgente (Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento) le norme: Le amministrazioni devono in ogni caso rendere pubbliche le disponibilità dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta. Il trasferimento è disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire. L articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 è stato ulteriormente modificato dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, che con l articolo 4 riscrive integralmente i primi commi dell articolo 30, eliminando il vincolo del parere favorevole dei dirigenti delle strutture di appartenenza e di destinazione, ma mantenendo il vincolo dell assenso dell amministrazione di appartenenza. E non è irrilevante notare l inciso che il comma 2.2 inserito nell articolo 30 dal citato articolo 4 del decreto legge 90, che precisa: Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e 2.

8 8 La normativa oggi vigente subordina la mobilità volontaria all assenso dell amministrazione di appartenenza. Il comma 2 dell articolo 20 del CCNL 1998_2001 disponeva che laddove l azienda di appartenenza non avesse dato il proprio esplicito assenso questo era sostituito dal preavviso di tre mesi (ferma restando la possibilità di un diverso accordo tra le parti). Quella norma non è più applicabile a seguito delle disposizioni legislative che sono state adottate successivamente, che rendono possibile il trattenimento in servizio per cinque anni dalla data dell assunzione e rendono comunque imprescindibile il preventivo assenso dell amministrazione di appartenenza. Visto che il nulla osta dell amministrazione di appartenenza costituisce condizione imprescindibile per accedere alla mobilità, l unica strada percorribile è quella di ottenere il consenso di coloro che devono comunque pronunciarsi nel merito della richiesta, prima di tutto il responsabile della struttura complessa alla quale risulta assegnato il dirigente, ed in secondo luogo il responsabile del servizio gestione delle risorse umane, che è responsabile della predisposizione dell atto amministrativo con il quale l Azienda concede il proprio nulla osta al trasferimento, e conseguentemente della correttezza formale del provvedimento stesso. Laddove il trasferimento per mobilità costituisca una opportunità importante, sia sotto il profilo personale, sia sotto il profilo professionale, piuttosto che porsi in conflitto con gli interlocutori che con differenti ruoli e responsabilità devono dare comunque il proprio assenso al trasferimento, a questi ci si dovrà rapportare con totale trasparente apertura, al fine di concordare una soluzione che tenga conto non solo delle preminenti esigenze organizzative aziendali, ma anche delle più che comprensibili aspirazioni del dirigente interessato. Lo stesso atteggiamento di trasparente e leale apertura deve essere adottato con l azienda di destinazione, attivando nell ambito di questa tutti i contatti possibili per rendere fattibile un progetto che oggi è sicuramente meno facile da realizzare rispetto agli anni in cui non si ponevano grandi problemi, non avendo le aziende sanitarie i vincoli che attualmente hanno, anche sotto il profilo amministrativo.

9 9 Opportuno privilegiare, sia nei confronti dell azienda di appartenenza sia nei confronti dell azienda verso la quale si aspira ad essere trasferiti, i rapporti personali, presentando una formale richiesta solo quando si sia conquistato il consenso sostanziale necessario. Un siffatto comportamento è coerente con i principi della correttezza e della buona fede che devono informare il rapporto di lavoro, così come sanciti dagli articoli 1175 e 1375 del codice civile per i rapporti contrattuali in genere. Ai principi di correttezza e buona fede deve peraltro attenersi la stessa azienda, che proprio in ragione di tali principi non può negare il proprio assenso a meno che la perdita per trasferimento di un determinato dirigente crei problemi organizzativi o determini disservizi all utenza. la buona fede assume un valore di canone oggettivo sulla base del quale valutare la condotta e la legittimità delle pretese di una parte nei confronti dell altra. Si tratta di un criterio che sullo sfondo ha un modello di lealtà e di correttezza non codificato in alcuna norma giuridica, ma che si rinviene dai principi generali dell ordinamento giuridico. (enciclopedia Treccani) I principi di correttezza e buona fede sono entrati nel tessuto connettivo dell'ordinamento giuridico, espressione di un generale principio di solidarietà sociale imposto dall articolo 2 della nostra costituzionale: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Una volta collocati nel quadro dei valori introdotti dalla Carta costituzionale, la rilevanza dei principi di correttezza e buona fede si esplica nell'imporre, a ciascuna delle parti il dovere di agire in modo da preservare gli interessi dell'altra, a prescindere dall'esistenza di specifici obblighi contrattuali o di quanto espressamente stabilito da singole norme di legge. In questa prospettiva, si è pervenuti ad affermare che il criterio della buona fede costituisce strumento, per il giudice, atto a controllare, anche in senso modificativo od integrativo, lo statuto negoziale, in funzione di garanzia del giusto equilibrio degli opposti interessi.

