R IQUALIFICAZIONE DELL O SPEDALE DI CATTINARA E NUOVA SEDE DELL O SPEDALE PEDIATRICO I.R.C.C.S. B URLO G AROFOLO S TUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICO
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1 R IQUALIFICAZIONE DELL O SPEDALE DI CATTINARA E NUOVA SEDE DELL O SPEDALE PEDIATRICO I.R.C.C.S. B URLO G AROFOLO S TUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICO
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5 3.5 Parametri Edifici ospedalieri L Accordo di Programma individua nell elaborato 22 P11 NTA Norme Tecniche di Attuazione agli Art. 5 (A zona di completamento), Art 6 (B zona di espansione dell attività ospedaliera), Art. 7 (C zona di espansione per strutture complementari all attività ospedaliera), i vincoli urbanistici riguardanti l intervento in oggetto. Gli Articoli considerati si riferiscono alle aree indicate nelle tavole di zonizzazione illustrate nelle pagine precedenti. Viene effettuata nel documento una divisione in zone, dalla A alla J; si elencano si seguito le zone di interesse del Progetto Definitivo ed i relativi vincoli volumetrici ed altimetrici: A :Zona di completamento dell attività ospedaliera esistente: o o o o Volume esistente e confermato: mc Completamento delle strutture esistenti: Volume massimo realizzabile: mc Altezza massima dei nuovi volumi: non superiore agli edifici esistenti. B : Zona di espansione dell'attività ospedaliera o Volume massimo realizzabile: mc o Rapporto di copertura: max. 40 % o Altezza massima dei nuovi volumi relativamente alla quota di riferimento 252,60 ml s.l.m.m., esclusi gli impianti tecnologici: ml 25,00. C : Zona di espansione per strutture complementari all attività ospedaliera o Rapporto di copertura: max. 80% o Altezza massima dei nuovi volumi relativamente alla quota di riferimento 241,00 ml s.l.m.m., esclusi gli impianti tecnologici: ml 20,00 o Volume massimo realizzabile: mc di cui: - mc di nuove funzioni, - mc di parcheggi. Nello specifico, tra le zone A e B sono ammessi trasferimenti del Volume realizzabile per l'insediamento di nuove funzioni. Complessivamente nelle due zone A e B possono essere realizzati in ogni caso mc. Allo stesso modo, tra le zone C e D sono ammessi trasferimenti del Volume realizzabile nella misura di mc massimo. Complessivamente nelle due zone C e D possono essere realizzati mc.
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7 3.6 Progetto Definitivo Edifici ospedalieri Il progetto si è attenuto a quanto prescritto all interno dell Accordo di Programma, rispettando i vincoli urbanistici relativi alle singole zone A, B e C. Gli edifici saturano la percentuale di superficie coperta disponibile, ai fini di limitarne lo sviluppo in altezza, rendendoli meno impattanti, e permettere una migliore distribuzione e quindi fruizione degli ambienti ai piani. Di seguito si riporta puntualmente il rispetto delle norme previste per il nuovo edificato: A :Zona di completamento dell attività ospedaliera esistente Torre centrale: o Volume urbanistico da realizzare: mc (conforme) o Altezza massima dei nuovi volumi: non superiore agli edifici esistenti (conforme) o I volumi saranno costruiti con materiali e tipologie tali da garantire il minimo impatto dell intervento, nel rispetto del contesto architettonico e paesaggistico del complesso ospedaliero. o la sistemazione prevista per le aree a verde è coerente con le indicazioni funzionali riportate nella Tavola P4. B : Zona di espansione dell'attività ospedaliera Burlo Garofolo o Volume urbanistico da realizzare: mc (conforme) o Rapporto di copertura: 35 % (conforme) o Altezza dei nuovi volumi relativamente alla quota di riferimento 252,60 ml s.l.m.m., esclusi gli impianti tecnologici: ml 19,15. (conforme) o le aree scoperte non destinate a viabilità, sono progettate quale verde attrezzato, in coerenza con le indicazioni funzionali riportate nella Tavola P4; o per le aree esterne è stata progettata una rete di percorsi pedonali adeguatamente alberati che mettono in comunicazione i diversi edifici; o è stato inoltre progettato un percorso di attraversamento