Continuità scuola dell'infanzia - scuola elementare

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1 Continuità scuola dell'infanzia - scuola elementare Normativa di riferimento e criteri generali Deliberazione n del 20/11/1998 Continuità scuola dell'infanzia - scuola elementare. Normativa di riferimento e criteri generali. Delibera n del proposta da VALDUGA Continuità scuola dell'infanzia - scuola elementare. Normativa di riferimento e criteri generali. Il relatore comunica, l'art. 3 del Testo Unico delle leggi provinciali concernenti l'ordinamento della scuola dell'infanzia della provincia di Trento individua, all'interno delle finalità della scuola dell'infanzia, la promozione per i bambini di un comune livello culturale di base che superi concretamente ogni tipo di discriminazione, anche come armonica preparazione alla frequenza della scuola dell'obbligo. Gli Orientamenti provinciali dell'attività educativa della scuola dell'infanzia, approvati con D.P.G.P. di data 15 marzo 1995, n. 5-19/leg., individuano la "continuità educativa" quale modalità idonea per il perseguimento di tale obiettivo. La continuità del percorso educativo non significa uniformità o assenza di articolazioni, ma considera il percorso educativo del bambino secondo una logica di

2 sviluppo coerente che valorizzi le competenze già acquisite dallo stesso e riconosca la specificità e la pari dignità di ciascuna scuola, pur nella diversità dei rispettivi ruoli e delle differenti funzioni. L'art. 1 della Legge 5 giugno 1990, n. 148, nel definire le finalità della scuola dell'obbligo, afferma che "la scuola elementare, anche mediante forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo con la scuola materna e la scuola media, contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo". Tali indirizzi pedagogici vengono ripresi nei Programmi didattici per la scuola primaria (D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104). Il D.M. del 16 novembre 1992 trasmesso con C.M. del 16 novembre 1992, n. 339 individua le modalità di attuazione delle forme di raccordi tra i diversi ordini di scuola. Le disposizioni ministeriali pongono degli obblighi applicativi soltanto nelle scuole a carattere statale ma non vincolano la scuola dell'infanzia della provincia di Trento, in virtù della competenza primaria che la Provincia esercita in questo settore. Si rende pertanto necessario provvedere all'adozione di direttive che, nel rispetto della legislazione vigente, forniscano indicazioni e criteri generali tali da consentire agli operatori scolastici di realizzare forme concrete di continuità tra scuola dell'infanzia e scuola elementare. In tal modo viene garantito il diritto di ogni

3 bambino ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, la quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la propria particolare identità. Allo scopo è stato istituito presso l'iprase con deliberazione del Consiglio di Amministrazione di data 18 novembre 1993, n. 23, un gruppo tecnico sulla continuità con compiti di studio, di approfondimento e di sperimentazione delle tematiche di cui sopra al fine di predisporre un apposito strumento per la realizzazione della continuità fra scuola dell'infanzia e scuola elementare. Tutto ciò premesso, LA GIUNTA PROVINCIALE - visto il D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104; - vista la L. 5 giugno 1990, N. 148; - vista la delibera della G.P. 31 agosto 1990, n ; - vista la L.P. 24 gennaio 1992, n. 5; - vista la L. 5 febbraio 1992, n. 104; - visto i D.M. 16 novembre 1992 e la Circolare ministeriale n. 339 di pari data; - visto il D.L. 16 aprile 1994, n. 297; - visto il D.P.G.P. 15 marzo 1995, n. 5-19/leg.; - vista la L.P. 14 luglio 1997, n. 11; - visto il D.P.G.P.: 14 settembre 1998, n /leg.

4 - a voti unanimi, espressi nelle forme di legge; d e l i b e r a 1.di approvare le direttive per la realizzazione della continuità educativa fra scuola dell'infanzia e scuola elementare allegate alla presente deliberazione di cui formano parte integrante; 2.di approvare il documento "Continuità maternaelementare" elaborato dal Gruppo tecnico istituito presso l'iprase di cui in premessa, allegato alla presente deliberazione di cui forma parte integrante; 3.di incaricare il Servizio Scuola Materna e l'iprase di realizzare iniziative congiunte di formazione in servizio sulla continuità educativa fra scuola dell'infanzia e scuola elementare per gli insegnanti dei due ordini di scuola DIRETTIVE PER LA REALIZZAZIONE DELLA CONTINUITA' EDUCATIVA FRA SCUOLA DELL'INFANZIA E SCUOLA ELEMENTARE IN PROVINCIA DI TRENTO 1.I Collegi dei docenti della scuola dell'infanzia e della scuola elementare sono tenuti a elaborare, nell'ambito della programmazione educativa annuale, piani di intervento per promuovere la continuità. Detti piani saranno definiti, nel rispetto delle singole autonomie scolastiche, sulla base delle esigenze rispondenti alle specifiche realtà territoriali e dovranno individuare

5 finalità, obiettivi, forme istituzionali di collegamento, nonché modalità di verifica e valutazione. 2.Nel definire i piani di intervento, tra le modalità e i criteri per la realizzazione del raccordo tra le scuole, si dovranno prevedere i seguenti punti: a)la comunicazione, in collaborazione con la famiglia, di informazioni sul bambino; b)il coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali, valorizzando gli elementi di continuità presenti nei rispettivi piani programmatici; c)l'attuazione di momenti e forme di compartecipazione alle attività didattiche, con particolare attenzione alle situazioni di handicap; d)la predisposizione di un sistema di verifica e di accertamento comune con l'impostazione progettuale delle attività didattiche. 3.Fatta salva l'autonomia riconosciuta alle scuole equiparate o parificate gestite da enti, istituzioni o privati, per l'attuazione di quanto indicato alla lettera a) del precedente punto 2, vengono adottate le tre schede "Informazioni sulla scuola", "Informazioni sul gruppo", "Informazioni sul bambino" contenute nel documento elaborato dal Gruppo tecnico sulla continuità istituito presso l'iprase. 4.Trascorsi due anni dall'applicazione dello strumento di cui al punto 3, i Collegi dei docenti dei due ordini di scuola invieranno al Gruppo tecnico sulla continuità,

6 istituito presso l'iprase le osservazioni utili al perfezionamento dello strumento stesso. Documento "Continuità materna-elementare" Parte integrante non gestita dal sistema

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