PARLAMENTO EUROPEO Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare

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1 PARLAMENTO EUROPEO Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare PE v01-00 EMENDAMENTI Giovanni La Via, Karl-Heinz Florenz, Jo Leinen, Ian Duncan, Gerben-Jan Gerbrandy, Merja Kyllönen, Bas Eickhout, Valentinas Mazuronis (PE v02-00) Conferenza delle Nazioni Unite (COP 20) sui cambiamenti climatici, Lima (Perù) 1-12 dicembre 2014 AM\ doc PE v02-00 Unita nella diversità

2 AM_Com_NonLegRE PE v /63 AM\ doc

3 1 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Visto 15 bis (nuovo) visti la strategia dell'ue di adattamento ai cambiamenti climatici dell'aprile 2013 e il relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione, 2 Jo Leinen, Seb Dance Visto 17 bis (nuovo) visto il rapporto della Commissione mondiale per l'economia e il clima intitolato "Better growth, better climate: The new climate economy report" (Crescita migliore, clima migliore: il rapporto sulla nuova economia per il clima), 3 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Visto 17 ter (nuovo) AM\ doc 3/63 PE v02-00

4 visto il rapporto sulla nuova economia per il clima del 2014 intitolato "Better growth, better climate" (Crescita migliore, clima migliore) della Commissione mondiale per l'economia e il clima, 4 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Visto 18 visti i rapporti dei tre gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione del 2014 del gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), visti i rapporti dei tre gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione del gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) e la pertinente relazione di sintesi, 5 Olaf Stuger Considerando A A. considerando che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per la società umana, la biodiversità e il pianeta e che pertanto tutte le parti devono farvi fronte insieme a livello internazionale; soppresso PE v /63 AM\ doc

5 Or. nl 6 Jadwiga Wiśniewska Considerando A A. considerando che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per la società umana, la biodiversità e il pianeta e che pertanto tutte le parti devono farvi fronte insieme a livello internazionale; A. considerando che i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per la società umana, la biodiversità e il pianeta e che l'azione congiunta di tutte le parti è il solo modo per farvi fronte con efficacia; Or. pl 7 Olaf Stuger Considerando B B. considerando che secondo le prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile; che i cambiamenti climatici sono una realtà attuale e le attività umane sono la causa predominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del 20 secolo; che l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è già chiaramente osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che le continue emissioni di gas a effetto serra provocheranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti del B. considerando che secondo le dubbie prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, organizzazione dalla reputazione controversa, può essere in corso un riscaldamento del sistema climatico; che i cambiamenti climatici non sono una certezza e le attività naturali sono una delle principali cause del riscaldamento e del raffreddamento potenzialmente osservati sin dalla metà del 20 secolo; che l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è talvolta osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che la AM\ doc 5/63 PE v02-00

6 suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi, indipendentemente dalla loro ricchezza, saranno interessati dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è probabile che l'aumento della temperatura media mondiale arriverà fino a ben 5 C entro la fine del secolo; superficie di ghiaccio marino al Polo Nord è aumentata del 60%, ossia della cifra impressionante di 1,6 milioni di chilometri quadrati, secondo un climatologo dell'università del Wisconsin e che tale tendenza potrebbe continuare per i prossimi 15 anni; che le emissioni di gas a effetto serra possono forse provocare il riscaldamento ed eventuali cambiamenti del suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi potrebbero essere interessati dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, la temperatura media mondiale potrebbe aumentare o diminuire di ben 5 C entro la fine del secolo; Or. nl 8 Jadwiga Wiśniewska Considerando B B. considerando che secondo le prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile; che i cambiamenti climatici sono una realtà attuale e le attività umane sono la causa predominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del 20 secolo; che l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è già chiaramente osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che le B. considerando che secondo le prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è già chiaramente osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che le continue emissioni di gas a effetto serra provocheranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti del suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi, indipendentemente dalla loro ricchezza, saranno interessati PE v /63 AM\ doc

