Impianti. Impianti. Impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso

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1 Impianti Impianti Decreto Ministeriale 22/01/2008 n 37 Impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso g) impianti di protezione antincendio. impianti di alimentazione di idranti, impianti di estinzione di tipo automatico e manuale impianti di rilevazione di gas, di fumo e d'incendio;

2 Progettazione Decreto Ministeriale 22/01/2008 n 37 Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti e' redatto un progetto da parte di un professionista iscritto agli albi professionali I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell'arte. I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione Europei, si considerano redatti secondo la regola dell'arte. Realizzazione Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'unione europea, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità.

3 Dichiarazione di rispondenza Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto e' sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata ma dell'entrata in vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti. G.U. n 4 del MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 20 DICEMBRE 2012 Regola tecnica per la progettazione degli impianti antincendio di protezione attiva nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi

4 Obiettivi Gli impianti costituiscono accorgimenti intesi a ridurre le conseguenze degli incendi. Gli impianti sono progettati, realizzati e mantenuti a regola d arte secondo quanto prescritto dalle specifiche regolamentazioni, dalle norme di buona tecnica e dalle istruzioni fornite dal fabbricante. Regola dell arte Stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento storico dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o servizi, basato su comprovati risultati statistici, tecnologici o sperimentali. Fermo restando il rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili, la presunzione di regola dell arte è riconosciuta alle norme emanate da Enti di normazione nazionale, europei o internazionali

5 Norme tecniche Le norme tecniche non sono leggi, ma specifiche tecniche approvate da una organizzazione internazionale, un organismo europeo o nazionale di normalizzazione. ISO, NFPA: norma internazionale; EN: norma europea; UNI/CEI: norma italiana.

6 Impianti di protezione attiva Protezione attiva Attuare i provvedimenti di protezione attiva significa minimizzare gli effetti di un incendio. Le misure di protezione attive sono concepite per operare subito dopo un innesco con lo scopo di: rilevare; contrastare; ridurre lo sviluppo; estinguere un incendio

7 Non si applica a: impianti a rischio di incidente rilevante (D.Lgs 334/99;) edifici storico artistico biblioteche ed archivi (DPR 418/95) impianti di distribuzione stradale di G.P.L. (DPR 340/03); edifici storici e artistici musei, gallerie, esposizioni (DM 569/92) depositi di G.P.L. in serbatoi > 5 m 3 e/o in recipienti mobili di capacità complessiva > 5000 kg (DM 13/10/94) depositi di soluzioni idroalcoliche (DM 18/05/95) impianti di distribuzione stradale di metano (DM 24/05/02) depositi di GPL non superiore a 13 m 3 (DM 14/05/04) Parametri I parametri e le caratteristiche utilizzati per la progettazione degli impianti sono individuati dai soggetti responsabili della valutazione del rischio di incendio e della progettazione. Gli enti e i privati, responsabili delle attività in cui sono installati gli impianti, hanno l obbligo di mantenere le condizioni che sono state valutate per l individuazione dei parametri e delle caratteristiche.

8 Campo di applicazione ove non diversamente definito, modifica della tipologia dell impianto originale modifica dell estensione della sua dimensione tipica oltre il 50% dell originale. Impianti Tipologia dell impianto natura dell impianto o dell agente estinguente Dimensione tipica dell impianto: rete idranti vedere norma UNI 10779; Rilevazione/allarme incendio numero di rilevatori o segnalazione; estinzione H2O tipo sprinkler, spray e simili, numero erogatori; estinzione con gas, schiuma, ecc quantità di agente estinguente; EFC superficie utile totale di evacuazione per i SNEFC e la portata volumetrica aspirata per i SFEFC

9 Esecuzione Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti eseguiti in conformità alla regola dell arte (p.to 2). In particolare: Progetto elaborato secondo la regola dell arte (punto 2.1) Installazione a regola d arte (punto 2.2) Esercizio e manutenzione secondo la regola dell arte (p.to 2.3) Progetto Insieme dei documenti indicati dalla norma assunta a riferimento per la progettazione dell impianto. Il progetto deve includere, in assenza di specifiche indicazioni della norma, almeno gli schemi e i disegni planimetrici dell'impianto, nonché una relazione tecnica comprendente i calcoli di progetto, ove applicabili, e la descrizione dell'impianto, con particolare riguardo alla tipologia ed alle caratteristiche dei materiali e dei componenti da utilizzare ed alle prestazioni da conseguire;

