Repubblica Italiana. la Corte dei Conti

Transcript

1 Decisione n. 1/2014/SS.RR./PARI Repubblica Italiana In nome del Popolo Italiano la Corte dei Conti in Sezioni Riunite per la Sardegna composta dai Magistrati: Dott.ssa Anna Maria Carbone Prosperetti Dott.Antonio Contu Dott.Antonio Marco Canu Dott.ssa Maria Paola Marcia Dott.Maurizio Massa Dott.ssa Valeria Motzo Dott. Avv. Roberto Angioni Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Referendario relatore nell udienza del 4 luglio 2014 ha pronunciato la seguente D E C I S I O N E Nel giudizio sul Rendiconto Generale della Regione Autonoma della Sardegna per l esercizio finanziario 2013; Visti gli articoli 100, secondo comma, e 103, secondo comma, della Costituzione; Visto lo Statuto speciale della Regione Autonoma della Sardegna 1

2 approvato con la Legge Costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3; Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978, n. 21, recante disposizioni di attuazione dello Statuto speciale in materia di controllo della Corte dei Conti, e, specificamente, l articolo 10; Vista la Legge 8 ottobre 1984, n. 658, di istituzione in Cagliari di una Sezione giurisdizionale e delle Sezioni regionali riunite della Corte dei Conti e, in particolare, l articolo 4, comma secondo; Viste le Leggi 14 gennaio 1994, n. 19 e 20, recanti disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, e successive modificazioni; Visto il Testo Unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei Conti, approvato con il Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni e integrazioni; Vista la Legge regionale 2 agosto 2006 n. 11 contenente norme in materia di programmazione, bilancio e di contabilità della Regione, e successive modificazioni; Viste la Legge regionale del 23 maggio 2013 n. 12 recante le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2013) e la Legge regionale del 23 maggio 2013 n. 13 con la quale è stato approvato il bilancio di previsione per l anno 2013 e quello pluriennale per gli anni 2013/2015; Visto il decreto del Presidente delle Sezioni Riunite n. 1/2014/SS.RR. del 30 aprile 2014 con il quale è stato costituito il collegio delle Sezioni medesime per il giudizio sulla regolarità del Rendiconto Generale della Regione Sardegna per l esercizio 2013; Visto il decreto del Presidente delle Sezioni Riunite n. 2/2014/SS.RR. dell 8 maggio 2014 con il quale il Referendario 2

3 Roberto Angioni è stato nominato magistrato istruttore per le attività inerenti al giudizio di parificazione del Rendiconto Generale della Regione Sardegna per l esercizio finanziario 2013; Vista la deliberazione n. 34/2014/PARI del 24 giugno 2014 assunta dalla Sezione del controllo a seguito dell espletamento delle operazioni di verifica del Rendiconto regionale per l esercizio 2013, e preso atto delle osservazioni formulate dall Amministrazione regionale nelle memorie scritte e nel corso della discussione orale nell adunanza pubblica del 23 giugno 2014; Vista la memoria depositata dal Procuratore Regionale della Corte dei Conti in data 24 giugno 2014, e rilevato che la Regione Sardegna non ha depositato memorie scritte od osservazioni in risposta alla predetta memoria; Visto il decreto n. 3/2014/SS.RR. del 27 giugno 2014, con il quale il Presidente delle Sezioni Riunite ha convocato le Sezioni Riunite regionali per il giorno 4 luglio 2014; Uditi nella pubblica udienza del 4 luglio 2014 il relatore, Referendario Roberto Angioni, e il Pubblico Ministero, nella persona del Procuratore Regionale Donata Cabras; Ritenuto in F A T T O Il Rendiconto Generale della Regione Autonoma della Sardegna per l esercizio 2013 è stato presentato alla Corte dei conti il 28 maggio 2014, completo del Conto del bilancio e del Conto del patrimonio. La Sezione del controllo della Regione Sardegna ha verificato il Rendiconto nelle sue parti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, anche alla stregua delle osservazioni formulate 3