7 continue emissioni di gas a effetto serra provocheranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti del suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi, indipendentemente dalla loro ricchezza, saranno interessati dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è probabile che l'aumento della temperatura media mondiale arriverà fino a ben 5 C entro la fine del secolo; dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è probabile che l'aumento della temperatura media mondiale arriverà fino a ben 5 C entro la fine del secolo; Or. pl 9 Bas Eickhout Considerando B B. considerando che secondo le prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile; che i cambiamenti climatici sono una realtà attuale e le attività umane sono la causa predominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del 20 secolo; che l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è già chiaramente osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che le continue emissioni di gas a effetto serra provocheranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti del suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi, indipendentemente dalla loro ricchezza, B. considerando che secondo le prove scientifiche presentate nei rapporti del 2014 dei gruppi di lavoro per la quinta relazione di valutazione dell'ipcc, il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile; che i cambiamenti climatici sono una realtà attuale e le attività umane sono la causa predominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del 20 secolo; che l'impatto diffuso e imponente dei cambiamenti climatici è già chiaramente osservabile nei sistemi naturali e umani in tutti i continenti e gli oceani; che le continue emissioni di gas a effetto serra provocheranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti del suolo, dell'atmosfera e degli oceani in tutte le regioni del globo; che tutti i paesi, indipendentemente dalla loro ricchezza, AM\ doc 7/63 PE v02-00

8 saranno interessati dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è probabile che l'aumento della temperatura media mondiale arriverà fino a ben 5 C entro la fine del secolo; saranno interessati dall'impatto dei cambiamenti climatici; che le emissioni dei gas a effetto serra nel decennio dal 2000 al 2010 sono state le più alte nell'intera storia dell'umanità; che, senza un deciso intervento globale di mitigazione volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è probabile che l'aumento della temperatura media mondiale arriverà fino a ben 5 C entro la fine del secolo; che, secondo le conclusioni dell'ipcc, alcuni rischi dovuti ai cambiamenti climatici sono significativi e aumentano sproporzionatamente con un aumento della temperatura compreso tra 1 e 2 C; 10 Bas Eickhout Considerando B bis (nuovo) B bis. considerando che, secondo le conclusioni del quinto rapporto di valutazione dell'ipcc, il bilancio globale del carbonio disponibile dopo il 2011 in grado di offrire buone probabilità di mantenere l'aumento della temperatura media mondiale al di sotto dei 2 C è pari a 1010 Gt di CO 2, che il livello delle attuali emissioni globali ammonta a circa 36 Gt di CO 2 l'anno e che quindi il bilancio globale del carbonio compatibile all'obiettivo dei 2 C si esaurirebbe tra 28 anni se le emissioni restassero al livello attuale; PE v /63 AM\ doc

9 11 Jadwiga Wiśniewska Considerando C C. considerando che l'ue ha ridotto le sue emissioni del 19% nel 2012 rispetto al 1990 nell'ambito del protocollo di Kyoto, registrando nel contempo una crescita del PIL superiore al 45%, e che quindi ha quasi dimezzato l'intensità media delle emissioni tra il 1990 e il 2012 e ridotto le emissioni pro capite del 25%, fino a un valore di 9 tco2e (compresi tutti i gas e tutte le fonti di emissione tranne i pozzi); C. considerando che l'ue ha ridotto le sue emissioni del 19% nel 2012 rispetto al 1990 nell'ambito del protocollo di Kyoto, registrando nel contempo una crescita del PIL superiore al 45%, e che quindi ha quasi dimezzato l'intensità media delle emissioni tra il 1990 e il 2012 e ridotto le emissioni pro capite del 25%, fino a un valore di 9 tco2e (compresi tutti i gas e tutte le fonti di emissione tranne i pozzi), sebbene gli sforzi profusi dai singoli Stati membri varino considerevolmente; Or. pl 12 Gerben-Jan Gerbrandy Considerando C bis (nuovo) C bis. considerando che l'abbondanza di prove presentate nel rapporto sulla nuova economia per il clima della Commissione mondiale per l'economia e il clima dimostra che i paesi a tutti i livelli di reddito hanno adesso l'opportunità di costruire una crescita economia duratura e contemporaneamente ridurre gli enormi rischi dei cambiamenti climatici; AM\ doc 9/63 PE v02-00

10 13 Seb Dance Considerando C bis (nuovo) C bis. considerando che il taglio alle emissioni nell'ue in termini comparativi rispetto ai livelli del 1990 supera quello delle altre principali aree economiche, a dimostrazione del fatto che l'obiettivo di una riduzione del 20% entro il 2020 non è sufficientemente ambizioso; 14 Jadwiga Wiśniewska Considerando C ter (nuovo) C ter. considerando che la quota delle emissioni globali di gas a effetto serra di cui l'ue è responsabile ammonta attualmente al 10% ed entro il 2030 dovrebbe diminuire al 4%, il che indebolisce considerevolmente l'efficacia delle azioni unilaterali dell'ue; Or. pl 15 Jadwiga Wiśniewska Considerando C quater (nuovo) PE v /63 AM\ doc

