Omicidio suicidio in carcere, paghi l'ex direttore

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Omicidio suicidio in carcere, paghi l'ex direttore"

Donato Mauro
5 anni fa
Visualizzazioni

1 .Cronaca Omicidio suicidio in carcere, paghi l'ex direttore 21 marzo 2018 Dopo la sentenza del Tribunale di Torino che riprende le denunce del sindacato Osapp, il segretario invita gli ex responsabili a pagare il milione di risarcimento alla famiglia dell'ispettore ucciso da un collega Paghino i danni l ex direttore e l'ex capo della polizia penitenziaria del carcere torinese Lorusso e Cutugno. "I responsabili di quel clima esasperato siano rimossi, non abbiano più ruoli di direzione e risarciscano loro il milione di euro deciso ieri dal tribunale di Torino". E quanto afferma il segretario generale Osapp Leo Beneduci, dopo la sentenza del giudice civile di Torino Anna Castellino che ha stabilito un risarcimento a carico del ministero della Giustizia, alla moglie, al figlio e ai familiari dell ispettore Giampaolo Melis, dopo l omicidio suicidio avvenuto nel 2013 nel carcere delle Vallette di Torino da parte del collega Giuseppe Capitano. Un delitto che si sarebbe potuto evitare, come affermato dal giudice, se gli organi dell amministrazione preposti in sede locale, regionale e nazionale avessero adottato per tempo le necessarie misure di carattere preventivo ed intese a mitigare il clima pesantemente esasperato che si era instaurato nella struttura. sentenza da un milione di euro, il Ministero costretto al risarcimento dopo l omicidio-suicidio avvenuto nel carcere di Torino Lorusso e Cutugno. L Osapp fu inascoltato. Per il grave fatto di sangue, il 17 dicembre 2013, il Tribunale Ordinario Sezione IV Civile di Torino, ha condannato il Ministero della Giustizia al risarcimento dei danni in favore dei familiari dell'ispettore di Polizia Penitenziaria deceduto. In alcuni passaggi della sentenza sono state

2 richiamate le denunce premonitorie dell Osapp firmate dalla segreteria regionale di Torino che avevano messo in evidenza il gravissimo clima lavorativo che si respirava nell'istituto dove poi sarebbe successa la tragedia. In merito alla grave carenza di sensibilità da parte degli organi dell amministrazione penitenziaria e dal ripetuto e vano tentativo del sindacato di evitare conseguenze di maggiore gravità si legge infatti nella sentenza : Nonostante le plurime reiterate ed accorate denunce in più sedi la situazione di grave malessere è stata colposamente sottovalutata da chi aveva il potere e dovere di intervenire per assicurare un ambiente lavorativo il più possibile sereno nello svolgimento di importanti e delicate funzioni degli Agenti di Polizia Penitenziaria e per prevenire quelle altrimenti inevitabili degenerazioni purtroppo verificatesi nella drammaticità dei fatti. Conclude quindi il leader Osapp: Rispetto a consimili conclusioni due considerazioni risultano a questo punto d obbligo l una riguardante l esigenza che coloro che si sono oggettivamente dimostrati responsabili delle disattenzioni non siano posti più nelle condizioni di esercitare funzioni di gestione-organizzazione, a livelli di vertice, a Torino come altrove, nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria (come ci risulta tuttora ancora sia) e che la Corte dei Conti attribuisca debitamente l onere del danno subito dall erario non a carico di un ordinario capitolo di bilancio del Ministero della Giustizia e quindi, sostanzialmente nei confronti di tutti i cittadini, bensì a carico di coloro che giusta sentenza non hanno esercitato per tempo e fino in fondo, se non a tragedia consumata, il proprio dovere potere di intervento. Così Leo Beneduci, segretario generale dell'osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, commenta la sentenza del Tribunale di Torino "Noi avevamo evidenziato i problemi - continua Beneduci - ma siamo rimasti inascoltati. Coloro che si sono dimostrati responsabili delle disattenzioni non devono più essere posti nelle condizioni di esercitare funzioni di gestioneorganizzazione nei confronti del personale di Polizia penitenziaria. E la Corte dei Conti dovrebbe attribuire l'onere del danno subito dall'erario non a carico di un ordinario capitolo di bilancio del Ministero della Giustizia, ma a carico di coloro che non hanno esercitato per tempo e fino in fondo il proprio dovere". FONTE: RICHIAMATE NELLA SENTENZA. - IN ALLEGATO LE NOTE OSAPP

Documenti analoghi

Carceri: Osapp, agenti senza anfibi e con uniformi vecchie

Carceri: Osapp, agenti senza anfibi e con uniformi vecchie (ANSA) - TORINO, 21 GIU - Agenti senza anfibi e con uniformi vecchie di 14 anni: lo denuncia l'organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria