Ricerca Sistema Elettrico
|
|
- Alessia Giuliani
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ADPFISS P Titolo PROVE DI CREEP-RUPTURE SU MATERIAI STRUTTURAI RICOPERTI PER APPICAZIONI IN SISTEMI REFRIGERATI A METAO IQUIDO Descrittori Tipologia del documento: Rapporto Tecnico Collocazione contrattuale: Accordo programma ENEA-MSE su sicurezza nucleare e reattori IV generazione Argomenti trattati: Caratterizzazione dei materiali Tecnologie dei materiali In accordo con le attività svolte nel PAR212 P2 B1 dell ADP ENEA-MSE nel PAR213 P2 B1 dell ADP ENEA-MSE e del PAR214 P2 B1 dell ADP ENEA-MSE, che avevano come obiettivo la caratterizzazione termomeccanica a lungo termine CREEP-RUPTURE materiali strutturali convenzionali (acciai austenitici e acciai ferritici/martensitici) ricoperti a base FeAl, FeCrAl e TiN simulando le conzioni operative tipiche del sistema FR. Sono state eseguite delle prove nelle seguenti conzioni del materiale riferimento inviduato nel ADP ENEA-MSE PAR213 P2.b1_h, : 55 C; 281MPa; in aria (test preliminare) 55 C; 247MPa; in aria; 55 C; 212MPa; in aria; 55 C; 212MPa; in Pb. Autori A. Coglitore, A. Strafella Copia n. In carico a: 2 NOME FIRMA 1 NOME FIRMA EMISSIONE 26/9/216 NOME A. Coglitore A. Strafella M. Tarantino M. Tarantino FIRMA REV. DESCRIZIONE DATA REDAZIONE CONVAIDA APPROVAZIONE
2 ADPFISS P Ince 1. Introduzione Test CREEP-RUPTURE su Parametri della prova Test creep sul campione [272] PM Test creep sul campione [273] PM Test creep sul campione [274] PM Test creep sul campione [275] PM Risultati Confronto prove in aria Confronto prova in aria e prova in piombo a 212MPa Analisi delle steady-state creep rate (sscr) Conclusioni Bibliografia Allegato A... 19
3 ADPFISS P Introduzione Nell ambito del PAR215, in accordo con i rapporti tecnici dal titolo Messa a punto prove meccaniche in piombo liquido stagnante per la caratterizzazione materiali strutturali ricoperti per applicazioni nucleari relativo al PAR212 P2 B1 dell ADP ENEA-MSE e Prove CREEP-RUPTURE su materiali strutturali ricoperti per applicazioni in sistemi refrigerati a metallo liquido pesante relativo al PAR213 P2 B1 e del PAR214 P2 B1 dell ADP ENEA-MSE, che aveva come obiettivo caratterizzare con prove termomeccaniche a lungo termine CREEP-RUPTURE materiali strutturali convenzionali (acciai austenitici e acciai ferritici/martensitici) ricoperti a base FeAl, FeCrAl e TiN simulando le conzioni operative tipiche del sistema FR, ENEA ha eseguito i test in aria ed in metallo liquido per verificare quanto incide la corrosione del piombo sui materiali presi come riferimento In particolar modo, nell ambito del PAR215 è stato inviduato come materiale da testare il []. Basandosi sulle ricerche bibliografiche effettuate e su un primo test preliminare nelle conzioni, 55 C, 281MPa, in aria, si è scelto effettuare le seguenti prove, attualmente ancora in corso: 55 C; 247MPa; in aria; 55 C; 212MPa; in aria; 55 C; 212MPa; in Pb. e curve risultanti sono state quin elaborate e confrontate fra loro. 2. Test CREEP-RUPTURE su I test creep sono stati eseguiti con lo strumento MAYER & SON T.C. 2 che ha le seguenti caratteristiche: Carico max applicabile: 2kN T max 1 C Di seguito alcune foto che illustrano il posizionamento del campione nello strumento in aria (figura 1,2,3 e 4) e in piombo (figura 5 e 6).
4 ADPFISS P Figure 1, 2, 3 e 4: montaggio campioni in aria
5 ADPFISS P Figure 5 e 6: montaggio campioni in Pb 2.1 Parametri della prova I parametri principali per il test creep sono la temperatura ed il carico. a temperatura scelta è 55 C, in accordo con quanto esposto nel rapporto tecnico ADPFISS P2 66 relativo al PAR213 dell ADP ENEA-MSE. e prove a trazione sul materiale riferimento,, hanno fornito informazioni utili per l inviduazione opportuni carichi per il test Creep. In particolare, si è scelto adoperare carichi minori dello stress snervamento (σ sn = 36MPa, ve Allegato A): 281MPa 247MPa 212MPa È stato condotto anche un test in piombo: 212 MPa I risultati dei test sono riportati seguito.
6 Creep Strain [%] ADPFISS P Test creep sul campione [272] PM58112 Il primo test, preliminare e adoperato come termine confronto per stabilire i carichi dei test successivi, è stato effettuato nelle seguenti conzioni: T = 55 C σ = 281MPa Nome campione: [272] PM58112 Ambiente prova: Aria e curve risultanti dalla registrazione dei trasduttori (A e B) e la loro mea sono riportate nella figura seguente (figura 7). 7 Creep Strain A % - [281 MPa] Creep Strain B % -[281 MPa] Creep Strain Meo % - [281 MPa] rottura = 6,7% [272] T= 55 C = 281 MPa Aria t rottura =125h Figura 7: curva creep relativa al campione [272] PM58112 Per il campione in esame si è giunti sino a rottura, avvenuta a 125 h.