11 C quater. considerando che la posizione dell'ue alla 20 a conferenza delle parti all'unfcc deve prendere in considerazione l'insieme delle politiche dell'ue, compreso l'obiettivo di aumentare il contributo della produzione industriale al PIL degli Stati membri dal 16% al 20% entro il 2020; Or. pl 16 Jerzy Buzek, Kathleen Van Brempt, Fredrick Federley, Yannick Jadot Considerando C bis (nuovo) C bis. considerando che, secondo le proiezioni dell'international Energy Outlook 2013, la domanda energetica globale dovrebbe aumentare del 56% tra il 2010 e il bis e che soddisfare tale domanda implicherebbe un considerevole aumento delle emissioni di CO 2 ; che la parte più consistente dell'aumento della domanda e delle emissioni si verificherà nelle economie emergenti; che, stando ai dati del FMI, a livello mondiale le sovvenzioni per i combustibili fossili hanno raggiunto un valore di miliardi di USD e che gli USA, la Cina e la Russia sono tra i principali sovvenzionatori, rappresentando circa la metà di tali sovvenzioni 1 ter ; 1 bis Analysis-b2. 1 ter vey/so/2013/int032713a.htm. AM\ doc 11/63 PE v02-00

12 17 Jerzy Buzek, Kathleen Van Brempt, Fredrick Federley, Yannick Jadot Considerando C ter (nuovo) C ter. considerando che molti paesi stanno predisponendo azioni per realizzare un'economia più verde nei settori dell'industria e dell'energia, includendo per vari motivi la protezione del clima, la scarsità e l'efficienza delle risorse, la sicurezza energetica, l'innovazione e la competitività; che, ciononostante, stando all'international Energy Outlook, le emissioni globali di CO 2 hanno raggiunto un livello record nel 2012 e, secondo l'ipccc, la temperatura media della superficie del pianeta e il livello dei mari continuano a salire; 18 Jerzy Buzek, Kathleen Van Brempt, Fredrick Federley, Yannick Jadot Considerando C quater (nuovo) C quater. considerando che, secondo la Banca mondiale 1 bis, la lotta ai cambiamenti climatici potrebbe contribuire per un importo fino a miliardi di USD (1 900 miliardi di euro) l'anno alla crescita del PIL mondiale fino al 2030; che l'applicazione delle innovazioni inerenti al clima, in PE v /63 AM\ doc

13 particolare nell'ambito dell'efficienza energetica, nel settore energetico e industriale costituirebbe un vantaggio per l'europa, ponendo il continente all'avanguardia nel crescente mercato globale dei beni e dei servizi correlati all'energia, creando posti di lavoro, stimolando la crescita economica, aumentando l'indipendenza e la sicurezza energetiche, garantendo prezzi dell'energia accessibili a tutti e, nel contempo, facendo fronte alla povertà energetica, mitigando i cambiamenti climatici e compiendo progressi verso un'economia sostenibile; 1bis d/en/2014/06/ /climate-smartdevelopment-adding-up-benefits-actionshelp-build-prosperity-end-povertycombat-climate-change-vol-1-2-mainreport. 19 Jerzy Buzek, Kathleen Van Brempt, Fredrick Federley, Yannick Jadot Considerando C quinquies (nuovo) C quinquies. considerando che il contributo che il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali possono dare alla riduzione dei gas a effetto serra favorisce anche un'economia circolare competitiva; 20 Bas Eickhout AM\ doc 13/63 PE v02-00

14 Paragrafo 1 1. ribadisce che, in linea con le conclusioni dell'ipcc, le emissioni globali di gas a effetto serra devono stabilizzarsi entro il 2015 al più tardi e ridursi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per poi continuare a diminuire fino a raggiungere livelli pari o inferiori a zero nel 2100, al fine di avere buone probabilità di riuscire a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; 1. osserva che, in linea con le conclusioni del quinto rapporto di valutazione dell'ipcc, il bilancio globale del carbonio disponibile dopo il 2011 avente buone probabilità di mantenere l'aumento della temperature media globale al di sotto dei 2 C è pari a 1010 Gt di CO 2 ; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; 21 Ian Duncan Paragrafo 1 1. ribadisce che, in linea con le conclusioni dell'ipcc, le emissioni globali di gas a effetto serra devono stabilizzarsi entro il 2015 al più tardi e ridursi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per poi continuare a diminuire fino a raggiungere livelli pari o inferiori a zero nel 2100, al fine di avere buone probabilità di riuscire a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; 1. ribadisce che, in linea con le conclusioni dell'ipcc, le emissioni globali di gas a effetto serra devono ridursi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per poi continuare a diminuire fino a raggiungere livelli pari o inferiori a zero nel 2100, al fine di avere buone probabilità di riuscire a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; PE v /63 AM\ doc

