Quale scala territoriale per un sistema locale autosostenibile?
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- Faustina Poggi
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1 Dottorato in Economia e Territorio XXIII Ciclo di Dottorato Università degli Studi della Tuscia Quale scala territoriale per un sistema locale autosostenibile? Dottorando: Emanuele Blasi Tutor: Silvio Franco
2 ARGOMENTI DELLA PRESENTAZIONE Il locale: la scala territoriale Tre diverse letture del sistema locale Spazio e territorio autosostenibile L autosostenibilità in ambito locale Il modello teorico: stock e flussi Indicatori di sostenibilità La misura della sostenibilità Le politiche di governance Applicazioni empiriche Studi preliminari: la sostenibilità a scala provinciale Il caso della provincia di Viterbo Un ipotesi di lavoro Prospettive future I anno II anno III anno
3 IL LOCALE : LA SCALA TERRITORIALE Lettura ambientale/culturale: il bioregionalismo territorio i cui limiti non sono i confini politici ma i confini geografici degli ecosistemi e delle società umane il quale deve essere abbastanza ampio da difendere l integrità degli ecosistemi e abbastanza piccolo affinché le comunità dei residenti lo possano considerare come una casa propria. (Iacoponi, 2003) Lettura ecosistemica: lo spazio autosostenibile Approccio fisico delle attività di produzione e consumo, considerando la capacità del territorio su cui tali attività si sviluppano di fornire loro materia ed energia e di assorbire gli scarti prodotti (Georgescu-Roegen, 2003; Bonaiuti, 2008; Franco, 2009) Lettura sociale: la democrazia partecipativa la dimensione del sistema locale è quella che consente la definizione di un territorio all interno del quale l esercizio della democrazia partecipativa può garantire la gestione delle risorse, la tutela dell ecosistema, la costruzione di un sistema di produzioneconsumo autosostenibile. (Magnaghi 2000)
4 SPAZIO E TERRITORIO AUTOSOSTENIBILE Definire il sistema locale vuol dire individuare quella scala alla quale la domanda di risorse da parte del sistema economico nel suo complesso possa essere soddisfatta nel lungo periodo senza alterare la quantità e la qualità degli stock relativi al capitale naturale e alle relazioni sociali presenti nel territorio IL PARADIGMA BIOECONOMICO IL MODELLO TEORICO STOCK E FLUSSI Scala basata su un equilibrio dinamico, i confini possono variare in relazione, da un lato, all espansione del sistema economico (crescita) e, dall altro, alla capacità del progresso tecnologico di ridurre l impiego di risorse per unità di prodotto e di migliorare la capacità di riciclo degli scarti/rifiuti (sviluppo). Georgescu-Roegen, N., (2003). Bioeconomia. Verso un economia ecologicamente e socialmente sostenibile. Bollati Boringhieri, Torino
5 AUTOSOSTNEIBILITÀ IN AMBITO LOCALE Il modello teorico stock e flussi Blasi et. al, 2008; Bonaiuti, 2008; Franco, 2009 La Produzione Il Consumo x i y i x i L n i K N K S N w i z i K N K S N w i Stock Flussi Stock Flussi K N = Capitale naturale Input: x i = risorse naturali (materia/energia) K = Capitale tecnico n i = conoscenze/informazioni S = Strutture sociali del lavoro Ouput: y i = beni prodotti N = Conoscenze/valori w i = scarti/rifiuti K N = Capitale naturale Input: x i = risorse naturali (materia/energia) K = Capitale durevole z i = beni e servizi S = Strutture relazionali Ouput: L = Godimento della vita (benesere) N = Conoscenze/valori w i = scarti/rifiuti del consumo Indagare sulla quantità/qualità delle componenti Stock e flussi
6 INDICATORI DI AUTOSOSTENIBILITÀ IMPRONTA ECOLOGICA: Area totale di Ecosistemi Terrestri ed Acquatici richiesta per produrre le risorse che una determinata popolazione umana utilizza e per assimilare i rifiuti che la stessa popolazione produce. BIOCAPACITA : Area che quantifica l insieme dei servizi ecologici erogati dagli ecosistemi locali, stimata attraverso la quantificazione dei terreni ecologicamente roduttivi presenti all interno dell unità di analisi Il GFN ha tradotto i flussi di energia e di materia che caratterizzano la presenza e le attività umane sotto forma di domanda di superficie pro capite di terra ecologicamente produttiva per ogni unità e tipologia di consumo.