10 10 In sostanza una amministrazione pubblica non può negare il proprio assenso al trasferimento per mobilità di un proprio dipendente, se non dimostra che la concessione di tale assenso comporterebbe un danno oggettivo rispetto ad esigenze organizzative che in ogni caso sono preminenti rispetto alle esigenze del dipendente stesso. Questo potrebbe essere il caso di uno specialista con competenze tecniche particolari, in mancanza del quale potrebbero non essere assicurate certe prestazioni. Un altro motivo che può rendere legittimo il diniego del nulla osta al trasferimento potrebbe essere l impossibilità di provvedere ad una sostituzione in conseguenza di vincoli amministrativi o finanziari, ad esempio nelle regioni soggette a piani di rientro, nelle quali, in effetti, le procedure di mobilità sono soggette a vincoli ulteriori. L amministrazione di appartenenza è tenuta in ogni caso a motivare l eventuale diniego del nulla osta, che può essere negato solo a fronte di oggettive difficoltà organizzative quali potrebbero essere la mancata autorizzazione regionale alla sostituzione.

11 11 RIFERIMENTI NORMATIVI CCNL 1998_2001 ARTICOLO 20 mobilità volontaria 1. assenso dell azienda di destinazione quale unico vincolo La mobilità volontaria dei dirigenti tra le aziende e tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, anche di Regioni diverse, in presenza della relativa vacanza di organico, avviene a domanda del dirigente che abbia superato il periodo di prova, con l'assenso dell'azienda di destinazione e nel rispetto dell'area e disciplina di appartenenza del dirigente stesso. 2. possibilità di sostituire il nullaosta col preavviso di tre mesi Il nulla osta dell'azienda o ente di appartenenza, qualora non venga concesso entro dieci giorni dalla richiesta, è sostituito dal preavviso di tre mesi. I commi 1 e 2 risultano di fatto disapplicati per effetto delle modifiche al comma 2 dell articolo 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 apportate dall articolo 1, comma 1, della legge 4 marzo 2009, n. 15, che ha ripristinato la priorità della legge rispetto al contratto, precisando che le norme di legge non sono derogabili dalla contrattazione collettiva, a meno che la legge espressamente non lo preveda. Questo principio ha reso ineludibile l assenso dell amministrazione di appartenenza, già previsto dal comma 1 dell articolo 30 del decreto legislativo 165 (che disciplina la mobilità dei dipendenti pubblici) fin dalla prima versione, e ribadito nel testo modificato dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che prevedeva che il trasferimento fosse disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire. 3. continuità del rapporto di lavoro in caso di mobilità La mobilità non comporta novazione del rapporto di lavoro. Il fascicolo personale segue il dirigente trasferito e nel conferimento dell incarico dirigenziale che deve essere conferito al dirigente tra quelli previsti dalla normativa vigente, l'azienda di destinazione tiene conto dell'insieme delle valutazioni riportate dal dirigente anche nelle precedenti amministrazioni. Il conferimento dell incarico deve essere perfezionato attraverso la stipula del contratto individuale.

12 12 RIFERIMENTI NORMATIVI CCNL 1998_2001 ARTICOLO perdita dell incarico di struttura complessa in caso di mobilità La mobilità di cui al presente articolo se richiesta da un dirigente con incarico di direzione di struttura complessa comporta nel trasferimento, la perdita di tale incarico. L'azienda o l'ente di destinazione provvederanno all'affidamento al dirigente trasferito di un incarico di struttura semplice o di un incarico professionale, anche di alta specializzazione, tenuto conto della clausola precedente. L'incarico di direzione di struttura complessa potrà essere conferito dalla nuova azienda previo espletamento delle procedure previste dalla normativa vigente (avviso pubblico, valutazione di idoneità formulata da una commissione appositamente nominata, scelta motivata del direttore generale). LEGGE 23 dicembre 2005, n. 266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) All'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il comma 5, è inserito il seguente: "5-bis. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi". DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Articolo 35 Reclutamento del personale 5-bis. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi.

13 13 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 articolo 2, comma 2, ultimo periodo testo vigente fino al 19 marzo 2009 Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata non sono ulteriormente applicabili, salvo che la legge disponga espressamente in senso contrario. testo vigente dal 20 marzo 2009 a seguito della modifica apportata dall articolo 1, comma 1, della legge 4 marzo n. 15 entrata in vigore il 20 marzo 2009 Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora ciò sia espressamente previsto dalla legge.

14 14 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testo vigente fino al 24 giugno la mobilità come cessione del rapporto di lavoro Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Le amministrazioni devono in ogni caso rendere pubbliche le disponibilità dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta. Il trasferimento è disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire. 1-bis. norme per agevolare i processi di mobilità Fermo restando quanto previsto al comma 2, con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e previa intesa con la conferenza unificata, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, sono disposte le misure per agevolare i processi di mobilità, anche volontaria, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico. 2. funzioni e limiti dei contratti collettivi nazionali di lavoro I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamento di nuovo personale.

15 15 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testo vigente fino al 24 giugno bis. obbligo di esperimento preventivo delle procedure di mobilità Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza; il trasferimento può essere disposto anche se la vacanza sia presente in area diversa da quella di inquadramento assicurando la necessaria neutralità finanziaria. 2-quinquies. trattamento giuridico ed economico in caso di mobilità Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilità si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione. 2-sexies. assegnazione temporanea da altre amministrazioni Le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione con i quali devono procedere periodicamente a ridefinire la propria organizzazione e le relative dotazioni orga-niche, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre ammi-nistrazioni per un periodo non superiore a tre anni, fermo restando quanto già previsto da norme speciali sulla materia, nonché il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e dal presente decreto.

