PLATING DIVISION. Definizioni tecniche e tipologie di prodotti

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1 PLATING DIVISION Definizioni tecniche e tipologie di prodotti

2 DEFINIZIONI TECNICHE

3 DEFINIZIONI 1 TENSIONE ELETTRICA = Volt (V) Sono i Volt che si applicano agli oggetti da trattare una volta immersi in un bagno galvanico. Anche se non completamente corretto, per motivi pratici si preferisce lavorare in Tensione ( in galvanica l ideale sarebbe sempre poter lavorare in controllo di corrente - Ampere ). CORRENTE = Ampere (A) Sono una conseguenza diretta del voltaggio applicato, quindi della tensione applicata. Altro non è che la quantità di corrente che viene assorbita dagli articoli immersi in una soluzione galvanica quando si applica una certa tensione elettrica (voltaggio). In galvanica, la corrente ideale da applicare si esprime in ampere per decimetro quadro ( A/dm 2 ) nota come densità di corrente. Spesso, se si conosce la superficie dell oggetto da trattare, è preferibile lavorare impostando gli ampere anziché i volt sul raddrizzatore di corrente. Questo perché ci sono delle regole elettrochimiche ben definite che associano i quantitativi di metallo depositati, alla corrente erogata ( non alla tensione ). Ogni bagno galvanico ha il proprio range di lavoro espresso in densità di corrente (A/dm 2 ) e che è molto più importante del range di voltaggi che viene indicato. Lavorando in Ampere, saranno i Volt una conseguenza degli stessi ampere erogati. TEMPERATURA DI LAVORO = (T) Maggiore è la temperatura di lavoro,maggiore è la conducibilità della soluzione galvanica e maggiore potrà essere il potere penetrante del bagno. Questo però, non significa che maggiore è la temperatura di lavoro, migliore è necessariamente il risultato, in quanto, temperature troppo elevate, sono generalmente causa di bruciature del deposito. Temperature troppo basse invece causano depositi non uniformi o addirittura, nei casi più estremi, la mancanza di deposizione

4 DEFINIZIONI 2 TEMPO DI TRATTAMENTO E il tempo necessario per ottenere un buon risultato galvanico. Maggiore è il tempo di trattamento, maggiore è il deposito applicato. Attenzione che tanto tempo non vuol necessariamente dire buon risultato, in quanto al di fuori dei range suggeriti, il deposito potrebbe non essere soddisfacente. Il tempo di trattamento è strettamente legato alla tipologia di articoli. Più difficili e complessi sono gli oggetti da trattare, maggiori possono essere i tempi di trattamento in associazioni a diversi voltaggi o a diverse temperature di lavoro. Ma questo, è legato solo ed esclusivamente all esperienza del tecnico o dell operatore galvanico. EFFICIENZA CATODICA Chiamata spesso in modo più semplice Efficienza, è una proprietà ben definita di ogni bagno galvanico. L efficienza, espressa in milligrammi per Ampere minuto ( mg/a ) è la quantità di metallo che si deposita in 1 minuto alla corrente di 1 ampere. L efficienza di un bagno dipende da molti fattori ed è variabile a seconda di: Temperatura, Voltaggio, Concentrazione di metalli ed additivi nel bagno). ANODI Sono i responsabili della chiusura del circuito elettrico dunque a ragione possono essere considerati i trasportatori della corrente all interno dei bagni galvanici. Senza anodi il processo galvanico non può avvenire in quanto la corrente non passa. Ci sono anodi fatti in materiali diversi: inerti o insolubili ( che non si sciolgono durante il processo galvanico ) e anodi solubili (che si sciolgono durante il processo galvanico ). Anodi inerti sono quelli di Titanio/platinato; Ox-Al (ossidi misti ); acciaio inox ( quest ultimi soprattutto per sgrassature e dorature alcaline). Anodi solubili sono invece quelli di: argento, nichel, rame, etc...

5 DEFINIZIONI 3 SGRASSATURA AD ULTRASUONI E la vera e propria sgrassatura. Non richiede corrente e serve per eliminare i residui di grassi, oli e paste di pulitura dai pezzi da galvanizzare. Il principio di funzionamento è quello della cavitazione generata dagli ultrasuoni. Per una corretta sgrassatura ad ultrasuoni serve una lavatrice detta appunto ad ultrasuoni ed uno specifico sapone detergente. La temperatura di lavoro è importante per favorire lo scioglimento delle paste di pulitura in stretta combinazione con l azione pulente esercitata dai relativi saponi e con l azione meccanica esercitata invece dagli ultrasuoni. Le migliori lavatrici ad ultrasuoni hanno il regolatore di potenza e di temperatura. Attenzione che potenze e temperature troppo elevate sono spesso causa di porosità sui pezzi che potranno in seguito apparire sotto forma di macchie sui pezzi a valle di tutto il trattamento galvanico. SGRASSATURA ELETTROLITICA Richiede l uso della corrente elettrica ed è più propriamente chiamata attivazione chimica. Oltre a sgrassare i pezzi provenienti dalla sgrassatura ad ultrasuoni, funge da attivatore delle superfici da galvanizzare. In pratica, le migliaia di bollicine di idrogeno che si sviluppano sui pezzi durante la sgrassatura elettrolitica, preparano (attivano) chimicamente la superficie dei pezzi per la deposizione galvanica successiva. Le sgrassature elettrolitiche, si dividono in anodiche (dove i pezzi sono collegati al polo positivo e gli anodi al polo negativo) e catodiche (dove invece i pezzi sono collegati al polo negativo e gli anodi al polo positivo ). Si utilizzano appositi saponi, in genere molto alcalini (non acidi) con temperature di lavoro attorno ai C. Nel settore orafo/decorativo si preferiscono sgrassature elettrolitiche catodiche che lavorano a temperature non superiori ai 30 C in quanto in queste condizioni non viene favorita l ossidazione dei pezzi.

6 DEFINIZIONI 4 ELEMENTI CHIMICI DEI METALLI PREZIOSI IMPIEGATI IN GALVANICA Rh = Rodio Au = Oro Pd = Palladio Ru = Rutenio Ag = Argento ELEMENTI CHIMICI DI METALLI NON PREZIOSI PIU COMUNEMENTE IMPIEGATI IN GALVANICA Cu = Rame Ni = Nichel ppm Simbolo che indica la concentrazione di un certa specie chimica espressa in parti per milione (mg/l). A Simbolo che indica gli Ampereminuti (carica elettrica passata in un minuto nel bagno con corrente applicata pari ad 1 A). AMPEREMINUTAMETRO Strumento in grado di misurare la quantità di corrente elettrica passata nella soluzione. Conoscendo l efficienza di un bagno e sapendo il numero di Ampereminuti (A ) contati, tramite lo strumento è possibile conoscere, con buona approssimazione, i consumi di un bagno galvanico. (Efficienza x A ) = mg di metallo depositati dopo «x» A. Dai mg di metallo depositati, è dunque poi facilmente calcolabile i costi sostenuti per quel tipo di lavorazione.

