SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO
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- Raimondo Murgia
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1 SETTORE LAVORII PUBBLIICII E MANUTENZIIONE DEL PATRIIMONIIO OPERE DI REALIZZAZIONE NUOVO MAGAZZINO COMUNALE IN LOCALITÀ DENTE PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA E DELLE SUE PARTI (articolo 40 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554) PROGETTO ESECUTIVO Canelli, I PROGETTISTI Geom. Enrico Zandrino Geom. Carluccio Bottero SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO Via Roma CANELLI (AT) Tel Fax llpp@comune.canelli.at.it
2 DATI GENERALI Opera Realizzazione nuovo magazzino comunale in località Dente Approvata con Importo lavori ,00 PERSONE INTERVENUTE NELLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Committente Comune di Canelli Responsabile Unico del Procedimento Geom. Zandrino Enrico Responsabile dei lavori Zandrino Geom. Enrico Nominato con Decreto Sindacale n del 30 novembre 2004 Progettisti Zandrino geom. Enrico Bottero Geom. Carluccio Redazione indagini e Riccabone dott. Claudio relazione geologica Progettisti opere in Adorno Ing. Claudio C.A. Coordinatore per la Bottero Geom. Carluccio sicurezza in fase di progettazionmee Coordinatore per la Bottero Geom. Carluccio sicurezza in fase di esecuzione Direttore Lavori Zandrino geom. Enrico Bottero Geom. Carluccio Direttore tecnico di cantiere Nominato dall Impresa con nota del Collaudatore Zandrino geom. Enrico Bottero Geom. Carluccio Impresa esecutrice Contratto Subappaltatore Autorizzazione ELABORATI COSTITUENTI IL PROGETTO ESECUTIVO Tav n Descrizione Aggiornata in data: 1 Relazione Generale 2 Relazioni tecniche specialistiche (Idrogeologica, elettrico, idraulico) 3 Elaborati Grafici 4 Calcoli esecutivi delle strutture in ca 5 Piano di manutenzione dell'opera 6 Piano di sicurezza e coordinamento 7 Computo Metrico Estimativo e Quadro Economico 8 Cronoprogramma 9 Elenco Prezzi Unitari 10 Quadro dell'incidenza percentuale della quantità di manodopera 11 Schema di Contratto e Capitolato speciale d'appalto Consegna lavori Ultimazione lavori Collaudo Abitabilità ed agibilità ITER REALIZZATIVO DELL OPERA Strutture Impianti PARTICOLARI PROBLEMI RISCONTRATI IN CORSO DI ESECUZIONE
3 Impermeabilizzazioni Il contenuto del piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti è differenziato in relazione all'importanza ed alla specificità dell'intervento e tiene conto ed è predisposto in relazione al progetto, secondo quanto prescritto in materia di specifiche tecniche. Il Progetto prevede la realizzazione di impianti tecnologici a servizio del nuovo capannone comunale e consistono principalmente nell impianto elettrico, antincendio ed idraulico relativo alla realizzazione di un servizio igienico. Al fine di un puntuale trasferimento delle scelte progettuali sul piano contrattuale ed esecutivo, il piano di manutenzione contiene la descrizione delle caratteristiche, della forma e delle principali dimensioni dei lavori e dei materiali necessari da prevedere per consentire un corretto uso, un agevole manutenzione ed un controllo periodico per l'accertamento del relativo stato di manutenzione del deposito. Considerato che l'intervento prevede la realizzazione di un capannone delle dimensioni di mt 40 x 25 completo di impianto elettrico, antincendio, e idraulico, si dovrà periodicamente controllare l efficienza delle suddette strutture, mediante gli appositi operatori specializzati, inoltre dovranno essere accuratamente resi sgomberi da qualsiasi materiale accatastato in sito l accesso ai naspi e agli estintori in modo da renderli in qualsiasi momento accessibili ed utilizzabili in caso di necessità.
