È possibile attualmente trasferirsi in un'altra ASL di una regione differente e dopo quanti mesi dall'assunzione si può richiedere un trasferimento?

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1 1 OGGETTO MOBILITÀ VOLONTARIA QUESITO (posto in data 19 dicembre 2016) È possibile attualmente trasferirsi in un'altra ASL di una regione differente e dopo quanti mesi dall'assunzione si può richiedere un trasferimento? RISPOSTA (inviata in data 27 dicembre 2016) La mobilità volontaria del dirigente medico è disciplinata dall articolo 20 del CCNL 1998_2001 per gli aspetti specifici dell area contrattuale della dirigenza medica, e dall articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 per quanto concerne gli aspetti generali relativi al rapporto di lavoro del medico quale pubblico dipendente. Nel merito devono essere formulate le seguenti considerazioni il comma 1 dell articolo 30 del decreto legislativo 165 (stato giuridico dei dipendenti pubblici) prevede quale condizione ineludibile il nulla osta dell amministrazione di appartenenza; l attivazione della proceduta di mobilità prevede che l amministrazione che intende coprire un posto in organico utilizzando tale procedura pubblichi un avviso pubblico nel sito web istituzionale, precisando i criteri che saranno adottati per scegliere tra gli aspiranti il medico ritenuto più idoneo a ricoprire il posto; risulta di fatto disapplicata la norma di fonte contrattuale (articolo 20, comma 2, del CCNL 1998_2001) che prevedeva che il dirigente medico, acquisito l assenso dell azienda di destinazione, potesse dare il preavviso di tre mesi all azienda per la quale lavora, e fosse entro quei termini libero di trasferirsi. La legge 4 marzo 2009, n. 15 ha infatti ripristinato la priorità della legge rispetto al contratto, rendendo non derogabili dai contratti le norme di legge. L articolo 1,

2 2 comma 1, della legge 15precisa che Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora ciò sia espressamente previsto dalla legge. la presentazione di una istanza di trasferimento per mobilità ha senso solo a seguito della pubblicazione, da parte dell azienda verso la quale si intende esercitare l opzione, dell avviso prescritto dal comma 1 dell articolo 30 del citato decreto legislativo 165, e non può essere accolta altrimenti; l azienda alla quale tale istanza è indirizzata può al più segnalare al dirigente interessato eventuali avvisi di mobilità che siano rispondenti al profilo del medesimo; l azienda di appartenenza può applicare il comma 5-bis dell articolo 35 dello stesso decreto legislativo 165, secondo il quale I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi. In sintesi il trasferimento di un dirigente medico da un azienda sanitaria ad un altra è oggi molto più difficile di quanto non fosse solo qualche anno fa, proprio per l effetto della decontrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici messa in atto dall articolo 1 comma 1 della legge 4 marzo 2009, n. 15, che rende inapplicabili norme di fonte contrattuale che siano in contrasto con norme di fonte legislativa. Nello specifico ambito della mobilità il comma 2.2. dell articolo 30 del decreto legislativo 165, precisa che Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e 2. Posti questi vincoli rientra nel legittimo interesse di un qualsiasi dirigente medico verificare quali opportunità si prospettino in altre aziende sanitarie, attraverso specifiche richieste indirizzate all unità operativa gestione risorse umane, o utilizzando altre opzioni di contatto che siano offerte dal sito web istituzionale.

3 3 ULTERIORI CONSIDERAZIONI La copertura di un posto che si renda disponibile in organico deve essere effettuata ricorrendo all istituto della mobilità prima di esperire una procedura concorsuale, ai sensi del comma 2-bis dell articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n Tale procedura deve essere, secondo quanto disposto in particolare dal comma 1-bis dell articolo 19 del citato decreto legislativo 165, una procedura paraconcorsuale, che si concretizzi in una valutazione comparativa degli aspiranti a ricoprire il posto in questione, in ossequio ai principi della trasparenza, dell imparzialità e della valutazione del merito che devono permeare i comportamenti di qualsiasi amministrazione pubblica. Il comma 1 bis dell articolo 19 recita testualmente: 1-bis. L'amministrazione rende conoscibili, anche mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale, il numero e la tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta; acquisisce le disponibilità dei dirigenti interessati e le valuta. Gli elementi significativi di questa disposizione sono la preventiva definizione dei criteri che si intende applicare nella valutazione comparativa sulla base della quale effettuare la scelta del candidato più idoneo a ricoprire l incarico oggetto dell avviso, e la pubblicità che deve essere data all avviso stesso. Gli stessi principi sono posti a base della disposizione contenuta nel primo comma dell articolo 30 dello stesso decreto legislativo 165, che disciplinando la procedura di mobilità precisa: Le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere.