4 dall Amministrazione regionale per iscritto e nel contraddittorio orale, e con deliberazione n. 34/2014/PARI del 24 giugno 2014 ha approvato la Relazione di verifica del Rendiconto Generale per l esercizio finanziario Successivamente la Sezione del controllo ha provveduto a comunicare i risultati delle eseguite verifiche al Presidente di queste Sezioni Riunite regionali per la pronunzia prevista dall art. 10 del D.P.R. n. 21 del Le risultanze del conto del bilancio del Rendiconto Generale della Regione per l esercizio 2013 sono le seguenti: A- COMPETENZA Entrate accertate Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Titolo V Tributi propri e quote di tributi devoluti dallo Stato Contributi ed assegnazioni statali anche per competenze delegate Rendite patrimoniali - utili di enti o aziende regionali Alienazione di beni patrimoniali - trasferimenti capitali rimborsi crediti Mutui, prestiti od altre operazioni creditizie , , , ,20 0,00 Titolo VI Partite di giro ,06 Titolo 0 (ex VII) Avanzo di amministrazione 0,00 Totale delle entrate di competenza accertate ,40 Spese impegnate Titolo I Spese correnti ,46 Titolo II Spese in conto capitale ,48 Titolo III Spese per rimborso di mutui e prestiti ,24 4

5 Titolo IV Spese per partite di giro ,06 Titolo 0 Copertura del disavanzo 0 Totale delle spese di competenza impegnate ,24 B - RESIDUI ATTIVI Somme rimaste da versare al 31 dicembre 2013 in conto della competenza Somme rimaste da riscuotere al 31 dicembre 2013 in conto della competenza 0, ,18 TOTALE ,18 Somme rimaste da versare al 31 dicembre 2013 in conto dei residui degli esercizi precedenti Somme rimaste da riscuotere al 31 dicembre 2013 in conto dei residui degli esercizi precedenti 0, ,58 TOTALE ,58 Totale dei residui attivi al 31 dicembre ,76 PASSIVI Somme rimaste da pagare al 31 dicembre 2013 in conto della competenza Somme rimaste da pagare al 31 dicembre 2013 in conto dei residui degli esercizi precedenti Totale dei residui passivi al 31 dicembre , , ,69 C - SITUAZIONE FINANZIARIA Gestione della competenza 2013 Entrate complessive accertate ,40 Spese complessive impegnate ,24 Risultato gestione della competenza ,16 5

6 RESIDUI ATTIVI Residui attivi al 1 gennaio ,50 Residui attivi riaccertati al 31 dicembre ,35 Minori accertamenti ,15 RESIDUI PASSIVI Residui passivi al 1 gennaio ,10 Residui passivi riaccertati al 31 dicembre ,13 Minori accertamenti ,97 Risultato differenziale gestione dei residui ,18 Avanzo di esercizio ,98 Disavanzo ,69 Disavanzo complessivo al 31 dicembre 2013 (risultato di amministrazione) ,71 D - SITUAZIONE DI CASSA Fondo cassa al 31 dicembre ,91 Somme complessive versate ,99 Somme complessive pagate ,68 DIFFERENZA VERSAMENTI/PAGAMENTI ,31 Fondo cassa al 31 dicembre ,22 Residui attivi al 31 dicembre ,76 Residui passivi al 31 dicembre ,69 DIFFERENZA FRA RESIDUI ATTIVI E PASSIVI ,93 DISAVANZO COMPLESSIVO ,71 6

7 Il Presidente delle Sezioni Riunite regionali ha fissato l udienza odierna per l esame e la pronuncia sul Rendiconto Generale anzidetto. Il Pubblico Ministero, con memoria depositata il 24 giugno 2014 e successivamente in udienza, ha chiesto che le Sezioni Riunite regionali vogliano dichiarare la regolarità del Rendiconto Generale della Regione Sardegna per l esercizio finanziario Considerato in D I R I T T O 1. Le Sezioni Riunite sono chiamate a pronunciarsi sulla regolarità del Rendiconto Generale della Regione Autonoma della Sardegna per il Nell attuale sistema dei controlli sulle Pubbliche Amministrazioni, la pronuncia sulla regolarità del Rendiconto da parte della magistratura contabile deve inquadrarsi nel contesto statale e comunitario che postula l affidabilità del sistema dei conti pubblici in vista della necessaria armonizzazione dei bilanci pubblici e assolve a detta finalità verificando la correttezza e la regolarità finanziario-contabile delle scritture (a preventivo e a consuntivo) e la loro rispondenza con il quadro dei principi giuridici generali, nonché di quelli propri della normativa di contabilità pubblica. 2. La stabilità del sistema dei conti pubblici (bilanci e rendiconti) richiede l adozione di strumenti atti a verificarne costantemente l evoluzione e l affidabilità (la sana gestione finanziaria e gli equilibri di bilancio). Al medesimo fine del raggiungimento complessivo degli obiettivi della finanza pubblica (e del loro necessario coordinamento a tutela dell unità economica), sono state dettate dal Legislatore statale a seguito degli accordi 7

