DOCUMENTO di CONSULTAZIONE

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1 DOCUMENTO di CONSULTAZIONE Introduzione In data 22/06/2016, la Società Sacal Spa, affidataria della gestione dell aeroporto di Lamezia Terme, ha notificato all Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) di avere programmato per il giorno 29/06/2016 l avvio della Consultazione degli Utenti del proprio aeroporto sulla proposta di revisione dei Diritti aeroportuali per il Periodo tariffario A tal fine, questa Società ha provveduto a predisporre il presente Documento di Consultazione, contenente, in conformità a quanto previsto all Articolo 4.1 del Modello di Regolazione Tariffario per aeroporti con traffico inferiore a 3 milioni di passeggeri annui (Modello 3), le seguenti informazioni/documentazioni: a. Durata del Periodo tariffario b. Elenco dei servizi e delle infrastrutture forniti all Anno base a fronte dei Diritti e dei corrispettivi riscossi c. Contabilità analitica all Anno base e relativa Certificazione redatta in conformità al FORMAT delle Linee Guida Applicative della Delibera CIPE n. 38/2007 d. Previsioni riguardanti l evoluzione del traffico nel Periodo tariffario (ALLEGATO 1) e. Applicazione data alla Metodologia per il calcolo dei Diritti aeroportuali f. Dinamica dei Diritti proposta per il Periodo tariffario g. Proposte di semplificazione e/o accorpamento per basket di servizi h. Proposta di sotto articolazioni dei Diritti i. Piano della qualità e della tutela ambientale (ALLEGATO 2) j. Piano quadriennale degli interventi (ALLEGATO 3) k. Capacità attuale dell impianto aeroportuale e limiti di utilizzazione delle principali infrastrutture ed installazioni aeroportuali esistenti all Anno base e previsti per il Periodo tariffario l. Investimenti per i quali sono prospettati meccanismi di incentivazione m. Oneri incrementali attesi nel periodo in applicazione di disposizioni normative

2 a. Durata del Periodo tariffario La proposta di revisione dei Diritti aeroportuali oggetto della presente Consultazione si riferisce al Periodo tariffario , di durata pluriennale (4 anni). L anno 2014 ultimo esercizio per il quale siano ad oggi disponibili i dati della contabilità regolatoria certificata costituisce Anno base di riferimento del Periodo tariffario b. Elenco dei servizi e delle infrastrutture forniti all Anno base a fronte dei Diritti e dei corrispettivi riscossi Di seguito, vengono elencati i prodotti aviation che, in conformità con il vigente quadro normativo nazionale, sono soggetti a regolamentazione tariffaria: Diritti di approdo e partenza Diritti di sosta e ricovero Diritti di imbarco passeggeri Tasse di imbarco e sbarco merci Corrispettivo per il controllo di sicurezza sul passeggero e sul suo bagaglio a mano Corrispettivo per il controllo di sicurezza sul bagaglio da stiva Corrispettivi per l uso delle infrastrutture centralizzate Corrispettivi per la messa a disposizione di beni di uso esclusivo Corrispettivi per assistenza a passeggeri disabili o a mobilità ridotta L Allegato A fornisce, per ciascun prodotto aviation sopra elencato, una descrizione dello stesso, l unità di servizio di riferimento e l elenco delle infrastrutture e dei servizi in esso ricompresi. c. Contabilità analitica all Anno base e relativa Certificazione redatta in conformità al FORMAT delle Linee Guida Applicative della Delibera CIPE n. 38/2007 (documentazione riservata ad uso ART) Si veda nota di trasmissione certificazione Contabilità Regolatoria con Anno Base 2014 inviata in data 23 Luglio 2015 Prot. N e allegata in formato elettronico al presente documento. d. Previsioni riguardanti l evoluzione del traffico nel Periodo tariffario L Allegato 1 riporta i volumi di traffico consuntivati all Anno base 2014 e presenta le previsioni di traffico per l anno ponte 2015 e per ciascuna annualità del Periodo tariffario Il paragrafo seguente illustra le fonti statistico/previsionali utilizzate per la costruzione delle previsioni e rimanda all allegato 1 per una lettura dettagliata della Relazione del piano di traffico

3 Sintesi Relazione illustrativa delle previsioni di traffico proposte L aeroporto di Lamezia Terme, grazie anche alla posizione geografica, risulta essere, tra gli aeroporti calabresi il più importante, caratterizzato da un bacino d utenza di fatto esteso a quasi tutta la regione. Da tenere presente inoltre la rilevanza strategica riconosciuta dalla normativa nazionale. Nella relazione allegata sono stati analizzati, in maniera dettagliata, tutti i dati quantitativi, consuntivati e prospettici, sia in ordine all illustrazione degli eventi nel corso degli anni e sia delle strategie e dei presupposti a base delle previsioni. L analisi è stata eseguita prevalentemente sul traffico di Aviazione Commerciale, mentre per quanto attiene il traffico di Aviazione Generale e sul trasporto merci, risultanti marginali sull aeroporto, sono stati valutati solo in relazione al trend storico. Il piano è stato strutturato in due macro sezioni, la prima sezione analizza la dinamica del traffico consuntivata nel periodo , la seconda sezione elabora le previsioni di crescita tenendo conto del trend storico, del PIL previsionale della Regione Calabria e delle stime fornite da altri soggetti operanti nel settore quali Airbus e Boeing. L analisi del traffico storico periodo Fino al 2014 lo scalo ha registrato sensibili incrementi di attività, con un tasso di crescita passeggeri medio annuo pari al 6,56%. Tale risultato è stato raggiunto per effetto di due principali fattori: posizionamento di altri vettori di linea che hanno collegato la Calabria con le regioni dove la presenza di calabresi è considerevole; impatto dei vettori Low-Cost all interno del settore del trasporto aereo. La crescita complessiva registrata è stata sostenuta essenzialmente dall andamento ampiamente positivo dei voli di linea, riconducibile ai seguenti principali fattori: Miglioramento del load factor sulle tratte esistenti e contestuale incremento delle frequenze; Attivazione da parte dei principali vettori di ulteriori collegamenti con il nord Italia e con l Europa; Implementazione della Linea anche con collegamenti europei. Passeggeri CAGR 2007/2014 Linea ,92% 9% 12% 16% 21% -1% -3% 11% Charter ,69% -20% -4% 18% 14% -24% 14% 7% Totali ,56% 3% 9% 17% 20% -4% -1% 11% Al fine di formulare una corretta ipotesi di andamento del traffico per il periodo regolatorio le proiezioni sono state elaborate tenendo conto degli scenari e del mercato internazionale.

