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1 Consiglio Nazionale dei Geologi luglio 2018

2 Quotidiano Data Pagina Foglio Codice abbonamento: Ordine Nazionale Geologi

3 30/7/2018 Gas radon, seconda causa di tumore dopo il fumo: "Al più presto decreto legge" Italiaambiente Gas radon, seconda causa di tumore dopo il fumo: Al più presto decreto legge di Elena Livia Pennacchioni ( luglio 2018 ( Bonifica gas radon C è un nemico invisibile che ci accompagna giornalmente fin dentro le quattro mura di casa nostra, semisconosciuto e poco contrastato che, secondo l Istituto Superiore di Sanità, miete morti l anno. Si scrive gas radon, si legge seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. Al radon gas naturale di origine tipicamente geologica e all avvio di un percorso politicoistituzionale in grado di limitare i rischi per la salute dell uomo, è stata dedicata ieri mattina in Senato una conferenza stampa che anticipa il Convegno Nazionale del prossimo 26 ottobre. 1/3

4 30/7/2018 Gas radon, seconda causa di tumore dopo il fumo: "Al più presto decreto legge" Italiaambiente Richiesta dal Senatore Francesco Bruzzone, vicepresidente della Commissione Ambiente del Senato, ha visto la partecipazione anche di Antonio Federico, Segretario della Commissione Ambiente della Camera: segno che la politica ha colto il cenno di aiuto lanciato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, che già dal 2016 ha istituito un tavolo tecnico tutto dedicato ad approfondire rischi e caratteristiche del problema. Al tavolo dei relatori attori fondamentali del lungo cammino che aspetta la gestione del gas radon anche Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, Giancarlo Torri geologo di Ispra e Rossana Cintoli, direttore tecnico dell Arpa Lazio. Stiamo parlando di un gas naturale radioattivo che deriva dal decadimento dell uranio spiega Antonio Giovine, Vicepresidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi e che si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. Secondo l Istituto Superiore di Sanità, l esposizione della popolazione all aria con alti livelli di radon provoca tumore ai polmoni nel 10% dei 31mila casi di cancro registrati in Italia ogni anno. Abbiamo redatto un documento programmatico a tutela della salute che presenteremo in ottobre, il cui pilastro sarà il recepimento delle indicazioni dell Organizzazione Mondiale della Sanità: dovranno essere abbassati i livelli massimi consentiti nella normativa esistente per gli ambienti di lavoro e si dovrà invece lavorare alla costruzione ex novo della normativa che regola i livelli nelle abitazioni, tuttora inesistente, conclude Giovine. Ed è proprio qui il nodo: la maggiore pericolosità del radon non si manifesta all aperto dove trascorriamo peraltro il minor tempo della nostra giornata ma viene recepita dall organismo in particolar modo negli ambienti chiusi. In casa, in ufficio, in palestra: proprio dove ci sentiamo maggiormente protetti. In ambiente indoor spiega Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale c è un altissimo tasso di particolato che viene prodotto dall attività umana e che permane senza fuoriuscire. La maggior parte del radon che viene inalato è espirata quasi totalmente prima che decada, mentre i prodotti di decadimento inalati, in gran parte attaccati al particolato sempre presente in aria, si depositano sulle pareti dell apparato respiratorio e da qui irraggiano le cellule dei bronchi. Le radiazioni che emettono in alcuni casi provocano danno al DNA di alcune cellule, che poi possono evolversi in tumore al polmone. Insomma, il radon agisce come un vero e proprio trasportatore che peraltro, se combinato con il vizio del fumo di sigaretta, aumenta di venticinque volte il tasso di incidenza cancerogeno. Oggi la politica ha iniziato a farsi carico di questo problema commenta il Senatore Bruzzone e d ora in poi condurremo il percorso che porterà al recepimento della direttiva europea ( Euratom, che l Italia non ha ancora recepito e per la quale è stata sottoposta a procedura 2/3

5 30/7/2018 Gas radon, seconda causa di tumore dopo il fumo: "Al più presto decreto legge" Italiaambiente d infrazione a febbraio 2018 ndr), e quindi all elaborazione di un decreto legislativo che garantisca la massima precauzione nei confronti dei rischi derivanti dall esposizione al gas radon. Entro l anno compiremo degli importanti passi che porteranno verso la costruzione di un quadro normativo chiaro. Nel frattempo, non ci resta che attuare i consigli del prof. Miani per limitare i rischi nelle nostre abitazioni: Dotarsi di buoni materiali isolanti e arieggiare le nostre abitazioni molto spesso durante l arco della giornata per evitare l accumulo degli inquinanti; utilizzare prodotti di pulizia per la casa il più possibile naturali, poiché generalmente contengono composti organici volatili che vengono rilasciati durante l utilizzo; anche le aspirapolveri emanano polveri, quindi utilizzarle di buona qualità e poi, ovviamente, non fumare. ( Elena Livia Pennacchioni ( Vedo il mondo da 1 metro e 60, l'altezza al garrese del mio Attila. Sono l'addetta stampa della biodiversità, romana di nascita e veronese d'adozione, ma con il cuore ha in Umbria. Scrivo di animali, piante e qualche volta di come l'uomo riesce a salvarli! ( ( 3/3

6 30/7/2018 Gas radon, Miani (presidente Sima): «È la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo» Gas radon, Miani (presidente Sima): «È la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo» July 27, 2018 sanitainformazione.it/salute/gas radon miani presidente sima la seconda causa di tumore ai polmoni dopo ilfumo/ Salute 27 luglio 2018 «Sono le persone che, ogni anno, in Italia, perdono la vita a causa di una prolungata esposizione al gas. Le sue radiazioni colpiscono soprattutto le cellule dei bronchioli e degli alveoli polmonari, modificandone il dna e causando l insorgenza del cancro», spiega il Presidente della Società italiana di Medicina Ambientale di Isabella Faggiano Non ha colore, né sapore, né odore. Anche quando c è, nessuno dei nostri sensi è in grado di percepirlo. Si chiama radon ed è un gas nobile radioattivo naturale. Dopo il fumo di sigaretta, rappresenta il principale fattore di rischio per il tumore polmonare. «Ogni anno, in Italia ha spiegato Alessandro Miani, presidente della Società italiana di Medicina Ambientale (Sima) il radon miete, in media, vittime. È la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo. I rischi per la salute non sono strettamente legati all inspirazione e all espirazione di questo gas, ma ai suoi prodotti di decadimento. Il radon è una sorta di carrier (un vettore trasportatore, ndr) che porta all interno del nostro organismo, soprattutto a livello dell apparato respiratorio, degli specifici metaboliti. In particolare, trattandosi di un gas radioattivo, quando comincia a decadere emana delle radiazioni. Le più note sono le radiazioni alfa che vanno a colpire soprattutto le cellule dei bronchioli e degli alveoli polmonari, modificandone il dna e creando l insorgenza di cancro al polmone. I fumatori e gli ex fumatori ha sottolineato il presidente della Sima sono statisticamente i più colpiti: per loro il rischio di morte è 25 volte più alto che in un soggetto non fumatore, esposto alla stessa quantità di radon per un uguale lasso di tempo». 1/3

7 30/7/2018 Gas radon, Miani (presidente Sima): «È la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo» Secondo recenti studi dell Istituto Superiore di Sanità il 10 per cento dei circa 31 mila casi di tumore ai polmoni che si registrano ogni anno in Italia sarebbero attribuibili proprio al radon. Ma il tumore potrebbe non essere l unico rischio che si corre esponendosi in modo prolungato a questo gas. «Sono stati studiati altri rapporti, a livello epidemiologico, tra l assunzione di radon e l insorgenza di particolari patologie ha aggiunto Miani Una di queste è la leucemia, anche se, per il momento, non è stato possibile dimostrare scientificamente una esatta correlazione tra l incremento di leucemia e la presenza di gas radon in ambienti chiusi come le abitazioni». LEGGI ANCHE: MALATTIE POLMONARI: QUALI SONO E COME RICONOSCERE I SINTOMI Il radon si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce: emerge dal terreno arrivando ad un altezza di circa 80 cm. Una condizione che espone a maggiori rischi bambini, persone allettate ed anche animali domestici. Abitazioni al piano terra, case di campagna o luoghi disabitati a lungo sono potenzialmente i posti più pericolosi, anche se non è escluso che si possano trovare concentrazioni di radon anche in appartamenti situati in piani alti. «Per questo ha consigliato il presidente della Società italiana di Medicina Ambientale a prescindere dal sospetto della presenza di radon, sarebbe buona abitudine aprire le finestre 4 5 volte al giorno per cinque minuti in tutti gli ambienti chiusi, dalle case agli uffici. Un gesto semplice ha concluso capace di abbassare i livelli di tutti gli agenti inquinati indoor, radon compreso». SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK < CLICCA QUI TAGS Articoli correlati Anemia feto, si apre una nuova frontiera nella diagnosi prenatale Diagnosticata, per la prima volta al mondo sul sangue di una madre, la presenza di una anemia mediterranea nel feto portato in grembo. Una novità assoluta tutta italiana, che apre nuove frontiere nella diagnosi prenatale non invasiva. Negli istituti di ricerca del centro clinico Altamedica di Roma, si è riusciti, per la prima volta, in un [ ] di Redazione Malnutrizione in oncologia, per combatterla call to action. Muscaritoli (Sinuc): «Nessuna evidenza che digiuno diminuisca masse tumorali» Tra i promotori dell iniziativa anche l oncologo Paolo Marchetti. Il 65% dei pazienti che si sottopongono a prima visita medico oncologica hanno già perso peso. Il Presidente Sinuc: «Il 20% dei malati oncologici muore per il deterioramento nutrizionale» di Giovanni Cedrone Al Policlinico Gemelli nasce il primo giardino pensile terapeutico d Italia e la chemio esce dall ospedale Dedicato alle pazienti del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino, offre un nuovo modo di curare con e nella natura. All area dedicata alla chemioterapia, si affiancano percorsi sensoriali e aree di meditazione. Inaugurato inoltre un Centro di Farmacologia Clinica di Genere dedicato alle sperimentazioni cliniche oltre che alla cura delle malattie oncologiche delle donne GUARDA LE IMMAGINI 2/3

8 30/7/2018 Gas radon, Miani (presidente Sima): «È la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo» di Redazione Senti chi fuma, la spinta gentile per smettere. Il libro che dà voce ai fumatori Scritto a quattro mani dal dottor Fabio Beatrice, Direttore del Centro Antifumo dell Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e dalla giornalista medico scientifica Johann Rossi Mason, è stato presentato all Istituto Superiore di Sanità in occasione del World No Tobacco Day di Viviana Franzellitti Fumo, medici di medicina generale sempre più sentinelle delle abitudini dei pazienti Oltre 560 medici di base hanno partecipato al nuovo questionario del Centro Studi della Fimmg sul fumo. Un test che ha verificato l importanza dei medici di famiglia come sentinelle sull abitudine al fumo. «L indagine evidenzia come, ancora una volta, i medici di base siano efficaci sentinelle rispetto a fenomeni connessi a fattori di rischio comportamentali sottolinea Paolo [ ] di Redazione 3/3

9 30/7/2018 Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca tumore ai polmoni - greenme Germana Carillo INFORMARSI (/INFORMARSI) AMBIENTE (/INFORMARSI/AMBIENTE) Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca tumore ai polmoni (/informarsi/ambiente/28436-gas-radontumore-polmoni) È la seconda causa di tumori ai polmoni dopo il fumo e non tutti lo sanno. Inodore e insapore, il gas radon si trova in natura ma rappresenta il principale fattore di rischio di cancro polmonare, dopo il vizio delle sigarette. Cosa vuol dire? E dove si trova il gas radon? A lanciare l allarme sono i geologi che, alla conferenza stampa Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?, hanno voluto porre l attenzione su un tema poco trattato dai media ma che

10 30/7/2018 Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca tumore ai polmoni - greenme dovrebbe essere più divulgato, dal momento che l esposizione della popolazione a questo gas presente nell aria può essere davvero pericolosa. L Istituto Superiore di Sanità ha infatti stimato che in Italia l esposizione al radon è responsabile di circa 3200 casi di tumore polmonare all anno.. Il CNG già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni, spiega ( Vincenzo Giovine, vicepresidente e coordinatore della commissione ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi. L esperto ha fatto riferimento anche ad uno studio che l Arpa ha condotto basandosi sui dati della regione Lazio, da quale è emerso che le province con una più alta concentrazione di radon sono Viterbo e Frosinone. Cos è il radon Il radon è un gas nobile radioattivo naturale derivato dal decadimento dell uranio. Si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. Poiché è un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato, in quanto emettitore di particelle alfa. Si tratta, quindi, di un agente cancerogeno (l Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l Iarc, l ha classi cato nel Gruppo 1, come fumo e amianto), la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare, ma l entità del rischio dipende dalla concentrazione di radon a cui è esposti e dalla durata dell esposizione. In ogni caso, a parità di condizioni di esposizione al radon, i fumatori sono più a rischio dei non fumatori. Per la maggior parte, il radon che viene inalato è espirato per la quasi totalità prima che decada (una piccola quantità va nei polmoni, nel sangue e negli altri organi), mentre i prodotti di decadimento inalati, per lo più attaccati al particolato, vanno a nire sulle pareti dell apparato respiratorio e da qui alle 2/8

11 30/7/2018 Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca tumore ai polmoni - greenme cellule dei bronchi. Quindi il radon funziona un po come trasportatore dei suoi prodotti di decadimento, che sono i principali responsabili del danno biologico (Fonte ( Dove si trova il radon La principale fonte di questo gas è il terreno, ma altre fonti possono essere anche materiali da costruzione, specie se di origine vulcanica (tufo o i graniti) e l acqua. Da queste fonti il gas quale fuoriesce e si disperde nell ambiente, accumulandosi in locali chiusi. Qui diventa pericoloso. Il radon quindi si può trovare nelle abitazioni, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. E non solo: ci sono ospedali che producono il radon per uso terapeutico, attraverso un pompaggio del suo gas da una sorgente di radio e immagazzinandolo in piccoli tubi. In ne, nonostante la pericolosità, in Italia si usa anche procedere alla sua inalazione a scopi terapeutici per le vie respiratorie, soprattutto nei centri termali. Ricapitolando, la presenza del radon può essere più elevata: nelle abitazioni costruite su terreni granitici o vulcanici o ricchi di tufo negli edi ci le cui fondazioni poggiano direttamente sul terreno nei locali comunicanti direttamente con cantine o seminterrati tramite botole o scale nelle costruzioni in cui sono state utilizzate argille contenenti alluminio, granito, tufo, por do, basalto, pietre laviche, pozzolane o cementi di origine pozzolanica, gessi chimici, ceramiche o cementi prodotti con scorie di alto forno Cosa fare per ridurre il rischio radon? Se si è fumatori è necessario smettere di fumare, perché è ormai chiaro che il rischio di tumore polmonare connesso all esposizione al radon è molto più alto per i fumatori. Inoltre, è utile misurare la concentrazione di radon nella propria abitazione (la scheda dell Iss su come si misura ( è molto interessante) e, soprattutto nel caso risultasse elevata, bisognerebbe procedere a ridurla con speci che azioni di risanamento.