7 LA SOSTENIBILITÀ IN AMBITO LOCALE Biocapacità Impronta Ecologica = Deficit o Surplus Ecologico 1. Rappresenta una stima del livello di sostenibilità/insostenibilità dello stile di vita di un individuo o di una collettività rispetto alle risorse del territorio 2. Il bilancio permette di cogliere se lo stile di vita adottato dalla popolazione è sostenibile o insostenibile Per sopperire al deficit ecologico, l uomo può ricorrere a due differenti strategie: prelevamento della biocapacità mancante dall esterno del sistema (equità intragenerazionale) utilizzo degli stock di risorse destinati alle generazioni successive (equità intergenerazionale)
8 INDIRIZZI PER LE POLITICHE DI GOVERNANCE Impronta Ecologica = Biocapacità modello di sviluppo vincolato Mantenimento dell equilibrio con maggiore benessere legato a un aumento dell efficienza nell uso risorse determinato da miglioramenti tecnologici Impronta Ecologica < Biocapacità modello di sviluppo rurale Ricerca di maggiore benessere attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse disponibili fino all approssimarsi della situazione di equilibrio Impronta Ecologica > Biocapacità modello di decrescita Riduzione della scala economica del sistema di produzione-consumo e ricerca di soluzioni tecnologiche per il mantenimento del benessere
9 PARTECIPAZIONE A LAVORI IN MERITO STOCK E FLUSSI Franco S., Pancino B. (2006), Bioregionalismo. Un quadro d insieme, Sociologia Urbana e Rurale, Vol. n.80. Blasi, E., M. Bonaiuti, S. Franco, B. Pancino, (2008). Modello a stock e flussi e governance dei sistemi locali. Comunicazione, XLV Convegno di Studi della SIDEA, Portici, settembre. Bonaiuti, M., (2008). Economia e territorio. Un approccio sistemico, Sviluppo locale, Vol.11, n.27, pp Pancino, B., M. Bonaiuti, S. Franco, (2009). The stocks and flows approach to the governance of self-sustainable rural systems, Comunicazione, 112 Seminario EAAE, Belgrado (Serbia), 9-11 December. Franco S. (2009). La scala territoriale del sistema locale Comunicazione XLVI Convegno di Studi SIDEA, Piacenza Settembre 2009.
10 APPLICAZIONI EMPIRICHE L autosostenibilità in alcuni casi provinciali: Blasi, E., S. Franco, N. Passeri, (2009). Sostenibilità ambientale e ruralità dei sistemi rurali, articolo inviato ad AgrireginiEuropa Blasi E., Franco S., Passeri N. (2009). Autosostenibillità e ruralità dei sistemi locali: un approccio quantitativo, Convegno di Studi Rurali Altomonte (CS) giugno Il caso della provincia di Viterbo Blasi, E., N. Passeri, (2009) La sostenibilità ambientale del sistema economico il caso della Provincia di Viterbo, articolo inviato alla rivista locale Tuscia Economica Blasi E., Cicatiello C., Franco S., Galli F., Sorrentino A. (2009). Invecchiamento della popolazione e ruolo dell agricoltura nello sviluppo locale: il caso della provincia di Viterbo, XLVI Convegno di Studi della SIDEA, Piacenza Settembre 2009.
11 APPLICAZIONI EMPIRICHE I PRIMI RISULTATI La comunità rurale resiliente Stili di vita tendenzialmente più sobri, se osservati rispetto all utilizzo di risorse e, soprattutto, sotto il profilo dei consumi. La provincia di Viterbo sostenibile Tipologie di terreno IE BC Riserva ecologica Terre Coltivate 1,060 3,000 +1,940 Aree di Pascolo 0,033 0,008-0,025 Aree di Pesca 0,246 0,054-0,193 Foreste 0,330 0,375 +0,044 Terreno per l Energia 1, ,468 Aree Edificate 0,177 0,172-0,005 TOTALE 3,309 3,611 +0,302 limitata densità di popolazione, forte caratterizzazione agricola del territorio consumi dei residenti che risultano leggermente inferiori alla media nazionale.
12 APPLICAZIONI EMPIRICHE I PRIMI RISULTATI L agricoltura anticongiunturale nei Sistemi Locali del Lavoro viterbesi Ruolo sociale ed economico del settore primario in territori soggetti a fenomeni di sofferenza demografica. Figura 1 I sistemi locali del lavoro nella Provincia di Viterbo nel 2001
13 La scelta e lo studio degli SLL IPOTESI DI LAVORO L autocontenimento di domanda e offerta di lavoro espresso nel SLL, identifica uno spazio in cui grana parte della popolazione, vive e lavora. Misura intermedia tra comune e provincia che mantiene dei confini amministrativi, disponibilità di dati Analizzare più dinamiche di produzione e consumo per i diversi settori economici Calcolo del bilancio ecologico per testare l autosostenibilità negli SLL Equità intraspaziale Identificare i flussi di scambio di biocapacità tra SLL; cercando di individuare dinamiche connesse di spostamento di altri tipi flussi provenienti dall uso di stock esterni al sistema.
14 LE PROSPETTIVE FUTURE NODI DA SCIOGLIERE I confini identificanti dall unità di indagine, circoscrivono territori adatti al possibile innesto di buone pratiche di governance? L amministrazione della sostenibilità Quali nuove forme di democrazia partecipata considerare; Indicazione di processi propedeutici alla condivisione comunitaria di pratiche per il miglioramento qualitativo del sistema di riferimento. La fattibilità delle nuove azioni Aspetti politico istituzionali; Il territorio che cambia, nuovi confini amministrativi e nuove persone.
15 GRAZIE PER L ATTENZIONE e.blasi@unitus.it Gli articoli citati sono scaricabili al sito:
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