4 L ipotesi sviluppata per il piano prevede un incremento medio annuo del 1,92%, determinato dalla valutazione degli andamenti di traffico registrati e caratterizzati da: Scarsi incrementi dei vettori tradizionali; Fattivi consolidamenti dell operatività Low-cost, con un coefficiente di crescita coerente allo sviluppo; Segmento charter previsto a bassa crescita legata principalmente alle attività di linea stagionale proposte da parte dei vettori low-cost e scarso sviluppo dei posti letto nella regione CAGR 2015/2019 Totale Passeggeri ,92% 5% 2% 2% 2% WLU ,91% Premesso che lo sviluppo del traffico ipotizzato potrebbe risentire di alcuni fattori esterni quali: la ricettività delle infrastrutture turistiche; le politiche ambientali della regione; le infrastrutture dei trasporti via terra per i collegamenti NORD/SUD, che incidono sensibilmente sui tempi di percorrenza; la tipologia del passeggero prevalentemente leasure che utilizza lo scalo quale destinazione turistica; Il numero di passeggeri durante la stagione Summer IATA che raggiunge il 68% del traffico complessivo e che nel solo periodo giugno Settembre supera la soglia del 43%. I fattori su esposti potrebbero influenzare sensibilmente la sostenibilità del traffico previsto per cui è necessario, ai fini dell applicazione del meccanismo di cui al Modello di Regolazione dei diritti aeroportuali - par. 8.9, punto 13, definire le soglie di sostenibilità del rischio traffico. La società pertanto propone la seguente dinamica: A partire dal periodo tariffario successivo al primo, nel caso in cui la variazione delle WLU consuntivate risultante alla fine del periodo tariffario trascorso, cioè confrontando le WLU consuntivate con le WLU previste, potrebbero risultare: a) positiva e superiore al +6% della variazione delle WLU previste per tale annualità, il 50% del montante ricavi attribuibile alle WLU eccedenti la soglia del 6% viene contabilizzato ed accantonato in un Fondo finalizzato alla realizzazione di Interventi infrastrutturali a costo zero per gli utenti, a valere sul nuovo "periodo tariffario ; b) negativa ed inferiore al - 6% della variazione delle WLU previste per tale annualità, il 50% del montante dei mancati ricavi attribuibile alle WLU eccedenti la soglia del 6%, sarà recuperato in tariffa a valere sul nuovo "periodo tariffario

5 e. Applicazione data alla Metodologia per il calcolo dei Diritti aeroportuali L approccio utilizzato per la determinazione dei Diritti aeroportuali proposti per ciascuna annualità del Periodo tariffario è conforme alla disciplina prevista dall art. 8 e seguenti del Modello 3. Nello specifico, si sono seguite le seguenti fasi: Fase 1: Individuazione per ciascun prodotto regolamentato dei costi regolatori ammessi all Anno base (come risultanti dalla contabilità regolatoria certificata) e stima della dinamica di tali costi nel corso del Periodo tariffario. Fase 2: Calcolo dei parametri K e V, variabili nelle diverse annualità del periodo tariffario, e determinazione per ciascun prodotto regolamentato dell ammontare dei Diritti proposti per ciascuna annualità del Periodo tariffario, I seguenti paragrafi illustrano nel dettaglio la metodologia utilizzata per la stima dei costi regolatori ammessi (Fase 1) e per la determinazione dei Diritti aeroportuali (Fase 2). Fase 1: stima dei costi regolatori ammessi In ciascuna annualità del Periodo tariffario, i costi regolatori ammessi sono pari alla somma di: 1. costi operativi ammessi (opex) di pertinenza dei prodotti regolamentati 2. remunerazione sul capitale investito di pertinenza dei prodotti regolamentati 3. ammortamento dei cespiti di pertinenza dei prodotti regolamentati 4. oneri concessori derivanti da disposizioni normative di pertinenza dei prodotti regolamentati 5. oneri incrementali legati all entrata in vigore di nuove disposizioni normative e/o regolamentari Costi operativi ammessi di pertinenza dei prodotti regolamentati Per ciascun prodotto regolamentato, l ammontare dei costi operativi ammessi (opex) in ciascuna annualità del Periodo tariffario è determinato applicando in maniera ricorsiva la formula di cui all art del Modello 3, partendo dai valori risultanti dalla contabilità regolatoria certificata all Anno base 2014: e dove sono i valori di ciascuna voce di costo (costo del lavoro, materiale di consumo, manutenzioni, pulizie, utenze, prestazioni di terzi, spese generali, godimento beni di terzi) all Anno base e all Anno ponte sono i valori di ciascuna voce di costo (costo del lavoro, materiale di consumo, manutenzioni, pulizie, utenze, prestazioni di terzi, spese generali, godimento beni di terzi) all anno t e all anno t+1

6 è il tasso di inflazione programmata. Per gli anni dal 2014 al 2017, il tasso utilizzato è quello risultante dall ultimo Documento di Economia e Finanza pubblicato (DEF 2015) il 18 Settembre 2015 e precisamente ,2% 0,3% 1% 1,5% Per gli anni è stato utilizzato l indice dell 1,5% in continuità con il quadro macroeconomico tendenziale stimato dal Governo per l ultimo anno di proiezione pubblicato. I costi operativi ammessi in ciascuna annualità del Periodo tariffario risultanti dall applicazione della metodologia sopra esposta sono riportati nella seguente Tabella. ALLEGATO B1-B.5 - Struttura globale dei costi regolatori ammessi - riepilogo CONTABILITA' REGOLATORIA ( /000) Anno Base Anno Ponte Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno Costi della produzione ammesi a fini regolatori: ) costi di funzionamento (opex) ) costo del personale ) oneri concessori imposti (*) ) ammortamenti Capitale investito netto Remunerazione del Capitale investito netto Totale Costi regolatori + mark up Note: (*) Fra cui: canoni aeroportuali, Irap sul costo del personale, etc. Gli Allegati B.1-B.5 riportano, per l Anno Ponte e per ciascuna annualità del Periodo tariffario, l allocazione dei costi operativi ammessi ai diversi prodotti regolamentati.