dell'area attualmente interessata dalla Pineta esistente per permettere un facile accesso ai parcheggi realizzati nella zona F.b; o le aree al confine con le zone U1 di P.R.G.C. (corrispondenti alla Chiesa parrocchiale Santissima Trinità e alla Scuola Elementare "M.Silvestri - Stossich") sono alberate così da costruire un filtro tra l'area ospedaliera e le attività che lì si svolgono; o sono infine previste aree attrezzate per la sosta dei pedoni. C : Zona di espansione per strutture complementari all attività ospedaliera Padiglione Servizi o Volume urbanistico da realizzare: mc (conforme) o Rapporto di copertura: 75% (conforme) o Altezza dei nuovi volumi relativamente alla quota di riferimento 241,00 ml s.l.m.m., esclusi gli impianti tecnologici: ml 19,50 (conforme) o l'edificio C1 prevede il collegamento diretto con gli edifici esistenti del Cattinara; o ove possibile gli spazi aperti, non destinati a viabilità, sono sistemati a prato e a verde ornamentale. Il progetto definitivo è stato inoltre redatto nel rispetto di quanto previsto nelle tavole P2, P3 e P4, negli elaborati F, G e RV oltre che dalla V.A.S. allegata all Accordo di Programma (art. 14 delle NTA). Infine, nel rispetto dell art. 20, tutti i nuovi volumi sono previsti con materiali e tipologie tali da garantire il minimo impatto dell'intervento nel rispetto del contesto architettonico e paesaggistico del complesso ospedaliero, in particolare per quanto riguarda coloriture degli intonaci (in genere chiare), serramenti, zoccolature (in cemento o in pietra), e coperture. Per le sistemazioni esterne ed in genere per tutte le aree scoperte si è tenuto conto delle indicazioni tipologiche della Tavola P4. In ogni caso, ove possibile, le aree scoperte sono state comunque sistemate a verde. Ove possibile i muri di contenimento sono stati realizzati tramite opere di ingegneria naturalistica, oppure rivestiti in pietra arenaria o calcarea locale. Nel rispetto dell art.14 delle NTA il progetto risponde alle indicazioni riportate negli allegati tecnici F indagine geofisica, G Relazione geologica ed RV Relazione vegetazionale. Al progetto definitivo è allegata la relazione geologico/geotecnica e la relazione paesaggistica alle quali si rimanda per ogni approfondimento in merito agli aspetti geologici, geofisici e vegetazionali.
8 Si riassumono di seguito le volumetrie finali del Progetto Definitivo, in conformità con quanto previsto dalla normativa. ZONA A completamento dell attività ospedaliera esistente CATTINARA ZONA B espansione dell attività ospedaliera BURLO GAROFOLO ZONA C DATI DEGLI EDIFICI OSPEDALIERI espansione per strutture complementari all attività ospedaliera PADIGLIONE SERVIZI ZONA STATO VOLUMETRIA mq ESISTENTE NUOVO NUOVO NUOVO Alle pagine seguenti si illustrano i procedimenti di calcolo effettuati a dimostrazione del rispetto dei valori enunciati al paragrafo 3.1. I parametri utilizzati al fine del calcolo delle superfici e cubature seguono quanto indicato all interno del Regolamento Edilizio del Comune di Trieste, di cui si riportano alcuni passaggi. Articolo 30 - Volume complessivo di un edificio E la cubatura complessiva della costruzione fuori terra e corrisponde alla somma dei seguenti elementi: 1. volume di ogni singolo piano fuori terra, determinato dal prodotto tra la superficie lorda di piano e l altezza di piano corrispondente. 2. volume del piano seminterrato, determinato dal prodotto tra la superficie lorda di piano e l altezza ottenuta dal rapporto tra la superficie complessiva delle facciate fuori terra del piano seminterrato, ed il perimetro del piano stesso. La stessa metodologia di calcolo si applica alle intercapedini sottostanti il solaio del piano terra, riferendo il calcolo alla superficie lorda dell intercapedine. 3. volume del sottotetto, determinato dal prodotto tra la superficie lorda di piano e l altezza media interna dello stesso, ottenuta dalla media tra l altezza massima, calcolata tra la quota del solaio di calpestio e il punto d incontro dei piani inclinati passanti per l intradosso del solaio di copertura, senza tener conto di eventuali travi di colmo, e l altezza minima, calcolata tra la quota delsolaio di calpestio e la quota d imposta del solaio di copertura, riferita alla parte esterna della muratura perimetrale. 