7 Creep Strain [%] ADPFISS P È stato quin calcolato uno dei parametri più importanti del test creep: la steady state creep rate (sscr), ossia la velocità deformazione del creep secondario che è l unica velocità costante nel tempo [272] T= 55 C = 281 MPa Aria Creep Strain Meo % - [281 MPa] Fit in2- [281 MPa] rottura = 6,7% ss =,14 [%/h] t rottura = 125 h Figura 8: fit lineare e sscr Come risulta evidente dalla figura 8, il secondario è ben definito e la sscr è stata quin calcolata con un elevata attenbilità, utilizzando il metodo del fit lineare nel secondario (tabella 1). σ [MPa] Sscr [%/h] Metodologia calcolo 281,14 fit lineare Tabella 1 Avendo avuto una rottura del campione in tempi brevi per un test creep (125h), si è deciso minuire il carico applicato al campione, nei test successivi.
8 Creep Strain [%] ADPFISS P Test creep sul campione [273] PM58212 a prova successiva è stata condotta con carico inferiore al fine avere una durata del test che superasse le 1h. In particolare: T = 55 C σ = 212MPa Nome campione: [273] PM58212 Ambiente prova: Aria a curva risultante è riportata nella figura seguente (figura 9). 1, Creep Strain Meo % - [212 MPa],9,8,7,6 [273] T= 55 C = 212 MPa Aria =,8%,5,4,3,2,1, t test =561h Figura 9: curva creep reale e curva smoothing relativa al campione [273] PM58212 Anche per questa prova è stata calcolata la sscr, meante il metodo del fit lineare (figura 1).
9 Creep Strain [%] ADPFISS P ,8,6 [273] T= 55 C = 212 MPa Aria Creep Strain Meo % - [212 MPa] Smoothed Y1 inear Fit of Y2 ss =7,43*1-5 [%/h] =,8%,4,2, t test =561h Figura 1: fit lineare e sscr σ [MPa] Sscr [%/h] Metodologia calcolo 212 7,43*1-5 fit lineare Tabella 2 Il valore della sscr trovato (tabella 2) è da verificare con il procedere della prova: si può ipotizzare, con elevata probabilità, che sia iniziata la fase del secondario; tale affermazione dovrà essere validata dopo un numero sufficientemente grande ore o a fine test. 2.4 Test creep sul campione [274] PM58312 Al fine simulare il comportamento del materiale in ambiente ostile, è stata effettuata una prova creep in Pb. Il carico applicato è stato 212MPa, analogo al campione [273] PM
10 Creep Strain [%] ADPFISS P PM Questo ha permesso valutare la variazione delle proprietà a creep dovuta alla corrosione del Pb. I parametri utilizzati per il test sono stati: T = 55 C σ = 212MPa Nome campione: [274] PM58312 Ambiente prova: Piombo e curve risultanti dalla registrazione dei trasduttori (A e B) e la loro mea sono riportate nella figura seguente (figura 11). 2, 1,8 Creep Strain B or% -[212 MPa]-Pb Creep Strain Meo % - [212 MPa]-Pb Creep Strain A % - [212 MPa]-Pb 1,6 1,4 [274] T= 55 C = 212MPa =1,4% 1,2 Pb 1,,8,6,4,2, t test =5138h Figura 11: curve creep reale relativa al campione [274] PM58312 Anche per questa prova è stata calcolata la sscr, meante il metodo del fit lineare (figura 12).
11 Creep Strain Meo [%] ADPFISS P ,6 1,4 1,2 1, [274] T= 55 C = 212MPa Pb Creep Strain Meo % - [212 MPa]-Pb inear Fit of Creep Strain Meo % - [212 MPa]-Pb II =1,73*1-4 [%/h] =1,4%,8,6,4,2, t test =5138h Figura 12: fit lineare e sscr σ [MPa]-Pb Sscr [%/h] Metodologia calcolo 212 1,73*1-4 fit lineare Tabella 3 Per il test in esame, la fase secondario è ben definita; la sscr, quin, a meno un errore dell orne 1-6, risulta attenbile (tabella 3). 2.5 Test creep sul campione [275] PM58412 Per poter validare la retta sscr-σ in aria del (ve paragrafo 3.5), si è deciso effettuare un test ad un valore intermeo σ rispetto a quelli applicati per i test precedenti. In particolare: T = 55 C σ = 247MPa nome campione: [275] PM58412 Ambiente prova: Aria
12 Creep Strain [%] Creep Mean [%] Creep Strain [%] ADPFISS P a curva risultante è riportata nella figura seguente (figura 13).,35 Creep Strain Meo % - [247 MPa],3 [275] T= 55 C = 247 MPa =,3%,25 Aria,2,15,1,5 t test =85h, Figura 13: curva creep reale relativa al campione [275] PM58412 Allo stato attuale, il test in esame ha un tempo monitoraggio sole 85h. Pertanto non è ancora possibile calcolare con un sufficiente grado certezza la sscr; tuttavia, è stato estrapolato un modello che poi verrà validato dalla curva finale: Curva creep= curva esponenziale + Retta passante per l origine (figure 14 e 15),35,3,25,2 [275] T= 55 C = 247 MPa Aria Creep Strain Meo % - [247 MPa] 1,,9,8,7,6 [275] T= 55 C = 247MPa Aria HP 275 retta da Creep Strain Meo % - [247 MPa] Exp Decay hp-retta estrapolazioni-hp c 1,4*1-3 b,15,5,4 inizio Secondario =11h a+b=c,1,3,2 a,5,1,, time[h] Figure 14 e 15: ipotesi fit lineare e sscr