7 Remunerazione sul capitale investito di pertinenza dei prodotti regolamentati La remunerazione sul capitale investito in ciascuna annualità del Periodo tariffario è determinata, in conformità con la metodologia prevista all art 8.3, applicando il valore del WACC (espresso in termini reali pre-tax) al valore del capitale investito netto (CIN) espresso a valori correnti di pertinenza dei prodotti regolamentati in tale annualità. Il valore del WACC è stimato in conformità con la metodologia di calcolo prevista dall art. 8.6 e seguenti del Modello 3. La seguente Tabella sintetizza l approccio utilizzato per la stima di ciascun parametro incluso nella formula del WACC. Tabella 2 Parametri del WACC Parametro Approccio di stima Fonte Risk free rate Premio al debito 3,9% Art. 8.6 del Modello 3 2% Art. 8.6 del Modello 3 Equity beta 0,6 Art. 8.6 del Modello 3 Leva finanziaria (D/E) Gearing [D/(D+E)] Aliquote fiscali Inflazione Leva nozionale (50/50) Art. 8.6 del Modello 3 50% (calcolato sulla base della leva nozionale 50/50) Art. 8.6 del Modello 3 IRES = 27,5% IRAP = 5,27% inflazione programmata Normativa nazionale DEF approvato il 18 Settembre 2015 Applicando la metodologia prevista all art. 8.6 e seguenti del Modello 3, il valore del WACC nominale pretax per il Periodo tariffario per l aeroporto di Lamezia Terme risulta pari a 8,3%. Il valore del WACC reale pre-tax risulta pari a 6,84%. Non è stata invece prevista la applicazione del meccanismo di incentivazione degli investimenti di cui all art. 8.7 del Modello 3, che prevede la applicazione di una maggiorazione sul WACC reale pre-tax, per nessuno degli investimenti inseriti nel Piano quadriennale approvato da ENAC. Capitale investito all Anno Base ed evoluzione nel periodo tariffario Per ciascun prodotto regolamentato, il valore del capitale investito netto (CIN) in ciascuna annualità del Periodo tariffario è determinato in conformità con la metodologia prevista all art. 8.3 del Modello 3. In particolare, il CIN all Anno Base 2014 di pertinenza dei prodotti regolamentati include le seguenti voci: a) immobilizzazioni materiali e immateriali realizzate in autofinanziamento, espresse a valori correnti all Anno Base 2014 mediante l applicazione del deflatore degli investimenti fissi lordi di cui all art.

8 8.5 del Modello 3 e della vita utile dei Beni ed Impianti aeroportuali previsti dal modello 3 al paragrafo 8.4, come risultante dalla contabilità regolatoria certificata all Anno Base b) saldo tra crediti verso clienti nel limite del 30% dei costi regolatori ammessi e debiti verso fornitori, come risultante dalla contabilità regolatoria certificata all Anno Base c) le lavorazioni in corso, espresse a valori contabili, come risultanti dalla contabilità regolatoria certificata all Anno Base La dinamica nel corso del periodo regolatorio di ciascuna voce inclusa nel CIN ammesso all anno base, è determinata secondo quanto previsto all art. 8.3 del Modello 3. L ammontare del CIN in ciascuna annualità del Periodo tariffario risultante dall applicazione della metodologia sopra esposta è riportato nella seguente Tabella. Voce di costo Anno base Tabella 3 Dinamica del CIN ( 000 euro) Anno Ponte I Anno II Anno III Anno IV Anno Capitale investito netto La seguente Tabella riporta la remunerazione sul capitale in ciascuna annualità del Periodo tariffario, determinata applicando il WACC al valore del CIN. Tabella 4 Dinamica della remunerazione sul capitale ( 000 euro) Anno base Anno Ponte I Anno II Anno III Anno IV Anno Gli Allegati B.1-B.5 riportano, per l Anno Ponte e per ciascuna annualità del Periodo tariffario, l allocazione del CIN e della conseguente remunerazione sul capitale investito ai diversi prodotti regolamentati. Si precisa che in considerazione di un dato 2015 non certificato, ma comunque di consuntivo, e un esercizio 2016 in corso, il CIN e l ammortamento degli investimenti non sono quelli previsti nel piano quadriennale degli investimenti approvato nel 2015, ma sono stati rimodulati tenendo conto della parte di investimenti non realizzati nel corso del 2015 e delle economie realizzate in fase di appalto di alcuni interventi inclusi nel piano. Pertanto per tali quote la remunerazione all interno del modello di calcolo delle tariffe è stata traslata e tali incrementi non saranno più a valere sulle tariffe dell anno 2016 ma dall anno 2017 in poi. Ammortamento dei cespiti di pertinenza dei prodotti regolamentati Per ciascun prodotto regolamentato, l ammontare della quota di ammortamento in ciascuna annualità del Periodo tariffario è determinato in conformità con la metodologia prevista all art. 8.4 del Modello 3. In particolare, le aliquote utilizzate per la determinazione delle quote di ammortamento corrispondono a quelle riportate all art. 8.4 del Modello 3.

9 L ammortamento è espresso a valore corrente in coerenza con l approccio utilizzato per la determinazione del CIN. La quota di ammortamento in ciascuna annualità del Periodo tariffario risultante dall applicazione della metodologia sopra esposta è riportata nella seguente tabella. Tabella 5 Dinamica della quota di ammortamento ( 000 euro) Anno base Anno Ponte I Anno II Anno III Anno IV Anno Gli Allegati B.1-B.5 riportano, per l Anno Ponte e per ciascuna annualità del Periodo tariffario, l allocazione della quota di ammortamento ai diversi prodotti regolamentati. Oneri concessori derivanti da disposizioni normative di pertinenza dei prodotti regolamentati Tali oneri includono le seguenti categorie di costo che, ai sensi di quanto previsto dal Modello 3, sono considerate a fini tariffari dei costi passanti : canone di concessione aeroportuale, definito secondo la metodologia di calcolo prevista dal Decreto inter-dirigenziale 30 giugno 2003 e ss.mm.ii canone di concessione dei servizi di sicurezza, definito secondo la metodologia di calcolo prevista dal Decreto del Ministero dei Trasporti 13 luglio 2005 IRAP sul costo del lavoro di pertinenza dei prodotti regolamentati Gli oneri concessori complessivamente derivanti da disposizioni normative in ciascuna annualità del Periodo tariffario sono riportati nella seguente tabella. Tabella 6 Dinamica degli oneri concessori ( 000 euro) Di cui Anno base Anno Ponte I Anno II Anno III Anno IV Anno Anno base Anno Ponte I Anno II Anno III Anno IV Anno Canone security Canone di concessione Gli Allegati B.1-B.5 riportano, per l Anno Ponte e per ciascuna annualità del Periodo tariffario, l allocazione degli oneri concessori sopra elencati ai diversi prodotti regolamentati. Si precisa che la allocazione dei costi fra i differenti prodotti è allineata alla contabilità regolatoria certificata per l anno base Fermo restando la iniziale quadratura con i dati di bilancio 2014, l ammontare dei B) costi della produzione ammessi ai fini regolatori dell all.2 si riducono a seguito dell applicazione del modello tariffario ART. Questa riduzione è dovuta sia per l effetto negativo dell utilizzo delle aliquote di ammortamento di cui art 8.4 del modello di regolazione ART in alcuni casi inferiori a quelle precedentemente utilizzate e sia per l effetto negativo dell applicazione dell indice di rivalutazione degli investimenti fissi lordi (IFL) di cui alla delibera n.56 del 22 luglio 2015 inferiore rispetto a quello utilizzato in fase di certificazione.