16 16 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testo vigente dal 25 giugno criteri e procedure per il trasferimento ad altra amministrazione Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell' amministrazione di appartenenza. Le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere. In via sperimentale e in attesa dell'introduzione di nuove procedure per la determinazione dei fabbisogni standard di personale delle amministrazioni pubbliche, per il trasferimento tra le sedi centrali di differenti ministeri, agenzie ed enti pubblici non economici nazionali non è richiesto l'assenso dell'amministrazione di appartenenza, la quale dispone il trasferimento entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione di destinazione, fatti salvi i termini per il preavviso e a condizione che l'amministrazione di destinazione abbia una percentuale di posti vacanti superiore all'amministrazione di appartenenza. Per agevolare le procedure di mobilità la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione pubblica istituisce un portale finalizzato all'incontro tra la domanda e l'offerta di mobilità. 1-bis. Riqualificazione del personale trasferito L'amministrazione di destinazione provvede alla riqualificazione dei dipendenti la cui domanda di trasferimento è accolta, eventualmente avvalendosi, ove sia necessario predisporre percorsi specifici o settoriali di formazione, della Scuola nazionale dell'amministrazione. All'attuazione del presente comma si provvede utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

17 17 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testo vigente dal 25 giugno 2014 (come modificato dall articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90) 2. fruibilità della prestazione lavorativa tra sedi diverse I dipendenti delle amministrazioni pubbliche con rapporto di lavoro contrattualizzato possono essere trasferiti all'interno della stessa amministrazione o, previo accordo tra le amministrazioni interessate, in altra amministrazione, in sedi collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede cui sono adibiti. Ai fini del presente comma non si applica il terzo periodo del primo comma dell'articolo 2103 del codice civile. Con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa consultazione con le confederazioni sindacali rappresentative e previa intesa, ove necessario, in sede di conferenza unificata possono essere fissati criteri per realizzare i processi di cui al presente comma, anche con passaggi diretti di personale tra amministrazioni senza preventivo accordo, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano ai dipendenti con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e ai soggetti di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 con il consenso degli stessi finanziamento delle procedure di mobilità Nei casi di cui ai commi 1 e 2 per i quali sia necessario un trasferimento di risorse, si applica il comma nullità di clausole contrattuali in contrasto con i commi 1 e 2 Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e 2.

18 18 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testo vigente dal 25 giugno 2014 (come modificato dall articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90) 2.3. istituzione e disciplina di un fondo per finanziare la mobilità Al fine di favorire i processi di cui ai commi 1 e 2, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo destinato al miglioramento dell'allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni, con una dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2014 e di 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, da attribuire alle amministrazioni destinatarie dei predetti processi. Al fondo confluiscono, altresì, le risorse corrispondenti al cinquanta per cento del trattamento economico spettante al personale trasferito mediante versamento all'entrata dello Stato da parte dell'amministrazione cedente e corrispondente riassegnazione al fondo ovvero mediante contestuale riduzione dei trasferimenti statali all'amministrazione cedente. I criteri di utilizzo e le modalità di gestione delle risorse del fondo sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. In sede di prima applicazione, nell'assegnazione delle risorse vengono prioritariamente valutate le richieste finalizzate all'ottimale funzionamento degli uffici giudiziari che presentino rilevanti carenze di personale e conseguentemente alla piena applicazione della riforma delle province di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56. Le risorse sono assegnate alle amministrazioni di destinazione sino al momento di effettiva permanenza in servizio del personale oggetto delle procedure di cui ai commi 1 e 2. I successivi commi dell articolo 30 sono rimasti immutati.

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA E ASPETTATIVA QUESITO (posto in data 26 marzo 2013) Tempo fa avevo fatto richiesta di mobilità interregionale per trasferirmi dall azienda ospedaliera presso la quale lavoro,

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE OGGETTO RIENTRO NELL AZIENDA DI ORIGINE QUESITO (posto in data 13 maggio 2010) Dopo un trasferimento per mobilità volontaria esterna fra due aziende diverse, è possibile chiedere di poter rientrare all

Dettagli

OGGETTO MOBILITÀ E ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA

OGGETTO MOBILITÀ E ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA 1 OGGETTO MOBILITÀ E ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA QUESITO (posto in data 1 aprile 2015) Chiedo informazioni sulle nuove regole che disciplinano la mobilità interaziendale. In particolare

Dettagli

OGGETTO POSSIBILITÀ DI REVOCA DEL NULLA OSTA AL TRASFERIMENTO

OGGETTO POSSIBILITÀ DI REVOCA DEL NULLA OSTA AL TRASFERIMENTO 1 OGGETTO POSSIBILITÀ DI REVOCA DEL NULLA OSTA AL TRASFERIMENTO QUESITO (posto in data 5 settembre 2012) A seguito di mia domanda di trasferimento presso altra Azienda ospedaliera della stessa Regione

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ INTRA ED EXTRA REGIONALE QUESITO (posto in data 22 giugno 2016) È possibile che un posto venga coperto con una mobilità extraregionale quando esiste una domanda di trasferimento intra

Dettagli

È possibile attualmente trasferirsi in un'altra ASL di una regione differente e dopo quanti mesi dall'assunzione si può richiedere un trasferimento?

È possibile attualmente trasferirsi in un'altra ASL di una regione differente e dopo quanti mesi dall'assunzione si può richiedere un trasferimento? 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA QUESITO (posto in data 19 dicembre 2016) È possibile attualmente trasferirsi in un'altra ASL di una regione differente e dopo quanti mesi dall'assunzione si può richiedere

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA QUESITO (quesito posto in data 8 maggio 2013) Sono dirigente di struttura semplice in neuroradiologia, il direttore generale di un ASL limitrofa mi propone di trasferirmi

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO NULLA OSTA MOBILITÀ INTERREGIONALE QUESITO (posto in data 19 giugno 2014) Ho partecipato ad un avviso pubblico di mobilità extraregionale bandito da un'azienda ospedaliera di rilievo nazionale

Dettagli

OGGETTO MOBILITÀ ED OBBLIGO DI PERMANENZA QUINQUENNALE

OGGETTO MOBILITÀ ED OBBLIGO DI PERMANENZA QUINQUENNALE 1 OGGETTO MOBILITÀ ED OBBLIGO DI PERMANENZA QUINQUENNALE QUESITO (posto in data 5 giugno 2015) Un nostro iscritto, valentissimo chirurgo vascolare, dipendente a tempo indeterminato dal settembre 2012,

Dettagli

OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA

OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA ASSENSO DELL AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA QUESITO (posto in data 11 novembre 2014) Sono un dirigente medico in servizio presso la struttura complessa Ortopedia e Traumatologia

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA: PRESUPPOSTI E REQUISITI QUESITI (posti in data 21 febbraio 2015) Sono un dirigente medico con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato attualmente in aspettativa per un

Dettagli

Visto l'articolo 14, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.

Visto l'articolo 14, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Visto, in particolare, l'articolo 30 del decreto

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 dicembre 2014

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 dicembre 2014 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 dicembre 2014 Definizione dei criteri di utilizzo e modalita' di gestione delle risorse del fondo destinato al miglioramento dell'allocazione del personale

Dettagli

OGGETTO TRASFERIMENTO PER MOBILITÀ: NULLAOSTA E FERIE RESIDUE

OGGETTO TRASFERIMENTO PER MOBILITÀ: NULLAOSTA E FERIE RESIDUE 1 OGGETTO TRASFERIMENTO PER MOBILITÀ: NULLAOSTA E FERIE RESIDUE QUESITO (posto in data 4 luglio 2014) Il 29 maggio 2014 la mia richiesta di trasferimento per mobilità ad altra Azienda sanitaria è stata

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ INTERNA A DOMANDA QUESITO (posto in data 3 ottobre 2014) Quale normativa regola la mobilità volontaria "interna" di un dirigente medico? Lavoro in pronto soccorso con il profilo di medicina

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 412 DEL

DETERMINAZIONE N. 412 DEL ORIGINALE COMUNE DI ISEO Provincia di Brescia AREA AMMINISTRATIVA Responsabile: LAURA MAZZUCCHELLI DETERMINAZIONE N. 412 DEL 16-07-2018 OGGETTO: APPROVAZIONE AVVISO DI MOBILITA' FRA ENTI EX ART. 30 COMMA

Dettagli

Determinazione Dirigenziale

Determinazione Dirigenziale Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane U.O. Organizzazione Segreteria di Direzione Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO GB/778/2018 del 12/04/2018 NUMERO PROTOCOLLO GB/29479/2018 del 12/04/2018

Dettagli

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Personale

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Personale COPIA CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Personale DETERMINAZIONE Regolarità contabile della spesa (147-bis,

Dettagli

Il DL 92/2014 è legge (legge 11 agosto 2014) Le novità per il pubblico impiego

Il DL 92/2014 è legge (legge 11 agosto 2014) Le novità per il pubblico impiego Il DL 92/2014 è legge (legge 11 agosto 2014) Le novità per il pubblico impiego E stato di recente convertito in legge il DL 92/2014 che introduce diverse nuove norme concernenti la pubblica amministrazione.

Dettagli

PROFESSIONE&LAVORO: dall'assunzione alla pensione. Istruzioni per l'uso della professione di medico e dirigente sanitario tra leggi e contratto.

PROFESSIONE&LAVORO: dall'assunzione alla pensione. Istruzioni per l'uso della professione di medico e dirigente sanitario tra leggi e contratto. PROFESSIONE&LAVORO: dall'assunzione alla pensione. Istruzioni per l'uso della professione di medico e dirigente sanitario tra leggi e contratto. la mobilità a cura di Esecutivo Nazionale Anaao Assomed

Dettagli

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Segreteria Generale

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Segreteria Generale COPIA CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Segreteria Generale DETERMINAZIONE Impegno (151, 4 comma e 183 d.