4. Volumi degli altri elementi presenti non espressamente esclusi nei punti successivi. Non concorrono al calcolo del volume: a) i piani interrati delle costruzioni purché realizzati entro la proiezione della superficie coperta del piano terra sovrastante, ancorché dotati di rampa d accesso esterna carrabile e/o pedonabile, purché la stessa sia realizzata in trincea e con larghezza non inferiore a quella minima prevista dalla vigente normativa per le rampe di accesso alle autorimesse; b) le parti eccedenti la proiezione di cui al precedente punto, purché l estradosso del solaio di copertura sia posto ad una quota non superiore a quella del terreno sistemato circostante; c) le costruzioni isolate e completamente interrate non ricompresse ai precedenti punti a) e b), realizzate entro il profilo del terreno esistente, purché l estradosso del solaio di copertura sia posto ad una quota inferiore a metri 0.50 dal terreno esistente; le stesse possono presentare un unico varco d accesso pedonale o carrabile con ampiezza non superiore a quella minima prevista dalla vigente normativa; qualora non rispettino i requisiti precedentemente sopra espressi, tali costruzioni, verranno computate ai fini volumetrici per intero; d) i sottotetti qualora rispettino contemporaneamente i seguenti requisiti: la pendenza delle falde sia compresa tra il 30% e il 45%; la massima altezza interna sia uguale o inferiore a metri 2.50, corrispondente alla distanza tra la quota del solaio di calpestio e il punto d incontro dei piani inclinati passanti per l intradosso del solaio di copertura, senza tener conto di eventuali travi di colmo. e) i balconi, i poggioli, i terrazzi, le pensiline, i porticati, le logge, le gallerie, le tettoie, terrazze a vasca; f) i volumi strettamente necessari a contenere impianti tecnici a esclusivo servizio della costruzione, gli extra corsa degli ascensori, gli ascensori, i volumi dei vani scala emergenti dalla copertura, le canne fumarie e di ventilazione, i volumi dei vani scala condominiali limitatamente alle funzioni di risalita e discesa calcolati al netto delle murature perimetrali; g) le verande la cui superficie lorda non sia superiore a metri quadrati 12, in caso di superficie maggiore il volume derivante dalla veranda sarà conteggiato per intero; h) le bussole di entrata la cui superficie lorda non sia superiore a metri quadrati 6, in caso di superficie maggiore il volume derivante dalla bussola sarà conteggiato per intero; i) gli abbaini, qualora la loro larghezza esterna in prospetto, comprensiva della muratura, sia inferiore o uguale a metri 1.60 e la loro superficie lorda in proiezione orizzontale sia contenuta nel 15 % della superficie lorda complessiva del sottotetto, in caso di superficie maggiore il volume derivante dall abbaino sarà conteggiato per intero; j) le pertinenze descritte all art del presente Regolamento nei limiti dimensionali indicati nelle norme di attuazione del PRGC vigente (art. 13). 5. Ai fini dell applicazione del presente articolo, per gli edifici esistenti alla data di entrata in vigore del presente Regolamento Edilizio, il volume complessivo ad essi riferito, si considera inalterato qualora gli interventi, ancorché eseguiti in fasi successive, non modifichino in alcun modo la sagoma della costruzione (art. 31) esistente alla medesima data. Dalla sagoma della costruzione, in questo caso, vengono escluse le pertinenze di cui all articolo n Per ciò che è connesso agli aspetti energetici, si riportano di seguito l art. 91bis del Regolamento Edilizio del Comune di Trieste e l art. 37 della L.R. 19/