7 NEUTRALIZZAZIONE La neutralizzazione è un semplice processo chimico tramite il quale vengono neutralizzate tutte le sostanze inquinanti ed incompatibili con i successivi processi galvanici provenienti, in genere, dalle sgrassature elettrolitiche. Ecco perché la neutralizzazione si trova spesso due vasche successive a quella della sgrassatura elettrolitica. Poiché la sgrassatura è quasi sempre alcalina, la neutralizzazione è una soluzione per lo più chimicamente acida. DEFINIZIONI 5 ACQUA (H 2 O) In galvanica possono essere necessari diversi tipologie di acque a seconda dell uso che se ne deve fare. L acqua di rete è ottima per la formazione delle sgrassature ad ultrasuoni e per le sgrassature elettrolitiche. Per tutti gli altri usi invece, (portare a volume i bagni, formazione dei bagni, lavaggi, neutralizzazioni) è d obbligo dover utilizzare esclusivamente acqua demineralizzata o acqua distillata per evitare contaminazioni ed interferenze dei residui salini normalmente presenti nelle acque di rete. VASCHE DI RECUPERO o RISCIACQUO La fase di recupero altro non è che il risciacquo in acqua ferma che immediatamente segue un trattamento galvanico. In questo modo resdui di bagno prezioso trascinati all esterno con il telaio ed i pezzi lavorati sono appunto qui recuperati. VASCHE DI LAVAGGIO La fase di lavaggio è il vero e proprio lavaggio dei pezzi galvanizzati, in acqua demineralizzata corrente. Il passaggio del lavaggio segue sempre una vasca di recupero o la neutralizzazione. Proprio perché effettuato in acqua demineralizzata corrente, in genere le vasche di lavaggio devono poter essere collegate all impianto di trattamento acque per garantire sempre un acqua pulita e demineralizzata a monte di un processo galvanico. In questo modo si preserva la vita di un bagno galvanico. Pulizia ed accuratezza nei lavaggi sono sinonimo di qualità delle lavorazioni e lunga durata di un bagno galvanico.

8 DEFINIZIONI 6 IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE Si tratta di un sistema chimico-fisico che permette di trattenere le impurità di tipo sia chimico organico che inorganico dall acqua da trattare e quindi atto a ripulire le acque dei lavaggi che risultano contaminate a valle di un processo galvanico. L impianto di trattamento acque si collega a ciclo chiuso alle vasche di lavaggio degli impianti galvanici. In questo modo, le acque che hanno subito contaminazione da parte dei trascinamenti provenienti dai bagni galvanici, vengono depurate tramite opportune resine a scambio ionico e carboni attivi che trattengono le particelle inquinanti e rilasciano al tempo stesso acqua non dannosa per i processi successivi. L impianto di trattamento acque deve essere considerato parte fondamentale di un impianto galvanico. IMPIANTO GALVANICO Un impianto galvanico è l insieme di vasche, raddrizzatori di corrente, riscaldatori, filtri ecc.. che permettono di effettuare in sicurezza e qualità le lavorazioni e/o deposizioni galvaniche. RADDRIZZATORI DI CORRENTE Comunemente chiamati raddrizzatori si tratta del vero e proprio motore del bagno galvanico. Il raddrizzatore si chiama così, in quanto raddrizza la corrente alternata che proviene dalla rete (DC, corrente alternata) in corrente continua, AC. In galvanica nella stragrande maggioranza dei casi la corrente utilizzata è infatti quella lineare o continua. La bontà di un raddrizzatore per galvanica è legata alla sua capacità di non emettere grandi quantità di corrente alternata residua durante le lavorazioni (basso ripple ).

9 DEFINIZIONI 7 CONTROLLO DI LIVELLO Sensore che impedisce alle resistenze riscaldanti di accendersi qualora il livello del liquido in vasca dovesse essere troppo basso. Questo controllo è molto utile in quanto funge da spia di sicurezza impedendo eventuali surriscaldamenti che possono anche provocare incendi. RESISTENZE o CANDELE RISCALDANTI Servono per riscaldare i bagni galvanici. Ce ne sono di varie tipologie, potenze, lunghezze e materiali a seconda del tipo di soluzione galvanica che si intende utilizzare; in genere sono di forma cilindrica ed il quarzo o il vetro pyrex sono i materiali più utilizzati. POMPA FILTRO E parte integrante di un impianto galvanico. Generalmente sono a trascinamento magnetico. Serve per garantire l uniformità della temperatura del bagno ed una sua costante omogeneità, nonché una perfetta pulizia della soluzione. FILTRI ( CARTUCCE ) In galvanica la filtrazione della soluzione è molto importante ai fini del mantenimento di un bagno. Si usano essenzialmente 2 tipologie di filtri : quelli a dischi e quelli a cartucce. Qui noi menzioneremo solo quelli a cartuccia in quanto i dischi sono in genere utilizzati in galvanica industriale pesante (nichelature; ramature; zincature). Le cartucce filtranti sono fatte o in spugna, o in filo avvolto inamidato o al carbone attivo. Le cartucce in spugna sono generalmente migliori rispetto a quelle in filo avvolto per una filtrazione fisica delle soluzioni: infatti sono sufficienti 10 micron per ottenere una perfetta filtrazione. Le cartucce al carbone attivo servono invece esclusivamente per la pulizia da inquinanti di tipo chimico-organico. Tali cartucce vengono per esempio utilizzate per la pulizia di bagni di rodio dai trascinamenti di inquinanti esterni provenienti da sgrassature o lavaggi mal effettuati con la frequenza di circa una volta al mese.