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO ASPETTATIVA PER INCARICO A TEMPO DETERMINATO QUESITO (posto in data 28 ottobre 2014) Sono un medico ospedaliero con contratto a tempo indeterminato. Sto valutando l'ipotesi di prendere aspettativa

Dettagli

Determinazione Dirigenziale

Determinazione Dirigenziale Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane U.O. Organizzazione Segreteria di Direzione Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO GB/1268/2018 del 15/06/2018 NUMERO PROTOCOLLO GB/49015/2018 del 15/06/2018

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Copia della presente determinazione viene trasmessa a: SINDACO SEGRETARIO GENERALE ASSESSORE ALLE RISORSE UMANE DIRIGENTE SETTORE ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE DIRIGENTE POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO

Dettagli

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Risorse Umane Gestione Giuridica del Personale

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Risorse Umane Gestione Giuridica del Personale Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 942 Del 25/09/2017 Risorse Umane Gestione Giuridica del Personale OGGETTO: APPROVAZIONE AVVISO DI MOBILITA' ESTERNA AI SENSI

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI OGGETTO: Approvazione Avviso di selezione di personale dirigenziale mediante mobilità volontaria esterna, ai sensi dell art. 30 del d.lgs. 165/2001 per la copertura, attraverso passaggio diretto tra pubbliche

Dettagli

CITTA DI GALLIPOLI (Provincia di Lecce)

CITTA DI GALLIPOLI (Provincia di Lecce) CITTA DI GALLIPOLI (Provincia di Lecce) COPIA DETERMINAZIONE Nr. 507 del 28/03/2017 Oggetto: (AC0100) Mobilità volontaria ex art. 30 del D. Lgs. n. 165/2001 per la copertura di dieci posti a tempo indeterminato

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO MOBILITÀ INTERNA D UFFICIO QUESITI (posti in data 2 settembre 2013) La mia azienda ha di recente revocato una mobilità d'urgenza con rotazione mensile dei dirigenti e attivato una mobilità volontaria

Dettagli

COMUNE DI MARIGLIANO Città Metropolitana di Napoli DETERMINAZIONE SETTORE II RESPONSABILE DEL SETTORE : I. D. Angelo Buonincontri

COMUNE DI MARIGLIANO Città Metropolitana di Napoli DETERMINAZIONE SETTORE II RESPONSABILE DEL SETTORE : I. D. Angelo Buonincontri COMUNE DI MARIGLIANO Città Metropolitana di Napoli DETERMINAZIONE SETTORE II RESPONSABILE DEL SETTORE : I. D. Angelo Buonincontri Registro Generale n. 362 del_17/05/2018 Registro Settore n. 100 del 14/05/2018

Dettagli

D.p.c.m. n. 325 del 5 agosto Procedure per l'attuazione del principio di mobilità nell'ambito delle pubbliche amministrazioni

D.p.c.m. n. 325 del 5 agosto Procedure per l'attuazione del principio di mobilità nell'ambito delle pubbliche amministrazioni D.p.c.m. n. 325 del 5 agosto 1988. Procedure per l'attuazione del principio di mobilità nell'ambito delle pubbliche amministrazioni IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 29 marzo 1983,

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI OGGETTO: Approvazione Avviso di selezione di personale dirigenziale mediante mobilità volontaria esterna, ai sensi dell art. 30 del d.lgs. 165/2001 per la copertura, attraverso passaggio diretto tra pubbliche

Dettagli

CISL. 02/11/2010. A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma

CISL.   02/11/2010. A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma CISL CONTRATTARE INFORMATI A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma 1 Collegato al Lavoro Disegno di Legge n. 1441 quater F Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 502 DEL

DETERMINAZIONE N. 502 DEL ORIGINALE COMUNE DI ISEO Provincia di Brescia AREA AMMINISTRATIVA Responsabile: LAURA MAZZUCCHELLI DETERMINAZIONE N. 502 DEL 29-08-2018 OGGETTO: APPROVAZIONE AVVISO PER PROCEDURA DI RECLUTAMENTO, TRAMITE

Dettagli

Determinazione Dirigenziale

Determinazione Dirigenziale Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane Direzione Programmazione e Reperimento Risorse Umane Ufficio Mobilità Esterna e Somministrazione Lavoro Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO GB/2293/2018

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno (GU n.216 del )

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno (GU n.216 del ) DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno 2015 Definizione delle tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2017

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2017 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2017 Ripartizione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. (Legge di bilancio 2017). (17A02401) (GU

Dettagli

Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165. Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Articolo 33 Eccedenze di personale e mobilità collettiva(art. 35 del d.lgs n. 29

Dettagli

L applicazione della mobilità volontaria nelle Regioni e negli Enti Locali

L applicazione della mobilità volontaria nelle Regioni e negli Enti Locali Data 10 APRILE 2013 L applicazione della mobilità volontaria nelle Regioni e negli Enti Locali Prof. D Alessio e Avv. Bolognino 1 Argomenti oggetto d analisi Quadro normativo La natura della mobilità volontaria

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA U.P.P.A. Servizio programmazione assunzioni e reclutamento

Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA U.P.P.A. Servizio programmazione assunzioni e reclutamento DFP 0013731 P-1. 2. 3. 4 del 19/03/2010 CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO CENTRALE Dipartimento Risorse Umane e organizzazione Servizio V - Programmazione assunzioni e reclutamento Via Toscana, 12 00187 ROMA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA. approvato con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 213 del 02/11/2017

REGOLAMENTO PER L ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA. approvato con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 213 del 02/11/2017 REGOLAMENTO PER L ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA approvato con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 213 del 02/11/2017 (modificato con D.G. n. 165 del 06/09/2018) Art. 1