12 30/7/2018 Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca tumore ai polmoni - greenme È consigliabile poi una ventilazione frequente degli ambienti ed evitare di fumare nei luoghi chiusi. Gli interventi più radicali invece sono: sigillatura di crepe e fessure depressurizzazione del terreno aspirazione dell aria interna pressurizzazione dell edi cio ventilazione del vespaio impermeabilizzazione del pavimento Nel caso della costruzione di nuovi edi ci, è bene accertarsi che siano state prese misure adatte a evitare l ingresso del radon, come la predisposizione di vespai areati, di pavimenti galleggianti e l isolamento di cantine e seminterrati. Il documento Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole sottoporre all attenzione delle forze politiche un documento che rimanda alla nuova direttiva che prevede di stabilire dei valori di riferimento sui limiti per l esposizione al radon. Si fa riferimento alla nuova Direttiva 2013/59/Euratom che prevede l introduzione di livelli riferimento inferiori a 300 Bq/m3, a quelli indicati dalla normativa italiana per gli ambienti di lavoro, nei quali vige ancora il Decreto legislativo 26/05/00 che stabilisce un limite di 500 Bq/m3. Sono valori di molto superiori a quelli proposti dall Organizzazione Mondiale della Sanità, che piuttosto raccomanda un limite medio di riferimento pari a 100 Bq/m3. Per quanto riguarda le abitazioni, in Italia no per ora non esiste una normativa speci ca di riferimento. Per questo motivo, i geologi spingono ( af nché si proceda "celermente alla riduzione dei valori di esposizione della popolazione e dei lavoratori". Leggi anche

13 30/7/2018 Esposizione al Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca il tumore ai polmoni - blueplanetheart.it lunedì, luglio 30 Esposizione al Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca il tumore ai polmoni BY BPH-MIK ON 27 LUGLIO 2018 NATURA E ECOLOGIA, PRIMA PAGINA Esposizione al Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca il tumore ai polmoni È la seconda causa di tumori ai polmoni dopo il fumo e non tutti lo sanno. Inodore e insapore, il gas radon si trova in natura ma rappresenta il principale fattore di rischio di cancro polmonare, dopo il vizio delle sigarette. Cosa vuol dire? E dove si trova il gas radon? A lanciare l allarme sono i geologi che, alla conferenza stampa Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?, hanno voluto porre l attenzione su un tema poco trattato dai media ma che dovrebbe essere più divulgato, dal momento che l esposizione della popolazione a questo gas presente nell aria può essere davvero pericolosa. L Istituto Superiore di Sanità ha infatti stimato che in Italia l esposizione al radon è responsabile di circa 3200 casi di tumore polmonare all anno.. Il CNG già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni, spiega Vincenzo Giovine, vicepresidente e coordinatore della commissione ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi. L esperto ha fatto riferimento anche ad uno studio che l Arpa ha condotto basandosi sui dati della regione Lazio, da quale è emerso che le province con una più alta concentrazione di radon sono Viterbo e Frosinone. Cos è il radon

14 30/7/2018 Esposizione al Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca il tumore ai polmoni - blueplanetheart.it Il radon è un gas nobile radioattivo naturale derivato dal decadimento dell uranio. Si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. Poiché è un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato, in quanto emettitore di particelle alfa. Si tratta, quindi, di un agente cancerogeno (l Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l Iarc, l ha classi cato nel Gruppo 1, come fumo e amianto), la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare, ma l entità del rischio dipende dalla concentrazione di radon a cui è esposti e dalla durata dell esposizione. In ogni caso, a parità di condizioni di esposizione al radon, i fumatori sono più a rischio dei non fumatori. Per la maggior parte, il radon che viene inalato è espirato per la quasi totalità prima che decada (una piccola quantità va nei polmoni, nel sangue e negli altri organi), mentre i prodotti di decadimento inalati, per lo più attaccati al particolato, vanno a nire sulle pareti dell apparato respiratorio e da qui alle cellule dei bronchi. Quindi il radon funziona un po come trasportatore dei suoi prodotti di decadimento, che sono i principali responsabili del danno biologico (Fonte). Dove si trova il radon La principale fonte di questo gas è il terreno, ma altre fonti possono essere anche materiali da costruzione, specie se di origine vulcanica (tufo o i graniti) e l acqua. Da queste fonti il gas quale fuoriesce e si disperde nell ambiente, accumulandosi in locali chiusi. Qui diventa pericoloso. Il radon quindi si può trovare nelle abitazioni, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. E non solo: ci sono ospedali che producono il radon per uso terapeutico, attraverso un pompaggio del suo gas da una sorgente di radio e immagazzinandolo in piccoli tubi. In ne, nonostante la pericolosità, in Italia si usa anche procedere alla sua inalazione a scopi terapeutici per le vie respiratorie, soprattutto nei centri termali. Ricapitolando, la presenza del radon può essere più elevata: nelle abitazioni costruite su terreni granitici o vulcanici o ricchi di tufo negli edi ci le cui fondazioni poggiano direttamente sul terreno nei locali comunicanti direttamente con cantine o seminterrati tramite botole o scale nelle costruzioni in cui sono state utilizzate argille contenenti alluminio, granito, tufo, por do, basalto, pietre laviche, pozzolane o cementi di origine pozzolanica, gessi chimici, ceramiche o cementi prodotti con scorie di alto forno Cosa fare per ridurre il rischio radon? Se si è fumatori è necessario smettere di fumare, perché è ormai chiaro che il rischio di tumore polmonare connesso all esposizione al radon è molto più alto per i fumatori. Inoltre, è utile misurare la concentrazione di radon nella propria abitazione (la scheda dell Iss su come si misura è molto interessante) e, soprattutto nel caso risultasse elevata, bisognerebbe procedere a ridurla con speci che azioni di risanamento. È consigliabile poi una ventilazione frequente degli ambienti ed evitare di fumare nei luoghi chiusi. Gli interventi più radicali invece sono: sigillatura di crepe e fessure depressurizzazione del terreno aspirazione dell aria interna pressurizzazione dell edi cio ventilazione del vespaio

15 30/7/2018 Esposizione al Gas radon: cos è e dove si trova il killer silenzioso che provoca il tumore ai polmoni - blueplanetheart.it impermeabilizzazione del pavimento Nel caso della costruzione di nuovi edi ci, è bene accertarsi che siano state prese misure adatte a evitare l ingresso del radon, come la predisposizione di vespai areati, di pavimenti galleggianti e l isolamento di cantine e seminterrati. Il documento Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole sottoporre all attenzione delle forze politiche un documento che rimanda alla nuova direttiva che prevede di stabilire dei valori di riferimento sui limiti per l esposizione al radon. Si fa riferimento alla nuova Direttiva 2013/59/Euratom che prevede l introduzione di livelli riferimento inferiori a 300 Bq/m3, a quelli indicati dalla normativa italiana per gli ambienti di lavoro, nei quali vige ancora il Decreto legislativo 26/05/00 che stabilisce un limite di 500 Bq/m3. Sono valori di molto superiori a quelli proposti dall Organizzazione Mondiale della Sanità, che piuttosto raccomanda un limite medio di riferimento pari a 100 Bq/m3. Per quanto riguarda le abitazioni, in Italia no per ora non esiste una normativa speci ca di riferimento. Per questo motivo, i geologi spingono af nché si proceda celermente alla riduzione dei valori di esposizione della popolazione e dei lavoratori. Germana Carillo

16 Gas radon, attenzione ai rischi. E la seconda causa di tumore ai polmoni Manuela Rizzo Lug 27, 2018 Salute Non tutti sono a conoscenza delle conseguenze davvero catastrofiche del gas radon, ovvero un gas piuttosto insapore incolore e inodore ma molto pericoloso. Per chi non lo sapesse, si tratta di un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell uranio e si trova in natura anche se in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. In questo periodo sembra che a porre particolare attenzione sul gas radon sia stato il consiglio nazionale dei Geologi, sostenendo che è sicuramente un tema poco trattato dai media, ma che deve essere maggiormente conosciuto perché l esposizione della popolazione al radon che è presente nell aria rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo della sigaretta.

17 E questo sostanzialmente quanto riferito da Vincenzo Giovine, vice presidente e coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi che è intervenuto in conferenza stampa Radon rischio geologico dalla Terra in pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?, una conferenza che si è svolta nella giornata di oggi proprio presso il Senato della Repubblica e organizzato su iniziativa del senatore Francesco Bruzzone in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, che anticipa la presentazione del convegno Nazionale che si terrà il prossimo 26 ottobre. Alla conferenza stampa hanno partecipato: Francesco Bruzzone, Vice Presidente della 13 Commissione Permanente Territorio, ambiente, beni ambientali; Antonio Federico, Segretario della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati; Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale; Giancarlo Torri dell ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Rossana Cintoli, Direttore tecnico dell ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio). Il CNG già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG spiega il Vice Presidente ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell ambito del Convegno Nazionale di Roma il prossimo 26 ottobre, è questo quanto riferito da Giovine.

18 Radon il killer silenzioso Si tratta di un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell uranio: si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce di Redazione - luglio 28, Si è svolta ieri, alle ore 12:00, presso il Senato della Repubblica, la conferenza stampa Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?, organizzata su iniziativa del Senatore Francesco Bruzzone, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, la quale anticipa la presentazione del Convegno nazionale che avrà luogo il prossimo 26 ottobre.

19 Prendendo in considerazione la Regione Lazio, l ultimo studio dell Arpa Lazio ha evidenziato che le province con una maggiore concentrazione di gas radon sono quelle di Viterbo e Frosinone. Il radon è un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell uranio, si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce, è incolore, insapore e inodore. Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole porre l attenzione su un tema poco trattato dai media ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuto poiché l esposizione della popolazione al radon, presente nell aria, rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo da sigaretta. Lo afferma Vincenzo Giovine, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenendo alla conferenza stampa. L Istituto Superiore di Sanità ha stimato, infatti, che il 10 per cento dei circa casi di tumore ai polmoni che si registrano ogni anno in Italia è attribuibile proprio al radon. Il CNG, continua Giovine già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG spiega il Vice Presidente ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell ambito del Convegno Nazionale di Roma il prossimo 26 ottobre.

20 30/7/2018 Gas radon, attenzione ai rischi. E' la seconda causa di tumore ai polmoni - Controcopertina Gas radon, attenzione ai rischi. E la seconda causa di tumore ai polmoni Lifestyle Non tutti sono a conoscenza delle conseguenze davvero catastrofiche del gas radon, ovvero un gas piuttosto insapore incolore e inodore ma molto pericoloso. Per chi non lo sapesse, si tratta di un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell uranio e si trova in natura anche se in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. In questo periodo sembra che a porre particolare attenzione sul gas radon sia stato il consiglio nazionale dei Geologi, sostenendo che è sicuramente un tema poco trattato dai media, ma che deve essere maggiormente conosciuto perché l esposizione della popolazione al radon che è presente nell aria rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo della sigaretta. E questo sostanzialmente quanto riferito da Vincenzo Giovine, vice presidente e coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi che è intervenuto in conferenza stampa Radon rischio geologico dalla Terra in pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?, una conferenza che si è svolta nella giornata di oggi proprio presso il Senato della Repubblica e organizzato su iniziativa del senatore Francesco Bruzzone in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, che anticipa la presentazione del convegno Nazionale che si terrà il prossimo 26 ottobre. Alla conferenza stampa hanno partecipato: Francesco Bruzzone, Vice Presidente della 13 Commissione Permanente Territorio, ambiente, beni ambientali; Antonio Federico, Segretario della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati; Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale; Giancarlo Torri dell ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Rossana Cintoli, Direttore tecnico dell ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio). 1/3

21 30/7/2018 Gas radon, attenzione ai rischi. E' la seconda causa di tumore ai polmoni - Controcopertina Il CNG già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG spiega il Vice Presidente ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell ambito del Convegno Nazionale di Roma il prossimo 26 ottobre, è questo quanto riferito da Giovine. Leggi Anche "Non c'è paragone!". Dopo la rottura con Al Bano, ecco la 'nuova' Loredana Lecciso Tumore ai polmoni rari Esistono diverse tipologie di tumori polmonari, comunemente denominate sottotipi dei tumori polmonari. Alcune di queste colpiscono più frequentemente di altre. Nel presente documento informativo illustreremo nello specifico i sottotipi di tumore che si verificano meno frequentemente e che sono definiti rari. Le esperienze delle persone affette dalle tipologie più rare di tumore al polmone sono generalmente simili a quelle delle persone con forme più comuni di tale malattia. Tuttavia, vi sono alcune differenze relative al trattamento e all esito clinico. Per alcune tipologie di tumore al polmone sono inoltre necessari esami differenti affinché sia possibile effettuare una diagnosi. Il presente documento informativo ha lo scopo di delineare le caratteristiche di alcuni tumori polmonari rari ed evidenziare le differenze tra di essi. Leggi Anche Dieta anti afa: ecco come sconfiggere il caldo restando in forma Diagnosi Generalmente, il processo che conduce alla diagnosi di tumore al polmone è il seguente: Inizialmente, Lei sarà sottoposto/a ad una radiografia e ad una tomografia computerizzata (o TC) del torace. La TC è un esame durante il quale il corpo viene attraversato da raggi X da varie angolazioni, il che permette a un computer di ricavarne un immagine dettagliata. Lo scopo di questi due esami è quello di rilevare l eventuale presenza di un tumore al polmone. Successivamente, Lei sarà sottoposto/a ad altri esami in grado di determinare fin dove il tumore si sia diffuso. Tale processo viene denominato stadiazione e può richiedere ulteriori TC dell addome (area dello stomaco) o del cervello, oppure una tomografia ad emissione di positroni (detta anche PET TC); tale esame combina le due tecniche della TC e della PET, che prevede l iniezione per endovena di una piccola quantità di colorante radioattivo che evidenzia eventuali anomalie nei tessuti. Infine, il medico preleverà alcuni campioni delle cellule del tumore per confermare la diagnosi (tale procedura è denominata biopsia). Trattamento I tumori polmonari oggetto del presente documento informativo sono tumori rari: è stato infatti condotto uno scarso numero di studi clinici per valutare e stabilire terapie specifiche per tali patologie. Pertanto, la tipologia di trattamento che Lei potrebbe ricevere sarà basata sulla Sua specifica situazione medica, sull opinione di un esperto e sulle terapie disponibili nel Suo Paese. 2/3