15 22 Jadwiga Wiśniewska Paragrafo 1 1. ribadisce che, in linea con le conclusioni dell'ipcc, le emissioni globali di gas a effetto serra devono stabilizzarsi entro il 2015 al più tardi e ridursi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per poi continuare a diminuire fino a raggiungere livelli pari o inferiori a zero nel 2100, al fine di avere buone probabilità di riuscire a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; 1. ribadisce che, in linea con le conclusioni dell'ipcc, le emissioni globali di gas a effetto serra devono stabilizzarsi entro il 2015 al più tardi e ridursi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 per poi continuare a diminuire, al fine di avere buone probabilità di riuscire a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali; sottolinea che tutti i paesi devono contribuire e che le azioni dilatorie faranno aumentare i costi e ridurranno le opzioni; Or. pl 23 Bas Eickhout Paragrafo 1 bis (nuovo) 1 bis. sottolinea che l'accordo del 2015 deve rispettare l'obiettivo della riduzione delle emissioni globali secondo uno scenario con un bilancio del carbonio compatibile all'obiettivo dei 2 C, puntando alla progressiva eliminazione delle emissioni globali di carbonio entro il 2050; AM\ doc 15/63 PE v02-00

16 24 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 1 bis (nuovo) 1 bis. sottolinea le conclusioni del rapporto sulla nuova economia per il clima intitolato "Better growth, better climate", secondo cui i paesi a tutti i livelli di reddito hanno l'opportunità di costruire una crescita economia duratura e contemporaneamente ridurre gli enormi rischi dei cambiamenti climatici; 25 Jo Leinen Paragrafo 1 bis (nuovo) 1 bis. prende atto con preoccupazione dei recenti dati scientifici del Centro Tyndall per la ricerca sui cambiamenti climatici secondo i quali le emissioni di CO 2 potrebbero raggiungere un nuovo record di 40 miliardi di tonnellate (annue) nel 2014 e ricorda che le emissioni totali future di CO 2 non possono superare 1,2 miliardi di tonnellate per avere una probabilità del 66% di mantenere l'aumento della temperatura media mondiale al di sotto dei 2 C; PE v /63 AM\ doc

17 26 Bas Eickhout Paragrafo 1 ter (nuovo) 1 ter. rammenta che il processo dell'unfccc esaminerà la possibilità di potenziare l'obiettivo a lungo termine relativo all'aumento della temperatura portandolo a 1,5 C; 27 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 1 ter (nuovo) 1 ter. sottolinea che i cambiamenti climatici devono essere una priorità assoluta nell'agenda dell'ue e mette pertanto in evidenza l'importanza di integrare il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio nei processi decisionali in tutti i settori di intervento; 28 Ian Duncan Paragrafo 2 AM\ doc 17/63 PE v02-00

18 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi nazionali che intendono apportare e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 20 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione; 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi previsti stabiliti a livello nazionale per l'attenuazione e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 21 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione; 29 Bas Eickhout Paragrafo 2 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi nazionali che intendono apportare e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 20 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione; 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi previsti stabiliti a livello nazionale e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 20 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione e ne consenta la quantificazione; 30 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini PE v /63 AM\ doc

19 Paragrafo 2 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi nazionali che intendono apportare e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 20 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione; 2. ricorda che a Varsavia tutte le parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello interno, dei contributi previsti stabiliti a livello nazionale e a comunicarli con largo anticipo rispetto alla COP 20 (entro il primo trimestre del 2015 per le parti pronte ad agire in tale senso) in un modo che ne faciliti la chiarezza, la trasparenza e la comprensione; invita le parti a garantire che i rispettivi contributi previsti stabiliti a livello nazionale siano in linea con un bilancio del carbonio coerente all'obiettivo che limita l'aumento della temperatura a 2 C e che il picco delle emissioni globali sia raggiunto quanto prima possibile; 31 Jadwiga Wiśniewska Paragrafo 3 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare un obiettivo che copra tutti i settori economici, fissi i limiti di emissione e riduca l'intensità dei gas a effetto serra; 3. sottolinea tuttavia che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia sono sempre più esposti alla concorrenza degli altri paesi, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, che dovrebbero anch'essi fissare obiettivi comprendenti tutti i settori economici che fissino i limiti di emissione e riducano l'intensità dei gas a effetto serra; AM\ doc 19/63 PE v02-00