10 Fascicolo tecnico La documentazione tecnico certificativa propedeutica alla redazione delle certificazioni e dichiarazioni stesse deve essere custodita in apposito fascicolo dal responsabile dell attività Il progetto dell'impianto, cosi come effettivamente realizzato, deve essere consegnato al responsabile dell'attività e da questo reso disponibile ai fini di eventuali controlli. Progetti (imp. gas, elettrici, ecc) e allegati obbligatori Relazioni di calcolo Rapporti di prova e di classificazione Fascicoli tecnici Conformità CE Manuale documentazione, redatta in lingua italiana, che comprende le istruzioni necessarie per la corretta gestione dell'impianto e per il mantenimento in efficienza dei suoi componenti. Le istruzioni sono predisposte dall impresa installatrice dell'impianto, anche sulla base dei dati forniti dai fabbricanti dei componenti installati.

11 Progettazione Norma di sistema UNI Norma di Prodotto UNI EN.. UNI EN 671/1 Naspi UNI EN 671/2 Idranti a muro UNI EN 14384/06 Idranti soprasuolo UNI EN 14339/06 Idranti sottosuolo Progettazione Norma di sistema UNI 9494 Norma di Prodotto UNI EN

12 Progettazione Norma di sistema UNI 9795 Norma di Prodotto UNI EN Prodotti Marcatura CE per i prodotti regolamentati da disposizioni comunitarie ed a queste conformi. Per gli altri prodotti l impiego è consentito, se legalmente fabbricati o commercializzati in uno degli Stati dell Unione europea o in Turchia, o legalmente fabbricati in uno degli Stati firmatari dell Associazione Europea di libero scambio (EFTA), parte contraente dell accordo sullo spazio economico europeo (SEE), per l impiego nelle stesse condizioni che permettono di garantire un livello di protezione, ai fini della sicurezza antincendio, equivalente a quello prescritto dal decreto stesso.

13 Valutazione progetto Istanza di esame progetto (corredata della documentazione di cui all art. 2, 7 co.) Comando Provinciale VV.F. Nuove costruzioni Modifiche con aggravio Attività Allegato I categorie B e C ESAME DOCUMENTAZIONE Completa Non completa Richiesta documentazione integrativa (entro 30 giorni dall istanza) Pronuncia sulla conformità alla norma ed ai criteri tecnici (entro 60 giorni dalla ricezione della D.V.ING. documentazione ANTONIO completa) GIANGIOBBE Specifica impianto Sintesi dei dati tecnici che descrivono le prestazioni dell impianto, le sue caratteristiche dimensionali (portate specifiche, pressioni operative, caratteristica e durata dell alimentazione dell agente estinguente. i estensione dettagliata dell impianto. ecc.) e le caratteristiche dei componenti da impiegare nella sua realizzazione (ad esempio tubazioni, erogatori, sensori, riserve di agente estinguente, aperture di evacuazione, aperture di afflusso, ecc.). La specifica comprende il richiamo della norma di progettazione che si intende applicare. La classificazione del livello di pericolosità, ove previsto, lo schema a blocchi dell impianto che si intende realizzare, nonché l attestazione dell idoneità dell impianto in relazione al pericolo di incendio presente nell attività;

14 Professionista SCIA Prima dell inizio dell attività Istanza di avvio attivitàtramite SCIA (corredata della documentazione di cui all art. 2, 7 co.) S.U.A.P. Comando Provinciale VV.F. Attività Allegato I categoria A e B Il Comando dispone visite tecniche di controllo (anche a campione o per programmi settoriali) volte ad accertare il rispetto delle prescrizioni ed i requisiti di sicurezza antincendio AttivitàAllegato I Non completa Richiesta documentazione integrativa Esame formale documentazione Completa Rilascio ricevuta D.V.ING. ANTONIO GIANGIOBBE Attività Allegato I categoria C Il Comando dispone visite tecniche di controllo volte ad accertare il rispetto delle prescrizioni ed i requisiti di sicurezza antincendio (entro 60 giorni )

15 Certificazioni le certificazioni non sono l ultimo atto prima della SCIA sono la conclusione di un percorso che si svolge parallelamente alla costruzione dell opera, che inizia con il rispetto delle condizioni di progetto e prosegue con la corretta individuazione dei prodotti e la posa in opera in conformità alle norme e/o alle istruzioni del fabbricante Certificazioni/dichiarazioni Si suddividono in tre macrocategorie: 1. Prodotti ed elementi costruttivi portanti e/o separanti classificati ai fini REI 2. Prodotti e materiali classificati ai fini della reazione e della resistenza al fuoco e dispostivi di apertura delle porte; 3. Impianti rilevanti ai fini antincendio atte a comprovare che gli elementi costruttivi, i prodotti, i materiali, le attrezzature, i dispositivi e gli impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendi sono stati realizzati, installati in opera secondo la regola dell'arte, in conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza antincendio".