22 30/7/2018 Gas radon, attenzione ai rischi. E' la seconda causa di tumore ai polmoni - Controcopertina Leggi Anche Assorbente interno: Ha rischiato di morire a 37 anni, ecco perchè Esito clinico Il tumore al polmone è una patologia grave e, sfortunatamente, la prognosi per i tumori polmonari rari non è generalmente buona. Tuttavia, si stanno compiendo passi importanti nello sviluppo di nuovi trattamenti. Il presente documento informativo Le fornirà informazioni sugli esiti clinici per ognuno dei tumori rari descritti, sulla base dei dati attualmente disponibili. In ogni caso, è importante ricordare che ogni individuo è diverso, pertanto la Sua reazione al trattamento potrebbe essere diversa da quella di un altra persona. Deve considerare la Sua prognosi come indicativa. La maggior parte delle informazioni sugli esiti clinici contenute nel presente documento informativo viene fornita in termini di tasso di sopravvivenza a 5 anni. Tale termine viene spesso usato dagli operatori sanitari e si riferisce al numero di individui studiati durante le ricerche che hanno vissuto 5 anni o più dopo che è stato loro diagnosticato un determinato tipo di tumore al polmone. 3/3

23 SALUTE Radon, attenzione al gas nobile che causa il tumore ai polmoni Lug 28, 2018 Angela Sorrentino Come in tutti i paesi industrializzati, anche in Italia il tumore al polmone è tra le neoplasie più diffuse. Oggi si può affermare con certezza che otto tumori del polmone su dieci non verrebbero diagnosticati in assenza del fumo di sigaretta. È questo, infatti, il principale fattore di rischio per la malattia, a cui oltre che a chi fuma risulta esposto anche chi è al suo fianco. Nello specifico, il rischio relativo dei fumatori è di circa 14 volte più alto rispetto ai non fumatori e fino a venti volte se si fumano più di venti sigarette al giorno per più anni. Naturalmente il fumo non è l unico fattore di rischio: altri fattori di rischio e cause che possono accrescere la possibilità di ammalarsi riguardano soprattutto quella parte di popolazione che, per motivi di lavoro, viene a contatto con talune sostanze chimiche e minerali, in particolare con il radon e l amianto e in misura minore anche con silice, uranio, cromo e nichel.

24 Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole porre l attenzione su un tema poco trattato dai media ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuto poiché l esposizione della popolazione al radon, presente nell aria, rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo da sigaretta : queste le parole di Vincenzo Giovine, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenendo alla conferenza stampa Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono? che si è svolta oggi presso il Senato della Repubblica. L Istituto Superiore di Sanità ha stimato che il 10 per cento dei circa casi di tumore ai polmoni che si registrano ogni anno in Italia è attribuibile proprio al radon. Il CNG, continua Giovine già dal 2016, con l istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG spiega il Vice Presidente ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell ambito del Convegno Nazionale di Roma il prossimo 26 ottobre. Ricordiamo che il radon è un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell uranio, si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce, è incolore, insapore e inodore. Non esiste luogo ove il radon non sia presente. In atmosfera si disperde rapidamente e non raggiunge quasi mai elevate concentrazioni, ma nei luoghi chiusi (case, scuole, negozi, ambienti di lavoro, ecc.) può, in taluni casi, arrivare a concentrazioni tali da rappresentare un rischio eccessivo per gli occupanti. Il radon in quantità dannose si trova principalmente nei locali, specie quelli a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale in cui questo gas abita, con possibilità tuttavia di arrivare ad irradiarsi anche negli ambienti dei piani più alti. Come di consueto, la prevenzione è l arma migliore. Si applicano semplici interventi sulla posizione dei locali, la scelta dei materiali da costruzione, la pianificazione dei passaggi di condotte dal terreno, l isolamento termico e il sistema d aerazione. Per gli edifici già esistenti il metodo acchiappa-radon è invece il risanamento, ma anche la sigillatura delle vie d ingresso, la sovrappressione degli ambienti e l aspirazione dell aria dai pavimenti, con un intercapedine o con apposite canaline, e dal sottosuolo, con un pozzetto o con tubi di drenaggio. Per legge, in Italia, il valore massimo tollerabile è 500 Bequerel/mq, ma si tratta di una normativa che probabilmente presto verrà aggiornata. Una recente direttiva europea fissa come limite, sia per le abitazioni che per i luoghi di lavoro, un valore medio annuale di 300 Bq/m 3 (Becquerel al metro cubo).

25 30/7/2018 Gas Radon, indolore e insapore: la seconda causa di tumore ai polmoni - Esauriente.it Gas Radon, indolore e insapore: la seconda causa di tumore ai polmoni Da Serena Baldoni - 28 luglio 2018 Il gas Radon si dimostra un vero e proprio killer per quanto riguarda le patologie tumorali ai polmoni, risultando indolore e insapore, etichettato come la seconda causa responsabile dell insorgere della malattia dopo il fumo di sigaretta. Il gas Radon si dimostra quindi estremamente pericoloso in relazione alla sua invisibilità sia a livello visivo che olfattivo, trattandosi di un gas nobile radioattivo naturale derivante dal decadimento dell uranio. Negli ambienti naturali il gas Radon si trova in prossimità delle rocce e del suolo, sotto forma di minime quantità. Sulle pericolose conseguenze per la salute umana è intervenuto Vincenzo Giovine, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi, durante il corso della specifica conferenza stampa al gas dedicata. Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole porre l attenzione su un tema poco trattato dai media ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuto poiché l esposizione della popolazione al radon, presente nell aria, rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo da sigaretta. La conferenza stampa denominata Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono? è stata resa possibile dall iniziativa del senatore Francesco Bruzzone, in stretta collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, come anticipazione del convegno nazionale previsto il prossimo 26 ottobre /2

26 30/7/2018 Gas Radon, indolore e insapore: la seconda causa di tumore ai polmoni - Esauriente.it Analizzando soprattutto la situazione della Regione Lazio le province risultanti più a rischio, soggette all esposizione del gas Radon, si sono rivelate Frosisone e Viterbo. L Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un 10% di casistiche totali sui tumori ai polmoni derivanti proprio dall esposizione inconsapevole al gas killer Radon, con un incidenza annua sui 31 mila casi di nuova insorgenza. L origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell ambito del Convegno Nazionale di Roma ha evidenziato il Vice Presidente Giovine. 2/2

27 30/7/2018 Campobasso: Gas nocivi e pericolo Radon, Federico (M5S): Manca un piano di monitoraggio Rispetta l'ambiente Gas nocivi e pericolo Radon, Federico (M5S): Manca un piano di monitoraggio POLITICA Campobasso domenica 29 luglio 2018 di La Redazione PIÙ INFORMAZIONI SU Campobasso C AMPOBASSO. Un pericoloso insidioso è invisibile, una minaccia silenziosa. Il gas radon rappresenta, dopo il fumo di sigaretta, la principale causa di tumori polmonari. Una esposizione prolungata a questa sostanza può dunque causare anche gravi danni alla salute dell individuo. Sul tema è intervenuto il deputato del MoVimento5Stelle, Antonio Federico: Antonio Federico, MoVimento 5 Stelle Campobassoweb 1/2

28 30/7/2018 Campobasso: Gas nocivi e pericolo Radon, Federico (M5S): Manca un piano di monitoraggio «In Senato, sono stato tra i relatori di un convegno sul gas radon, organizzato in collaborazione con l Ordine nazionale dei Geologi. Il radon è un pericolo invisibile per la salute ed è un tema poco trattato nonostante l esposizione al gas, presente nell aria, rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare dopo il fumo da sigaretta». «Già da portavoce regionale - ha aggiunto Federico - negli anni scorsi, mi sono occupato dei pericoli e delle situazioni critiche presenti in Molise legate a questo gas. Ancora oggi, infatti, in regione manca un piano di monitoraggio capillare sulle radiazioni da radon. Proprio la fase di monitoraggio è centrale e c è tanto da fare. La nuova direttiva europea migliora i parametri di sicurezza italiani ma non rispetta quelli richiesti dall Organizzazione mondiale della Sanità. Inoltre in Italia non esiste una normativa che riguarda i parametri da rispettare nelle abitazioni». «Fondamentale, quindi, mantenere alto l'interesse sul tema per intervenire sul piano normativo- ha concluso il grillino - e regolamentare e per salvaguardare la salute di tutti. Per questo sono a disposizione per qualsiasi segnalazione». CAMPOBASSOWEB.IT Invia alla Redazione le tue segnalazioni redazione@campobassoweb.it Campobassoweb.it tutti i diritti riservati. Credits: livenetwork 2/2

29 Il gas radon seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo PNEUMOLOGIA REDAZIONE DOTTNET 26/07/ :19 I dati provengono dal Consiglio Nazionale dei Geologi: Lazio e Lombardia sono le più esposte Il radon, gas naturale radioattivo, è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo. Le regioni più esposte sono Lazio, soprattutto le province di Viterbo e Frosinone, e Lombardia. È quanto emerge dalla conferenza stampa "Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?", organizzata in Senato da Francesco Bruzzone, vice presidente della 13ª Commissione permanente Territorio, ambiente, beni ambientali, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi (Cng). Derivato dal decadimento dell'uranio, il radon è un gas incolore, insapore e inodore che si trova in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. Secondo l'istituto Superiore di Sanità (Iss), il 10% dei circa casi di tumore ai polmoni che si registrano ogni anno in Italia è attribuibile proprio al radon. "Il Cng già dal 2016 ha voluto focalizzare l'attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema", ha affermato stamane Vincenzo Giovine, vice presidente e coordinatore della Commissione ambiente del Cng. "Il lavoro svolto dalla Commissione ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e discusso il 26 ottobre al convegno nazionale che si svolgerà a Roma", ha precisato. Il documento fa riferimento alla Direttiva europea del 2013 Euratom sulle norme di sicurezza contro l'esposizione alle radiazioni ionizzanti, che

30 prevede per il radon l'introduzione di livelli inferiori a 300 Becquerel al metro cubo (Bq/m3), unità di misura della radioattività. Un valore, quest'ultimo, fanno notare gli esperti del Cng, superiore a quello proposto dall'organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che raccomanda un livello medio di riferimento pari a 100 Bq/m3.

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63 30/7/2018 Illeciti edilizi, la procedura di fiscalizzazione non è una sanatoria 30 Lug 2018 Illeciti edilizi, la procedura di fiscalizzazione non è una sanatoria Pietro Verna La disciplina prevista dall' articolo 34, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 ( Testo unico dell'edilizia- TUE), cosiddetta procedura di fiscalizzazione dell'illecito edilizio, si applica solo per le difformità parziali e, in ogni caso, non equivale ad una sanatoria perché non integra una regolarizzazione dell'abuso, né autorizza il completamento delle opere già realizzate ( Corte di Cassazione, Sezione III, sentenza 21 giugno 2018, n. 2847). La vicenda processuale Il proprietario di un immobile proponeva appello avverso il provvedimento con il col quale il G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere respingeva la sua istanza di dissequestro del bene già sottoposto a vincolo cautelare reale per difformità dal permesso di costruire (non conformità dai confini e dai fabbricati vicini) e per violazione della normativa antisismica. Decisione che il Tribunale confermava e contro la quale l'interessato proponeva ricorso per cassazione, lamentando che il giudice campano avrebbe erroneamente escluso ogni effetto sanante alla procedura di fiscalizzazione (avendo l'interessato provveduto a versare al Comune la somma richiestagli per non demolire le parti abusive dello stabile). Cornice normativa Secondo quanto previsto dall'articolo 34 del D.P.R. n. 380/2001, gli interventi e le opere realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire devono essere rimossi o demoliti a cura e spese dei responsabili dell'abuso entro il termine congruo fissato dalla relativa ordinanza del dirigente o del responsabile dell'ufficio, decorso il quale sono rimossi o demoliti a cura del Comune e a spese dei medesimi responsabili dell'abuso (comma 1). Lo stesso articolo, al comma 2, dispone che quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il dirigente o il responsabile dell'ufficio è tenuto ad applicare una sanzione pecuniaria pari al doppio del costo di produzione della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale. Precisa, infine, che tali disposizioni devono applicarsi anche agli interventi edilizi eseguiti in parziale difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e che non si ha parziale difformità in presenza di violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che non eccedano per singola unità immobiliare il 2 per cento delle misure progettuali. La pronuncia della Corte di Cassazione La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile ritenendo corretta la decisione del Tribunale campano di escludere ogni effetto sanante alla procedura di fiscalizzazione («l'unica sanatoria possibile è quella di cui all'articolo 36 DPR n. 380 del 2001»). Ciò, per il fatto che tale sanatoria è destinata al recupero degli interventi abusivi previo accertamento della conformità 1/2