10 DEFINIZIONI 8 SONDA DI TEMPERATURA O TERMOCOPPIA È il sensore che legge la temperatura nel bagno galvanico. Il segnale emesso dalla sonda viene elaborato e visualizzato nel regolatore di temperatura o termostato. TIMER È lo strumento che permette di impostare in automatico e misurare i tempi di trattamento galvanici. ASPIRAZIONE Viene installata su ogni impianto galvanico e preserva l operatore dai vapori che si sviluppano durante le lavorazioni galvaniche. INQUINANTI DI TIPO ORGANICO Sono inquinanti provenienti da fonti esterne o interne ai bagni galvanici che impediscono la riuscita di un buon deposito galvanico. I maggiori inquinanti organici provengono dalle sgrassature (tensioattivi), da brillantanti decomposti durante il processo galvanico o da brillantanti presenti in eccesso. Per eliminare questi inquinanti è sufficiente una buona filtrazione con cartucce al carbone attivo. INQUINANTI DI TIPO INORGANICO Sono inquinanti, in genere metallici, provenienti da fonti esterne che impediscono la riuscita di un buon deposito galvanico. Non sempre un inquinante inorganico per un tipo di bagno è inquinante anche per un altro tipo di bagno. Il rame ad esempio, è molto pericoloso per un bagno di rodio in concentrazione di pochi ppm ma è quasi ininfluente invece, in un bagno di doratura. Nel caso della presenza di inquinanti inorganici, purtroppo non c è molto da fare per il ripristino e recupero del bagno. Lo stesso dovrà essere sostituito in toto.

11 DEFINIZIONI 9 BAGNI A FLASH Si definiscono bagni a flash quei processi galvanici che sono in grado di depositare strati di metallo lucido ed uniforme fino a 0,2 micron di spessore. BAGNI A SPESSORE Si definiscono bagni a spessore quei processi galvanici che sono in grado di depositare strati di metallo lucido ed uniforme generalmente compresi fra gli 0,2 e i 5 micron di spessore. BAGNI PER ELETTROFORMATURA Si definiscono bagni per elettroformatura tutti quei processi galvanici che sono in grado di depositare strati di metallo lucido ed uniforme sopra i 5 micron di spessore. BARRA ANODICA E la barra metallica avente polarità elettrica POSITIVA (collegata al cavo rosso del raddrizzatore), ed alla quale vengono collegati ed appesi gli ANODI. BARRA CATODICA E la barra metallica avente polarità elettrica NEGATIVA (collegata al cavo nero del raddrizzatore), ed alla quale vengono collegati i telai con i pezzi da trattare galvanicamente. REPLENISHER Si definisce unità di replenisher il quantitativo di prodotti ed additivi chimici in genere concentrati per il ripristino dei componenti di un bagno e che si sono via via consumati nel tempo durante le lavorazioni galvaniche. Possono esserci replenisher completi (più additivi insieme) o replenisher singoli (additivi puri).

12 BRUCIATURE e VELATURE Le bruciature in genere sono delle velature abbastanza marcate che si sviluppano alla alte d.d.c. e sono in genere colore grigio scuro, nere o color mattone. Le velature invece, sono come delle nebbie che si sviluppano indistintamente alle alte d.d.c o alle basse d.d.c. Bruciature e/o Velature sono sinonimo di bagni galvanici non equilibrati o di correnti di lavoro non corrette, in genere troppo elevate. DEFINIZIONI 10 TRASCINAMENTO INTERNO (DRAG-IN) Quando usciamo con un telaio da una qualsiasi vasca di un impianto galvanico, si nota facilmente che i pezzi ivi agganciati sono bagnati ovvero che trattengono sulla loro superficie del liquido. Il fenomeno per cui il liquido attaccato ai pezzi viene immesso nella vasca successiva a quella dalla quale siamo appena usciti si chiama TRASCINAMENTO INTERNO o «DRAG-IN». TRASCINAMENTO ESTERNO (DRAG-OUT) Quando usciamo con un telaio da una qualsiasi vasca di un impianto galvanico, si nota facilmente che i pezzi ivi agganciati sono bagnati ovvero che trattengono sulla loro superficie del liquido. Il fenomeno per cui il liquido attaccato ai pezzi è viene trascinato fuori dalla vasca nella quale erano appena stati immersi, si chiama TRASCINAMENTO ESTERNO o «DRAG- OUT». ALTE E BASSE DENSITA DI CORRENTE (d.d.c.) Si chiamano zone di alta densità di corrente le parti dei pezzi trattati che ricevono più corrente rispetto alle altre. In genere sono zone di alta d.d.c. le parti appuntite, le parti più esposte agli anodi, le parti iniziali o terminali di un oggetto immerso in un bagno galvanico. Le zone di bassa densità di corrente invece, sono l esatto opposto. In genere sono zone di bassa d.d.c. la parte centrale degli oggetti immersi o le parti più nascoste degli articoli da depositare (sottosquadra, incavi, sotto pietre)

13 SCHEMATIZZAZIONE DEL PROCESSO GALVANICO Raddrizzatore di corrente Barra catodica Telaio con caricati gli oggetti da galvanizzare + - Barra anodica Anodi Vasca contenente la soluzione elettrolitica (bagno galvanico) di lavoro

14 IL PROCESSO GALVANICO PER PENNA (STILOGALVANICA) La deposizione galvanica per penna, o stilogalvanica, è un processo di elettrodeposizione designato al ricoprimento di piccole porzioni di oggetti finiti, ad attività di piccole riparazioni o per il rapido ricoprimento di zone molto circoscritte. A seconda della superficie relativa, i lavori di particolare e dettaglio sono difficili da eseguire attraverso il sistema di galvanica per immersione dal momento che il tempo richiesto per applicare opportune vernici di mascheratura può portare ad una perdita in produttività. La deposizione per penna, si presenta essa stessa come una soluzione perfetta a questo problema. Le soluzioni per deposizione a penna di Legor Group sono sistemi chimici altamente concentrati e specificatamente formulati per il processo di galvanica attraverso penna. Prima di lanciare un simile prodotto nel mercato, la soluzione deve poter soddisfare i seguenti requisiti: Velocità Deposizione Alto livello di luminosità Precisione del Colore Limitato sviluppo di bolle Basso consumo dei puntali

15 SCHEMATIZZAZIONE DEL PROCESSO GALVANICO PER PENNA (STILOGALVANICA) Raddrizzatore di corrente per stilogalvanica Barra catodica Telaio con caricati gli oggetti da galvanizzare + - Penna stilogalvanica collegata al polo positivo (funge da anodo) Puntale in materiale assorbenete usa e getta impregnato di soluzione galvanica per penna. Il contatto con l oggetto collegato al polo opposto a quello della penna anodica chiude il circuito elettrico e favorisce la deposizione. Oggetto da decorare agganciato alla pinza a sua volta collegata al polo negativo del raddrizzatore