20 Or. pl 32 György Hölvényi Paragrafo 3 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare un obiettivo che copra tutti i settori economici, fissi i limiti di emissione e riduca l'intensità dei gas a effetto serra; 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare i loro sforzi mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare obiettivi comprendenti tutti i settori economici che fissino i limiti di emissione e riducano l'intensità dei gas a effetto serra; 33 Ian Duncan Paragrafo 3 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare un obiettivo che copra tutti i settori economici, fissi i limiti di emissione e riduca l'intensità dei gas a effetto serra; 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare obiettivi comprendenti tutti i settori economici che limitino la crescita delle emissioni e riducano l'intensità dei gas a effetto serra; PE v /63 AM\ doc

21 34 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 3 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare un obiettivo che copra tutti i settori economici, fissi i limiti di emissione e riduca l'intensità dei gas a effetto serra; 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare i maggiori responsabili delle emissioni e quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare obiettivi comprendenti tutti i settori economici che fissino i limiti di emissione e riducano l'intensità dei gas a effetto serra; 35 Zoltán Balczó Paragrafo 3 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, dovrebbero anch'essi fissare un obiettivo che copra tutti i settori economici, fissi i limiti di emissione e riduca l'intensità dei gas a effetto serra; 3. sottolinea che i paesi già impegnati a favore di un obiettivo di riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dovrebbero continuare a ridurre le emissioni in modo ancora più incisivo mentre gli altri, in particolare quelli con responsabilità e capacità maggiori, in primo luogo gli Stati Uniti d'america e la Cina, dovrebbero anch'essi fissare obiettivi comprendenti tutti i settori economici che fissino i limiti di emissione e riducano l'intensità dei gas a effetto serra; AM\ doc 21/63 PE v02-00

22 Or. hu 36 Bas Eickhout Paragrafo 3 bis (nuovo) 3 bis. rammenta che la sintesi del Segretario generale delle Nazioni Unite relativa al vertice dell'onu sul clima sottolinea che numerosi leader, rappresentanti tutte le regioni del mondo e tutti i livelli di sviluppo economico, si sono espressi a favore di raggiungere il picco delle emissioni di gas a effetto serra prima del 2020, ridurre poi drasticamente le emissioni e conseguire la neutralità climatica entro la seconda metà del secolo; 37 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 3 bis (nuovo) 3 bis. invita gli Stati membri a raggiungere un risultato ambizioso sul quadro climatico ed energetico per il 2030 in occasione del Consiglio europeo di ottobre, al fine di consentire all'ue di presentare un ambizioso contributo previsto stabilito a livelle nazionale entro il marzo 2015 ed esorta tutte le parti a fare altrettanto; PE v /63 AM\ doc

23 38 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 3 ter (nuovo) 3 ter. esorta la Conferenza di Lima a concordare requisiti in materia di informazioni iniziali affinché i contributi previsti stabiliti a livello nazionale siano trasparenti, quantificabili e confrontabili, nonché differenziati a seconda del tipo di contributo; invita inoltre la Conferenza di Lima a stabilire una fase di valutazione prima della COP di Parigi per esaminare se i contributi previsti stabiliti a livello nazionale presentati sono, nel complesso, sufficienti ai fini dell'obiettivo di un aumento inferiore ai 2 C e, singolarmente, equi; 39 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 3 bis (nuovo) 3 bis. invita le parti a stabilire requisiti di presentazione dei contributi previsti stabiliti a livello nazionale per renderli trasparenti, quantificabili e confrontabili; chiede inoltre un accordo relativo a una fase di valutazione prima della COP 21 per valutare se i contributi previsti stabiliti a livello nazionale promessi permettono AM\ doc 23/63 PE v02-00

24 nel complesso di rispettare l'obiettivo dei 2 C e se sono singolarmente equi; 40 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 3 quater (nuovo) 3 quater. sottolinea che l'accordo del 2015 deve essere ambizioso fin dal momento iniziale della sua adozione a Parigi affinché il mondo resti sulla buona strada per conseguire l'obiettivo di un aumento inferiore ai 2 C e invita l'ue a collaborare con i suoi partner internazionali in tale ottica; 41 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 3 quinquies (nuovo) 3 quinquies. ritiene che un accordo internazionale ambizioso e giuridicamente vincolante contribuirebbe a dissipare i timori relativi alla rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e alla competitività dei settori in questione, in particolare il settore ad elevata intensità energetica; PE v /63 AM\ doc