64 30/7/2018 Illeciti edilizi, la procedura di fiscalizzazione non è una sanatoria degli stessi agli strumenti urbanistici e alla verifica della sussistenza di altri requisiti di legge, specificamente individuati dall'articolo 36 del TUE, ai sensi del quale in caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività o in difformità da essa, il responsabile dell'abuso, o l'attuale proprietario dell'immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda. Diversamente- argomenta il Supremo Collegio - il provvedimento di fiscalizzazione dell'illecito edilizio ex articolo 34 del TUE trova applicazione, in via esclusiva, per gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, e non equivale ad una sanatoria dell'abuso edilizio, in quanto non integra una regolarizzazione dell'illecito e non autorizza il completamento delle opere eseguite. Principio, questo, costantemente affermato da Palazzo Cavour anche nel corso della normativa previgente («la c.d. fiscalizzazione dell'illecito è la presa d'atto da parte della P.A. dell'impossibilità di provvedere alla eliminazione delle conseguenze derivate dall'illecito edilizio in considerazione degli interessi, ritenuti preminenti, di conservazione delle rimanenti parti assentite; il che non equivale ad autorizzarne il completamento, considerato che le stesse, allo stato in cui si trovano, vengono tollerate solo in funzione della conservazione di quelle legittimamente realizzate» (vedasi Cassazione, Sezione III, sentenza 23 marzo 2004, n e le pronunce ivi citate ). P.I Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved 2/2

65 30/7/2018 Grandi opere, in caso di «no» il conto di spese e penali arriva a 61 miliardi 30 Lug 2018 Grandi opere, in caso di «no» il conto di spese e penali arriva a 61 miliardi Filomena Greco e Marco Morino Quanto costerebbe rinunciare alla Tav ferroviaria Lione-Torino? E quanto costerebbe fermare il gasdotto Tap che approda in Puglia o il terzo Valico ligure? E quanto per la chiusura dell Ilva a Taranto? Se l Italia dovesse dire «no», tra penali, spese già sostenute e mancati contratti il conto arriverebbe - per difetto - a 61 miliardi. Senza contare il crollo di credibilità del Paese. Tav Tra studi e lavori preliminari, la Torino-Lione ha assorbito risorse per oltre un miliardo e mezzo, l'ultima delle gallerie geognostiche è in fase di scavo sul versante francese, in asse con il tracciato del futuro tunnel di base. Questa è la prima delle partite economiche che si aprirebbero se il Governo italiano decidesse di rinunciare all'opera: metà delle risorse finora spese fanno capo all'ue, il resto è suddiviso tra Italia e Francia. Con quest'ultima e con l'unione si dovrebbe negoziare una eventuale restituzione. Dal punto di vista formale, la Torino Lione è nella fase iniziale di assegnazione dei bandi, in particolare degli 81 previsti, 24 sono stati assegnati e 7 sono in corso, per un totale di 240 milioni impegnati sull'opera, secondo l'ultimo aggiornamento di Telt. Proprio i ricorsi da parte delle aziende che si sono già aggiudicate un appalto, dunque, rappresentano la seconda partita economica. Per mettere in sicurezza i cantieri e ripristinare le condizioni di sicurezza servirebbero altri 200 milioni, mentre nella valutazione complessiva andrebbe inserita anche la partita degli 813 milioni assicurati dall'europa per coprire il 40% della spesa nella prima fase di lavori: l'italia rinuncerebbe alla sua parte di risorse per un'opera che non vuole più, mentre la Francia potrebbe puntare i piedi e rivalersi dal punto di vista legale. Sommando queste diverse voci si arriva alla stima di due miliardi di euro di cui ha parlato il commissario di Governo Paolo Foietta che, considerando possibili contenziosi, potrebbe salire a quota 3 miliardi. Terzo valico Il progetto Terzo valico prevede la costruzione di un nuovo collegamento ferroviario Alta velocità/alta capacità (treni passeggeri e treni merci) tra Genova e Tortona, per una lunghezza totale di 54 chilometri, 39 dei quali in galleria. L'opera è finalizzata a migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d'europa.l'opera è stata suddivisa in sei lotti, è interamente finanziata e il costo complessivo è di 6,2 miliardi. Di questi, 2,5 miliardi sono già stati spesi. L'opera è stata appaltata per circa l'80% e realizzata per il 25 per cento. Nel contratto di governo Lega-M5S, dopo un lungo tira e molla (Lega totalmente favorevole, M5S fortemente contrario), 1/2

66 30/7/2018 Grandi opere, in caso di «no» il conto di spese e penali arriva a 61 miliardi per il Terzo valico è spuntato un ambiguo sì con riserva. Il costo della rinuncia dovrebbe corrispondere a una porzione significativa dell'intero investimento, quindi potrebbe sfiorare i 6 miliardi di euro. Ilva Per ricostruire l'effetto di un eventuale annullamento della gara che ha assegnato ad ArcelorMittal gli asset del gruppo siderurgico Ilva bisogna necessariamente scindere due scenari. Un'ipotesi A che comporterebbe il rifacimento della gara (o di una fase di essa) e la riassegnazione ad ArcelorMittal o a una cordata alternativa laddove si manifestasse. Un'ipotesi B, estrema, che porterebbe all'addio della produzione di acciaio. Nel primo scenario bisognerebbe calcolare il rifinanziamento della gestione commissariale per almeno milioni al mese per tutta la durata della nuova procedura di gara. Potrebbe passare almeno un anno, considerando la riattivazione dell'esame Ue. Quindi, in totale, milioni. A parte andrebbero conteggiati gli ammortizzatori sociali necessari per il periodo. L'impatto potrebbero fermarsi qui se ArcelorMittal decidesse di adeguarsi senza avviare cause per risarcimenti danni. Quest'ultima ipotesi sarebbe invece altamente probabile se si optasse per l'annullamento in autotutela. Non è questione di penali da contratto, ma di azioni legali. L'Ilva resta infatti un'impresa privata,per quanto sottoposta a una procedura concorsuale, e le eventuali controversie coinvolgerebbero i giudici ordinari. In un caso simile, secondo gli esperti, un'azione risarcitoria difficilmente punterebbe a meno di 2 miliardi di euro. Ovviamente, l'addio all'acciaio sembra uno scenario residuale e, nonostante le ragioni di consenso, anche il ministro dello Sviluppo Di Maio è consapevole dei gravissimi rischi occupazionali. Ad ogni modo, un teorico abbandono della siderurgia cancellerebbe anche gli investimenti pianificati (2,4 miliardi tra ambiente e tecnologie) e le entrate derivanti dalla cessione (1,8 miliardi destinati a ridurre la massa debitoria). Non da ultime, andrebbero valutate le pesanti complicazioni per il rimborso di oltre 900 milioni di prestito statale. Un conto totale - in uno scenario estremo, è giusto sottolineare - che oscillerebbe tra i 5 e i 7 miliardi. P.I Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved 2/2

67 Norme Tecniche Costruzioni (NTC 2018): Approvata la Circolare applicativa 30/07/2018 L Assemblea generale del Consiglio Superiore dei LLPP ha approvato il 27 luglio 2018 il testo della Circolare Esplicativa con le Istruzioni alle Norme Tecniche per le Costruzioni (in allegato il testo proposto all Assemblea generale); l Assemblea ha, anche, delegato il Consiglio a predisporre le ultime modifiche; il testo della Circolare è stato approvato con il voto contrario dei Geologi. Ricordiamo che l aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 è stato pubblicato sul Supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2018 ed è entrato in vigore il 22 marzo Passerà qualche mese ancora per la pubblicazione della circolare esplicativa che arriverà, comunque, a distanza di circa sei mesi dall entrata in vigore delle norme tecniche. Sembra che dopo le necessarie ultime limature del Consiglio superiore, la circolare sarà firmata dal Ministro Danilo Toninelli e sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale nel mese di settembre. Sulla Circolare riportiamo, quì di seguito, le dichiarazioni a Ing. Massimo Sessa, Presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici: La Circolare contenente le Istruzioni applicative delle Norme Tecniche per le costruzioni è stata approvata a distanza di pochissimi mesi dalla pubblicazione delle norme stesse. Ovviamente tale risultato è stato possibile con il lavoro di tutto il Consiglio Superiore e con il supporto di alcuni dei maggiori esperti internazionali del mondo accademico e professionale nel nostro Paese, che con il nostro coordinamento hanno messo a disposizione le loro conoscenze ed esperienze. Non appena la circolare sarà pubblicata tutti gli operatori del settore avranno a disposizione un Corpus normativo in ambito sismico considerato all avanguardia in Europa e nel mondo.

68 Effettivamente, con le precedenti Norme tecniche NTC 14 gennaio 2008 la circolare esplicativa era stata approvata, invece, a distanza di oltre un anno con difficoltà applicative da parte degli utilizzatori delle NTC2008. Merito, dunque, al Consiglio superiore che in tempi molto stretti è riuscito a completare il quadro di norme sulle costruzioni in zona sismica. Il Presidente Sessa ha, anche, aggiunto che "la circolare non esprime nulla di nuovo ma dà istruzioni operative ed è, ovviamente, perfettamente allineata alle norme tecniche; in pratica definisce le istruzioni per l applicazione delle norme senza, ovviamente, modificarle; si tratta, dunque, di un aiuto per poter applicare correttamente le norme in un paese ad alto rischio sismico. La circolare - ha continuato l ing. Massimo Sessa - è quello strumento, ovviamente allineato alle NTC stesse, necessario per la corretta applicazione delle NTC2018 e, dopo una abbondante cura dimagrante, è stata ridotta a circa il 70% rispetto alle prime bozze circolate nei mesi scorsi e sono stati inseriti alcuni miglioramenti con l ottica di semplificare l applicazione della norma stessa. All assemblea che ha approvato la circolare applicativa era presente, anche, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ed il Presidente Massimo Sessa ha concluso inviando un sentito ringraziamento al Ministro per la sensibilità dimostrata con la partecipazione all Assemblea conclusiva relativa all approvazione della circolare ma, anche, un sentito grazie al Servizio tecnico Centrale che ha preparato istruttoria per l Assemblea generale del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ed a tutti i componenti dell Asssemblea generale stessa che hanno dimostrato le loro capacità mettendo a disposizione, di tutti gli operatori del settore, un supporto normativo (n.d.r.: Norme tecniche, Circolare applicativa e decreto Sismabonus) di alto livello in ambito sismico. Ricordiamo che il Consiglio superiore, oltre alla Circolare sulle norme tecniche, in questi ultimi mesi si è, anche, occupato di importanti argomenti relativi al Codice dei contratti proponendo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il decreto relativo ai collaudi di cui all art. 102, comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016 e il decreto relativo ai livelli di progettazione di cui all art. 23, comma 3 del Codice stesso. In allegato il testo proposto all Assemblea generale del 27 luglio 2018 che ha delegato il Consiglio a predisporre le ultime modifiche. Riproduzione riservata A cura di Redazione LavoriPubblici.it Documenti Allegati Circolare applicativa (testo in entrata)

69 Circolare esplicativa NTC 2018: il CSLP la approva con 'riserva' 30/07/2018 Lo scorso 27 luglio il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP) ha approvato, in anticipo rispetto alle aspettative, la circolare esplicativa delle Norme Tecniche Per le Costruzioni (2018) di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio L'approvazione sembra essere arrivata "salvo perfezionamenti" e quindi con una riserva che lascia intendere una votazione che non avrà lasciate tutte le parti soddisfatte. Ricordiamo, infatti, che le ultime NTC 2018 non hanno trovato il giudizio positivo dei geologi e del Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali, i quali hanno presentato rispettivamente: un ricorso che ha contestato molti paragrafi della norma e violazione e la "falsa applicazione della vigente normativa primaria e secondaria, con conseguente eccesso di potere, per carente considerazione o, comunque, inadeguato riconoscimento della figura del

70 geologo quale progettista specialista e delle sue specifiche competenze professionali" (leggi news); un ricorso contro la parte che riguarda i controlli sulle costruzioni (leggi news). Sull'argomento circolare abbiamo sentito il Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Rino La Mendola, che ha seguito le varie fasi della redazione della stessa circolare, quale componente dello stesso Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il giudizio complessivo, sul lavoro svolto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed in particolare dalla Commissione incaricata, è certamente positivo - ha dichiarato La Mendola - I professionisti da oggi potranno fruire di uno strumento valido per applicare correttamente le NTC Infatti, la circolare offre un supporto operativo importante agli addetti ai lavori, impegnati nella progettazione e nella realizzazione di nuove strutture e soprattutto negli interventi sulle costruzioni esistenti. Il testo approvato ieri riserva parecchia attenzione all affidabilità dei materiali ed alla manutenzione programmata della struttura, durante la sua vita presunta, descrivendo dettagliatamente gli adempimenti in capo alla direzione dei lavori". In riferimento ai contenuti del capitolo 8 sulle Costruzioni esistenti La Mendola ha affermato che "La circolare costituisce un supporto importante per l applicazione del capitolo 8, che introduce una serie di novità per gli interventi su costruzioni esistenti. Per fare un esempio, con le vecchie norme tecniche era consentito il consolidamento strutturale di una costruzione a prescindere dalla percentuale di miglioramento apportata. Con le NTC 2018, invece, gli interventi di miglioramento sismico che riguardino costruzioni di classe III ad uso scolastico e di classe IV, dovranno essere finalizzati al raggiungimento di una percentuale non inferiore al 60% delle prestazioni strutturali prescritte per le nuove costruzioni, mentre gli interventi su costruzioni esistenti di II e III classe (tranne che per le scuole), dovranno raggiungere un miglioramento almeno pari al 10% delle prestazioni suddette. La circolare indica puntualmente le attività da porre in essere nel caso in cui l esito delle verifiche non raggiungano i valori sopra richiamati. Nei prossimi giorni contiamo di mettere a disposizione di voi che ci seguite il testo della circolare. A cura di Redazione LavoriPubblici.it Riproduzione riservata Link Correlati Focus Norme Tecniche Costruzioni

71 Circolare esplicativa NTC 2018: positivo il commento del CNI 30/07/2018 Positivo il commento del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) alla approvazione del testo della Circolare esplicativa delle Norme Tecniche Costruzioni (NTC 2018) da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP). Con l approvazione delle norme emanate nel febbraio di quest anno ha commentato Armando Zambrano, Presidente del CNI - si chiude una lunga ed impegnativa stagione di revisione dell impianto normativo teso a definire le regole per gli interventi di riduzione del rischio sismico sulle nuove costruzioni e, sopratutto, sugli edifici esistenti. Per questo risultato, i miei ringraziamenti vanno al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, al nostro Vice Presidente Giovanni Cardinale e al Consigliere CNI Domenico Perrini. Il completamento del quadro di riferimento pone all avanguardia, non solo europea, il nostro Paese, altamente sismico, sugli aspetti di tutela delle persone - commentagiovanni Cardinale - È un ulteriore passo avanti per l avvio di un piano efficace di prevenzione. Ciò