16 LA FASE DI PREPARAZIONE AL PROCESSO GALVANICO VERO E PROPRIO

17 FASI DI PREPARAZIONE La risoluzione dei problemi galvanici può sempre apparire come qualcosa di impegnativo. La finitura superficiale ideale, brillante e luminosa, troppo spesso non si ottiene per la presenza di macchie nere e marroni, velature, perdite di colore superficiale o più semplicemente per una finitura risultante opaca. Attualmente c è un numero limitato di variabili che devono essere controllate al fine di ottenere un deposito galvanico di buona qualità e riproducibile. E possibile la prevenzione della maggior parte dei difetti superficiali seguendo semplicemente un appropriata procedura di preparazione e pulitura. Appare perciò evidente come il fattore più importante per ottenere buoni risultati in galvanica sia seguire una buona procedura di pretrattamento dei pezzi. Tutti i passi della fase di pre-trattamento devono pertanto poter essere eseguiti nella maniera più accurata possibile in modo tale da conseguire un ottima qualità di lavorazione successiva seguendo tutte le fasi dell intero processo. Assolutamente connesse con le fasi di preparazione sono le sgrassature di cui abbiamo gia parlato nella sezione dedicata alle definizioni.

18 SEQUENZA STANDARD DEGLI STEP DI UN PROCESSO GALVANICO Con qualsiasi deposizione galvanica, sia essa per penna o per bagno, riteniamo fondamentale, per il conseguimento di un ottimo risultato, seguire la seguente sequenza di lavoro. I passi antecedenti al processo galvanico vero e proprio e qui schematizzati dall 1 all 8 vengono anche detti FASE DI PREPARAZIONE. 1. SGRASSATURA AD ULTRASUONI 2. RECUPERO/RISCIACQUO 3. SGRASSATURA ELETTROLITICA 4. RECUPERO/RISCIACQUO 5. LAVAGGIO 6. NEUTRALIZZAZIONE 7. RECUPERO/RISCIACQUO 8. LAVAGGIO 9. PROCESSO GALVANICO ( BAGNO / PENNA ) 10. RECUPERO/RISCIACQUO 11. LAVAGGIO 12. LAVAGGIO 13. ASCIUGATURA. FASE DI PREPARAZIONE

19 I PRINCIPALI PROCESSI GALVANICI A BASE DI METALLI PREZIOSI

20 IL RODIO (Rh) IN GALVANICA Il rodio è un elemento chimico avente numero atomico 45 ed il cui simbolo chimico è Rh. E uno dei metalli preziosi più rari e pregiati presenti sulla tavola periodica e fa parte del gruppo dei metalli cosiddetti Platinoidi. Le soluzioni elettrolitiche di rodio sono preparate a partire da rodio metallo puro in polvere, detto anche spugna che, opportunamente disciolto in ambiente liquido estremamente acido, dà luogo alle soluzioni galvaniche finali. A causa di questo fatto, tutte le soluzioni elettrolitiche di rodio hanno un ph acido molto basso. Altri elementi organici sono introdotti nella miscela allo scopo di permettere l ottenimento di depositi di rodio brillanti e dalle alte capacità riflettenti. I depositi galvanici di rodio sono estremamente duri, bianchi e brillanti, nonché resistenti alla corrosione. Per questo motivo il rodio viene comunemente impiegato nel settore della gioielleria e depositato sopra l oro bianco od il platino per dare superfici bianche di finitura brillante e con alte capacità di riflettere la luce. La durezza addizionale conferita dal rodio rende altresì il substrato sul quale è stato applicato più resistente all abrasione o ai danni fisici. Il rodio viene depositato sopra la maggioranza dei pezzi di gioielleria in argento sterling presenti oggigiorno sul mercato. In questo caso non solo gli conferisce un bel colore uniforme, ma consente di ottenere una base che non ossida o non dà tarnishing rendendo l argento resistente alla corrosione di cui generalmente soffre. Se usato per questo scopo, un deposito galvanico intermedio di palladio o di nichel è richiesto fra l argento ed il rodio per prevenire la migrazione o la diffusione del rame. Il rodio viene comunemente usato in bigiotteria allo scopo di far apparire preziosi metalli come l ottone, il bronzo ed altri ancora usati come base, oltre che renderli più appetibili da un punto di vista visivo.

21 IL RODIO (Rh) IN GALVANICA Spesso il rodio per galvanica è venduto nel mercato concentrato, da diluire prima di introdurlo in vasca di lavoro PREPARAZIONE DI 1 LITRO DI BAGNO PRONTO USO PARTENDO DAL CONCENTRATO ACQUA PURA Rh concentrato ml 1. Agitare la soluzione ottenuta 2. Portare alla temperatura di lavoro 3. Si possono iniziare le lavorazioni ml -- 0 ml

22 IL PALLADIO (Pd) IN GALVANICA Il palladio è uno dei metalli preziosi maggiormente utilizzati in industria galvanica. Facendo parte del gruppo degli elementi cosiddetti Platinoidi è in grado di generare depositi superficiali bianchi semi-brillanti e resistenti alla corrosione sul substrato cui viene applicato. L utilizzo del palladio copre sia applicazioni decorative che applicazioni tecniche. A seconda delle esigenze applicative, il palladio può venire depositato puro o legato con altri metalli dando in questo ultimo caso possibilità di incrementare gli spessori di deposito, la densità e la sua durezza complessiva. Nel caso di applicazioni tecniche, il palladio può venire impiegato come sostitutivo dell oro dal momento che con quest ultimo condivide diverse proprietà tecniche simili ad un costo sicuramente inferiore. Inoltre, pur rimanendo un metallo tenero, è sempre più duro rispetto alla maggioranza dei depositi in oro, specialmente quando depositato in lega con altri metalli. E per tutta questa serie di ragioni che è largamente utilizzato nell industria galvanica per la produzione di connettori elettrici o semi-conduttori. Nel campo della moda il palladio viene impiegato per la preparazione di fibbie per cinture, di componenti metalliche per borse, e accessoristica varia. Conferisce una bella finitura preziosa di colore bianco resistente all ossidazione e a costi molto più bassi di quelli previsti con l utilizzo del rodio. L industria mondiale della gioielleria impiega normalmente il palladio come strato intermedio prima di una doratura o di una rodiatura durante la fase di lavorazione decorativa di substrati in argento od ottone. Lo scopo principale di questo processo è quello di prevenire la migrazione del rame, fenomeno piuttosto comune per leghe che contengano il rame in significative percentuali. Il palladio in questo senso ha sostituito il nichel che risulta ora proibito in Europa per questo impiego a causa delle sue proprietà allergeniche. La soluzione galvanica di palladio può essere considerata come un sistema sicuro per la salute dell operatore dal momento che lavora bene a ph neutri e non richiede né l addizione di cianuri, né di acidi forti per poter funzionare come elettrolita.