25 42 György Hölvényi Paragrafo 4 4. è del parere che la conferenza di Lima dovrebbe fissare gli aspetti principali dell'accordo del 2015, basandosi sui progressi conseguiti nel corso del 2014 nell'ambito della piattaforma di Durban e ribadisce che la mitigazione, l'adattamento e gli strumenti di attuazione costituiranno tutti elementi essenziali dell'accordo del 2015; 4. è del parere che la conferenza di Lima dovrebbe fissare gli aspetti principali dell'accordo del 2015, basandosi sui progressi conseguiti nel corso del 2014 nell'ambito della piattaforma di Durban e ribadisce che la mitigazione dovrebbe essere al centro dell'accordo e che l'adattamento e gli strumenti di attuazione sono anch'essi elementi essenziali per un accordo del 2015 equilibrato; 43 Bas Eickhout Paragrafo 4 4. è del parere che la conferenza di Lima dovrebbe fissare gli aspetti principali dell'accordo del 2015, basandosi sui progressi conseguiti nel corso del 2014 nell'ambito della piattaforma di Durban e ribadisce che la mitigazione, l'adattamento e gli strumenti di attuazione costituiranno tutti elementi essenziali dell'accordo del 2015; 4. è del parere che la conferenza di Lima dovrebbe fissare gli aspetti principali dell'accordo del 2015, basandosi sui progressi conseguiti nel corso del 2014 nell'ambito della piattaforma di Durban e ribadisce che la mitigazione, l'adattamento, i finanziamenti per il clima e gli strumenti di attuazione costituiranno tutti elementi essenziali dell'accordo del 2015; 44 Jo Leinen, Seb Dance AM\ doc 25/63 PE v02-00

26 Paragrafo 4 bis (nuovo) 4 bis. invita l'ue a coinvolgere tutte le parti nelle sue azioni a favore di un accordo ambizioso ed equo nel 2015, che rispetti gli ultimi sviluppi scientifici e risponda ai nuovi dati scientifici e all'evolversi delle circostanze; sottolinea inoltre la necessità di un meccanismo che consenta la revisione periodica degli impegni di mitigazione per permettere alle parti di adattare i propri impegni al rialzo, senza il bisogno di riaprire l'accordo; 45 Ian Duncan Paragrafo 5 5. sottolinea la necessità che l'accordo 2015 preveda un efficace regime di osservanza applicabile a tutte le parti; mette in evidenza che l'accordo del 2015 deve promuovere la trasparenza e la responsabilità includendo un sistema comune, che tragga insegnamenti dalle lezioni apprese con la convenzione e il protocollo di Kyoto, per misurare, notificare e verificare l'attuazione degli impegni di ciascuna parte; 5. sottolinea la necessità che l'accordo 2015 preveda un efficace regime di osservanza applicabile a tutte le parti; mette in evidenza che l'accordo del 2015 deve promuovere la trasparenza e la responsabilità mediante un regime comune basato su norme che comprenda regole sulla contabilizzazione e disposizioni sul monitoraggio, la notifica e la verifica; sottolinea che le norme dovrebbero essere differenziate in funzione del tipo di impegno che le parti decidono di scegliere, traendo insegnamenti dalle lezioni apprese con la convenzione e il protocollo di Kyoto; PE v /63 AM\ doc

27 46 Christofer Fjellner Paragrafo 5 5. sottolinea la necessità che l'accordo 2015 preveda un efficace regime di osservanza applicabile a tutte le parti; mette in evidenza che l'accordo del 2015 deve promuovere la trasparenza e la responsabilità includendo un sistema comune, che tragga insegnamenti dalle lezioni apprese con la convenzione e il protocollo di Kyoto, per misurare, notificare e verificare l'attuazione degli impegni di ciascuna parte; 5. prende atto dell'inadeguatezza dei meccanismi di applicazione e osserva che il rispetto degli accordi dipende unicamente dalla buona volontà dei governi; sottolinea la necessità che l'accordo 2015 preveda un efficace regime di osservanza applicabile a tutte le parti; mette in evidenza che l'accordo del 2015 deve promuovere la trasparenza e la responsabilità includendo un sistema comune, che tragga insegnamenti dalle lezioni apprese con la convenzione e il protocollo di Kyoto, per misurare, notificare e verificare l'attuazione degli impegni di ciascuna parte; sottolinea che i sistemi di risoluzione delle controversie quali il tribunale istituito dalla convenzione sul diritto del mare o i tribunali arbitrali commerciali, dove le parti possono incontrarsi su un terreno neutrale, hanno le potenzialità per svolgere il ruolo di meccanismo di risoluzione delle controversie, nell'ambito del quale gli attuali capitoli sulla risoluzione delle controversie possono fungere da modelli per un ulteriore riflessione sulle responsabilità e sui diritti delle parti e per la definizione delle conseguenze sulla mancata conformità; 47 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 5 bis (nuovo) AM\ doc 27/63 PE v02-00