10 Inoltre, quale ulteriore differenza rispetto ai numeri di certificazione dell anno base 2014, la più pertinente ridistribuzione dei costi regolatori dal diritto di sosta e ricovero al servizio Fuel quale ripartizione dei costi comuni di piazzale, e dalla tassa imbarco/sbarco merci ai prodotti uffici operativi e spazi locali operativi sempre quale ripartizione dei costi comuni in quanto l infrastruttura aeromerci accoglie spazi dedicati agli handlers. Queste riallocazioni sono state riproposte sui numeri dell anno base certificato 2014, nell intento di assicurare, all interno del quadriennio di regolazione, una più corretta rappresentazione dei costi all Anno ponte. Oneri incrementali legati all entrata in vigore di nuove disposizioni normative e/o regolamentari Si veda il paragrafo intitolato Oneri incrementali attesi nel periodo in applicazione di disposizioni normative. Fase 2: determinazione dei Diritti aeroportuali Una volta determinati ex ante i costi regolatori ammessi di pertinenza di ciascun prodotto regolamentato per ciascuna annualità del Periodo tariffario, i Diritti aeroportuali, oggetto della presente proposta, sono stati determinati come rapporto tra (i) costi regolatori ammessi dell anno e (ii) preconsuntivo del traffico dell anno precedente, in conformità con quanto previsto all art del Modello 3. Si precisa che in considerazione di un dato di traffico 2015 consolidato, le unità di traffico relative all anno non sono le medesime esposte nel Piano di traffico approvato da Enac in data 8 ottobre 2015 ma sono quelle consuntivate.

11 f. Dinamica dei Diritti proposta per il Periodo tariffario Nell Allegato D viene riportata la dinamica dei Diritti aeroportuali proposti per ciascuna annualità del Periodo tariffario determinati applicando la metodologia di calcolo prevista dal Modello 3 e precedentemente illustrata al Capitolo Applicazione data alla Metodologia per il calcolo dei Diritti aeroportuali. DINAMICA DEI CORRISPETTIVI SCALO DI LAMEZIA TERME IN Driver Tariffe in vigore I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO IMBARCO PASSEGGERI INTRA UE ADULTS - Aviazione Commercale e Aviazione Generale Pax imbarcati 4,29 6,41 6,43 6,45 7,85 IMBARCO PASSEGGERI INTRA UE CHILDREN - Aviazione Commercale e Aviazione Generale Pax imbarcati 2,15 3,20 3,21 3,22 3,92 IMBARCO PASSEGGERI EXTRA UE ADULTS - Aviazione Commercale e Aviazione Generale Pax imbarcati 7,97 11,91 11,94 11,98 14,57 IMBARCO PASSEGGERI EXTRA UE CHILDREN - Aviazione Commercale e Aviazione Generale Pax imbarcati 3,99 5,95 5,97 5,99 7,29 APPRODO E DECOLLO < 25T - Aviazione Commeciale e Aviazione Generale Tons 0,94 APPRODO E DECOLLO > 25T - Aviazione Commeciale e Aviazione Generale Tons 1,44 SOSTA ( con franchigia, 2 ore gratis ) - Aviazione Commerciale e Aviazione Generale Tons 0,07 APPRODO DECOLLO E SOSTA < 25T - Aviazione Commeciale e Aviazione Generale Tons 0,79 0,73 0,74 0,71 APPRODO DECOLLO E SOSTA > 25T - Aviazione Commeciale e Aviazione Generale Tons 1,22 1,11 1,14 1,09 TASSA IMBARCO E SBARCO MERCI < 11 kg kg 0,21 0,67 0,91 0,93 0,95 > 11 kg kg 0,02 0,06 0,08 0,09 0,09 P.R.M. Pax imbarcati 0,77 1,57 1,58 1,57 1,57 SICUREZZA PAX - Aviazione Commerciale e Aviazione Generale Pax imbarcati 1,81 2,42 2,45 2,44 2,43 SICUREZZA BAGS - Aviazione Commerciale e Aviazione Generale Pax imbarcati 1,99 1,31 1,30 1,27 1,27 BENI DI USO ESCLUSIVO di cui Banchi movimenti 18,09 26,97 24,13 23,88 23,43 di cui Uffici Operativi m2 anno di cui Locali e Spazi Operativi m2 anno FUEL litri erogati 0, , , , , g. Proposte di semplificazione e/o accorpamento per basket di servizi Nell ottica di favorire una semplificazione tariffaria, la Società propone un accorpamento della struttura tariffaria presente all Anno base, secondo criteri di semplificazione ed aggregazione di servizi (Basket), per servizi a domanda necessariamente congiunta e per categorie omogenee di utenti serviti.