16 Certificazioni/dichiarazioni La documentazione ove non già definita da specifiche normative (DM 37/08, art. 7) deve essere redatta utilizzando gli appositi modelli definiti dalla DCPST del Dip. VVF (Decreto n 200 del 31/10/2012): Modello (DC) Ministero dello Sviluppo Economico DICH. IMP (DI) CERT. IMP (CI) Denominazione Dichiarazione di conformità/rispondenza Impianti ricadenti nel D.M. 22/01/08 n.37 dichiarazione di corretta installazione e funzionamento impianti non ricadenti nel D.M. 22/01/08 n.37 - con progetto certificazione di rispondenza e funzionalità per: impianti - eseguiti prima del 27/03/2008 in caso di assenza o smarrimento della D. C. - resa da professionista antincendio Modello Dich_imp

17 Certificazione a) Impianti realizzati secondo le norme pubblicate dall'ente di normalizzazione Europea: per gli impianti ricadenti nel campo di applicazione del DM 22/01/08, n. 37 e s.m.i., la documentazione da presentare è costituita dalla dichiarazione di conformità resa ai sensi dell'articolo 7 del citato decreto. per gli impianti privi della dichiarazione di conformità, ed eseguiti prima dell'entrata in vigore del DM 20/12/2012, dalla certificazione di rispondenza e di corretto funzionamento dell'impianto, di cui al sopra citato decreto, resa da un professionista antincendio. Per gli impianti installati in attività per le quali sono stati utilizzati i criteri di valutazione del livello di rischio e di progettazione delle conseguenti misure compensative, previsti dal de-creto del Ministro dell'interno del 9 maggio 2007, la documentazione di cui sopra dovrà es-sere integrata con la certificazione di rispondenza e di corretto funzionamento dell'impianto, a firma di professionista antincendio. b) Impianti realizzati secondo norme pubblicate da organismi di standardizzazione internazio-nalmente riconosciuti nel settore antincendio: la documentazione da presentare è quella di cui alla precedente lettera a), primo comma, integrata dalla certificazione di rispondenza e di corretto funzionamento dell'impianto, a firma di professionista antincendio. Il professionista antincendio, consapevole della sanzione penale prevista dall'art. 20 comma 2 del D.Lgs. 139/06, ELABORA E/O REDIGE certificazioni e/o dichiarazioni CERTIFICATO: atto volto a provare l oggettiva verità di ciò che in esso è affermato proviene da soggetti che esercitano professioni o arti costituenti servizi di pubblica necessità: trattasi di attestazioni scientifiche o tecniche; il concetto di certificazione è più ampio di quello di certificato amministrativo, in quanto comprende anche attestazioni relative ad attività compiute dall autore o avvenute in sua presenza.

18 Certificazione impianti Asseverazione

19 Sanzioni Art.20 com.2 D.Lgs 139/06 Chiunque, nelle certificazioni e dichiarazioni rese ai fini del rilascio o del rinnovo del certificato di prevenzione incendi, attesti fatti non rispondenti al vero e' punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa da 103 euro a 516 euro. La stessa pena si applica a chi falsifica o altera le certificazioni e dichiarazioni medesime. Manutenzione La manutenzione sugli impianti e sui componenti che li costituiscono è eseguita da personale esperto in materia, sulla base della regola dell'arte, che garantisce la corretta esecuzione delle operazioni svolte

20 Controlli Le operazioni di controllo, manutenzione ed eventuale verifica periodica, eseguite sugli impianti devono essere annotate in apposito registro istituito ai sensi del D,Lgs 81/08, ovvero, dell'articolo 6 del DPR 151/11. Il registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli Impianti

21 Quale impianto? Regola tecnica Valutazione rischio Analisi rischio Prima di decidere un eventuale protezione, occorre effettuare un analisi del sito, per individuare gli eventuali rischi, minimizzarli, ridurli e progettare un impianto automatico di spegnimento incendi, per lo specifico caso.

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