23 IL PALLADIO (Pd) IN GALVANICA Uso del Pd come PRE-RODIO L utilizzo del Pd come pre rodio, è oramai diffuso in quanto permette il reale risparmio di circa il 30%-40% sul prodotto finito oltre che allungare i tempi di protezione al tarnishing per oggetti in argento o a bassa caratura. La sequenza da seguire per l utilizzo del palladio come pre-rodio è la seguente : 1. SGRASSATURA AD ULTRASUONI 2. RECUPERO/RISCIACQUO 3. SGRASSATURA ELETTROLITICA 4. RECUPERO/RISCIACQUO 5. LAVAGGIO 6. NEUTRALIZZAZIONE 7. RECUPERO/RISCIACQUO 8. LAVAGGIO 9. PALLADIO 10. RECUPERO/RISCIACQUO 11. LAVAGGIO 12. NEUTRALIZZAZIONE 13. RECUPERO/RISCIACQUO 14. LAVAGGIO 15. RODIO

24 Pd, NOTE ALL UTILIZZO IN GALVANICA IL PALLADIO (Pd) IN GALVANICA La deposizione elettrolitica del palladio non è semplice come quella del rodio. Ci sono alcuni accorgimenti che devono poter essere osservati per l ottenimento di un buon risultato. Nel bagno di palladio, i pezzi, non devono MAI poter sviluppare idrogeno (le bollicine che si sviluppano sui pezzi), come invece avviene per il rodio. In pratica, lo sviluppo di idrogeno crea una deposizione scura che va evitata. Consigliamo sempre che la corrente ideale in un bagno di palladio, sia la massima corrente applicabile affinché non ci sia sviluppo di idrogeno. Questo, operativamente, si traduce nel fatto che una volta immersi i pezzi nel bagno di palladio, si alza lentamente la corrente fino alla comparsa delle prime bollicine. Appena si intravede tale sviluppo di gas, si deve abbassare leggermente la corrente. In genere in questo modo si ottiene sempre il risultato migliore. Strettamente correlato a ciò va anche detto che i pezzi palladiati non devono MAI venire sgrassati elettroliticamente in quanto lo sviluppo di idrogeno durante la fase di sgrassatura, li renderebbe molto scuri. Quando si intende utilizzare palladio come base per altri metalli (rodio), si consiglia di effettuare le operazioni successive al palladio in modo rapido e continuo, senza mai toccare i pezzi con le mani. RIASSUMENDO MAI SVILUPPO DI GAS SUI PEZZI MAI SGRASSARE ELETTROLITCAMENTE MA SOLO VIA ULTRASUONI I PEZZI PALLADIATI

25 L ORO (Au) IN GALVANICA L oro è oggigiorno il metallo nobile maggiormente impiegato in elettrochimica. Questo fatto è essenzialmente dovuto alle sue proprietà di resistenza alla corrosione, conducibilità, flessibilità di processo e al semplice fatto che la maggior parte della popolazione umana su scala mondiale è familiare con questo elemento, facendo di fatto del termine placcato oro un termine comune in ogni lingua. Le soluzioni galvaniche a base oro sono disponibili in un ampio intervallo di sistemi chimici che vanno dalle soluzioni alcaline fino alle soluzioni acide con l oro disciolto in specie monovalente o trivalente, dalle soluzioni ad alta concentrazione di cianuro libero fino alle soluzioni d oro senza cianuro libero disciolto. Questa possibilità di spaziare fra diversi sistemi chimici fa sì che l oro possa essere co-depositato in lega con una grande varietà di altri elementi metallici che ne permettono di aumentare gli spessori massimi raggiungibili, la loro resistenza nonché di ottenere un ampio range di opzioni colore di deposito. L elettrodeposizione dell oro viene largamente utilizzata nell industria elettrica dove tale tecnologia permette di ottenere strati superficiali conduttivi e resistenti alla corrosione a partire da diversi substrati metallici. Il substrato metallico maggiormente impiegato è il rame e quando questo viene ad essere ricoperto d oro crea una combinazione di materiali dalle proprietà altamente conduttive che viene tipicamente impiegata per la produzione di connettori elettrici o di circuiti elettronici. Oltre a scopi prettamente tecnici, la deposizione galvanica dell oro è largamente impiegata anche per applicazioni decorative potendo fornire strati superficiali d oro di grande appeal visivo oltre che resistenti alla corrosione per tutti i substrati impiegati, conferendo valore all oggetto finale. Questo fatto è certamente comune per articoli di gioielleria ad alto valore, bigiotteria, occhialeria, componentistica per borse, trofei e molti altri ornamenti.

26 IL PLATINO (Pt) IN GALVANICA Il platino è un elemento chimico il cui simbolo è Pt e il numero atomico è 78. Può essere considerato il capostipite dei metalli che vengono appunto detti Platinoidi e che comprende anche il Palladio, il Rodio, l Iridio e l Osmio. E un metallo bianco che non ossida non si scioglie in acido ed ha un punto di fusione estremamente alto. Come elettrolita il platino si deposita con un colore grigio argenteo ed è estremamente versatile per ciò che concerne il suo sistema chimico. L elettrolita infatti può lavorare in un ampio range di concentrazioni, comprese tra 1 e20 grammi per litro di platino. Questa versatilità che lo caratterizza da un punto di vista chimico permette al platino di depositarsi puro con elevati spessori senza la presenza di nessun altro metallo legante. Il comune impego del platino da un punto di vista industriale prevede che questo sia presente con spessori che vanno da 0.5 a 10 micron. Il platino è caratterizzato da diverse applicazioni di tipo tecnico che ricoprono i più svariati settori professionali. E per esempio oggi largamente impiegato nell industria dell elettronica per la fabbricazione di conduttori a basso consumo energetico. E anche impiegato nel settore dell industria medicale come ricoprimento più esterno per strumentazioni medico chirurgiche quali cateteri. Il platino è impiegato anche per il ricoprimento di numerose parti di strumentazioni scientifiche nelle quali viene usato su elettrodi che possono serve in processi di purificazione dell acqua e di affinazione di diversi materiali refrattari. Nell industria galvanica il platino viene impiegato come ricoprimento sul titanio o sul niobio per la realizzazione di anodi in titanio platinato. In questi ultimi anni l utilizzo del platino nel settore decorativo è in costante diminuzione a causa del suo costo rispetto a quelli del rodio e del palladio. Rodio, palladio o una combinazione di questi due metalli possono sostituire l uso del platino in modo efficiente nella maggior parte dei processi galvanici decorativi richiesti a costi molto più bassi.