4 MANUALE D USO Collocazione dei principali elementi rappresentazione grafica Descrizione Modalità di uso corretto IMPIANTO ELETTRICO L impianto elettrico ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiore a 50 Kw l ente erogatore fornisce l energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura, da quest ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare così che salti tutto l impianto in caso di corti circuiti. L impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione.. Tav. n 5 allegata Le canalette sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici. Le canalizzazioni dell impianto elettrico sono realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI, dovranno essere dotati di marchio di qualità e certificati secondo le disposizioni di Legge. Il contatore è un apparecchio meccanico di manovra che funziona ON/OFF ed è comandato da un elettromagnete. Il contatore si chiude quanto la bobina dell elettromagnete è alimentata e, attraverso i poli, crea un circuito tra la rete di alimentazione e il ricevitore. Le parti mobili dei poli e dei contatti ausiliari sono comandati dalla parte mobile dell elettromagnete che si sposta nei seguenti casi: per rotazione, ruotando su un asse; per traslazione, scivolando sulle parti fisse; con un movimento di traslazione-rotazione. Quando la bobina è posta fuori tensione il circuito si smagnetizza e il contatore si apre a causa delle molle di pressione dei poli e della molla di ritorno del circuito o a casua della gravità. Gli interruttori utilizzati sono del tipo ad interruttore in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 uguale a 0,5 bar. Le prese e le spine dell impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente posizionati in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento. Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP55, fori asolati e guida per l assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini sono installati all interno a parete. L impianto di illuminazione è costituito da lampade ad incandescenza della durata media di 1000 ore a tensione nominale con riflettore incorporato per ottenere luce direzionale. L impianto di messa aterra ha la funzione di collegare determinati punti elettricamente definiti con un conduttore a potenziale nullo. E il sistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza di isolamento o altro. L impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, inclusi i centri stella dei trasformatori per i sistemi TN, gli eventuali scaricatori e le discese contro le scaricheatmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo è quello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell impianto e il terreno circostante. Per il collegamento alla rete di terra è possibile utilizzare, oltre ai dispersori e loro accessori, i ferri dei plinti di fondazione. L impianto di terra è composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziabili, il conduttore di protezione principale e quelli che raccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra. I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto stabilito dalla norma CEI
5 64-8. Si possono controllare i componenti degli impianti elettrici procedendo ad un esame nonché a misure eseguite secondo le norme CEI vigenti. A tale fine i succitati componenti devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra dei componenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza di terra. I componenti dell impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi. Gli elementi costituenti l impianto elettrico devono essere in grado di evitare il passaggio dei fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto, è inoltre, opportuno, che siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costrittrici di detti materiali. I componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di resistere al passaggio di carche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche, inoltre, devono consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone e cose. Gli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni.
6 Collocazione dei principali elementi rappresentazione grafica Descrizione Modalità di uso corretto IMPIANTO ANTINCENDIO L impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti l edificio affinché essi, in caso di possibili incendi, possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Le funzioni di rilevazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema costituito da rilevatori d incendio e centrale di controllo e segnalazione. L impianto antincendio è costituito da una rete idrica di adduzione in ferro zincato, bocche di incendio in cassetta (manichette, lance, ecc ), attacchi per motopompe dei VV.FF., estintori (idrici, a polvere, a schiuma, ecc ). Tav. n 8 allegata La cassetta a rottura del vetro, detta anche avvisatore manuale di incendio, è un dispositivo di allarme per sistemi antincendio che può essere abbinato facilmente ad una centrale. Essa è costituita da una cassetta generalmente in termoplastica chiusa con un vetro protetto da pellicola antinfortunistica. La centrale di controllo e segnalazione è un elemento dell impianto di rivelazione e allarme incendio per mezzo del quale i componenti ad essa collegati possono essere alimentati e monitorati. Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in grado di assicurare un corretto funzionamento per almeno 72 ore in caso di interruzione dell alimentazione primaria. Gli estintori saranno del tipo pressurizzato con aria o azoto, l erogazione viene effettuata con tubo flessibile e ugello erogatore o con bomboletta di anidride carbonica in cui l erogazione viene effettuata con tubo flessibile e pistola ad intercettazione. Il naspo è un apparecchiatura antincendio composta da una bobina con alimentazione idrica assiale, una valvola (manuale o automatica) d intercettazione adiacente la bobina, una tubazione semirigida, una lancia erogatrice. Le tubazioni generalmente utilizzate per l impianto antincendio sono in acciaio zincato e provvedono all adduzione e alla successiva erogazione dell acqua destinata ad alimentare l impianto. Le cassette a rottura del vetro ed i relativi accessori devono essere realizzate e poste in opera in modo da essere facilmente utilizzabili in caso di necessità. Tutte le segnalazioni obbligatorie devono essere accessibili senza alcun intervento manuale. I comandi manuali devono essere accessibili senza l ausilio di procedure speciali. Gli estintori ed i relativi accessori (sicura, valvola di sicurezza, tubo flessibile) in rapporto al tipo di estinguente utilizzato devono garantire una portata e una carica in grado di garantire i valori minimi di portata stabiliti per Legge. I naspi devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto ed assicurare che siano rispettati i tempi previsti dalle normative specifiche per gli interventi. Le tubazioni di alimentazione e quindi la portata delle stesse devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni volte alla verifica di detti valori.