12 La contabilità regolatoria fornisce una separata allocazione dei costi per prodotto ma, secondo una logica di maggiore omogeneità con il sistema tariffario della gran parte degli scali che negli anni precedenti hanno definito una revisione del proprio sistema tariffario, propone la definizione di un corrispettivo di imbarco passeggeri che accolga anche gli oneri relativi al sistema di smistamento e riconsegna bagagli e gestione sistemi informatici centralizzati (informativa al pubblico, sala annunci, sistema di scalo CUTE, ect), e la definizione di un corrispettivo unico accorpando il diritto di approdo e decollo e il diritto di sosta e ricovero. h. Proposta di sotto articolazioni dei Diritti Nessuna proposta di sotto articolazioni dei Diritti è avanzata dalla Società i. Piano della qualità e della tutela ambientale (ALLEGATO 2) Con Delibera n. 64/2014, l Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha emesso i (3) Modelli di Regolazione dei Diritti Aeroportuali, distinti in funzione del traffico passeggeri che insiste sui diversi aeroporti. Il Modello applicabile all aeroporto di Lamezia Terme (traffico inferiore ai 3 milioni di passeggeri / anno) prevede la predisposizione da parte del Gestore di una serie di documenti, tra cui il Piano della qualità e della tutela ambientale che contiene una serie di obiettivi di miglioramento delle performance qualitative e ambientali, ognuno opportunamente pesato, che il Gestore deve perseguire nell ambito di un periodo quadriennale. Il raggiungimento o meno di tali obiettivi impatta sulla determinazione delle tariffe aeroportuali, secondo una dinamica che prevede un evoluzione su base annuale. I valori obiettivo degli indicatori di qualità e di tutela ambientale che il Gestore si impegna a conseguire nelle singole annualità del periodo tariffario, da cui discende l applicazione del meccanismo di premio/penalizzazione, è disciplinato dal Modello di dinamica tariffaria emanato dall ART nel Il Piano della qualità e della tutela ambientale deve essere coerente con quanto approvato dall ENAC per le stesse annualità del Periodo tariffario (Carta dei servizi). In merito agli indicatori di qualità e tutela ambientale ed ai relativi pesi, gli Utenti aeroportuali potranno esprimere proprie osservazioni e/o controproposte. Il Modello di regolazione dei diritti aeroportuali emesso nel 2014 prevede che il programma di miglioramento della qualità dei servizi e della tutela ambientale, da sottoporre a consultazione degli Utenti aeroportuali, debba contenere almeno quanto segue: 1. gli aspetti qualitativi ed ambientali che hanno determinato la scelta dei singoli obiettivi; 2. la descrizione delle misure e delle risorse da impiegare per raggiungere gli obiettivi, anche con riferimento alle scadenze annuali previste; 3. l indicazione di eventuali investimenti in infrastrutture, installazioni in genere e tecnologie, previsti nel Piano quadriennale degli interventi, strumentali al raggiungimento degli obiettivi di qualità e tutela ambientale illustrati nel Piano; 4. l incidenza incrementale degli investimenti di cui sopra sulla efficienza produttiva e sulla tutela ambientale.

13 Il Piano della qualità e tutela ambientale di SACAL è stato redatto in conformità a quanto previsto dal Modello tariffario emesso dall ART ed è stato giudicato positivamente da ENAC nell ambito dell approvazione del Piano quadriennale Nella scelta degli indicatori si sono privilegiati quelli sui quali SACAL può esercitare un effettivo controllo, sulla base della specifica realtà dell aeroporto di Lamezia Terme. Inoltre, la scelta è ricaduta in quantità maggioritaria su quelli misurabili in termini fisici, dando priorità agli indicatori espressi in termini di qualità erogata rispetto a quelli espressi in termini di qualità percepita (rilevati mediante sondaggi), e tralasciando quelli la cui rilevazione comporta mere valutazioni Si/No, cioè situazioni di presenza o assenza di una determinata risorsa. Per raggiungere gli obiettivi posti sulla qualità del servizio, la SACAL lavorerà sia sui processi di erogazione dei servizi stessi, sia sulle infrastrutture e sulle dotazioni del terminal, con investimenti mirati e con un continuo presidio manutentivo sugli asset che influiscono sulle performance di scalo. Per quanto riguarda gli obiettivi posti sulla tutela ambientale, la SACAL ha avviato una serie di azioni volte alla riduzione dei consumi energetici, alla salvaguardia ambientale e ad accrescere la cultura green in aeroporto. Gli indicatori di Qualità Gli indicatori di Qualità sono stati scelti in modo da rispettare un equilibrata rappresentazione dei subset indicati nell allegato B secondo le modalità disciplinate dall Enac, cioè indicatori relativi al confort degli utenti e indicatori relativi alla funzionalità complessiva dell aeroporto. In termini numerici, per quanto riguarda gli indicatori di qualità, SACAL si è attenuta alle prescrizioni dell Allegato B alla nota ENAC prot /DG del 25/09/2014, selezionando in tutto 8 indicatori, di cui: 2 indicatori sono quelli ritenuti prioritari nell Allegato B per aeroporti con traffico inferiore ai 3 milioni di passeggeri annui (n. 5 e 7 della Tabella A dell Allegato B); 2 indicatori sono stati scelti tra gli indicatori della Tabella B dell Allegato B (n. 12 e n. 18), tra gli indicatori relativi ai servizi di assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità, tenuto conto della particolare rilevanza sociale; Altri 3 indicatori sono stati selezionati tra gli indicatori della Tabella A dell Allegato B (n. 3, 4 e 10), privilegiando quelli espressi in termini di qualità erogata; L ultimo indicatore della qualità è stato scelto fra quelli previsti nella Carta dei Servizi, optando per uno dei giudizi dei passeggeri maggiormente rappresentativi sul servizio ricevuto (Percezione complessiva sul livello di confort). La selezione degli indicatori di qualità è stata effettuata tenendo in considerazione che il primo lotto funzionale della nuova aerostazione sarà disponibile solo oltre il termine del presente Piano e che sull infrastruttura esistente potranno essere effettuati solo piccoli interventi di ottimizzazione. Pertanto, il miglioramento sarà perseguito principalmente su aspetti soft, cioè migliorando i processi di gestione dello scalo e gli aspetti comportamentali. Per ciò che concerne i pesi da attribuire ai singoli indicatori di qualità, sempre in coerenza con quanto prescritto dall Allegato B alla nota ENAC prot /DG del 25/09/2014, la SACAL ha attribuito i seguenti pesi (50% per i primi 4 indicatori e 50% per gli altri):