28 5 bis. sottolinea di aver invitato la Commissione e gli Stati membri a fissare per l'ue entro il 2030 un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni interne di gas a effetto serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990, un obiettivo vincolante di efficienza energetica del 40%, in linea con gli studi sul potenziale di risparmio energetico efficace in termini di costi, e un obiettivo vincolante che preveda la produzione di almeno il 30% del consumo finale complessivo di energia da fonti rinnovabili; esorta gli Stati membri a tenere conto di tali obiettivi nelle discussioni in corso; 48 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 5 bis (nuovo) 5 bis. sottolinea che l'accordo deve anche essere dinamico e in grado di rispondere alle più recenti scoperte scientifiche in modo da restare adatto allo scopo e attuale per molti anni dopo il 2020; osserva che, a tal fine, l'accordo dovrebbe contenere un meccanismo che consenta e promuova un ciclo di revisione periodica al rialzo delle ambizioni di mitigazione nell'ottica dell'obiettivo di un aumento inferiore ai 2 C, unito alla possibilità per i paesi di adattare al rialzo il livello delle proprie ambizioni di mitigazione, senza la necessità di ratificare ogni volta l'accordo; PE v /63 AM\ doc

29 49 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese Paragrafo 6 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti per il periodo fino al 2020; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile, la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), l'eliminazione graduale delle sovvenzioni ai combustibili fossili e il rafforzamento del ruolo del prezzo generalizzato del carbonio per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 50 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 6 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e la graduale 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti fino al 2020; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e AM\ doc 29/63 PE v02-00

30 riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 51 György Hölvényi Paragrafo 6 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; invita le parti che non hanno ancora assunto un impegno a farlo; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 52 Gerben-Jan Gerbrandy Paragrafo 6 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza 6. sottolinea, in particolare, l'urgenza di progredire verso l'eliminazione del "gigatonne gap" esistente tra i dati scientifici e gli attuali impegni delle parti; sottolinea il ruolo importante di altre misure strategiche, tra cui l'efficienza PE v /63 AM\ doc

31 energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile e la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; energetica, risparmi energetici consistenti, nonché l'energia rinnovabile, l'efficienza delle risorse e la graduale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), per contribuire a colmare il "gigatonne gap"; 53 Bas Eickhout Paragrafo 6 bis (nuovo) 6 bis. osserva che l'ue è sulla buona strada per realizzare una riduzione delle emissioni ben oltre l'attuale obiettivo del 20% e ribadisce che l'ue si è offerta di aumentare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni fino al 30% entro il 2020 se altri paesi tra i maggiori responsabili delle emissioni si impegnano a fissare obiettivi di riduzione analoghi; 54 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 6 ter (nuovo) 6 ter. osserva che l'ue è sulla buona strada per realizzare una riduzione delle emissioni ben oltre l'attuale obiettivo del 20%; ricorda che è nell'interesse stesso dell'ue adottare un obiettivo di protezione del clima del 30% entro il 2020, generando così una crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro e riducendo la AM\ doc 31/63 PE v02-00

32 dipendenza dalle importazioni energetiche; 55 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 6 bis (nuovo) 6 bis. ricorda che, secondo i risultati del quarto rapporto di valutazione dell'ipcc, i paesi industrializzati devono ridurre le loro emissioni del 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, mentre i paesi in via di sviluppo dovrebbero puntare a realizzare collettivamente una diminuzione sostanziale del tasso di crescita delle emissioni attualmente previsto, cioè del 15-30% entro il 2020; 56 Karl-Heinz Florenz, Ivo Belet, Peter Liese, Françoise Grossetête, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini Paragrafo 6 bis (nuovo) 6 bis. invita tutte le parti, le organizzazioni internazionali, gli attori subnazionali e le organizzazioni non governative a elaborare, potenziare e attuare con urgenza politiche nazionali e iniziative di cooperazione internazionale per colmare il "gigatonne gap", in particolare basandosi sulle iniziative delineate al vertice delle Nazioni Unite sul clima PE v /63 AM\ doc

33 (quali la coalizione per la qualità dell'aria e per il clima) e sulle discussioni politiche che hanno identificato opportunità di grande impatto per il clima, lo sviluppo e la crescita, svoltesi a livello politico e tecnico nel quadro dell'unfccc; 57 Bas Eickhout Paragrafo 6 ter (nuovo) 6 ter. chiede all'unione e agli Stati membri, tenuto conto delle significative eccedenze di unità di conformità del protocollo di Kyoto (AAU, CER e ERU) che saranno trasferite sui loro conti nel secondo periodo di impegno del protocollo di Kyoto, e conformemente alla decisione 1/CMP.8 che impone alle parti di rivedere entro il 2014 i rispettivi impegni di riduzione per il secondo periodo di impegno, di eliminare alcune unità ai fini dell'allineamento con le emissioni reali previste e di seguire un percorso di riduzione delle emissioni interne efficace in termini di costi e finalizzato al conseguimento dell'obiettivo climatico dell'unione per il 2015; 58 Jo Leinen, Seb Dance Paragrafo 7 bis (nuovo) AM\ doc 33/63 PE v02-00