7 MANUALE DI MANUTENZIONE Collocazione dei principali elementi Rappresentazione grafica Descrizione delle risorse necessarie per l intervento manutentivo IMPIANTO ELETTRICO La distribuzione principale dell energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette; la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione (di colore diverso: il giallo-verde per la messa a terra, il blu per il neutro, il marrone-grigio per la fase). Tav. n 5 allegata Le opere di manutenzione di lieve entità si possono realizzare mediante normali attrezzi manuali da lavoro. Le opere di manutenzione di modesta e notevole entità si devono realizzare se necessario anche con l ausilio mezzi meccanici (autogru, ecc ) ed attrezzatura antinfortunistica specializzata. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Livello minimo delle prestazioni Anomalie riscontrabili Corti circuiti, difetti degli interruttori, difetti di taratura, disconnessone dell alimentazione, surriscaldamento, Abbassamento livello di illuminazione, avarie, difetti di connessione Manutenzioni eseguibili direttamente dall utente Opere di manutenzione di lieve entità (sostituzione lampade esauste, ecc ). Manutenzione da eseguire a cura di personale specializzato Opere di manutenzione di modesta e notevole entità. Collocazione dei principali elementi Rappresentazione grafica Descrizione delle risorse necessarie per l intervento manutentivo Livello minimo delle prestazioni Anomalie riscontrabili Manutenzioni eseguibili direttamente dall utente Manutenzione da eseguire a cura di personale specializzato IMPIANTO ANTINCENDIO Sistema di segnalazione, rete di distribuzione e alimentazione degli idranti, posa in sito di estintori e installazione attacco motopompa. Tav. n 8 allegata Le opere di manutenzione di lieve entità si possono realizzare mediante normali attrezzi manuali da lavoro. Le opere di manutenzione di modesta e notevole entità si devono realizzare se necessario anche con l ausilio mezzi meccanici (autogru, ecc ) ed attrezzatura antinfortunistica specializzata. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Difetti di funzionamento della cassetta rottura del vetro, difetti di funzionamento della centrale di controllo e segnalazione, difetti alle valvole di controllo degli estintori e perdita di carico, difetti di tenuta dei naspi, corrosione delle tubazioni di adduzione e difetti dei raccordi e delle connessioni, incrostazioni dei filtri della rete di distribuzione e difetti di funzionamento delle valvolo Opere di manutenzione di lieve entità. Opere di manutenzione di modesta e notevole entità.
8 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma controlli dei IMPIANTO ELETTRICO Prestazione 1 Max al collaudo Canalizzazioni in PVC Prestazione 2 Verifica interruttori, prese e spine, lampade Sopralluogo programmato Sopralluogo Sottoprogramma degli Sostituzione interruttori, interventi di prese e spine, lampade manutenzione Verifica impianto generale Cadenza annuale Limite minimo previsto in sede di progetto Max al collaudo Limite minimo per la sicurezza della viabilità Cadenza Ogni sei mesi Possibilità di caduta della prestazione 1 Cadenza A seguito di anomalie Possibilità di caduta della prestazione 2 Cadenza semestrale e/o se necessario a seguito dell'esito dei sopralluoghi Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma controlli dei Sottoprogramma degli interventi di manutenzione IMPIANTO ANTINCENDIO Prestazione 1 Max al collaudo Verifica strutture fisse (Cassetta di rottura vetro, Limite minimo previsto in sede di progetto centrale di controllo, rete idranti) Prestazione 2 Max al collaudo Verifica estintori Limite minimo previsto in sede di progetto Sopralluogo programmato Cadenza Ogni mese Possibilità di caduta della prestazione 1 Sopralluogo Cadenza A seguito di anomalie Possibilità di caduta della prestazione 2 Verifica Cassetta di rottura Ogni 3 mesi Verifica centrale di Ogni 7 giorni controllo Verifica rete idranti e naspi Ogni 12 mesi Verifica estintori Ogni mese
9 REDATTO DAL PROGETTISTA: DATA IL PROGETTISTA VERIFICATO DAL DIRETTORE DEI LAVORI: DATA IL DIRETTORE DEI LAVORI Canelli, I PROGETTISTI Geom. Enrico Zandrino Geom. Carluccio Bottero
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