13 Creep Strain [%] ADPFISS P Da questa estrapolazione, la sscr risulta essere: σ [MPa]-Pb Sscr [%/h] Metodologia calcolo 212 1,4*1-3 Estrapolazione curva e fit lineare Tabella 4 Il dato ottenuto (tabella 4), per quanto ipotetico, sembra confermare la retta sscr-σ in aria del (ve paragrafo 3.2). 3. Risultati 3.1 Confronto prove in aria a figura 16 illustra tutte le curve ottenute per i test Creep effettuati in aria [272] = 281 MPa ss = 1,4*1-2 [%/h] t rottura = 125 h rottura = 6,6 % Ttest HP 275 Creep Strain Meo % - [281 MPa] Creep Strain Meo % - [212 MPa] Creep Strain Meo % - [247 MPa] 4 T test = 55 C Aria [275] = 247 MPa t test = 14 h =,4 % HP ss =1,39E-3 [273] = 212 MPa ss =7,34*1-5 t test = 5611 h =,8 % Figura 16: confronto curve creep in aria
14 ADPFISS P I risultati sono coerenti con le aspettative. Si può infatti notare come all aumentare del carico aumentino le velocità deformazione; conseguentemente si ha che a parità tempo (es. 1h), aumenti la deformazione (da,15% per il [273] a 1,78% per il [272]) e a parità deformazione (es.,5%), il tempo minuisca (da 177h per il [273] a 2h per il [272]). Si è riusciti a portare a rottura in tempi accettabili solo il campione sottoposto a 281MPa. Gli altri due test, pur non essendo arrivati a rottura in tempi compatibili con il presente rapporto tecnico, hanno fornito importanti informazioni sul secondario. Il calcolo della steady state creep rate (sscr) è infatti coerente con le aspettative: molto lenta per sollecitazioni basse, aumenta all aumentare del carico. Nella tabella 5 sono ripotate le sscr relative alle tre prove in aria. σ [MPa] Sscr [%/h] 281 1,4* ,39* ,34*1-5 Tabella 5
15 Creep Strain [%] ADPFISS P Confronto prova in aria e prova in piombo a 212MPa a figura 17 illustra le curve ottenute per i test Creep effettuati a 212MPa in ambienti versi: aria e piombo. 2, 1,75 1,5 1,25 1,,75,5,25 T test = 55 C Creep Strain Meo % - [212 MPa]-Pb Creep Strain Meo % - [212 MPa] [274]-Pb = 212 MPa ss =1,73*1-4 t test = 5138 h = 1,4% [273]- Aria = 212 MPa ss =7,34*1-5 t test = 5611 h =,8 %, Figura 17: confronto curva creep in aria e in piombo Come evidenziato dalla figura 17, i risultati sono coerenti con le aspettative, in quanto per il test in Pb si ha un aumento della sscr quin un decremento delle proprietà a creep. Nella tabella 6 sono ripotate le sscr relative alla prove in aria e in piombo a 212MPa. σ [MPa] Sscr [%/h] Aria Piombo 212 7,34*1-5 1,73*1-4 Tabella 6 a valuzione complessiva dell effetto corrosivo del piombo sul e la sua reale influenza sulle proprietà a creep verrà fatta a valle della campagna sperimentale, attualmente in corso.
16 sscr-[%/h] ADPFISS P Analisi delle steady-state creep rate (sscr) Nel grafico bilogaritmico sscr-stress in figura 18, sono state riportate le sscr determinate per ogni singolo test effettuato, sia in aria che in Piombo. Meante fit lineare, per i test in aria, sono stati calcolati i parametri n ed A della legge Norton che è ad oggi quella più usata per lo stao secondario del creep. Viene riportata seguito: έ ss = A* σ n dove έ ss è la steady state creep rate, n è l esponente dello sforzo, A include i parametri della microstruttura del materiale e σ è lo stress applicato.,13534,1832,248 3,35463E-4 stress sscr [272] 281 1,36*1-2 [273] 212 7,34*1-5 [275] 247 1,39*1-3 [274]-Pb 212 1,73*1-4 [275]-Pb [275] [272] sscr-[%/h] retta1-aria sscr-[%/h] - Pb 4,53999E-5 6,14421E-6 [273] n sperim. 18,5 A sperim. 5,98*1-48 8,31529E-7 1,12535E-7 1,523E-8 2,6115E-9 2,78947E-1 148,41316 stress [MPa] Figura 18: grafico bilogaritmico sscr-stress n A 18,5 5,98*1-48 Tabella 7 attenbilità dei risultati ottenuti (tabella 7) è confermata da quanto trovato in letteratura per gli acciai al 9% Cr [1].
17 ADPFISS P Conclusioni Nell ambito del ADP ENEA-MSE PAR215 P2.b1 sono state svolte le seguenti attività: realizzazione ed ultimizzazione dell attrezzatura necesaria per la realizzazione della facilty prova per poter effettuare i test creep-rupture in piombo; CREEP in aria un acciaio ferritico-martensitico a tre fferenti livello carico (281, 247 e 212MPa) ; CREEP in piombo un acciaio ferritico-martensitico a 212MPa confronto dei risultati ottenuti determinazione dei parametri del secondario per i test in aria, in accordo con la legge Norton e curve ed i dati delle sscr ottenuti risultano in linea con le aspettative. Dall analisi dei risultati, è stata, inoltre, ricavata la curva sscr-stress in aria, utile per una futura progettazione con questo materiale. Il proseguimento della campagna prove prevede test in Pb, al fine ottenere una analoga curva sscr-stress in ambiente ostile.