9 Articolo 91 bis - Risparmio energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili e corretto impiego dell energìa La progettazione energeticamente ed ambientalmente sostenibile ha come obiettivi strategici la pianificazione integrata delle risorse e la contemporanea riduzione delle potenze installate, dei consumi energetici e di conseguenza la riduzione delle emissioni in atmosfera. Agli interventi edilizi ed urbanistici che prevedano, dal punto di vista energetico, un elevata qualità costruttiva associata ad interventi di riqualificazione puntuale, si applicano incentivi di carattere economico e di carattere edilizio-urbanistico. Art. 37 (Misure per la promozione del rendimento energetico nell'edilizia) 1. Gli interventi finalizzati al perseguimento di obiettivi di risparmio energetico eseguiti nel rispetto del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002, relativa al rendimento energetico nell'edilizia), e successive modifiche, e della legge regionale 23/2005, e successive modifiche, possono essere realizzati anche in deroga agli indici urbanisticoedilizi previsti dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti edilizi nei limiti individuati dal presente articolo. Tali interventi non si computano nel calcolo della volumetria utile e della superficie utile, anche ai fini della determinazione del contributo di costruzione di cui all' articolo Gli interventi di cui al comma 1 realizzati su edifici esistenti, qualora suscettibili di ottenere una riduzione minima del 10 per cento dei coefficienti di trasmittanza previsti dal decreto legislativo 192/2005, e successive modifiche, possono essere realizzati anche in deroga alle distanze minime e alle altezze massime previste dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti edilizi, fermo restando quanto stabilito nel comm a 4, e possono comportare la realizzazione: a) di maggiore spessore delle murature esterne entro i 35 centimetri, siano esse tamponature o muri portanti; b) di maggiore spessore dei solai intermedi e di copertura entro i 35 centimetri. 3. Gli interventi di cui al comma 1, realizzati su nuovi edifici, consistono nella realizzazione di: a) maggiore spessore delle murature esterne oltre i 30 centimetri, fino a un massimo di ulteriori 30 centimetri, siano esse tamp onature o muri portanti; b) maggiore spessore dei solai intermedi e di copertura oltre i 30 centimetri, fino a un massimo di ulteriori 30 centimetri; c) serre solari, bussole e verande funzionalmente collegate all'edificio principale che abbiano dimensione comunque non superior e al 15 per cento della superficie utile delle unità abitative realizzate; d) volumi e superfici necessari al miglioramento dei livelli di isolamento termico e acustico o di inerzia termica, o finalizzati alla captazione diretta dell'energia solare, o alla realizzazione di sistemi di ombreggiamento alle facciate nei mesi estivi. 4. Gli interventi di cui al presente articolo: a) se eseguiti su edifici esistenti, devono salvaguardare gli elementi costitutivi e decorativi di pregio storico, artistico e architettonico, nonché gli allineamenti o le conformazioni diverse, orizzontali, verticali, che caratterizzano le cortine di edifici urbani e rurali di antica formazione, secondo quanto previsto dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti edilizi comunali; b) non possono derogare in ogni caso alle distanze minime previste dal codice civile e alle disposizioni in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio, di tutela ambientale e alle altre leggi di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia, con particolare riferimento alle norme in materia di sicurezza statica, antisismica, antincendio, sicurezza stradale, sicurezza cantieri e impianti, nonché alle norme in materia igienico-sanitaria, in materia di barriere architettoniche, di accatastamento e di intavolazione. In conformità con quanto contenuto nella normativa sopra riportata, al fine del calcolo della volumetria di progetto, sono state escluse le murature esterne e i solai dei nuovi fabbricati oltre i 30 cm, le scale e i relativi pianerottoli (per l intera estensione in quanto necessari alla movimentazione delle barelle), gli impianti elevatori. Di seguito una riduzione degli allegati grafici al regolamento edilizio con l indicazione delle modalità di calcolo delle volumetrie. 25
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