4 4 CCNL 1998_2001 ARTICOLO 20 mobilità volontaria 1. assenso dell azienda di destinazione quale unico vincolo La mobilità volontaria dei dirigenti tra le aziende e tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, anche di Regioni diverse, in presenza della relativa vacanza di organico, avviene a domanda del dirigente che abbia superato il periodo di prova, con l'assenso dell'azienda di destinazione e nel rispetto dell'area e disciplina di appartenenza del dirigente stesso. 2. possibilità di sostituire il nullaosta col preavviso di tre mesi Il nulla osta dell'azienda o ente di appartenenza, qualora non venga concesso entro dieci giorni dalla richiesta, è sostituito dal preavviso di tre mesi. I commi 1 e 2 risultano di fatto disapplicati per effetto delle modifiche al comma 2 dell articolo 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 apportate dall articolo 1, comma 1, della legge 4 marzo 2009, n. 15, che ha ripristinato la priorità della legge rispetto al contratto, precisando che le norme di legge non sono derogabili dalla contrattazione collettiva, a meno che la legge espressamente non lo preveda. Questo principio ha reso ineludibile l assenso dell amministrazione di appartenenza, già previsto dal comma 1 dell articolo 30 del decreto legislativo 165 (che disciplina la mobilità dei dipendenti pubblici) fin dalla prima versione, e ribadito nel testo modificato dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che prevedeva che il trasferimento fosse disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire. 3. continuità del rapporto di lavoro in caso di mobilità La mobilità non comporta novazione del rapporto di lavoro. Il fascicolo personale segue il dirigente trasferito e nel conferimento dell incarico dirigenziale che deve essere conferito al dirigente tra quelli previsti dalla normativa vigente, l'azienda di destinazione tiene conto dell'insieme delle valutazioni riportate dal dirigente anche nelle precedenti amministrazioni. Il conferimento dell incarico deve essere perfezionato attraverso la stipula del contratto individuale.

5 5 CCNL 1998_2001 ARTICOLO perdita dell incarico di struttura complessa in caso di mobilità La mobilità di cui al presente articolo se richiesta da un dirigente con incarico di direzione di struttura complessa comporta nel trasferimento, la perdita di tale incarico. L'azienda o l'ente di destinazione provvederanno all'affidamento al dirigente trasferito di un incarico di struttura semplice o di un incarico professionale, anche di alta specializzazione, tenuto conto della clausola precedente. L'incarico di direzione di struttura complessa potrà essere conferito dalla nuova azienda previo espletamento delle procedure previste dalla normativa vigente (avviso pubblico, valutazione di idoneità formulata da una commissione appositamente nominata, scelta motivata del direttore generale). LEGGE 23 dicembre 2005, n. 266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) All'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il comma 5, è inserito il seguente: "5-bis. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi". DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Articolo 35 Reclutamento del personale 5-bis. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La pre-sente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi.

6 6 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 articolo 2, comma 2, ultimo periodo testo vigente fino al 19 marzo 2009 Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata non sono ulteriormente applicabili, salvo che la legge disponga espressamente in senso contrario. testo vigente dal 20 marzo 2009 a seguito della modifica apportata dall articolo 1, comma 1, della legge 4 marzo n. 15 entrata in vigore il 20 marzo 2009 Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora ciò sia espressamente previsto dalla legge.