27 IL RUTENIO (Ru) IN GALVANICA Il rutenio è un elemento chimico il cui simbolo è Ru ed il suo numero atomico è 44. Il suo impiego in industria galvanica copre un vasto range di applicazioni. La larga maggioranza di soluzioni elettrolitiche a base di rutenio consistono in suoi complessi disciolti in soluzione fortemente acida. Anche per il rutenio vale il fatto che è resistente alla corrosione e non ossida, eccezion fatta per il caso in cui venga esposto a temperature troppo alte. Molte sue proprietà rispecchiano quelle del rodio, inoltre il rutenio può essere utilizzato come alternativa economica per applicazioni galvaniche di tipo tecnico. Per contro, il colore finale di un deposito di rutenio puro può essere classificato con un colore grigio titanio che non è certamente similare a un deposito luminoso e brillante come quello conferito dal rodio. Molti composti organici sono stati sviluppati e si sono evoluti nel corso del tempo per reagire con il rutenio. Questa fase di interazione chimica è stata studiata con lo scopo di originare un fenomeno di oscuramento uniforme del colore del deposito garantendone però allo stesso tempo un aspetto lucido. Ciò ha portato allo sviluppo di diverse gradazioni di rutenio nero che vanno dal grigio-titanio al nero di mezzanotte potendo così fornire un range di colori neri che diversamente non si sarebbero potuti ottenere con l uso di altri metalli preziosi. Queste nuove opzioni colore hanno portato a nuova popolarità il rutenio proprio negli anni recenti dando conto della più grande crescita che questo elemento abbia mai avuto in termini di quantità impiegate per il settore moda e gioielleria.

28 L ARGENTO (Ag) IN GALVANICA L argento (Ag) è un metallo prezioso economico, talvolta considerato come metallo semi-prezioso, a causa del suo basso valore di mercato. In formulazione di soluzione elettrolitica l argento è tradizionalmente disciolto assieme a grandi quantità di cianuri in forma di cianuro di potassio (KCN) e di argento cianuro (AgCN). L argento cianuro è stabile al 100% in soluzione solo a ph alcalini; inoltre variazioni chimiche di un elettrolita a base di argento sono limitate se per esempio paragonate a quelle di un elettrolita a base d oro. Brillantanti di natura organica così come di natura inorganica vengono introdotti nella soluzioni di argentatura allo scopo di conferire a questa varie caratteristiche. Queste caratteristiche incontrano sia esigenze tecnico-applicative che decorative e consistono in grado di brillantezza, capacità di riflessione della luce, spessore, livellamento superficiale e velocità di deposizione. Negli anni recenti diverse soluzioni di argentatura senza cianuro sono state introdotte nel mercato a causa della loro alta richiesta. Prima di effettuare qualsiasi processo di argentatura, una pre-argentaura viene generalmente raccomandata per aumentare l adesione superficiale e la capacità di ricoprimento superficiale. La pre-argentatura è una soluzione galvanica generalmente formulata con una concentrazione in argento inferiore rispetto al bagno di argentatura vero e proprio essendo usata solo per una rapida deposizione della durata di qualche secondo. La deposizione finale prodotta da una soluzione di argentatura è costituita dal 99.9% da argento puro ed è il deposito più brillante, più bianco e allo stesso tempo più luminoso che si posa ottenere con l impiego di un metallo prezioso. Pur trattandosi di argento puro, i depositi così ottenuti soffrono comunque di fenomeni ossidativi superficiali e devono pertanto poter essere protetti con uno strato più esterno supplementare. La scelta dello strato protettivo da applicare dipende dal tipo di applicazione prevista per il pezzo argentato. Come soluzione galvanica, l argento ha attualmente molti impieghi. Recentemente il settore dell elettronica ha cominciato ad utilizzare processi di argentatura a causa dell alta riflettività apportata dall argento su componentistica che va poi montata su tablets o smart phones. Il settore della gioielleria è caratterizzato da una lunga storia circa l uso dell argento per applicazioni sia tecniche che decorative. Da un punto di vista tecnico l argentatura si usa per trattare gioielleria preparata in argento sterling allo scopo di ricoprirne completamente le porosità (punti superficiali) che vengono di solito a generarsi a seguito del processo di microfusione con il metodo della cera persa. In questo caso l argentatura agisce da livellante uniformando e lucidando tutta la superficie dei pezzi prima della rodiatura finale. In alternativa l argentatura può essere usata come strato finale essa stessa su pezzi di gioielleria, posateria, o altri ornamenti grazie al suo inarrivabile punto di bianco che conferisce a gli oggetti sui quali l argentatura viene applicata un grande appeal visivo. In questo ultimo caso, però, l argentatura dovrà essere protetta mediante l applicazione di un ulteriore strato protettivo quale per esempio la passivazione chimica oppure un e-coating.