72 anche grazie al contributo importante del Consiglio Nazionale Ingegneri che, con propri esperti, ha seguito passo passo la costruzione delle norme". Il CNI - continua Cardinale - esprime la propria soddisfazione sia per il risultato raggiunto che per la consapevolezza, condivise con il Consiglio Superiore, di un importante passo avanti che rappresenta un impegno ed uno stimolo per ulteriori miglioramenti. Un ringraziamento particolare al Presidente Sessa e alla struttura tecnica in generale del Ministero delle Infrastrutture, per il lavoro svolto e per lo spirito di collaborazione sempre dimostrato". Quello raggiunto ha concluso Domenico Perrini - è un traguardo ma non è il punto di arrivo. D oggi il nostro impegno procede con maggiore impegno ed intensità sulla revisione del Testo Unico dell edilizia, il DPR 380/2001, e sulla prospettiva di una più articolata e differenziata cogenza delle norme stesse e della loro semplificazione. A cura di Redazione LavoriPubblici.it Riproduzione riservata Link Correlati Focus Norme Tecniche Costruzioni

73 Codice dei contratti: Le istruzioni ANAC per le iscrizioni dei commissari di gara 30/07/2018 Raffaele Cantone Presidente dell ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione) con il Comunicato del 18 luglio 2018, in riferimento a quanto disposto dagli articoli 77 e 78 del Codice dei contratti (D.lgs. n. 50/2016), nonché dalle Linee guida n.5, in esito alladelibera n. 648 adottata dal Consiglio dell Autorità in data 18 luglio 2018 (di cui non è stato, ancora, pubblicato il testo), ha diramato, a beneficio degli utenti interessati, le istruzioni operative per l iscrizione all Albo nazionale obbligatorio dei commissari di gara e per l estrazione dei commissari attraverso l Applicativo predisposto per la gestione dei relativi processi. L Albo sarà operativo dal 10 settembre 2018 per le procedure di affidamento per le quali i bandi o gli avvisi prevedano termini di scadenza della presentazione delle offerte a partire dal 15 gennaio Dalla citata data, è superato il periodo transitorio di cui all articolo 216, comma 12, primo periodo, del Codice dei contratti pubblici e, con buona pace di tutti, i commissari non potranno più essere nominati dall organo della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto, secondo

74 regole di competenza e trasparenza preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante; in pratica sarà data piena attuazione al criterio di aggiudicazione dell offerta economicamente più vantaggiosa. Non conosciamo il testo della citata delibera n. 648 del 18 luglio 2018 ma presumiamo che la stessa dia attuazione a quanto previsto ai paragrafi 5.1 e 5.2delle nuove linee guida n. 5 in cui era precisato, appunto, che le nuove linee guida n. 5 non avrebbero potuto entrare in vigore (leggi articolo 1 e leggi articolo2) perché il periodo transitorio, di cui all articolo 216, comma 12 del Codice dei contratti, avrebbe potuto essere superato soltanto dopo che l ANAC, con deliberazione, dichiarerà operativo l Albo soltanto dopo che l ANAC stessa, come previsto al paragrafo 1.2 delle citate linee guida n. 5, con ulteriori linee guida avrà disciplinato: a. le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta; b. le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell Albo; c. le modalità per garantire la rotazione degli esperti. Al riguardo rilevano il numero di incarichi effettivamente assegnati; d. le comunicazioni che devono intercorrere tra l Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l aggiornamento dell Albo; e. i termini del periodo transitorio da cui scatta l obbligo del ricorso all Albo. Tra l altro l ANAC per predisporre la citata delibera n. 648 del 18 luglio 2018 ha dovuto attendere la definizione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del decreto 12 febbraio 2018 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16/04/2018 recante "Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell'albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»" previsto all articolo 77, comma 10 del Codice dei contratti con cui vengono stabilite le tariffe di iscrizione all albo ed il compenso per i commissari (leggi articolo); ricordiamo, anche, che sul citato Decreto 12 febbraio 2018 pende un ricorso al TAR Lazio presentato da Asmel (Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti locali) contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e contro il Ministero dell economia e delle finanze per l annullamento previa sospensiva (leggi articolo). L argomentazione base del ricorso è relativa al fatto che il decreto oltre ad aver fissato per i commissari di gara un compenso massimo, ne ha fissato anche uno minimo che, in verità, non era previsto all articolo 77, comma 10 del Codice dei contratti di cui al D.lgs. n. 50/2016 in viene affermato testualmente che..con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro

75 dell economia e delle finanze, sentita l ANAC, è stabilita la tariffa di iscrizione all albo e il compenso massimo per i commissari.. Restiamo in attesa, quindi, di poter leggere la delibera ANAC n. 648 del 18 luglio scorso consolandoci, in atto, con la lettura delle istruzioni operative per l iscrizione all Albo nazionale obbligatorio dei commissari di gara e per l estrazione dei commissari suddivise in 17 punti tutti da leggere anche se, crediamo, sarebbe stato più interessante leggere il testo della più volte citata delibera n. 648 del 18 aprile 2018 che sembra contenga le indicazioni previste al già citato paragrafo 1.2 delle citate linee guida n. 5. In pratica, le nuove linee guida pubblicate con delibera ANAC n. 648 del 18 luglio 2018 (di cui non conosciamo il testo) sono state predisposte dall ANAC in riferimento alle citate Linee guida n.5 (perdonerete il gioco di parole ma è proprio così: è questa la soft law) aggiornate con Delibera ANAC 10 gennaio 2018, n. 4 (leggi articolo). A cura di arch. Paolo Oreto Riproduzione riservata Documenti Allegati Comunicato Presidente ANAC 18 luglio 2018 Linee guida Anac n. 5 Decreto 12 febbraio 2018 Ricorso TAR Lazio Link Correlati Speciale Codice Appalti

76 Sopralluogo obbligatorio nelle procedure negoziate, nuovi chiarimenti dall'anac 30/07/2018 La scelta di prevedere il sopralluogo obbligatorio preliminare, ossia in un momento antecedente alla fase di gara (e quindi alla formulazione delle offerte) non è legittima. Lo ha chiarito l'autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con il comunicato del Presidente Raffaele Cantone del 18 luglio 2018 recante "Indicazioni alle stazioni appaltanti sul tema del sopralluogo obbligatorio nella fase della manifestazione di interesse nelle procedure negoziate" con la quale ha risposto alle richieste di chiarimento in merito al tema del sopralluogo obbligatorio nelle procedure negoziate. In particolare, sono stati segnalati all'anticorruzione dei casi in cui nelle procedure negoziate le stazioni appaltanti prevedono, a carico degli operatori economici, l effettuazione del sopralluogo quale tassativa condizione da soddisfare già nella preliminare fase della manifestazione di interesse (es. a seguito di avviso di indagine di mercato), ai fini dell eventuale invito alla procedura di gara.

77 L'ANAC ha chiarito che il sopralluogo obbligatorio è ammissibile, in termini generali, laddove l oggetto del contratto abbia una stretta e diretta relazione con le strutture edilizie. L articolo 79, comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) contempla la circostanza che i termini di ricezione delle offerte tengano conto dell eventualità che le stesse possano essere presentate soltanto previa visita dei luoghi di pertinenza per l esecuzione dell appalto. L'ANAC di Cantone ha dunque risposto alle richieste degli operatori affermando che la scelta di prevedere il sopralluogo obbligatorio preliminare, ossia in un momento antecedente alla fase di gara (e quindi alla formulazione delle offerte) non è legittima, in quanto: fuoriesce dal perimetro applicativo della disposizione recata dal predetto articolo 79, comma 2, che collega il sopralluogo alla formulazione delle offerte; determina, in violazione dei principi di proporzionalità e libera concorrenza, un significativo ostacolo per gli operatori economici, sotto il profilo organizzativo e finanziario, alla competizione per l affidamento degli appalti pubblici, considerata peraltro la possibilità che gli operatori economici non ricevano l invito o decidano comunque di non presentare offerta. A cura di Redazione LavoriPubblici.it Riproduzione riservata Documenti Allegati Comunicato Presidente ANAC 18 luglio 2018

78 Cause da esclusione: dal Consiglio di Stato l'ambito applicativo dell art. 80 comma 5 lett. c) D.lgs. 50/ /07/2018 L'art. 80, comma 5, lett. c) del D.lgs. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) attribuisce alla stazione appaltante un potere di apprezzamento discrezionale in ordine alla sussistenza dei requisiti di integrità o affidabilità dei concorrenti. Tenuto conto dell ampia formulazione della norma, le condotte significative ai fini di una possibile esclusione non sono solo quelle poste in essere nell ambito della gara all interno della quale la valutazione di integrità o affidabilità deve essere compiuta, ma anche quelle esterne a detta procedura. Lo ha chiarito il Consiglio di Stato che con la sentenza n dell'11 giugno 2018 è tornata nuovamente a trattare l'argomento "cause da esclusione" in merito alla disputa tra un concorrente escluso da una procedura di gara per non aver dichiarato una precedente esclusione per irregolarità tributaria disposta nei suoi confronti da altra amministrazione. La sentenza di Palazzo Spada, confermando i rilievi del TAR, risponde al ricorso presentato dal concorrente che il riferimento alla sentenza di primo grado ha affermato che il Tribunale avrebbe errato a considerare l omessa dichiarazione della precedente esclusione come

79 legittima causa di espulsione dalla gara. Secondo il ricorrente, la mancata dichiarazione, che dovrebbe essere equiparata alla falsa dichiarazione, avrebbe una duplice valenza: una interna alla gara in cui la circostanza si è verificata, sanzionata con l immediata e automatica esclusione dall art. 80, comma 5, lett. c), del codice dei contratti pubblici; l altra esterna alla detta procedura che potrebbe portare all esclusione solo nel caso in cui abbia dato luogo ad iscrizione nel casellario informatico tenuto dall Osservatorio dell ANAC, ai sensi dell art. 80, comma 5, lett. f-ter), del medesimo codice. Palazzo Spada ha rigettato il ricorso ricordando che l'art. 80, comma 5, lett. c) del Codice dei contratti prevede l esclusione dalla gara allorché la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l'operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità. Tra questi rientrano: le significative carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione anticipata, non contestata in giudizio, ovvero confermata all'esito di un giudizio, ovvero hanno dato luogo ad una condanna al risarcimento del danno o ad altre sanzioni; il tentativo di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate ai fini di proprio vantaggio; il fornire, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull'esclusione, la selezione o l'aggiudicazione ovvero l'omettere le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione. Formulazione generica che attribuisce alla stazione appaltante un potere di apprezzamento discrezionale in ordine alla sussistenza dei requisiti di integrità o affidabilità dei concorrenti che, al fine di rendere possibile il corretto esercizio di tale potere, sono tenuti a dichiarare qualunque circostanza che possa ragionevolmente avere influenza sul processo valutativo demandato all amministrazione. Fra le condotte rilevanti rientra anche la mancata dichiarazione di circostanze suscettibili di influenzare le decisioni sull'esclusione ovvero (il) corretto svolgimento della procedura di selezione. Confermando una giurisprudenza consolidata e tenuto conto dell ampia formulazione della norma, il Consiglio di Stato ha confermato che le condotte significative ai fini di una possibile esclusione non sono solo quelle poste in essere nell ambito della gara all interno della quale la valutazione di integrità o affidabilità dev essere compiuta, ma anche quelle esterne a detta procedura. Dunque, l odierna appellante era tenuta a dichiarare l esclusione dalla gara per irregolarità tributaria precedentemente comminatale da altra stazione appaltante al fine di consentire "di valutare se quell estromissione e la condotta ivi osservata (dichiarazione ingannevole o

80 inesatta) rivelassero un ipotesi ascrivibile al fornire, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull esclusione, la selezione o l aggiudicazione o riconducibile al l omettere le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione e, in quest ottica, potessero integrare un grave illecito professionale" idoneo a legittimare dubbi sull integrità o affidabilità della medesima appellante. Come correttamente rilevato dal giudice di prime cure, non "induce ad una diversa soluzione la circostanza che l art. 80 del d.lgs. n. 50 del 2016 regoli appositamente il caso delle false dichiarazioni (al comma 12 è previsto che in caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalto, la stazione appaltante ne dà segnalazione all Autorità che, se ritiene che siano state rese con dolo o colpa grave in considerazione della rilevanza o della gravità dei fatti oggetto della falsa dichiarazione o della presentazione di falsa documentazione, dispone l iscrizione nel casellario informatico ai fini dell esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto ai sensi del comma 1 fino a due anni, decorso il quale l iscrizione è cancellata e perde comunque efficacia ) ed ora contempli anche una specifica ipotesi di esclusione dalla gara (al comma 5, lett. f-ter), è fatto riferimento al l operatore economico iscritto nel casellario informatico tenuto dall Osservatorio dell ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalti. Il motivo di esclusione perdura fino a quando opera l iscrizione nel casellario informatico ). Che la falsità delle dichiarazioni/informazioni sia considerata in entrambe le fattispecie normative è evidentemente il segno che la stessa vale ai fini dell automatica preclusione alla partecipazione alla gara legata all eventuale iscrizione nel casellario informatico, ma anche ai fini del discrezionale apprezzamento dell affidabilità professionale dei concorrenti: l una, insomma, non esclude l altra". A cura di Redazione LavoriPubblici.it Riproduzione riservata Documenti Allegati Sentenza Consiglio di Stato 11 giugno 2018, n Link Correlati Speciale Codice dei contratti

81 Conto Termico, il GSE aggiorna il catalogo degli apparecchi pre-qualificati per la produzione di energia termica 30/07/2018 Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato online il nuovo Catalogo degli apparecchi domestici pre-qualificati per la produzione di energia termica previsto dal DM 16 febbraio 2016 per l ottenimento degli incentivi del Conto Termico. Il Catalogo è presente nella specifica sezione del sito Conto Termico > Documenti >Catalogo e sarà fruibile direttamente dal Portaltermico consentendo agli utenti di accedere direttamente al meccanismo incentivante tramite una procedura agevolata. Il Catalogo sarà aggiornato periodicamente, pertanto, sarà possibile far richiesta di inclusione di nuovi o ulteriori prodotti nelle successive versioni dello stesso secondo le modalità che saranno rese note dal GSE. Entrando nel dettaglio, il catalogo è articolato nelle seguenti 6 sezioni:

82 1C - Catalogo caldaie a condensazione 2A - Catalogo pompe di calore 2B - Catalogo caldaie a biomasse 2C - Catalogo solare termico 2D - Catalogo scaldacqua PDC 2E - Catalogo sistemi ibridi A cura di Redazione LavoriPubblici.it Riproduzione riservata

83 NTC 2018, via libera alla circolare esplicativa di Paola Mammarella Ok dal mondo delle professioni, che ora chiede la revisione del Testo Unico Edilizia. Geologi contrari. Pubblicazione entro settembre Foto: Wang Aizhong 123RF.com 30/07/ Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la Circolare illustrativa delle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC 2018). Il testo, che sarà pubblicato entro settembre, è più snello rispetto alle bozze inizialmente circolate. Soddisfazione è stata espressa dal mondo delle professioni, che considera la norma un punto di partenza cui dovranno seguire ulteriori interventi di semplificazione normativa. Unica nota fuori dal coro i Geologi e il Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali, che fin dall inizio hanno avuto riserve sui contenuti delle NTC NTC 2018, CNI: ora la revisione del Testo Unico Edilizia

84 Soddisfazione e ringraziamenti sono stati espressi dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI). Con l approvazione odierna delle norme emanate nel febbraio di quest anno ha commentato Armando Zambrano, Presidente del CNI - si chiude una lunga ed impegnativa stagione di revisione dell impianto normativo teso a definire le regole per gli interventi di riduzione del rischio sismico sulle nuove costruzioni e, soprattutto, sugli edifici esistenti. Il completamento del quadro di riferimento pone all avanguardia, non solo europea, il nostro Paese, altamente sismico, sugli aspetti di tutela delle persone ha affermato il vicepresidente del CNI Giovanni Cardinale ed è un ulteriore passo avanti per l avvio di un piano efficace di prevenzione. Oltre la soddisfazione, il consigliere del CNI Domenico Perrini ha precisato che l approvazione della circolare illustrativa è un traguardo ma non è il punto di arrivo. Il prossimo step sarà infatti la revisione del Testo Unico dell edilizia (DPR 380/2001) per la prospettiva di una più articolata e differenziata cogenza delle norme stesse e della loro semplificazione. NTC 2018, Geologi contrari Il Consiglio nazionale dei geologi e il Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali hanno espresso la loro contrarietà sulla circolare esplicativa. Un parere prevedibile visti i ricorsi presentati contro le NTC Ricordiamo che già dalla fase di definizione delle NTC 2018, i Geologi hanno denunciato l inadeguato riconoscimento della figura del geologo quale progettista specialista e delle sue specifiche competenze professionali, e l eccesso di potere, che impone l utilizzo dei metodi e dei procedimenti della geotecnica per i calcoli di stabilità del complesso terreno-opera di fondazione nella misura in cui le Norme Tecniche per le Costruzioni prevedono l utilizzo di relazioni, di correlazioni, di metodologie di natura empirica o di altri sistemi similari. Anche il Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali nei mesi scotrsi ha presentato un ricorso contro le NTC 2018 evidenziando che si rischia la paralisi totale del settore dei controlli sulle costruzioni. Il campionamento è consentito solo ai Laboratori prove e materiali e si impedisce ai professionisti incaricati (anche se riuniti in forma d impresa) di prelevare campioni dalle strutture già esistenti. Riproduzione riservata Norme correlate Decreto Ministeriale 17/01/2018 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni» (NTC 2018) Decreto Pres. Repubblica 06/06/2001 n.380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia

85 Antincendio, in arrivo nuove norme per i luoghi di lavoro e le gallerie stradali di Alessandra Marra Elencati i requisiti per i soggetti formatori e l aggiornamento quinquennale degli addetti ai lavori 30/07/2018 In arrivo due nuove norme antincendio per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro e per la progettazione e la realizzazione di gallerie. Le bozze dei due documenti sono state presentate ed esaminate nella riunione del Comitato Centrale Tecnico Scientifico (CCTS) del 10 luglio scorso e attualmente sono al vaglio delle categorie professionali (CNI, CNGeGL, CNA ecc) per proposte e/o commenti. Antincendio nei luoghi di lavoro: in arrivo nuove norme Il documento sulla sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro aggiorna il DM 10 marzo 1998 e contiene i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro.

86 La nuova norma si applicherà a tutti i luoghi di lavoro, inclusi quelli che rientrano tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. All interno del documento sono presenti specifiche disposizioni per i diversi luoghi di lavoro, che sono classificati in quattro gruppi (P1, P2, P3, P4) sia sulla base dell assoggettabilità ai controlli di prevenzione incendi (attività soggette non soggette) e sia della presenza di regole tecniche cogenti. Viene confermato l attuale sistema di formazione degli addetti alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza, introducendo però la periodicità dell aggiornamento (quinquennale) e i programmi per l aggiornamento. Infine, si introducono i requisiti dei soggetti formatori dei docenti dei corsi di formazione ed aggiornamento degli addetti antincendio, prevedendo specifici requisiti culturali e formativi, e facendo salva la qualificazione di coloro che già hanno operato come formatori in materia. Antincendio gallerie: presto nuove linee guida La bozza sulle Linee guida per la progettazione, realizzazione ed esercizio ai fini antincendio delle gallerie stradali si applica invece alle gallerie inserite nella rete stradale transfrontaliera Trans European Network-Transport (rete TEN). La norma fornisce raccomandazioni progettuali che, qualora realizzate, sono ritenute idonee, senza ulteriori valutazioni da parte della Commissione permanente per le gallerie, al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza previsti dal Dlgs 264/2006. Il documento, inoltre, suggerisce gli aspetti principali da considerare nella valutazione del rischio incendio in galleria come: uscite d emergenza, ventilazione, capacità dei materiali ecc. Riproduzione riservata Norme correlate Bozza non ancora in vigore 24/07/2018 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro ai sensi dell art. 43, comma 3, del D. Lgs. 81/2008. Bozza non ancora in vigore 24/07/2018 Linee guida per la progettazione, realizzazione ed esercizio ai fini antincendio delle gallerie stradali il cui progetto deve essere esaminato dalla commissione permanente per le gallerie di cui all art. 4 del D. Lgs. 264/2006

87 Approvata la Circolare con le Istruzioni sulle Norme Tecniche Costruzioni (NTC 2018) Andrea Dari - Editore INGENIO 27/07/2018 Approvato il testo della Circolare esplicativa delle Norme Tecniche per le Costruzioni L Assemblea del Consiglio Superiore dei LLPP ha approvato il testo della Circolare Esplicativa con le Istruzioni alle Norme Tecniche per le Costruzioni delegando il Consiglio Superiore di fare le ultime modifiche. Il testo della Circolare non è stato approvato all unanimità ma con il solo voto contrario dei Geologi. Sono passati poco più di sei mesi dall approvazione delle Norme Tecniche 2018 (NTC 2018) e per la prima volta, con un lasso di tempo così limitato, il Consiglio Superiore dei LLPP è riuscito a produrre la circolare applicativa. Ricordiamo infatti che il decreto del Ministero delle Infrastrutture di pubblicazione delle NTC 2018 è stato firmato il 17 gennaio 2018 e che le Norme Tecniche sono poi entrate in vigore 30 giorni dopo, il 22 marzo Come detto, si tratta di una Circolare esplicativa (vedi commento del prof. Brigante, che evidenzia la differenza rispetto al passato), e contiene le istruzioni applicative delle Norme Tecniche.

88 Ora, si dovrà attendere la pubblicazione del relativo Decreto che avverrà nel mese di settembre. L Assemblea ha visto la presenza anche del Ministro Danilo Toninelli, il quale ha ribadito, come aveva già anticipato nell intervista esclusiva a INGENIO, che il Sismabonus non verrà eliminato ma al contrario verrà potenziato. Il testo della Circolare Esplicativa Questo articolo sarà aggiornato ora per ora, caricando anche estratti dei testi presentati durante la riunione dell'assemblea. Troverete gli aggiornamenti e il numero di capitoli pubblicati in coda all'articolo. Una circolare applicativa a 6 mesi dalle norme tecniche 2018: un grande lavoro del CSLLPP Ingenio ha sentito il Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP, l ing, Massimo Sessa, per un suo commento: Per la prima volta la Circolare riportante le Istruzioni di applicazione delle Norme Tecniche viene approvata a distanza di pochissimi mesi dalla pubblicazione delle norme. Si tratta di un risultato che siamo riusciti ad ottenere grazie ad un attento sforzo di tutta la struttura che ho l'onore di presiedere, e il supporto di alcuni dei maggiori esperti internazionali del mondo accademico e professionale nel nostro Paese, che con il nostro coordinamento hanno messo a disposizione del Consiglio Superiore le loro conoscenze ed esperienze. Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici dimostra ancora una volta la

89 sua capacità di svolgere un servizio per il Paese mettendo a disposizione di ogni cittadino, di ogni tecnico, delle istituzioni, un supporto normativo che è già considerato a livello internazionale un riferimento per l'evoluzione tecnica, in particolare in ambito sismico. Quali le novità del testo. Innanzitutto si conferma che è stata ridotta la dimensione del documento rispetto alle prime bozze che hanno circolato in questi mesi, e sono stati migliorati anche alcuni punti importanti dei contenuti, con l obiettivo di rendere più fruibile la norma, come quello sulla progettazione dei nodi degli edifici in C.A.. Il Presidente Sessa ci ha evidenziato che "la circolare è ovviamente perfettamente allineata ai contenuti delle norme tecniche e fornisce quelle istruzioni necessarie ai professionisti per poter applicare le norme in modo corretto, allo scopo che il riferimento normativo messo a punto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici possa supportare la costruzione di un paese a minor rischio sismico. Un lavoro importante per il Consiglio Superiore, ma non l unico: "la realizzazione della circolare ovviamente non è stata l'unica attività svolta in questi mesi dal Consiglio Superiore. Ci siamo occupati di molti temi, come ad esempio il testo nel decreto relativo ai collaudi, quello relativo ai livelli di progettazione, le linee guida per la qualifica di alcune tecnologie per il miglioramento sismico, oltre a tutta l'attività ordinaria. Un Consiglio Superiore che continua ad essere il rifermento del Paese per le attività Tecniche. Ecco ancora le parole di Sessa: "ho letto con piacere che il neo ministro Danilo Toninelli, nell intervista rilasciata ad INGENIO, abbia evidenziato l'importanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici come eccellenza del Ministero, e che abbia compreso come nel passato non sempre queste nostre competenze siano state completamente valorizzate. Vivo con grande passione e attenzione il ruolo di Presidente del Consiglio Superiore, che è il massimo Organo Tecnico Consultivo dello Stato, conscio non solo delle importanti responsabilità che mi sono attribuite per legge, ma anche del fatto che i tanti risultati che abbiamo raggiunto in questi anni sono stati ottenuti grazie a come questo ruolo sia stato svolto, cercando sempre di coinvolgere tutte le migliori competenze del paese, a cominciare da quelle del Ministero, delle istituzioni, del mondo accademico, di quello professionale, di quello industriale. Credo che chi svolge il mio ruolo non debba essere il migliore esperto di una singola materia, ma la figura che sa mettere intorno al tavolo i migliori esperti di ogni materia arrivando nei tempi corretti a una sintesi e a risultati concreti, così come è stato fatto con il Sisma Bonus, le Norme Tecniche, la Circolare.

90 Qualche commento sulle Istruzioni alle Norme Tecniche Franco Braga, Presidente della Associazione Nazionale di Ingegneria Sismica (ANIDIS) e Coordinatore della Commissione Redattrice della Circolare Ringrazio tutti i membri della Commissione Redattrice per l impegno, la passione, la competenza profusi nelle oltre 300 pagine della Circolare. Segnalo ai Colleghi che a breve potranno utilizzarla come, fatto del tutto nuovo rispetto alle Circolari precedenti, la Circolare si apra (Cap. 1) con una sintetica ma puntuale illustrazione della Filosofia della norma e dei modi nei quali un progettista possa avvantaggiarsene, utilizzandola a pieno e a pieno cogliendone lo spirito. Ringrazio infine il Presidente Sessa per la fiducia e il supporto sempre assicurati alla Commissione. Edoardo Cosenza, presidente della Commissione Strutture dell UNI "Sono davvero onorato di aver potuto dare un contributo alle attività del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con il Sismabonus, con le nuove NTC ed oggi la Circolare. Sia come professore universitario che come Presidente di in Ordine degli Ingegneri. Disponibilità confermata con grande piacere al Presidente Sessa anche per le nuove sfide del MIT dei prossimi mesi: l'approvazione del Documento Nazionale per l'applicazione gli Eurocodici in Italia e le nuove Linee Guida di indirizzo per gli interventi sui Beni Culturali. E sul breve periodo, adesso, siamo tutti impegnati per la riuscita della Prima Giornata Nazionale sulla Prevenzione Sismica delle costruzioni, prevista per il 30 settembre: Ingegneri ed Architetti a disposizione per la sicurezza dei cittadini. La sfida per la riduzione della vulnerabilità del nostro Paese va colta così, dando ognuno di noi mi miglior contributo possibile. Giovanni Cardinale, vice Presidente CNI L approvazione della nuova circolare completa davvero un percorso di aggiornamento e revisione delle norme tecniche che ha impegnato ed interessato, per molti anni, tutti gli attori della filiera delle costruzioni: istituzioni, ordini professionali, costruttori, produttori. Per il CNI questo processo ha un significato particolare: è il primo che ha visto un coinvolgimento ampio dei professionisti, un ascolto ed una interlocuzione che non sono mai mancate; è stata per noi un'esperienza molto importante che ha messo a dura prova la nostra capacità di ascoltare la base, proporre, sostenere, prendere posizione. Si, perché il percorso di revisione normativa è stato anche un percorso culturale in cui sensibilità diverse si sono confrontate in modo a volte molto intenso, come è giusto che sia quando principi tecnici devono conciliarsi con questioni sociali e politiche in senso lato. Non riteniamo di aver raggiunto un traguardo, ma questo lavoro ha cementato il rapporto tra CNI e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, cui va il nostro ringraziamento per l attenzione sempre data alle nostre osservazioni. Dicevo che non è un traguardo ma un punto di partenza; la revisione del DPR 380/01 è la questione centrale cui stiamo lavorando. La prospettiva parla io linguaggio di una innovazione del processo di revisione normativo, come fulcro sempre più individuato nel CSLLPP, nella direzione della ricerca di un assetto nuovo in cui le parti cogenti siano snelle, chiare e non interpretabili e siano accompagnate da documenti esplicativi e chiaramente esemplificativi, vera cerniera con il mondo dei progettisti e dei costruttori. >>> vai al comunicato del CNI Angelo Domenico Perrini, Consigliere CNI