34 7 bis. precisa che, sebbene il secondo periodo di impegno del protocollo di Kyoto avrà una durata limitata, esso va considerato una tappa intermedia estremamente importante e invita quindi le parti, compresi gli Stati membri dell'ue, a ratificare prontamente il secondo periodo di impegno; 59 Gerben-Jan Gerbrandy Paragrafo 7 bis (nuovo) 7 bis. sottolinea il ruolo svolto dal riciclaggio e dal riutilizzo nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, dato che l'uso di materie prime costituisce una fonte significativa di produzione di tali gas; ribadisce l'importanza di una transizione a un'economia circolare con tassi di riciclaggio più elevati; 60 Gerben-Jan Gerbrandy Paragrafo 7 ter (nuovo) 7 ter. osserva che l'ue deve svolgere il proprio ruolo essenziale nella riduzione delle emissioni, adottando politiche atte a PE v /63 AM\ doc

35 bloccare lo sviluppo di combustibili fossili non convenzionali ad alta intensità di gas a effetto serra, come le sabbie bituminose; 61 Gerben-Jan Gerbrandy Paragrafo 7 quater (nuovo) 7 quater. constata che numerosi paesi danno fin d'ora il buon esempio, dimostrando che le strategie di sviluppo a basse emissioni di carbonio e la crescita economica vanno di pari passo; sottolinea che un solido accordo internazionale incoraggerà ulteriori iniziative ambiziose a livello nazionale; 62 Olaf Stuger Paragrafo 8 8. ricorda l'impegno assunto dall'ue e dai suoi Stati membri di aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima, per dare il proprio contributo all'impegno previsto dall'accordo di Copenaghen di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD l'anno entro il 2020 e invita gli altri paesi donatori a partecipare in tale processo per promuovere una maggiore mobilitazione di finanziamenti per il clima; soppresso AM\ doc 35/63 PE v02-00

36 Or. nl 63 Ian Duncan Paragrafo 8 8. ricorda l'impegno assunto dall'ue e dai suoi Stati membri di aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima, per dare il proprio contributo all'impegno previsto dall'accordo di Copenaghen di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD l'anno entro il 2020 e invita gli altri paesi donatori a partecipare in tale processo per promuovere una maggiore mobilitazione di finanziamenti per il clima; 8. ricorda l'impegno assunto dall'ue e dai suoi Stati membri di aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima, per dare il proprio contributo all'impegno previsto dall'accordo di Copenaghen di provvedere al finanziamento del Fondo verde per il clima e mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD l'anno entro il 2020; invita gli altri paesi donatori a partecipare in tale processo per promuovere una maggiore mobilitazione di finanziamenti per il clima; 64 György Hölvényi Paragrafo 8 8. ricorda l'impegno assunto dall'ue e dai suoi Stati membri di aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima, per dare il proprio contributo all'impegno previsto dall'accordo di Copenaghen di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD l'anno entro il 2020 e invita gli altri paesi donatori a partecipare in tale processo per promuovere una maggiore mobilitazione di finanziamenti per il clima; 8. ricorda l'impegno assunto dall'ue e dai suoi Stati membri di aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima, per dare il proprio contributo all'impegno previsto dall'accordo di Copenaghen di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD l'anno entro il 2020, a titolo di molteplici fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, tra cui anche fonti di finanziamento alternative, e invita gli altri paesi donatori a partecipare in tale processo per promuovere una maggiore mobilitazione PE v /63 AM\ doc

37 di finanziamenti per il clima; 65 Olaf Stuger Paragrafo 8 bis (nuovo) 8 bis. invita la Commissione, il Consiglio e tutte gli altri partecipanti a cessare immediatamente il finanziamento del clamore mediatico sul clima; Or. nl 66 Bas Eickhout Paragrafo 8 bis (nuovo) 8 bis. sottolinea il ruolo fondamentale di una tabella di marcia affidabile per rafforzare gradualmente tali impegni; plaude ai recenti impegni assunti per contribuire al finanziamento del Fondo verde per il clima ed esorta altri paesi ad apportare un contributo equo, prevedendo che i paesi sviluppati forniscano nel corso del prossimo triennio un importo di 15 miliardi di USD a favore del Fondo verde per il clima; 67 Bas Eickhout AM\ doc 37/63 PE v02-00

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