8 nelle sedi paritetiche delle Conferenze con le Autonomie territoriali - misure di contenimento finanziario fondamentali per la tenuta dei bilanci pubblici, al cui rispetto sono vincolati tutti i Soggetti e, ove previsto, anche le Regioni ad autonomia differenziata. 3. Alla luce di quanto premesso, la pronuncia di regolarità del rendiconto, ai sensi dei citati art. 10 del D.P.R. n. 21/1978, 40 e 41 del R.D. n. 1214/1934, riguarda sia l esame delle risultanze contabili del bilancio di previsione regionale poste a raffronto con quelle del rendiconto (per ravvisarne equilibri e scostamenti rispetto agli obiettivi posti a livello regionale), sia il rispetto assicurato dagli Organi regionali, secondo le modalità stabilite per la Regione Sardegna, alle misure di garanzia degli equilibri del bilancio e ai canoni di sana gestione finanziaria, imposti a tutti i Soggetti della finanza decentrata. Le misure in questione interessano principalmente il rispetto del patto di stabilità interno, il controllo dei limiti e delle ragioni dell indebitamento, l evoluzione di alcune voci di spesa suscettibili di compromettere la stabilità dei bilanci (tra queste le spese per il personale, per la sanità, per gli organismi partecipati), dovendosi le gestioni ispirare o ricondurre a canoni di sana gestione finanziaria. 4. Passando al merito, il Rendiconto, nei suoi due elementi costitutivi (conto del bilancio e conto del patrimonio), già oggetto di verifica da parte della Sezione del controllo nelle sue componenti finanziarie e nelle principali gestioni, è stato esaminato da queste Sezioni Riunite. Nella relazione allegata alla presente decisione, con riguardo alle risultanze finanziarie, sono formulate osservazioni con particolare riferimento ai seguenti profili: 8

9 - quanto alla certezza e attendibilità delle poste d entrata compartecipate con lo Stato, si sono riscontrate le loro modalità di quantificazione che hanno consentito di ricavare il credito maturato al nei confronti dello Stato per compartecipazioni non ancora versate in Tesoreria regionale, che ammonta complessivamente a ,31 euro. - il patto di stabilità per il 2013 risulta rispettato dalla Regione. Queste Sezioni Riunite ribadiscono quanto già affermato con riferimento al rendiconto degli esercizi precedenti, ossia l opportunità che le regole del patto siano allineate alla maggiorazione delle entrate affinché si tenga conto dei canoni di equilibrio di bilancio, nell osservanza dei principi affermati dalla Corte costituzionale (sentenza n. 118 del 7 maggio 2012). Auspicano che ciò avvenga senza ulteriori ritardi, anche alla luce della norma contenuta nell art. 11, comma 5 bis, della legge n. 64 del 6 giugno 2013, di conversione del decreto legge n. 35 dell 8 aprile 2013, secondo la quale il Ministro dell economia e delle finanze concorderà con la Regione Sardegna le modifiche da apportare al patto di stabilità interno per la Regione, entro 120 giorni dall entrata in vigore della legge di conversione; - in ordine all indebitamento, è stato riscontrato che la Regione anche nel 2013 non ha contratto mutui; - Il fondo cassa al 31/12/2013 risulta pari a euro ,22 ed è stata verificata la concordanza tra i dati risultanti a sistema SIOPE (sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, che registra in via telematica gli incassi ed i pagamenti effettuati dai tesorieri delle amministrazioni pubbliche), con i dati contenuti nel documento di Rendiconto. 9