18 ADPFISS P Bibliografia [1] Modello CDM impiegato nella previsione del comportamento a creep dell acciaio ASTM P91. Esposito,. Cipolla, A. Ruggiero -AIAS ANCONA 26 [2] New improved steel grades for the future nuclear energy production P.Gimondocongresso Vilnius 17 October 213 [3] bomet.fci.unibo.it/pal/doc_6.pdf [4] PAR213 P2 B1 ADP ENEA-MSE Prove CREEP-RUPTURE su materiali strutturali ricoperti per applicazioni in sistemi refrigerati a metallo liquido pesante ADPFISS P2 66 [5] Atlas of creep and Stress-rupture curves ASTM International-Howard E. Boyer [6] ASTM E Standard Test Methods for Conducting Creep, Creep-Rupture, and Stress-Rupture Tests of Metallic Materials [7] ASTM E8-13a Standard Test Methods for Tension Testing of Metallic Materials
19 ADPFISS P Allegato A
Prove di CREEP- RUPTURE su Materiali Strutturali Ricoperti per Applicazioni in Sistemi Refrigerati a Metallo Liquido Pesante
Inserire logo o denominazione del cobeneficiario Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DEO SVIUPPO ECONOMICO Prove CREEP- RUPTURE su Materiali
DettagliDeformazione ad alta temperatura - Creep Lecture 13 Introduzione al creep
Deformazione ad alta temperatura - Lecture 13 Introduzione al creep Introduzione Con il termine «scorrimento viscoso» o «creep» si indica il processo accumulo di deformazione inelastica in presenza di
DettagliUniversità del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine
Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Lezione 3 Prova di trazione a cura del prof. ing. Vito Dattoma e dell ing. Riccardo Nobile 1 Prove di caratterizzazione meccanica Prova
DettagliCome funziona Extended Range
www.totalmateria.com/it Come funziona Extended Range 1 I dati di Extended Range Questo il numero dei materiali gestiti a Gennaio 2017 (in progressivo aumento) 1) Curve sforzo-deformazione: 10.000 2) Formabilità
DettagliChiara Servetto Istituto Italiano della Saldatura
Valutazione della vita residua di componenti eserciti in regime di creep secondo il metodo Omega (API 579-1 / ASME FFS-1): esempi applicativi e confronto con i metodi di calcolo tradizionali Chiara Servetto
DettagliImplementazione del laboratorio della chimica del piombo. A. Antonelli. Report RdS/2013/043. Inserire logo o denominazione del cobeneficiario
Inserire logo o denominazione del cobeneficiario Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DEO SVIUPPO ECONOMICO Implementazione del laboratorio
DettagliDeterminazione sperimentale delle caratteristiche di isolatori sismici in scala
Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile RICERCA DI SISTEMA EETTRICO Determinazione sperimentale delle caratteristiche di isolatori sismici in scala A. Poggianti,
DettagliCaratterizzazione fuori pila di materiali strutturali
Sigla identificazione Pago ~ NNFISS - P3.. 24 1 29 ~ - ~-.~ ~ Titolo Caratterizzazione fuori pila materiali strutturali Descrittori Tipologia del documento: Collocazione contrattuale: Argomenti trattati:
DettagliPresentazione del MATMEC
FOCUS GROUP Materiali per la progettazione meccanica Presentazione del MATMEC 12 Dicembre 2005 Caratterizzazione di Materiali e Componenti Ing. M. Labanti ENEA CR Faenza Focus Group InnovaBologna 12-12-2005
DettagliNYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE
NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE D R. F L A V I A N A C A L I G N A NO D R. M A S S I M O L O R U S S O D R. I G N A Z I O R O P P O L O N Y LO N - C A R BON PROVE DI DUREZZA E DI TRAZIONE INTRODUZIONE
DettagliCOMPORTAMENTO PLASTICO DEI MATERIALI METALLICI
COMPORTMENTO PLSTICO DEI MTERILI METLLICI 1 1. Prove sperimentali per la caratterizzazione del comportamento plastico dei materiali metallici 2. Modelli reologici 3. Effetto Bauschinger 4. Condizioni di
DettagliMeccanica della Frattura Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile
Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile Introduzione I metalli e le leghe (acciai) mostrano una dipendenza della tensione di snervamento e della rottura dalla temperatura. 2 1 rv Tensione
DettagliLEZIONI PER IL CORSO DI MECCATRONICA LA PROVA DI TRAZIONE- 01
LEZIONI PER IL CORSO DI MECCATRONICA LA PROVA DI TRAZIONE- 01 PROF. FEDERICO GRUBISSA ITT ENRICO FERMI VENEZIA CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Ogni corpo materiale, sottoposto a delle forze, subisce delle
DettagliUniversità degli studi Roma Tre Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile
Università degli studi Roma Tre Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile RELAZIONE DI FINE TIROCINIO PROVE DI CARATTERIZZAZIONE DEL CALCESTRUZZO UTILIZZATO PER I CAMPIONI IN
DettagliLezione Il calcestruzzo armato I
Lezione Il calcestruzzo armato I Sommario Il calcestruzzo armato Il comportamento a compressione Il comportamento a trazione Il calcestruzzo armato Il cemento armato Il calcestruzzo armato Il calcestruzzo
DettagliTecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi
DettagliSforzo e Deformazione nei Metalli
Sforzo e Deformazione nei Metalli I metalli vanno incontro a deformazione sotto l azione di una forza assiale a trazione Deformazione elastica: il metallo ritorna alla sua dimensione iniziale quando la
DettagliMeccanica della Frattura Lecture 12 Fatigue Crack Growth
Lecture 12 Fatigue Crack Growth Introduzione Una applicazione immediata della fu la fatica. Paris investigò l effetto dell applicazione ripetuta dei carichi sull avanzamento di un difetto Caso 1: difetto
DettagliComportamento Termo-Meccanico del Campione KAFLON 72B Invecchiato ad Alta e Bassa Temperatura. Relazione del 20/09/05
Comportamento Termo-Meccanico del Campione KAFLON 72B Invecchiato ad Alta e Bassa Temperatura Relazione del 20/09/05 Responsabile scientifico Prof. Michele Laus Ricercatore Dr. Elena Giani OGGETTO Il presente
DettagliTecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi
DettagliTecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener
ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi presenti, la loro quantità in percentuale e la loro composizione in una
Dettaglia) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C.