Dettagli

Testo coordinato del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117; G.U. del 23 agosto 2016, n. 196

Testo coordinato del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117; G.U. del 23 agosto 2016, n. 196 Testo coordinato del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117; G.U. del 23 agosto 2016, n. 196 Testo del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 151 del 30 giugno

Dettagli

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 20 ottobre 2016 Individuazione dei criteri e le priorita' delle procedure di assunzione di un contingente massimo di 1000 unita' di personale amministrativo non dirigenziale

Dettagli

Decreto 20 ottobre 2016; in G.U. del 16 novembre 2016, n. 268

Decreto 20 ottobre 2016; in G.U. del 16 novembre 2016, n. 268 Ministero della Giustizia Decreto 20 ottobre 2016; in G.U. del 16 novembre 2016, n. 268 Individuazione dei criteri e le priorita' delle procedure di assunzione di un contingente massimo di 1000 unita'

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA MOBILITA INTERNA ED ESTERNA DEL PERSONALE TECNICO/AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA MOBILITA INTERNA ED ESTERNA DEL PERSONALE TECNICO/AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA MOBILITA INTERNA ED ESTERNA DEL PERSONALE TECNICO/AMMINISTRATIVO Emanato con Decreto 5 ottobre 2002, n. 4392 Entrato in vigore il 29 ottobre 2002 SERVIZIO PERSONALE TECNICO

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA 150-2018 - 21-507 LEGGE REGIONALE 12 GIUGNO 2018 Misure urgenti per il reclutamento di personale nel sistema Regione. Modifiche alla legge regionale n. 31 del 1998, alla

Dettagli

Il Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione

Il Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Decreto 20 ottobre 2016 - Di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante l individuazione dei criteri e le priorità delle procedure di assunzione di un contingente

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali,

Dettagli

Decreto Legislativo 5 dicembre 2003, n. 343

Decreto Legislativo 5 dicembre 2003, n. 343 Decreto Legislativo 5 dicembre 2003, n. 343 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, sull'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo

Dettagli

AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE

AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE Decreto n. 3/2019 Indizione procedura di mobilità a domanda del personale di ruolo appartenente alle amministrazioni pubbliche per la copertura

Dettagli

COMUNE DI GRAGNANO Citta Metropolitana di Napoli

COMUNE DI GRAGNANO Citta Metropolitana di Napoli COMUNE DI GRAGNANO Citta Metropolitana di Napoli Determinazione n. 498 del 18-06-2018 Registro Generale delle Determinazioni Repertorio Ragioneria n. 478 del 15-06-2018 Determinazione n. 96 del 13-06-2018

Dettagli

Dopo il comma 261, aggiungere i seguenti: 261-bis. Al fine di garantire e promuovere il miglioramento della qualità e dell'efficienza dell'attività

Dopo il comma 261, aggiungere i seguenti: 261-bis. Al fine di garantire e promuovere il miglioramento della qualità e dell'efficienza dell'attività Dopo il comma 261, aggiungere i seguenti: 261-bis. Al fine di garantire e promuovere il miglioramento della qualità e dell'efficienza dell'attività di ricerca sanitaria, parte integrante del Servizio sanitario

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 94 /P DEL

DETERMINAZIONE N. 94 /P DEL DETERMINAZIONE N. 94 /P DEL 01-08-2017 SERVIZIO SEGRETERIA REGISTRO GENERALE N. 582 DT 582 COPIA CONFORME ALL ORIGINALE Settore: Amministrativo Vicesegretario Generale Servizio: Personale Responsabile

Dettagli

Comune di Crevalcore Provincia di Bologna

Comune di Crevalcore Provincia di Bologna Mobilità/criteri mobilità interna1 Allegato delib. G.C. N. 114 DEL 26.10.2005 Comune di Crevalcore Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA MOBILITA INTERNA E PER IL TRASFERIMENTO MEDIANTE PASSAGGIO DIRETTO

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA Atti consiliari - XV Legislatura - Documenti - Progetti di legge e relazioni CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROPOSTA DI LEGGE N. 522 presentata dai Consiglieri regionali SATTA - FASOLINO - COINU -

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DG AGRET - AGRET 05 - Prot. Uscita N.0017396 del 29/09/2017 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali AVVISO DI MOBILITA INTERNA AI SENSI DELL ART. 30 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 MARZO 2001,

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE Deliberazione G. C. n. 784 del 23 dicembre 2010 REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE INDICE Art. 1 Premessa pag. 3 CAPO I Art. 2 Mobilità volontaria in entrata

Dettagli

Decreto rettorale, 30 giugno 2008, n. 620 (prot. n )

Decreto rettorale, 30 giugno 2008, n. 620 (prot. n ) Decreto rettorale, 30 giugno 2008, n. 620 (prot. n. 44020) Regolamento in materia di stabilizzazione del personale non dirigenziale di cui all articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 165/01, ai

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA VOLONTARIA

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA VOLONTARIA REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA VOLONTARIA Approvato con Deliberazione G. C. n. 338 del 22/03/2011 INDICE CAPO I Principi generali ed ambiti di applicazione Art. 1 Principi generali pag. 3 Art. 2 Ambito