14 INDICATORE DI QUALITA PESO Tempo di riconsegna del primo bagaglio dal block-on 15% Percezione sul livello di pulizia e funzionalità delle toilette 15% Percezione efficacia dell assistenza erogata ai PRM 10% Tempo di attesa, per i PRM in arrivo prenotati, per ricevere assistenza, rispetto allo sbarco dell ultimo passeggero 10% Bagagli complessivi disguidati in partenza di competenza dello scalo 15% Affidabilità del sistema di movimentazione bagagli 15% Tempi di attesa ai controlli di sicurezza in partenza 10% Percezione complessiva sul livello di confort 10% Di seguito viene riportata la tabella con gli indicatori e gli obiettivi posti per il quadriennio : INDICATORE Tempo di riconsegna del primo bagaglio dal block-on dell A/M (min) PESO (%) OBIETTIVI Percezione sul livello di pulizia e funzionalità delle toilette (%) 15 80% 85% 86% 87% 88% 89% Bagagli complessivi disguidati in partenza di competenza dello scalo ( ) ,95 0,90 0,85 0,80 0,75 Affidabilità del sistema di movimentazione bagagli (%) 15 98% 98% 99% 99% 99% 99% Tempi di attesa ai controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza (min) Percezione complessiva sul livello di confort (%) 10 95% 96% 96% 96,5% 96,5% 97% Percezione sull efficacia dell assistenza erogata alle persone con disabilità o a mobilità ridotta (%) Tempo di attesa, per i PRM in arrivo prenotati, per ricevere assistenza all aeromobile, rispetto allo sbarco dell ultimo passeggero (min) 10 90% 91% 91% 92% 92% 92% Per quanto riguarda i tempi di attesa ai controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza, è bene evidenziare che il mantenimento del tempo d attesa su valori costanti per gli anni a venire equivale ad un sensibile miglioramento della performance, tenuto conto delle previsioni di crescita del traffico passeggeri. Infatti, con riferimento alle stime d incremento del TPHP contenute nel Piano quadriennale, l invarianza del tempo d attesa rispetto al valore del 2015, richiede una velocizzazione del flusso di passeggeri ai controlli di sicurezza pari a 4,5% per il 2016, 6,2% per il 2017, 7,8% per il 2018 e 9,5% per il 2019.

15 Gli indicatori ambientali Per quanto riguarda gli indicatori di tutela ambientale, con riferimento all elenco riportato nell Allegato 1 del Modello 3 di Regolazione dei Diritti Aeroportuali emesso con Delibera dell ART n. 64/2014, tenuto conto delle indicazioni di cui alla nota ENAC prot /DG del 25/09/2014, la scelta è ricaduta su 3 indicatori (1.A.1, 1.A.4 e 1.C.2) del Gruppo 1 Traguardi prioritari, su 1 indicatore (2.C.1) del Gruppo 2 Traguardi non prioritari e su 2 indicatori (3.A.1 e 3.B.1) del Gruppo 3 Traguardi secondari. Anche nel caso degli indicatori di tutela ambientale la selezione è stata effettuata tenendo in considerazione che il primo lotto funzionale della nuova aerostazione sarà disponibile solo oltre il termine del presente Piano e che sull infrastruttura esistente potranno essere effettuati solo alcuni interventi di ottimizzazione. Pertanto, per quanto riguarda il terminal passeggeri il miglioramento sarà perseguito principalmente su aspetti soft, cioè migliorando i processi di gestione dello scalo e gli aspetti comportamentali. Per quanto riguarda le aree esterne, si potrà influire positivamente tramite l utilizzo, ove siano previsti interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione, di tecnologie atte a ridurre i consumi energetici e le emissioni generate dall utilizzo delle nuove infrastrutture. In tale ottica, gli investimenti previsti e gli indicatori selezionati: corrispondono a effettive esigenze di miglioramento dell aeroporto interessato; sono prioritariamente riferiti ad aspetti che rappresentano le maggiori carenze ambientali; costituiscono uno strumento per uniformare il livello delle prestazioni ambientali dell aeroporto di Lamezia Terme alla rete aeroportuale italiana; rappresentano una concreta possibilità di crescita del livello ecologico della realtà aeroportuale di Lamezia Terme; risultano equilibrati rispetto alle dimensioni della nostra realtà aeroportuale e all eventuale incremento tariffario riconosciuto a fronte del superamento dell obiettivo stesso; hanno attinenza con le richieste delle istituzioni e delle associazioni locali in tema ambientale. In linea con quanto previsto nel Modello di Regolazione dei Diritti Aeroportuali emesso dall ART e nella nota ENAC prot /DG del 25/09/2014, a ciascun indicatore è stato assegnato un peso, in funzione della rilevanza ambientale e sociale, dell entità stimata dell investimento necessario al raggiungimento dell obiettivo, nonché della specifica realtà aeroportuale di Lamezia Terme. La somma dei pesi è pari a 100, al fine di consentire un adeguata valutazione del raggiungimento dell obiettivo:

16 INDICATORE DI TUTELA AMBIENTALE PESO Nuovi impianti di illuminazione a basso consumo 21 Riduzione consumo d energia mediante sistemi di gestione dell illuminazione 21 Utilizzo di materiali fotocatalitici per aree di sosta 21 Raccolta differenziata dei rifiuti non pericolosi 15 Addestramento del personale il cui lavoro può avere effetti sull ambiente 11 Inserimento di clausole sulle prestazioni ambientali nei contratti 11 TOTALE 100 Di seguito viene riportata la tabella con gli indicatori e gli obiettivi posti per il quadriennio : INDICATORE Nuovi impianti di illuminazione in sostituzione di quelli esistenti con apparecchi a basso consumo (KWh post / KWh pre) Riduzione del consumo di energia mediante sistemi di gestione degli apparati di illuminazione (%) Utilizzo di materiali foto catalitici nelle aree di viabilità e parcheggi (Mq /Mq tot) PESO (%) OBIETTIVI ,87 0,80 0,75 0,75 0, % 0% 0% 3% 7% 10% Raccolta differenziata dei rifiuti non pericolosi (%) 15 0% 0% 2% 4% 5% 10% Addestramento del personale il cui lavoro può avere effetti che gravano sull ambiente (%) Inserimento nei contratti per lavori e servizi di clausole sulle prestazioni ambientali (N contratti / contratti totali) 0,01 6 0,01 6 0,01 6 0, % 1% 8% 8% 75% 85% ,05 0,1 0,15 0,2 j. Piano quadriennale degli investimenti (ALLEGATO 3) Il Piano quadriennale degli investimenti predisposto da SACAL recepisce le indicazioni della nota circolare ENAC prot del 12/12/2006 e della Circolare ENAC APT-21. Il Piano quadriennale è riferito al quadriennio e si basa sui dati consolidati al 2014 e su quanto già programmato e/o consuntivato nel 2015 (anno ponte). ENAC lo ha approvato con nota prot P del 08/10/2015. Il documento è stato redatto in coerenza ai contenuti del Piano di sviluppo aeroportuale , che è stato approvato in linea tecnica da ENAC con nota prot /IPP del 17/04/2013 e sul quale si è conclusa positivamente nel 2015 la procedura di valutazione dell impatto ambientale, con emissione del Decreto VIA n. 219 del 21/10/2015.