ESERCIZIO 1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura). a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180
DettagliMetallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.
Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano
Dettagli5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas
5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas Si riportano in questa sezione i risultati relativi ai test sperimentali effettuati
Dettagli17/03/2014. Le prove meccaniche distruttive. Tipologie di deformazione. Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T.
Le prove meccaniche distruttive Le prove meccaniche distruttive Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Editrice, 2008 capitolo 3 Tecnologia meccanica S. Kalpakjian, S. R. Schmid Pearson
DettagliCARATTERISTICHE MECCANICHE DELL ACCIAIO INOSSIDABILE
CARATTERISTICHE MECCANICHE DELL ACCIAIO INOSSIDABILE Gli acciai inossidabili si suddividono in tre categorie (austenitici, ferritici e martensitici), ma è l'acciaio austenitico quello maggiormente diffuso
Dettagli3.3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DELLA FIBRA DI GINESTRA
3.3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DELLA FIBRA DI GINESTRA La caratterizzazione meccanica delle fibre di ginestra è stata effettuata mediante prove di trazione utilizzando un dinamometro INSTRON 4302 (cella
DettagliCorso di Biomeccanica
Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Corso di Biomeccanica Parte 3: prove di trazione F. Auricchio auricchio@unipv.it http://www.unipv.it/dms/auricchio Università degli Studi di Pavia Dipartimento di
DettagliImplementazione laboratori per prove termo-meccaniche su materiali innovativi
Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile RICERCA DI SISTEMA EETTRICO Implementazione laboratori per prove termo-meccaniche su materiali innovativi A. Gessi,
Dettagli18/06/2009. F =σ S F 1 F 2. Unità di misura della tensione: [N/mm 2 ] 1 [N/mm 2 ] = 1 [MPa]
ES. Sforzo Azioni interne (definizione di tensione o sforzo) Una barra di acciaio AISI 34 a sezione tonda, di diametro pari a 1 mm, deve sorreggere una massa di t. Qual è lo sforzo a cui è soggetta la
DettagliLa frattura nei materiali ceramici
Giornata di studio Analisi del comportamento a frattura di materiali ceramici e compositi per applicazioni industriali Comportamento a fatica ciclica di compositi ceramici C/C SiC M. Labanti, G. L. Minoccari,
DettagliSIGMAc SOFT - programmi di calcolo strutturale PROCEDURA FINDLIM TEST CASES
TC FINDLIM test cases 1 SIGMAc SOFT - programmi di calcolo strutturale PROCEDURA FINDLIM TEST CASES La procedura FindLim calcola i momenti flettenti ultimi di una sezione in c.a. composta da una sezione
DettagliIng. Nicolantonio Di Turi DTP VE. Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova
Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova ALL INIZIO DEGLI ANNI 2000 FU DECISO DI AUMENTARE LA VELOCITA DELLA LINEA BOLOGNA PADOVA PORTANDOLA (PER QUANTO
DettagliProve di Corrosione su Materiali Strutturali Ricoperti in Piombo Stagnante. S. Bassini, A. Gessi, A. Antonelli. Report RdS/PAR2013/037
Inserire logo o denominazione del cobeneficiario Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DEO SVIUPPO ECONOMICO Prove Corrosione su Materiali Strutturali
DettagliINFLUENZA DELLA GRAFITE CHUNKY SULLE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA XXXII Congresso di Fonderia Brescia, 21-22 Novembre 2014 INFLUENZA DELLA GRAFITE CHUNKY SULLE PROPRIETÀ MECCANICHE E SUL COMPORTAMENTO A FATICA DI UNA GHISA SFEROIDALE
DettagliPRODUZIONE E CARATTERIZZAZIONE DI PER LA PRESSOCOLATA IN SEMISOLIDO
1 Forum Nazionale dei Giovani Ricercatori di Scienza e Ingegneria dei Materiali Parma 15-16 giugno 2006 PRODUZIONE E CARATTERIZZAZIONE DI NUOVE LEGHE D ALLUMINIO D TIXOTROPICHE PER LA PRESSOCOLATA IN SEMISOLIDO
DettagliLa risposta ad ogni quesito è scritta in carattere normale, ulteriori spiegazioni saranno scritte in corsivo.
La risposta ad ogni quesito è scritta in carattere normale, ulteriori spiegazioni saranno scritte in corsivo. ESERCIZIO 1 a) Dall osservazione del diagramma si evince che ad un elevata temperatura di fusione
DettagliRICERCA DI SISTEMA ELETTRICO
Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO Caratterizzazione di materiali ceramici compositi da impiegare in reattori nucleari
DettagliDEFINIZIONE DELLE CURVE DI FATICA DI COMPONENTI MECCANICI
DEFINIZIONE DELLE CURVE DI FATICA DI COMPONENTI MECCANICI A. Risitano, G. Fargione, D. Tringali, G. Risitano Dipartimento di Ingegneria Industriale e Meccanica, Università di Catania, Catania (Italy) E-mail:
Dettagli3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA
3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA Quanto segue ci consente di dimensionare l altezza di una trave inflessa con un criterio di imporre che la tensione massima agente sulla sezione della trave sia
DettagliDip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli. Corso di Laurea in Ingegneria Edile
Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.
DettagliDeformazioni Lecture 2 Deformazioni: microstruttura e difetti
Lecture 2 : microstruttura e difetti Introduzione In meccanica del continuo, le relazioni costitutive (dette anche equazioni costitutive, leggi costitutive o legami costitutivi) sono relazioni matematiche
DettagliLa meccanica degli attuatori
Sommario La meccanica degli attuatori Eugenio Dragoni Giovanni Scirè Andrea Spaggiari Igor Spinella Università di Modena e Reggio Emilia Principio di funzionamento Sistemi di riarmo Modelli di comportamento
DettagliProva scritta di Progettazione Meccanica I del --/--/--
Cognome e Nome: Prova scritta di Progettazione Meccanica I del --/--/-- Per ogni risposta giusta: + 4 punti Per ogni Risposta sbagliata -1 punto. Il punteggio è vincolato comunque, sia in positivo che
Dettaglidi ~ Ricerca Sistema Elettrico Raccolta Dati Catene di Strumentazione e Elementi Primari di Misura della Sezione di Prova ICE
Pago ~ NNFISS - P3-6 1 2 Raccolta Dati Catene Strumentazione e Elementi Primari Misura della Sezione Prova ICE Descrittori Tipologia del documento: Rapporto Tecnico Collocazione contrattuale: Accordo programma
DettagliMATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007
L MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007 Esercizio 1 In un cantiere, è richiesto il collaudo di una barra di ancoraggio
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE
Pagina 1 PREMESSA La presente Relazione Tecnica Specialistica riguarda la descrizione ed il calcolo (ove previsto) delle strutture da realizzare con il progetto esecutivo relativo ai lavori di Adeguamento,
DettagliPROVE DI QUALIFICAZIONE PER GLI ACCIAI DA CARPENTERIA
CORSO DI SPERIMENTAZIONE, COLLAUDO E CONTROLLO DELLE COSTRUZIONI Facoltà di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II PROVE DI QUALIFICAZIONE PER GLI ACCIAI DA CARPENTERIA Prof. Ing. R.
DettagliAnalisi dei Processi Chimici e. Biotecnologici Anno Accademico
Biotecnologici Anno Accademico 2017 2018 Massimiliano Grosso E-mail: massimiliano.grosso@dimcm.unica.it Telefono: 070 675 5075 Indirizzo web: http://people.unica.it/massimilianogrosso Outline Obiettivi
DettagliRINFORZO DI ELEMENTI IN MURATURA CON INTONACI FIBRORINFORZATI
14 Maggio 2018 RINFORZO DI ELEMENTI IN MURATURA CON INTONACI FIBRORINFORZATI Relatrice: Sara Lucchini, Ph.D. Student Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio,
DettagliObiettivo. Leghe a memoria di forma
Attuazione con lega a memoria di forma: fondamenti e potenziale applicazione nel settore aeronautico (Progetto SISA) Ing. Pietro Bisci, Dipartimento di Chimica IFM e CoE NIS, Università di Torino Obiettivo
DettagliUno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica
In alcuni casi una struttura soggetta a carichi statici può collassare con un meccanismo diverso da quello del superamento dei limiti di resistenza del materiale. Uno di questi casi è rappresentato dal
DettagliESERCITAZIONE: PROPRIETÁ DEI MATERIALI. Ing. Luigi Coppola
ESERCITAZIONE: PROPRIETÁ DEI MATERIALI Ing. Luigi Coppola MODULO SECANTE Si traccia una linea che congiunge l origine degli assi e il punto della curva corrispondente al 40% di σ R E cm =22000 (f cm /10)
DettagliValutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni
Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni Elisabetta. Gariboldi, Nora Lecis Politecnico di Milano Dip. Meccanica Walter Cerri, Paolo
DettagliAnalisi dei Processi Chimici e. Biotecnologici Anno Accademico
Biotecnologici Anno Accademico 2017 2018 Massimiliano Grosso E-mail: massimiliano.grosso@dimcm.unica.it Telefono: 070 675 5075 Indirizzo web: http://people.unica.it/massimilianogrosso Obiettivi del Gli
DettagliStato di tensione residua di rullatura su elementi per prove di fatica da fretting con collegamento forzato albero mozzo
Stato di tensione residua di rullatura su elementi per prove di fatica da fretting con collegamento forzato albero mozzo Autori: Prof. M. Beghini, Ing. B.D. Monelli, Ing. C. Santus Università di Pisa 1/24
DettagliVerifica allo SLU di sezioni inflesse in cap
Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento Armato Precompresso A/A 2018-19 Verifica allo SLU di sezioni inflesse in
DettagliTabella filettature p 82. Classe e proprietà per viti e bulloni p 82. Coppie di serraggio viti e forze assiali p 83
Caratteristiche Materiali e appendice tecnica Caratteristiche materiali p 80 Distanza raccomandata tra i collari p 82 Posizionamento dei collari nei gomiti p 82 Tabella filettature p 82 Classe e proprietà
DettagliVerifica allo SLU di sezioni inflesse in cap
Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento Armato Precompresso A/A 2016-17 Verifica allo SLU di sezioni inflesse in
DettagliUniversità degli studi di Cagliari
Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Meccanica http://dimeca.unica.it/ Mail: Comportamento Meccanico dei Materiali Esercitazione 1 Autore: I. Virdis, G. Cau, N. Cullurgioni, M.
DettagliSISTEMI DI PRODUZIONE
ITEMI DI PRODUZIONE Dario Antonei Lezione A5 Introduzione aa ezione Legge costitutiva di un materiae Prova di trazione Dipendenza da temperatura e veocità Instabiità a trazione 1 Modui de corso A: I materiai
DettagliLavorazioni per asportazione di truciolo
Lavorazioni per asportazione di truciolo Distacco di alcune parti di materiale dal pezzo attraverso l interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva - cinematica del taglio - meccanica del
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale Tesi di laurea
DettagliSOLUZIONE Esercitazione 1 La soluzione è scritto normale, ulteriori spiegazioni (non necessarie per rispondere alle domande) in corsivo.
SOLUZIONE Esercitazione 1 La soluzione è scritto normale, ulteriori spiegazioni (non necessarie per rispondere alle domande) in corsivo. ESERCIZIO 1 a) Dalla osservazione del diagramma, si evince che ad
DettagliCorso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia
Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Proprietà meccaniche dei metalli I metalli
DettagliM. G. Beghi, F. Di Fonzo, F. G. Ferré, M. Angiolini. Report RdS/PAR2015/037 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Sviluppo di ricoperture per la protezione di materiali strutturali operanti in
DettagliNei seguenti schemi, determina il valore di calcolo dei carichi da usare per ottenere il massimo momento flettente negativo all incastro.
Domande su: metodi di analisi e carichi Per ciascuna delle seguenti affermazioni, indica se si riferisce 1 al metodo delle tensioni ammissibili 4 a nessuno di questi 2 al calcolo a rottura a più di uno
DettagliESERCITAZIONE GEOTECNICA ANALISI DI PROVE DI LABORATORIO
ESERCITAZIONE GEOTECNICA ANALISI DI PROVE DI LABORATORIO PROF. DANIELA GIRETTI CORSO DI GEOTECNICA E TECNICA DELLE FONDAZIONI GRUPPO 1: GHERARDI DAVIDE ANGELO INGAGLIO DIEGO LONNI LORENZO MANZONI JACOPO
DettagliCARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI
XXXIII CONGRESSO DI FONDERIA ASSOFOND BRESCIA, 10-11 NOVEMBRE 2016 CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI E. Foglio*, M. Gelfi*, A. Pola*, D. Lusuardi *DIMI - Dipartimento di
DettagliSpecifica tecnica per la fornitura di piastre di acciaio Ti AIM1
ADPFISS P2 148 1 8 Titolo Specifica tecnica per la fornitura piastre acciaio 15-15 Ti AIM1 Descrittori Tipologia del documento: Rapporto Tecnico Collocazione contrattuale: Accordo programma ENEA-MSE su
DettagliScopo delle prove RAPPORTO DI PROVA N
Scopo delle prove Le prove sono state eseguite su impianti dentali intraossei (i-fix F1 3.8mm x 12mm) (i-fix FN 3.0mm x 12mm, Titanio Gr.4 ASTM F67) allo scopo di determinare la sollecitazione Dinamica
DettagliRapporto tecnico per la valutazione dei risultati delle prove eseguite sui materiali. Paolo Rossi, Antonio Cucchiaro. Report RdS/PAR2013/202
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Rapporto tecnico per la valutazione dei risultati delle prove eseguite sui materiali
DettagliIl "Soil Mixing" per il consolidamento dei terreni
Corso di aggiornamento professionale Il "Soil Mixing" per il consolidamento dei terreni Criteri di progettazione e dimensionamento Via Sabotino, 46-00195 Roma www.agisingegneria.it info@agisingegneria.it
Dettagli!:Nh. Ricerca Sistema Elettrico
!:Nh. Ricerca Sistema Elettrico Sigla di identificazione Distrib. Pago XCIRTEN - LP5-011 L 1 1 J. di Titolo Caratterizzazione di materiali ceramici compositi da impiegare in reattori nucleari di nuova
DettagliPLANITOP INTONACO ARMATO IL NUOVO MODO DI RINFORZARE
IL NUOVO MODO DI RINFORZARE Applicazione a spruzzo di L INNOVATIVA MALTA A MICROARMATURA DIFFUSA, TOTALMENTE ESENTE DA CEMENTO, PER IL RINFORZO DELLE MURATURE ESISTENTI SENZA L AUSILIO DI RETI. Dettaglio
DettagliCorso breve per ingegneri strutturisti
ORDINE DEGLI INGEGNERI DI PESCARA Corso breve per ingegneri strutturisti Il quadro normativo nazionale e le linee guida dei materiali compositi a matrice organica ed inorganica prof. ing. Luigi Ascione
DettagliLa Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti.
Stato di sforzo La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Questo comportamento include deformazioni, fratture e separazione di parti,
DettagliFATICA. FATICA: curva di Wohler
FATICA Flessione rotante CURVA DI WOHLER 1 FATICA: curva di Wohler 2 1 FATICA: curva di Wohler 3 FATICA: curva di Wohler an f b f N f 1 1 m m f K N f f a 1 b 4 2 FATICA: curva di Wohler la curva viene
DettagliLaurea in Ingegneria Elettronica per l'automazione e le Telecomunicazioni
Laurea in Ingegneria Elettronica per l'automazione e le Telecomunicazioni Laboratorio di Elettronica per l Automazione (9CFU) Caso Studio: Device CELLA DI CARICO Docente del corso: Prof. Andrea Cusano
DettagliLEZIONE 2. MATERIALI E CARICHI DELLA COSTRUZIONE Parte I. I materiali della costruzione
Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 2 MATERIALI E CARICHI DELLA COSTRUZIONE Parte I. I materiali della costruzione
DettagliPROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche
PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI Informazioni necessarie per la progettazione di componenti in materiale polimerico: MODULO DI YOUNG (RIGIDEZZA) RESISTENZA ULTIMA DUTTILITÀ / FRAGILITÀ Ricavate da curve
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 382
Capitolo 6 Risultati pag. 382 generazione del calore per riscaldamento urbano, ed è comunque uniformemente distribuita sui quadranti interessati dal teleriscaldamento, con maggiore effetto su quelli più
DettagliPROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI
PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento
Dettagli5.2 Caratterizzazione di un acciaio legato al cromo molibdeno vanadio per applicazioni aeronautiche
5.2 Caratterizzazione di un acciaio legato al cromo molibdeno vanadio per applicazioni aeronautiche Si riportano, in questa sezione i risultati relativi ai test sperimentali effettuati in compressione
Dettagli3. Rilevazione dello stato deformativo di un palo sottoposto a carico
3. Rilevazione dello stato deformativo di un palo sottoposto a carico 3.1 Premessa Questo tipo di misurazione sperimentale è eseguita durante l esecuzione delle prove di carico statiche di progetto su
DettagliLa prova di trazione e l effetto dell anisotropia. Giuseppe Pellegrini, Universita degli Studi di Bergamo
La prova di trazione e l effetto dell anisotropia. Giuseppe Pellegrini, Universita degli Studi di Bergamo E pratica comune valutare le proprieta meccaniche di una lamiera utilizzando la prova di trazione.
DettagliDeformazione ad alta temperatura - Creep Lecture 14 Meccanismi, Engineering Approach, Creep Multiassiale
Deformazione ad alta temperatura - Lecture 14 Meccanismi, Engineering Approach, Multiassiale CDM - N.Bonora 2016 Introduzione Il fatto che per diversi valori della sollecitazione, l esponente a creep mostri
DettagliI materiali. I materiali. Introduzione al corso. Tecnologia di produzione I materiali La misura della durezza. Le prove meccaniche distruttive
I materiai I materiai Introduzione a corso Tecnoogia di produzione I materiai La misura dea durezza Prove non distruttive La meccanica dei materiai 2 26 Poitecnico di Torino 1 Obiettivi dea ezione Conoscere
DettagliEsperienza di produzione di ghisa sferoidale ferritica basso legata per applicazioni fino a -80 C. Enrico Flamigni, Giacomo Dolci Scmfonderie
Esperienza di produzione di ghisa sferoidale ferritica basso legata per applicazioni fino a -80 C Enrico Flamigni, Giacomo Dolci Scmfonderie INDICE Indice degli argomenti: Introduzione: proprietà a basse
DettagliCOSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROF.RIZZO
Parte da stralciare portandola a me tematica Parte da stralciare portandola a me tematica COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROF.RIZZO LEZIONE ARGOMENTI note 1. Introduzione Presentazione del corso 2. Cenni
DettagliCOSTRUZIONE DI APPARECCHIATURE CHIMICHE ESAME DEL 29/01/2015
COSTRUZIONE DI APPARECCHIATURE CHIMICHE ESAME DEL 9/01/015 Esercizio 1 E' dato il recipiente costruito con due strati forzati in acciaio ed internamente pressurizzato mostrato in sezione nella Fig. 1.1.
DettagliProprietà meccaniche. Proprietà dei materiali
Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà
DettagliDipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica Giulio Natta. Politecnico di Milano
LaBS Laboratorio di Meccanica delle Strutture Biologiche Laboratorio di Meccanica delle Strutture Biologiche PROVE MECCANICHE SU IMPIANTI DENTALI DI F.M.D. SRL Data: 16/03/2016 Tel. +39 02 2399 4283 Fax
DettagliLA PRECOMPRESSIONE DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO PARTE II LE STRUTTURE A GRANDI LUCI
Viale Kennedy 4 90014 Casteldaccia (PA) www.ingegneriasolazzo.it LA PRECOMPRESSIONE DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO PARTE II LE STRUTTURE A GRANDI LUCI L esigenza di creare dei grandi open space, per eventi
DettagliProva di trazione e compressione
Prova di trazione e compressione SFORZO E DEFORMAZIONE NEI METALLI I metalli vanno incontro a deformazione sotto l azione di un sistema di forze Deformazione elastica: il metallo ritorna alla sua configurazione
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda 1 di 6 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 apparecchi di illuminazione Prescrizioni di compatibilità elettromagnetica EMC (esclusi paragrafi 5.3 e 5.6) CEI EN 61547 (2010) Prova della resistenza
DettagliSTATIC TESTS DYNAMIC TESTS IMPACT TESTS PRODUCT TESTS
TESTING LABORATORY STATIC TESTS DYNAMIC TESTS IMPACT TESTS PRODUCT TESTS Tensile modulus Flexural Modulus and strength Tensile modulus strength and elongation High speed tensile stress strain Very high
Dettagli