91 Come componente dell Assemblea Generale ho potuto partecipare alle varie discussioni sia sul testo della Circolare che delle Norme Tecniche. Innanzitutto ho potuto apprezzare l'attenzione dedicata sempre al parere dei professionisti, importante per poter arrivare a un testo, come quello attuale: un documento utile, che servirà a noi che operiamo sul campo per applicare al meglio le Norme tecniche. Il risultato raccoglie quindi il mio plauso così come l operato del Presidente Sessa. Elio Masciovecchio, rappresentante per il CNI su questo tema Questo testo è il frutto di un lavoro fatto in grande sinergia messa in atto dal Presidente Sessa, e questo malgrado i tempi stretti che ci erano stati dato per arrivare all obiettivo. Come Consiglio Nazionale degli Ingegneri abbiamo fatto diverse proposte sul testo, con l obiettivo che la Circolare fosse un supporto davvero utile e chiaro per i professionisti. A livello personale devo evidenziare che l'esperienza maturata sul campo con il terremoto de L Aquila è stata utile per dare un contributo per superare alcune criticità delle NTC del Colgo l occasione per segnalare una criticità importante: molti progetti che a L Aquila sono stati già completati, approvati e finanziati ma ancora non depositati ora devono essere aggiornati prima del deposito al Genio Civile. Poichè sono cambiati i requisiti di norma in modo più severo (vedi accelerazioni verticali, p.e.), i nuovi progetti avranno costi maggiori da sostenere, e questo porterà a delle problematiche da affrontare non piccole. Rino La Mendola, Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici La circolare costituisce uno strumento operativo importante per gli operatori del settore, impegnati nella progettazione e nella realizzazione di nuove strutture e soprattutto negli interventi sulle costruzioni esistenti. Proprio su questo tema, la circolare costituisce un supporto importante per l applicazione del capitolo 8, che introduce una serie di novità per gli interventi su costruzioni esistenti. In passato, ricorda La Mendola, era consentito il consolidamento strutturale di una costruzione a prescindere dalla percentuale di miglioramento apportata. Adesso invece, con le NTC 2018, gli interventi di miglioramento sismico che riguardino costruzioni sensibili, come le scuole, dovranno essere finalizzati al raggiungimento di una percentuale non inferiore al 60% delle prestazioni strutturali attese per le nuove costruzioni, mentre gli interventi su costruzioni esistenti di II e III classe, dovranno raggiungere un miglioramento non inferiore al 10% di tali prestazioni. La circolare indica puntualmente le attività da porre in essere nel caso in cui l esito delle verifiche non raggiungano i valori sopra richiamati. La circolare, inoltre, riserva parecchia attenzione all affidabilità dei materiali ed alla manutenzione programmata della struttura, durante la sua vita presunta, descrivendo dettagliatamente gli adempimenti in capo alla direzione dei lavori. Concludendo, afferma La Mendola, il giudizio complessivo, sul lavoro svolto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed in particolare dalla Commissione incaricata, è certamente positivo. I professionisti, da oggi, avranno uno strumento valido per applicare correttamente le NTC Marco Menegotto, Presidente AICAP Le NTC 2018, ultimo prodotto di un secolo di evoluzione e onnicomprensive degli argomenti trattati dalle precedenti norme, sono d impostazione moderna, a carattere prevalentemente prestazionale, e coerenti con gli Eurocodici strutturali. Il passo per l uso diretto di questi ultimi, attualmente consentito con la condizione quasi superflua per quanto non in contrasto con la normativa nazionale, è ora breve e il sistema normativo nazionale può dirsi finalmente allineato a quello europeo. Resta la differenza fondamentale della cogenza, in quanto le NTC, emanate con DM, hanno valore di legge mentre gli Eurocodici non sono concepiti per avere carattere cogente. È auspicabile che la cogenza per legge delle norme tecniche venga superata in Italia, come in quasi tutta Europa, per consentire alle norme stesse una più libera articolazione, a favore dello sviluppo della tecnica e dell innovazione. La nuova Circolare Ministeriale rappresenta un utile aiuto interpretativo delle NTC, anche in tale direzione. Michele Brigante - Docente di Diagnosi e Analisi Sperimentale delle Strutture - C.I.Be.C - Università di Napoli Federico II

92 Il testo della Circolare approvato dall Assemblea del Consiglio Superiore dei LLPP conferma in pieno sia la linea, sia la filosofia delle NTC 2018 e risponde alle aspettative. L armonizzazione e la semplificazione della Norma, infatti, si sono trasferiti in una parallela semplificazione ed armonizzazione del testo della Circolare. La prima evidenza si coglie dalla dimensione del documento, piuttosto ridotto rispetto alle precedenti versioni. La seconda peculiarità è che, questa volta, la Circolare non ha funzioni interpretative della Norma, fissando la sua azione come è giusto che sia principalmente sulla funzione applicativa, con le istruzioni necessarie. Significative e di grande utilità tecnico scientifica sono le applicazioni per la progettazione e verifica dei nodi nelle strutture in c.a.; argomento di primario interesse, sia nelle nuove costruzioni, sia in quelle esistenti. Nella sezione dedicata a queste ultime, poi, è ben evidenziato l aspetto del livello di conoscenza dei particolari e della tipologia costruttiva; elementi che condizionano gli indirizzi applicativi per le scelte progettuali, con interventi di miglioramento o interventi locali. Grazie al contributo di chi ha lavorato al Testo della Circolare e delle Norme Tecniche, questo articolo sarà aggiornato ora per ora con commenti, approfondimenti, e probabilmente anche con qualche stralcio del testo della Circolare oggi presentato che sarà riportato in allegato. Al momento sono stati pubblicati in allegato i capitoli: 1 INTRODUZIONE 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE 3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI 4 COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI 5 PONTI 6 PROGETTAZIONE GEOTECNICA 7 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ATTENZIONE: SI TRATTA del TESTO PRESENTATO, che sarà oggetto di piccole correzioni demandate al Consiglio Superiore, e non del testo che verrà quindi pubblicato a settembre. Continuare a seguirci!!!

93 Sicurezza antincendio: ecco le nuove norme per luoghi di lavoro e gallerie stradali Matteo Peppucci - Collaboratore INGENIO 30/07/2018 Normativa per la sicurezza antincendio: in arrivo due nuove norme per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro e per la progettazione e la realizzazione di gallerie Sono disponibili le bozze di due nuove norme relative alla sicurezza antincendio per i luoghi di lavoro e le gallerie stradali: le ha presentate ed esaminate il Comitato Centrale Tecnico Scientifico (CCTS) del 10 luglio scorso. Le due norme, che elencano anche i requisiti per i soggetti formatori e l'aggiornamento quinquennale degli addetti ai lavori, sono attualmente sono al vaglio delle categorie professionali (CNI, CNGeGL, CNA ecc) per proposte e/o commenti. Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro: le novità principali 1. la nuova norma si applicherà a tutti i luoghi di lavoro, inclusi quelli che rientrano tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (art.46, comma 3 d.lgs. 81/2008);

94 2. sono presenti specifiche disposizioni per i diversi luoghi di lavoro, che sono classificati in quattro gruppi (P1, P2, P3, P4) sia sulla base dell assoggettabilità ai controlli di prevenzione incendi (attività soggette non soggette) e sia della presenza di regole tecniche cogenti; 3. viene confermato il sistema attuale di formazione degli addetti alla lotta antincendio e alla gestione dell'emergenza, introducendo però la periodicità dell'aggiornamento (quinquennale) e i programmi per l'aggiornamento; 4. vengono introdotti i requisiti dei soggetti formatori dei docenti dei corsi di formazione ed aggiornamento degli addetti antincendio, prevedendo specifici requisiti culturali e formativi, e facendo salva la qualificazione di coloro che già hanno operato come formatori in materia. Sicurezza antincendio nelle gallerie stradali: le novità principali 1. le regole si applicano alle gallerie inserite nella rete stradale transfrontaliera "Trans European Network-Transport" (rete TEN); 2. vengono fornite raccomandazioni progettuali che, qualora realizzate, sono ritenute idonee, senza ulteriori valutazioni da parte della Commissione permanente per le gallerie, al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza previsti dal d.lgs. 264/2006; 3. vengono suggeriti gli aspetti principali da tenere presente in caso di valutazione del rischio incendio in galleria (uscite d'emergenza, ventilazione, capacità dei materiali ecc.). LE BOZZE DELLE NUOVE LINEE GUIDA SONO DISPONIBILI IN FORMATO PDF

95 30/7/2018 Norme Tecniche Costruzioni 2018, dal CSLLPP la circolare illustrativa Norme Tecniche Costruzioni 2018, dal CSLLPP la circolare illustrativa casaeclima.com/ar_35796 norme tecniche costruzioni dal csllpp la circolare illustrativa.html Lunedì 30 Luglio 2018 Norme Tecniche Costruzioni 2018, dal CSLLPP la circolare illustrativa Approvata il 27 luglio 2018, sarà pubblicata entro la fine di luglio Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato venerdì scorso la Circolare illustrativa delle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC 2018) che sarà pubblicata entro la fine di luglio. Con l approvazione delle norme emanate nel febbraio di quest anno ha commentato Armando Zambrano, Presidente del CNI si chiude una lunga ed impegnativa stagione di revisione dell impianto normativo teso a definire le regole per gli interventi di riduzione del rischio sismico sulle nuove costruzioni e, sopratutto, sugli edifici esistenti. Per questo risultato, i miei ringraziamenti vanno al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, al nostro Vice Presidente Giovanni Cardinale e al Consigliere CNI Domenico Perrini. Il completamento del quadro di riferimento pone all avanguardia, non solo europea, il nostro Paese, altamente sismico, sugli aspetti di tutela delle persone commenta Giovanni Cardinale. È un ulteriore passo avanti per l avvio di un piano efficace di prevenzione. Ciò anche grazie al contributo importante del Consiglio Nazionale Ingegneri che, con propri esperti, ha seguito passo passo la costruzione delle norme. Il CNI, quindi, esprime la propria soddisfazione sia per il risultato raggiunto che per la consapevolezza, condivise con il Consiglio Superiore, di un importante passo avanti che rappresenta un impegno ed uno stimolo per ulteriori miglioramenti. Un ringraziamento particolare al Presidente Sessa e alla struttura tecnica in generale del Ministero delle Infrastrutture, per il lavoro svolto e per lo spirito di collaborazione sempre dimostrato. 1/3

96 30/7/2018 Norme Tecniche Costruzioni 2018, dal CSLLPP la circolare illustrativa Quello raggiunto ha detto Domenico Perrini è un traguardo ma non è il punto di arrivo. Da oggi il nostro impegno procede con maggiore impegno ed intensità sulla revisione del Testo Unico dell edilizia, il DPR 380/2001, e sulla prospettiva di una più articolata e differenziata cogenza delle norme stesse e della loro semplificazione. NTC 2018 IN VIGORE DAL 22 MARZO. Ricordiamo che il 22 marzo 2018 è entrato in vigore il decreto 17 gennaio 2018 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di concerto con il ministro dell'interno e con il capo dipartimento della Protezione civile) recante Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni», pubblicato sul Suppl. Ordinario n. 8 alla Gazzetta Ufficiale n.42 del 20 febbraio Le nuove NTC 2018 sostituiscono quelle approvate con il decreto ministeriale 14 gennaio NOTA DEL CSLLPP. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha pubblicato la nota n del 21 marzo 2018 LEGGI TUTTO con la quale il Servizio Tecnico Centrale fornisce, agli operatori tecnici ed economici interessati ed ai destinatari dei provvedimenti autorizzativi e/o di qualificazione di competenza dello stesso Servizio Tecnico Centrale, prime indicazioni per l applicazione del nuovo D.M ai relativi procedimenti, sull impatto stesso D.M. sulle istruttorie del Servizio Tecnico Centrale e sulle attività degli operatori economici coinvolti. CIRCOLARE DEL CNI. Con la circolare n. 206 del 14 marzo 2018 facendo seguito alla circolare 23/02/2018 n.201 il Consiglio nazionale degli Ingegneri ha fornito LEGGI TUTTO alcuni primi chiarimenti circa l entrata in vigore e la fase transitoria delle nuove Norme tecniche per la costruzioni, anche per cercare di venire incontro ai vari quesiti provenienti dagli Ordini provinciali e alle sollecitazioni indirizzate in queste settimane al Consiglio Nazionale. PROVE. Le nuove NTC introducono l obbligo, non già dell esecuzione della prova, ma anche del prelievo del campione dalla struttura esistente, da parte dei laboratori di cui all art. 59 del DPR n.380/2001. L obbligo introdotto ha denunciato Inarsind va a restringere il campo dei soggetti che potranno operare nel campo della diagnostica (LEGGI TUTTO). RICORSO DEI GEOLOGI AL TAR. Il Consiglio nazionale dei Geologi in data 20 aprile scorso ha promosso il ricorso al Tar Lazio per l'annullamento dei paragrafi 2.2.6, 5.1, 6.1.1, 6.2.1, 6.2.2, 6.10, 6.12, , 8.2, 8.3, 8.4, 10.1 e 12, nonché dei paragrafi 3.2.2, , e di quelli contenenti previsioni similari. I geologi criticano l'inadeguato riconoscimento della figura del geologo quale progettista specialista e delle sue specifiche competenze professionali (LEGGI TUTTO). 400 IMPRESE CHIUDERANNO I BATTENTI ENTRO FINE ANNO. Co.Di.S, il Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali, ha denunciato che il divieto di campionamento imposto a ingegneri, architetti e geologi sta provocando un terremoto, con le gare d'appalto sulle vulnerabilità sismiche sugli edifici esistenti oramai in mano a pochi soggetti. Prima che sia troppo tardi i ricorrenti al TAR afferenti al Co.Di.S richiedono un intervento (LEGGI TUTTO). PUBBLICATE LE PROCEDURE PER I CERTIFICATI DI VALUTAZIONE TECNICA (CVT). Ricordiamo infine che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha recentemente pubblicato le Procedure seguite per la richiesta ed il rilascio di Certificati di Valutazione Tecnica (CVT) 2/3

