I linguaggi delle politiche urbane e territoriali

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1 I linguaggi delle politiche urbane e territoriali L approccio funzionalista L approccio ecologista L approccio territorialista (Reti, Sviluppo locale) L approccio funzionalista Sistemi ambientali come variabile dipendente delle logiche di sviluppo economico (esternalità) Politiche territoriali come aspetto settoriale delle politiche di sviluppo Razionalità tecnica e indifferenza rispetto alle specificità dei luoghi Indifferenza rispetto alle società locali e alle forme di partecipazione 1

2 L approccio ecologista Sostenibilità ambientale come condizione strutturale dello sviluppo economico Territorio come sistema di sistemi ambientali Politiche territoriali come strumento per la ricostituzione dell equilibrio tra gli ecosistemi Indifferenza rispetto alle società locali e alle forme di partecipazione L approccio ecologista: le dichiarazioni di principio 1972 Stoccolma - Conferenza delle Nazioni Unite sull Ambiente Umano 1980, Rapporto MIT Strategia Mondiale per la conservazione 1983 Commissione mondiale su sviluppo e ambiente 1987 Rapporto Brundtland - Il Nostro Futuro Comune bisogna sostenere un modello di sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri Le condizioni per valutare adeguatamente la questione ambientale sono: 1. Globalità 2. Sostenibilità 2

3 L approccio ecologista: le dichiarazioni di principio 1992 Rio de Janeiro - Brasile Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo Vertice della Terra/UNCED V Piano d Azione Ambientale dell UE Per uno sviluppo durevole e sostenibile 1993/ Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in Italia 1994 Aalborg - Danimarca 1ª Conferenza Europea sulle città sostenibili L approccio ecologista: le dichiarazioni di principio Carta di Aalborg (1994) e Agenda 21 Priorità per le politiche urbane: investire nella conservazione del rimanente capitale naturale, ovvero acque di falda, suoli, habitat per le specie rare; investire in una più intensa utilizzazione delle risorse naturali destinate ad usi antropici (ad esempio gli spazi verdi per all interno delle città), per ridurre la pressione sul resto migliorare l efficienza dell uso finale dei prodotti, ad esempio utilizzando edifici efficienti dal punto di vista energetico e modalità di trasporto urbano non nocive per l ambiente. Strumenti e sperimentazioni locali: L Agenda 21 Locale Programmi partecipativi rivolti a realizzare una strategia sostenibile dal punto di vista ambientale (Rapporto sullo stato dell Ambiente, Piano di azione ambientale) 3

4 L approccio ecologista: la logica delle reti ecologiche Obiettivi privilegiare, nelle azioni di pianificazione e di programmazione locale, il mantenimento delle connessioni ambientali e degli elementi di continuità ecologica; costruire una rete di aree protette che costituisca l infrastruttura ambientale del territorio europeo (Rete Natura 2000 dell Unione europea) Più recentemente il concetto di rete ecologica si rivolge al rapporto tra sistemi ambientali e società locali, considerando anche le attività antropiche di tipo tradizionale che possono contribuire alla conservazione degli habitat naturali I nuovi principi di sostenibilità 4

5 L approccio territorialista Il territorio e il paesaggio sono una costruzione coevolutiva del rapporto tra l ambiente naturale e le società locali Le pratiche di pianificazione e progettazione territoriale debbono mirare a salvaguardare e valorizzare l identità locale in tutta la sua complessità Innovazione sociale: promuove pratiche di partecipazione sia nelle fasi di intepretazione dell identità locale e di costruzione e attuazione del progetto Si fonda sul principio dell integrazione: tra competenze diverse, tra settori economici e di politica locale, tra livelli territoriali e scale geografiche (logica reticolare) L approccio territorialista: la logica delle reti Le città e i sistemi locali vanno intesi come nodi di reti locali e globali Reti orizzontali o locali: rapporti funzionali e relazionali tra oggetti e soggetti di un territorio Reti verticali: rapporti relazionali con soggetti e risorse esterne al contesto locale (nuove opportunità di sviluppo) Il progetto territoriale deve mirare a produrre: Sintesi efficace del sistema di risorse e relazioni a livello locale Punto di contatto con le opportunità che si manifestano a livello esterno (o globale) 5

6 L approccio territorialista: descrizione e progetto Progettare il territorio significa essenzialmente costruire rappresentazioni intepretative di contesti locali nel loro rapporto con le dinamiche globali Il progetto territoriale non rappresenta oggetti ma soggetti, mette insieme punti di vista diversi, perciò non esclude conflitti e contraddizioni, ma li pone al centro Si progetta quindi non solo l Urbs ma anche la Civitas l identità locale e il territorio, come deposito stratificato di un patrimonio naturale e culturale, non valgono più per quello che sono, ma per quello che diventano nei processi di valorizzazione. 6