10 - la gestione di competenza presenta un saldo positivo, pari a euro 528, ,16, in netto miglioramento rispetto agli esercizi precedenti; - il risultato differenziale nella gestione dei residui provenienti dall esercizio precedente è stato di segno negativo, pari complessivamente ad euro ,18. Con riferimento ai residui attivi, si sono infatti registrati minori accertamenti per euro ,15 (mentre nel 2012 i minori accertamenti erano stati pari a euro ,52). I residui passivi hanno registrato minori accertamenti per euro ,97 (erano stati pari a euro ,02 nel 2012). - l avanzo di esercizio, pari ad euro ,98, ha importato la diminuzione del disavanzo complessivo al ad euro ,71, con una riduzione percentuale pari al 63,65% rispetto al disavanzo dell esercizio 2012 (euro ,69); - nel conto del patrimonio, il conto dei beni mobili 2013 è stato presentato in base alla sola contabilità finanziaria, nonostante l espressa disposizione dell art. 1, comma 13, della legge regionale n. 12 del 23 maggio 2013 (legge finanziaria 2013), imporrebbe la redazione anche secondo le regole di contabilità economico-patrimoniale; - quanto alle concordanze tra il conto del bilancio e quello del patrimonio, si registra che all avanzo della gestione di competenza ( ,16) si aggiunge l eccedenza attiva per movimenti patrimoniali ( ,74) e si ha quindi un complessivo miglioramento patrimoniale ( ,90). 5. Con riguardo alle risultanze gestionali si richiamano le osservazioni in ordine alla necessità del miglioramento delle 10

11 procedure amministrative di indirizzo, monitoraggio e controllo nei confronti degli Enti e delle Agenzie regionali e delle Società a diverso titolo partecipate, attesa l importanza attribuita dal sistema nazionale e comunitario all effettività di funzionamento dei controlli interni, di regolarità contabile, amministrativa e gestionale. La carenza ravvisata nei controlli svolti da parte dell Amministrazione regionale, è particolarmente significativa trattandosi di soggetti di finanza pressoché totalmente derivata dal bilancio regionale, che assorbono un ingente quota di risorse, nei cui confronti devono trovare applicazione le stesse misure di contenimento della spesa da applicare all Amministrazione regionale. Risulta poi imprescindibile che la Regione ponga particolare attenzione nelle attività di verifica e rendicontazione degli interventi di spesa disposti mediante l impiego di risorse comunitarie. Ciò al fine di consentirsi il superamento del vaglio di regolarità da parte della Commissione Europea necessario per la definitiva acquisizione delle risorse. 7. In ottemperanza al precetto di legge, nella relazione unita alla presente decisione sono contenute le osservazioni sul modo con il quale l Amministrazione regionale si è conformata alle leggi, nonché i suggerimenti in ordine alle modifiche e alle riforme che la Corte stessa ritiene opportune (ai sensi dell art. 10 del D.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21 e art. 4 Legge 8 ottobre 1984, n. 658). A tale ultimo proposito merita espresso richiamo la necessità di proseguire nel riordino delle società partecipate e nel recupero dei crediti, e di assicurare il rispetto delle normative vigenti, ai fini della doverosa aderenza alle regole comunitarie, nelle materie del trasporto e del pagamento del debito commerciale. 11

12 P.Q.M. La Corte dei Conti per la Sardegna in Sezioni Riunite, in conformità alle richieste del Pubblico Ministero: dichiara regolare il Rendiconto Generale della Regione per l esercizio 2013; riferisce al Consiglio regionale sulla compiuta parificazione con il documento unito alla decisione; ordina che, a cura della Segreteria, il Rendiconto Generale di cui al presente giudizio, munito del visto della Corte, sia restituito alla Giunta regionale per la successiva presentazione al Consiglio; ordina che la presente decisione e l annessa relazione siano trasmesse al Presidente del Consiglio regionale e al Presidente della Regione. Così deciso, in Cagliari, nella camera di consiglio del 4 luglio L Estensore Roberto Angioni Il Presidente Anna Maria Carbone Prosperetti La presente decisione è stata pubblicata in data 4 luglio 2014 Il Dirigente Giuseppe Mullano 12