29 I PRINCIPALI PROCESSI GALVANICI A BASE DI METALLI NON PREZIOSI E DI DEPOSIZIONI IN LEGA

30 IL RAME (Cu) IN GALVANICA Il rame è un metallo che se puro è caratterizzato dal tipico colore rosa e viene comunemente impiegato in lega con altre specie metalliche. Il rame è caratterizzato dall indesiderato fenomeno della sua rapida ossidazione che inizia dal momento in cui esso viene esposto all ossigeno. Come sistema elettrolitico, il rame forma depositi superficiali di colore rosa brillante composti per il 99.9% da rame puro. Come deposito galvanico il rame si caratterizza dallo stesso fenomeno ossidativo che lo investe anche in forma metallica e per questa ragione è tipicamente limitato il suo impiego galvanico per applicazioni tecniche. Una soluzione galvanica di ramatura può essere formulata secondo un ampio range di valori di ph e può essere utilizzata per scopi diversi a seconda del suo sistema chimico. Ci sono diversi sistemi chimici di ramatura attualmente disponibili in commercio ma tutti quanti possono essere riconducibili ad una categorizzazione di massima che prevede la loro suddivisione in due grandi gruppi principali. Ramatura Alcalina Ramatura Acida Indipendentemente da quale categoria di ramature si utilizzi, l uso di un voltaggio di lavoro eccessivo sviluppa un eccessiva quantità di idrogeno gassoso attorno al substrato metallico che si sta ricoprendo di rame. Queste bolle tendono a formarsi sull oggetto da ramare lasciando difetti su tutta la superficie. Additivi di natura chimico organica sono aggiunti al bagno di ramatura al fine di prevenire queste imperfezioni. Tali additivi inoltre servono per incrementare l uniformità dello strato galvanico depositato nonché la loro brillantezza. Fra tutti i settori industriali che implichino i più svariati usi di una ramatura galvanica, la stessa viene praticamente sempre usata come strato intermedio prima dei susseguenti passi procedurali decorativi. In questo senso il rame è utilizzato per aumentare la qualità superficiale di oggetti metallici grazie al suo potere di livellare la loro superficie, renderla più brillante e aumentare l adesione di strati galvanici successivi su substrati difficili da galvanizzare quali ottone e bronzo.

31 IL NICHEL (Ni) IN GALVANICA Il Nichel è un elemento chimico il cui simbolo è Ni ed il numero atomico è 28. E duro, di colore bianco brillante, ed ha una resistenza alla corrosione piuttosto forte se paragonato ad altre basi metalliche non preziose. Quando convertito in soluzione elettrolitica esso risulta piuttosto stabile in diversi ambienti chimici garantendo il massimo della flessibilità. Con l aiuto di opportuni additivi organici chimici, questa sua flessibilità porta il deposito di nichel a prendere diverse forme fisiche che possono cambiare completamente l effetto superficiale del substrato sul quale viene depositato tale elemento. Questi effetti superficiali variano dall effetto lucido a specchio al semi-lucido e dall opaco al satinato. Il sistema chimico delle soluzioni elettrolitiche di nichel maggiormente impiegate è a base di nichel solfato, nmichel cloruro oppure una combianzione di questi due specie. I bianchi strati depositati possono essere caratterizzati da grandi spessori e la soluzione galvanica può essere impiegata sia per applicazioni tecniche che per applicazioni decorative. Il nichel opaco o semi-lucido sono comunemente utilizzati per applicazioni di tipo tecnico. Questi depositi di nichel sono usati allo scopo di garantire resistenza all usura, durezza, e livellamento superficiale o semplicemente nel caso in cui non sia richiesta una finitura brillante. Le industrie che fanno il più largo impiego del nichel per applicazioni tecniche sono quelle dell elettronica, dell elettroformatura e il settore automobilistico. Il nichel brillante è maggiormente impiegato a causa del suo valore decorativo poiché offre una finitura liscia e brillante a specchio. In questo caso viene utilizzato come strato decorativo finale a causa del suo alto punto di bianco e della sua resistenza alla corrosione. Uno degli svantaggi del nichel brillante è il fatto che più brillante risulta il suo deposito, meno duttile diventa lo stesso. Negli anni più recenti l uso del nichel nell industria orafa-gioielliera sta tuttavia subendo una costante diminuzione causata principalmente dalle nuove normative europee in vigore che limitano il quantitativo di nichel utilizzabile su pezzi che andranno sottoposti in seguito ad un contatto prolungato con la pelle secondo quanto previsto dalla UNI-EN

32 IL BRONZO IN GALVANICA In metallurgia il bronzo è classificato come una lega in cui il rame è legato con lo stagno. Come sistema elettrolitico, invece, una soluzione di bronzatura contiene oltre a questi due elementi anche altri elementi che generano una deposizione di una lega metallica formata da 3 o 4 metalli complessivi. Nella maggior parte dei casi la lega è composta da 3 metalli dei quali il terzo è tipicamente zinco. Rame, stagno e zinco sono disciolti in un sistema ad alta concentrazione di cianuro a dare una soluzione elettrolitica in cui tali elementi si co-depositano assieme a formare lo strato galvanico finale. E per questo motivo che un tale sistema viene anche chiamato deposizione galvanica tri metallica. Lo strato ottenibile può essere bianco o giallo a seconda di come vanno calibrati gli elementi metallici nel bagno. Questo sistema viene usato come strato base preparativo in un processo galvanico più complesso o semplicemente come una economica finitura decorativa. Il mantenimento di un bagno galvanico di bronzo può essere considerato piuttosto complesso dal momento che sono almeno tre i metalli che devono essere gestiti e uno squilibrio delle loro concentrazioni di riferimento o del rapporto fra i diversi metalli può influenzare notevolmente il colore di deposito. Il contenuto in cianuro libero deve anch esso essere monitorato frequentemente dal momento che anche questa specie chimica ha una grande influenza sia sulla velocità di deposizione che sul grado di brillantezza finale. Nel mentre che si scaricano dal bagno le varie specie metalliche, la quantità di cianuro va a cambiare nel tempo e anche questa specie deve poter essere controllata. La bronzatura viene ampiamente utilizzata nel settore galvanico industriale per le più svariate applicazioni. Può essere applicata per preparazioni di strutture hardware, strumentazioni medicali, tubature, giunzioni metalliche, bigiotteria e tante altre applicazioni che richiedano l uso di un ricoprimento galvanico economico.

33 IMPIANTI GALVANICI ED ATTREZZATURE

34 IMPIANTI GALVANICI Si deve fare un distinguo fra impianti galvanici ed impianti galvanici. Essi infatti possono differire, e di molto, in dmesnioni, struttura, a seconda della mole produttiva giornaliera in grado di sopportare. Brevemente qui di seguito vengono elencate alcune fra queste distinzioni comprendendo anche gli impianti per la depurazione dell acqua di processo di cui abbiamo gia parlato in precedenza. IMPIANTI GALVANICI PER MEDIO/GRANDI UTILIZZATORI IMPIANTI GALVANICI PER PICCOLI UTILIZZATORI IMPIANTI PER DEPOSIZIONI A PENNA IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO ACQUE

35 IMPIANTI GALVANICI IMPIANTI GALVANICI PER MEDIO/GRANDI UTILIZZATORI Questa tipologia di impianti varia tra 10 litri e più di capacità per singola vasca di lavoro. Possono essere realizzati in diversi materiali anti-acido (per lo più Polipropilene, PP). Questi impianti inoltre possono essere costruiti tramite l uso di diverse tecniche realizzative. Se infatti tradizionalmente sono costituiti da un unica linea di processo in cui ciascuna vasca e ricvata con semplici «divisori» a partire da un unico parallelepipedo, ultimamente sono sempre più apprezzate le soluzioni in cui ciascuna vasca viene costruita singolarmente e in un unita propria indipendente. In quest ultimo caso si parla dunque di impianti detti modulari. Questo particolare ha il vantaggio di rendere possibile la sostituzione di una singola vasca, nel caso il cliente desideri aumentare o diminuire i volumi di un determinato bagno - processo, senza dover necessariamente sostituire l impianto nella sua totalità.

