Nel dare alle stampe questo volume, desidero ringraziare con affetto tutti coloro che, in Italia e in Australia, hanno contribuito alla sua

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2 Nel dare alle stampe questo volume, desidero ringraziare con affetto tutti coloro che, in Italia e in Australia, hanno contribuito alla sua realizzazione; i carissimi amici del Laboratorio teatrale di Certaldo e dell'università di Wollongong, il prof. Gaetano Rando in particolare e lo scrittore Nino Randazzo, che mi ha ricevuto a Melbourne con grande disponibilità di tempo in periodo di vacanze natalizie. Un ringraziamento ai colleghi prof. Marco Ariani (Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi Roma Tre ) e prof. Paolo Vinci (Facoltà di Filosofia, Università degli Studi di Roma La Sapienza ) che hanno letto una prima stesura del saggio su Pirandello e all'amico Francesco Testarmata, esperto di informatica, grazie al quale questo volume ha assunto una veste grafica definitiva (e che è sempre intervenuto con sollecitudine e pazienza ai miei SOS pressoché infiniti ). Un ringraziamento affettuoso a Giovanna Napolitano. Grazie, infine, alla mia famiglia, che mi ha supportato e sopportato durante le fatiche e i momenti difficili che il lavoro ha comportato.

3 Maria Adelaide Caponigro Sull Umorismo di Pirandello e altri saggi di teatro

4 Copyright MMV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 a/b Roma (06) fax (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. I edizione: settembre 2005

5 A Franco Paparo con gratitudine

6 INDICE Parte Prima Sull Umorismo di Pirandello 1. Pirandello e l Umorismo L umorismo nella poetica pirandelliana Definizione di umorismo Per una scrittura viva L umorismo e la retorica La riflessione nella creazione artistica Il problema dell oltre Pirandello e l inconscio La decomposizione patologica dell Io La lanterninosofia La perdita : Don Chisciotte personaggio chiave dell Umorismo Comicità, umorismo e il perturbante freudiano L umorismo e la follia Appendice Parte Seconda Altri saggi di letteratura Teatrale 1. Il teatro italo australiano di Nino Randazzo L emigrazione italiana in Australia Il teatro di Nino Randazzo Il laboratorio teatrale di Certaldo Appendice

7 PARTE PRIMA Sull Umorismo di Pirandello

8 1. Pirandello e l Umorismo La prima compiuta definizione del pensiero estetico di Pirandello, elaborata nel saggio L umorismo scritto fra il 1906 e il 1908 per il concorso a professore ordinario di stilistica presso il Magistero di Roma (poi ampliato in una redazione successiva del 1920), teorizza i caratteri del personaggio pirandelliano, che era nato qualche anno prima, nel 1904, con il romanzo Il fu Mattia Pascal. Alcuni capitoli erano stati pubblicati a parte, e precisamente: il primo con il titolo Umorismo o ironismo nel Ventesimo (Genova, 17 marzo 1907), il secondo, Questioni preliminari, sulla Rivista di sociologia e arte (Palermo, maggio 1908), il quinto, L ironia comica nella poesia cavalleresca in Nuova Antologia (1 dicembre 1908); ma già in un saggio dedicato allo scrittore Alberto Cantoni, che Pirandello considera suo maestro di umorismo, pubblicato nel 1905 (incluso poi nel volume Arte e scienza del 1908 con il titolo Un critico fantastico), il problema dell umorismo trovava ampio spazio. Alcune riflessioni di natura estetica erano apparse ancora prima nel saggio La menzogna nel sentimento dell arte (pubblicato nel periodico Vita nuova del 29 giugno e del 6 luglio 1890), e poco dopo nel saggio Arte e coscienza d oggi (apparso nel settembre 1893 su La Nazione letteraria di Firenze) 1. In quale considerazione Pirandello tenesse il saggio teorico su L umorismo [ ] è documentato in alcune lettere. Da esse emerge sì la maggior stima nutrita per L umorismo rispetto ad Arte e scienza, la raccolta di saggi (in gran parte già editi) approntata per la stessa occasione; ma traspare anche un certo disinteresse dello scrittore verso la speculazione teorica di tipo accademico, premendogli più che la chiarificazione terminologica la validità estetica delle proprie opere umoristiche. Nell epistolario i due volumi di saggi vengono sempre messi in relazione alla necessità di migliorare, in seguito al tracollo finanziario paterno e alla perdita della dote muliebre, lo statuto precario della propria carica di professore straordinario. [ ] Confidandosi con Bontempelli, Pirandello si lamenta delle pratiche accademiche che rallentano la produzione a lui più cara delle opere creative [ ]. Nella stessa 1 Tutti i saggi sono raccolti in L. Pirandello, Saggi, poesie, scritti vari, a cura di M. Lo Vecchio Musti, Mondadori, Milano

9 12 PARTE PRIMA lettera definisce, con sottotono ironico, Arte e scienza come fatica particolare in vista del concorso e per la promozione, mentre a proposito de L umorismo esclama: Meno male quest ultimo!. A Ugo Ojetti poi dichiara che il libro non mi dispiace, specialmente nella seconda parte, psicologica ed estetica, cioè in quella meno accademica e più originale 2, più vicina alla sua indole. Del resto aver dovuto rielaborare in poco tempo scritti sparsi nell arco di oltre un decennio, lo spazio assai ampio concesso a demistificare i luoghi comuni della critica, il capovolgimento argomentativo tra la prima e la seconda parte, costituiscono elementi legati al contesto pragmatico in cui il saggio fu composto: presentare a una commissione esaminatrice riflessioni teoriche intimamente collegate alla sua arte. Infatti, svaporato l incubo della promozione, riprendendo in mano il libro nel 1920 per rispondere alla pesante stroncatura di Croce, Pirandello rivendica un valore oggettivo alla propria teoria e riconosce al contempo la validità del testo messo su in poco tempo e controvoglia, offrendo ai lettori, spettatori e critici contemporanei la possibilità di inquadrare correttamente la sua opera narrativa e teatrale 3. Alla prima edizione dell Umorismo segue, come si è detto, una seconda, nel 1920, con integrazioni che non modificano le tesi di fondo, ma riprendono la polemica con il Croce il quale su La Critica del 20 maggio 1909 aveva attaccato pesantemente il saggio, accusando Pirandello di scarsa preparazione filosofica e mancanza di originalità come scrittore. Nel 1935, sempre su La Critica, Croce stronca di nuovo Pirandello e la sua opera, composta di taluni spunti artistici, soffocati o sfigurati da un convulso inconcludente filosofare. Né arte schietta, dunque, né filosofia: impedita da un vizio d origine a svolgersi secondo l una o l altra delle due. Donde altresì l aspetto sorprendente e sconcertante con cui essa si presenta, e le discussioni che suscita, e i sottilizzamenti ermeneutici, e le perplessità persistenti, e il vuoto che pare il pieno e il pieno che si sente vuoto 4. 2 P. Casella, L umorismo di Pirandello. Ragioni intra e intertestuali, Cadmo, Fiesole (Firenze) 2002, pp Id., p B. Croce, Luigi Pirandello, in La letteratura della nuova Italia, vol. VI, Laterza, Bari 1940, pp