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre (GU n.4 del )

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre (GU n.4 del ) DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre 2016 Autorizzazione ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unita' di personale in favore della Corte dei conti,

Dettagli

COMUNE DI RAVELLO Provincia di Salerno Stazione di Soggiorno e Turismo CITTÀ DELLA MUSICA

COMUNE DI RAVELLO Provincia di Salerno Stazione di Soggiorno e Turismo CITTÀ DELLA MUSICA Ravello, lì 1 giugno 2015 COMUNE DI RAVELLO DECRETO SINDACALE N. 08 DEL 01/06/2015 Oggetto: Conferimento incarico di Responsabile del Servizio Edilizia Privata all ing. Gabriella Pizzolante, con contratto

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 264 del

DETERMINAZIONE N. 264 del COMUNE DI POMARANCE (PI) ORIGINALE PROGRESSIVO GENERALE 621 SETTORE AFFARI GENERALI Ufficio Servizio Personale DETERMINAZIONE N. 264 del 17.10.2016 OGGETTO: INDIZIONE MOBILITA' ESTERNA, PER LA COPERTURA

Dettagli

Città di Monopoli DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE CORPO DI POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE N. 489 DEL 08/05/2017 RCS N.

Città di Monopoli DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE CORPO DI POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE N. 489 DEL 08/05/2017 RCS N. Città di Monopoli DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE CORPO DI POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE N. 489 DEL 08/05/2017 RCS N. DTA6-41-2017 Oggetto: AVVISO DI SELEZIONE PER LA FORMAZIONE DI UNA GRADUATORIA PER

Dettagli

OGGETTO Comando temporaneo dipendente presso la Regione Autonoma della Sardegna. Rilascio nulla osta.

OGGETTO Comando temporaneo dipendente presso la Regione Autonoma della Sardegna. Rilascio nulla osta. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DLg N. 199 del 19-11-2014 OGGETTO Comando temporaneo dipendente presso la Regione Autonoma della Sardegna. Rilascio nulla osta. L anno duemilaquattordici, addì diciannove

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Visti gli articoli 4 e 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che distinguono le funzioni

Dettagli

Regolamento per la disciplina della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale

Regolamento per la disciplina della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale Regolamento per la disciplina della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale Approvato con delibera di G. C. n. 665 del 4.11.2010, modificato con delibera di G. C. n.72 del

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 537 DEL

DETERMINAZIONE N. 537 DEL ORIGINALE COMUNE DI ISEO Provincia di Brescia AREA AMMINISTRATIVA Responsabile: LAURA MAZZUCCHELLI DETERMINAZIONE N. 537 DEL 17-09-2018 OGGETTO: ASSUNZIONE DI N. 1 COMMESSO DI FARMACIA A TEMPO PIENO ED

Dettagli

COMUNE DI NEMBRO. Provincia di Bergamo VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE

COMUNE DI NEMBRO. Provincia di Bergamo VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE COMUNE DI NEMBRO Provincia di Bergamo COPIA Determinazione n. 893 del 11-10-2018 N. registro di area 72 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 11-10-2018 da Laura Dordi

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 novembre 2010, n. 226

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 novembre 2010, n. 226 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 novembre 2010, n. 226 Regolamento recante attuazione della previsione dell'articolo 74, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta. 03/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta. 03/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 26 maggio 2014, n. U00185 autorizzazione all'espletamento delle procedure di mobilità per titoli e colloqui, per la copertura

Dettagli

D.P.C.M (G.U , 277, S.O.

D.P.C.M (G.U , 277, S.O. D.P.C.M. 5 agosto 1999 (G.U. 25 novembre 1999, n. 277, S.O. n. 206) Individuazione delle risorse in materia di mercato del lavoro da trasferire alla regione Abruzzo IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

OGGETTO: Determinazione n. G16034 del 22 novembre 2017.Approvazione dei verbali della Commissione.

OGGETTO: Determinazione n. G16034 del 22 novembre 2017.Approvazione dei verbali della Commissione. OGGETTO: Determinazione n. G16034 del 22 novembre 2017.Approvazione dei verbali della Commissione. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI VISTA la

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 15 SEPTIES QUESITO (quesito posto in data 22 novembre 2012) È possibile ricorrere all articolo 15 septies per l attribuzione di incarichi di direzione di strutture

Dettagli

D.P.C.M ( G.U , 277, S.O.

D.P.C.M ( G.U , 277, S.O. D.P.C.M. 5 agosto 1999 ( G.U. 25 novembre 1999, n. 277, S.O. n. 206) Individuazione delle risorse in materia di mercato del lavoro da trasferire alla regione Campania IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

D.P.C.M (G.U , 277, S.O.

D.P.C.M (G.U , 277, S.O. D.P.C.M. 5 agosto 1999 (G.U. 25 novembre 1999, n. 277, S.O. n. 206) Individuazione delle risorse in materia di mercato del lavoro da trasferire alla regione Toscana IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

D.P.C.M (G.U.