36 IMPIANTI GALVANICI Tutti gli impianti galvanici per grandi utilizzatori devono essere equipaggiati con: raddrizzatori completi di strumentazione da 10 fino a 100 e piu Ampere anodi in titanio platinato o altro materiale a seconda dello specifico trattamento Aspirazione Pompe filtro Ampereminutametri QUANDO SUGGERIRE QUESTA TIPOLOGIA DI IMPIANTI? Il suggerimento del corretto volume delle vasche di lavoro, è principalmente legato a 2 fattori : dimensioni degli oggetti da galvanizzare ( massime dimensioni lavorabili ) produttività richiesta

37 IMPIANTI GALVANICI Per quanto riguarda la dimensione degli oggetti, è importante considerare che gli articoli devono sempre trovarsi ad almeno 7/8 cm di distanza dagli anodi e non devono mai stare a contatto con il fondo delle vasche. Quindi, preso atto di tale semplice linea guida, il dimensionamento corretto delle vasche è presto fatto. Ad esempio, una catena appesa ad un telaio galvanico, ed avente lunghezza pari a 20 cm, dovrà venire galvanizzata in una vasca profonda almeno 22/23 cm e larga 7/8 cm in più rispetto al punto maggiormente esposto agli anodi. Per quanto riguarda invece la produttività richiesta, una volta stabilite le minime dimensioni della vasca, come da punto 1, si deve passare al calcolo della produttività del cliente, basata sui quantitativi di merce prodotta giornalmente. La relazione tra i 2 dati darà come risultato il corretto dimensionamento e quindi la scelta più appropriata dell impianto galvanico. Per un corretto dimensionamento d impianto, occorre comunque anche una certa esperienza e sensibilita acquisita in produzione.

38 IMPIANTI GALVANICI IMPIANTI GALVANICI PER PICCOLI UTILIZZATORI (DETTI ANCHE IMPIANTI PILOTA) Questa tipologia di impianti, con volumi di vasche normalmente variabili da 1 a 5 litri, risulta essere molto versatile per gli utilizzatori con produttività limitate, che desiderano ottenere un ottimo grado di finitura all interno della proprio laboratorio orafo artigiano, senza doversi rivolgere a galvaniche terziste. In questo modo, la qualità della merce è sempre sotto controllo ed oltre ad un notevole risparmio di costi si arriva ad avere un notevole risparmio anche in termini di tempi di produzione i quali potranno sempre essere tenuti sotto controllo. (Nessuna dipendenza da terzisti esterni).

39 IMPIANTI GALVANICI PRINCIPALI DIFFERENZE FRA PICCOLI E GRANDI IMPIANTI Le maggiori differenze tra le due tipologie di impianti vengono qui di seguito riassunte in Tabella: PICCOLO IMPAINTO IMPIANTO MEDIO/GRANDE Ampereminutametro NO SI Controllo di temperatura SI SI Utilizzo replenisher NO SI Ventilazione In funzione del modello SI Filtrazione della soluzione NO SI IMPIANTO PER APPLICAZIONE A PENNA In questo caso l impianto consiste in una macchinetta opportunamente schematizzata nella sezione di definizioni tecniche. E qui opportuno ribadire come la penna (stilogalvanica) funga da anodo, collegata al polo positivo della macchina stessa.

40 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO ACQUE IMPIANTI GALVANICI Schematizziamo qui di seguito un impianto standard di trattamento per l acqua di processo specificando ciascuna sua componente. Una spiegazione per questa tipologia di impianti è già stata fornita nelle pagine iniziali di definizioni, ripetiamo soltanto qui che tali impianti sono indispensabili per potere ottenere un perfetto risultato galvanico. Le sue componenti sono sostanzialmente: 1) Vasca polmone di raccolta 2) Pannello elettrico 3) Pompa di ricircolo 4) Colonna ai carboni attivi 5) Colonne a resine miste 6) Conduttivimetro 7) Controllo di flusso 8) Manometro

41 IMPIANTI GALVANICI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO ACQUE Spieghiamo qui di seguito il suo PRINCIPO DI FUNZIONAMENTO: Le acque contaminate provenienti dalle varie vasche di lavaggio di un impianto galvanico, vengono accumulate nella vasca polmone di raccolta o serbatoio (1) alla quale è collegata la pompa di ricircolo (3). Tale pompa, spinge quindi la soluzione acquosa contaminata attraverso la colonna a carboni attivi (4), che ne elimina tutti gli inquinanti organici, e attraverso le successive colonne a resine miste (5) che ne eliminano i residui salini disciolti, riportando l acqua a valori di conducibilità e qualità ottimali per l utilizzo galvanico. Il flusso dell acqua in uscita dalla pompa di ricircolo viene monitorato e controllato dal manometro (8) e dal flussimetro (7), mentre la conducibilità dell acqua, è controllata dal conduttivimetro (6) posizionato in uscita dell ultima colonna a resine miste. Il conduttivimetro è una spia verde/rossa che al di sotto di una certa conducibilità di soglia si accende in verde indicando che la qualità dell acqua in uscita è buona. Al di sopra della soglia limite si accende, invece, in rosso. Quando la spia di conducibilità è illuminata in rosso, significa che le resine devono essere sostituite perche non piu in grado di assolvere alla loro funzione, nel caso di impianti NON RIGENERABILI, oppure che devono poter essere rigenerate, nel caso di impianti RIGENERABILI.

42 IMPIANTI GALVANICI LA SCELTA DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE PIU ADEGUATE La scelta dell impianto di trattamento acque di processo, è legata principalmente a tre fattori : 1) Volume totale delle vasche dei lavaggi in acqua corrente 2) Tipologia dei bagni galvanici 3) Tipologia di produzione Come per gli impianti galvanici, anche per gli impianti di trattamento acque, va sottolineato come occorra una certa esperienza durante l analisi del corretto dimensionamento.

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