La nuova disciplina dei delitti ambientali
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- Lorenza Donato
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1 La nuova disciplina dei delitti ambientali 10 novembre 2015 Daniela Di Scenna Affari Legislativi - Confindustria
2 La nuova disciplina dei delitti ambientali Legge n. 68/2015 in vigore dal 29 maggio 2015 esigenza di colmare una lacuna normativa passaggio da tutela dell ambiente fondata su contravvenzioni, a tutela fondata su delitti
3 I nuovi delitti ambientali inseriti nel codice penale Inquinamento ambientale (art bis) Disastro ambientale (art. 452-quater) Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies) Impedimento del controllo (art. 452-septies) Omessa bonifica (art. 452-terdecies)
4 Inquinamento ambientale, 452-bis E' punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro a euro chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: 1. delle acque o dell'aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; 2. di un ecosistema, della biodiversita', anche agraria, della flora o della fauna. Quando l'inquinamento e' prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena e' aumentata.
5 Inquinamento ambientale Elementi di incertezza e indicazioni della Cassazione compromissione o deterioramento significativi e misurabili rapporto con il disastro ambientale e l inquinamento salvo bonifica in conformità del progetto ex 257 Codice Ambiente 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti.
6 Inquinamento ambientale Ufficio Massimario Cassazione: il confine sul lato inferiore della condotta [di inquinamento ambientale] dovrebbe essere rappresentato dal mero superamento delle concentrazioni soglie di rischio (CSR) punito dalla diversa fattispecie di pericolo prevista dall art. 257 del D. Lgs. 152 del 2006, ove non seguito dalla bonifica del sito che non abbia arrecato un evento di notevole inquinamento; mentre sul versante opposto la fattispecie confina, nella progressione immaginata dal legislatore, con il più grave reato di disastro, che pretende [ ] una alterazione irreversibile o particolarmente onerosa dell ecosistema: di modo che l inquinamento è ravvisabile in tutte le condotte di danneggiamento delle matrici che, all esito della stima fattane, producono una alterazione significativa del sistema, senza assumere le connotazioni dell evento tendenzialmente irrimediabile.
7 Inquinamento ambientale abusivamente - Ufficio Massimario Cassazione: un titolo autorizzatorio e la norma da cui esso discende - riconosca un diritto o una facoltà giuridica, di cui segni i limiti formali, non sembrerebbe essere di ostacolo al riconoscimento dell illecito penale, ricorrendone le condizioni, quando il suo esercizio si ponga, in concreto, in contrasto con i fini sostanziali che il titolo (e la norma) si prefigge ovvero con una norma diversa o con gli stessi principi generali dell ordinamento: nel concetto di abusivamente dovrebbero dunque potersi ricomprendere anche le situazioni nelle quale l attività, pur apparentemente ed esteriormente corrispondente al contenuto formale del titolo, presenti una sostanziale incongruità con il titolo medesimo, il che può avvenire non solo quando si rinvenga uno sviamento dalla funzione tipica del diritto/facoltà conferiti dal titolo autorizzatorio, ma anche quando l'attività costituisca una non corretta estrinsecazione delle facoltà inerenti all autorizzazione in questione, in tal caso superandosi i confini dell'esercizio lecito.
8 Disastro ambientale, 452- quater Fuori dai casi previsti dall'articolo 434, chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale e' punito con la reclusione da cinque a quindici anni. Costituiscono disastro ambientale alternativamente: 1. l'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema; 2. l'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; 3. l'offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. Quando il disastro e' prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena e' aumentata.
9 Gli altri delitti Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività Salvo che il fatto costituisca più grave reato, e' punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro a euro chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività. Impedimento del controllo Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, negando l'accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti, e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Omessa bonifica Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un'autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi e' punito con la pena della reclusione da uno a quattro anni e con la multa da euro a euro
10 Delitti colposi, 452-quinquies Se taluno dei fatti di cui agli articoli 452-bis e 452-quater è commesso per colpa, le pene previste dai medesimi articoli sono diminuite da un terzo a due terzi. Se dalla commissione dei fatti di cui al comma precedente deriva il pericolo di inquinamento ambientale o di disastro ambientale le pene sono ulteriormente diminuite di un terzo. inquinamento e disastro ambientale colposo pericolo di inquinamento e disastro ambientale colposo
11 Ripristino dello stato dei luoghi 452-duodecies Quando pronuncia sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale per taluno dei delitti previsti dal presente titolo, il giudice ordina il recupero e, ove tecnicamente possibile, il ripristino dello stato dei luoghi, ponendone l'esecuzione a carico del condannato e dei soggetti di cui all'articolo 197 del presente codice. Al ripristino dello stato dei luoghi di cui al comma precedente si applicano le disposizioni di cui al titolo II della parte sesta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di ripristino ambientale.
12 Ravvedimento operoso, 452- decies Le pene previste per i delitti di cui al presente titolo, per il delitto di associazione per delinquere di cui all'articolo 416 aggravato ai sensi dell'articolo 452-octies, nonché per il delitto di cui all'articolo 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sono diminuite dalla metà a due terzi nei confronti di colui che si adopera per evitare che l'attività delittuosa venga portata a conseguenze ulteriori, ovvero, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, provvede concretamente alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi, e diminuite da un terzo alla metà nei confronti di colui che aiuta concretamente l'autorità di polizia o l'autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell'individuazione degli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione dei delitti. [ ]
13 Decreto 231 Inseriti nell elenco dei reati presupposto Decreto 231, art. 25-undecies: inquinamento ambientale; disastro ambientale; inquinamento e disastro ambientale, nella forma colposa; associazione per delinquere (c.d. comune) diretta, in via esclusiva o concorrente, a commettere uno tra i delitti ambientali appena introdotti nel codice penale (nuovo Titolo VI, Libro II); associazione di tipo mafioso, finalizzata a commettere uno dei nuovi delitti ambientali ovvero ad acquisire la gestione o il controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti o servizi pubblici in materia ambientale; traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
14 Decreto 231 Sanzioni pecuniarie; interdittive solo per le ipotesi dolose Analisi del rischio ed eventuale aggiornamento MO 231 Rapporto illecito penale illecito amministrativo Procedimento di prescrizione ex legge 68 comporta estinzione reato ma non elimina la responsabilità 231 Ravvedimento operoso comporta la riduzione della pena; sul piano 231 dai fatto può incidere
15 Disciplina sanzionatoria di illeciti amministrativi ambientali Se la commissione di contravvenzione prevista nel Codice dell ambiente non ha comportato danno/pericolo di danno, essa si estingue e il contravventore non è penalmente punibile se: adempie nel termine assegnatogli alle prescrizioni, finalizzate alla regolarizzazione, impartite dall organo di vigilanza che ha accertato l infrazione E versa la sanzione amministrativa comminatagli dal medesimo organo (un quarto del massimo dell ammenda stabilita per la contravvenzione commessa). (Conversione illecito penale in illecito amministrativo)
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