17 Gli obiettivi del Piano quadriennale sono quelli di adeguare il complesso aeroportuale di Lamezia Terme, suddiviso nei vari sottosistemi, ai requisiti di funzionalità richiesti dalle previsioni di traffico nel breve periodo, tenendo conto degli standard dimensionali e di servizio suggeriti da organismi internazionali quali IATA, FAA e ICAO, nonché dei requisiti di funzionalità e fattibilità tecnico-economica. Gli obiettivi sopra esposti tengono conto dei seguenti criteri funzionali: adeguamento degli standard dimensionali e di servizio a quelli di altri aeroporti internazionali e ai suggerimenti IATA, FAA, ICAO; miglioramento dell efficienza operativa in termini di comfort del passeggero e automazione dei trattamenti; adattabilità dell espansione all effettiva evoluzione nel tempo delle caratteristiche della domanda. Per il periodo il Piano approvato da ENAC prevede investimenti per un totale di , di cui con fondi di SACAL o privati e con fondi pubblici. Con riferimento ai gruppi funzionali sopra identificati, gli investimenti sono ripartiti per come specificato di seguito. INTERVENTI TERMINAL Nuova aerostazione passeggeri 1 lotto funzionale: L investimento totale previsto è pari a , di cui il 50% coperto con fondi SACAL ed il rimanente 50% con fondi pubblici. INTERVENTI INFRASTRUTTURE DI VOLO Ampliamento piazzale aeromobili fase II: Bretella di collegamento via di rullaggio con testata 28: Adeguamento strip della pista di volo: L investimento totale previsto è pari a , di cui il 10% coperto con fondi SACAL ed il rimanente 90% con fondi pubblici. INTERVENTI IMPIANTI Completamento impianti pista di volo testata 28: Center line ed apparecchiature AVL: L investimento totale previsto è pari a , di cui il 10% coperto con fondi SACAL ed il rimanente 90% con fondi pubblici. INTERVENTI VIABILITA Nuovo assetto della viabilità e dei parcheggi con terminal autolinee: Nuovi parcheggi - 2 lotto funzionale parcheggio a raso: L investimento totale previsto è pari a , di cui coperti con fondi SACAL e la rimanente somma di con fondi pubblici. INTERVENTI VARI E DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA Anno 2016: Anno 2017: Anno 2018: Anno 2019:

18 L investimento totale per il quadriennio è pari a , interamente coperto con fondi SACAL. Sostenibilità economica degli investimenti previsti nel Piano Quadriennale E bene sottolineare che alcuni interventi, in particolare i più impegnativi in termini di costi, risultano economicamente sostenibili solo grazie ad un cofinanziamento con fondi pubblici. L aeroporto di Lamezia Terme può usufruire di finanziamenti europei, in quanto situato in una delle regioni con modesto livello di sviluppo economico e di PIL, incluse nell obiettivo Convergenza. Pertanto, i seguenti progetti possono usufruire di cofinanziamento con fondi pubblici, essendo stati inseriti nel Piano di Azione e Coesione (l assegnazione delle risorse è stata comunicata dall Autorità di Gestione ad ENAC con nota prot. 1705/RU del 04/03/2015, in linea con quanto previsto dal decreto dell Autorità di gestione, n del 24/10/2014): Ampliamento piazzale aeromobili fase II: finanziamento di Center line - Apparecchiature AVL: finanziamento di Completamento impianti pista di volo testata 28: finanziamento di Adeguamento strip della pista di volo: finanziamento di Bretella tra via di rullaggio e testata 28: finanziamento di Per quanto riguarda il progetto economicamente più rilevante, il primo lotto funzionale della nuova aerostazione passeggeri, lo stesso, già inserito nella programmazione della Regione Calabria (DGR n. 139 del 21/05/2015), è al vaglio della Commissione Europea per poter fruire di un cofinanziamento al 50% con fondi pubblici, in linea con i nuovi orientamenti comunitari in tema di compatibilità degli aiuti di Stato per investimenti su infrastrutture aeroportuali. Infine, come progetto di sviluppo dell intermodalità, è stato proposto l inserimento nella programmazione nazionale l intervento di realizzazione di un nuovo terminal per autolinee in aeroporto. Ad oggi, tuttavia, per questo progetto non è garantito il sostegno con fondi pubblici. Effetti su qualità e ambiente degli investimenti previsti nel Piano Quadriennale Quasi tutti i progetti previsti nell area di movimento dal Piano quadriennale degli investimenti hanno al loro interno effetti positivi anche sulla tutela ambientale. La realizzazione della nuova bretella di rullaggio comporta un notevole effetto benefico sul rumore aeroportuale, in quanto si evitano le rumorose manovre di back-track in testata 28 della pista e si riduce l utilizzo dei motori per decelerare in fase d atterraggio. Inoltre, si ha la riduzione dei tempi di rullaggio e d attesa (quindi dei tempi con motori accesi), con conseguenti benefici anche per la qualità dell aria. L ampliamento del piazzale aeromobili disporrà di stand con pavimentazione fotocatalitica, che assorbe lo smog, e torri faro con illuminazione a LED, con consumi elettrici molto ridotti. Inoltre, consentirà migliori condizioni operative per i servizi antincendio aerei, che hanno a Lamezia Terme una delle più importanti basi italiane. Con l intervento in testata 10 (Center line ed apparecchiature AVL) potrà essere reso operativo il disoleatore delle acque di prima pioggia provenienti dalla pista e dai raccordi adiacenti.