97 30/7/2018 Norme Tecniche Costruzioni 2018, dal CSLLPP la circolare illustrativa per sistemi o kit ricadenti nell applicazione del Cap. 11, punto 11.1 caso C) del DM 17 gennaio 2018, Norme Tecniche per le Costruzioni, predisposte dalla Divisione Tecnica 2 del Servizio Tecnico Centrale (LEGGI TUTTO). 3/3

98 30/7/2018 Albo commissari di gara, da Anac le istruzioni operative Albo commissari di gara, da Anac le istruzioni operative casaeclima.com/ar_35798 albo commissari gara anac istruzioni operative.html Lunedì 30 Luglio 2018 Albo commissari di gara, da Anac le istruzioni operative Ai fini dell iscrizione degli esperti, l Albo sarà operativo dal 10 settembre 2018 In riferimento a quanto disposto dagli articoli 77 e 78 del Codice dei contratti pubblici, nonché dalle Linee guida n.5, in esito alla delibera n. 648 adottata dal Consiglio dell Autorità in data 18 luglio 2018, l'anac ha diramato, a beneficio degli utenti interessati, le istruzioni operative per l iscrizione all Albo nazionale obbligatorio dei commissari di gara e per l estrazione dei commissari attraverso l Applicativo predisposto per la gestione dei relativi processi. Ai fini dell iscrizione degli esperti, l Albo è operativo dal 10 settembre Ai fini dell estrazione degli esperti, l Albo è operativo, per le procedure di affidamento per le quali i bandi o gli avvisi prevedano termini di scadenza della presentazione delle offerte a partire dal 15 gennaio Da tale data, è superato il periodo transitorio di cui all articolo 216, comma 12, primo periodo, del Codice dei contratti pubblici. Le istruzioni sono contenute nel Comunicato del Presidente del 18 luglio 2018 (in allegato).

99 30/7/2018 Recupero e riuso dei fari, l Agenzia del Demanio lancia il quarto bando Recupero e riuso dei fari, l Agenzia del Demanio lancia il quarto bando casaeclima.com/ar_35791 recupero riuso fari agenzia demanio lancia quarto bando.html Venerdì 27 Luglio 2018 Recupero e riuso dei fari, l Agenzia del Demanio lancia il quarto bando Per la prima volta in gara anche immobili di proprietà degli Enti Territoriali L Agenzia del Demanio lancia il quarto bando Valore Paese FARI proponendo al mercato ulteriori 9 immobili pubblici situati lungo la costa. Il progetto a rete, promosso dal 2015, mira al recupero e riuso dei fari e degli edifici costieri per finalità turistiche, culturali e sociali, in linea con i principi di sostenibilità legati alla cultura del mare. Rispetto alle tre edizioni precedenti, grazie alle quali sono state assegnate in concessione 29 strutture a privati che ne stanno curando la riqualificazione, l iniziativa si amplia quest anno con edifici costieri di proprietà di Comuni e Regioni, che gestiranno i bandi con il supporto dell Agenzia. Le gare si chiuderanno il 27 novembre prossimo e sono rivolte a tutti gli operatori che possono sviluppare un progetto dall elevato potenziale per i territori e a beneficio di tutta la collettività, e che favoriscano la messa in rete di siti di interesse storico artistico e paesaggistico, migliorandone la fruizione pubblica e dando vita ad un circuito che consenta di sviluppare un modello di accoglienza turistica intesa non solo come ricettività, ma anche in relazione ad attività formative, di natura sociale e culturale e di scoperta del territorio. L edizione di quest anno conferma la modalità di partecipazione alla gara pubblica, che prevede l affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni. Il portafoglio di immobili è caratterizzato da una grande eterogeneità di beni: ci sono fari, torri, fortificazioni, edifici militari, ville e colonie, 6 dei quali in gestione all Agenzia del Demanio e 3 di proprietà di Enti Territoriali. In Toscana vanno a bando Villa Celestina a Rosignano Marittimo (LI), esempio di architettura razionalista italiana in una delle mete di villeggiatura note fin dagli anni sessanta, e il Forte di Castagneto Carducci (LI), piccola fortificazione sulla spiaggia nel borgo della Maremma toscana che ha appena ricevuto la Bandiera Blu; nella laguna di Venezia è in gara 1/2

100 30/7/2018 Recupero e riuso dei fari, l Agenzia del Demanio lancia il quarto bando l Ottagono di Ca Roman, piccola isola fortificata appartenente al sistema difensivo dei cinque ottagoni ; in Emilia Romagna l ex Colonia Onfa a Ravenna, ex colonia marina in una zona a forte vocazione turistica e commerciale; in Campania il Complesso ex Polveriera di Bacoli (NA), edificio lungo la strada che porta al promontorio di Capo Miseno sul Golfo di Pozzuoli; in Liguria a Camogli (GE) il Faro Semaforo Nuovo, a picco sul mare sul promontorio del Parco di Portofino. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei beni di loro proprietà inseriti nell iniziativa: in Liguria andrà a bando la Torre Capitolare a Porto Venere, in provincia di La Spezia, un edificio lungo le mura storiche del borgo medioevale, incluso nel perimetro del sito Unesco, di proprietà del Comune di Porto Venere; la Toscana partecipa con Villa Mirabello a Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, una dimora lungo la costa con un grande parco, suggestivo esempio di barocco toscano di proprietà del Comune di Rosignano Marittimo (LI). In Sicilia la Regione Siciliana pubblicherà il bando per il Castello della Colombaia a Trapani, un antica fortezza medievale su un isoletta all estremità orientale del porto di Trapani. Valore Paese FARI si conferma un iniziativa strategica che, oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi gioielli del mare, offre un opportunità concreta per sviluppare impresa e generare un significativo ritorno economico e sociale, anche per il territorio circostante. Tutte le informazioni sul progetto e i contatti dei referenti relativi ai beni dello Stato e a quelli appartenenti agli altri Enti sono disponibili su nella sezione dedicata Fari, Torri ed Edifici costieri accessibile direttamente dalla Home Page, dove ci sono anche la Guida al Bando, il Dossier del progetto e materiali illustrativi dei singoli immobili. Nell ambito delle procedure di gara è inoltre disponibile un Information Memorandum per ogni bene. 2/2

101 30/7/2018 Terremoto 6.4 in Indonesia: 16 vittime, decine di feriti, oltre 500 escursionisti bloccati sul monte Rinjani - Protezione Civile, Il Giornale della (/binary_ les/gallery/indonesia_terr_2_94931.png) Terremoto 6.4 in Indonesia: 16 vittime, decine di feriti, oltre 500 escursionisti bloccati sul monte Rinjani Lunedi 30 Luglio 2018, 09:34 Il sisma ha causato 16 vittime (bilancio che, secondo le autorità locali, è purtroppo destinato a salire) e una quarantina di feriti. In corso le operazioni di salvataggio per oltre 500 escursionisti bloccati sul monte Rinjani Un terremoto di magnitudo 6,4 e profondità 7.5 km ha colpito ieri, domenica 29 luglio, l Indonesia orientale: 16 al momento le vittime confermate e decine i feriti. Il sisma è stato localizzato dall'usgs con epicentro a un chilometro a sud-ovest di Lombok, vicino a Bali ( a circa chilometri a est dalla capitale di Giacarta).

102 30/7/2018 Terremoto 6.4 in Indonesia: 16 vittime, decine di feriti, oltre 500 escursionisti bloccati sul monte Rinjani - Protezione Civile, Il Giornale della Inoltre, a causa delle frane provocate del terremoto che hanno reso impraticabili due sentieri, oltre 500 escursionisti sono rimasti bloccati, in aree diverse, sul monte Rinjani all'interno del Parco Nazionale del Monte Rinjani, sull'isola di Lombok. Si tratta sia di tailandesi sia di stranieri (circa 135). Il sisma ha causato il distacco di tonnellate di roccia e di fango dalla montagna, creando barriere di cili da superare. La protezione civile ha inviato squadre di soccorso (circa 180 soccorritori) che stanno lavorando ininterrottamente per il recupero di tutte le persone: le operazini dovrebbero concldersi oggi. Il Rinjani, alto metri, è il secondo vulcano più grande dell'indonesia ed è una popolare meta turistica tra gli escursionisti: arrivare no in cima richiede almeno due giorni. Le autorità, per timore di ulteriori frane e di una ripresa dell attività vulcanica, hanno sospeso tutte le scalate. Alla violente scossa di ieri sono seguite 280 ulteriori scosse di assestamento: i terremoti sono comuni in Indonesia, che si trova sul "Ring of Fire", l'anello di fuoco ( sismicamente attivo sul bordo dell'oceano Paci co. red/pc

103 30/7/2018 Le ondate di caldo rese due volte più probabili dai cambiamenti climatici di origine antropica - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sosteni Clima Economia ecologica Energia Inquinamenti Le ondate di caldo rese due volte più probabili dai cambiamenti climatici di origine antropica Uno studio in tempo reale sulla caldissima estate in corso nel nord Europa. «L ondata di caldo nell'artico non ha precedenti» [30 luglio 2018] Nel nord Europa L estate in corso è notevolmente più calda della media con un anomalia molto di alta pressione persistente sulla Scandinavia, dove favorisce gli incendi che hanno raso al suolo migliaia di ettari di foreste in Svezia, e anomalie delle temperature e di siccità che stanno perdurando da maggio e che, a sud ovest, hanno raggiunto l Irlanda. Invece L Europa meridionale è stata insolitamente umida, con temporali che hanno fatto grossi danni in Francia nella prima metà di giugno e perturbato l avvio della stagione turistica in Italia. Il team di scienziati di World Weather Attribution ha presentato il rapporto Attribution of the 2018 heat in northern Europe che analizza il collegamento tra le temperature più elevate registrate finora nel Nord Europa e il cambiamento climatico e sottolinea che «Aspetti diversi delle temperature sono molto meno semplici da analizzare ma possono essere considerati in studi successivi. È importante notare che, rispetto ad altre analisi di attribuzione delle estati europee, l attribuzione di un ondata di caldo all inizio della stagione con l intero mese di agosto non farà che dare un risultato preliminare della stagione delle ondate di caldo del 2018 nell emisfero settentrionale». Lo studio individua le cause dell ondata di caldo in corso in tempo quasi reale utilizzando metodologie ben valutate e gli scienziati avvertono che «Non è sottoposto a peer reviewed ed è stato scritto rapidamente. Per fare analisi, valutazione di modelli abbiamo utilizzato metodi accuratamente testati e controllato le osservazioni per gli errori. I tempi di ritorno sono in parte basati sulle previsioni e pertanto presentano ulteriori incertezze. Tuttavia, i cambiamenti nella probabilità si basano su osservazioni passate e risultati del modello e gli autori sono fiduciosi che questi risultati siano robusti». Infatti, quelli di World Weather Attribution hanno confrontato le alte temperature attuali con i dati storici provenienti da 7 stazioni meteorologiche di Finlandia, Danimarca, Irlanda,, Norvegia, Olanda e Svezia, rilevando che, nella torrida estate in corso, «il segnale del cambiamento climatico non è ambiguo e aggiungono qualcosa di ancora più preoccupante: «L ondata di caldo nell Artico non ha precedenti». Le stazioni meteorologiche analizzate sono state scelte perché hanno digitalizzato tutti i documenti risalenti fin ai primi anni del 1900 e per valutare la portata dei cambiamenti climatici influenzati dall uomo il team ha utilizzato anche modelli informatici. E così che World Weather Attribution ha scoperto che nelle stazioni meteorologiche in Olanda, Irlanda e Danimarca, «Il cambiamento climatico ha generalmente aumentato di due volte le probabilità dell ondata di caldo attuale. Esistono diverse definizioni di cosa sia esattamente un ondata di caldo, ma in questo studio la si considera come tre giorni consecutivi caldo sopra la media in un anno e uno degli autori, Friederike Otto dell Università di Oxford, sottolinea su BBC News che «In molte parti d Europa un caldo di tre giorni non è eccezionale e si potrebbe sostenere che sarebbe meglio guardare più a lungo. Ma abbiamo guardato periodi più lunghi e il risultato non cambia molto». I ricercatori dicono anche che quest anno i tre giorni consecutivi più caldi di potrebbero non essere ancora avvenuti ma credono che «anche se la prossima settimana [cioè quella in corso, ndr] sarà più calda, l impatto complessivo non cambierà». La stragrande maggioranza degli scienziati è convinta che il riscaldamento globale sia in atto, ma sono riluttanti a dire che uno specifico evento è causato dai cambiamenti climatici, ma a World Weather Attribution sono convinti che «questo nuovo studio si aggiunga a un crescente elenco di solidi legami tra l aumento delle temperature e gli eventi estremi». BBC News fa notare che «Una cosa che i ricercatori non possono dire adesso è se il sistema di alta pressione che è rimasto bloccato sull Europa per quasi due mesi sia stato causato dai cambiamenti climatici». Gli scienziati di World Weather Attribution dicono che affronteranno questa problematica entro la fine dell anno, quando pubblicheranno formalmente le loro scoperte in una rivista scientifica. Quel che è certo è che nemmeno loro possono dirci quando un altra ondata di caldo colpirà l Europa. Tuttavia, lo studio fornisce cifre per quelli che vengono definiti return periods o la possibilità che qualcosa accada di nuovo. Da questi dati emerge che nella Scandinavia meridionale è probabile che ogni 10 anni ci sarà un ondata di caldo simile, mentre in Olanda sarà probabilmente una 1/2

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