7 7 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse (come modificato dall articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90) 1. criteri e procedure per il trasferimento ad altra amministrazione Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell amministrazione di appartenenza. Le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere. In via sperimentale e fino all introduzione di nuove procedure per la de-terminazione dei fabbisogni standard di personale delle amministrazioni pubbliche, per il trasferimento tra le sedi centrali di differenti ministeri, agenzie ed enti pubblici non economici nazionali non è richiesto l'assenso dell'amministrazione di appartenenza, la quale dispone il trasferimento entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione di destinazione, fatti salvi i termini per il preavviso e a condizione che l'amministrazione di destinazione abbia una percentuale di posti vacanti superiore all'amministrazione di appartenenza. Per agevolare le procedure di mobilità, la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione pubblica istituisce un portale finalizzato all'incontro tra domanda e offerta di mobilità. 1-bis. riqualificazione del personale trasferito L'amministrazione di destinazione provvede alla riqualificazione dei dipendenti la cui domanda di trasferimento è accolta, eventualmente avvalendosi, ove sia necessario predisporre percorsi specifici o settoriali di formazione, della Scuola nazionale dell'amministrazione. All'attuazione del presente comma si provvede utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

8 8 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse (come modificato dall articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90) 1-ter. procedura speciale per vittime di violenza di genere La dipendente vittima di violenza di genere inserita in specifici percorsi di protezione, debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza, può presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica ubicata in un comune diverso da quello di residenza, previa comunicazione all'amministrazione di appartenenza. Entro quindici giorni dalla suddetta comunicazione l'amministrazione di appartenenza dispone il trasferimento presso l'amministrazione indicata dalla dipendente, ove vi siano posti vacanti corrispondenti alla sua qualifica professionale. 2. fruibilità della prestazione lavorativa tra sedi diverse Nell'ambito dei rapporti di lavoro i dipendenti pubblici possono essere trasferiti all'interno della stessa amministrazione o, previo accordo tra le amministrazioni interessate, in altra amministrazione, in sedi collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede cui sono adibiti. Ai fini del presente comma non si applica il terzo periodo del primo comma dell'articolo 2103 del codice civile. Con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa consultazione con le confederazioni sindacali rappresentative e previa intesa, ove necessario, in sede di conferenza unificata stato, regioni, comunità locali, possono essere fissati criteri per realizzare i processi di cui al presente comma, anche con passaggi diretti di personale tra amministrazioni senza preventivo accordo, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano ai dipendenti con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e ai soggetti che hanno a carico un congiunto in condizioni di disabilità grave, con il consenso degli stessi alla prestazione della propria attività lavorativa in un'altra sede.

9 9 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse (come modificato dall articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90) 2.1. finanziamento delle procedure di mobilità Nei casi di cui ai commi 1 e 2 per i quali sia necessario un trasferimento di risorse, si applica il comma nullità di clausole contrattuali in contrasto con i commi 1 e 2 Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e istituzione e disciplina di un fondo per finanziare la mobilità Al fine di favorire i processi di cui ai commi 1 e 2, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo destinato al miglioramento dell'allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni, con una dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2014 e di 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, da attribuire alle amministrazioni destinatarie dei predetti processi. Al fondo confluiscono, altresì, le risorse corrispondenti al cinquanta per cento del trattamento economico spettante al personale trasferito mediante versamento all'entrata dello Stato da parte dell'amministrazione cedente e corrispondente riassegnazione al fondo, ovvero mediante contestuale riduzione dei trasferimenti statali all'amministrazione cedente. I criteri di utilizzo e le modalità di gestione delle risorse del fondo sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. In sede di prima applicazione, nell'assegnazione delle risorse vengono prioritariamente valutate le richieste finalizzate all'ottimale funzionamento degli uffici giudiziari che presentino rilevanti carenze di personale e conseguentemente alla piena applicazione della riforma delle Province di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56. Le risorse sono assegnate alle amministrazioni di destinazione sino al momento di effettiva permanenza in servizio del personale oggetto delle procedure di cui ai commi 1 e 2.

10 10 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse 2-bis. obbligo di esperire prioritariamente le procedure di mobilità Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza; il trasferimento può essere disposto anche se la vacanza sia presente in area diversa da quella di inquadramento assicurando la necessaria neutralità finanziaria.

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