19 Inoltre, ove possibile, i nuovi impianti AVL (sia in testata 10, sia in testata 28) saranno realizzati con illuminazione a LED, con riduzione dei consumi energetici. In termini di qualità, gli interventi di realizzazione della nuova bretella e l ampliamento del piazzale contribuiranno a contenere i tempi di transito sull aeroporto, permettendo di liberare più rapidamente la pista ed evitando attese per indisponibilità di piazzole di sosta. Per quanto riguarda le funzioni del terminal passeggeri, non si potrà fruire dei miglioramenti conseguenti alla realizzazione del primo lotto della nuova aerostazione, l investimento più rilevante dei prossimi anni, che vedrà la conclusione oltre il termine del quadriennio oggetto del Piano. Tuttavia, nell ambito degli interventi annuali di ottimizzazione e manutenzione straordinaria, sono previsti investimenti che miglioreranno sia la qualità, sia gli aspetti di tutela ambientale. Tra questi citiamo l unificazione delle postazioni di controllo sicurezza per i passeggeri in partenza, l attivazione di un varco staff, l implementazione di nuovi software di scalo per il miglioramento dei processi, l incremento di risorse per i passeggeri PRM (addetti, mezzi, ausili informativi), l installazione di postazioni per il self check-in dei bagagli, alcune migliorie all impianto BHS, l acquisto di altri carrelli portabagagli, la riqualifica di alcuni bagni, il miglioramento della segnaletica, la sostituzione degli apparati illuminanti con nuovi dispositivi a LED, l adozione di sistemi di controllo automatico della luminosità e della climatizzazione, l attivazione della raccolta differenziata in aerostazione con contenitori separati e compattatori. Per quanto riguarda la viabilità landside sono previsti, oltre ad interventi di manutenzione straordinaria su strade e segnaletica, due importanti opere che miglioreranno i flussi dei veicoli, amplieranno l offerta di posti auto e garantiranno idonei spazi e strutture per gli autobus, di linea e charter, che trasportano i passeggeri dai luoghi di residenza/villeggiatura in aeroporto e viceversa. In una fase successiva (dopo il 2018), gli stalli dedicati agli autobus saranno dotati di pavimentazione composita fotocatalitica, per contenere eventuali perdite di liquidi contaminanti e per favorire l assorbimento dello smog. Il tutto sarà accompagnato da opportuni investimenti in formazione del personale aeroportuale, per migliorarne le performance e la consapevolezza degli operatori. k. Capacità attuale dell impianto aeroportuale e limiti di utilizzazione delle principali infrastrutture ed installazioni aeroportuali esistenti all Anno base e previsti per il Periodo tariffario La capacità attuale dell impianto aeroportuale presenta alcune limitazioni specificatamente per il Terminal. Per quanto concerne le infrastrutture di volo e gli impianti sono opportuni interventi di miglioramento al fine di ottimizzare la capacità operativa dell aeroporto ed aumentare i livelli di sicurezza delle infrastrutture. Gli interventi previsti nel Piano sono stati aggregati in funzione delle componenti dell aeroporto, in gruppi funzionali definiti come segue: Terminal Infrastrutture di volo Impianti

20 Viabilità Edifici vari Interventi vari e manutenzione straordinaria Terminal Il sottosistema terminal è quello che al momento attuale presenta le maggiori criticità, essendo fortemente sottodimensionato come risulta dall analisi seguente, desunta (con i necessari aggiornamenti) dal Piano di sviluppo aeroportuale Utilizzando i parametri dimensionali indicati dalla IATA per le diverse aree funzionali dell aerostazione e calcolando le capacità della stessa in termini di passeggeri, risulta che l attuale aerostazione passeggeri evidenzia marcate sofferenze operative, sia nel settore partenze, sia nel settore arrivi, in particolare nelle aree aperte al pubblico. Nel grafico seguente è possibile confrontare la capacità attuale del terminal con le esigenze rapportate al traffico passeggeri registrato nell anno 2014 (anno base del Piano).

21 Nel grafico la capacità di ciascuna funzione deve essere raffrontata al T.P.H.P. (Typical Peak Hour Passenger Numero passeggeri nell ora tipica di punta), stimato per il 2014 pari a 1185 passeggeri/ora, oppure, per le aree interessate dal solo traffico Extra-Schengen, al numero di passeggeri trasportati dell aeromobile con maggiore capienza attualmente utilizzato, che viene assunto pari a 324 passeggeri (A330 con 360 posti ed un coefficiente di riempimento del 90%). Risulta evidente che molte aree funzionali dell aerostazione sono insufficienti a garantire il livello di operatività richiesto. Risultano infatti decisamente critiche le aree Atrio partenze e Atrio Arrivi. Sono sottodimensionate anche le funzioni Marciapiede d accosto, Banchi Accettazione, Controllo Passaporti - Partenze, Sale d Imbarco extra Schengen, Area di attesa controllo passaporti Arrivi e le sale di riconsegna bagagli. Solo in tre casi si dispone di capacità sufficiente per garantire la funzionalità richiesta: area attesa banchi accettazione, Controlli di sicurezza e Sale d imbarco Schengen.

22 Un ulteriore comprova viene offerta nella seguente tabella, in cui viene confrontato il livello di servizio attualmente offerto in condizioni di traffico di picco con gli standard suggeriti dal documento Airport Development Reference Manual della IATA. SOTTOSISTEMI LIVELLO DI SERVIZIO OFFERTO LIVELLO DI SERVIZIO IATA Atrio partenze 0,91 mq/persona Livello C: 1,8 2,3 Attesa check-in 1,72 mq/persona Livello: 1,5 Attesa partenze Schengen 2,17 mq/persona Livello C: 1,5 Attesa partenze extra-schengen 1,12 mq/persona Livello C: 1,5 Arrivi extra-schengen controlli P.S. 0,89 mq/persona Livello C: 1 Ritiro bagagli Schengen 1,62 mq/persona Livello C: 1,8 Ritiro bagagli extra-schengen 1,61 mq/persona Livello C: 1,8 Arrivi extra-schengen - controlli Dogana 1,60 mq/persona Livello C: 1,5 Caroselli restituzione bagagli WB 42x2 ml, NB ml WB 70 90ml cad. NB 40 70ml cad. Atrio arrivi 0,67 mq/persona Livello C: 1,7 E chiaro, pertanto, che l intervento di realizzazione di una nuova aerostazione assume un importanza predominante nell evoluzione infrastrutturale dell aeroporto. Il vincolo di capacità dell attuale aerostazione passeggeri ha indotto SACAL ad ottenere lo stato di aeroporto facilitato nel periodo estivo. Nel Piano è prevista la realizzazione del primo lotto funzionale del nuovo edificio, col quale l aerostazione raggiungerà una capacità di 3,5 milioni di passeggeri/anno, con standard di confort in tutte le sue aree in accordo ai valori suggeriti da IATA (livello C o superiore). La futura configurazione dell aerostazione è stata progettata in modo da offrire almeno le seguenti dotazioni funzionali: PARTENZE 1 Marciapiede di accosto Ml Atrio partenze Mq Area di attesa banchi accettazione Mq Banchi accettazione n. 40

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