D.P.C.M (G.U. D.P.C.M. 5 agosto 1999 (G.U. 25 novembre 1999, n.277, S.O. 206) Individuazione delle risorse in materia di mercato del lavoro da trasferire alla regione Umbria IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n. 180

DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n. 180 DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n. 180 Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita' del sistema universitario e della ricerca. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Dettagli

AREA ORGANIZZATIVA - SERVIZIO RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

AREA ORGANIZZATIVA - SERVIZIO RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE AREA ORGANIZZATIVA - SERVIZIO RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE COPIA DI DETERMINA N. 115 ANNO 2017 DEL 07-03-2017 NUMERO DETERMINA DI AREA: 30 OGGETTO: INDIZIONE PROCEDURA DI MOBILITÀ EX ART. 30 DEL D.LGS

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO ASPETTATIVA PER UN INCARICO DI LAVORO ALL ESTERO QUESITI (posti in data 7 giugno 2014) Sono un dirigente medico presso un Presidio Ospedaliero in Italia. Tempo fa avevo avuto proposta per lavorare

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto

Dettagli

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE Premesso che la Sig.ra Colombi Annika, dipendente a tempo indeterminato e a tempo pieno dell Asp G. Gasparini di Vignola al p.p. di Assistente Sociale Cat. D

Dettagli

Articolo 20, commi 1 e 2 del D.Lgs. 75/2017 e Paragrafo della circolare n. 3/2017. I commi 1 e 2 del D.lgs. 75/2017 stabiliscono quanto segue:

Articolo 20, commi 1 e 2 del D.Lgs. 75/2017 e Paragrafo della circolare n. 3/2017. I commi 1 e 2 del D.lgs. 75/2017 stabiliscono quanto segue: Allegato alla Delib.G.R. n. 10/17 del 27.2.2018 18/21/CR5/C1-C7 Documento sull applicazione dell articolo 20 del D.Lgs. 75/2017 e delle circolari n. 3/2017 e n. 1/2018 del Ministro per la semplificazione

Dettagli

1. DISPOSIZIONI IN TEMA DI ISTITUZIONE DEL RUOLO UNICO DEI DIPENDENTI DEL PARLAMENTO

1. DISPOSIZIONI IN TEMA DI ISTITUZIONE DEL RUOLO UNICO DEI DIPENDENTI DEL PARLAMENTO 1. DISPOSIZIONI IN TEMA DI ISTITUZIONE DEL RUOLO UNICO DEI DIPENDENTI DEL PARLAMENTO ART. 1. (Istituzione del ruolo unico dei dipendenti del Parlamento). 1. È istituito il ruolo unico dei dipendenti del

Dettagli

DISCIPLINA DEI CRITERI REGOLAMENTARI PER LA MOBILITÀ ESTERNA ED INTERNA DEL PERSONALE TITOLO I TITOLO II

DISCIPLINA DEI CRITERI REGOLAMENTARI PER LA MOBILITÀ ESTERNA ED INTERNA DEL PERSONALE TITOLO I TITOLO II DISCIPLINA DEI CRITERI REGOLAMENTARI PER LA MOBILITÀ ESTERNA ED INTERNA DEL PERSONALE Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 158 del 04/08/2014 INDICE TITOLO I ART.1 CRITERI GENERALI E AMBITO

Dettagli

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n. Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001,

Dettagli

5. Regime per il trasferimento dei beni immobili non necessari per l'esercizio delle funzioni di competenza statale.

5. Regime per il trasferimento dei beni immobili non necessari per l'esercizio delle funzioni di competenza statale. D.P.C.M. 19-12-2000 Individuazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire ai comuni per l'esercizio delle funzioni conferite dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, in materia

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 10 del 21 gennaio 2016

DELIBERAZIONE N. 10 del 21 gennaio 2016 del 21 gennaio 2016 Oggetto: Piano triennale del fabbisogno di personale dell Ente Foreste della Sardegna 2015-2017 Revisione a seguito dell entrata in vigore della L. 208/2015- Disposizioni attuative

Dettagli

LEGGE 28 novembre 2005, n.246 Semplificazione e riassetto normativo per l'anno (GU n. 280 del )

LEGGE 28 novembre 2005, n.246 Semplificazione e riassetto normativo per l'anno (GU n. 280 del ) LEGGE 28 novembre 2005, n.246 Semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005. (GU n. 280 del 1-12-2005) Art. 16. (Disposizioni per il potenziamento dei servizi alle imprese da parte delle pubbliche

Dettagli

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO Contrattazione collettiva P.I. - Fenomeno relativamente recente (il primo CCNL è stato sottoscritto il 16 maggio 1995 Comparto Ministeri - parte normativa

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA MOBILITA ESTERNA DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO Approvato con la deliberazione di Giunta Comunale n. 931 del 23 dicembre 2008 Modificato con la deliberazione di

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 settembre 2011

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 settembre 2011 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 settembre 2011 Autorizzazione al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca a trattenere in servizio dirigenti scolastici per l'anno 2011-2012,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA E LE PROCEDURE DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA

REGOLAMENTO PER LA MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA E LE PROCEDURE DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA REGOLAMENTO PER LA MOBILITA VOLONTARIA ESTERNA E LE PROCEDURE DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento detta i criteri e le modalità per l attuazione dei trasferimenti

Dettagli